Alitalia, il CdA vara il nuovo Piano


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belumosi

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Alitalia: CDA approva piano industriale 2017-2021





  • Riduzione dei costi per 1 miliardo di euro entro la fine del 2019
  • Aumento dei ricavi del 30% entro la fine del 2019
  • Ritorno all’utile entro la fine del 2019
  • Flotta di breve e medio raggio ridotta di 20 aerei
  • Nuova offerta competitiva per le rotte di breve e medio raggio
Roma, 15 marzo 2017 – Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia ha approvato oggi il piano di rilancio della Compagnia che prevede una serie di misure radicali che coinvolgeranno l’intero business, indispensabili per dare stabilità alla Compagnia e garantirne la sostenibilità di lungo termine.Il finanziamento del piano da parte degli azionisti è subordinato all’accordo con i sindacati sul nuovo Contratto Collettivo di Lavoro e sulle misure relative al personale previste nel piano di rilancio.Il management di Alitalia incontrerà a breve i sindacati per illustrare i dettagli del piano e le ricadute sul personale e per riprendere la discussione sul nuovo Contratto Collettivo di Lavoro. L’incontro seguirà quello previsto fra la Compagnia italiana e il Governo.Alitalia, entro la fine del 2019, ridurrà i costi - operativi e del lavoro - per 1 miliardo di euro. Nello stesso arco temporale è previsto un aumento dei ricavi pari al 30%, dagli attuali 2,9 miliardi a 3,7 miliardi entro la fine del 2019.Advisor indipendenti ritengono che le performance finanziarie previste nel piano siano realistiche e fattibili e che riusciranno a riportare all’utile la Compagnia entro la fine del 2019.Quattro i “pilastri” su cui si fonda il piano industriale di rilancio della Compagnia: rivisitazione del modello di business; riduzione dei costi e incremento della produttività; ottimizzazione del network di collegamenti e delle partnership; nuove iniziative commerciali attraverso soluzioni tecnologiche già disponibili.Con l’approvazione della seconda fase del piano industriale, possiamo accelerare il rilancio di Alitalia. Nella prima fase, abbiamo ricostruito il brand e fatto importanti investimenti nella formazione del personale e nelle nuove tecnologie; progressi che ci permetteranno ora di proseguire lungo il percorso necessario di profondo cambiamento”, ha affermato l’Amministratore Delegato di Alitalia, Cramer Ball.L’industria del trasporto aereo – ha aggiunto l'AD – è in continua evoluzione ed è caratterizzata da una concorrenza spietata: solo un cambiamento radicale potrà ridare un futuro alla nostra Compagnia. Per questo dobbiamo trasformarci in un’azienda dinamica, che possa attrarre il maggior numero possibile di clienti, compresi quelli ormai abituati alle offerte dei vettori low cost. Sono fiducioso che la prossima fase del piano industriale rappresenterà il passo indispensabile di cui abbiamo bisogno, a condizione che tutte le parti interessate facciano la loro parte”, ha sottolineato Cramer Ball.Le misure radicali sono necessarie a garantire la sostenibilità di lungo termine di Alitalia. Un risultato che potremo conseguire solo se avremo la giusta dimensione, la giusta organizzazione, la giusta produttività e la giusta struttura di costi”, ha proseguito il manager.Dobbiamo mettere in pratica questi cambiamenti soprattutto nelle rotte di breve e medio raggio, unico modo per poter tornare a crescere, in futuro, anche nei voli di lungo raggio”, ha detto Cramer Ball.Si tratta di un aspetto cruciale perché la maggior parte dei nostri clienti vola nelle tratte di breve e medio raggio per proseguire poi sui collegamenti di lungo raggio. E se non saremo in grado di competere, in Italia e in Europa, con i vettori low cost, allora saremo destinati a perdere passeggeri anche sui voli intercontinentali. Alternative semplicemente non ci sono”, ha concluso Ball.Di seguito, in dettaglio, i quattro “pilastri” che caratterizzeranno la seconda fase del piano di rilancio di Alitalia:


  1. Rivisitazione del modello di business
Gli aerei narrow body per i collegamenti di breve e medio raggio voleranno di più e offriranno più posti. Verrà introdotto un nuovo servizio di acquisti a bordo insieme a tariffe più convenienti. Il tutto nell’ottica di incrementare i ricavi e ridurre significativamente i costi.Nei collegamenti di breve e medio raggio (voli nazionali ed europei) i passeggeri potranno personalizzare l’esperienza di viaggio”, ha sottolineato Cramer Ball. “Semplificheremo le tariffe e daremo ai nostri clienti l’opportunità di acquistare servizi extra (cosiddetti ‘ancillari’), come ad esempio la scelta del posto a bordo, il trasporto del bagaglio in stiva o la priorità di imbarco”, ha proseguito il manager. “Sui voli di durata pari o inferiore alle quattro ore, introdurremo il concetto del buy on board, un servizio di acquisti di cibo e bevande durante il volo che è da tempo prassi nel mondo delle compagnie low cost e che ora si sta diffondendo sempre più anche tra i vettori tradizionali. Offriremo ai nostri clienti un’ampia varietà di scelta fra cibi caldi e freddi, snack e bevande, proponendo un servizio all’insegna dell’italianità a prezzi concorrenziali”, ha detto Ball.I collegamenti di lungo raggio, effettuati con aerei wide body, continueranno a essere basati su un modello full-service, mantenendo comunque grande attenzione sul fronte dei costi e dell’efficienza. Dopo aver riconfigurato l’intera flotta di A330, sarà completato anche su tutti i Boeing 777 l’introduzione di un nuovo sistema di intrattenimento di bordo e di connettività Wi-Fi. Un nuovo Boeing B777-300ER entrerà in flotta in agosto diventando, con i suoi 382 posti, la nuova ammiraglia della Compagnia.


  1. Riduzione dei costi e incremento della produttività
Le compagnie aeree low cost attualmente detengono il 47% della quota di mercato nel trasporto aereo italiano. E’ il dato più alto di penetrazione che si registra in Europa.Sono già in corso negoziazioni con numerosi fornitori per rivedere i contratti e, conseguentemente, avvicinare i costi a livelli paragonabili a quelli dei concorrenti. La rinegoziazione sta avvenendo con aziende di settori chiave per la Compagnia, come quelle del leasing aereo, dei sistemi di distribuzione globale dei biglietti (GDS), del catering di bordo, dei servizi di assistenza a terra e in aeroporto.


  1. Ottimizzazione del network e delle partnership
Entro il 2018 Alitalia riequilibrerà la sua flotta di breve e medio raggio (narrow body), riducendola di 20 aerei.Crescerà al contempo l’utilizzo medio della flotta, aumentandone la produttività in particolare sulle tratte di breve e medio raggio.Alitalia prevede inoltre di incrementare il numero dei suoi voli dall'Italia verso le Americhe – uno dei mercati in cui la Compagnia prevede i migliori margini di crescita – e di consolidare la propria offerta su Milano Linate, in Sicilia e in Sardegna.La Compagnia intende infine rivedere la propria posizione sulle rotte transatlantiche allo scopo di aumentare le frequenze dei collegamenti esistenti e aggiungere nuove destinazioni nelle Americhe.


  1. Sviluppo di nuove iniziative commerciali sfruttando gli investimenti in tecnologia per incrementare i ricavi
Negli ultimi due anni, Alitalia ha investito 200 milioni di euro in nuove tecnologie, cruciali per incrementare l’efficienza e la produttività e generare ulteriori opportunità di ricavi.Investimenti che ora ci consentiranno di sviluppare nuove modalità e canali di vendita contribuendo così alla crescita dei nostri ricavi del 30% entro il 2019”, ha detto l’Amministratore Delegato. “I clienti che gestiscono i loro viaggi attraverso i device (tablet o smartphone) crescono sempre di più e il nostro obiettivo è rendere ancora più semplice l’interazione con i sistemi Alitalia”, ha aggiunto. “Circa il 20% dei nostri clienti prenota oggi il volo online; vogliamo raggiungere e superare la soglia del 50%. I nostri passeggeri potranno facilmente constatare come gli investimenti in tecnologia abbiano già cambiato il volto di Alitalia”, ha concluso Ball.

http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-sai/2017-03-15b.html
 
Re: Alitalia: ancora niente Piano Industriale

Non riesco a smettere di rotolarmi dalle risate dopo avere letto l'ultima frase di Ball.
 
Business is business....leggo testualmente che

" Il finanziamento del piano da parte degli azionisti è subordinato all’accordo con i sindacati sul nuovo Contratto Collettivo di Lavoro e sulle misure relative al personale previste nel piano di rilancio."

Se i sindacati diranno "no " Alitalia chiuderà.

Amen
 
Osservazioni in ordine sparso.
Alitalia sul corto/medio diverrà una low cost, ferme le connessioni. Inevitabile, ma presentarlo come un miglioramento del servizio mi pare eccessivo.
La parte in cui si sono accorti di spendere troppo mi pare Berlusconi quando gli avevano fatto notare che stava pagando i fagiolini 70 euro al chilo, sono curioso di sapere come riescano a ridiscutere i contratti di leasing in essere.
Bene lo sviluppo LR verso nord america ed america latina, anche qui voglio vedere come gestiranno la JV.
Sulla tecnologia e sull'esperienza di acquisto on line al momento mi viene da ridere, speriamo in buone sorprese. Ma non é veramente bassa la quota del 20% di vendita tramite il canale web?
In tutto ciò non ho ben capito come aumenteranno del 30% i ricavi.
Detto questo, in bocca al lupo.
 
praticamente nulla di nuovo rispetto alle anticipazioni dei mesi scorsi sulle quali tanto abbiamo discusso.
L'averlo però legato all'approvazione del sindacato mi sembra però una forzatura. Sembra di capire che non ci siano margini di manovra: prendere o lasciare!
 
Non c'è una parola su quando e con che importo verrà finanziato il nuovo piano. E sulla suddivisione dei costi tra i soci.
In particolare mi piacerebbe capire come pensano di aumentare il revenue del 28% mettendo a terra 20 NB.
Da notare che oltre al noto 77W, non si fa menzione di ulteriori WB in arrivo.
 
Ma Ball ha mai usato il sito web di AZ??? In 5 mesi non sono ancora riusciti ad ottimizzare il form della carta d'imbarco... quando si riesce a fare il web check in... impaginazione completamente sballata...
 
In tutto ciò non ho ben capito come aumenteranno del 30% i ricavi.

+1

Questo non è un piano industriale, è un compromesso per tirare a campare qualche altro anno. A leggere l'articolo, pare che il piano si concentri principalmente sui tagli: ci sono sicuramente inefficienze da risolvere ma senza un aumento dei ricavi non può cambiare niente. Con venti aerei in meno - anche al netto di ottimizzazioni e revisioni - dureranno fatica a mantenere i ricavi ai livelli attuali.
 
''la Compagnia prevede i migliori margini di crescita e di consolidare la propria offerta [...] in Sardegna''.

Per la serie: chissà a chi andranno in mano le rotte in continuità territoriale 1 e 2
 
gran bel piano, non ci sono dubbi, tutto chiarissimo. Complimenti! Tra sei mesi torneremo a parlare nuovamente di fallimento!
 
Momento amarcord.

Comunicato Alitalia 3 luglio 2013.
IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE DI ALITALIA SI CONCENTRERA’ SU 3 BUSINESS PRINCIPALI: ALITALIA, AIR ONE E ALITALIA LOYALTY

4 LINEE STRATEGICHE:
1. RIDEFINIZIONE DEL RUOLO DI ALITALIA E DI AIR ONE NELL’AMBITO DELL’OFFERTA DI BREVE - MEDIO RAGGIO
AIR ONE DISPORRA’ DI 4 BASI (CATANIA, PALERMO, VENEZIA E PISA) CON VOLI DOMESTICI E INTERNAZIONALI
ALITALIA CONCENTRERA’ LE SUE ATTIVITA’ NAZIONALI E INTERNAZIONALI SU ROMA FIUMICINO, RAFFORZANDONE IL RUOLO DI HUB, E SU MILANO LINATE E MALPENSA.
DA LINATE NUOVI COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI A FRONTE DELLA RIDUZIONE DI FREQUENZE VERSO ROMA
NUOVA STRETEGIA DI PRICING E DI SERVICING

2. SVILUPPO DELL’ATTIVITA’ INTERCONTINENTALE
SVILUPPO DELLA FLOTTA DI LUNGO RAGGIO CON L’INGRESSO DI 6 AEREI ENTRO IL 2016
RICONFIGURAZIONE AIRBUS A330
NUOVE ROTTE VERSO DESTINAZIONI AD ALTA POTENZIALITA’
INCREMENTO DELLA PRESENZA SU DESTINAZIONI GIA’ SERVITE
IMPEGNO NELLE AREE AD ALTA PRESENZA DI COMUNITA’ ITALIANE
RAFFORZAMENTO DELLE PARTNERSHIP ESISTENTI.

3. SVILUPPO DI PARTNERSHIP INFRASTRUTTURALI E MAGGIORE ATTENZIONE VERSO L’INTERMODALITA’ FRA TRASPORTO AEREO E FERROVIARIO.

4. NUOVE OPPORTUNITA’ DALLO SPIN OFF MILLEMIGLIA (ALITALIA LOYALTY).

DA OTTOBRE A FIUMICINO PARTE IL “RE-HUBBING”, LA RIORGANIZZAZIONE E L’OTTIMIZZAZIONE DEGLI ORARI DI ARRIVO E PARTENZA DEI VOLI SULL’HUB PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL SERVIZIO AL PASSEGGERO.

NUOVA MISSION DELLA COMPAGNIA PER PUNTARE IN MODO FORTE SUI VALORI CHE LA DIFFERENZIANO:
“ORGOGLIOSI DI MOSTRARE IL MEGLIO DEL NOSTRO PAESE. APPASSIONATAMENTE”.

OBIETTIVI ECONOMICO - FINANZIARI DI PIANO 2013 - 2016
NEL CORSO DEI QUATTRO ANNI DI PIANO, CON L’ATTUAZIONE DI TUTTE LE MISURE PREVISTE SIA INDUSTRIALI CHE FINANZIARIE LA COMPAGNIA PREVEDE DI CONSEGUIRE I SEGUENTI RISULTATI ECONOMICI:
2013: EBIT INDUSTRIALE POSITIVO NEL SECONDO SEMESTRE, DERIVANTE DA UN MIGLIORAMENTO DELLA GESTIONE INDUSTRIALE
2014: SOSTANZIALE PAREGGIO DEL MARGINE OPERATIVO
2015: PAREGGIO DI BILANCIO
2016: UTILE DI BILANCIO.

CONTESTUALMENTE DOVRANNO ESSERE CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI:
AUMENTO DI 55 MILIONI DEL PRESTITO SOCI CONVERTIBILE ENTRO DICEMBRE 2013
AUMENTO DI 300 MILIONI DELLE RISORSE FINANZIARIE A DICEMBRE 2013.

Comunicato Alitalia 29 aprile 2016.

Importante riduzione delle perdite da € -580 milioni nel 2014 a € -199,1 milioni nel 2015
Attenzione continua sul controllo dei costi e sull’efficienza
L'investimento di € 400 milioni porterà benefici significativi alle imprese e ai clienti tra il 2016 e il 2020
Indicatori chiave

2015

Ricavi (mln)

€ 3.312,4

Ricavi da Codeshare (mln)

€ 235,4

Risultato netto (mln)

€ -199,1

Passeggeri totali (mln)

22,1

Tasso di riempimento (load factor)

76,2%

Indice di puntualità

80,2%



Alitalia conferma di essere sulla strada per tornare in utile entro il 2017, avendo ridotto di € 381 milioni le perdite nel 2015 rispetto all'anno precedente. L’importante risultato del 2015 è relativo al primo anno del piano triennale di rilancio della Compagnia italiana, che si è concluso con ricavi totali pari a € 3.312,4 milioni e un risultato netto di € -199.1 milioni, in significativo miglioramento rispetto alla perdita di € 580 milioni registrata nel 2014. Un andamento pienamente in linea con gli obiettivi fissati dal Piano industriale.

“La riduzione delle perdite è un primo importante segnale per la Compagnia, che si aggiunge al gran lavoro in atto per il miglioramento dei servizi, degli aerei e del network con l’aggiunta di importanti rotte intercontinentali. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’impegno e alla passione delle donne e degli uomini in Alitalia che voglio ringraziare. Il nostro obiettivo rimane la profittabilità nel 2017. I risultati di oggi dimostrano che la nostra Compagnia è diventata più efficiente nel controllo dei costi ed è sulla strada giusta per tornare in utile nel 2017. Tutti i nostri sforzi sono concentrati sul raggiungimento di tale obiettivo. Poche compagnie aeree hanno avviato un cambiamento radicale come quello intrapreso dalla nuova Alitalia. Stiamo mantenendo la promessa di creare una compagnia aerea top di livello internazionale”, ha affermato Luca Cordero di Montezemolo, Presidente di Alitalia.

Nel 2015, Alitalia ha raggiunto o superato numerosi obiettivi di performance, proseguendo il suo ambizioso piano di rilancio.

La Compagnia italiana ha trasportato 22,1 milioni di passeggeri, con un tasso di riempimento degli aerei (load factor) del 76,2%.

Alitalia ha beneficiato anche di un importante e crescente contributo, pari a € 235,4 milioni, dalle sue partnership in codeshare. La collaborazione con Etihad Airways ha svolto un ruolo di primo piano. Da gennaio 2015, Alitalia ha condiviso 450.000 passeggeri con Etihad Airways e più di 1,2 milioni con le compagnie aeree Etihad Airways Partners.

Alitalia continua a intensificare la sua collaborazione con airberlin per rafforzare ulteriormente i collegamenti aerei fra l’Italia, la Germania, l’Austria e la Svizzera. I passeggeri possono approfittare dell’aumento del numero di frequenze settimanali – fino al 25 per cento in più – sui voli non-stop dall’Italia. Questa più stretta collaborazione con airberlin spiana la strada a una maggiore concorrenza e già oggi i passeggeri di entrambe le compagnie beneficiano di un miglior comfort di viaggio, di una maggiore scelta di collegamenti e di un network di rotte più attraente.

Il rapporto con l’alleanza SkyTeam, e in particolare con Delta Air Lines, assicura inoltre ai passeggeri di Alitalia un’esperienza di viaggio unica anche sull’esteso network statunitense.

Alitalia ha anche ottenuto importanti risultati sul fronte delle sinergie, dell’efficienza operativa e della riduzione dei costi in tutte le aree di attività grazie a economie di scala, all’integrazione di sistemi, ad acquisti congiunti e all’adozione di best practice con tutti suoi partner.

La Compagnia ha anche avviato un importante piano di rinnovamento e riconfigurazione, in corso su tutti i 122 aerei della flotta, che comprende nuovi interni e la connettività Wi-Fi a bordo. L’offerta di bordo è stata inoltre migliorata introducendo un servizio di alta qualità in tutte le classi di viaggio. Gli investimenti sul rinnovamento delle lounge porteranno all’introduzione del concept "Casa Alitalia" a Roma e a Milano Malpensa. E’ anche previsto il rinnovamento delle altre lounge di Milano Linate, Napoli, Venezia, Catania, New York e Roma. E’ stata lanciata una nuova app alitalia.com ed è stata completamente rinnovata nei contenuti e nello stile la rivista di bordo Ulisse.

Oltre 6.000 tra assistenti di volo e addetti aeroportuali hanno partecipato a corsi di formazione sull’eccellenza del servizio e sono 600 i manager di entrambe le aree che hanno già completato corsi di leadership. La Compagnia ha anche istituito la nuova squadra “Guest Response Team” per fornire ai clienti un’assistenza più rapida ed efficiente.

Le nuove procedure operative hanno consentito di registrare un tasso di puntualità nel 2015 dell’80,2%, una regolarità dei voli pari al 99,5% e una riduzione del 50% dei bagagli smarriti.

Queste novità hanno già avuto un impatto positivo sull’esperienza di viaggio dei passeggeri. La quota di mercato della compagnia sui voli da e per l’Italia nel 2015 è cresciuta di quattro punti percentuali, raggiungendo il 30%. Ad aprile 2016 l’indice di gradimento da parte dei clienti ha raggiunto l’87%, il dato più alto registrato dal 2012, anno di inizio delle rilevazioni.

“C'è ancora molto da fare per raggiungere i nostri obiettivi di lungo termine, ma già quest'anno abbiamo raggiunto molti traguardi significativi. La prossima fase della nostra strategia vedrà investimenti pari a 400 milioni di euro nel 2016 per la flotta, per il rinnovamento delle cabine degli aerei, in tecnologia e in infrastrutture. Il nostro più importante investimento fino ad oggi, quello che ha portato più frutti, è stato tuttavia l'investimento sulle nostre persone. E’ il personale Alitalia, tutto, che sta rilanciando questo marchio e creando una nuova importante realtà nel mercato europeo dell’aviazione. Per questo desidero ringraziare ciascun dipendente Alitalia per il duro lavoro svolto e la dedizione dimostrata", ha commentato Cramer Ball, Amministratore Delegato di Alitalia.

I risultati del 2015 sono stati raggiunti nonostante alcune sfide particolarmente impegnative: l’incendio divampato il 7 maggio scorso all’Aeroporto di Fiumicino che ha provocato gravi inconvenienti operativi e costi per la compagnia stimati in 80 milioni di euro. Alitalia è stata anche costretta a sospendere l’importante tratta Roma-Caracas a causa della decisione del governo venezuelano di non consentire il rimpatrio di dollari USA dal Paese e, come altri vettori, anche la Compagnia italiana ha subito gli effetti negativi sul traffico passeggeri provocati dagli attacchi terroristici di Parigi.

Cramer Ball ha aggiunto: "Siamo una compagnia aerea e come tale ci troviamo di fronte a molte sfide macroeconomiche. Tuttavia, l'Alitalia di oggi è pronta ad affrontarle per portare avanti con successo il proprio business commerciale. Se gli investimenti sono una parte fondamentale della nostra strategia, il management della Compagnia continuerà a concentrarsi scrupolosamente sulla riduzione dei costi e coglierà ogni opportunità per raggiungere ulteriore efficienza nel cammino verso la redditività".

Cramer Ball ha inoltre accolto con favore il successo del bond di € 375 milioni, collocato da Alitalia lo scorso anno, che ha rappresentato un segnale di fiducia da parte del mercato nei confronti della Compagnia.

Il bilancio di Alitalia è stato analizzato da parte della società indipendente di revisione dei conti Deloitte & Touche in conformità con gli International Auditing Standards.
 
Ho postato prima un articolo del Corriere economia che entra nei dettagli finanziari
Gli articoli di giornale non hanno i crismi dell'ufficialità. Quando si presenta un piano industriale, una delle parti fondamentali che lo compongono è proprio la capacità finanziaria di poterlo implementare. E i tempi e modi del reperimento delle risorse, di norma vengono diffusi insieme ai contenuti del piano stesso.
Il fatto che questo non sia avvenuto, lascia il dubbio che questo capitolo sia tutt'altro che definito.
 
Sulla falsariga di un famoso film,

ci vediamo a settembre!
 
Con questo piano, fra un paio di anni saremo ancora qui a discutere della sopravvivenza di Alitalia. 20 aerei a terra significano risparmi ma anche meno ricavi. Faccio fatica a capire come intendono aumentare gli utili.

E poi, ma secondo voi il modello low cost può funzionare? La struttura AZ é davvero pronta? Dietro ci vuole una strategia di change management da paura.
Mi viene solo da dire in bocca al lupo...
 
Stato
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