Alitalia, Gianni Letta ai sindacati «Per ora niente confronto sul piano»
ROMA - Per Alitalia bisogna arrivare fino in fondo perché si tratta dell'«ultima occasione possibile». Nel corso dell'incontro governo-sindacati il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta non ha usato mezzi termini: «Stasera non siamo in grado di aprire un confronto sul piano industriale. Il nostro dovere è mettere il commissario nelle condizioni di conoscere la situazione e poi dovrà valutare le offerte, una, quella della Cai (Compagnia Aerea Italiana) è nota e gli arriverà nelle prossime ore» ha detto Gianni Letta, secondo quanto riferito da partecipanti all'incontro su Alitalia. «Se ne arriveranno altre - ha proseguito - le valuterà e, una volta accettata l'offerta, il commissario aprirà con i sindacati il confronto sul piano industriale».
COLANINNO - «L'auspicio è quello di trovarci di fronte a una trattativa vera» aveva detto Franco Nasso, segretario generale della Filt-Cgil in vista dell'apertura del tavolo tra governo e sindacati sul piano di salvataggio per Alitalia. Ma a poche ore dall'incontro era arrivata una doccia fredda da Roberto Colaninno, presidente della newco Compagnia aerea italiana. In un’intervista al Financial Times il presidente di Immsi ha detto che non ci potrà essere una «normale trattativa» e che i sindacati «devono capire che l’alternativa è il fallimento». Interpellato sulla possibilità di resistenze ai tagli dell’organico e a rinegoziazioni contrattuali, il manager avverte che gli attuali contratti di lavoro dei dipendenti Alitalia non sono più validi. Guardando al compito che lo attende parla di «una sfida molto eccitante. Mi piace molto, questo fa parte della mia personalità». Secondo il quotidiano britannico il manager italiano, 65 anni, è uno «specialista dei rilanci», con importanti precedenti in Olivetti e in Piaggio. Guardando alla situazione generale del Paese, Colaninno dice che «è ora di finirla di piangerci addosso e metterci a fare qualcosa: smettiamola di discutere al bar per non fare nulla. Se non faremo così, il futuro dell’Italia sarà molto cupo». In mattinata Roberto Colaninno ha incontrato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi in un faccia a faccia durato circa due ore. Al termine non sono state rilasciate dichiarazioni.
«CONFRONTO VERO» - Molto distante la posizione del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, che in un'intervista all'Unità sottolinea che quello con il governo «deve essere un confronto vero sul piano industriale, non un prendere o lasciare. Se non fosse così non ci sarebbe il nostro consenso» avverte. «La nostra posizione è chiara - dice il leader della Cgil -. Non siamo disposti a discutere di esuberi se non si discute di piano industriale. Solo dopo aver convenuto su questi punti è possibile affrontare il tema organici. Passera dice che è fondamentale l'accordo con il sindacato? Bene. Ma questo significa confrontarsi con le nostre opinioni». Quanto la piano di salvataggio, «la mia opinione - dice Epifani - è che questa cordata, sulla quale Passera stava lavorando da tempo e per la quale il governo ha cambiato in corsa le regole, sia formata da imprenditori che, per una parte, hanno altri interessi (penso a quelli che operano nell'edilizia o nel campo delle concessioni pubbliche) e per l'altra puntano sul guadagno finanziario». E «se gli azionisti non si concentrano sul cuore dell'attività c'è il rischio di fallire nell'intento». Un interesse industriale «allo stato non è visibile».
BRITISH INTERESSATA - Nel giorno del primo confronto governo-sindacati sul piano salvataggio di Alitalia intanto, il Wall Street Journal fa sapere che British Airways starebbe considerando una partnership con Alitalia. Nella sua versione online il quotidiano cita fonti vicine al dossier. British diventa così «l'ultima compagnia europea - scrive il WSJ - a interessarsi per una parte della insolvente compagnia italiana». Air France-Klm ha già dichiarato che potrebbe acquisire una quota di minoranza nella compagnia. Anche Lufthansa, che ha già in essere una alleanza con Air One, sta considerando una partnership con Alitalia. British Airways, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, si è aggiunta alla lista la scorsa settimana: l'idea sarebbe quella di creare una partnership industriale, anche se non è chiaro se la compagnia inglese possa acquistare o meno una quota.
http://www.corriere.it/economia/08_...ni_f0cd3e94-7808-11dd-8626-00144f02aabc.shtml