Alitalia è commissariata. Il premier ha nominato Augusto Fantozzi commissario


Stato
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Ma secondo voi, sinceramente, i sindati stavolta ce la faranno a non far saltare tutto? E accontentarsi di un azienda salva con un futuro milgiore per i dipendenti che restano in AZ?
Io credo che freddamente è meglio 4500 a casa (con 7 anni di stipendio garantito) rispetto a tutti a casa senza garanzie!


saltare tutto ?
ci manca solo che adesso lo scatafascio di questa sgradevole faccenda sia da attrubuire ai sindacati
andasse tutto a gambe all'aria , anche se peggio di così non può andare , le colpe principali non sarebbero cmq dei sindacati
 
saltare tutto ?
ci manca solo che adesso lo scatafascio di questa sgradevole faccenda sia da attrubuire ai sindacati
andasse tutto a gambe all'aria , anche se peggio di così non può andare , le colpe principali non sarebbero cmq dei sindacati

I sindacati possono accettare o rifiutare, se rifiutano salta tutto. E la colpa sarebbe loro, a quel punto.
 
...
Dato che c’è ora un commissario che ha il compito edonistico di ottenere il massimo col minimo dispendio, se domani salta fuori uno (anche Alzaraki, così ti accontento) che alle stesse condizioni (effetivamente è l’affare del secolo) alza leggermente la posta, che succede?
Il commissario è costretto a considerare l’offerta o può dire “no mi spiace Les jeux sont fait (da tempo), rien ne va plus”?

Sarà davvero l'affare del secolo ?
Gli aerei di proprietà, a parte MD80 (che non interessano) E145 (forse idem) ed ATR72, sono tutti piuttosto costosetti: 32x, qualche 767 e 6 777.
Aggiungiamo slot a LHR, NRT, JFK ecc ... e siamo molto all'osso: mancano il brand, i ricambi, il centro addestramento e tanti belle altre cosette piuttosto utili per mandare avanti una compagnia aerea.

Il totale quanto fa ? ;)
 
Sarà davvero l'affare del secolo ?
Gli aerei di proprietà, a parte MD80 (che non interessano) E145 (forse idem) ed ATR72, sono tutti piuttosto costosetti: 32x, qualche 767 e 6 777.
Aggiungiamo slot a LHR, NRT, JFK ecc ... e siamo molto all'osso: mancano il brand, i ricambi, il centro addestramento e tanti belle altre cosette piuttosto utili per mandare avanti una compagnia aerea.

Il totale quanto fa ? ;)

allora :
i debiti se li accolla lo stato
una deroga antitrust gli renderà il monopolio su tutte le tratte italiane
non la pagano un centesimo
i sindacati con il cerino in mano accetteranno di tutto .

Diciamo che ci sono i presupposti perchè diventi l'affare del secolo per loro .
Diciamo che ci sono i presupposti perchè per noi cittadini assomigli alla truffa del secolo .
E tutto per una spicciolata di voti e di consenso .
 
allora :
i debiti se li accolla lo stato
una deroga antitrust gli renderà il monopolio su tutte le tratte italiane
non la pagano un centesimo
i sindacati con il cerino in mano accetteranno di tutto .
...
Allora, per punti: :D
- non del tutto vero
- falso
- falso
- da vedere, ma piuttosto ininfluente
 
Allora, per punti: :D
- non del tutto vero
- falso
- falso
- da vedere, ma piuttosto ininfluente

1-ok per la prima
2-sotto l'influsso del Texas Holdem sono pronto a scommettere (una cifra ragionevole) dove andranno le tratte AirOne
3-ovviamente è una figura retorica quella che ho usato ma credo che ci capiti.
4-ok

tutto ciò corrisponde = (possibile) affare del secolo
 
L'immunità antitrust è sugli effetti della fusione che porta ed una concentrazione su alcune rotte nazionali ma questo non vuol dire che avranno l'esclusiva. Nuovi concorrenti potranno affacciarsi sul mercato.
 
Alitalia: Marrazzo, Regione Lazio vuole entrare nella Compagnia

03 set 16:39 Economia

ROMA - La Regione Lazio vuole entrare nella Compagnia Aerea Italiana, la newco nata per il rilancio di Alitalia. Lo ha annunciato il presidente Piero Marrazzo, durante un tavolo interistituzionale. (Agr)

un tavolo che???????
ma la poltrona gli ha dato alla testa???
Suo padre di girerà nella tomba! :(
 
strana coincidenza:
INTESA-SANPAOLO ha ufficilamente acquisito il 33% di ALIS nuova compagnia cargo italiana
secondo voi dove andranno i 5 MD11 AZ??
ma non era un settore in perdita?
ma si facciamo guadagnare un pò tutti dai,a spese degli italiani che pagheranno gli esuberi,spartiamoci la torta...
 
un'offerta da 400 mil... ma allora a quel prezzo, è già quasi "nostra"! vistoche ci abbiamo messo 300 mil!:))))
ah..bisogna poi mandarla avanti? ehmm.. no no grazie! sventolo la bandiera italiana e va bene così, W l'italianità!
 
su repubblica di oggi si evince che toto uscirebbe da airone,tenendo in ap holding le opzioni di acquisto da girare in leasing alla nuova alitalia,e solamente la compagnia executive del gruppo
conferirebbe ad alitalia i dipendenti airone e la flotta attuale
praticamente toto lascia il suo prodotto in cambio di un pò di soldi e la possibilità di diventare noleggiatore di aerei con primo cliente la nuova az+ap
 
Mercoledì 3 Settembre 2008, 19:33

Alitalia: ancora incertezze sul suo futuro

Il ballo delle cifre è già cominciato e così gli esuberi di Alitalia sembrano essersi già ridotti da 7000 a 4.500.

In realtà si tratta di cifre tutt’altro che certe, circolanti negli ambienti sindacali e in qualche maniera già smentite dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi che ha detto che è ancora presto per quantificare il numero di dipendenti non necessari al nuovo gruppo e ha aggiunto carne al fuoco con una novità: i lavoratori saranno diretti al settore privato e non al pubblico, per il quale è necessario un concorso. Resta da capire se il direzionamento sul privato non sia un delicato eufemismo per la parola licenziamento.Le Poste e l’Agenzia delle Entrate sicuramente tirano un sospiro di sollievo, i lavoratori palleggiati da un giorno all’altro no. Di certo rimangono a rischio quelli dell’Atitech di Napoli (750 dipendenti più 150 di indotto). Le indiscrezioni sui 4.500 esuberi calcolati sembrano però molto precise e li quantificano in 500 piloti, 1.500 assistenti di volo, 2.500 dipendenti di terra. Si tratterebbe di cifre fornite, secondo il quotidiano Repubblica, dal Governo agli stessi sindacati che, nel frattempo, hanno deciso di fare quello che preferiscono di solito fare in queste situazioni: dividersi. Da un lato la Cgil da un lato Cisl e Uil, anche se è da ricordare che i sindacati di Alitalia secondo stime non confermate sarebbero addirittura 9. Sempre in questi giorni di frementi trattative rispunta un nodo politico di “capitale” importanza: quello di Malpensa, il secondo hub di Alitalia che sembra pronto a ridimensionarsi notevolmente per fare spazio a Fiumicino che già ha colto un numero consistente di voli Alitalia durante il precedente Governo.Al riguardo Oggi Giuseppe Bonomi, numero uno di Sea (aeroporti di Linate e Malpensa) e leghista della prima ora (come lo definisce il Sole 24 Ore), ha rilasciato al quotidiano di Confindustria una conciliante intervista in cui lamenta crediti da 47 milioni di euro nei confronti di Alitalia e sostanzialmente approva il piano di Intesa Sanpaolo che definisce come l’unico possibile. Un beneplacito che sorprende dopo le battaglie di qualche mese fa per l’hub di Malpensa... In effetti Alitalia ha già rinunciato all’83% del proprio impegno a Malpensa e quindi il danno in qualche maniera è già stato fatto, quindi perché attaccare un Governo da sempre amico?D’altra parte 70 milioni di euro di impatto nel conto economico di Sea per via dell’abbandono di Malpensa da parte di Alitalia (cifre fornite dallo stesso Bonomi) non sono bruscolini, ma, come noto, per gli slot di Malpensa c’è la fila e la liberalizzazione dei diritti di volo potrebbe essere prossima.Ma torniamo ad Alitalia. La compagnia sembra destinata a un lungo travaglio perché il miliardo di euro di dotazione della Cai, la nuova conquistatrice guidata da Roberto Colaninno, sembra francamente poco per risollevare le sorti di Alitalia, visto che in passato si parlava di investimenti da 3 miliardi in 5-6 anni da parte di Air France e da 5,3 miliardi da parte di AirOne (entro il 2012). Trattative in corso con la compagnia francese e, secondo indiscrezioni riportate da Forbes, con British Airways potrebbero però sbloccare qualche finanziamento pro quota nella nuova Alitalia, anche se è ancora presto per dirlo.En passant è da ricordare che la AirOne di Carlo Toto, azionista di rilievo di Cai, si toglie di mezzo portando nella nuova Alitalia i suoi debiti da oltre 367 milioni di euro (cifre rivelate da Gabriele Mastellarini in un articolo sul Mondo) e i propri contratti di leasing sulla “flotta più giovane d’Europa” (attualmente, in base a quanto riportato dallo stesso Mastellarini, solo un aereo sui 57 della compagnia sarebbe di proprietà della stessa AirOne). Le ultime indiscrezioni parlavano di circa 150 milioni che Toto reinvestirebbe nella nuova Alitalia dopo avere incassato da lei circa 250 milioni per la sua AirOne.Almeno il bilancio della compagnia dell’imprenditore abruzzese è in nero e non ci sono perdite, nonostante la marea montante del debito. In fondo il nodo Az Fly-Az Servizi (le società di handling, servizi di terra e manutenzione di Alitalia) rimane più difficile per la compagnia tricolore. Az Servizi, in base a quanto rivelato da Gianni Dragoni, è in perdita strutturale ed è costretta per non affondare a praticare al suo cliente di riferimento (Az Fly!) prezzi del 30-35% superiori al mercato. Qui si trovano la maggior parte degli esuberi che ora finiranno in cassa integrazione, in mobilità e quant’altro. Qui si sono arenati tutti i tentativi di salvataggio della compagnia fino ad oggi. Di certo non sarà una transizione semplice, di certo però queste difficoltà erano prevedibili.

Finanzablog.it
 
...i sindacati già dicono che le premesse sono sono buone per un accordo...il governo replica che il paino fenice andrà in porto anche senza parti sociali...

A.
 
Giovedì 4 Settembre 2008, 9:44

Alitalia: Scajola, Bene Interesse Regioni Ma Ognuno Faccia Suo Mestiere

(ASCA) - Roma, 4 set - ''E' giusto avere questo spirito di vicinanza verso questa operazione ma e' meglio che la regione Lazio si occupi del suo compito verso i cittadini''. Il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola risponde cosi' alla richiesta del presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo di una partecipazione della regione alla cordata per il risanamento dell'Alitalia. Intervistato a Radio 24 Scajola precisa che ''l'impresa la devono fare coloro che per vocazione e mestiere fanno questa scelta, quindi, gli imprenditori''. Per il ministro, in ogni caso, ''le attenzioni delle regioni verso questo problema dimostrano l'interesse che c'e' perche' un paese importante come l'Italia non puo' non avere la sua compagnia. Ognuno, pero' - ribadisce - faccia il suo mestiere''. In merito agli aeroporti, secondo Scajola, ''un problema e' la compagnia italiana di bandiera a capitale principalmente italiano e un conto e' la programmazine degli aeroporti che devono essere piu' efficienti e sul mercato''. Per il ministro, infatti, ''il sistema del volo italiano e' prolifera di aeroporti molto vicini uno all'altro. Per analizzare il problema di Malpensa e di Linate si deve andare molto indietro. Malpensa e' lontano da Milano e non e' ben servita e Linate e' troppo nel centro della citta'. Ci sono Bergamo, Brescia e anche Torino. La programmazione regionale ha dimostrato molte falle''.
 
Malpensa e' lontano da Milano e non e' ben servita e Linate e' troppo nel centro della citta'. [...] La programmazione regionale ha dimostrato molte falle''.

Che facciamo, Ministro, spostiamo Malpensa più vicino e Linate più lontano?
O mettiamo un bel volo in continuità territoriale tra LIN e FCO?
Il taxi in continuità territoriale (cioè sussidiato) da Milano alla brughiera?

Suggerisca qualche tappo per le falle della programmazione regionale.
O lei tappa solo le falle dell' aeroporto di Albenga?
 
Ci sono Bergamo, Brescia e anche Torino.

Mi piace questo "e anche Torino", secondo il Ministro è superfluo che la quarta area metropolitana d'Italia abbia un aeroporto? Se voleva fare un esempio di aeroporto italiano perfettamente inutile non poteva citare il suo amato Albenga?
 
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