Alitalia e legge "Marzano bis"


ezeiza97

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Lavoce.info


Visto che molti (anche sul Forum) vedono nel commissariamento di Az e nell'applicazione della legge Marzano "la soluzione"
per Az mi son permesso di cercare qiualche info rispetto a questa procedura. Sono , sinceramente, un pò stupito della sicumera con cui i sostenitori del commissariamento sostengono con granitica certezza questo strumento (come se avesse centinaia di applicazioni: a me risultano Parmalat e, forse, Volare).
In realtà dalle prime ricerche l'istituto (che, tra l'altro, la dottrina tende a considerare come l'ennesima lex specialis del precedente governo, con parecchie "pecche" anche sotto il profilo strettamente tecnico)non sembra proprio la panacea dei mali AZ e la soluzione per i suoi dipendenti.
Intanto comincio a postare questo articolo de Lavoce.info

IL COMMISSARIO NON SI VOLA
di Lorenzo Stanghellini 25.03.2008
Cosa accadrebbe se Alitalia non trovasse un compratore? Cos'è il "commissariamento" di cui si parla come di uno spauracchio? Quali conseguenze scatterebbero per azionisti, creditori, lavoratori e viaggiatori? Se si trasformassero i debiti della società in azioni, come si è fatto con Parmalat, i suoi creditori avrebbero comunque il problema di un'impresa che perde. Occorre una soluzione industriale, perché la finanza ha già fatto tutto quello che doveva, e forse ha fatto anche troppo.

Il consiglio di amministrazione di Alitalia, nell'estate del 2007, ha scritto a chiare lettere che la società non può sopravvivere a lungo da sola. I costi operativi sono più alti dei ricavi: ogni giorno la società spende più di quel che incassa, perdendo così un pezzetto di patrimonio, e nessun piano industriale che veda Alitalia senza un partner forte sembra in grado di riportare l'equilibrio nei conti.

NON PUÒ VOLARE DA SOLA

La sopravvivenza di Alitalia sembra dunque collegata al fatto che un'altra linea aerea compri le sue azioni e immetta denaro nella società, con la prospettiva di recuperare l'investimento grazie alle economie di scala e di scopo e alla riduzione dei costi. Non sembra invece praticabile, nemmeno con investimenti ingenti, l'opzione stand alone, perché qualunque investitore che agisca secondo criteri di mercato mira a un guadagno. E Alitalia oggi perde, e senza un partner forte è destinata a continuare a farlo.
La liquidità di Alitalia si sta assottigliando mese dopo mese: dai 428 milioni di euro al 31 ottobre ai 282 al 31 gennaio, ultimo dato disponibile. E può bastare solo per alcune settimane. Quante esattamente non è dato sapere con precisione, anzi è persino materia di battaglia politica. Ma certo non molte, soprattutto se i fornitori in allarme cominciassero a pretendere il pagamento in contanti. Se le cose continuano così, fra non molto potrebbe essere difficile mantenere continuità all'azienda e far volare gli aerei.

PRIMO SCENARIO: AIR FRANCE, O CORDATA CONCORRENTE

Air France, scelta come potenziale partner dal consiglio di amministrazione e dall'azionista di maggioranza, il ministero dell'Economia, ha posto una serie di condizioni alla sua offerta di acquistare le azioni Alitalia. Si tratta di condizioni non facili a realizzarsi: accordo sindacale, rinunzia alla causa per danni intentata da Sea per l'abbandono di Malpensa, e altro.
Proprio la difficoltà di tali condizioni ha indotto alcuni a invocare, e perfino ad annunziare, l'arrivo di una cordata concorrente. Non è chiaro se l cordata esista, ma anche se esistesse, è difficile che possa essere pronta ad acquistare le azioni e a immettere denaro in Alitalia prima che la sua liquidità cominci a scarseggiare.
È per questo che, da parte dei contrari ad Air France, si invoca un prestito-ponte, per consentire ad Alitalia di andare avanti un altro po'. Ma chi farebbe tale prestito? È difficile che un investitore ragionevole impieghi il suo denaro in un'operazione ad alto rischio, e lo Stato non può fare nulla: né prestare denaro, né garantire prestiti fatti da altri, perché trattandosi di aiuto di Stato occorrerebbe l'autorizzazione della Commissione europea, che in passato l'ha già concessa per Alitalia con la promessa che sarebbe stata l'ultima volta. E poiché tutti sanno che senza questa autorizzazione la garanzia fornita dallo Stato sarebbe invalida, nessuno si arrischia a finanziare Alitalia facendovi affidamento.

SECONDO SCENARIO: L'AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA

Qualora Air France abbandonasse la partita e nessuna soluzione fosse a portata di mano, il consiglio di amministrazione di Alitalia si troverebbe da solo. È verosimile ritenere che, in quel momento, la situazione imporrebbe al cda di chiedere l'ammissione a una procedura di amministrazione straordinaria: quella che scatta per le grandi imprese quando sono insolventi e i loro creditori (e non più gli azionisti) sono a rischio. Si tratta di una procedura equivalente al fallimento, alla quale sono soggette le imprese che hanno un elevato numero di dipendenti (e Alitalia ne ha moltissimi) (1). In questo caso, la gestione dell'impresa passerebbe ad un commissario straordinario, il cui compito è quello di mantenerla in attività e ricollocarla sul mercato, dividendo fra i creditori quanto sia riuscito a ricavare.
Secondo la legge, il commissario straordinario esercita l'impresa al posto degli amministratori. Quindi potrebbe far volare gli aerei, e nessuno potrebbe impedirglielo. In teoria, cioè, Alitalia conserverebbe il suo marchio e i suoi preziosi slot aeroportuali, in attesa di trovare un nuovo assetto proprietario.
Il problema della liquidità, tuttavia, resterebbe immutato, e forse peggiorerebbe. Se Alitalia spende ogni giorno più di quello che guadagna, occorre che qualcuno finanzi la differenza. Una banca potrebbe a questo punto (cioè dopo l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria) trovare convenienza a farlo, in quanto il finanziamento fatto al commissario deve essere ripagato prima e a preferenza di tutti i debiti già esistenti, a eccezione di quelli garantiti da ipoteca sugli immobili e sugli aerei.
È ciò che accade negli Stati Uniti, dove le linee aeree eccessivamente indebitate entrano in procedura (Chapter 11) e continuano a volare grazie ai nuovi finanziamenti, preferiti a quelli precedenti. Ma qui la cosa non sarebbe affatto agevole, in quanto le prospettive dell'amministrazione straordinaria sarebbero incerte, e nessuno immette denaro se non in condizioni di chiarezza. Il finanziamento, ancorché preferito, dovrebbe infatti essere alla fine ripagato con gli incassi ottenuti dal commissario dalla vendita del patrimonio di Alitalia, che è difficile quantificare date le enormi difficoltà, soprattutto sindacali, che egli dovrebbe affrontare.
Pur con l'incertezza di tutte le previsioni, lo scenario che allo stato sembra più probabile, in caso di commissariamento, sarebbe quello di una riduzione drastica dei voli, limitati a quelli che producono flussi di cassa positivi, con molti lavoratori lasciati a casa, probabilmente per sempre. Alla fine, si venderebbe a basso prezzo quel che resta di Alitalia. Gli azionisti resterebbero senza nulla e i creditori si dividerebbero la magra torta.

NON SAREBBE UN'ALTRA PARMALAT

Perché queste previsioni catastrofiche? Parmalat, grazie a una legge speciale (2), non è stata risanata e quotata in borsa, con vantaggio dei lavoratori e anche dei creditori, che hanno avuto più di quello che era ragionevole attendersi al momento del crack? I due casi, purtroppo (o per fortuna), non sono minimamente comparabili.
Parmalat aveva un passivo enorme (e occultato), e flussi di cassa positivi. Alitalia ha un passivo minore, ma il suo problema sono le gravi perdite operative, che non sembrano riducibili se non con cure dolorosissime che nessuno sembra voler affrontare. La legge speciale per Parmalat può conservare quello che c'è di buono, ma non può trasformare il piombo in oro.
Se si trasformassero i debiti di Alitalia in azioni, come si è fatto con Parmalat, i suoi creditori avrebbero lo stesso problema: un'impresa che perde. E dopo aver distrutto il capitale degli azionisti continuerebbe distruggendo quello dei creditori. Occorre una soluzione industriale, perché la finanza ha già fatto tutto quello che doveva, e forse ha fatto anche troppo.


(1) Le imprese che hanno almeno duecento dipendenti sono soggette alla procedura di amministrazione straordinaria regolata dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 270 (cosiddetta legge Prodi-bis). Per quelle che hanno almeno cinquecento dipendenti è stata creata, in occasione del crack Parmalat, una variante accelerata e migliorata nelle soluzioni della crisi (decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito in legge 18 febbraio 2004, n. 39). Alitalia verrebbe verosimilmente assoggettata alla procedura di amministrazione straordinaria "variante Parmalat".
(2) Il decreto-legge 347/2003 ha infatti reso possibile un concordato con il quale ai creditori delle società del gruppo sono state date azioni di una "nuova" Parmalat, senza più debiti. Si veda "Se Parmalat dà il buon esempio", http://www.lavoce.info/articoli/pagina1134.html
 
Su lavoce.info non si è MAI letto un articolo che non fosse pro AF o anti MXP. I commenti che mando vengono pubblicati raramente e pensare che sono amico di uno dei capi.

Il rationale dietro ad ogni loro articolo è sempre e solo il salvataggio di posti di lavoro. Frankly speaking non è la mia preoccupazione, preferisco che AZ chiuda se questo serve a risanare il settore aviazione italiano. Ovvio che chi prenderà il posto e i pax di AZ avrà bisogno di piloti, A/V , meccanici etc ed è ovvio che li prenderà tra gli ez AZ (sperando che scelga bene :D). Chiudere/commissariare AZ serve a pulire la schifezza, liberarsi dall' abbraccio mortale di SkyTeam, evitare di perdere soldi rimborsando gli scriteriati obbligazionisti e creditori.

In USA questa settimana chiuse 5 linee aeree in perdita, invece noi in Italia condannati ad avere in eterno l' AZombie e vendere il futuro del Paese ai Francesi per non pagare qualche cassa integrazione in più rispetto alle migliaia che Spinetta ci farà pagare lo stesso.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Su lavoce.info non si è MAI letto un articolo che non fosse pro AF o anti MXP. I commenti che mando vengono pubblicati raramente e pensare che sono amico di uno dei capi.

Il rationale dietro ad ogni loro articolo è sempre e solo il salvataggio di posti di lavoro. Frankly speaking non è la mia preoccupazione, preferisco che AZ chiuda se questo serve a risanare il settore aviazione italiano. Ovvio che chi prenderà il posto e i pax di AZ avrà bisogno di piloti, A/V , meccanici etc ed è ovvio che li prenderà tra gli ez AZ (sperando che scelga bene :D). Chiudere/commissariare AZ serve a pulire la schifezza, liberarsi dall' abbraccio mortale di SkyTeam, evitare di perdere soldi rimborsando gli scriteriati obbligazionisti e creditori.

In USA questa settimana chiuse 5 linee aeree in perdita, invece noi in Italia condannati ad avere in eterno l' AZombie e vendere il futuro del Paese ai Francesi per non pagare qualche cassa integrazione in più rispetto alle migliaia che Spinetta ci farà pagare lo stesso.

ti quoto e aggiungo: alla voce ci dicono che az ha un debito minore di quello di parmalat ma con flussi di cassa negativi. parmalat aveva invece flussi positivi e un debito enorme; insomma parmalat era industrialmente sana alitalia è industrialmente scassata. cosa occorrerebbe fare, quindi, secondo l'articolista per risolvere il problema (a parte vendere ai francesi) per ridurre le perdite operative? attuare "...cure dolorosissime...". risanare az dal punto di vista industriale. appunto!. lo si faccia. lo faccia il commissario, attui le cure dolorosissime senza negoziare con nessuno neppure coi sindacati. abbiamo anche la fortuna di non avere un'azienda con un debito enorme ma solo da radrizzare dal punto di vista industriale. siamo forse scemi e non lo sappiamo fare? non dimentichiamoci, poi, che siamo tra i primi cinque paesi come flusso turistico oltre ad avere un mercato interno non di poco conto (aggiungiamoci ora pure l'occasione dell'expo). swissair e sabena non avevano mercato interno e sabena faceva pure cagare sull'intercontinentale. noi abbiamo la fortuna di avere un mercato, ma fingiamo di non saperlo, e ci raccontiamo pure che siamo dei coglioni che non siamo in grado di risanare con la forza un'azienda. preferiamo mollare il mercato e il buono di az ai francesi e farci rifilare il marciume!

la vignetta citata in un mio precedente post era azzeccatissima: il negro di una nostra colonia seduto bello rilassato su una poltrona che sfrutta l'italiano!

bel paese l'italia vero? questa sera ero a cena con un amico inglese, uno di quei secchioni di oxford, quelli che dicono ancora "thank you very much indeed" o "have you got" e gli raccontavo un pò la storiella alitalia e come ci stiamo comportando noi italiani. ad un certo punto lui mi fa "ma perchè anzichè unirvi tutti e tirar fuori il coraggio mostrado che siete capaci preferite litigare tra di voi e soccombore ai francesi?" bella domanda? perchè tre inglesi fanno un impero tre italiani pensano a litigare!
 
L'articolo però è tratto dal numero del 3 Aprile de L'espresso.

@concorde: Sai qual'è il problema: te lavoratore Alitalia o te cittadino avresti fiducia in una simile operazione all'italiana? Viste le occasioni perse e bruciate degli ultimi 20 anni.
Io ti vedo e ti sento molto fiducioso sulla tua posizione, ma pur conoscendo il tuo pessimismo (sulla vicenda alitaliana) non capisco per quale motivo tu sia così confidende sul fatto che un commissariamento potrebbe funzionare "alla grande".
 
Ancora con sta storia della marzano:
paermalat era ed e' un'azienda produttiva, con bassi margini ma produttiva il disastro l'han fatto con la finanza,
AZ e' clinicamente morta da almeno 15 anni ed in costante fallimento da 20.
 
Citazione:Messaggio inserito da AZ 1699

L'articolo però è tratto dal numero del 3 Aprile de L'espresso.

@concorde: Sai qual'è il problema: te lavoratore Alitalia o te cittadino avresti fiducia in una simile operazione all'italiana? Viste le occasioni perse e bruciate degli ultimi 20 anni.
Io ti vedo e ti sento molto fiducioso sulla tua posizione, ma pur conoscendo il tuo pessimismo (sulla vicenda alitaliana) non capisco per quale motivo tu sia così confidende sul fatto che un commissariamento potrebbe funzionare "alla grande".


ne approfitto per rissumere il mio pensiro provando così anche a chiarirlo, magari, così facendo riesco anche a darti una risposta

alcune premesse:

a) alitalia è fallita; questa alitalia non esiste più e non esisterà mai più e non vedo possibilità (o invenzioni) per rabberciare qualcosa che la mandi avanti. così come non esiste più malpensa come l'abbiamo vista fino ad una settimana fa e non potrà tornare ad esistere com'era prima! il giocattolo (az + hub) lo abbiamo rotto. fine! qui si tratta di guardare avanti e cercare soluzioni nuove e non cercare di far ritornare il passato! m'ha mollato la fidanzata(o). fine. un pò di lacrime, un pò di appetenza, due o tre canzoni da tagliarsi le vene però benedetto-dio il mondo è pieno di occasioni. quindi sveglia, fuori a cacciare!

b) in italia il mercato c'è. non siamo ne la svizzera ne il belgio. abbiamo i principali flussi turistici, abbiamo una conformazione del territorio che non potrà mai escludere del tutto il mezzo aereo (abbiamo quindi mercato interno), abbiamo ancora margini di crescita visto che complessivamente voliamo pro capite poco rispetto al nord europa (siamo inchiodati a 1,5 voli all'anno contro i 3 ormai quasi 3,5 nordici. inglesi in particolare). la materia prima quindi non manca; è come se avessimo il petrolio sotto il culo e non ci decidiamo a buttare le vecchie trivelle per comprarne di nuove e iniziare a perforare come dio comanda

b-bis) non si può prescindere da un'alleanza globale. credere di sopravvivere fuori da un'alleanza è come credere che gl'asini volano! air one non è un'alleanza globale!

c) sono e sarò sempre critico con gl'italiani e con l'italia ma non li e la ritengo, a prescindere, un paese di idioti stupidi! quando vogliamo, quando abbiamo raschiato il fondo del barile, siamo sempre in grado di inventarci qualcosa e anche rapidamente. guarda queste elezioni: in quindici giorni veltroni prima e poi berlusconi a ruota hanno cambiato lo scenario politico del paese. sembravamo destinati a morire con il vecchio scenario ma non è così (e secondo me dopo le elezioni ne vedremo ancora delle belle. sia veltroni sia berlusconi han voglia di passare alla storia, così come secondo me sbaglia chi crede che berlusconi governerà con solo otto senatori di maggioranza. chi pensa così non conosce l'uomo). quindi quando vogliamo siamo capaci. ti voglio fare un altro esempio. abbiamo modernizzato l'impalcatura giuridica del nostro trasporto aereo dopo la tragedia di linate. abbiamo raschiato il barile con quella tragica strage e siamo stati capaci di reagire e di tirar fuori un sistema che oggi viene studiato da francia, germania e spagna. non lo si dice in giro, lo si sa poco, ma francesi, tedeschi e spagnoli chiedono ai rappresentati di enac di spiegare come abbiamo impostato il sistema, di avere documenti al riguardo... lo schifo sarà che loro copieranno da noi ma saranno in grado di farlo funzionare meglio di noi!


premesso ciò non capisco perchè

a) come dice il mio amico Globox per la remissione dei nostri peccati dobbiamo sacrificare l'agnello sull'altare francese! perchè per tenere gli scheletri nell'armadio dobbiamo in fretta e furia regalare il mercato ai francesi? o come qualche altro forumista ha giustamente detto perchè se gli esuberi li fanno i francesi vanno bene se li facciamo noi non vanno bene. perchè?

b) mi puzza questa vendita. ho imparato che dove ci sono di mezzo gl'IRI boys e la massoneria (prodi-micheli-prato-mengozzi-TPS-spinetta) da qualche parte la fregatura per il sistema c'è, si tratta solo di capire dove sta e di che dimensioni è! troppe coincidenze strane e come ha sempre detto andreotti a pensar male si fa peccato ma si rischia di azzeccarci! è ragionevole supporre che gl'IRI boys hanno promesso a spinetta, che vuole chiudere la sua esperienza professionale in autunno passando alla storia come l'uomo che ha realizzato il più grande vettore mondiale, hanno promesso, dicevo, az, a due soldi. spientta ha giustamente fatto i suoi calcoli sulla base delle promesse e ha trovato un equilibrio tra i suoi e alitalia. gl'IRI boys, per metterci fretta e chiudere la partita, ad un certo punto hanno incominciato a dirci che o az andava ai francesi a fine marzo o sarebbe fallita perchè non aveva più soldi. a un bel momento, visto che la trattativa andava per le lunghe, e loro non volevano mollare la preda, han fatto saltar fuori soldi così da poter andare avanti con le negoziazioni ancora un pò. è di questi giorni la nuova stra-urgenza di TPS che addirittura dice che o domani si va coi francesi o martedì az è fallita! suvvia! riccattiamo un sistema intero? prato ha negoziato un piano coi sindacati, l'ha negoziato dicendo che lo faceva in accordo coi francesi e poi spinetta arriva e presenta un piano totalmente diverso! spinetta fa una proposta non vincolante alta, 35 centesimi per azione, così da poter permettere agli IRI boys di dire che air one non deve rompere le balle che ha offerto poco e poi spinetta all'atto pratico offre più o meno la stessa cifra di carlo toto! no-signori, mi spiace, ma qui c'è puzza di bruciato! il gruppetto ce stà a gabbà, ce stà a fregà tutti quanti! il problema è che non ho ancora capito la contropartita per questi signori! vedo solo, per ora, rivincite psicologiche di mengozzi, di prodi, di spinetta (con bonomi)... ma non altro! per ora...


c) se le cose stanno cosi non capisco perchè non possiamo fare noi il lavoro sporco. come dice marcogiov "... preferisco che AZ chiuda se questo serve a risanare il settore aviazione italiano. Ovvio che chi prenderà il posto e i pax di AZ avrà bisogno di piloti, A/V , meccanici etc ed è ovvio che li prenderà tra gli ez AZ (sperando che scelga bene ). Chiudere/commissariare AZ serve a pulire la schifezza, liberarsi dall' abbraccio mortale di SkyTeam, evitare di perdere soldi rimborsando gli scriteriati obbligazionisti e creditori" sempre come dice marcogiov "... il commissariamento di AZ serve per liberare az dal gioco della penale e da altri problemini come i danni richiesti da SEA, perciò il commissariamento è la miglior soluzione".


d) ovviamente questo lavoro lo possono fare solo persone come enrico bondi cioè gente che non deve rendere conto ne a banche ne ad azionisti politici o privati e ne tantomeno ai sindacati. con az è ora di essere senza pietà e pulire tutto. non dimentichiamoci, poi, che la procedura commissariale è disciplinata da legge ma sopratutto vigilata dalla magistratura. non vedo grandi spazi per le porcherie all'italiana! in estrema razio che la si faccia fallire e si inizi tutto di nuovo!


e) cosa resta? cederla ad un gruppo, dopo la pulizia
 
Io faccio una previsione:
1)Alitalia fallisce
2)Entra in Amministrazione speciale
3)Rimane in amministrazione speciale per gli anni concessi. I soldi li tirano fuori le banche garantite da un governo che non vuole fare la parte di chi non concede almeno un po' di cassaintegrazione ( 5 anni? si , con qualche deroga speciale...)
4) tra qualche anno , ma un bel po' , si riparla di cordate , di compratori , di nuove elezioni....