Alitalia + Ferrovie in dirittura di arrivo


Stato
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Felice che Dragoni e il 24Ore abbiano trovato alfine un accordo; speriamo non un compromesso vincolante per il giornalista che su AZ ci ha sempre visto lungo, e molto.
Ho paura che invece il compromesso ci sia stato.
Gli articoli che il nostro pubblica ora sul Sole sono più soft di quelli pubblicati un tempo.
Mi sa che la versione "uncensored" potremo trovarla solo sul suo sito.

http://www.giannidragoni.it/economia/alitalia-salvata-dalle-fs/

Alitalia salvata dalle Fs

Pubblicato il 23 ottobre 2018da Gianni Dragoni

Alitalia sarà salvata solo con denaro pubblico. Saranno le Ferrovie dello Stato ad acquisire la compagnia commissariata dal 2 maggio 2017, che continua a perdere 1,73 milioni di euro al giorno in media (eccetto il trimestre estivo) e quest’anno, secondo stime, dovrebbe perdere dai 470 ai 500 milioni di euro.

Non esiste un piano industriale

Nel governo prevale la linea sostenta dal M5S con il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che ha spinto perché siano le Fs a rilevare le attività di Alitali. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha frenato. Ha chiesto al nuovo a.d. delle Fs, Giancarlo Battisti, un manager scelto dai grillini, di fare “interventi industriali e non finanziari”. Non esiste un piano industriale di riorganizzazione di Alitalia.

La cena a Palazzo Chigi

Ma una riunione ristretta nel governo, una cena svoltasi ieri sera a Palazzo Chigi, ha consentito _ secondo Di Maio _ di “trovare la quadra” e dare il via all’intervento delle Ferrovie. “La partnership con Fs è un punto di partenza, poi gli investitori arriveranno perché abbiamo contatti importantissimi”, ha detto Di Maio. Alla domanda se nel capitale entrerà anche il Mef, Di Maio ha risposto: “Abbiamo fatto una riunione con il presidente Conte, il ministro Toninelli, il ministro Tria, con Salvini e me stesso e abbiamo trovato la quadra, quindi si procederà in tal senso”.

Il vicepremier del M5S: “Partnership con Fs”

“Ci sono tantissimi interessati ad Alitalia, tanti soggetti privati. Quello che noi vogliamo creare con Fs – ha sostenuto Di Maio – è una nuova idea di trasporto e di turismo, io ringrazio veramente l’amministratore delegato Battisti perché ha una visione strategica sia dei flussi turistici sia dell’intermodalità che mette insieme aerei, ferro e gomma e ci consentirà di avere un sistema di trasporto integrato e ci andiamo a prendere i turisti all’estero con il lungo raggio. La partnership tecnica con Fs quindi è un punto di partenza“, ha detto Di Maio.
In realtà i privati interessati alla compagnia non ci sono. Lufthansa si è proposta già in aprile solo per comprare una parte dell’attività di volo, un progetto che lascerebbe da 4mila a 6mila dei 12mila dipendenti in esubero. easyJet ha fatto avance per proporsi per il medio raggio e alimentare la rete di Alitalia, non è chiara quale sarebbe la ricaduta di questo progetto, ci sarebbero comunque migliaia di esuberi. L’americana Delta avrebbe un interesse a sviluppare la joint venture dei voli transatlantici, di cui fanno parte anche Air France e Klm.

Una domanda a Di Maio

In attesa che il ministro dell’Economia Tria, cui spetta autorizzare l’intervento delle Fs perché ne rappresenta l’azionista pubblico, trovi la favella e dica la sua, che potrebbe anche non coincidere con le affermazioni del vicepremier grillino, abbiamo una semplice domanda per Di Maio:

Se ci sono _ come sostiene Di Maio _ tanti soggetti privati interessati ad Alitalia, perché il salvataggio viene fatto da una società interamente statale come le Fs?

Chi rimborsa il prestito statale?

Ps: Il prossimo 15 dicembre i commissari di Alitalia dovrebbero restituire allo Stato il prestito statale di 900 milioni erogato in due tranche più gli interessi maturati, pari a circa 100 milioni, in totale quindi un miliardo. Dove pensano di trovare i soldi visto che a fine settembre la liquidità nelle casse della compagnia, esclusi i depositi in garanzia alla Iata e altri, era pari a 606 milioni e parte di questa liquidità deriverebbe da sconto fatture e altre operazioni sulla cassa pertanto non sarebbe effettivamente disponibile?
Ps 2: Non siamo a conoscenza di alcuna compagnia aerea al mondo in cui ci sia una partecipazione azionaria di una società ferroviaria. Cosa fa pensare che questa idea in Italia possa funzionare?
 
lo stretto legame del Gruppo FS Italiane con lo Stato italiano garantisce supporto al rating di FS Italiane in caso di eventuali impatti dell’acquisizione di Alitalia”, conclude la nota aziendale.

Eh, figurati se non lo sappiamo.

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Ammetto: non ci sto capendo più niente ....
L'ennesimo giro di "fumo", ormai stantio e maleodorante.
Fondi, LH, U2, cinesi, americani, tutti bramano AZ. Ma siccome lo stato non può privarsi di un simile gioiellino, ormai risanato ed estremamente appetibile, lo terrà in famiglia per sempre grazie all'abbraccio di FS.
 
È lo stesso giornale che ieri dava la notizia di un incontro tra FS ed il fondo Brookfield, notizia dopo smentita direttamente dall' ufficio stampa di Brookfield
Secondo me adesso dobbiamo solo aspettare la smentita di LH che sicuramente non tarderà ad arrivare.

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Etihad smentì plurime volte il fatto che ci fossero contatti per una partnership con AZ, il resto è storia.
 
È lo stesso giornale che ieri dava la notizia di un incontro tra FS ed il fondo Brookfield, notizia dopo smentita direttamente dall' ufficio stampa di Brookfield
Secondo me adesso dobbiamo solo aspettare la smentita di LH che sicuramente non tarderà ad arrivare.

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Dubito che il S24O inventi le notizie, per cui qualcuno ha passato queste informazioni (vere o fasulle che siano).
 
Ho paura che invece il compromesso ci sia stato.
Gli articoli che il nostro pubblica ora sul Sole sono più soft di quelli pubblicati un tempo.
Mi sa che la versione "uncensored" potremo trovarla solo sul suo sito.

http://www.giannidragoni.it/economia/alitalia-salvata-dalle-fs/

Alitalia salvata dalle Fs

Pubblicato il 23 ottobre 2018da Gianni Dragoni

Alitalia sarà salvata solo con denaro pubblico. Saranno le Ferrovie dello Stato ad acquisire la compagnia commissariata dal 2 maggio 2017, che continua a perdere 1,73 milioni di euro al giorno in media (eccetto il trimestre estivo) e quest’anno, secondo stime, dovrebbe perdere dai 470 ai 500 milioni di euro.

Non esiste un piano industriale

Nel governo prevale la linea sostenta dal M5S con il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che ha spinto perché siano le Fs a rilevare le attività di Alitali. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha frenato. Ha chiesto al nuovo a.d. delle Fs, Giancarlo Battisti, un manager scelto dai grillini, di fare “interventi industriali e non finanziari”. Non esiste un piano industriale di riorganizzazione di Alitalia.

La cena a Palazzo Chigi

Ma una riunione ristretta nel governo, una cena svoltasi ieri sera a Palazzo Chigi, ha consentito _ secondo Di Maio _ di “trovare la quadra” e dare il via all’intervento delle Ferrovie. “La partnership con Fs è un punto di partenza, poi gli investitori arriveranno perché abbiamo contatti importantissimi”, ha detto Di Maio. Alla domanda se nel capitale entrerà anche il Mef, Di Maio ha risposto: “Abbiamo fatto una riunione con il presidente Conte, il ministro Toninelli, il ministro Tria, con Salvini e me stesso e abbiamo trovato la quadra, quindi si procederà in tal senso”.

Il vicepremier del M5S: “Partnership con Fs”

“Ci sono tantissimi interessati ad Alitalia, tanti soggetti privati. Quello che noi vogliamo creare con Fs – ha sostenuto Di Maio – è una nuova idea di trasporto e di turismo, io ringrazio veramente l’amministratore delegato Battisti perché ha una visione strategica sia dei flussi turistici sia dell’intermodalità che mette insieme aerei, ferro e gomma e ci consentirà di avere un sistema di trasporto integrato e ci andiamo a prendere i turisti all’estero con il lungo raggio. La partnership tecnica con Fs quindi è un punto di partenza“, ha detto Di Maio.
In realtà i privati interessati alla compagnia non ci sono. Lufthansa si è proposta già in aprile solo per comprare una parte dell’attività di volo, un progetto che lascerebbe da 4mila a 6mila dei 12mila dipendenti in esubero. easyJet ha fatto avance per proporsi per il medio raggio e alimentare la rete di Alitalia, non è chiara quale sarebbe la ricaduta di questo progetto, ci sarebbero comunque migliaia di esuberi. L’americana Delta avrebbe un interesse a sviluppare la joint venture dei voli transatlantici, di cui fanno parte anche Air France e Klm.

Una domanda a Di Maio

In attesa che il ministro dell’Economia Tria, cui spetta autorizzare l’intervento delle Fs perché ne rappresenta l’azionista pubblico, trovi la favella e dica la sua, che potrebbe anche non coincidere con le affermazioni del vicepremier grillino, abbiamo una semplice domanda per Di Maio:

Se ci sono _ come sostiene Di Maio _ tanti soggetti privati interessati ad Alitalia, perché il salvataggio viene fatto da una società interamente statale come le Fs?

Chi rimborsa il prestito statale?

Ps: Il prossimo 15 dicembre i commissari di Alitalia dovrebbero restituire allo Stato il prestito statale di 900 milioni erogato in due tranche più gli interessi maturati, pari a circa 100 milioni, in totale quindi un miliardo. Dove pensano di trovare i soldi visto che a fine settembre la liquidità nelle casse della compagnia, esclusi i depositi in garanzia alla Iata e altri, era pari a 606 milioni e parte di questa liquidità deriverebbe da sconto fatture e altre operazioni sulla cassa pertanto non sarebbe effettivamente disponibile?
Ps 2: Non siamo a conoscenza di alcuna compagnia aerea al mondo in cui ci sia una partecipazione azionaria di una società ferroviaria. Cosa fa pensare che questa idea in Italia possa funzionare?
Sai vero che quello che stai dicendo è la cosa più infamante per un giornalista?
Affermi che scriverebbe edulcorato sotto dettatura dove viene pagato per farlo e invece prende posizioni più estremiste sul suo sito privato dove invece il target di lettori è diverso. Sai benissinl che non apprezzo Dragoni, specialmente per essere un giornalista abbastanza schierato politicamente, ma con quello che dici lo azzeri come credibilità e professionalità cosa della quale non credo minimamente.
Fra l'altro la pausa editoriale sul Sole24ore ha coinciso con buona parte del periodo commissariale (insomma lo avrebbero edulcorato quando non c'era nessuno da compiacere, non ha senso) e dalle voco che ho sentito io (ma magari tu puoi riportarci sue dichiarazioni dirette visto che le motivazioni dello stop non sono state rese pubbliche) la questione con il Sole24ore riguardava altro,non specificatamente gli articoli su AZ.
P.S. Fra l'altro, come ti postai qualche settimana fa, ma evidentemente non l'hai notato, Dragoni sul suo sito aveva magnificato chi per Toninelli stava mettendo in piedi la nazionalizzazione prima di cadere sotto al peso del suo curriculum.
La risoluzione dell'arcano pare semplice e cioè che il pubblico che acquista il giornale è diverso da chi frequenta il suo sito e quindi imposta il suo target leggermente diverso per andare incontro al pubblico al quale deve proporre l'articolo.
 
Fammi capire, scrivere cose che non pensi perche' ti paga l'editore e' infame, mentre scrivere cose che non pensi per avere i click va bene?
 
Dubito che il S24O inventi le notizie, per cui qualcuno ha passato queste informazioni (vere o fasulle che siano).
Questo giri di news sono voci su voci che escono per togliere l'attenzione dalle vere trattative che per quanto possibile le aziende cercano sempre di fare lontano dai riflettori e dalla stampa. Visto che AZ è un po' come la nazionale di calcio della quale bisogna scrivere per forza vuoi negare un incontrino fra AZ e LH (ne avranno fatti a decine in questi mesi), vuoi che magari non ci sia stato un incontrino fra un qualche manager di un fondo e qualche dirigente di aziende o dello Stato magari parlando di tutt'altro da rilanciare come notizia sulla stampa.

A mio parere la decisione del governo è di una improvvisazione unica frutto dei personaggi che bazzicano or ora le stanze romane, lo stesso Silvio era ben altra pasta e aveva ben altre conoscenze per promuove il suo scopo elettorale. Detto questo stanno avendo un culo pazzesco perchè le offerte esplicitate da U2 e DL non erano prevedibili e gli danno una chance per uscirne. Se sono svegli si danno da fare per far si che la cosa divenga accettabile rinunciando al controllo di AZ, perchè il concetto che pone DL, ma è palese dopo le 3 incornate precedenti a KL, AF e EY è che poi una volta firmato poi scatta il fuoco del governo appena scontenti qualcuno.
Lo schema è semplice e intuibile, quello difficile è far capire le pre-condizioni perchè i player si mettano a sedere.
 
Fammi capire, scrivere cose che non pensi perche' ti paga l'editore e' infame, mentre scrivere cose che non pensi per avere i click va bene?
Io pur non stimandolo non noto posizioni inconciliabili, semplicemente la ricerca di un target diverso di lettori.
Ripeto, non è mistero che Dragoni non sia il mio giornalista preferito a differenza di Belumosi, ma affermare che si fa dettare cosa scrivere dal suo editore non lo accosto minimamente ad un giornalista del suo livello, fosse successo avrebbe dato le dimissioni e sarebbe andato altrove. Su questo non ha dubbi, se voi li avete mi sa che lo stimate ben poco come giornalista.
 
Personalmente la cosa piu' condivisibile che trovo nell'ipotesi FS e' che le Ferrovie potrebbero essere un buon "riassorbitore" di personale. I trasporti su ferro vanno potenziati in questo paese e l'esperienza delle persone potrebbe essere in parte riutilizzata, essendo settori con una vaga affinita'. E una AZ fortemente dimagrita, minimizzando le lacrime e sangue, ha qualche speranza in piu' di trovare un acquirente.

Anche nei momenti piu' bui uno puo' trovare barlumi di ottimismo...

Alla riduzione della concorrenza sulle principali rotte sulla dorsale AV non voglio neanche pensare.
 
Sai vero che quello che stai dicendo è la cosa più infamante per un giornalista?
Affermi che scriverebbe edulcorato sotto dettatura dove viene pagato per farlo e invece prende posizioni più estremiste sul suo sito privato dove invece il target di lettori è diverso. Sai benissinl che non apprezzo Dragoni, specialmente per essere un giornalista abbastanza schierato politicamente, ma con quello che dici lo azzeri come credibilità e professionalità cosa della quale non credo minimamente.
Fra l'altro la pausa editoriale sul Sole24ore ha coinciso con buona parte del periodo commissariale (insomma lo avrebbero edulcorato quando non c'era nessuno da compiacere, non ha senso) e dalle voco che ho sentito io (ma magari tu puoi riportarci sue dichiarazioni dirette visto che le motivazioni dello stop non sono state rese pubbliche) la questione con il Sole24ore riguardava altro,non specificatamente gli articoli su AZ.
P.S. Fra l'altro, come ti postai qualche settimana fa, ma evidentemente non l'hai notato, Dragoni sul suo sito aveva magnificato chi per Toninelli stava mettendo in piedi la nazionalizzazione prima di cadere sotto al peso del suo curriculum.
La risoluzione dell'arcano pare semplice e cioè che il pubblico che acquista il giornale è diverso da chi frequenta il suo sito e quindi imposta il suo target leggermente diverso per andare incontro al pubblico al quale deve proporre l'articolo.
Quanta roba che hai inventato! :)
Non ho scritto e non penso che Dragoni scriva sotto dettatura, ho solo rilevato che i suoi attuali articoli sul Sole, pur onesti nel loro contenuto, non siano così palesemente critici come quelli di un tempo.
E qualora non lo sapessi, Guby da un paio d'anni è nel cda del Sole. Ma è sicuramente una coincidenza...
 
Quanta roba che hai inventato! :)
Non ho scritto e non penso che Dragoni scriva sotto dettatura, ho solo rilevato che i suoi attuali articoli sul Sole, pur onesti nel loro contenuto, non siano così palesemente critici come quelli di un tempo.
E qualora non lo sapessi, Guby da un paio d'anni è nel cda del Sole. Ma è sicuramente una coincidenza...
Quando si dice la pezza è peggio... pensi veramente che un giornalista di livello si faccia edulcorare gli articoli? Se lo fa non è di livello, fidati...
 
Ecco l’articolo completo. Era in prima pagina.

Lufthansa valuta un rientro in campo sul dossier Alitalia. La compagnia aerea tedesca ritiene ancora possibile, a determinate condizioni, una partnership azionaria con il gruppo italiano. Ieri a Verona, con questo obiettivo, si sono incontrati nel quartier generale di Air Dolomiti, il management di Lufthansa e il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Armando Siri.

Il gruppo tedesco da diversi mesi sta esaminando il dossier, affiancato dall’advisor Merrill Lynch, e ha sempre spiegato di ritenere molto interessante la possibilità di una crescita sul mercato italiano. Tuttavia, a fine ottobre, è arrivata una frenata sull’operazione. «Nessuna partnership col governo» all'interno della compagnia, avevano spiegato fonti del vettore tedesco. Il manager Carsten Spohr, durante una conference call sui conti aveva detto: «Non saremo co-investitori con il governo in una compagnia aerea in via di ristrutturazione». Una partnership con Alitalia, però, veniva ancora data come possibile.

Ora resta da capire se l’incontro di ieri fra i vertici di Lufthansa e il sottosegretario Siri sia un segnale positivo per la riapertura di un dialogo costruttivo con il Governo, anche se la presenza dello Stato, attraverso Ferrovie, può essere vista come un ostacolo all’acquisizione.

Nel frattempo, la prossima settimana, i tre commissari di Alitalia concluderanno l’esame delle offerte e delle manifestazioni di interesse per la compagnia e successivamente trasmetteranno le proprie determinazioni al Ministero dello Sviluppo Economico.

Il 31 ottobre i commissari hanno annunciato di aver ricevuto due offerte vincolanti per l’ex compagnia di bandiera e una manifestazione di interesse non vincolante. Le offerte vincolanti sono quelle di Fs e Delta, mentre la manifestazione di interesse è stata espressa da Easyjet.

Di sicuro, il poco tempo a disposizione, per trovare una struttura dell’operazione, resta una variabile fondamentale: sul tavolo c’è la necessità di rimborsare il prestito statale concesso ad Alitalia. Fs, da sola e senza un partner strategico, rischia di avventurarsi in una operazione assai rischiosa dal punto di vista finanziario.

La nuova Alitalia, dopo che saranno acquisite le attività da una newco, necessiterà di una robusta iniezione di cassa, che non potrà conferire la sola Fs.

Infine, se da una parte sono ancora da capire le sinergie ottenibili dall’integrazione fra tratte ad Alta Velocità e rotte aeree (non esistano infatti precedenti di una fusione treno-aereo), dall’altra sono chiare alcune problematiche del possibile matrimonio.

Resta infatti da capire l’impatto, in tema di concentrazione, che (ad esempio su una direttrice come la Milano-Roma, una delle più redditizie in Europa) potrà avere l’unione dei voli Alitalia con la tratta del Freccia-Rossa: un tema che, sicuramente, verrà posto all’attenzione dell’Antitrust, visto che le due aziende unite avrebbero una quota di mercato attorno al 70% e come unico concorrente ci sarebbe Italo.

Per meglio valorizzare la flotta tricolore e creare sinergie, la strada maestra sembra quindi quella dell’ingresso, a fianco di gruppi italiani come Fs, di una compagnia aerea straniera.

Il vice-premier Luigi Di Maio è volato per due volte (l’ultima alcuni giorni fa) in Cina negli ultimi tre mesi, anche per sondare l’eventuale interesse di compagnie aeree asiatiche e cinesi sul dossier. Si è parlato di contatti con il gruppo China Eastern Airlines. Ma il rientro sulla scena di Lufthansa potrebbe aprire nuove prospettive per la nascente Alitalia.

Carlo Festa - Il Sole 24 ore
 
Quando si dice la pezza è peggio... pensi veramente che un giornalista di livello si faccia edulcorare gli articoli? Se lo fa non è di livello, fidati...
Perdonami, ma sentire te difendere Dragoni ha un che di umoristico.
Tanto più che nel merito non hai negato nulla di ciò che ho scritto.
Mi hai messo in bocca cose che non ho detto e stai cercando disperatamente di volgere la questione sul piano della dignità professionale di Dragoni, che nessuno ha messo in dubbio.
Forse non lo sai, ma esiste un concetto che si chiama linea editoriale. E non la decide un giornalista.
Detto questo, avrei voluto vedere l'articolo pubblicato sul suo sito (o uno con tenore analogo) sul Sole, ma questo non è avvenuto.
E dubito fortemente che sia per scelta del giornalista.
 
chi ha detto che giggino non ha un piano industriale? "ci andiamo a prendere i turisti all'estero".
Semplice, chiaro, conciso. Motori avanti tutta verso il quarto disastro. :wall:
 
Perdonami, ma sentire te difendere Dragoni ha un che di umoristico.
Tanto più che nel merito non hai negato nulla di ciò che ho scritto.
Mi hai messo in bocca cose che non ho detto e stai cercando disperatamente di volgere la questione sul piano della dignità professionale di Dragoni, che nessuno ha messo in dubbio.
Forse non lo sai, ma esiste un concetto che si chiama linea editoriale. E non la decide un giornalista.
Detto questo, avrei voluto vedere l'articolo pubblicato sul suo sito (o uno con tenore analogo) sul Sole, ma questo non è avvenuto.
E dubito fortemente che sia per scelta del giornalista.
La cosa che mi meraviglia che tu da super fans di Dragoni non riesca a capire che i giornalisti di livello non si prestano ad edulcorare le notizie come alludi citando Gubitosi come membro indipendente nel CDA del Sole24ore. Un giornalista di fama che non condivide la linea editoriale l'unica cosa che non fa è proprio quello che dici tu, o se ne va sbattendo la porta oppure se ritiene che la situazione sia temporanea può concordare con il direttore di scrivere di altro. Prestarsi ad accomodare i proprio articoli è uno svilimento della sua professionalità e mi sorprende che tu non lo comprenda. Il fatto che non stimi Dragoni come giornalista non mi fa certo dubitare sulla deontologia e professionalità dello stesso, fidati, la cosa più improbabile è quella che hai ipotizzato tu, ne andrebbe della sua reputazione e non ci credo che si sia prestato ad una cosa del genere.
 
Buonasera a tutti.
Sto notando che sia ieri che oggi la AZ784 non fa il volo sulla Russia bensì sulla Turchia- Mongolia-Cina-Corea del Sud.
Qualcuno sa il motivo?
 
(AdnKronos) - Roma. 'No comment' di Lufthansa su un suo possibile ritorno in pista per Alitalia. A riferirlo sono fonti del colosso tedesco, interpellate dall'Adnkronos in merito alle notizie di stampa secondo cui il management dell'aviolinea avrebbe avuto un incontro con il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Armando Siri, e starebbe valutando un possibile intervento. Le stesse fonti ricordano oggi che la linea di Lufthansa è quella indicata dal ceo Carsten Spohr, il 30 ottobre scorso, presentando i risultati del terzo trimestre: "Non siamo intenzionati a considerare un investimento con lo Stato italiano", ha detto. "Possiamo immaginare una partnership di natura commerciale", ha spiegato il ceo. In questi mesi, Lufthansa ha più volte ribadito di essere interessa a "un'Alitalia ristrutturata".
 
Noto che LH all'inizio della procedura aveva dichiarato di non essere minimamente interessata ad AZ salvo poi inserire il suo plico nella manifestazioni di interesse.

Ora a distanza di pochissimi gg dalla dichiarazione di chiusura totale ad una Alitalia con la presenza dello Stato la stessa LH va a parlare con un membro del governo a Verona visto che il NO COMMENT di cui sopra non mi sembra smentisca l'incontro che immagino a questo punto abbia preso luogo.

Capisco benissimo la riservatezza ed il tatticismo pero' credo questa storia riservera' ancora novita' e sorprese.
 
La 681 dirottata a GIG: problema tecnico? Emergenza sanitaria? Grazie
 
Stato
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