Ok forse con "tutte le rotte in perdita" ho esagerato. Sicuramente togliere le rotte piú in rosso sarebbe stata una prerogativa. Lufthansa stessa ha rotte in rosso ma sono necessarie per tutto il funzionamento dell´hub. Peró cosa sarebbe restato della nuova AZ? Sicuramente un´azienda con dimensioni minori a quella attuale, focalizzata su FCO, con un modello che possa riportarla a risultati positivi, per poi una volta consolidati, sfruttarli per crescere nuovamente. Ora non sto parlando di una regionale con 25 aerei messi in croce, ma sicuramente un ridimensionamento rispetto alla flotta odierna che, ad oggi, non sta in piedi.
Non dubito assolutamente di quello che dici e delle capacità del gruppo Lufthansa in termini di ristrutturazione, faccio tuttavia notare come i mercati nei/sui quali operano le ‘vostre’ controllate siano caratterizzati da componente yield non trascurabile (ZRH) e che anche SN, nonostante la sua vocazione sostanzialmente low-cost, gode tuttavia di una presenza piuttosto capillare (direi addirittura ‘storica’) su mercati di nicchia (Africa), per non citare OS, che ha un network molto ‘specifico’ e direi anche unico su mercati dove non esiste tanta concorrenza, nemmeno da parte delle low-cost (vedi Balcani es.: Sarajevo, Pristina ecc. — ed andatevi a guardare le tariffe medie su queste rotte...).
Detto ciò è senza fare troppi giri di parole, io non riesco a vedere ‘rosa’ nemmeno con una pesante ristrutturazione (‘dream on’ — i sindacati si opporrebbero quindi ‘it ain’t gonna happen’), almeno che non si voglia ‘riconcentrarsi’ su mercati contraddistinti da yield significativi (MXP/Nord Italia — e non lo dico da ‘malpensante’ e nemmeno da esperto del settore, ma semplicemente seguendo la logica in termini di yield) — mercati che, tuttavia, sono oramai ‘persi’ ed ‘occupati’ da concorrenza che si chiama LH appunto, BA e così via dicendo. Pessimista, ma...
G