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flyboy
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Come promesso, ho messo insieme i principali eventi che stanno portando EY alla conquista di Alitalia.
Sono gradite integrazioni/correzioni ove opportuno/necessario.
29 ottobre 2013 - Poste Italiane valuta ingresso in Alitalia
(ANSA) - ROMA, 29 OTT - ''Siamo in una fase di avvio, di studio, ne potremo parlare solo tra qualche settimana''. Così l'a.d. di Poste italiane, Massimo Sarmi, sul ruolo dell'azienda nella vicenda Alitalia, a margine di un'audizione alla Camera, ribadendo che Poste ''ha manifestato l'intenzione di aderire al completamento dell'aumento di capitale nella misura in cui si verifichino alcune condizioni''.
30 ottobre 2013 – Alitalia - il piano B di Air France
(MF)MILANO (MF-DJ)--Air France-Klm lascera' passare la scadenza del 16 novembre, primo termine per aderire all'aumento di capitale fino a 300 mln di Alitalia, diluendosi cosi' dall'attuale 25%, e si riservera' di
decidere al termine delle nuove due diligence, che potrebbero durare almeno un mese.
Se l'esito sara' positivo, scrive MF, la compagnia aerea franco-olandese fara' ancora in tempo a ripensarci fino al 31 dicembre e per risalire posizioni nel capitale Alitalia potra' acquistare le azioni inoptate, a
partire da quelle che nel frattempo saranno state prese in carico dalle banche del consorzio di garanzia, Intesa Sanpaolo e Unicredit.
La strada che si va delineando a Parigi e' proprio questa: eventuale adesione all'aumento di capitale solo ai tempi supplementari, con esborso contenuto (senza sovrapprezzo) e solo una volta ottenuta voce in capitolo
sul piano industriale e rinegoziato il debito. Una conferma indiretta del fatto che questa possa essere un'alternativa piu' che conveniente per i franco-olandesi arriva anche dai numeri della ricapitalizzazione.
31 ottobre 2013 - Alitalia, Air France-Klm azzera il valore della sua partecipazione
Il gruppo Air France-Klm ha «svalutato completamente il valore della sua quota in Alitalia», in seguito alla decisione dell'assemblea dei soci della compagnia italiana di lanciare un aumento di capitale da 300 milioni di euro. È quanto si legge nella relazione trimestrale del gruppo franco-olandese, consultata da Radiocor. Air France-Klm detiene il 25% di Alitalia. La decisione di azzerare il valore dei titoli Alitalia - spiega ancora la relazione trimestrale - avviene «tenuto conto delle incertezze che pesano sulla situazione» della compagnia italiana. Pertanto la quota di competenza di Air France-Klm delle perdite di Alitalia così come un accantonamento per svalutazione sono stati registrati nel bilancio trimestrale per un importo di 202 milioni di euro, nell'ambito delle società valutate a patrimonio netto. (Il Sole 24 Ore)
4 novembre 2013 - Alitalia, più esuberi nel nuovo piano; possibili 2.500 tagli, stretta sui manager
Sarà pronto alla fine della prossima settimana. E avrà un effetto dirompente sull’assetto attuale di Alitalia. Il piano «stand alone» che Gabriele Del Torchio, ad della compagnia, sta scrivendo con il contributo degli esperti di Boston Consulting, non farà sconti a nessuno e chiederà sacrifici a tutti, dai piloti agli stessi manager. Del resto la situazione di mercato peggiore delle previsioni impone una terapia shock, ben più drastica di quella definita un paio di mesi fa. Una cura da cavallo che comprende interventi ad ampio raggio, ribaltando le logiche industriali fino ad oggi seguite. Il tutto dovrebbe essere discusso e approvato prima dell’aumento di capitale, cioè del fatidico 16 novembre. Per poi recepire i contributi di Poste e dell’alleato estero.
http://www.ilmessaggero.it/economia/...e/349361.shtml
5 novembre 2013 - Alitalia, ritorna in pista Etihad
6 novembre 2013 - Alitalia chiude ad Air France «Prima versate poi chiedete»
ROMA Alitalia respinge le proposte di Air France: no a gruppi di lavoro congiunti per predisporre il nuovo piano industriale. E no alla due diligence. Piuttosto fateci sapere che cosa intendete fare sull’aumento di capitale. Nello stesso giorno in cui hanno risposto al cfo Philippe Calavia, Roberto Colaninno e Gabriele Del Torchio hanno replicato anche al presidente Alexandre de Juniac. «Ci riferiamo alla sua proposta - si legge nella missiva in inglese, di sei pagine - di mettere in piedi una squadra di lavoro (working team) composta da manager di Air France e Alitalia per lavorare in modo congiunto a partire dal 4 novembre sulla strutturazione di un nuovo business plan per Alitalia, su una due diligence legale finanziaria e contabile di Alitalia, sull’elaborazione di una struttura del capitale e del debito sostenibile. Un lavoro congiunto da mantenere confidenziale che richiederebbe una durata non inferiore a quattro settimane».
Ebbene, secondo il presidente e l’ad di Cai è «piuttosto chiaro che tale proposta non è finalizzata a supportare Air France nel processo decisionale riguardante la sottoscrizione della sua quota di aumento di capitale, ma per creare le basi di una differente e più ampia transazione a combinare i business di Alitalia ed Air France». Senza mezzi termini, Colaninno e Del Torchio scrivono che «personalmente, non siamo convinti che la creazione di gruppi di lavoro congiunti per le finalità di cui sopra sia consigliabile in un momento come quello attuale, nel quale un’offerta di sottoscrizione di un aumento di capitale che potrebbe comportare significativi cambiamenti nella base degli azionisti di Alitalia è ancora pendente mentre il management di Alitalia è completamente dedicato a implementare il piano finanziario recentemente approvato dal consiglio di amministrazione e la maggior parte dei consiglieri di Alitalia ha offerto le dimissioni» (lo stesso Colaninno si è dichiarato indisponibile a una rielezione in posizione apicale).
C’è di più. «Noi riteniamo - rispondono i vertici di Alitalia - che imbarcarsi in un esercizio di due diligence che appare essere, per tipologia, portata e natura, tipico di una transazione di m&a, sarebbe abbastanza inusuale in una situazione nella quale nemmeno i termini di base, le linee guida e gli obiettivi di fondo di una potenziale transazione che coinvolga Alitalia e Air France Klm, sono stati discussi o condivisi tra le parti interessate». (IL Messaggero, pag. 21)
8 novembre 2013 - Piano di emergenza Alitalia: tagli a personale, stipendi e aerei»
ROMA — Il piano di emergenza stand alone preparato da Gabriele Del Torchio, è quasi pronto e prevede nuovi sacrifici per tutti i dipendenti. Martedì prossimo l’amministratore delegato di Alitalia porterà in cda un dossier pieno zeppo di tagli e risparmi che sulla carta arrivano a quasi 100 milioni di euro complessivi. (Repubblica)
13 novembre 2013 - Il Consiglio di Amministrazione approva la revisione del Piano Industriale ‘stand alone’.
Si è riunito oggi a Roma, presieduto da Roberto Colaninno, il Consiglio di Amministrazione di Alitalia - Compagnia Aerea Italiana S.p.A.
Il Cda ha approvato la revisione del piano industriale che si basa sulla ricerca di una accresciuta efficienza nella gestione delle attività e su un miglioramento della capacità di competere sul mercato anche attraverso una severa riduzione dei costi.
Il piano prevede anche la riduzione del numero di aerei a medio raggio, con il mantenimento del numero di ore volate rispetto al 2013 grazie a un miglior utilizzo della flotta. Saranno aumentati i voli internazionali e intercontinentali.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/13-11-2013.html
13 novembre 2013 - Alitalia sceglie di andare ai tempi supplementari
Si andrà ai supplementari per concedere ancora un po’ di tempo ad Air France-Klm, casomai la compagnia aerea transalpina ci ripensasse e decidesse di sottoscrivere l’aumento di capitale da 300 milioni di euro dell’Alitalia. La motivazione ufficiale addotta dalla compagnia italiana per l’allungamento dei termini dell’operazione di ricapitalizzazione però è un’altra: dare modo agli azionisti non presenti in consiglio di amministrazione di prendere visione degli aggiornamenti del piano industriale e decidere di conseguenza se esercitare o meno i diritti d’opzione.
Ma il rinvio dal 15 al 27 novembre servirà anche per acquisire, a ricapitalizzazione ancora aperta, l’esito dell’assemblea di Poste Italiane, fissata per il 20 novembre prossimo. L’intervento del gruppo, controllato del Tesoro e guidato dall’amministratore delegato Massimo Sarmi, con 75 milioni di euro a copertura dell’inoptato, è vincolato al raggiungimento di quota 225 milioni di euro da parte degli altri soci di Alitalia e al momento sono stati versati soltanto 170 milioni.
http://www.milanofinanza.it/news/det...0supplementari
15 novembre 2013 - Alitalia: si ritira Air France, avanza Etihad. Parigi riduce la quota. Lupi: adesso è possibile trovare un nuovo socio
ROMA Air France alza bandiera bianca, annunciando ufficialmente di non voler aderire all’aumento di capitale di Alitalia. E spalanca così le porte ad Etihad, la compagnia degli Emirati, pronta a diventare il nuovo partner industriale della compagnia tricolore. Parigi ha fatto il gran passo al termine di una notte di riflessione e dopo il cda in cui ha bocciato - per l’ennesima volta - il piano industriale messo a punto dall’ad Gabriele Del Torchio. (Il Messaggero)
20 novembre 2013 - Alitalia, Poste modifica statuto includendo servizi trasporto aereo
ROMA (Reuters) - L'assemblea di Poste Italiane ha dato il via libera alla modifica del proprio statuto, oggi, includendo nel proprio oggetto sociale anche i servizi di trasporto aereo.
Lo si legge in una nota. La modifica dello statuto era necessaria per consentire alla società guidata da Massimo Sarmi di investire in Alitalia.
"L'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane presieduta da Giovanni Ialongo si è riunita in data odierna e, alla luce della relazione dell'amministratore delegato sull'operazione Alitalia, pur ritenendola compatibile con le disposizioni statutarie, ha deliberato la modifica dello statuto includendo nell'oggetto sociale anche i servizi di trasporto aereo", si legge nel comunicato.
La partecipazione di Poste, controllata al 100% dal Tesoro, in Alitalia sarà di 75 milioni di euro.
Air France-Klm, partner industriale di Alitalia, non ha sottoscritto l'aumento di capitale della compagnia in crisi di liquidità, che per ora è stato coperto per circa 130 milioni di euro.
http://borsaitaliana.it.reuters.com/...9AJ04020131120
29 novembre 2013 - La ricerca di un Partner
Alitalia dopo aver messo cassa i primi 173 milioni - sicura che verrà collocato l'intero aumento di capitale da 300 milioni - passa alla fase due: la ricerca del partner. Una delegazione di Alitalia ha avuto oggi nella capitale russa colloqui con Aeroflot. Della delegazione faceva parte il vice direttore generale business, Giancarlo Schisano, che è stato visto entrare nella sede centrale della compagnia aerea russa, sulla centrale via Stary Arbat. Contattato telefonicamente, Schisano ha preferito non commentare mentre non è stato possibile raggiungere l'ufficio stampa di Aeroflot.
Air France-Klm, che si è sfilata dall'aumento di capitale (diluendo così la propria quota dal 25% a circa il 7%), non dovrebbe intervenire nemmeno nella seconda fase di sottoscrizione dell'inoptato
26 novembre 2013 - O’Leary: «Potremmo entrare nel capitale di Alitalia»
Roma,– Alitalia ringrazia la società Ryanair per la sua proposta di collaborazione sull’aeroporto di Roma Fiumicino, ma tiene a ricordare che possiede una sua strategia, un suo Piano Industriale, una sua flotta e propri equipaggi che le consentono di avere i necessari flussi di traffico per alimentare i collegamenti internazionali e intercontinentali in partenza dall’hub di Fiumicino. Ogni settimana Alitalia fa decollare e atterrare a Fiumicino oltre 2400 voli collegando lo scalo romano con 78 destinazioni.
I prezzi annunciati da Ryanair per i suoi nuovi voli da Fiumicino verso Catania, Palermo e Lamezia sono sostanzialmente in linea con quelli che già oggi Alitalia offre per gli stessi collegamenti.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/26-11-2013aa.html
9 dicembre 2013 - Alitalia, stipendi tagliati e 1.500 esuberi
ROMA - Tagli agli stipendi superiori ai 40 mila euro lordi, ricorso massiccio ai contratti di solidarietà e circa 1.500 esuberi.
E ancora: cancellazione dei benefit dei dirigenti e profonda revisione della struttura dei costi interni. E’ pronto il piano Alitalia in vista dell’incontro con i sindacati di martedì. Vertice che si annuncia caldissimo
IL CUORE DEL PIANO
L’obiettivo dell’ad Gabriele Del Torchio è ambizioso: arrivare ad una riduzione complessiva dei costi tra il 20 e il 25%. Concentrando l’attenzione sul personale che rappresenta, secondo Cai, la voce più importante su cui incidere.
http://www.ilmessaggero.it/articolo....z=LANCIO_NOTTE
10 dic 2013 - Alitalia: no comment Etihad su ingresso in Data Room
MILANO (MF-DJ)--Etihad non ha commentato le indiscrezioni secondo le
quali sarebbe entrata nella data room Alitalia con la prospettiva di
decidere entro Natale se investire o meno.
Un portavoce della compagnia emiratina, contattato da Mf-Dowjones, ha
risposto con un "no comment" alla richiesta di una conferma o di una
smentita delle indiscrezioni.
http://www.milanofinanza.it/news/det... Data Room
17 dicembre 2013 - Alitalia l’invito di Lufthansa «Non volate verso il Golfo»
«La sua strada è diventare una low cost di qualità come AerLingus». «Comperarla noi? No, ha troppi debiti »
http://www.corriere.it/economia/13_d...0f6cb301.shtml
20 dicembre 2013 - Consiglio di Amministrazione di Alitalia
Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia, riunitosi sotto la presidenza di Roberto Colaninno, preso atto degli impegni di sottoscrizione e dei versamenti effettuati o da effettuare, ha confermato che l'aumento di capitale per massimi 300 milioni di euro si è concluso con successo.
A conclusione dell’operazione di aumento di capitale, entreranno a far parte della compagine azionaria, come nuovi soci: Poste spa, Unicredit Spa, Odissea Spa di Antonio Percassi
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/20-12-2013.html
27 dicembre 2013 – Arriva la conferma di Hogan: "Valutiamo l'investimento in Alitalia"
Etihad conferma l'intenzione di investire in Alitalia. "Stiamo valutando l'ipotesi" sostiene, in un'intervista al Wall Street Journal, il ceo del vettore, James Hogan.
Il manager non ha specificato le modalità dell'investimento, limitandosi a dire che la policy aziendale prevede di lasciare ai singoli vettori lo sviluppo dei loro business model, lavorando con compagnie presenti in Paesi dove, spiega Hogan, "difficilmente potremmo raggiungere la penetrazione domestica".
13 gennaio 2014 - Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti
Si è riunita oggi, presso la sede legale di Alitalia, l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti della Compagnia nella compagine azionaria che si è determinata a seguito della conclusione dell’aumento di capitale di 300 milioni di euro e della conversione del prestito obbligazionario per ulteriori 91.543.005 euro per un totale di 391.543.005 euro.
L’azionariato di Alitalia è così composto:
Intesa Sanpaolo 20,59%
Poste spa 19,48%
Unicredit 12,99%
Immsi 10,19%
Atlantia 7,44%
AF/KLM 7,08%
Fire Spa 4,28%
Odissea Srl 3,90%
Macca srl 3,69%
Pirelli &co spa 2,67%
G&C Holding 1,24%
Finanziaria di Part e Inv. 1,18%
Aura Holding 0,92%
I2 Capital spa 0,95%
Marcegaglia spa 0,75%
Loris Fontana 0,59%
Toto spa 0,41%
THSA 0,41%
Fondiaria SAI 0,35%
Equinocse Sarl 0,30%
Solido Holding 0,21%
Acqua Marcia Fin. 0,14%
GFMC srl 0,14%
Vitrociset spa 0,10%
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/13-01-2014.html
15 gennaio 2014 - Alitalia: Etihad orientata a chiedere 100% write-off crediti banche
MILANO (MF-DJ)--Il piano che Etihad sta approntando in vista della presentazione della sua offerta per salire fino al 49% di Alitalia e' un piano che comportera' sacrifici molto corposi per tutte le parti interessate. Secondo quanto ha appreso Mf-DowJones da una fonte vicina al dossier il management e gli advisor della compagnia emiratina stanno studiando un piano lacrime e sangue che prevede allo stato un write off del 100% dei crediti vantati dalle banche e di una buona parte dei crediti industriali. Alla fine del terzo trimestre l'indebitamento finanziario di Alitalia ammontava a 813 milioni di euro. Alla controparte governativa, secondo quanto si apprende, gli emiratini chiederebbero da un lato l'abbassamento delle tariffe Enav e dall'altro una modifica della normativa relativa al trasporto aereo, in particolare per quanto riguarda la gestione degli slot. Considerevoli anche i sacrifici che verrebbero chiesti alla compagnia. In primo luogo si parte dalla razionalizzazione degli scali, con il taglio di tutte le rotte improduttive. Il taglio delle rotte inevitabilmente porterebbe con se' sia il taglio del parco aeromobili sia del personale.
16 gennaio 2014 - Alitalia: riserbo Etihad, ma avverte "non facciamo beneficenza"
(AGI) - Zurigo, 16 gen. - Etihad mantiene il massimo riserbo sulle trattative per entrare in Alitalia, ma al contempo lancia un messaggio ben preciso: "Noi non siamo una Compagnia di beneficenza". Ad affermarlo il presidente e amministratore delegato di Etihad, James Hogan, che oggi a Zurigo ha presentato il primo aereo con l' Ivrea ' Etihad Regional' operato dalla Svizzera Darwin Airline, in cui la compagnia di Abu Dhabi ha acquistato il 33,3%.
Hogan ha opposto un ' no comment' a tutte le domande sullo stato delle trattative con Alitalia.
Parlando della propria strategia di investimento ha pero' lanciato un messaggio: "Non siamo una Compagnia di beneficenza, non abbiamo sovvenzioni e sussidi, devo rivolgermi al mercato e fare il mio business plan".
22 gennaio 2014 - Incontro con Alitalia su Piano Industriale 2014-2016, il confronto si protrae nei gironi successivi
Alitalia, l'azienda incontra i sindacati: 1.900 esuberi, no a licenziamenti. Gli esuberi - spiegano le medesime fonti - riguardano 280 piloti, 350 assistenti di volo, 480 addetti del personale di terra, 190 della manutenzione e 600 degli uffici.
http://www.ilsole24ore.com/art/noti...ri-no-licenziamenti-151805.shtml?uuid=AB9uRSr
23 gennaio 2014 - Alitalia: Aifrance, un investimento futuro resta possibile
(ANSA) - L'aumento di capitale deciso a fine 2013, ha aggiunto,era "un'occasione per consolidare", ma " non abbiamo aderito perché avevamo posto delle condizioni, e queste condizioni non sono state rispettate". In ogni caso, queste condizioni "sono ancora sul tavolo", per un possibile investimento futuro. "Restiamo un partner leale per Alitalia", ha aggiunto, ricordando che tra le due compagnie ci sono diversi progetti di collaborazione, partnership e sinergie "che convengono ancora più ad Alitalia che ad Air France-Klm"
23 gennaio 2014 - Alitalia: De Juniac,Air France non partecipa negoziati Etihad
(ANSA) - "Non partecipiamo alle trattative tra Alitalia ed Etihad, sono trattative tra le due compagnie". Lo ha affermato l'ad di Air France-Klm, Alexandre de Juniac, durante un incontro con la stampa a Parigi. "In ogni caso, crediamo che se Etihad farà qualcosa non sarà in modo ostile ad Air France-Klm - afferma - perché abbiamo forti partnership e sinergie con Alitalia, e se fossero cancellate l'effetto sarebbe molto cattivo per il business di Alitalia, e quindi per gli affari di un possibile nuovo partner. E questo Etihad lo sa"
25 gennaio 2014 - Alitalia, l'azionista G&C chiede danni per 85 milioni di euro
http://espresso.repubblica.it/affari...lioni-1.149869
1-2 febbraio 2014 - il Presidente del Consiglio Enrico letta si reca in visita negli Emirati Arabi Uniti
http://www.governo.it/Notizie/Palazz...io.asp?d=74534
2 febbraio 2014 - Alitalia e Etihad Airways annunciano l'avvio della fase finale di una due diligence volta al possibile investimento di Ethiad in Alitalia
Gabriele Del Torchio, Amministratore Delegato di Alitalia, e James Hogan, Presidente e CEO di Etihad Airways, confermano che Alitalia ed Etihad Airways sono entrati nella fase finale di un processo di due diligence volta al possibile investimento di Etihad Airways in Alitalia.
Nei prossimi 30 giorni entrambe le compagnie e i loro advisor stabiliranno come sviluppare una strategia comune per raggiungere gli obiettivi che i due vettori si sono prefissati.
La due diligence dovrà affrontare e risolvere tutti i temi che possano pregiudicare la definizione di un adeguato piano industriale, la cui completa realizzazione produrrà una redditività sostenibile per Alitalia.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/02-02-2014.html
2 febbraio 2014 - Le condizioni di Etihad
Gli arabi di Etihad si avvicinano all'Alitalia. Le due compagnie entrano nella fase finale del negoziato che potrebbe portare all'investimento della compagnia di Abu Dhabi in quella italiana. Gabriele Del Torchio, amministratore delegato di Alitalia, e James Hogan, presidente e amministratore delegato di Etihad Airways, hanno confermato oggi che le due compagnie «sono entrate nella fase finale di un processo di due diligence volta al possibile investimento di Etihad Airways in Alitalia».
La verifica dei conti di Alitalia
Con la due diligence verrà fatta la verifica economica, patrimoniale e finanziaria dei conti e dei contratti di Alitalia, in sostanza verrà messa a nudo la sua situazione contabile. "Nei prossimi 30 giorni - dice un comunicato congiunto delle due società - entrambe le compagnie e i loro advisor stabiliranno come sviluppare una strategia comune per raggiungere gli obiettivi che i due vettori si sono prefissati. La due diligence dovrà affrontare e risolvere tutti i temi che possano pregiudicare la definizione di un adeguato piano industriale, la cui completa realizzazione produrrà una redditività sostenibile per Alitalia».
In cinque anni 2,5 miliardi di perdite per la compagnia dei "patrioti"
L'annuncio è stato dato mentre il presidente del Consiglio, Enrico Letta, è ad Abu Dhabi, dove ha detto che «Alitalia è una priorità». La visita è stata effettuata dal presidente del Consiglio per convincere gli investitori del ricco emirato a guardare all'Italia. Nei colloqui in corso da alcuni mesi tra le due compagnie, il vettore arabo ha posto condizioni molto dure per rendersi disponibile a un investimento che è stimato in un valore fino a 300-350 milioni di euro e avverrebbe con un aumento di capitale. Nel 2013 Alitalia ha perso più di 300 milioni, il bilancio non è ancora definitivo, mentre ammontano a circa 2,5 miliardi le perdite nette nei primi cinque anni di attività, dal 2008 al 2013, per la compagnia dei Capitani coraggiosi o "patrioti", voluta nel 2008 da Silvio Berlusconi e presieduta da Roberto Colaninno. Se non ci fosse stato il piano di salvataggio con l'intervento, voluto dal premier Letta, di Poste Italiane, che a fine dicembre hanno versato 75 milioni nel capitale, Alitalia sarebbe fallita.
Le condizioni di Etihad
Nelle prossime settimane si dovrà verificare se le richieste di Etihad sono state soddisfatte. La prima condizione è la ristrutturazione finanziaria e l'alleggerimento del peso del debito. Alitalia prima dell'aumento di capitale di 300 milioni concluso in dicembre aveva circa 900 milioni di debiti finanziari netti, mentre il debito complessivo lordo, compreso quello commerciale, era di circa 2,5 miliardi di euro. Con le banche è ancora in discussione un nuovo finanziamento di 200 milioni di euro, senza il quale Alitalia esaurirebbe la liquidità in poche settimane.
La riduzione dei costi del personale
La seconda condizione posta da Etihad è una riduzione dei costi del personale e della forza lavoro. Alitalia sta discutendo con i sindacati un piano che prevede la cassa integrazione e contratti di solidarietà, per due anni, per oltre 2.300 dipendenti complessivi, tra gente di terra, piloti e assistenti di volo. La trattativa sindacale si è sbloccata sabato, gli incontri riprenderanno lunedì pomeriggio.
Le condizioni sul sistema aeroportuale italiano
Terza condizione posta dagli emiratini è che il sistema aeroportuale italiano funzioni e lavori bene insieme alla compagnia aerea, in particolare Roma Fiumicino, che ci siano collegamenti ferroviari veloci ed efficienti. Su questo le infrastrutture sono carenti, sia i servizi aeroportuali di AdR, per anni la società dei Benetton ha investito meno degli impegni assunti con lo Stato, sia il collegamento ferroviario tra Fiumicino e Roma, lento e inefficiente. Addirittura l'alta velocità non esiste, né a Fiumicino né in altri scali italiani. Del resto i vertici di Alitalia-Cai negli ultimi cinque anni anziché cercare un accordo con le Fs per migliorare i servizi si sono fatti la guerra per la competizione sulla Roma-Milano Linate. In questo pienamente ricambiati da Mauro Moretti, l'a.d. del gruppo Fs.
http://www.ilsole24ore.com/art/finan...l?uuid=ABA0jyt
3 febbraio 2014 - Alitalia: Lufthansa contro accordo Etihad, è aiuto Stato
(ANSA) - FRANCOFORTE, 3 FEB - La compagnia aerea Lufthansa attacca il progetto di alleanza attualmente in discussione tra Etihad Airways e Alitalia, definendolo una forma di aiuto di Stato mascherato. "Noi chiediamo alla Commissione Ue - si legge in una nota del gruppo tedesco - di proibire tali tattiche di aggiramento" delle regole della concorrenza. (ANSA).
4 febbraio 2014 - Arabi in Alitalia? «Salvaguardare Malpensa»
Regione divisa. Cattaneo: Etihad acquisti anche Sea. Maroni: no, la società resti pubblica
http://milano.corriere.it/milano/not...db171b02.shtml
5 febbraio 2014 - Agli emiri dell'Etihad piace l'aeroporto di Linate
Nella complessa ma serrata trattativa che dovrebbe condurre a breve alle nozze con Alitalia, la compagnia degli Emirati Arabi Uniti, secondo fonti vicine al dossier, ha posto una serie di condizioni a garanzia dell'investimento. Tra le altre, il via libera istituzionale ad un piu' intenso utilizzo dello scalo cittadino milanese controllato dalla Sea - che gestisce anche Malpensa - per le rotte verso tutte le capitali europee, verso Mosca, Istanbul e il Nord Africa. Si tratta di direttrici che gli arabi considerano commercialmente molto interessanti e complementari al loro traffico su Abu Dhabi e, un domani, su Fiumicino e che i loro alleati di Air France-Klm - destinati a conservare un ruolo importante nel futuro assetto di Alitalia - vedono con altrettanto favore. Ma non e' detto che la richiesta possa essere accolta. (AGI)
6 febbraio 2014 - Air France says Etihad deal strengthens Alitalia investment case
Air France-KLM is still open to investing more in its struggling Italian partner Alitalia if restructuring conditions are met, despite the breakdown of talks last year and the emergence of a potential Middle Eastern investor.
Chief executive Alexandre de Juniac said in an interview with the Financial Times that a mooted investment from Abu Dhabi flag carrier Etihad Airways announced last week could even strengthen their business case for investing.
http://www.ft.com/cms/s/0/0595bb4c-8...#axzz2sWgziwcx
7 febbraio 2014 - Alitalia-Etihad: faccia a faccia tra Del Torchio e Hogan, al via la due diligence
Weekend senza riposo nel quartier generale di Alitalia.
James Hogan, ceo di Etihad Airways, sarebbe già infatti atterrato a Roma per incontrare Gabriele Del Torchio (nella foto), a.d. della major italiana e discutere a quattr'occhi dell'accordo. Con il numero uno della compagnia di Abu Dhabi sarebbe giunta anche una delegazione di circa 40 tra dirigenti e advisor incaricati della due diligence su conti e rotte targati Az.
Lo riferisce corriere.it citando quanto riportato da Repubblica e Il Messaggero.
7 febbraio 2014 - Alitalia: Ghizzoni, con Etihad troveremo una soluzione
(MF-DJ)--"Abbiamo avviato di recente il tavolo di lavoro con le banche. C'e' stato un incontro ieri o l'altro ieri a Roma. Siamo convinti che una soluzione si trovera'. Ci si e' dati un tempo abbastanza breve per trovare una soluzione". Lo ha affermato Federico Ghizzoni, a.d. di Unicredit, a margine della presentazione "Unicredit per l'Agricoltura", parlando dello stato dei negoziati sul futuro di Alitalia e in particolare su una eventuale richiesta di ristrutturazione del debito alla banche creditrici (tra cui Unicredit) in vista del possibile ingresso di Etihad. "Le prime impressioni", ha continuato Ghizzoni, "che hanno riportato i miei sono di un tavolo costruttivo. Poi e' ovvio che uno chiede e l'altro deve negoziare". L'a.d. ha comunque precisato che "non parliamo di ristrutturazione del debito. Parliamo di come proseguire il rapporto con le banche nel caso in cui Etihad diventasse azionista di Unicredit". lab (fine) MF-DJ NEWS
12 febbraio 2014 - Alitalia sceglie Citi per trattare con Etihad. La decisione presa ieri dopo una call con i grandi azionisti
MILANO Alitalia si dota di un advisor per le trattative finali dell’alleanza nei cieli con Etihad. La scelta sarebbe ricaduta su Citi, voluta soprattutto dalle Poste. Ieri pomeriggio ci sarebbe stata una riunione in conference call tra i principali azionisti della compagnia, presente Sergio Erede dello studio Bonelli Erede Pappalardo, consulente legale della società e Gabriele Del Torchio: c’erano Roberto Colaninno, Vittorio Ogliengo (Unicredit), Gaetano Miccichè (Intesa Sanpaolo), Alessandro Zurzolo (Poste) e un rappresentante di Atlantia. La necessità di avere un advisor finanziario sarebbe venuta a galla negli ultimi tempi e se ne sarebbe discusso nel consiglio tenutosi due giorni fa a Roma. Nello stesso giorno sarebbero stati costituiti quattro gruppi di lavoro misti fra il team di Del Torchio e gli uomini di Etihad: si occuperanno del network, operatività (manutenzione gestione degli aerei), revisione del piano, due diligence.
(Il Messaggero, pag. 15)
19 febbraio 2014 - Alitalia taglia le navette Roma-Milano meno operativi, gli slot andranno a voli Ue
L’annuncio non ancora ufficiale viene dall’Enac: la compagnia ha chiesto di destinare gli spazi di atterraggio-decollo da Fiumicino e da Linate a nuovi collegamenti europei
http://roma.corriere.it/roma/notizie...af0e5a04.shtml
20 febbraio 2014 - Alitalia: Renzi vede Montezemolo e Al Mubarak (ceo Mubadala)
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 feb - Il presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi ha incontrato questa sera Luca Cordero di Montezemolo. All'incontro, a quanto si apprende, ha partecipato anche Khaldoon Khalifa Al Mubarak, Ceo del fondo emiratino Mubadala, con il quale si e' discusso della trattativa tra Alitalia ed Etihad per l'ingresso della compagnia degli Emirati Arabi nel capitale del vettore italiano.
Nei giorni scorsi era circolata l'ipotesi che Montezemolo, una volta conclusa positivamente la trattativa con Etihad, sarebbe potuto diventare presidente di Alitalia.
26 febbraio 2014 - Alitalia: Del Torchio, trattattive con Etihad per 3/4 settimane
Milano (MF-DJ)--Le trattative tra Alitalia ed Etihad "proseguono, siamo in fase di 2 diligence che ragionevolmente si concludera' nel giro di 3/4 settimane". Lo ha detto l'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, a margine della presentazione del nuovo Ulisse, la rivista della compagnia italiana a Milano.
27 febbraio 2014 - Alitalia: Air France, potere veto su ingresso soci
ROMA (MF-DJ)--Air France-Klm vuole potere di veto sull'ingresso di nuovi soci, Etihad in primis, in Alitalia. Secondo quanto riportato oggi dal Messaggero, la richiesta del vettore franco-olandese sarebbe contenuta nella proposta di modifica di un articolo dello statuto, presentata all'assemblea dello scorso 18 febbraio. L'esame della modifica sarebbe pero' stata rinviato alla prossima assemblea, sollecitata dalla stessa Air France. Intanto i negoziati Alitalia-Etihad procedono, e come ha ricordato ieri il consigliere delegato di Intesa, azionista della compagnia, la due diligence di Etihad su Alitalia "dovrebbe concludersi entro la fine di aprile".
2 marzo 2014 - Via libera di Lupi a Etihad-Alitalia Montezemolo verso la presidenza
ROMA — Maurizio Lupi e James Hogan non si erano mai incontrati fino ad ora. Ma il cambio di governo e l’ascesa di Matteo Renzi a Palazzo Chigi, hanno portato in cima alle rispettive agende un incontro “chiarificatore” tra il ministro dei Trasporti e il numero uno di Etihad.
Ieri pomeriggio Lupi è andato a Fiumicino nella sede Alitalia, per incontrare l’ad della compagnia del Golfo. Ufficialmente si è trattato solo uno scambio di idee sul dossier aperto da alcune settimane. In realtà Hogan, anche a nome degli emiri che detengono la proprietà del vettore, ha voluto sentire dalla viva voce di Lupi se l’esecutivo Renzi vedesse ancora di buon occhio l’ingresso di Etihad a Fiumicino. Il neo premier, da parte sua, avrebbe dato la benedizione all’operazione confermando tutti gli impegni già presi da Enrico Letta. (Repubblica)
3 marzo 2014 - Etihad CEO gives 50-50 chance for Alitalia deal
(Reuters) - Etihad Airways' talks on investing in struggling Italian carrier Alitalia could swing either way and hinge on terms laid down by the Abu Dhabi-based airline, Etihad's chief executive said on Monday.
Talks between the airlines intensified last month and sources close to the matter said Etihad might be interested in buying a stake of up to 40 percent in the Italian carrier.
Asked in an interview how confident he was at this stage of the deal going through, James Hogan said: "It's 50-50." He added that the talks could go either way.
http://uk.reuters.com/article/2014/0...A220KN20140303
23 marzo 2014 - Alitalia: Welt, Etihad punta a fonderla con Air Berlin
(ANSA) - BERLINO, 24 MAR - «Air Berlin dovrebbe diventare italiana»: è il quotidiano tedesco die Welt, fra gli altri, a dare la notizia del progetto di Etihad per la compagnia di volo tedesca di cui è azionaria, oggi in questi termini e in prima pagina. La linea aerea tedesca potrebbe essere fusa con Alitalia, si legge nel sottotitolo. «Fattori di insicurezza per l'operazione - scrive la Welt - sono il governo e i sindacati italiani».(ANSA)
1 aprile 2014 – Etihad, ormai finita la due diligence su Alitalia
ROMA/MILANO (Reuters) - Etihad, ormai finita la due diligence su Alitalia, svelerà entro qualche giorno una bozza di piano industriale in cui chiede al management italiano vere riduzioni di personale e alle banche creditrici un calo del debito.
Una prima fonte vicina al dossier descrive questa fase come "un puzzle in cui i pezzi devono trovare il loro posto tutti assieme". Se le cose andranno come tutte le parti in gioco auspicano, governo incluso, "a fine aprile, metà maggio, si arriverà ad avere un piano dettagliato e quindi il closing della trattativa e l'offerta di Etihad", aggiunge la fonte.
Questa fonte ed altri soggetti vicini al dossier che Reuters ha interpellato ricostruiscono da punti di vista diversi lo stato della vicenda che, secondo le parole di una settimana fa del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, avrebbero dovuto portare "presto" a un piano della compagnia del Golfo per Alitalia.
"Non ci sono particolari novità, le posizioni sono chiare. Etihad entra a certe condizioni, cioè una riduzione del personale e una riduzione del debito", ha sintetizzato una delle fonti sentite oggi. Ovviamente ottenuti questi pre-requisiti, il piano dirà quali rotte, quale flotta, quali obiettivi avrà l'Alitalia a guida araba.
Interpellata Alitalia non fa commenti.
3 aprile 2014 - Alitalia, conclusa due diligence. Etihad verso chiusura della trattativa
13:51 - "Ad oggi la due diligence è praticamente conclusa". Lo ha detto Gabriele Del Torchio, a.d. di Alitalia, in relazione alla trattativa con Etihad. "Adesso stiamo aspettando di vederci - ha concluso - per approfondire i temi ed entrare nella fase negoziale". Mercoledì il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, aveva affermato che la trattativa era vicinissima alla conclusione.
5 aprile 2014 - Alitalia, Ghizzoni: stiamo aspettando che arrivi lettera Etihad."E aspetto di capire il suo contenuto"
Cernobbio (Como), (TMNews) - "Sto aspettando e sperando che arrivi la lettera" di intenti da parte di Etihad e "stiamo aspettando di capire cosa c'è nella lettera". È quanto si è limitato ad affermare l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, in merito alla trattativa tra Alitalia e la compagnia araba Etihad. "Che lo crediate o no non ci sono state date delle anticipazioni neanche a noi, quindi non ci sono discussioni di alcun tipo non avendo avuto contezza del contenuto della lettera", ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa al workshop Ambrosetti.
10 aprile 2014 - Alitalia, Renzi riceve l’ad di Etihad Hogan
Il premier Matteo Renzi ha ricevuto a palazzo Chigi l’ad di Etihad, James Hogan, in merito alla trattativa con Alitalia. All’incontro era presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.
11 aprile 2014 - Etihad pronta a investire fino a 500 mln in Alitalia, a giorni lettera intenti, dice fonte
ROMA (Reuters) - Etihad è pronta a investire fino a 500 milioni di euro in Alitalia dopo che l'incontro di ieri sera tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e l'amministratore delegato della compagnia del Golfo James Hogan ha segnato "passi avanti decisivi", riferisce una fonte vicina al dossier.
"La lettera di intenti arriverà nel giro di qualche giorno. Etihad non viene a mettere una toppa ma a cambiare il volto di Alitalia che diventerà una compagnia a cinque stelle", ha detto la fonte.
Etihad punta a rilevare il 49% di Alitalia con un esborso di circa 350 milioni, per un investimento complessivo nella compagnia attorno a 500 milioni. Chiede però un taglio del costo del lavoro equivalente a circa 2.000 esuberi di cui la metà con cig a zero ore.
Un'altra condizione posta dal gruppo arabo è una forma di ristrutturazione del debito per almeno 400 milioni.
I soci di Alitalia potrebbero poi essere chiamati a un ulteriore ricapitalizzazione, la cui necessità e i dettagli sono ancora da decidere.(Corriere.it)
17 aprile 2014 - Salta a sorpresa il matrimonio tra Etihad ed Alitalia
Alitalia, Lupi assicura: gli azionisti risponderanno alle richieste di Etihad. Gli emiri: nessuna garanzia su tagli e debiti.
Salta a sorpresa il matrimonio tra Etihad ed Alitalia. A un passo dalle nozze, ieri sera il vettore di Abu Dhabi si sarebbe tirato indietro, mettendo nero su bianco che non ci sono - almeno per il momento - le condizioni tecniche e quelle politiche per far decollare l’alleanza. Insomma, secondo quanto risulta al Messaggero i desiderata degli Emiri non sarebbero stati accolti dagli azionisti italiani nè il governo avrebbe offerto garanzie sufficienti. Di qui il dietrofront e la rottura traumatica di un corteggiamento durato mesi. Quasi una maledizione quindi, visti i precedenti con Air France.
http://economia.ilmessaggero.it/eco...onio_emiri_tagli_personale_rotte/637836.shtml
19 aprile 2014 - Alitalia-Ethiad, gli advisor cercano di far ripartire la trattativa. Gli esuberi potrebbero calare
Citi e JpMorgan provano a ricucire i rapporti fra Alitalia e Etihad, dopo la lettera-ultimatum di James Hogan a Gabriele Del Torchio con la quale venivano implicitamente poste le condizioni inderogabili per le nozze. Entro lunedì dell’Angelo si vorrebbe organizzare un contatto fra le parti. Ad Abu Dhabi ieri era giorno di preghiera (nelle moschee si celebrava il Jumu’ha) e quindi non si lavorava; in Italia invece, nonostante fosse venerdì Santo e la Borsa chiusa, ai piani alti dell’Alitalia si è lavorato alacremente. L’obiettivo di Del Torchio è infatti riannodare al più presto il dialogo tramite una conference call (o anche una missione se dovesse servire), partendo dalla lettera di replica inviata a Etihad giovedì sera. C’è di buono, che nonostante lo stop della trattativa, Etihad non considera chiusa la partita: «E’ un’operazione che vogliamo fare, ma non a ogni costo», ha spiegato ieri al Messaggero una fonte vicina al vettore emiratino che lascia intendere l’esistenza di margini.
Nella replica, Del Torchio, senza assumere posizioni vincolanti, dopo aver consultato consulenti e principali azionisti, tra cui le banche e le Poste, sembra aprire ampi spiragli. L’obiettivo è di arrivare al cda convocato a Roma per il pomeriggio di martedì 22 con un negoziato in qualche modo riaperto. Questa, del resto, è anche la volontà del governo.
A proposito della richiesta di garanzie rivolta a Cai riguardo il contenzioso passato, come l’ammenda da 40 milioni comminata dal fisco a Carlo Toto a seguito di irregolarità accertate nel periodo 2002-2008 (Cai sta pagando il dovuto in 36 rate trimestrali), è impensabile che i nuovi soci si accollino i rischi di partite pregresse: Unicredit, Poste, Percassi sono appena entrati e non sono perciò disponibili a prestare garanzie.
Del Torchio sarebbe allora pronto a proporre uno sconto sul prezzo d’ingresso. Come? Dovrà essere la nuova tornata negoziale a individuare le modalità. Una potrebbe essere il robusto alleggerimento dei debiti bancari. Hogan, il ceo di Etihad, punta a tagliare 400 milioni sul debito complessivo di 1 miliardo (di cui 549 milioni verso banche italiane e i restanti 450 nei confronti delle società di leasing). La quota di debito non sostenibile andrebbe cancellata: gli arabi potrebbero anche accontentarsi di una conversione in strumenti finanziari. Nei sacrifici dovrebbero essere coinvolti creditori sia italiani sia esteri, anche se questi ultimi al momento non paiono granché propensi.
EVITARE LE GARANZIE
Lo sconto potrebbe però concretizzarsi anche attraverso svalutazioni consistenti che diluirebbero ulteriormente gli attuali soci. Ed è questa la soluzione più gradita alle banche, restie - anche se non tonalità diverse - a cancellare crediti o a convertirli.
Poi c’è la questione Malpensa che rischia di alimentare una nuova querelle politica. Il governo ha fatto sapere di non poter dare garanzie, pena l’accusa di aiuti di Stato: sarebbe Alitalia a far quadrare il cerchio, spostando da Linate verso l’altro scalo lombardo alcune delle rotte dirette alle città europee non capitali. «Ci stiamo lavorando», ha detto ieri Matteo Renzi a proposito del black out negoziale con Abu Dhabi. Il riferimento era indubbiamente al nodo degli esuberi: dai colloqui delle ultime ore fra advisor, sarebbe emersa la possibilità che gli arabi si accontentino di un numero minore (2.700). Insomma, i banchieri che ieri hanno sentito Del Torchio lo hanno trovato sereno. Del resto, Alitalia vola secondo il budget 2014 che prevede un ebit vicino al pareggio e un fatturato di 3,5 miliardi: tutte proiezioni corroborate dal buon andamento delle vendite che contribuiscono ad alimentare una liquidità di cassa oggi pari a 50 milioni circa.
http://economia.ilmessaggero.it/econ...i/642225.shtml
22 aprile 2014 - Alitalia, terminato cda: sul tavolo la trattativa con Etihad, migliorano i conti 2014
Dopo oltre due ore di riunione è terminato il consiglio di amministrazione di Alitalia convocato per discutere della trattativa in corso con la Etihad. Nessun commento dei consiglieri che hanno lasciato l'edificio della compagnia a Fiumicino su come sia andata la riunione. In una nota diffusa al termine del vertice si è reso noto che l'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio ha illustrato ai consiglieri lo stato delle relazioni con Etihad. Ma
nulla è trapelato però sugli sviluppi del negoziato. Il cda ha esaminato anche l'andamento economico gestionale dei conti dei primi mesi dell'anno, in miglioramento rispetto al 2013 e in linea con le previsioni del piano.
Lo stallo con Etihad
Il cda, iniziato alle 15, doveva fare il punto sui nodi del confronto con la compagnia emiratina Etihad, che attraversa una fase critica: la scorsa settimana l'aviolinea degli Emirati Arabi ha, infatti, inviato una dura lettera con la quale ha chiarito che non intende proseguire le trattative per entrare nel capitale di Alitalia senza precise garanzie sulla riduzione del personale (si parla di 3.000 esuberi), la rinegoziazione del debito (si ipotizza un taglio di 400 milioni), il riassetto regolamentare, con la liberalizzazione dello scalo di Linate e la riduzione degli spazi per le compagnie low cost e la garanzia degli attuali azionisti sul contenzioso legale.
http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=AB6qeyCB
25 aprile 2014 - Alitalia, lettera Etihad attesa entro domenica: verso un cda subito dopo
È attesa entro domenica una lettera di risposta di Etihad ad Alitalia. È quanto riferiscono fonti finanziarie, precisando che una volta ricevuta la missiva dalla compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti sarà convocato immediatamente un Cda del gruppo di Via della Magliana. Non si esclude pertanto un board lunedì o martedì.(Il Sole 24 Ore)
27 aprile 2014 - Alitalia, Etihad s'impunta: vuole garanzie sugli esuberi e sul ruolo di Linate. «Il governo sciolga i nodi»
C’è grande attesa per il verdetto. Tutte le parti in causa, dai soci di Alitalia al governo fino ai sindacati, si aspettano che Etihad sciolga il nodo già domani. Ma è probabile che domenica, contrariamente alle attese, non accada nulla. A meno che in queste ore arrivino ad Abu Dhabi, scritte nero su bianco, le garanzie chieste dalla compagnia del Golfo. Perché - ed è l’unico dato certo - gli emiri hanno quasi perso la pazienza e non ne possono più del tira e molla in corso. Resta, è vero, la volontà di chiudere una trattativa durata fin troppo, ma non a tutti i costi per fare «beneficenza».
http://economia.ilmessaggero.it/econ...o/654773.shtml
28 aprile 2014 - Alitalia-Etihad si sblocca: Intesa e Unicredit pronte a convertire il debito
ROMA - La tensione resta alta. E non potrebbe essere diversamente perché la trattativa Etihad-Alitalia è ancora appesa ad un filo.
Solo 10 giorni fa il cda della compagnia del Golfo aveva di fatto archiviato il dossier, inviando una lettera di fuoco alla promossa sposa italiana. Poi, puntigliosamente, l’ad della compagnia Gabriele Del Torchio, ha ripreso i contatti e fornito assicurazioni. Così, tra aperture graduali e qualche mal di pancia, le banche hanno fatto capire di essere pronte a cedere sul nodo debiti. Mentre ieri sera il governo ha lasciato trapelare di essere pronto a varare un decreto per liberalizzare Linate, come chiesto dagli arabi. Difficile dire se ciò basterà, ma di fatto due delle richieste inderogabili di Etihad sarebbero in questo modo state accolte. E sul resto, ovvero su esuberi e manleva - giura una fonte finanziaria - le distanze non sono così lontane rispetto ad una settimana fa. Insomma, qualcosa si è sbloccato e nel Golfo non potranno far finta di nulla. Il pressing in fondo paga sempre.
http://www.ilmattino.it/ECONOMIA/ali...e/656165.shtml
28 aprile 2014 - Etihad rimette mano all’offerta fatta ad Alitalia
L’obiettivo? Avere maggiori garanzie che l’offerta non venga rifiutata dal cda. Per questo motivo il Consiglio di amministrazione, fissato a Milano per domani pomeriggio, sarebbe stato spostato di qualche giorno al fine di negoziare cambiamenti con i banchieri di JpMorgan che assistono Etihad.
Lo scopo è quello di creare una nuova stesura dell’offerta per Alitalia che abbia la massima probabilità di essere accettata e sottoscritta dagli amministratori di Alitalia. Finora è stato riscontrato l’appoggio di Matteo Renzi e Maurizio Lupi, ma ora si deve trovare il consenso degli altri stakeholders, soci in testa.
La verifica delle poste dell’attivo di Alitalia per accertare il valore potrebbe coinvolgere Alitalia Loyalty, la newco contenente il programma MilleMiglia creata a gennaio 2013. Intesa e Unicredit sarebbero propensi a rimodulare i crediti allungandone le scadenze: attualmente hanno durata al 2015, potrebbero accettare un’ulteriore estensione. Se dovesse essere necessario potrebbero concedere altri 35 milioni per completare il prestito di 165 accordato a metà febbraio.
terzobinario.it
2 maggio 2014 - Alitalia, Etihad: sale a 565 milioni il debito da convertire
Sale a 565 milioni il debito di Alitalia che Etihad, la compagnia guidata da James Hogan, chiede di convertire in equity per andare avanti con le trattative. Lo si apprende dalla lettera inviata martedì scorso da Abu Dhabi, una decina di pagine che riepilogano le condizioni già avanzate a metà aprile ma senza i toni ultimativi di quella missiva. Ai 400 milioni di indebitamento pregresso, e non ristrutturato dalle banche creditrici, scrive MF, si aggiungono i 165 milioni di euro di nuove linee di credito concessi alla compagnia nel febbraio scorso. Si tratta di un finanziamento di tipo revolving, che in effetti ha una scadenza ravvicinata, dicembre 2016, e per questo non è sfuggito agli emiratini. Dalle due banche azioniste Intesa Sanpaolo e Unicredit sono arrivati 140 milioni di euro, altri 15 milioni dalla Popolare di Sondrio e 10 milioni dal Montepaschi
http://www.italiaoggi.it/news/dettag...a convertire
2 maggio 2014 - Alitalia-Etihad, Del Torchio vola ad Abu Dhabi
Si stringono i tempi sul negoziato tra Alitalia ed Etihad. Lunedì 5 maggio l’amministratore delegato Gabriele Del Torchio volerà ad Abu Dhabi per rispondere, punto per punto, alle richieste della compagnia di Abu Dhabi nella lettera che il 29 aprile ha riaperto la trattativa tra i due vettori. E’ un viaggio importante, che segnala la volontà di Alitalia di voler chiudere in fretta un negoziato che si trascina da mesi e ha rischiato all’improvviso di saltare.
http://www.corriere.it/economia/14_m...bf1b09b2.shtml
3 maggio 2014 - Alitalia-Etihad, ecco i termini del piano che farà decollare l’alleanza nei cieli
Accordo fatto tra azionisti e banche
La soluzione è arrivata in extremis e dopo che Intesa, nel summit di ieri con le altre banche, aveva bocciato le richieste di Etihad sulla ristrutturazione del debito, mettendo così seriamente a rischio, tanto per usare un eufemismo, la trattativa per arrivare al matrimonio con Alitalia. Matrimonio che invece resta miracolosamente in pista perché, sempre ieri in un successivo e acceso vertice tra i soci industriali e le stesse banche, è spuntata l’idea che ha messo tutti d’accordo. La creazione di una newco, 51% in mano a Cai e 49% in quota Etihad, che darà vita a quella che potremo chiamare Alihad. Si tratta, secondo lo schema che Il Messaggero può anticipare, di una nuova società in cui confluirà la parte sana del vettore tricolore: l’operatività in tutti suoi aspetti industriali (voli e slot) e i dipendenti necessari a far volare la compagnia nel numero indicato dagli arabi. Per dare sprint finanziario alla newco è in programma un sostanzioso aumento di capitale che sarà sostenuto, oltre cha da Etihad per circa 560 milioni di euro, anche dai soci italiani (200 milioni) che potranno così fare fronte anche alle maggiori perdite previste per il 2014. Nella bad company finiranno invece - in uno schema già utilizzato in passato proprio per Alitalia - la maggioranza dei debiti bancari, una buona fetta degli esuberi (3.000 mila dipendenti), i rischi finanziari legati ai contenziosi legali e fiscali aperti. Insomma, tutto il fardello del passato, con gli extra costi del personale considerato in esubero e il macigno del debito di cui Etihad, come ribadito nelle due lettere inviata ai vertici di Alitalia, non vuole più sentir parlare. I soci italiani e le banche azioniste si sono date tempo fino a lunedì per mettere tutto nero su bianco e consentire così a Gabriele Del Torchio e a Roberto Colaninno di volare lunedì ad Abu Dhabi con una proposta concreta che, è evidente, va proprio nella direzione di quanto chiesto dagli arabi con l’aut aut.
http://economia.ilmessaggero.it/eco...lia_etihad_cai_accordo_piano_azionisti_banche _newco/664318.shtml
6 maggio 2014 - Alitalia atterra ad Abu Dhabi Per Etihad un'offerta su misura
Per raggiungere Abu Dhabi dove oggi comincia la partita definitiva per l'alleanza tra Etihad e Alitalia, il presidente e l'ad di quest'ultima, Roberto Colaninno e Gabriele Del Torchio, hanno volato Etihad: si sono imbarcati a Malpensa e hanno utilizzato un Airbus 330 del partner arabo, operato con doppio codice; Alitalia non effettua servizio da Milano, ma solo da Roma. Nelle loro valigette c'è la proposta messa a punto negli ultimi giorni che sarà presentata a James Hogan, il numero uno di Etihad; l'architettura, che si basa sullo scorporo da Alitalia-Cai delle attività di volo per far entrare il partner arabo in una società appositamente creata, è la risposta italiana alle richieste della controparte. Quello di oggi non sarà l'incontro definitivo, perché molti dettagli devono essere messi a punto, ma permetterà di capire se è la strada giusta. Ieri l'ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, azionista e creditore di Alitalia, ha sottolineato: «La proposta che sta andando avanti è condivisa da tutti». Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha ribadito che prima di pensare a piano B o C «bisogna vedere se il lavoro fatto in questi mesi con Etihad va a buon fine».
Il piano, riepilogando, sarebbe questo: l'attuale Alitalia-Cai crea una nuova società controllata (Alitalia2, per comodità) alla quale vengono conferiti flotta, diritti, organizzazione, personale secondo un perimetro gradito a Etihad; probabilmente anche il debito a lungo termine, al servizio della flotta (che equivale, semplificando, al mutuo della casa). Alitalia-Cai, i cui azionisti non cambiano, rimane una società non operativa, con attività residuali, i debiti d'esercizio accumulati in questi anni, i contenziosi e una quota tra il 51% e il 60% della newco. Qui, in un'Alitalia2 «pulita» entra Etihad con il 40-49%, versando una cifra ancora imprecisata, ma che potrebbe, a quel punto essere di circa 500 milioni. Alitalia-Cai si configura come old o bad company, Alitalia2 come good company.
http://www.ilgiornale.it/news/econom...a-1016545.html
9 maggio 2014 - Etihad convince il Governo
E ora si apre una settimana decisiva per la trattativa tra Alitalia ed Etihad. A confermare l'accelerazione impressa al dossier, l'incontro a Palazzo Chigi tra Esecutivo e vertici dell'ex compagnia di bandiera. Da cui è emerso che il Governo valuta il Piano industriale della compagnia degli Emirati positivo per il rilancio di Alitalia e ora chiede "posizioni chiare" ai soci per procedere speditamente con l'accordo: è un'occasione ottima, riferiscono fonti di Governo, e bisogna agire in fretta, a tempo scaduto.
"Ci è stato riferito l'esito dell'incontro di Abu Dhabi. I soci di Alitalia si sono impegnati a dare risposta alle richieste di Etihad entro l'inizio della prossima settimana", ha riferito il ministro Lupi al termine dell'incontro (Ansa)
12 maggio 2014 - Il Governo: "Trattativa Alitalia-Etihad prosegua"
Unicredit: "Faremo il possibile ma non tutto"
Riunione a Palazzo Chigi con l'ad della compagnia aerea e le banche. Nei prossimi giorni nuova riunione tra le società. Lupi: "Abbiamo chiesto a Ferrovie di collegare l'Alta velocità con Fiumicino, Malpensa e Venezia". Rimane il nodo dei debiti
http://www.repubblica.it/economia/20...utto-85955195/
15 maggio 2014 - Alitalia, il piano Etihad: «In 5 anni compagnia a cinque stelle, più rotte e utili nel 2017»
Trasformare Alitalia in una compagnia a cinque stelle in 5 anni, con più rotte intercontinentali, nuovi aerei e una forza sul mercato in grado di competere ad armi pari con gli altri colossi del settore, sfruttando, tra l’altro, anche la forza dei prodotti made in Italy, ambasciatori nel mondo di un servizio di alta qualità.
http://economia.ilmessaggero.it/econ...e/691783.shtml
15 maggio 2014 Alitalia: inviate le risposte alle richieste presentate da Etihad
Alitalia ha inviato le risposte alle condizioni poste da Etihad per poter arrivare a un accordo. La documentazione, a quanto si apprende, è partita oggi in giornata. Questo passo segue gli incontri che si sono svolti tra governo, soci e banche per sciogliere i nodi, a partire da quello della ristrutturazione del debito, per tentare un affondo finale nel negoziato con la compagnia emiratina.
http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=ABMk9ZIB
20 maggio 2014 - Alitalia: a giugno le nozze con Etihad
MILANO (MF-DJ)--C’e’ ottimismo in vista di un possibile e rapido lieto fine, ma per sapere se davvero si convolera’ a nozze bisognera’ avere ancora un po’ di pazienza. Ieri l’amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio ha detto ai suoi di aspettarsi a stretto giro la risposta di Etihad alla missiva inviata da Roma giovedi’ scorso.
20 maggio 2014 - Alitalia, Air France avverte: se Etihad ostile riduciamo impegno
"Se l'operazione di Etihad non sarà amichevole e ci sarà ostile, dovremo riflettere se ritirarci in modo più importante" dal capitale di Alitalia. Lo ha detto l'a.d. di Air France-Klm, Alexandre de Juniac, ribadendo che se sarà amichevole "possiamo pensare di fare qualcosa con Etihad in Alitalia", con cui c'è una "partnership molto positiva".
In ogni caso, ha aggiunto de Juniac, la decisione sull'ingresso di Etihad in Alitalia "sta agli attori coinvolti, agli azionisti italiani e soprattutto alle banche, che decideranno se accettare queste condizioni" imposte dal vettore arabo. Air France-Klm, ha ricordato ancora il top manager francese, dopo la diluizione dell'autunno scorso ha una quota "che è scesa al 6 o 7%" in Alitalia, ed è quindi oggi "un piccolo azionista, ben lontano dall'essere il primo azionista" come in passato.
30 maqgio 2014 - Etihad Airways' board approves investment in Alitalia
Etihad Airways’ board of directors reportedly approved a EUR560 million (AED2.798 billion) investment in Alitalia at a meeting on 26-May-2014, with the carrier to take a 49% stake (Il Messaggero/ANSA/Reuters Italia/La Stampa, 29-May-2014). Alitalia’s creditors will reportedly write off EUR565 million of the carrier’s debt and look to convert a portion of the remainder into equity. Alitalia CEO Gabriele Del Torchio is also seeking a limit of 2600 redundancies ahead of negotiations with unions, with Etihad looking for around 3000. Italy’s Prime Minister Matteo Renzi said on 29-May-2014 the agreement could be finalised within “a matter of hours.”
© CAPA
1 giugno 2014 - Dichiarazione congiunta Alitalia - Etihad Airways
Roma, - Etihad Airways ha confermato oggi che invierà una lettera che preciserà le condizioni e i criteri per il proposto investimento nel capitale da parte della compagnia che, negli ultimi mesi, ha negoziato con Alitalia e i suoi stakeholder.
Il Governo Italiano riconosce l'importanza strategica di questa operazione e guarda favorevolmente alla collaborazione fra Etihad Airways e Alitalia.
Dopo l’approvazione, con la conferma dell’accettazione delle condizioni da parte del Consiglio di Amministrazione di Alitalia e dei suoi stakeholder, le compagnie aeree procederanno alla preparazione della documentazione finale per completare l'operazione proposta, in linea con le regole dell’Unione Europea e gli altri requisiti normativi.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/01-06-2014.html
2 giugno 2014 - Alitalia: SkyTeam, presto per valutare impatto su alleanza con Etihad
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 02 giu - L'allenanza tra compagnie aeree SkyTeam non e' ancora in grado di valutare quale sara' l'impatto dell'ingresso di Etihad nel capitale di Alitalia, partner dell'alleanza. "Alitalia e' un membro importante ma aspettiamo di vedere", ha dichiarato Michael Wisburn, direttore esecutivo di SkyTeam nel corso di una conferenza stampa a Doha. La priorita' per Alitalia e' quello di ritornare a essere redditizia, ha continuato, non facendo previsioni sui possibili scenari, come una uscita di Alitalia dall'alleanza o l'ingresso di Etihad, che fino a ora non ha mai mostrato interessi a fare accordi con SkyTeam.
3 giugno 2014 - Alitalia-Etihad, gli esuberi sono 2.500. Poletti: "Discuteremo il piano"
Il ministro del Lavoro riduce le stime spiegando che si entrerà nel dettaglio "quando ci sarà la discussione di merito tra le parti". La regia è affidata a Lupi, ma il discastero è a disposizione per la parte di competenza, a cominciare dagli ammortizzatori sociali
http://www.repubblica.it/economia/20...5/?ref=HRER1-1
3 giugno 2014 - Bruxelles,maggioranza Alitalia sia in mani Ue. Commissione ribadisce sua posizione
(ANSA) - BRUXELLES, 3 GIU - "La maggioranza della compagnia aerea deve essere in mani europee, così come il suo controllo. In caso contrario l'Italia violerebbe il regolamento 1008/2008", lo ribadisce il portavoce del commissario Ue ai Trasporti Kallas rispondendo sulla fusione Altalia-Ethiad. "Spetta alle autorità italiane valutare e garantire il rispetto della norma", spiega. "La Commissione può, se necessario - conclude precisando che questo non è il caso - chiedere la documentazione, per assicurarsi del rispetto del diritto Ue".(ANSA).
3 giugno 2014 - Comunicato stampa Alitalia : precisazione su Malpensa
Roma, 3 giugno 2014 – Alitalia smentisce categoricamente la notizia di una qualsivoglia volontà di chiudere o ridurre le sue attività all'aeroporto di Milano Malpensa.
Ribadisce invece l'intenzione, nell'ambito delle trattative per l'ingresso di Etihad in Alitalia, di rafforzare la presenza della compagnia nell'aeroporto di Malpensa attraverso una crescita dell’attività cargo e un incremento dei voli intercontinentali anche in occasione del prossimo Expo che, come dimostra il recente accordo "Italiani nel mondo", vede Alitalia in prima linea a supportare l'iniziativa.
4 giugno 2014 - Lupi: 'Abbiamo rassicurato l'Ue sull'operazione Alitalia-Etihad'
Incontro del ministro con i commissari Ue alla concorrenza Joaquin Almunia e ai Trasporti Siim Kallas
6 giugno 2014 - Alitalia: no di B.P.Sondrio a ristrutturazione crediti
ROMA (MF-DJ)--Banca Popolare di Sondrio sarebbe contraria alle condizioni poste da Etihad per entrare nel capitale di Alitalia, che oggi riunisce il Cda. Lo scrive Il Messaggero aggiungendo che il negoziato con le banche per ristrutturare i 565 milioni di linee di credito in vista dello spin-off delle attivita' operative in una newco, separandole dal contenzioso e altre eredita' passate, fatica a procedere: il rischio concreto e' che si allunghino ancor piu' i tempi. La Popolare di Sondrio, esposta in totale per circa 90 milioni dei quali 15 mln sotto forma di factoring, concessi a febbraio nella nuova finanza da 165 milioni, sarebbe contraria a cambiare il contratto per allinearsi alla ristrutturazione delle passivita' mediante la cancellazione di circa 190 milioni e trasformazione degli altri 375 in un convertendo a tre anni.
06 Giugno 2014 - Alitalia: Cda delega vertici a proseguire trattative con Etihad
(ASCA) Il Cda dell'Alitalia ha delegato i vertici a proseguire la trattativa con Etihad per arrivare a un accordo definitivo. Lo si legge nella nota al termine del Cda di oggi. ''Il Consiglio di amministrazione - si legge nella nota - ha preso atto della lettera inviata da Etihad Airways ed esaminato il contenuto della proposta. I consiglieri hanno espresso apprezzamento perf la proposta di Etihad e hanno delegato il presidente e l'amministratore delegato a proseguire le trattative finalizzate alla stesura di un accordo definitivo con la compagnia emiratina''.
9 giugno 2014 - Alitalia: Air France, bene Etihad, avanti partnership se equilibrata
Air France - Klm "è un partner fedele e di lunga data di Alitalia" e "pertanto accoglie con favore l'annuncio di una soluzione in grado di garantire il futuro di Alitalia". Così Air France - Klm commenta all'Adnkronos l'esito del Cda della compagnia italiana. Il board di Alitalia oggi ha espresso apprezzamento per la proposta di Etihad e ha delegato il presidente e l'ad a proseguire le trattative finalizzate alla stesura di un accordo definitivo con la compagnia emiratina.
Air France - Klm, sottolinea ancora il gruppo franco-olandese, "è impaziente di continuare la partnership con Alitalia a condizione che la partnership resti equilibrata e nel comune interesse di entrambe le compagnie". La collaborazione tra Air France - Klm e Etihad "è in atto e andrà avanti".
http://www.adnkronos.com/soldi/econo...J8vLhZuuJ.html
11 giugno 2014 - Alitalia ed Etihad, Lupi e Poletti vedono i sindacati: «Gli esuberi saranno 1.464, organico di oltre 11.400 dipendenti»
Un taglio di 1.084 lavoratori di terra (staff e operations) più 380 tra piloti e hostess. Resteranno fuori dal perimetro della Nuova Alitalia anche 787 lavoratori già in cassa integrazione volontaria a zero ore. E’ questo, secondo quanto riferiscono fonti sindacali al Messaggero, il piano che i ministri Lupi e Poletti stanno illustrando ai sindacati e che prevede, dopo l’accordo con Etihad, un organico a regime di 11.470 dipendenti e 1.464 esuberi.
Etihad, ha annunciato Lupi, investirà 1,25 miliardi in Alitalia entro il 2018. Il ministro ha aggiunto: «Il tempo è certo, la trattativa non si può prolungare all'infinito, metà luglio è il momento di tirare le somme».
13 giugno 2014Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia - Compagnia Aerea Italiana SpA si è riunito oggi a Roma, presieduto da Roberto Colaninno, e ha approvato la proposta di partnership tra Alitalia ed Etihad Airways presentata da quest’ultima, dando mandato al Presidente e all’Amministratore Delegato di negoziare il relativo contratto.
Il Consiglio di Amministrazione Alitalia ha anche approvato il progetto di bilancio del 2013 da sottoporre all’Assemblea dei Soci, convocata in sede ordinaria per il 29 giugno, in prima convocazione, e per il 25 luglio in seconda convocazione.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato accantonamenti e svalutazioni per 233 milioni di euro, in preparazione delle future strategie.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/13-06-2014.html
17 giugno 2014 - Alitalia, Etihad impone l'aumento. All'assemblea di luglio proposta da duecento milioni
Alitalia chiama un nuovo aumento di capitale per soddisfare una delle principali condizioni poste da Etihad. Il cda di Cai di venerdì scorso, che ha approvato il bilancio 2013 (rosso di 562 milioni) e ha dichiarato di prendere in considerazione tutte le condizioni poste dagli arabi nell’ultima lettera, ha anche varato un rafforzamento patrimoniale da 200 milioni che verrà sottoposto all’assemblea dei soci riuniti, in seconda convocazione, il 25 luglio. (Il Messaggero)
19 giugno 2014 - Alitalia:Uilt,si tratta per mandare piloti a Abu Dhabi
(ANSA) - ROMA, 19 GIU - "Si sta discutendo per poter mandare i piloti in esubero (122, ndr.) di Alitalia su base volontaria in Etihad", nella sede di Abu Dhabi. Lo riferisce il segretario generale aggiunto della Uiltrasporti Marco Veneziani interpellato dall'ANSA sulla trattativa in corso. "Etihad ne cerca tanti, ha bisogno di circa 500 piloti", spiega Veneziani.
23 giugno 2014 - Air France-Klm e Lufthansa si appellano all’Ue contro il matrimonio Alitalia-Etihad
In una lettera datata 17 giugno, Air France-Klm e Lufthansa – riferisce il quotidiano Il Messaggero – hanno chiesto a Siim Kallas, vicepresidente della Commissione Ue con delega ai trasporti, di tenere sotto stretto controllo gli investimenti delle compagnie aeree del Golfo nei vettori europei. Non citano esplicitamente Etihad, ma è chiaro che alludono all’affare con Alitalia.
23 giugno 2014 - Alitalia: Camusso, piano insostenibile da parte del governo
18:59 ROMA (MF-DJ)--"Ai ministri, come all'azienda, abbiamo detto che per noi un piano cosi' non e' sostenibile da parte del governo". Lo ha dichiarato Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, nel corso di una conferenza stampa. "Abbiamo avuto piu' volte modo di dire che in quell'azienda non si puo' continuare a fare operazioni che determinano licenziamenti e riduzione del personale perche' se si ha quell'idea vuol dire che da un lato si racconta un programma di sviluppo ma dall'altro si restringe il perimetro delle attivita'", ha concluso
25 giugno 2014 - Dichiarazione congiunta Alitalia - Etihad Airways
Roma, - Alitalia ed Etihad Airways confermano di aver trovato un accordo sui termini e condizioni dell’operazione con la quale Etihad Airways acquisirà una partecipazione azionaria del 49 percento in Alitalia.
Le due Compagnie aeree procederanno già dai prossimi giorni alla finalizzazione della documentazione contrattuale, che includerà le condizioni concordate. Il perfezionamento dell’operazione è soggetto alle approvazioni delle competenti autorità Antitrust.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/2014-06-25.html
28 giugno 2014 - Alitalia, Lupi a Lufthansa: nessuno può limitare trasporto aereo. Operazione con Etihad rispetterà norme comunitarie
(TMNews) - "Non permetteremo a nessuno di usare l'Europa per limitare il libero mercato e lo sviluppo del trasporto aereo". Lo ha sottolineato in una nota il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi rispondendo all'appello di Lufthansa all'Ue perché blocchi l'operazione Alitalia-Etihad. "Non si preoccupi Lufthansa, l'Italia vigilerà - ha detto Lupi - che l'accordo Alitalia-Etihad avvenga nel pieno rispetto delle norme comunitarie, esattamente come hanno vigilato la Germania e altri paesi in altre occasioni simili".
"Comprendo, d'altronde, i timori della compagnia tedesca che per anni ha goduto dei vantaggi derivanti dalla temporanea debolezza delle compagnie aeree italiane e che ora vede avanzare un serio concorrente", ha concluso il ministro.
28 giugno 2014 - Alitalia-Etihad, nuova grana europea
La Commissione Europea non molla la presa su Alitalia-Etihad. Anzi, poche ore dopo l’annuncio sull’intesa raggiunta martedì 24 sulla partecipazione del 49%, la Direzione generale che vigila sulla concorrenza Ue ha alzato il tiro e chiesto nuove informazioni alla rappresentanza permanente italiana a Bruxelles. Il veicolo è una lettera confidenziale, dai toni apparentemente soft, che però adombra l’ipotesi di aiuti di Stato da parte del governo italiano. Un sostegno indebito e quindi fuori dalle regole Ue. Nel mirino, anche se le Poste non sono mai citate, c’è l’ingresso nel capitale nella compagnia del colosso allora guidato da Massimo Sarni. Ingresso che, come si ricorderà, favorì lo sviluppo della trattativa con il vettore di Abu Dhabi e la contestuale ricapitalizzazione.
Nella missiva, che il Messaggero ha potuto leggere, è scritto nero su bianco che le informazioni inviate dalle autorità italiane il 15 maggio 2014, e che escludevano l’ipotesi di aiuti di Stato, «non sono sufficienti e ci sono profili da chiarire». Soprattutto, incalzano i burocrati di Bruxelles, bisogna che le risposte giungano presto. «fornendo entro il 22 luglio tutte le notizie richieste per consentire alla Commissione di valutare e decidere se sono stati violati gli articoli 108 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea».
http://economia.ilmessaggero.it/flashnews/alitalia-etihad-grana-europea/770224.shtml
30 giugno 2014 - La UE chiede chiede formalmente documenti per verificare il ruolo di Poste Italiane
MILANO - I servizi del commissario Ue per la concorrenza, Joaquin Almunia, hanno inviato una lettera alle autorità italiane chiedendo entro il 22 luglio nuovi documenti per chiarire l'eventuale aiuto di stato fornito ad Alitalia tramite Poste italiane, e per avere ragguagli sull'operazione con Etihad. Lo riporta l'Agi citando la lettera: l'aspetto dell'operazione Etihad è stato gestito finora non come questione di concorrenza, ma solo sotto il profilo della proprietà e del controllo della compagnia, di cui si occupa il commissario Ue per i trasporti Siim Kallas.
01 Luglio 2014 - Alitalia: Palazzo Chigi, oggi ulteriore rilevante passo avanti
(ASCA) - Roma, 1 lug 2014 - ''Si e' riunito oggi a Palazzo Chigi il tavolo convocato dal governo sul caso Alitalia alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi e di rappresentanti del Ministero dell'Economia e delle Finanze, dell'azienda, degli azionisti e delle banche creditrici''. E' quanto si legge in una nota della Presidenza del Consiglio, che sottolinea: ''La riunione ha registrato un ulteriore rilevante passo avanti nella definizione dell'accordo con Etihad e nell'elaborazione dei termini di questo importante progetto industriale''
2 luglio 2014 - Alitalia, parte il tavolo con i sindacati. Camusso: «Non esiste prendere o lasciare»
E' partito il confronto tra sindacati e governo sull'Alitalia. «Non esiste il prendere o lasciare quando c'è di mezzo il futuro di migliaia di persone». Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, entrando al ministero dei trasporti. «Bisogna costruire una prospettiva per Alitalia e i lavoratori», ha concluso.
«Si lavora per la riduzione degli esuberi. Il governo deve trovare uno spazio per permetterci di riassorbire nel più breve tempo possibile le persone». Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Bonanni ha aggiunto che «bisogna dare una prospettiva tra le fonti di lavoro e altro come la Cig» a queste persone, concludendo: «Qualsiasi soluzione che mantenga in piedi l'occupazione va bene».
http://economia.ilmessaggero.it/econ...i/776984.shtml
3 luglio 2014 - Alitalia-Etihad, duello sugli esuberi: ultimatum delle banche ai sindacati
Alitalia-Etihad, ultimatum ai sindacati. Lupi: «Dobbiamo chiudere entro la prossima settimana Il timing non cambia: martedì 8 luglio partenza della non stop negoziale; martedì 15 luglio chiusura della trattativa. Quasi un ultimatum, rafforzato da un netto avvertimento di Intesa Sanpaolo. Sette giorni, magari anche qualcuno in più, per definire la partita esuberi in Alitalia. Scadenza sostanzialmente imposta dagli arabi di Etihad, confermata dal ministro Maurizio Lupi al termine dell’incontro con le organizzazioni sindacali, e ribadita dallo stesso titolare dei Trasporti in sede di question time alla Camera: «Dobbiamo chiudere entro la fine della prossima settimana». Tra sindacati e azienda è un autentico braccio di ferro. Perché se il nodo del debito con gli istituti di credito sembra risolto, resta tutto da sciogliere quello relativo al personale dipendente. Un nodo reso ancora più intricato dalla pregiudiziale posta ora da Gian Maria Gros-Pietro, presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo: «Senza la piena adesione del sindacato al piano industriale non siamo disposti a partecipare al finanziamento».
http://economia.ilmessaggero.it/econ...o/778650.shtml
7 luglio 2014 - Hogan difende gli investimenti europei di Etihad all'EU CONFERENCE ON AIR TRANSPORT COMPETITIVENESS IN VIENNA
James Hogan, President and CEO of Etihad Airways, as well as Vice-Chairman of Air Serbia, has defended his company’s decision to invest in airlines across the world, saying the likes of Air Serbia and Alitalia would be bankrupt if Etihad hadn’t stepped in. Speaking at a European Union conference on air transport competitiveness in Vienna, Mr. Hogan called out Lufthansa and its offensive against his company’s investments. He cited examples of direct European state aid totaling 14.2 billion euros, including an 800 million euro payment by the German government to Lufthansa to support a pension fund gap, state aid of 1.1 billion euros for Swiss International Air Lines following the collapse of its predecessor, Swissair, and the Austrian government’s absorption of 500 million euros of debt accrued by Austrian Airlines. Both airlines are now subsidiaries of Lufthansa.
The statements come as Etihad’s takeover of Jat Airways, and the launch of Air Serbia almost a year ago, has ben thrown back into the spotlight following the arrest of Belgrade Airport’s CEO last week, accused of providing benefits to low cost airline Wizz Air, contrary to state laws. Politicians, unions and members of the industry itself have accused the Serbian government of protectionism while the country’s former Prime Minister, Zoran Živković, said the state will subsidies Air Serbia until the end of 2016.
However, Mr. Hogan said the European airline industry was built on decades of government ownership and support, and that even after privatisation or part privatisation, government bailouts, debt waivers and other subsidies continued. “Consolidation of airlines is critical to sustainable air services. External investment is not a threat”, he added. Without Etihad Airways’ stakes, Mr. Hogan said there would be a loss of financial investment and synergy benefits for Air Serbia, Air Berlin, Aer Lingus and Darwin Airline, as well as a loss of a “rescue investor” for Alitalia, costing thousands of jobs and leading to air route closures, flight reductions, higher fares and lost tax revenue for European governments. “There are strong economic and social benefits from stable and connected airlines”, Mr. Hogan said. “Etihad Airways wants to engage with Europe”.
German flag carrier Lufthansa, which has been engaged in a long running war of words with Gulf airlines over alleged subsidies and state backing, walked away from a planned codeshare agreement with Etihad in 2011. Several months ago Lufthansa appealed for the European Commission to investigate whether Etihad exercises effective control of its European subsidies Air Serbia, Air Berlin and Darwin Airline, contrary to EU regulations. In addition to its Swiss and Austrian subsidiaries, the Lufthansa Group also owns Germanwings and holds major stakes in Brussels Airlines and SunExpress and a minority share in the US carrier JetBlue. There has also been further opposition to the Etihad-Air Serbia deal. Earlier this year Delta Air Lines and ALPA (Air Line Pilots Association) successfully lobbied for the US Department of Transport to deny Air Serbia codeshare rights on Etihad flights to the United States. Furthermore, Delta has appealed against allowing the Serbian carrier to codeshare on Air Berlin flights to the US, although a decision on this issue is still pending. However, Delta itself is under investigation by the European Commission for its 49% stake in Virgin Atlantic.
http://exyuaviation.blogspot.be/
12 luglio 2014 - Alitalia, sì di Cisl, Uil e Ugl a proposta del governo. La Cgil chiede tre giorni per rispondere
MILANO - La Cgil ha chiesto ancora tre giorni per decidere. Mentre Cisl, Uil e Ugl hanno firmato in serata l'accordo quadro su Alitalia. E ora proseguono la trattativa sull'intesa aziendale, con diverse difficoltà perchè il testo non è stato mai discusso dalle parti. Quindi i sindacati lo stanno analizzano comma per comma.
Al termine di un’altra convulsa giornata di trattative, i sindacati si sono visti avanzare una nuova proposta da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi. Con una novità: altri 616 lavoratori ricollocati in azienda. Una ennesima revisione che si è resa necessario dopo il nulla di fatto della riunione che si è protratta tutta la notte scorsa.
La nuova proposta prevede, come hanno spiegato fonti sindacali, 2251 esuberi di cui 616 ricollocati nel perimetro aziendale e 681 esternalizzati entro il 31 dicembre 2014. Gli altri 954 lavoratori, invece, saranno posti in mobilità e per loro saranno sperimentati i contratti di ricollocamento.
Più nel dettaglio, dei 616 dipendenti che verranno ricollocati in azienda ci saranno 250 assistenti di volo in solidarietà, 200 che andranno a sostituire i contratti a tempo determinato, a questi si aggiungeranno pensionamenti e dimissioni volontarie. I 681 dipendenti esternalizzati saranno distribuiti nella manutenzione nel settore It e altri nel servizio di fornitura dei fornitori di Alitalia e AdR, gli aeroporti di Roma. Infine ci saranno 100 piloti e 100 ingegneri che andranno ad Etihad. Tutti questi 681 esternalizzati andranno in mobilità tecnica. Non ci sarà, invece, ricorso alla cassa integrazione straordinaria.
http://www.repubblica.it/economia/2014/07/12/news/alitalia_sindacati-91358478/
14 luglio 2014 - Alitalia, c'è il via libera delle banche
"Tra le banche c'è accordo unanime, siamo a posto". Così l'ad di Unicredit Federico Ghizzoni lasciando il vertice tra Alitalia e gli istituti di credito, altro tassello della trattativa tra Etihad e Alitalia. "Non posso anticipare quello che dirà Alitalia", ha aggiunto Ghizzoni uscendo da un noto studio legale milanese, "le cose vanno avanti senza sorprese. Parlerà Alitalia, sono ancora in discussione".
Il nodo debiti. Una maratona quella di oggi, che è durata oltre 5 ore e che ha visto trattare i creditori della compagnia di bandiera e i vertici di quest'ultima. Le principali quattro banche creditrici sono Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca popolare di Sondrio e Mps. L'acquisizione di Alitalia da parte di Etihad, infatti, comporterà anche la cancellazione di centinaia di milioni di debiti della compagnia con le banche.
Le cifre. Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, gli istituti di credito dovrebbero dare il via libera alla richiesta di trasformazione del credito vantato nei confronti di Alitalia in azioni della nuova compagnia per due terzi (su 560 milioni) e cancellando del tutto il restante 30 per cento. Abbattendo così l'ultimo ostacolo all'ennesimo tentativo di rinascita del gruppo.
http://www.repubblica.it/economia/2014/07/14/news/alitalia_c_il_via_libera_delle_banche_-91577234/
15 luglio 2014 - Il nodo degli esuberi e la mancata firma della Cgil
Alitalia. Poletti: "Ci sono le condizioni per chiudere l'accordo con ok sindacati"
Il sindacato guidato da Camusso, a differenza degli altri, ha deciso di non firmare l'accordo quadro con Alitalia in merito alla gestione degli esuberi. Il ministro del Lavoro: "La Cgil non può fermare tutto"
See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/art....pff1VOBY.dpuf
17 luglio 2014 - Alitalia, c'è l'intesa su contratto nazionale e risparmi. Ma la Uil si sfila
Cgil e Cisl annunciano l'accordo per quanto riguarda l'applicazione del Ccnl del settore, dopo l'ennesima notte di trattative. Ma Angeletti (Uil) frena: "Su questo testo niente intesa". Sul tavolo anche il tema della riduzione del costo del lavoro nell'ex compagnia di bandiera, nel pomeriggio la firma.
http://www.repubblica.it/economia/20...6/?ref=HREC1-1
18 luglio 2014 - Poste aderisce all'operazione Alitalia-Etihad, verso nuovo hub per le merci in Italia
Via libera all'operazione Alitalia-Etihad. Poste Italiane "ha concluso positivamente la valutazione della partecipazione" al progetto. Dall'analisi di questi giorni, si legge in una nota, "è emersa una forte coerenza con la missione che Poste Italiane si sta dando nell'ambito del suo piano industriale di diventare una infrastruttura di logistica e servizi centrale per la competitività e la modernizzazione del Paese".
Tali sinergie "riguardano sia iniziative già definite puntualmente che altre individuate in questi ultimi giorni e che verranno sviluppate congiuntamente prima del Closing. In particolare sono state individuate sinergie operative nelle aree della logistica, delle tecnologie It, delle carte e dei sistemi digitali di pagamento, della distribuzione di servizi a famiglie e imprese". Nella logistica Poste Italiane "ha avviato un piano di investimenti per migliorare la sua competitività nel settore dei pacchi e la prospettiva di un hub per le merci in Italia, con rotte internazionali di lungo raggio, è funzionale a questo obiettivo".
Poste ha riscontrato la "disponibilità di Etihad e Alitalia a concordare un piano di collaborazione continuativo nel tempo, teso alla realizzazione di importanti sinergie industriali e commerciali, incrementali rispetto a quanto già individuato in passato con Alitalia".
http://www.adnkronos.com/soldi/econo...VjM0ptZpO.html
19 luglio 2014 - Alitalia, piloti in fuga dalle sigle che firmano gli accordi sul lavoro
La loro struttura nazionale nell’ambito dell’Ugl si dimette e passa alla Uilt
Salgono a mille (su 1600) gli uomini e le donne ai comandi degli aerei che dicono no al contratto unico e alla distribuzione dei sacrifici in busta paga.
L’accordo sul contratto nazionale unico e sui sacrifici salariali in Alitalia perde i pezzi. Meno di 48 ore dopo la firma, uno dei sindacati firmatari, l’Ugl, ha visto svaporare la sua componente piloti. L’intera struttura nazionale piloti dell’Ugl è passata alla Uiltrasporti (che non ha firmato e non ha intenzione di farlo) e la stessa Uilt dichiara di aver registrato in due giorni 150 nuovi iscritti tra piloti e assistenti di volo.
In totale l’Ugl ha circa 200 piloti (e 350 fra hostess e steward): se quei 200 si aggiungono ai circa 800 iscritti a Uiltrasporti e Anpac si arriva a un migliaio, cioè a una netta maggioranza dei 1600 di Alitalia e AirOne, e questo solleva il dubbio se la compagnia aerea possa essere gestita contro la volontà di mille di coloro che hanno in mano i comandi degli aerei. C’è anche da considerare che l’afflusso di piloti e assistenti di volo nella Uilt o in altri sindacati del fronte del «no» rende sempre meno probabile un ammorbidimento della posizione di queste sigle, che invece il ministro dei Trasporti Lupi sollecitava ieri a firmare.
http://www.lastampa.it/2014/07/19/ec...rL/pagina.html
20 luglio 2014 - Alitalia, le condizioni fissate da Poste non piacciono alle banche: l'intesa con Ethiad torna a rischio
Le Poste aderiscono, le banche protestano. E nella classe business rischia di scoppiare una lite che potrebbe mettere a repentaglio il decollo di Alitalia-Etihad.
Intesa Sanpaolo (primo azionista con il 20,59%) e Unicredit (12,99%) hanno infatti accolto con irritazione le condizioni indicate da Poste (19,48%) per l’adesione al progetto. Il nuovo ad Francesco Caio si dice pronto a investire 39 milioni in New Alitalia, alla quale verranno conferiti 11.036 dipendenti, gli aeromobili e gli slot, in cambio del 5%, sulla base peraltro di una valutazione generosa, la stessa di quella che permetterà ad Abu Dhabi di avere il 49% con un investimento complessivo (equity e acquisto di slot di Londra) di 560 milioni. Ebbene, sulla proposta ieri si sono intrecciati colloqui fra rappresentanti delle due banche, l'advisor di Cai (Citi), di Poste (Credit Suisse) ed esponenti del governo. «Se Caio non fa marcia indietro riallineandosi al piano Etihad - avrebbe minacciato uno dei principali banchieri al telefono - noi prenderemo il largo». Non è dunque bastato l’intervento di Palazzo Chigi su Caio, che in una lettera all’ad di Alitalia subordina a sei condizioni (rivelate dal Messaggero di ieri) il suo sì a partecipare alla ricapitalizzazione da 250 milioni della compagnia. Condizioni che, come detto, hanno fortemente irritato gli altri soci «perché sono state cambiate le carte in tavola». Caio chiede che tutte le necessità della vecchia Alitalia «siano coperte da altri soci diversi da Poste».
http://economia.ilmessaggero.it/eco...a-athiad-poste-condizioni-banche/807672.shtml
23 luglio 2014 - Alitalia-Etihad anche senza Poste
ROMA - Si studia un'ipotesi senza Poste Italiane per realizzare la ricapitalizzazione di Alitalia che è necessaria per la continuità aziendale della compagnia – altrimenti dovrebbe portare i libri in Tribunale – e per l'intesa con Etihad. È in corso una conta tra gli azionisti della compagnia presieduta da Roberto Colaninno per vedere chi, oltre alle banche, sottoscriverà l'aumento da almeno 200 milioni di euro, ma la cifra potrebbe salire, e soprattutto chi potrebbe coprire la quota che Poste, azionista di Cai con il 19,48%, non intende sottoscrivere: sono almeno 40 milioni che mancano all'appello. Si cerca tra i soci Cai ma anche fuori.
È l'ipotesi di lavoro emersa dopo che il consiglio di amministrazione di Poste ieri ha confermato le condizioni per partecipare alla ricapitalizzazione di Alitalia-Cai già comunicate dall'a.d., Francesco Caio, in una lettera il 18 luglio. La lettera è andata di traverso alle banche, guidate da Intesa Sanpaolo e Unicredit.
I banchieri leggono nella posizione di Caio un «disallineamento» della posizione in cui si troverebbero i soci di fronte a ulteriori oneri per le pendenze legali del passato o a un ulteriore fabbisogno di cassa di Alitalia rispetto al budget 2014: le banche risponderebbero dei maggiori oneri, le Poste invece no perché Caio non vuole mettere soldi nell'Alitalia-Cai, che considera una bad company, ma investirebbe solo nella nuova compagnia che nascerebbe dallo scorporo delle attività di volo di Cai e nella quale entrerebbe, con il 49%, Etihad. Poste avrebbe il 5%, secondo lo schema di Caio, che chiede inoltre di vendere biglietti Alitalia negli uffici postali.
Caio ragiona come James Hogan, l'a.d. di Etihad che ha imposto condizioni dure per iniettare 560 milioni in Alitalia: «se volete che metta soldi togliete le pendenze legali del passato e i debiti finanziari che la gestione non può sostenere», è il ragionamento fatto da Hogan e anche da Caio. Malgrado le pressioni su Poste per mitigare questo rigore, in una nota Poste ha spiegato che il cda «ha fatto il punto sulle linee guida del nuovo piano industriale e ha esaminato l'impostazione data da Poste Italiane alla partecipazione all'operazione Alitalia-Etihad condividendone la logica industriale e di mercato». Il governo intanto – ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi – ha inviato le risposte alla Ue che aveva chiesto chiarimenti sull'intervento di Poste nel capitale di Alitalia in dicembre con 75 milioni, per il sospetto di «aiuti di Stato» e sull'operazione con Etihad.
Le banche sono indispettite con Caio perché hanno già accettato le condizioni poste da Hogan, cioè la cancellazione di 560 milioni di debiti finanziari di Alitalia. Lo schema di accordo (non ancora perfezionato) prevede che un terzo di questi debiti venga cancellato e due terzi convertiti in capitale dell'Alitalia-Cai. Insieme a Intesa e UniCredit, sono coinvolte Mps e Popolare di Sondrio, la più restia ad accettare il sacrificio sui crediti. Come reagiranno adesso? «Noi banche abbiamo fatto quello che ci è stato chiesto», ha detto ieri Federico Ghizzoni, a.d. di UniCredit. «Quello che ci è stato chiesto è stato negoziato, è stato concordato ed è sul tavolo. Quindi – ha puntualizzato Ghizzoni – noi abbiamo finito il nostro compito, ora vediamo come le cose vanno avanti».
Ora con il governo si cerca una mediazione, un compromesso, «si studia un'ipotesi senza Poste, tutte le ipotesi sono aperte», ha riferito al Sole 24 Ore una fonte autorevole. Si è tentato anche di coinvolgere i più grandi tra i piccoli soci di Cai, come Antonio Percassi entrato in dicembre con 15 milioni (ha il 3,9%) o Davide Maccagnani salito al 3,69 per cento. Finora però non si è trovata la chiave del rebus. «Dopo settimane, mesi di duro lavoro stiamo ormai a un passo dal punto di svolta per Alitalia», hanno detto in una lettera ai dipendenti il presidente Colaninno e l'a.d. Gabriele Del Torchio, precisando che «non c'è più tempo». Un accordo va trovato entro dopodomani, quando l'assemblea di Alitalia chiamata ad approvare il bilancio 2013, con 568,6 milioni di euro di peridta consolidata e 27 milioni di patrimonio netto negativo, dovrà approvare anche la ricapitalizzazione, come «equity commitment». Altrimenti addio continuità aziendale. E, forse, addio Etihad
http://www.ilsole24ore.com/art/fina...-anche-senza-poste-063925.shtml?uuid=ABPmKVdB
23 luglio 2014 - Alitalia: i sindacati annunciano l'avvio del referendum
"A questo punto è indispensabile fare chiarezza e l'unico modo per farlo, prima dell'assemblea dei soci del 25 luglio, è fare esprimere attraverso un referendum tutti i lavoratori del gruppo Alitalia". A sostenerlo sono Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl
Da oggi alle 16 fino alle 8 del mattino del 25 luglio si terra' il referendum dei lavoratori Alitalia sull'integrativo aziendale al contratto nazionale di lavoro per il trasporto aereo. Il referendum e' stato indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl Trasporti. La Uil Trasporti, nei giorni scorsi , aveva deciso di non firmare ne' il contratto nazionale ne' l'integrativo. Nell'integrativo, riferiscono fonti sindacali, e' prevista anche la riduzione del costo del lavoro da 31 milioni concordata con l'azienda.
http://www.affaritaliani.it/economia/alitalia-i-sindacati-230714.html
24 luglio 2014 - Alitalia, lettera di Caio con le condizioni di Poste
Il copione non è dissimile da quello dei mesi scorsi. Quando, a ottobre, in occasione dell'iniezione da 300 milioni, ossigeno puro per le casse di Alitalia, si assistette, tra mal di pancia e resistenze di vario tipo, allo stillicidio della conta di chi avrebbe aderito. Ora c'è l'aumento di capitale da almeno 200 milioni di euro, che serve a coprire le spalle della compagnia da pendenze pregresse e ulteriori fabbisogni, e il film non sembra molto diverso. Ma questa volta in ballo ci sono l'agognato matrimonio con Etihad e la sopravvivenza stessa di Alitalia.
Il nodo principale resta l'adesione di Poste che, nelle ultime ore, ha inviato una missiva ai vertici della compagnia in cui ribadisce le condizioni per l'ingresso nell'operazione dopo che giusto ieri il numero uno Francesco Caio, aveva rimarcato la necessità di improntare l'adesione della società dei recapiti a determinati presupposti, «cioè criteri di mercato finanziari e industriali». Nella lettera Caio spiega innanzitutto che Poste non intende aderire a ulteriori ricapitalizzazioni e che, se andrà in porto, questo sarà l'ultimo impegno che è disposta ad assumere. Inoltre l'ad sollecita lumi su come Alitalia intenda affrontare eventuali fabbisogni che dovessero emergere strada facendo e che non fossero coperti dal previsto equity commitment.
Ma la vera novità, che è al vaglio dell'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, e degli altri azionisti, è la proposta di costituire una newco partecipata da Poste e dalla «vecchia» Alitalia cui sarebbe girata, in seconda battuta, dopo la divisione tra old e new company prospettata nello schema avallato da Etihad, il 51% della nuova compagnia in cui gli emiratini entrebbero sempre con il 49%. Questo, spiega Caio, nella missiva consentirebbe di superare i possibili rischi di un cartellino rosso dell'Europa che ha già messo sotto osservazione i 75 milioni versati a dicembre.
Sulla proposta si cerca ora una difficile quadratura in vista dell'assemblea di domani, mentre l'esecutivo vigila affinché il matrimonio vada in porto. «Il governo vuole facilitare l'operazione - ha detto ieri al Sole 24 Ore il capo della segreteria tecnica del Mef, Fabrizio Pagani -, ma poi spetta agli azionisti e alle banche adoperarsi per trovare una quadra». Gli istituti, però, ritengono di aver sopportato lo sforzo maggiore in vista delle nozze con Abu Dhabi e non sono disposti ad assumersi nuovi oneri. Lo ha ribadito ieri anche Gian Maria Gros- Pietro, presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, uno degli istituti più esposti con UniCredit. «Per Alitalia è assolutamente escluso un ulteriore impegno da parte delle banche.
Da "Il Sole 24 Ore", pag. 25.
24 luglio 2014 - ALITALIA: CDA PROPONE AD ASSEMBLEA AUMENTO CAPITALE FINO A 250 MLN
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Fiumicino, 24 lug - Il cda di Alitalia, al termine della riunione durata quasi otto ore, ha approvato la proposta di un aumento di capitale nell'ordine di 200-250 milioni da sottoporre all'assemblea degli azionisti convocata per domani alle 9. Il cda, secondo quanto si apprende, ha messo a punto un articolato per l'assemblea di domani con la richiesta di approvare il cosiddetto 'equity commitment' nonche' il progetto di bilancio 2013 della compagnia.
25 luglio 2014 - Alitalia, sindacati spaccati sui tagli. La Uilt: "No quorum su referendum"
Non è stato raggiunto il quorum al referendum sui tagli al costo del lavoro in Alitalia. Lo ha annunciato il segretario generale aggiunto della Uilt, Marco Veneziani, precisando che hanno votato in 3.500 su 13.200 lavoratori. La Uilt ha sempre osteggiato la consultazione e l'accordo sui tagli. "Ora dovremo fare un nuovo accordo, perché gli altri sindacati devono prendere visione che questo accordo è stato bocciato dalla stragrande maggioranza dei lavoratori. Bisogna tornare al tavolo e fare un nuovo accordo", prosegue la Uilt.
La replica delle sigle aderenti è immediata: "Quorum mancato accordo valido", afferma il segretario generale della Fit Cisl, Giovanni Luciano, su Twitter. "Circa 30% votanti in 25 ore di seggio aperto con oltre 80% di sì".
http://www.repubblica.it/economia/2014/07/25/news/alitalia_ethiad_assemblea-92356911/?ref=HREA-1
25 luglio 2014 - Assemblea dei Soci Alitalia
Roma, 25 luglio 2014 – Si è riunita oggi, in sede straordinaria ed ordinaria, presso la sede di Fiumicino, l’Assemblea dei Soci di Alitalia - Compagnia Aerea Italiana S.p.A., presieduta da Roberto Colaninno.
L'Assemblea dei Soci in sede straordinaria ha deliberato, su proposta del Consiglio di Amministrazione, un aumento di capitale fino ad un massimo di 250 milioni di euro da offrirsi in opzione ai Soci in proporzione alla quota di capitale posseduta.
L'Assemblea dei Soci Alitalia, riunitasi in sede ordinaria, ha altresì approvato, su proposta del Consiglio di Amministrazione, il Bilancio d’esercizio 2013.
L’Assemblea ha altresì nominato il nuovo Collegio Sindacale, che sarà in carica per il triennio 2014-2016 e che è così composto:
• Giovanni Barbara, presidente
• Tommaso Di Tanno, sindaco effettivo
• Graziano Visentin, sindaco effettivo
• Domenico Busetto, sindaco supplente
• Anna Maria Bonanno, sindaco supplente
E’ stata infine riconfermata per il triennio 2014-2016 la Deloitte & Touche quale revisore dei conti della Compagnia.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/25-07-2014a.html
27 luglio 2014 - Alitalia, rosso record nel 2013: in 5 anni bruciati 1,4 miliardi
La nuova Alitalia ha chiuso il peggior bilancio della sua breve storia, bruciando nel 2013 oltre un milione e mezzo di euro al giorno: il rosso all'ultima riga del bilancio, una perdita record intorno ai 569 milioni (che non è ancora ufficiale ma emerge solo da indiscrezioni: il dato non è stato comunicato dopo l'approvazione dei conti in cda, né oggi dopo l'assemblea degli azionisti), se confermato segnerà il peggior risultato per l'avventura tutta in perdita dei «capitani coraggiosi»: 1,412 miliardi bruciati in 5 anni.
I bilanci tracciano la caduta libera della compagnia risorta con il Piano Fenice dalle ceneri della vecchia Alitalia, nata libera dai macigni del passato che soffocavano l'ex compagnia di bandiera: esuberi, debiti, aerei e attività da dismettere, tutto cancellato, lasciato in una bad company in liquidazione.
BILANCIO 2009 - È la sintesi del primo anno di vita: la perdita è di 326 milioni, circa 800mila euro al giorno. Al 31 dicembre il debito è di 799 milioni. Ricavi a quota 2.921 milioni, 21,8 milioni i
passeggeri trasportati.
BILANCIO 2010 - Dopo il primo esercizio da start up, nel secondo anno di vita la nuova compagnia sembrava aver invertito rotta verso l'ottimismo: ancora perdite, ma il rosso si riduce a 168 milioni,
circa 460mila euro al giorno; A fine anno il debito resta in linea a 839 milioni. Ricavi a 3.225 milioni di euro (+14,1%), 23,4 milioni di passeggeri (+7,4%).
BILANCIO 2011 - I conti restano in rosso ma migliorano ancora. La perdita è di 'solò 69 milioni, scende a circa 190mila euro al giorno. Il debito è a 854 milioni. Ricavi a 3.478 milioni (+7,9%), 25
milioni i passeggeri (+5,5%).
BILANCIO 2012 - Il rosso esplode: rispetto all'anno precedente la perdita è quadruplicata, sale a 280 milioni: circa 765mila euro bruciati ogni giorno. Al 31 dicembre il debito sfonda quota un miliardo (1.028 milioni). Ancora in crescita i ricavi a 3.594 milioni, in calo a 24,275 milioni i passeggeri.
BILANCIO 2013 - È il tracollo. I conti semestrali - ultimo dato ufficiale - registrano una perdita già superiore a quella dell'intero anno prima: 294 milioni. Se sarà confermata, una perdita annuale di 569 milioni sarà poco oltre il doppio del rosso dell'anno prima.
http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/alitalia-bilancio-rosso-record/816282.shtml
28 luglio 2014 - Alitalia-Etihad, la Uil detta le sue condizioni
Spalmare i tagli su 12 mesi invece che su 5: è questa la condizione posta da Uil trasporti per dare il via libera all’accordo sulle riduzioni retributive pretese da Alitalia. Gli altri sindacati hanno già accettato i sacrifici (31 milioni di minori salari nel periodo luglio-novembre) e l’azienda, che intende presentarsi al rush finale con Etihad con un fronte sindacale compatto alle spalle, spinge per un’intesa a tutti i costi. Che però appare piuttosto complicata, al momento. La Uilt, che non riconosce la validità dell’accordo («violate tutte le regole» viene ribadito ), punta a riaprire il negoziato. E, appunto, sarebbe disposta a dare l’ok se il taglio si consumasse in un periodo più lungo in modo da attenuare l’effetto sulle buste paga. Sono i piloti, in particolare, a spingere per questa soluzione. I circa 1.600 a libro paga (tra comandanti e primi piloti ) percepiscono un salario compreso tra i 45 e i 100 mila euro e si parla di tagli che oscillano tra 400 e 1.100 euro. In media la riduzione sarebbe tra l’8 e il 10% e, nella peggiore delle ipotesi, entro fine anno la perdita in busta paga sarebbe di 5.500 euro. Per la Uilt la spalmatura è un punto dirimente ma si tratta di una ipotesi che Alitalia fatica a digerire. Nei piani, i risparmi vanno realizzati interamente nel corso del 2014 e allungare il periodo di efficacia dei tagli sconfinando nel bilancio dell’anno prossimo vorrebbe dire far saltare lo schema messo a punto dagli uomini guidati dall’ad Del Torchio.
http://economia.ilmessaggero.it/econ...i/820136.shtml
29 luglio 2014 - Alitalia, verso l'intesa Poste-banche
Si lavora all'ipotesi di un'intesa tra Poste Italiane, le banche e gli altri principali azionisti sulla ricapitalizzazione di Alitalia-Cai per 250 milioni di euro. È l'ultimo pezzo che manca, salvo una ripresa di turbolenza sindacale, per l'accordo con Etihad Airways e l'ingresso della compagnia di Abu Dhabi con il 49% in una nuova Alitalia, che nascerebbe senza debiti e senza zavorra.
Le posizioni degli schieramenti si sono molto avvicinate ieri. Le Poste sono disponibili a investire una somma anche superiore alla loro quota in Alitalia-Cai (il 19,48%, pari a 38 milioni circa), a condizione di versare i soldi non nella vecchia Alitalia-Cai che perde a bocca di barile (569 milioni il rosso del 2013), come dovrebbero fare invece le banche e gli altri azionisti, ma in una nuova società, detta «midco». La «midco» sarebbe un veicolo intermedio tra l'attuale Cai che si svuoterebbe delle attività operative e la «newco», la nuova Alitalia, ripulita dai debiti e dal contenzioso, nella quale entrerebbe con il 49% Etihad.
http://www.ilsole24ore.com/art/finan...?uuid=ABgKiLfB
31 luglio 2014 - Alitalia: aumento sale a 300 mln, da Poste 72 mln
ROMA (MF-DJ)--Sale a 300 milioni di euro l'impegno di capitale che le banche e i maggiori azionisti di Alitalia sono disposti ad assumere per fare l'accordo con Etihad: Poste, scrive il Sole 24 Ore, versera' circa 72 milioni, ma tiene ferma la condizione che mettera' i soldi non nella Cai, come tutti gli altri soci, ma nella "midco".
E' questa, spiega il quotidiano, la risposta concordata nella riunione di ieri con il Governo, che l'a.d. Di Alitalia, Gabriele Del Torchio, ha comunicato al numero uno di Etihad, James Hogan. La e-mail sarebbe gia' stata inviata, e ricevuta ad Abu Dhabi alle 19 di ieri. Del Torchio ha chiesto a Hogan una proroga oltre il termine, fissato per oggi, indicato da Etihad per la firma degli accordi finali. Sarebbe infatti necessaria almeno una settimana alle banche e ai soci per perfezionare la procedura; se Etihad accetta ci sara' un nuovo Cda verso la fine della settimana, e la firma degli accordi si potrebbe fare forse il 6-7 agosto.
http://www.milanofinanza.it/news/al...0-mln-da-poste-72-mln-sole-201407310850141776
1 agosto 2014 - Alitalia, la risposta di Etihad è positiva
MILANO - Etihad investirà in Alitalia. L'attesa risposta della compagnia emiratina alla lettera italiana è arrivata "ed è positiva" ha detto l'ad della Magliana, Gabriele Del Torchio, aggiungendo però che "serve ancora qualche approfondimento". Il prossimo 8 agosto, quindi, si terrò l'assemblea degli azionisti per approvare l'aumento di capitale da 300 milioni di euro varato dal consiglio di amministrazione.
Nel frattempo, l'ex compagnia di bandiera ha aperto le procedure di mobilità per 2.171 dipendenti di Alitalia e di AirOne, come previsto dall'accordo per 2.251 esuberi. Gli altri 80 addetti hanno infatti già cessato il rapporto di lavoro. La procedura interessa 1.590 addetti di terra, 126 piloti e 420 assistenti di volo Alitalia e 35 dipendenti di terra di AirOne.
4 agosto 2014 - Alitalia, a Fiumicino la maggioranza degli esuberi: tensioni e assemble
Assemblee, ricorsi, disperazione: il clima all’aeroporto di Fiumicino è tesissimo. L’ennesimo terremoto occupazionale che si sta abbattendo su Alitalia ha reso l’aria pesante tra le migliaia di dipendenti della compagnia. È allo scalo capitolino infatti che si abbatterà la quasi totalità degli esuberi previsti dall’accordo con Etihad.
La firma del matrimonio sembra fissata per l’8 agosto: gli arabi investiranno 560 milioni, diventeranno soci al 49%, ma prima il nodo-lavoro sarà già sciolto. Aperte le procedure di mobilità per i 2.171 dipendenti di Alitalia e di AirOne, è già scattata la definizione delle «pdl», le posizioni di lavoro, ovvero quanti tra assistenti di volo o operai saranno inserite nelle black-list degli esuberi. Un’ottantina di addetti avrebbero già firmato la «non opposizione», firmando la buonuscita volontaria: 10 mila euro subito insieme alla rinuncia di qualunque ricorso.
«È vergognoso ciò che sta accadendo, inaccettabile il silenzio delle altre sigle sindacali - sottolinea Antonio Amoroso della Cub Trasporti -. Fiumicino diventerà terra di precarizzazione. Solo a giugno Alitalia ha usato 1.120 precari a terra, 100 tra gli assistenti di volo, mentre aveva dipendenti in cassa integrazione. Continueranno a sfruttare i precari per coprire i buchi degli esuberi. Mentre i dati del traffico aereo crescono e il governo Renzi, con l’operazione Alitalia, sembra volersi accreditare presso gli investitori arabi anche per affari futuri».
«Mercoledì abbiamo promosso le prime assemblee in aeroporto - spiega Paolo Pagnotta, segretario territoriale della Cgil -. L’uscita delle liste dei tagli ha innescato una polveriera, allo scalo c’è molta tensione: 430 esuberi nell’handling, 388 nelle manutenzioni, entro l’anno 1500 persone in mobilità. Interi bacini professionali saranno toccati. Il rischio di una valanga di ricorsi è altissima».
5 agosto 2014 - A Fiumicino torna «valigia selvaggia», ma i lavoratori danneggiano se stessi
ROMA - Aeroporto di Fiumicino, bagagli dei turisti ammassati a terra oppure non consegnati per una protesta di un centinaio di lavoratori dei settori carico e scarico bagagli contro l’accordo tra Alitalia ed Etihad. Forme di lotta come «valigia selvaggia» colpiscono l’immagine di Fiumicino, di Roma e dell’Italia, servono solo ad allontanare il lavoro e rendere più insicuro il futuro degli addetti ai servizi essenziali dell’aeroporto. Il ricorso a «valigia selvaggia» non aiuta Roma. Le immagini con i bagagli dei turisti ammassati a terra oppure non consegnati è una pagina nera del rapporto tra la Capitale e quei visitatori stranieri che fortunatamente la considerano ancora una delle loro mete preferite.
Il limite alle forme di difesa dell’occupazione: L'accordo tra Alitalia e i nuovi azionisti arabi di Etihad ha delle contropartite pesanti sul piano dei risparmi e dei tagli di personale ed è quindi pienamente legittimo che i sindacati di categoria difendano l'occupazione e si mobilitino per limitare i danni. Ma c'è un limite: e questo ieri, all'aeroporto di Fiumicino, è stato chiaramente oltrepassato. Un centinaio di lavoratori dei settori operativi del carico e dello scarico bagagli prima si sono riuniti in assemblea e poi hanno dato vita a una manifestazione di protesta che per carità di patria sintetizzeremo con il termine «valigia selvaggia».
L’errore della Cgil: coprire un’azione masochista: Il responsabile territoriale della Cgil invece di opporsi a una forma di lotta chiaramente masochista ha coperto il tutto dichiarando che quello che arriva dai lavoratori «è un grido di disperazione». E, si sa, la disperazione è off limits .
Le cose, in realtà, non sono così drammatiche perché se è vero che l'intesa italo-araba prevede nell'immediato eccedenze di personale, lo scalo di Roma dovrebbe essere il primo a giovarsi del rilancio dell'ex compagnia di bandiera. Fiumicino sarà uno degli hub (l'altro è Abu Dhabi) su cui verterà l'operatività della nuova Alitalia e di conseguenza ci sono credibili prospettive di sviluppo. Il risanamento in questo caso non dovrebbe essere fine a se stesso ma solo la prima tappa di un rilancio.
Sindacati chiamati a spiegare, invece abdicano: Queste cose i sindacati sono chiamati a spiegarle invece di abdicare alla loro funzione dirigente. Forme di lotta che colpiscono l'immagine di Fiumicino, di Roma e dell'Italia servono solo ad allontanare il lavoro e rendere più insicuro il futuro degli addetti ai servizi essenziali dell'aeroporto. La stagione turistica, per via del maltempo, sta dando agli operatori numerosi dispiaceri e non c'è proprio bisogno di aggiungere al latte versato il discredito dello scalo romano.
http://roma.corriere.it/notizie/cro...si-918c2ed6-1c6c-11e4-af0c-e165f39759ba.shtml
6 agosto 2014 - Alitalia-Etihad, accordo vicino, ma i soci chiedono ultime modifiche
Poste alza l’esborso da 70 a 75 milioni facendo sgonfiare la tensione salita l’altra sera tra i soci italiani. E spianando la strada all’accordo fra Alitalia e Etihad che, salvo nuovi imprevisti, dovrebbe essere firmato venerdì 8. Anche se, nell’incontro di ieri sera con James Hogan, gli azionisti avrebbero tentato in extremis di ammorbidire alcune condizioni. «Penso che il deal stia procedendo nella direzione giusta e che si sia vicini alla firma dell'accordo», ha detto Federico Ghizzoni, ceo di Unicredit, al termine del suo cda dove si sarebbero levate alcune voci critiche (Luigi Maramotti e Manfred Bishoff) sulla convenienza ad accollarsi un onere ancora maggiore. Indietro, però, non si può tornare anche perchè su Ghizzoni e Carlo Messina (Intesa Sanpaolo), sarebbe intervenuto, nelle ultime ore, Matteo Renzi facendo intendere che la pretesa di far aumentare i sacrifici di Poste non sarebbe praticabile. Il Tesoro ha chiesto alle banche di «fare la loro parte», perchè Poste «non può fare la banca delle banche», hanno riferito fonti di via XX settembre, dopo il vertice (dalle 12 alle 14) convocato da Fabrizio Pagani, consigliere del Ministero dell’Economia, per ricucire il nuovo strappo di lunedì sera. C’erano Francesco Caio (Poste), Giovanni Castellucci (Atlantia), Alessandro Decio (Unicredit) e, collegato in call, Messina. Dal vertice è uscita una fumata quasi bianca: Poste aumenta la contribuzione a 75 milioni sempre nella Midco, la società cuscinetto ideata dall’avvocato di Caio, Franco Gianni, per esaudire la richiesta di Etihad del consolidato fiscale a carico della vecchia Alitalia che comprenda, quindi anche la New Alitalia. E siccome gli arabi hanno chiesto di dotare New Az di 200 milioni e di capitalizzare la Old Az con 100 milioni per fronteggiare i contenziosi in piedi, i soci italiani dovranno quindi ripartirsi 225 milioni: sembra che a questo punto anche Atlantia si sia convinta di accettare, partecipando con 55-60 milioni, al fianco di Intesa (85-90) Unicredit (75-80). E le due banche dovrebbero fare un finanziamento-ponte ad Alitalia di 100-150 milioni, a breve, per rinforzare la liquidità, in attesa che arrivino i soldi definitivi. Al prestito ponte non parteciperà Poste.
http://economia.ilmessaggero.it/econ...i/834867.shtml
6 agosto 2014 - Alitalia: Etihad chiede lock up di 5 anni per azioni (Mess)
ROMA (MF-DJ)--C'e' un periodo di lock up di cinque anni tra le condizioni poste da Etihad per unirsi in matrimonio con Alitalia. A pagina 6 delle 26 che compongono la lettera-ultimatum del 1* giugno, inviata dall'a.d. di Etihad, James Hogan, all'a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, il top manager di Abu Dhabi intima di prevedere nel nuovo statuto un obbligo per tutti gli azionisti di non vendere le azioni. Questo vincolo, scrive Il Messaggero, sta nel capitolo relativo alle "restrizioni sulla cessione di azioni Alitalia". Peraltro Intesa Sanpaolo, Unicredit, Atlantia e gli altri soci non saranno chiusi in gabbia, mentre le restrizioni non coinvolgeranno Poste visto che fara' solo un finanziamento a Midco. Subito dopo infatti Hogan scrive che "Etihad e' aperta a valutare adeguati meccanismi di uscita per i soci, ma non e' disposta a prendere in considerazione un'Ipo come evento di liquidita'". Il manager delinea le modalita' di esecuzione dell'operazione. La vecchia Alitalia, dopo aver conferito dipendenti, aerei, slot alla New Alitalia, deve cambiare nome e "agire come una holding con la maggioranza nella Nuova Alitalia e non acquisire altre partecipazioni ne' assumere la gestione o ruoli in altre compagnie aeree". Hogan chiede il consolidato fiscale della vecchia Alitalia in modo da utilizzare gli 1,4 miliardi di perdite pregresse per neutralizzare le tasse sugli utili che New Alitalia dovrebbe distribuire dal 2017. Alitalia in qualita' di azionista di controllo della Nuova Alitalia "approvera' un aumento di capitale di 387,5 milioni (emissione di nuove azioni di classe B con diritti specifici per la nomina di amministratori e diritti di veto) riservate a Etihad escludendo la prelazione degli attuali azionisti". Abu Dhabi entrera' direttamente o tramite un veicolo acquisendo il 49%. Inoltre il vettore arabo "acquisira' il 75% di Alitalia Loyalties (MilleMiglia, ndr) per un corrispettivo di 112,5 milioni cash e cinque coppie di slot a Londra Heathrow per un prezzo indicativo di 60 milioni". Il piano di ristrutturazione deve prevedere la riconversione dell'intero indebitamento in azioni o titoli di semi equity. Etihad chiede una struttura di capitale circolante (300 milioni), di durata 5 anni (senza ammortamenti) ne' garanzie, con un tasso di interesse pari all'euribor piu' il 3% e senza costi aggiuntivi e un capitale sociale di 300 milioni. I circa 550 milioni di debito del debito senior della nuova Alitalia garantito dagli aeromobili, dovranno avere un periodo di ammortamento fino al 2022. Etihad e Alitalia avranno piani di approvvigionamento comune per acquisizioni di aerei, leasing, manutenzione, riparazione, pianificazione delle risorse aziendali, assicurazioni. Nel nuovo statuto si dovra' prevedere per Etihad "un diritto di prelazione in caso di vendita di Alitalia o di acquisizione anche da parte di singolo socio: la prelazione comprende la facolta' di designare un terzo". Per "agevolare il diritto di prelazione, Etihad acquisira' una azione della vecchia Alitalia". pev (fine) MF-DJ NEWS 06 ago 2014 09:19
7 agosto 2014 - Alitalia-Etihad, è fatta: domani la firma. Certificati di malattia per protesta. Il garante avverte: «Non sarà tollerato»
«Su Etihad abbiamo chiuso. Domani pomeriggio si firma». È fatta: l'accordo tra Alitalia e la compagnia araba è quasi concluso: manca solo l'ultimo atto. A dare l'annuncio è il ministro dei Trasporti, arrivando a Montecitorio al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con i vertici di Etihad.
L'intesa «È stato fatto un buonissimo lavoro, oggi gli ultimi dettagli e domani si chiude. È un'iniezione di fiducia per il Paese, anche dopo i dati di ieri». «L'incontro ha confermato l'esito positivo delle trattative con soddisfazione reciproca», si legge in una nota Palazzo Chigi. Il governo «era rappresentato dal Sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e dai vertici del Ministero dell'Economia e delle Finanze, per Etihad James Hogan, Presidente e Ceo della compagnia emiratina, con gli stretti collaboratori».
Il rischio paralisi «L'azienda Alitalia ha comunicato oggi all'Autorità di garanzia per gli scioperi che, nel prossimo fine settimana, vi sarebbe l'altissimo rischio che gran parte del personale tecnico di Alitalia, in servizio presso l'Aeroporto di Fiumicino, possa astenersi, in massa, dal lavoro, presentando certificati medici. Si tratterebbe di un vero eproprio attentato ai diritti dei cittadini-utenti, in sfregio alla legge che disciplina l'esercizio del diritto di sciopero». Ad affermarlo in una nota è il Garante degli Scioperi in merito alla protesta che sarebbe in corso. «Non sarebbe, infatti, tollerabile che, al solo fine di aggirare norme perfettamente conosciute dai lavoratori, mi riferisco, in particolare, alle franchigie nel periodo estivo, le quali garantiscono a tutti la mobilità nel mese di agosto, - sottolinea il Garante - si ricorresse ad uno strumento potenzialmente fraudolento». Al riguardo, sottolinea l'Autorità, «si ricorda che esistono precedenti casi in cui l'Autorità di garanzia efficacemente intervenuta per sanzionare pesantemente queste anomale forme di protesta, non riconducibili alle fattispecie previste dalla legge 146 del 1990. Infine, si fa presente che l'Autorità, di fronte ad un'eccezionale assenza per malattia, segnaler ogni abuso alla Procura della Repubblica per gli eventuali seguiti di competenza».
Il disastro bagagli «Nonostante gli sforzi meritevoli di Aeroporti di Roma e della Direzione aeroportuale Enac di Roma Fiumicino, che hanno messo in campo una task force di supporto ai servizi di assistenza a terra, la situazione continua ad essere inaccettabile». Lo afferma il presidente dell'Enac Vito Riggio, a proposito dei disservizi all'aeroporto di Fiumicino, sottolineando che «bisogna prendere provvedimenti duri a tutela dei passeggeri sia da parte dell'azienda Alitalia, sia, per quanto di competenza, da parte dell'Enac».
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIAN...e/836585.shtml
7 agosto 2014 - Alitalia: medici famiglia estranei a "strategia del certificato"
(AGI) - Roma, 7 ago. - I medici di famiglia non ci stanno a passare da soggetti passivi nella querelle Alitalia, con i lavoratori che utilizzano l'arma dei certificati medici di massa contro l'accordo con Etihad. "Siamo in imbarazzo, in difficolta' - dice all'AGI Giacomo Milillo, segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) - e vorrei dire che non siamo complici di questa iniziativa. Ma non possiamo rifiutare di fare un certificato se un nostro assistito viene e ci dice che ha mal di testa. Poi spetta all'Inps accertare l'incapacita' al lavoro". Altra cosa, ovviamente, e' se la richiesta di certificato e' esplicitamente legata all'esigenza di scioperare: "Se l'assistito ci dicesse questo, dobbiamo rifiutarci di fornire il certificato", spiega Milillo.
"Altrimenti il medico sarebbe perseguibile. Per questo sto pensando se spedire una circolare a tutti i medici per avvisarli della questione, e chiarire i nostri diritti e doveri in questa vicenda. Non vogliamo passare per meri esecutori dando a pioggia certificati medici senza fondamento, ma vorrei sia chiaro che siamo presi in mezzo".
8 agosto 2014 - Contratto nazionale di settore e costo del lavoro: raggiunta intesa con UIL, ANPAC, ANPAV e AVIA
Alitalia informa di aver raggiunto nella nottata l’accordo sul contratto nazionale di settore del trasporto aereo e sulle misure di contenimento del costo del lavoro anche con il sindacato Uil Trasporti e le associazioni professionali Anpac, Anpav e Avia.
Il nuovo contratto di settore e le misure sul costo del lavoro erano già state condivise nelle scorse settimane dai sindacati Filt Cgil e Fit Cisl.
Le iniziative sul costo del lavoro porteranno un risparmio di circa 31 milioni di euro per i restanti cinque mesi dell’anno.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/08-08-2014.html
8 agosto 2014 - ALITALIA ED ETIHAD AIRWAYS HANNO FINALIZZATO UN ACCORDO DI INVESTIMENTO DI 1.758 MILIONI DI EURO PER IL POTENZIAMENTO DI ALITALIA NELL’OTTICA DELLA COMPETITIVITÀ E DELLA SOSTENIBILITA’ REDDITUALE
• L’accordo sul perfezionamento dell’operazione prevede un investimento di 560 milioni di euro nel vettore italiano da parte di Etihad Airways, che diventerà così azionista di minoranza (subordinatamente all’ottenimento dell’approvazione da parte delle Autorità regolatorie), con un ulteriore apporto di 300 milioni di euro da parte dei principali azionisti di Alitalia
• Le istituzioni finanziarie e le banche azioniste hanno supportato l’operazione con massini 598 milioni di euro sotto forma di ristrutturazione del debito a breve e medio termine
• 300 milioni di euro di nuove linee di credito sono state accordate dalle istituzioni finanziarie italiane
• La ricapitalizzazione, che salvaguarda migliaia di posti di lavoro in Italia, consentirà ad Alitalia di investire in nuove rotte a lungo raggio, di rivitalizzare il marchio, e di concentrarsi maggiormente sulla promozione del turismo e del commercio in Italia
• Nuove rotte internazionali e più voli dalle città italiane ad Abu Dhabi e verso destinazioni più lontane
• Ottimizzazione della rete e aumento delle frequenze offriranno maggiori possibilità di scelta e renderanno la compagnia più competitiva, assicurando un sostegno anche allo sviluppo dell’economia, del commercio e del turismo
• Alitalia sarà avvantaggiata dall’integrazione con il network di Etihad Airways e dei suoi equity partner e dalle connesse sinergie di costo
• Obiettivo: ritorno all’utile entro il 2017
• Rinascita di Alitalia come simbolo della cultura, della storia, dell’arte, della moda e del cibo italiani e come ambasciatore del Made in Italy.
Etihad Airways e Alitalia hanno annunciato oggi la firma dell’accordo sul perfezionamento dell’operazione che porterà all’investimento di 1,758 milioni di euro per il potenziamento di Alitalia nell’ottica della competitività e della sostenibilità reddituale.
La compagnia di bandiera italiana, dopo la ricapitalizzazione, sarà in grado di investire in un articolato business plan strategico, con nuove rotte a lungo raggio da Roma e Milano, un marchio rivitalizzato, e una maggiore attenzione alla promozione del turismo e dell’attività commerciali italiane. I passeggeri italiani potranno usufruire di una più ampia scelta di destinazioni, mentre i nuovi collegamenti a livello globale faranno incrementare il turismo in entrata.
L’investimento di Etihad Airways, pari a 560 milioni di euro, consisterà in iniezioni di liquidità, acquisti di asset e altre linee e accordi di finanziamento finalizzati alla ristrutturazione del bilancio della compagnia aerea. Il processo sarà completato da un ulteriore apporto di capitale, pari a 300 milioni di euro, da parte degli attuali azionisti principali di Alitalia, tra cui si annoverano Intesa San Paolo (88 mln di euro), Poste Italiane (75 mln di euro), Unicredit (63,5 mln di euro), Atlantia (51 mln di euro), Immsi (10 mln di euro), Pirelli (10 milioni di euro) e Gavio (2,5 mln di euro).
In aggiunta, le istituzioni finanziarie e le banche azioniste hanno supportato l’operazione con massimi 598 milioni di euro sotto forma di ristrutturazione del debito a breve e medio termine. 300 milioni di euro di nuove linee di credito sono state inoltre accordate dalle istituzioni finanziarie italiane.
Etihad Airways acquisirà una quota di partecipazione in Alitalia del 49%, con un investimento di 387,5 milioni di euro. L’investimento complessivo comprende anche 112,5 milioni di euro per l’acquisizione di una quota del 75% di Alitalia Loyalty SPV, il programma fedeltà della compagnia di bandiera, e prevede l’acquisto da parte di Etihad Airways di cinque coppie di slot nell’aeroporto londinese di Heathrow per un valore di 60 milioni di euro. Le coppie di slot saranno quindi riaffittate ad Alitalia a condizioni di mercato. Il completamento della transazione è atteso entro il 31 dicembre 2014.
Il perfezionamento dell’investimento di capitale è subordinato, da un lato, al soddisfacimento da parte di Alitalia e dei suoi principali stakeholder pubblici e privati di alcune condizioni sospensive e, dall’altro, all’approvazione delle autorità.
Il Presidente e Chief Executive Officer di Etihad Airways, James Hogan, ha dichiarato: “Nell’ottica di Etihad Airways, si tratta di un investimento strategico, commerciale a lungo termine. Al perfezionamento dell’operazione, ci impegniamo, insieme agli altri azionisti, a potenziare Alitalia, facendone una società competitiva, sostenibile da un punto di vista reddituale e in grado di partecipare con successo al mercato mondiale dei viaggi aerei”.
“Crediamo in Alitalia. È un marchio forte e ha un potenziale enorme. Con un adeguato livello di capitalizzazione e un business plan strategico forte, siamo fiduciosi nella possibilità di dare una svolta alla compagnia aerea, che potrà riaffermarsi ancora una volta come vettore internazionale di prestigio”.
“Alitalia è il perfetto ambasciatore dell’Italia e di tutto ciò che la rappresenta. Con il rafforzamento del marchio, la compagnia aerea testimonierà in modo sempre più evidente tutto ciò che riconosciamo come la quintessenza dell’Italia – la sua storia, la sua cultura, il suo cibo e la sua moda. Deve essere una compagnia aerea di cui gli Italiani possano andare fieri.”
“Tuttavia, in conclusione, è necessario che l’azienda torni a funzionare, con l’obiettivo di chiudere con una redditività sostenibile a partire dal 2017.”
Hogan ha dichiarato di apprezzare il fatto che gli attuali azionisti, il management e i dipendenti di Alitalia, abbiano fatto molto per rendere l’azienda più stabile in vista del nuovo investimento.
“Alitalia ce la può fare e può tornare a crescere, ma deve ripartire da basi solide. Abbiamo chiarito fin dall’inizio che tutto il nostro investimento dovrà essere focalizzato a permettere la realizzazione del nuovo business plan, con cui si concretizzerà questo obiettivo.
“Il successo di questa strategia andrà a vantaggio dei viaggiatori, sia italiani che internazionali, che potranno usufruire di servizi migliori, con nuove destinazioni e una scelta più competitiva; dei dipendenti Alitalia, che possono avere prospettive più rosee nel lungo periodo, in un’azienda che tornerà a crescere; e, infine, del popolo italiano, che potrà nuovamente andare fiero della propria compagnia di bandiera”.
“Il cammino da percorrere è ancora lungo, prima per completare l’operazione e, poi, per realizzare questa nuova visione. Oggi è un giorno fondamentale in questo percorso e noi siamo orgogliosi del nostro ruolo di investitore strategico nella nuova Alitalia”.
Gabriele Del Torchio, Chief Executive Officer di Alitalia, ha dichiarato: “Si tratta di un risultato straordinario per Alitalia. Abbiamo dovuto prendere decisioni difficili nel corso di una trattativa molto impegnativa, ma siamo riusciti a trovare l’accordo necessario per dare forma e dimensione adeguata al futuro di Alitalia”.
“Grazie a questo investimento potremo riconquistare la stabilità finanziaria, consentendo la crescita a lungo termine di Alitalia e del settore viaggi e turismo nel nostro Paese”.
“Per questo importante risultato vorrei ringraziare tutto lo staff di Alitalia – uomini, donne, dirigenti e impiegati, piloti, equipaggi e personale d’ufficio – che hanno lavorato con passione e impegno per il nuovo lancio. Il percorso verso una Alitalia sostenibile e profittevole ha richiesto decisioni dure ma siamo tutti consapevoli che questo è un nuovo inizio, orientato alla crescita, che porterà nuove opportunità per tutti”.
L’articolato business plan prevede la rivitalizzazione del marchio Alitalia, che incarnerà tutti gli elementi che contribuiscono a rendere rinomato il Paese – cibo, moda, cultura e stile di vita – nell’ottica di un’ospitalità e di un concetto di servizio ‘Made in Italy’ di prim’ordine.
La sua realizzazione sarà accompagnata dall’adozione di misure atte a promuovere il turismo in arrivo dall’estero e a sostenere la crescita economica del Paese.
Pur mantenendo la rilevanza delle rotte a corto raggio, il nuovo network sarà incentrato sulla crescita proficua dei voli a lungo raggio, sia da Roma Fiumicino che da Milano Malpensa. Vi saranno voli verso nuove destinazioni, con frequenze maggiori in alcuni mercati già esistenti, e sarà rafforzato il network con destinazione Abu Dhabi, in modo da sfruttare la crescita del traffico tra Italia ed Emirati, e per offrire ai passeggeri Alitalia un’efficiente integrazione con il network internazionale di Etihad Airways.
A partire dalla Winter Season 2014, il collegamento di Alitalia tra Roma Fiumicino e Abu Dhabi passerà dagli attuali cinque voli la settimana a una frequenza giornaliera, e partirà un nuovo servizio di collegamento giornaliero tra Milano Malpensa e Abu Dhabi. I nuovi voli, che andranno ad aggiungersi ai servizi di collegamento quotidiani già offerti da Etihad Airways in questi mercati, aprono una serie di nuove opportunità di collegamento per i passeggeri di entrambe le compagnie aeree.
Dalla Summer Season 2015, Alitalia attiverà anche dei collegamenti tra altre città italiane e Abu Dhabi, e sono previsti, tra l’altro, voli diretti dagli scali di Venezia, Catania e Bologna.
Roma Fiumicino diventerà un hub intercontinentale ancora più grande in Europa. Assisteremo all’introduzione di cinque nuove rotte nell’arco dei prossimi quattro anni, mentre i voli a lungo raggio da Milano Malpensa saranno più che raddoppiati, raggiungendo i 25 voli a settimana entro il 2018. Si prevede che la flotta Alitalia di aerei a fusoliera larga (per le destinazioni a lungo raggio) crescerà di un terzo, mentre la flotta a fusoliera stretta (per le destinazioni a corto e medio raggio) sarà ridimensionata per soddisfare i requisiti del nuovo piano voli.
Gli aderenti al programma fedeltà MilleMiglia potranno accumulare e spendere miglia sui voli Etihad Airways e su quelli delle compagnie partner. È stata inoltre pianificata la futura integrazione dei programmi esistenti.
Mentre l’integrazione e l’ottimizzazione del piano voli genereranno una crescita considerevole in termini di ricavi per Alitalia, le sinergie di costo insite nella partnership offriranno una serie di grosse opportunità. Queste comprendono, tra l’altro, una maggiore efficienza nell’operatività dell’hub, oltre che approvvigionamenti congiunti nei settori degli aeromobili, dei motori, della manutenzione, della formazione, del catering, dell’assistenza a terra e del carburante. La partnership aprirà altresì la strada alla riprogettazione e all’automazione dei processi e dell’organizzazione del lavoro, in linea con le migliori prassi, oltre che all’adozione delle principali piattaforme informatiche.
Per servire meglio il mercato cargo italiano, terzo in Europa in termini di dimensioni, l’attività di Alitalia in questo settore verrà rilanciata e ampliata, con l’istituzione di un centro di eccellenza nel Nord Italia, investimenti nelle capacità di assistenza presso gli aeroporti italiani, e con l’ottimizzazione di un network di voli con capacità di cargo.
James Hogan dichiara che: “L’Italia è un mercato estremamente importante per Etihad Airways, sia dal punto di vista commerciale che turistico. Gli Emirati Arabi Uniti sono il primo partner commerciale dell’Italia nella regione del Medio Oriente e del Nord-Africa, e ospitano più di 10.000 cittadini italiani e 300 società italiane”.
“Riusciremo a offrire ai clienti opportunità irrinunciabili grazie all’integrazione dei nostri piani di volo con quelli dei nostri attuali partner, tra cui airberlin, Air Serbia, Etihad Regional, Jet Airways, Virgin Australia, Air Seychelles e Aer Lingus, e naturalmente il nostro partner strategico con il quale è in vigore un accordo di code-sharing, KLM-Air France”
Etihad Airways al momento opera voli giornalieri da Abu Dhabi a Roma e Milano, che completano i cinque voli alla settimana da Roma ad Abu Dhabi operati da Alitalia. Le due compagnie aeree hanno inoltre in vigore un accordo di code-sharing su un totale di altre 31 destinazioni.
Lo scorso mese, Alitalia e Etihad Airways sono state nominate “Official Global Airline Carriers for Expo 2015”, l’Esposizione universale che si terrà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015.
Gli advisor dell’operazione sono stati: Etihad Airways: JP Morgan (financial); DLA Piper e Chiomenti (legali); PricewaterhouseCoopers (due diligence). Alitalia: Citi (financial); Bonelli Erede Pappalardo (legal)
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/08-08-2014a.html
Sono gradite integrazioni/correzioni ove opportuno/necessario.
29 ottobre 2013 - Poste Italiane valuta ingresso in Alitalia
(ANSA) - ROMA, 29 OTT - ''Siamo in una fase di avvio, di studio, ne potremo parlare solo tra qualche settimana''. Così l'a.d. di Poste italiane, Massimo Sarmi, sul ruolo dell'azienda nella vicenda Alitalia, a margine di un'audizione alla Camera, ribadendo che Poste ''ha manifestato l'intenzione di aderire al completamento dell'aumento di capitale nella misura in cui si verifichino alcune condizioni''.
30 ottobre 2013 – Alitalia - il piano B di Air France
(MF)MILANO (MF-DJ)--Air France-Klm lascera' passare la scadenza del 16 novembre, primo termine per aderire all'aumento di capitale fino a 300 mln di Alitalia, diluendosi cosi' dall'attuale 25%, e si riservera' di
decidere al termine delle nuove due diligence, che potrebbero durare almeno un mese.
Se l'esito sara' positivo, scrive MF, la compagnia aerea franco-olandese fara' ancora in tempo a ripensarci fino al 31 dicembre e per risalire posizioni nel capitale Alitalia potra' acquistare le azioni inoptate, a
partire da quelle che nel frattempo saranno state prese in carico dalle banche del consorzio di garanzia, Intesa Sanpaolo e Unicredit.
La strada che si va delineando a Parigi e' proprio questa: eventuale adesione all'aumento di capitale solo ai tempi supplementari, con esborso contenuto (senza sovrapprezzo) e solo una volta ottenuta voce in capitolo
sul piano industriale e rinegoziato il debito. Una conferma indiretta del fatto che questa possa essere un'alternativa piu' che conveniente per i franco-olandesi arriva anche dai numeri della ricapitalizzazione.
31 ottobre 2013 - Alitalia, Air France-Klm azzera il valore della sua partecipazione
Il gruppo Air France-Klm ha «svalutato completamente il valore della sua quota in Alitalia», in seguito alla decisione dell'assemblea dei soci della compagnia italiana di lanciare un aumento di capitale da 300 milioni di euro. È quanto si legge nella relazione trimestrale del gruppo franco-olandese, consultata da Radiocor. Air France-Klm detiene il 25% di Alitalia. La decisione di azzerare il valore dei titoli Alitalia - spiega ancora la relazione trimestrale - avviene «tenuto conto delle incertezze che pesano sulla situazione» della compagnia italiana. Pertanto la quota di competenza di Air France-Klm delle perdite di Alitalia così come un accantonamento per svalutazione sono stati registrati nel bilancio trimestrale per un importo di 202 milioni di euro, nell'ambito delle società valutate a patrimonio netto. (Il Sole 24 Ore)
4 novembre 2013 - Alitalia, più esuberi nel nuovo piano; possibili 2.500 tagli, stretta sui manager
Sarà pronto alla fine della prossima settimana. E avrà un effetto dirompente sull’assetto attuale di Alitalia. Il piano «stand alone» che Gabriele Del Torchio, ad della compagnia, sta scrivendo con il contributo degli esperti di Boston Consulting, non farà sconti a nessuno e chiederà sacrifici a tutti, dai piloti agli stessi manager. Del resto la situazione di mercato peggiore delle previsioni impone una terapia shock, ben più drastica di quella definita un paio di mesi fa. Una cura da cavallo che comprende interventi ad ampio raggio, ribaltando le logiche industriali fino ad oggi seguite. Il tutto dovrebbe essere discusso e approvato prima dell’aumento di capitale, cioè del fatidico 16 novembre. Per poi recepire i contributi di Poste e dell’alleato estero.
http://www.ilmessaggero.it/economia/...e/349361.shtml
5 novembre 2013 - Alitalia, ritorna in pista Etihad
6 novembre 2013 - Alitalia chiude ad Air France «Prima versate poi chiedete»
ROMA Alitalia respinge le proposte di Air France: no a gruppi di lavoro congiunti per predisporre il nuovo piano industriale. E no alla due diligence. Piuttosto fateci sapere che cosa intendete fare sull’aumento di capitale. Nello stesso giorno in cui hanno risposto al cfo Philippe Calavia, Roberto Colaninno e Gabriele Del Torchio hanno replicato anche al presidente Alexandre de Juniac. «Ci riferiamo alla sua proposta - si legge nella missiva in inglese, di sei pagine - di mettere in piedi una squadra di lavoro (working team) composta da manager di Air France e Alitalia per lavorare in modo congiunto a partire dal 4 novembre sulla strutturazione di un nuovo business plan per Alitalia, su una due diligence legale finanziaria e contabile di Alitalia, sull’elaborazione di una struttura del capitale e del debito sostenibile. Un lavoro congiunto da mantenere confidenziale che richiederebbe una durata non inferiore a quattro settimane».
Ebbene, secondo il presidente e l’ad di Cai è «piuttosto chiaro che tale proposta non è finalizzata a supportare Air France nel processo decisionale riguardante la sottoscrizione della sua quota di aumento di capitale, ma per creare le basi di una differente e più ampia transazione a combinare i business di Alitalia ed Air France». Senza mezzi termini, Colaninno e Del Torchio scrivono che «personalmente, non siamo convinti che la creazione di gruppi di lavoro congiunti per le finalità di cui sopra sia consigliabile in un momento come quello attuale, nel quale un’offerta di sottoscrizione di un aumento di capitale che potrebbe comportare significativi cambiamenti nella base degli azionisti di Alitalia è ancora pendente mentre il management di Alitalia è completamente dedicato a implementare il piano finanziario recentemente approvato dal consiglio di amministrazione e la maggior parte dei consiglieri di Alitalia ha offerto le dimissioni» (lo stesso Colaninno si è dichiarato indisponibile a una rielezione in posizione apicale).
C’è di più. «Noi riteniamo - rispondono i vertici di Alitalia - che imbarcarsi in un esercizio di due diligence che appare essere, per tipologia, portata e natura, tipico di una transazione di m&a, sarebbe abbastanza inusuale in una situazione nella quale nemmeno i termini di base, le linee guida e gli obiettivi di fondo di una potenziale transazione che coinvolga Alitalia e Air France Klm, sono stati discussi o condivisi tra le parti interessate». (IL Messaggero, pag. 21)
8 novembre 2013 - Piano di emergenza Alitalia: tagli a personale, stipendi e aerei»
ROMA — Il piano di emergenza stand alone preparato da Gabriele Del Torchio, è quasi pronto e prevede nuovi sacrifici per tutti i dipendenti. Martedì prossimo l’amministratore delegato di Alitalia porterà in cda un dossier pieno zeppo di tagli e risparmi che sulla carta arrivano a quasi 100 milioni di euro complessivi. (Repubblica)
13 novembre 2013 - Il Consiglio di Amministrazione approva la revisione del Piano Industriale ‘stand alone’.
Si è riunito oggi a Roma, presieduto da Roberto Colaninno, il Consiglio di Amministrazione di Alitalia - Compagnia Aerea Italiana S.p.A.
Il Cda ha approvato la revisione del piano industriale che si basa sulla ricerca di una accresciuta efficienza nella gestione delle attività e su un miglioramento della capacità di competere sul mercato anche attraverso una severa riduzione dei costi.
Il piano prevede anche la riduzione del numero di aerei a medio raggio, con il mantenimento del numero di ore volate rispetto al 2013 grazie a un miglior utilizzo della flotta. Saranno aumentati i voli internazionali e intercontinentali.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/13-11-2013.html
13 novembre 2013 - Alitalia sceglie di andare ai tempi supplementari
Si andrà ai supplementari per concedere ancora un po’ di tempo ad Air France-Klm, casomai la compagnia aerea transalpina ci ripensasse e decidesse di sottoscrivere l’aumento di capitale da 300 milioni di euro dell’Alitalia. La motivazione ufficiale addotta dalla compagnia italiana per l’allungamento dei termini dell’operazione di ricapitalizzazione però è un’altra: dare modo agli azionisti non presenti in consiglio di amministrazione di prendere visione degli aggiornamenti del piano industriale e decidere di conseguenza se esercitare o meno i diritti d’opzione.
Ma il rinvio dal 15 al 27 novembre servirà anche per acquisire, a ricapitalizzazione ancora aperta, l’esito dell’assemblea di Poste Italiane, fissata per il 20 novembre prossimo. L’intervento del gruppo, controllato del Tesoro e guidato dall’amministratore delegato Massimo Sarmi, con 75 milioni di euro a copertura dell’inoptato, è vincolato al raggiungimento di quota 225 milioni di euro da parte degli altri soci di Alitalia e al momento sono stati versati soltanto 170 milioni.
http://www.milanofinanza.it/news/det...0supplementari
15 novembre 2013 - Alitalia: si ritira Air France, avanza Etihad. Parigi riduce la quota. Lupi: adesso è possibile trovare un nuovo socio
ROMA Air France alza bandiera bianca, annunciando ufficialmente di non voler aderire all’aumento di capitale di Alitalia. E spalanca così le porte ad Etihad, la compagnia degli Emirati, pronta a diventare il nuovo partner industriale della compagnia tricolore. Parigi ha fatto il gran passo al termine di una notte di riflessione e dopo il cda in cui ha bocciato - per l’ennesima volta - il piano industriale messo a punto dall’ad Gabriele Del Torchio. (Il Messaggero)
20 novembre 2013 - Alitalia, Poste modifica statuto includendo servizi trasporto aereo
ROMA (Reuters) - L'assemblea di Poste Italiane ha dato il via libera alla modifica del proprio statuto, oggi, includendo nel proprio oggetto sociale anche i servizi di trasporto aereo.
Lo si legge in una nota. La modifica dello statuto era necessaria per consentire alla società guidata da Massimo Sarmi di investire in Alitalia.
"L'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane presieduta da Giovanni Ialongo si è riunita in data odierna e, alla luce della relazione dell'amministratore delegato sull'operazione Alitalia, pur ritenendola compatibile con le disposizioni statutarie, ha deliberato la modifica dello statuto includendo nell'oggetto sociale anche i servizi di trasporto aereo", si legge nel comunicato.
La partecipazione di Poste, controllata al 100% dal Tesoro, in Alitalia sarà di 75 milioni di euro.
Air France-Klm, partner industriale di Alitalia, non ha sottoscritto l'aumento di capitale della compagnia in crisi di liquidità, che per ora è stato coperto per circa 130 milioni di euro.
http://borsaitaliana.it.reuters.com/...9AJ04020131120
29 novembre 2013 - La ricerca di un Partner
Alitalia dopo aver messo cassa i primi 173 milioni - sicura che verrà collocato l'intero aumento di capitale da 300 milioni - passa alla fase due: la ricerca del partner. Una delegazione di Alitalia ha avuto oggi nella capitale russa colloqui con Aeroflot. Della delegazione faceva parte il vice direttore generale business, Giancarlo Schisano, che è stato visto entrare nella sede centrale della compagnia aerea russa, sulla centrale via Stary Arbat. Contattato telefonicamente, Schisano ha preferito non commentare mentre non è stato possibile raggiungere l'ufficio stampa di Aeroflot.
Air France-Klm, che si è sfilata dall'aumento di capitale (diluendo così la propria quota dal 25% a circa il 7%), non dovrebbe intervenire nemmeno nella seconda fase di sottoscrizione dell'inoptato
26 novembre 2013 - O’Leary: «Potremmo entrare nel capitale di Alitalia»
Roma,– Alitalia ringrazia la società Ryanair per la sua proposta di collaborazione sull’aeroporto di Roma Fiumicino, ma tiene a ricordare che possiede una sua strategia, un suo Piano Industriale, una sua flotta e propri equipaggi che le consentono di avere i necessari flussi di traffico per alimentare i collegamenti internazionali e intercontinentali in partenza dall’hub di Fiumicino. Ogni settimana Alitalia fa decollare e atterrare a Fiumicino oltre 2400 voli collegando lo scalo romano con 78 destinazioni.
I prezzi annunciati da Ryanair per i suoi nuovi voli da Fiumicino verso Catania, Palermo e Lamezia sono sostanzialmente in linea con quelli che già oggi Alitalia offre per gli stessi collegamenti.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/26-11-2013aa.html
9 dicembre 2013 - Alitalia, stipendi tagliati e 1.500 esuberi
ROMA - Tagli agli stipendi superiori ai 40 mila euro lordi, ricorso massiccio ai contratti di solidarietà e circa 1.500 esuberi.
E ancora: cancellazione dei benefit dei dirigenti e profonda revisione della struttura dei costi interni. E’ pronto il piano Alitalia in vista dell’incontro con i sindacati di martedì. Vertice che si annuncia caldissimo
IL CUORE DEL PIANO
L’obiettivo dell’ad Gabriele Del Torchio è ambizioso: arrivare ad una riduzione complessiva dei costi tra il 20 e il 25%. Concentrando l’attenzione sul personale che rappresenta, secondo Cai, la voce più importante su cui incidere.
http://www.ilmessaggero.it/articolo....z=LANCIO_NOTTE
10 dic 2013 - Alitalia: no comment Etihad su ingresso in Data Room
MILANO (MF-DJ)--Etihad non ha commentato le indiscrezioni secondo le
quali sarebbe entrata nella data room Alitalia con la prospettiva di
decidere entro Natale se investire o meno.
Un portavoce della compagnia emiratina, contattato da Mf-Dowjones, ha
risposto con un "no comment" alla richiesta di una conferma o di una
smentita delle indiscrezioni.
http://www.milanofinanza.it/news/det... Data Room
17 dicembre 2013 - Alitalia l’invito di Lufthansa «Non volate verso il Golfo»
«La sua strada è diventare una low cost di qualità come AerLingus». «Comperarla noi? No, ha troppi debiti »
http://www.corriere.it/economia/13_d...0f6cb301.shtml
20 dicembre 2013 - Consiglio di Amministrazione di Alitalia
Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia, riunitosi sotto la presidenza di Roberto Colaninno, preso atto degli impegni di sottoscrizione e dei versamenti effettuati o da effettuare, ha confermato che l'aumento di capitale per massimi 300 milioni di euro si è concluso con successo.
A conclusione dell’operazione di aumento di capitale, entreranno a far parte della compagine azionaria, come nuovi soci: Poste spa, Unicredit Spa, Odissea Spa di Antonio Percassi
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/20-12-2013.html
27 dicembre 2013 – Arriva la conferma di Hogan: "Valutiamo l'investimento in Alitalia"
Etihad conferma l'intenzione di investire in Alitalia. "Stiamo valutando l'ipotesi" sostiene, in un'intervista al Wall Street Journal, il ceo del vettore, James Hogan.
Il manager non ha specificato le modalità dell'investimento, limitandosi a dire che la policy aziendale prevede di lasciare ai singoli vettori lo sviluppo dei loro business model, lavorando con compagnie presenti in Paesi dove, spiega Hogan, "difficilmente potremmo raggiungere la penetrazione domestica".
13 gennaio 2014 - Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti
Si è riunita oggi, presso la sede legale di Alitalia, l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti della Compagnia nella compagine azionaria che si è determinata a seguito della conclusione dell’aumento di capitale di 300 milioni di euro e della conversione del prestito obbligazionario per ulteriori 91.543.005 euro per un totale di 391.543.005 euro.
L’azionariato di Alitalia è così composto:
Intesa Sanpaolo 20,59%
Poste spa 19,48%
Unicredit 12,99%
Immsi 10,19%
Atlantia 7,44%
AF/KLM 7,08%
Fire Spa 4,28%
Odissea Srl 3,90%
Macca srl 3,69%
Pirelli &co spa 2,67%
G&C Holding 1,24%
Finanziaria di Part e Inv. 1,18%
Aura Holding 0,92%
I2 Capital spa 0,95%
Marcegaglia spa 0,75%
Loris Fontana 0,59%
Toto spa 0,41%
THSA 0,41%
Fondiaria SAI 0,35%
Equinocse Sarl 0,30%
Solido Holding 0,21%
Acqua Marcia Fin. 0,14%
GFMC srl 0,14%
Vitrociset spa 0,10%
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/13-01-2014.html
15 gennaio 2014 - Alitalia: Etihad orientata a chiedere 100% write-off crediti banche
MILANO (MF-DJ)--Il piano che Etihad sta approntando in vista della presentazione della sua offerta per salire fino al 49% di Alitalia e' un piano che comportera' sacrifici molto corposi per tutte le parti interessate. Secondo quanto ha appreso Mf-DowJones da una fonte vicina al dossier il management e gli advisor della compagnia emiratina stanno studiando un piano lacrime e sangue che prevede allo stato un write off del 100% dei crediti vantati dalle banche e di una buona parte dei crediti industriali. Alla fine del terzo trimestre l'indebitamento finanziario di Alitalia ammontava a 813 milioni di euro. Alla controparte governativa, secondo quanto si apprende, gli emiratini chiederebbero da un lato l'abbassamento delle tariffe Enav e dall'altro una modifica della normativa relativa al trasporto aereo, in particolare per quanto riguarda la gestione degli slot. Considerevoli anche i sacrifici che verrebbero chiesti alla compagnia. In primo luogo si parte dalla razionalizzazione degli scali, con il taglio di tutte le rotte improduttive. Il taglio delle rotte inevitabilmente porterebbe con se' sia il taglio del parco aeromobili sia del personale.
16 gennaio 2014 - Alitalia: riserbo Etihad, ma avverte "non facciamo beneficenza"
(AGI) - Zurigo, 16 gen. - Etihad mantiene il massimo riserbo sulle trattative per entrare in Alitalia, ma al contempo lancia un messaggio ben preciso: "Noi non siamo una Compagnia di beneficenza". Ad affermarlo il presidente e amministratore delegato di Etihad, James Hogan, che oggi a Zurigo ha presentato il primo aereo con l' Ivrea ' Etihad Regional' operato dalla Svizzera Darwin Airline, in cui la compagnia di Abu Dhabi ha acquistato il 33,3%.
Hogan ha opposto un ' no comment' a tutte le domande sullo stato delle trattative con Alitalia.
Parlando della propria strategia di investimento ha pero' lanciato un messaggio: "Non siamo una Compagnia di beneficenza, non abbiamo sovvenzioni e sussidi, devo rivolgermi al mercato e fare il mio business plan".
22 gennaio 2014 - Incontro con Alitalia su Piano Industriale 2014-2016, il confronto si protrae nei gironi successivi
Alitalia, l'azienda incontra i sindacati: 1.900 esuberi, no a licenziamenti. Gli esuberi - spiegano le medesime fonti - riguardano 280 piloti, 350 assistenti di volo, 480 addetti del personale di terra, 190 della manutenzione e 600 degli uffici.
http://www.ilsole24ore.com/art/noti...ri-no-licenziamenti-151805.shtml?uuid=AB9uRSr
23 gennaio 2014 - Alitalia: Aifrance, un investimento futuro resta possibile
(ANSA) - L'aumento di capitale deciso a fine 2013, ha aggiunto,era "un'occasione per consolidare", ma " non abbiamo aderito perché avevamo posto delle condizioni, e queste condizioni non sono state rispettate". In ogni caso, queste condizioni "sono ancora sul tavolo", per un possibile investimento futuro. "Restiamo un partner leale per Alitalia", ha aggiunto, ricordando che tra le due compagnie ci sono diversi progetti di collaborazione, partnership e sinergie "che convengono ancora più ad Alitalia che ad Air France-Klm"
23 gennaio 2014 - Alitalia: De Juniac,Air France non partecipa negoziati Etihad
(ANSA) - "Non partecipiamo alle trattative tra Alitalia ed Etihad, sono trattative tra le due compagnie". Lo ha affermato l'ad di Air France-Klm, Alexandre de Juniac, durante un incontro con la stampa a Parigi. "In ogni caso, crediamo che se Etihad farà qualcosa non sarà in modo ostile ad Air France-Klm - afferma - perché abbiamo forti partnership e sinergie con Alitalia, e se fossero cancellate l'effetto sarebbe molto cattivo per il business di Alitalia, e quindi per gli affari di un possibile nuovo partner. E questo Etihad lo sa"
25 gennaio 2014 - Alitalia, l'azionista G&C chiede danni per 85 milioni di euro
http://espresso.repubblica.it/affari...lioni-1.149869
1-2 febbraio 2014 - il Presidente del Consiglio Enrico letta si reca in visita negli Emirati Arabi Uniti
http://www.governo.it/Notizie/Palazz...io.asp?d=74534
2 febbraio 2014 - Alitalia e Etihad Airways annunciano l'avvio della fase finale di una due diligence volta al possibile investimento di Ethiad in Alitalia
Gabriele Del Torchio, Amministratore Delegato di Alitalia, e James Hogan, Presidente e CEO di Etihad Airways, confermano che Alitalia ed Etihad Airways sono entrati nella fase finale di un processo di due diligence volta al possibile investimento di Etihad Airways in Alitalia.
Nei prossimi 30 giorni entrambe le compagnie e i loro advisor stabiliranno come sviluppare una strategia comune per raggiungere gli obiettivi che i due vettori si sono prefissati.
La due diligence dovrà affrontare e risolvere tutti i temi che possano pregiudicare la definizione di un adeguato piano industriale, la cui completa realizzazione produrrà una redditività sostenibile per Alitalia.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/02-02-2014.html
2 febbraio 2014 - Le condizioni di Etihad
Gli arabi di Etihad si avvicinano all'Alitalia. Le due compagnie entrano nella fase finale del negoziato che potrebbe portare all'investimento della compagnia di Abu Dhabi in quella italiana. Gabriele Del Torchio, amministratore delegato di Alitalia, e James Hogan, presidente e amministratore delegato di Etihad Airways, hanno confermato oggi che le due compagnie «sono entrate nella fase finale di un processo di due diligence volta al possibile investimento di Etihad Airways in Alitalia».
La verifica dei conti di Alitalia
Con la due diligence verrà fatta la verifica economica, patrimoniale e finanziaria dei conti e dei contratti di Alitalia, in sostanza verrà messa a nudo la sua situazione contabile. "Nei prossimi 30 giorni - dice un comunicato congiunto delle due società - entrambe le compagnie e i loro advisor stabiliranno come sviluppare una strategia comune per raggiungere gli obiettivi che i due vettori si sono prefissati. La due diligence dovrà affrontare e risolvere tutti i temi che possano pregiudicare la definizione di un adeguato piano industriale, la cui completa realizzazione produrrà una redditività sostenibile per Alitalia».
In cinque anni 2,5 miliardi di perdite per la compagnia dei "patrioti"
L'annuncio è stato dato mentre il presidente del Consiglio, Enrico Letta, è ad Abu Dhabi, dove ha detto che «Alitalia è una priorità». La visita è stata effettuata dal presidente del Consiglio per convincere gli investitori del ricco emirato a guardare all'Italia. Nei colloqui in corso da alcuni mesi tra le due compagnie, il vettore arabo ha posto condizioni molto dure per rendersi disponibile a un investimento che è stimato in un valore fino a 300-350 milioni di euro e avverrebbe con un aumento di capitale. Nel 2013 Alitalia ha perso più di 300 milioni, il bilancio non è ancora definitivo, mentre ammontano a circa 2,5 miliardi le perdite nette nei primi cinque anni di attività, dal 2008 al 2013, per la compagnia dei Capitani coraggiosi o "patrioti", voluta nel 2008 da Silvio Berlusconi e presieduta da Roberto Colaninno. Se non ci fosse stato il piano di salvataggio con l'intervento, voluto dal premier Letta, di Poste Italiane, che a fine dicembre hanno versato 75 milioni nel capitale, Alitalia sarebbe fallita.
Le condizioni di Etihad
Nelle prossime settimane si dovrà verificare se le richieste di Etihad sono state soddisfatte. La prima condizione è la ristrutturazione finanziaria e l'alleggerimento del peso del debito. Alitalia prima dell'aumento di capitale di 300 milioni concluso in dicembre aveva circa 900 milioni di debiti finanziari netti, mentre il debito complessivo lordo, compreso quello commerciale, era di circa 2,5 miliardi di euro. Con le banche è ancora in discussione un nuovo finanziamento di 200 milioni di euro, senza il quale Alitalia esaurirebbe la liquidità in poche settimane.
La riduzione dei costi del personale
La seconda condizione posta da Etihad è una riduzione dei costi del personale e della forza lavoro. Alitalia sta discutendo con i sindacati un piano che prevede la cassa integrazione e contratti di solidarietà, per due anni, per oltre 2.300 dipendenti complessivi, tra gente di terra, piloti e assistenti di volo. La trattativa sindacale si è sbloccata sabato, gli incontri riprenderanno lunedì pomeriggio.
Le condizioni sul sistema aeroportuale italiano
Terza condizione posta dagli emiratini è che il sistema aeroportuale italiano funzioni e lavori bene insieme alla compagnia aerea, in particolare Roma Fiumicino, che ci siano collegamenti ferroviari veloci ed efficienti. Su questo le infrastrutture sono carenti, sia i servizi aeroportuali di AdR, per anni la società dei Benetton ha investito meno degli impegni assunti con lo Stato, sia il collegamento ferroviario tra Fiumicino e Roma, lento e inefficiente. Addirittura l'alta velocità non esiste, né a Fiumicino né in altri scali italiani. Del resto i vertici di Alitalia-Cai negli ultimi cinque anni anziché cercare un accordo con le Fs per migliorare i servizi si sono fatti la guerra per la competizione sulla Roma-Milano Linate. In questo pienamente ricambiati da Mauro Moretti, l'a.d. del gruppo Fs.
http://www.ilsole24ore.com/art/finan...l?uuid=ABA0jyt
3 febbraio 2014 - Alitalia: Lufthansa contro accordo Etihad, è aiuto Stato
(ANSA) - FRANCOFORTE, 3 FEB - La compagnia aerea Lufthansa attacca il progetto di alleanza attualmente in discussione tra Etihad Airways e Alitalia, definendolo una forma di aiuto di Stato mascherato. "Noi chiediamo alla Commissione Ue - si legge in una nota del gruppo tedesco - di proibire tali tattiche di aggiramento" delle regole della concorrenza. (ANSA).
4 febbraio 2014 - Arabi in Alitalia? «Salvaguardare Malpensa»
Regione divisa. Cattaneo: Etihad acquisti anche Sea. Maroni: no, la società resti pubblica
http://milano.corriere.it/milano/not...db171b02.shtml
5 febbraio 2014 - Agli emiri dell'Etihad piace l'aeroporto di Linate
Nella complessa ma serrata trattativa che dovrebbe condurre a breve alle nozze con Alitalia, la compagnia degli Emirati Arabi Uniti, secondo fonti vicine al dossier, ha posto una serie di condizioni a garanzia dell'investimento. Tra le altre, il via libera istituzionale ad un piu' intenso utilizzo dello scalo cittadino milanese controllato dalla Sea - che gestisce anche Malpensa - per le rotte verso tutte le capitali europee, verso Mosca, Istanbul e il Nord Africa. Si tratta di direttrici che gli arabi considerano commercialmente molto interessanti e complementari al loro traffico su Abu Dhabi e, un domani, su Fiumicino e che i loro alleati di Air France-Klm - destinati a conservare un ruolo importante nel futuro assetto di Alitalia - vedono con altrettanto favore. Ma non e' detto che la richiesta possa essere accolta. (AGI)
6 febbraio 2014 - Air France says Etihad deal strengthens Alitalia investment case
Air France-KLM is still open to investing more in its struggling Italian partner Alitalia if restructuring conditions are met, despite the breakdown of talks last year and the emergence of a potential Middle Eastern investor.
Chief executive Alexandre de Juniac said in an interview with the Financial Times that a mooted investment from Abu Dhabi flag carrier Etihad Airways announced last week could even strengthen their business case for investing.
http://www.ft.com/cms/s/0/0595bb4c-8...#axzz2sWgziwcx
7 febbraio 2014 - Alitalia-Etihad: faccia a faccia tra Del Torchio e Hogan, al via la due diligence
Weekend senza riposo nel quartier generale di Alitalia.
James Hogan, ceo di Etihad Airways, sarebbe già infatti atterrato a Roma per incontrare Gabriele Del Torchio (nella foto), a.d. della major italiana e discutere a quattr'occhi dell'accordo. Con il numero uno della compagnia di Abu Dhabi sarebbe giunta anche una delegazione di circa 40 tra dirigenti e advisor incaricati della due diligence su conti e rotte targati Az.
Lo riferisce corriere.it citando quanto riportato da Repubblica e Il Messaggero.
7 febbraio 2014 - Alitalia: Ghizzoni, con Etihad troveremo una soluzione
(MF-DJ)--"Abbiamo avviato di recente il tavolo di lavoro con le banche. C'e' stato un incontro ieri o l'altro ieri a Roma. Siamo convinti che una soluzione si trovera'. Ci si e' dati un tempo abbastanza breve per trovare una soluzione". Lo ha affermato Federico Ghizzoni, a.d. di Unicredit, a margine della presentazione "Unicredit per l'Agricoltura", parlando dello stato dei negoziati sul futuro di Alitalia e in particolare su una eventuale richiesta di ristrutturazione del debito alla banche creditrici (tra cui Unicredit) in vista del possibile ingresso di Etihad. "Le prime impressioni", ha continuato Ghizzoni, "che hanno riportato i miei sono di un tavolo costruttivo. Poi e' ovvio che uno chiede e l'altro deve negoziare". L'a.d. ha comunque precisato che "non parliamo di ristrutturazione del debito. Parliamo di come proseguire il rapporto con le banche nel caso in cui Etihad diventasse azionista di Unicredit". lab (fine) MF-DJ NEWS
12 febbraio 2014 - Alitalia sceglie Citi per trattare con Etihad. La decisione presa ieri dopo una call con i grandi azionisti
MILANO Alitalia si dota di un advisor per le trattative finali dell’alleanza nei cieli con Etihad. La scelta sarebbe ricaduta su Citi, voluta soprattutto dalle Poste. Ieri pomeriggio ci sarebbe stata una riunione in conference call tra i principali azionisti della compagnia, presente Sergio Erede dello studio Bonelli Erede Pappalardo, consulente legale della società e Gabriele Del Torchio: c’erano Roberto Colaninno, Vittorio Ogliengo (Unicredit), Gaetano Miccichè (Intesa Sanpaolo), Alessandro Zurzolo (Poste) e un rappresentante di Atlantia. La necessità di avere un advisor finanziario sarebbe venuta a galla negli ultimi tempi e se ne sarebbe discusso nel consiglio tenutosi due giorni fa a Roma. Nello stesso giorno sarebbero stati costituiti quattro gruppi di lavoro misti fra il team di Del Torchio e gli uomini di Etihad: si occuperanno del network, operatività (manutenzione gestione degli aerei), revisione del piano, due diligence.
(Il Messaggero, pag. 15)
19 febbraio 2014 - Alitalia taglia le navette Roma-Milano meno operativi, gli slot andranno a voli Ue
L’annuncio non ancora ufficiale viene dall’Enac: la compagnia ha chiesto di destinare gli spazi di atterraggio-decollo da Fiumicino e da Linate a nuovi collegamenti europei
http://roma.corriere.it/roma/notizie...af0e5a04.shtml
20 febbraio 2014 - Alitalia: Renzi vede Montezemolo e Al Mubarak (ceo Mubadala)
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 feb - Il presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi ha incontrato questa sera Luca Cordero di Montezemolo. All'incontro, a quanto si apprende, ha partecipato anche Khaldoon Khalifa Al Mubarak, Ceo del fondo emiratino Mubadala, con il quale si e' discusso della trattativa tra Alitalia ed Etihad per l'ingresso della compagnia degli Emirati Arabi nel capitale del vettore italiano.
Nei giorni scorsi era circolata l'ipotesi che Montezemolo, una volta conclusa positivamente la trattativa con Etihad, sarebbe potuto diventare presidente di Alitalia.
26 febbraio 2014 - Alitalia: Del Torchio, trattattive con Etihad per 3/4 settimane
Milano (MF-DJ)--Le trattative tra Alitalia ed Etihad "proseguono, siamo in fase di 2 diligence che ragionevolmente si concludera' nel giro di 3/4 settimane". Lo ha detto l'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, a margine della presentazione del nuovo Ulisse, la rivista della compagnia italiana a Milano.
27 febbraio 2014 - Alitalia: Air France, potere veto su ingresso soci
ROMA (MF-DJ)--Air France-Klm vuole potere di veto sull'ingresso di nuovi soci, Etihad in primis, in Alitalia. Secondo quanto riportato oggi dal Messaggero, la richiesta del vettore franco-olandese sarebbe contenuta nella proposta di modifica di un articolo dello statuto, presentata all'assemblea dello scorso 18 febbraio. L'esame della modifica sarebbe pero' stata rinviato alla prossima assemblea, sollecitata dalla stessa Air France. Intanto i negoziati Alitalia-Etihad procedono, e come ha ricordato ieri il consigliere delegato di Intesa, azionista della compagnia, la due diligence di Etihad su Alitalia "dovrebbe concludersi entro la fine di aprile".
2 marzo 2014 - Via libera di Lupi a Etihad-Alitalia Montezemolo verso la presidenza
ROMA — Maurizio Lupi e James Hogan non si erano mai incontrati fino ad ora. Ma il cambio di governo e l’ascesa di Matteo Renzi a Palazzo Chigi, hanno portato in cima alle rispettive agende un incontro “chiarificatore” tra il ministro dei Trasporti e il numero uno di Etihad.
Ieri pomeriggio Lupi è andato a Fiumicino nella sede Alitalia, per incontrare l’ad della compagnia del Golfo. Ufficialmente si è trattato solo uno scambio di idee sul dossier aperto da alcune settimane. In realtà Hogan, anche a nome degli emiri che detengono la proprietà del vettore, ha voluto sentire dalla viva voce di Lupi se l’esecutivo Renzi vedesse ancora di buon occhio l’ingresso di Etihad a Fiumicino. Il neo premier, da parte sua, avrebbe dato la benedizione all’operazione confermando tutti gli impegni già presi da Enrico Letta. (Repubblica)
3 marzo 2014 - Etihad CEO gives 50-50 chance for Alitalia deal
(Reuters) - Etihad Airways' talks on investing in struggling Italian carrier Alitalia could swing either way and hinge on terms laid down by the Abu Dhabi-based airline, Etihad's chief executive said on Monday.
Talks between the airlines intensified last month and sources close to the matter said Etihad might be interested in buying a stake of up to 40 percent in the Italian carrier.
Asked in an interview how confident he was at this stage of the deal going through, James Hogan said: "It's 50-50." He added that the talks could go either way.
http://uk.reuters.com/article/2014/0...A220KN20140303
23 marzo 2014 - Alitalia: Welt, Etihad punta a fonderla con Air Berlin
(ANSA) - BERLINO, 24 MAR - «Air Berlin dovrebbe diventare italiana»: è il quotidiano tedesco die Welt, fra gli altri, a dare la notizia del progetto di Etihad per la compagnia di volo tedesca di cui è azionaria, oggi in questi termini e in prima pagina. La linea aerea tedesca potrebbe essere fusa con Alitalia, si legge nel sottotitolo. «Fattori di insicurezza per l'operazione - scrive la Welt - sono il governo e i sindacati italiani».(ANSA)
1 aprile 2014 – Etihad, ormai finita la due diligence su Alitalia
ROMA/MILANO (Reuters) - Etihad, ormai finita la due diligence su Alitalia, svelerà entro qualche giorno una bozza di piano industriale in cui chiede al management italiano vere riduzioni di personale e alle banche creditrici un calo del debito.
Una prima fonte vicina al dossier descrive questa fase come "un puzzle in cui i pezzi devono trovare il loro posto tutti assieme". Se le cose andranno come tutte le parti in gioco auspicano, governo incluso, "a fine aprile, metà maggio, si arriverà ad avere un piano dettagliato e quindi il closing della trattativa e l'offerta di Etihad", aggiunge la fonte.
Questa fonte ed altri soggetti vicini al dossier che Reuters ha interpellato ricostruiscono da punti di vista diversi lo stato della vicenda che, secondo le parole di una settimana fa del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, avrebbero dovuto portare "presto" a un piano della compagnia del Golfo per Alitalia.
"Non ci sono particolari novità, le posizioni sono chiare. Etihad entra a certe condizioni, cioè una riduzione del personale e una riduzione del debito", ha sintetizzato una delle fonti sentite oggi. Ovviamente ottenuti questi pre-requisiti, il piano dirà quali rotte, quale flotta, quali obiettivi avrà l'Alitalia a guida araba.
Interpellata Alitalia non fa commenti.
3 aprile 2014 - Alitalia, conclusa due diligence. Etihad verso chiusura della trattativa
13:51 - "Ad oggi la due diligence è praticamente conclusa". Lo ha detto Gabriele Del Torchio, a.d. di Alitalia, in relazione alla trattativa con Etihad. "Adesso stiamo aspettando di vederci - ha concluso - per approfondire i temi ed entrare nella fase negoziale". Mercoledì il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, aveva affermato che la trattativa era vicinissima alla conclusione.
5 aprile 2014 - Alitalia, Ghizzoni: stiamo aspettando che arrivi lettera Etihad."E aspetto di capire il suo contenuto"
Cernobbio (Como), (TMNews) - "Sto aspettando e sperando che arrivi la lettera" di intenti da parte di Etihad e "stiamo aspettando di capire cosa c'è nella lettera". È quanto si è limitato ad affermare l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, in merito alla trattativa tra Alitalia e la compagnia araba Etihad. "Che lo crediate o no non ci sono state date delle anticipazioni neanche a noi, quindi non ci sono discussioni di alcun tipo non avendo avuto contezza del contenuto della lettera", ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa al workshop Ambrosetti.
10 aprile 2014 - Alitalia, Renzi riceve l’ad di Etihad Hogan
Il premier Matteo Renzi ha ricevuto a palazzo Chigi l’ad di Etihad, James Hogan, in merito alla trattativa con Alitalia. All’incontro era presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.
11 aprile 2014 - Etihad pronta a investire fino a 500 mln in Alitalia, a giorni lettera intenti, dice fonte
ROMA (Reuters) - Etihad è pronta a investire fino a 500 milioni di euro in Alitalia dopo che l'incontro di ieri sera tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e l'amministratore delegato della compagnia del Golfo James Hogan ha segnato "passi avanti decisivi", riferisce una fonte vicina al dossier.
"La lettera di intenti arriverà nel giro di qualche giorno. Etihad non viene a mettere una toppa ma a cambiare il volto di Alitalia che diventerà una compagnia a cinque stelle", ha detto la fonte.
Etihad punta a rilevare il 49% di Alitalia con un esborso di circa 350 milioni, per un investimento complessivo nella compagnia attorno a 500 milioni. Chiede però un taglio del costo del lavoro equivalente a circa 2.000 esuberi di cui la metà con cig a zero ore.
Un'altra condizione posta dal gruppo arabo è una forma di ristrutturazione del debito per almeno 400 milioni.
I soci di Alitalia potrebbero poi essere chiamati a un ulteriore ricapitalizzazione, la cui necessità e i dettagli sono ancora da decidere.(Corriere.it)
17 aprile 2014 - Salta a sorpresa il matrimonio tra Etihad ed Alitalia
Alitalia, Lupi assicura: gli azionisti risponderanno alle richieste di Etihad. Gli emiri: nessuna garanzia su tagli e debiti.
Salta a sorpresa il matrimonio tra Etihad ed Alitalia. A un passo dalle nozze, ieri sera il vettore di Abu Dhabi si sarebbe tirato indietro, mettendo nero su bianco che non ci sono - almeno per il momento - le condizioni tecniche e quelle politiche per far decollare l’alleanza. Insomma, secondo quanto risulta al Messaggero i desiderata degli Emiri non sarebbero stati accolti dagli azionisti italiani nè il governo avrebbe offerto garanzie sufficienti. Di qui il dietrofront e la rottura traumatica di un corteggiamento durato mesi. Quasi una maledizione quindi, visti i precedenti con Air France.
http://economia.ilmessaggero.it/eco...onio_emiri_tagli_personale_rotte/637836.shtml
19 aprile 2014 - Alitalia-Ethiad, gli advisor cercano di far ripartire la trattativa. Gli esuberi potrebbero calare
Citi e JpMorgan provano a ricucire i rapporti fra Alitalia e Etihad, dopo la lettera-ultimatum di James Hogan a Gabriele Del Torchio con la quale venivano implicitamente poste le condizioni inderogabili per le nozze. Entro lunedì dell’Angelo si vorrebbe organizzare un contatto fra le parti. Ad Abu Dhabi ieri era giorno di preghiera (nelle moschee si celebrava il Jumu’ha) e quindi non si lavorava; in Italia invece, nonostante fosse venerdì Santo e la Borsa chiusa, ai piani alti dell’Alitalia si è lavorato alacremente. L’obiettivo di Del Torchio è infatti riannodare al più presto il dialogo tramite una conference call (o anche una missione se dovesse servire), partendo dalla lettera di replica inviata a Etihad giovedì sera. C’è di buono, che nonostante lo stop della trattativa, Etihad non considera chiusa la partita: «E’ un’operazione che vogliamo fare, ma non a ogni costo», ha spiegato ieri al Messaggero una fonte vicina al vettore emiratino che lascia intendere l’esistenza di margini.
Nella replica, Del Torchio, senza assumere posizioni vincolanti, dopo aver consultato consulenti e principali azionisti, tra cui le banche e le Poste, sembra aprire ampi spiragli. L’obiettivo è di arrivare al cda convocato a Roma per il pomeriggio di martedì 22 con un negoziato in qualche modo riaperto. Questa, del resto, è anche la volontà del governo.
A proposito della richiesta di garanzie rivolta a Cai riguardo il contenzioso passato, come l’ammenda da 40 milioni comminata dal fisco a Carlo Toto a seguito di irregolarità accertate nel periodo 2002-2008 (Cai sta pagando il dovuto in 36 rate trimestrali), è impensabile che i nuovi soci si accollino i rischi di partite pregresse: Unicredit, Poste, Percassi sono appena entrati e non sono perciò disponibili a prestare garanzie.
Del Torchio sarebbe allora pronto a proporre uno sconto sul prezzo d’ingresso. Come? Dovrà essere la nuova tornata negoziale a individuare le modalità. Una potrebbe essere il robusto alleggerimento dei debiti bancari. Hogan, il ceo di Etihad, punta a tagliare 400 milioni sul debito complessivo di 1 miliardo (di cui 549 milioni verso banche italiane e i restanti 450 nei confronti delle società di leasing). La quota di debito non sostenibile andrebbe cancellata: gli arabi potrebbero anche accontentarsi di una conversione in strumenti finanziari. Nei sacrifici dovrebbero essere coinvolti creditori sia italiani sia esteri, anche se questi ultimi al momento non paiono granché propensi.
EVITARE LE GARANZIE
Lo sconto potrebbe però concretizzarsi anche attraverso svalutazioni consistenti che diluirebbero ulteriormente gli attuali soci. Ed è questa la soluzione più gradita alle banche, restie - anche se non tonalità diverse - a cancellare crediti o a convertirli.
Poi c’è la questione Malpensa che rischia di alimentare una nuova querelle politica. Il governo ha fatto sapere di non poter dare garanzie, pena l’accusa di aiuti di Stato: sarebbe Alitalia a far quadrare il cerchio, spostando da Linate verso l’altro scalo lombardo alcune delle rotte dirette alle città europee non capitali. «Ci stiamo lavorando», ha detto ieri Matteo Renzi a proposito del black out negoziale con Abu Dhabi. Il riferimento era indubbiamente al nodo degli esuberi: dai colloqui delle ultime ore fra advisor, sarebbe emersa la possibilità che gli arabi si accontentino di un numero minore (2.700). Insomma, i banchieri che ieri hanno sentito Del Torchio lo hanno trovato sereno. Del resto, Alitalia vola secondo il budget 2014 che prevede un ebit vicino al pareggio e un fatturato di 3,5 miliardi: tutte proiezioni corroborate dal buon andamento delle vendite che contribuiscono ad alimentare una liquidità di cassa oggi pari a 50 milioni circa.
http://economia.ilmessaggero.it/econ...i/642225.shtml
22 aprile 2014 - Alitalia, terminato cda: sul tavolo la trattativa con Etihad, migliorano i conti 2014
Dopo oltre due ore di riunione è terminato il consiglio di amministrazione di Alitalia convocato per discutere della trattativa in corso con la Etihad. Nessun commento dei consiglieri che hanno lasciato l'edificio della compagnia a Fiumicino su come sia andata la riunione. In una nota diffusa al termine del vertice si è reso noto che l'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio ha illustrato ai consiglieri lo stato delle relazioni con Etihad. Ma
nulla è trapelato però sugli sviluppi del negoziato. Il cda ha esaminato anche l'andamento economico gestionale dei conti dei primi mesi dell'anno, in miglioramento rispetto al 2013 e in linea con le previsioni del piano.
Lo stallo con Etihad
Il cda, iniziato alle 15, doveva fare il punto sui nodi del confronto con la compagnia emiratina Etihad, che attraversa una fase critica: la scorsa settimana l'aviolinea degli Emirati Arabi ha, infatti, inviato una dura lettera con la quale ha chiarito che non intende proseguire le trattative per entrare nel capitale di Alitalia senza precise garanzie sulla riduzione del personale (si parla di 3.000 esuberi), la rinegoziazione del debito (si ipotizza un taglio di 400 milioni), il riassetto regolamentare, con la liberalizzazione dello scalo di Linate e la riduzione degli spazi per le compagnie low cost e la garanzia degli attuali azionisti sul contenzioso legale.
http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=AB6qeyCB
25 aprile 2014 - Alitalia, lettera Etihad attesa entro domenica: verso un cda subito dopo
È attesa entro domenica una lettera di risposta di Etihad ad Alitalia. È quanto riferiscono fonti finanziarie, precisando che una volta ricevuta la missiva dalla compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti sarà convocato immediatamente un Cda del gruppo di Via della Magliana. Non si esclude pertanto un board lunedì o martedì.(Il Sole 24 Ore)
27 aprile 2014 - Alitalia, Etihad s'impunta: vuole garanzie sugli esuberi e sul ruolo di Linate. «Il governo sciolga i nodi»
C’è grande attesa per il verdetto. Tutte le parti in causa, dai soci di Alitalia al governo fino ai sindacati, si aspettano che Etihad sciolga il nodo già domani. Ma è probabile che domenica, contrariamente alle attese, non accada nulla. A meno che in queste ore arrivino ad Abu Dhabi, scritte nero su bianco, le garanzie chieste dalla compagnia del Golfo. Perché - ed è l’unico dato certo - gli emiri hanno quasi perso la pazienza e non ne possono più del tira e molla in corso. Resta, è vero, la volontà di chiudere una trattativa durata fin troppo, ma non a tutti i costi per fare «beneficenza».
http://economia.ilmessaggero.it/econ...o/654773.shtml
28 aprile 2014 - Alitalia-Etihad si sblocca: Intesa e Unicredit pronte a convertire il debito
ROMA - La tensione resta alta. E non potrebbe essere diversamente perché la trattativa Etihad-Alitalia è ancora appesa ad un filo.
Solo 10 giorni fa il cda della compagnia del Golfo aveva di fatto archiviato il dossier, inviando una lettera di fuoco alla promossa sposa italiana. Poi, puntigliosamente, l’ad della compagnia Gabriele Del Torchio, ha ripreso i contatti e fornito assicurazioni. Così, tra aperture graduali e qualche mal di pancia, le banche hanno fatto capire di essere pronte a cedere sul nodo debiti. Mentre ieri sera il governo ha lasciato trapelare di essere pronto a varare un decreto per liberalizzare Linate, come chiesto dagli arabi. Difficile dire se ciò basterà, ma di fatto due delle richieste inderogabili di Etihad sarebbero in questo modo state accolte. E sul resto, ovvero su esuberi e manleva - giura una fonte finanziaria - le distanze non sono così lontane rispetto ad una settimana fa. Insomma, qualcosa si è sbloccato e nel Golfo non potranno far finta di nulla. Il pressing in fondo paga sempre.
http://www.ilmattino.it/ECONOMIA/ali...e/656165.shtml
28 aprile 2014 - Etihad rimette mano all’offerta fatta ad Alitalia
L’obiettivo? Avere maggiori garanzie che l’offerta non venga rifiutata dal cda. Per questo motivo il Consiglio di amministrazione, fissato a Milano per domani pomeriggio, sarebbe stato spostato di qualche giorno al fine di negoziare cambiamenti con i banchieri di JpMorgan che assistono Etihad.
Lo scopo è quello di creare una nuova stesura dell’offerta per Alitalia che abbia la massima probabilità di essere accettata e sottoscritta dagli amministratori di Alitalia. Finora è stato riscontrato l’appoggio di Matteo Renzi e Maurizio Lupi, ma ora si deve trovare il consenso degli altri stakeholders, soci in testa.
La verifica delle poste dell’attivo di Alitalia per accertare il valore potrebbe coinvolgere Alitalia Loyalty, la newco contenente il programma MilleMiglia creata a gennaio 2013. Intesa e Unicredit sarebbero propensi a rimodulare i crediti allungandone le scadenze: attualmente hanno durata al 2015, potrebbero accettare un’ulteriore estensione. Se dovesse essere necessario potrebbero concedere altri 35 milioni per completare il prestito di 165 accordato a metà febbraio.
terzobinario.it
2 maggio 2014 - Alitalia, Etihad: sale a 565 milioni il debito da convertire
Sale a 565 milioni il debito di Alitalia che Etihad, la compagnia guidata da James Hogan, chiede di convertire in equity per andare avanti con le trattative. Lo si apprende dalla lettera inviata martedì scorso da Abu Dhabi, una decina di pagine che riepilogano le condizioni già avanzate a metà aprile ma senza i toni ultimativi di quella missiva. Ai 400 milioni di indebitamento pregresso, e non ristrutturato dalle banche creditrici, scrive MF, si aggiungono i 165 milioni di euro di nuove linee di credito concessi alla compagnia nel febbraio scorso. Si tratta di un finanziamento di tipo revolving, che in effetti ha una scadenza ravvicinata, dicembre 2016, e per questo non è sfuggito agli emiratini. Dalle due banche azioniste Intesa Sanpaolo e Unicredit sono arrivati 140 milioni di euro, altri 15 milioni dalla Popolare di Sondrio e 10 milioni dal Montepaschi
http://www.italiaoggi.it/news/dettag...a convertire
2 maggio 2014 - Alitalia-Etihad, Del Torchio vola ad Abu Dhabi
Si stringono i tempi sul negoziato tra Alitalia ed Etihad. Lunedì 5 maggio l’amministratore delegato Gabriele Del Torchio volerà ad Abu Dhabi per rispondere, punto per punto, alle richieste della compagnia di Abu Dhabi nella lettera che il 29 aprile ha riaperto la trattativa tra i due vettori. E’ un viaggio importante, che segnala la volontà di Alitalia di voler chiudere in fretta un negoziato che si trascina da mesi e ha rischiato all’improvviso di saltare.
http://www.corriere.it/economia/14_m...bf1b09b2.shtml
3 maggio 2014 - Alitalia-Etihad, ecco i termini del piano che farà decollare l’alleanza nei cieli
Accordo fatto tra azionisti e banche
La soluzione è arrivata in extremis e dopo che Intesa, nel summit di ieri con le altre banche, aveva bocciato le richieste di Etihad sulla ristrutturazione del debito, mettendo così seriamente a rischio, tanto per usare un eufemismo, la trattativa per arrivare al matrimonio con Alitalia. Matrimonio che invece resta miracolosamente in pista perché, sempre ieri in un successivo e acceso vertice tra i soci industriali e le stesse banche, è spuntata l’idea che ha messo tutti d’accordo. La creazione di una newco, 51% in mano a Cai e 49% in quota Etihad, che darà vita a quella che potremo chiamare Alihad. Si tratta, secondo lo schema che Il Messaggero può anticipare, di una nuova società in cui confluirà la parte sana del vettore tricolore: l’operatività in tutti suoi aspetti industriali (voli e slot) e i dipendenti necessari a far volare la compagnia nel numero indicato dagli arabi. Per dare sprint finanziario alla newco è in programma un sostanzioso aumento di capitale che sarà sostenuto, oltre cha da Etihad per circa 560 milioni di euro, anche dai soci italiani (200 milioni) che potranno così fare fronte anche alle maggiori perdite previste per il 2014. Nella bad company finiranno invece - in uno schema già utilizzato in passato proprio per Alitalia - la maggioranza dei debiti bancari, una buona fetta degli esuberi (3.000 mila dipendenti), i rischi finanziari legati ai contenziosi legali e fiscali aperti. Insomma, tutto il fardello del passato, con gli extra costi del personale considerato in esubero e il macigno del debito di cui Etihad, come ribadito nelle due lettere inviata ai vertici di Alitalia, non vuole più sentir parlare. I soci italiani e le banche azioniste si sono date tempo fino a lunedì per mettere tutto nero su bianco e consentire così a Gabriele Del Torchio e a Roberto Colaninno di volare lunedì ad Abu Dhabi con una proposta concreta che, è evidente, va proprio nella direzione di quanto chiesto dagli arabi con l’aut aut.
http://economia.ilmessaggero.it/eco...lia_etihad_cai_accordo_piano_azionisti_banche _newco/664318.shtml
6 maggio 2014 - Alitalia atterra ad Abu Dhabi Per Etihad un'offerta su misura
Per raggiungere Abu Dhabi dove oggi comincia la partita definitiva per l'alleanza tra Etihad e Alitalia, il presidente e l'ad di quest'ultima, Roberto Colaninno e Gabriele Del Torchio, hanno volato Etihad: si sono imbarcati a Malpensa e hanno utilizzato un Airbus 330 del partner arabo, operato con doppio codice; Alitalia non effettua servizio da Milano, ma solo da Roma. Nelle loro valigette c'è la proposta messa a punto negli ultimi giorni che sarà presentata a James Hogan, il numero uno di Etihad; l'architettura, che si basa sullo scorporo da Alitalia-Cai delle attività di volo per far entrare il partner arabo in una società appositamente creata, è la risposta italiana alle richieste della controparte. Quello di oggi non sarà l'incontro definitivo, perché molti dettagli devono essere messi a punto, ma permetterà di capire se è la strada giusta. Ieri l'ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, azionista e creditore di Alitalia, ha sottolineato: «La proposta che sta andando avanti è condivisa da tutti». Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha ribadito che prima di pensare a piano B o C «bisogna vedere se il lavoro fatto in questi mesi con Etihad va a buon fine».
Il piano, riepilogando, sarebbe questo: l'attuale Alitalia-Cai crea una nuova società controllata (Alitalia2, per comodità) alla quale vengono conferiti flotta, diritti, organizzazione, personale secondo un perimetro gradito a Etihad; probabilmente anche il debito a lungo termine, al servizio della flotta (che equivale, semplificando, al mutuo della casa). Alitalia-Cai, i cui azionisti non cambiano, rimane una società non operativa, con attività residuali, i debiti d'esercizio accumulati in questi anni, i contenziosi e una quota tra il 51% e il 60% della newco. Qui, in un'Alitalia2 «pulita» entra Etihad con il 40-49%, versando una cifra ancora imprecisata, ma che potrebbe, a quel punto essere di circa 500 milioni. Alitalia-Cai si configura come old o bad company, Alitalia2 come good company.
http://www.ilgiornale.it/news/econom...a-1016545.html
9 maggio 2014 - Etihad convince il Governo
E ora si apre una settimana decisiva per la trattativa tra Alitalia ed Etihad. A confermare l'accelerazione impressa al dossier, l'incontro a Palazzo Chigi tra Esecutivo e vertici dell'ex compagnia di bandiera. Da cui è emerso che il Governo valuta il Piano industriale della compagnia degli Emirati positivo per il rilancio di Alitalia e ora chiede "posizioni chiare" ai soci per procedere speditamente con l'accordo: è un'occasione ottima, riferiscono fonti di Governo, e bisogna agire in fretta, a tempo scaduto.
"Ci è stato riferito l'esito dell'incontro di Abu Dhabi. I soci di Alitalia si sono impegnati a dare risposta alle richieste di Etihad entro l'inizio della prossima settimana", ha riferito il ministro Lupi al termine dell'incontro (Ansa)
12 maggio 2014 - Il Governo: "Trattativa Alitalia-Etihad prosegua"
Unicredit: "Faremo il possibile ma non tutto"
Riunione a Palazzo Chigi con l'ad della compagnia aerea e le banche. Nei prossimi giorni nuova riunione tra le società. Lupi: "Abbiamo chiesto a Ferrovie di collegare l'Alta velocità con Fiumicino, Malpensa e Venezia". Rimane il nodo dei debiti
http://www.repubblica.it/economia/20...utto-85955195/
15 maggio 2014 - Alitalia, il piano Etihad: «In 5 anni compagnia a cinque stelle, più rotte e utili nel 2017»
Trasformare Alitalia in una compagnia a cinque stelle in 5 anni, con più rotte intercontinentali, nuovi aerei e una forza sul mercato in grado di competere ad armi pari con gli altri colossi del settore, sfruttando, tra l’altro, anche la forza dei prodotti made in Italy, ambasciatori nel mondo di un servizio di alta qualità.
http://economia.ilmessaggero.it/econ...e/691783.shtml
15 maggio 2014 Alitalia: inviate le risposte alle richieste presentate da Etihad
Alitalia ha inviato le risposte alle condizioni poste da Etihad per poter arrivare a un accordo. La documentazione, a quanto si apprende, è partita oggi in giornata. Questo passo segue gli incontri che si sono svolti tra governo, soci e banche per sciogliere i nodi, a partire da quello della ristrutturazione del debito, per tentare un affondo finale nel negoziato con la compagnia emiratina.
http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=ABMk9ZIB
20 maggio 2014 - Alitalia: a giugno le nozze con Etihad
MILANO (MF-DJ)--C’e’ ottimismo in vista di un possibile e rapido lieto fine, ma per sapere se davvero si convolera’ a nozze bisognera’ avere ancora un po’ di pazienza. Ieri l’amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio ha detto ai suoi di aspettarsi a stretto giro la risposta di Etihad alla missiva inviata da Roma giovedi’ scorso.
20 maggio 2014 - Alitalia, Air France avverte: se Etihad ostile riduciamo impegno
"Se l'operazione di Etihad non sarà amichevole e ci sarà ostile, dovremo riflettere se ritirarci in modo più importante" dal capitale di Alitalia. Lo ha detto l'a.d. di Air France-Klm, Alexandre de Juniac, ribadendo che se sarà amichevole "possiamo pensare di fare qualcosa con Etihad in Alitalia", con cui c'è una "partnership molto positiva".
In ogni caso, ha aggiunto de Juniac, la decisione sull'ingresso di Etihad in Alitalia "sta agli attori coinvolti, agli azionisti italiani e soprattutto alle banche, che decideranno se accettare queste condizioni" imposte dal vettore arabo. Air France-Klm, ha ricordato ancora il top manager francese, dopo la diluizione dell'autunno scorso ha una quota "che è scesa al 6 o 7%" in Alitalia, ed è quindi oggi "un piccolo azionista, ben lontano dall'essere il primo azionista" come in passato.
30 maqgio 2014 - Etihad Airways' board approves investment in Alitalia
Etihad Airways’ board of directors reportedly approved a EUR560 million (AED2.798 billion) investment in Alitalia at a meeting on 26-May-2014, with the carrier to take a 49% stake (Il Messaggero/ANSA/Reuters Italia/La Stampa, 29-May-2014). Alitalia’s creditors will reportedly write off EUR565 million of the carrier’s debt and look to convert a portion of the remainder into equity. Alitalia CEO Gabriele Del Torchio is also seeking a limit of 2600 redundancies ahead of negotiations with unions, with Etihad looking for around 3000. Italy’s Prime Minister Matteo Renzi said on 29-May-2014 the agreement could be finalised within “a matter of hours.”
© CAPA
1 giugno 2014 - Dichiarazione congiunta Alitalia - Etihad Airways
Roma, - Etihad Airways ha confermato oggi che invierà una lettera che preciserà le condizioni e i criteri per il proposto investimento nel capitale da parte della compagnia che, negli ultimi mesi, ha negoziato con Alitalia e i suoi stakeholder.
Il Governo Italiano riconosce l'importanza strategica di questa operazione e guarda favorevolmente alla collaborazione fra Etihad Airways e Alitalia.
Dopo l’approvazione, con la conferma dell’accettazione delle condizioni da parte del Consiglio di Amministrazione di Alitalia e dei suoi stakeholder, le compagnie aeree procederanno alla preparazione della documentazione finale per completare l'operazione proposta, in linea con le regole dell’Unione Europea e gli altri requisiti normativi.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/01-06-2014.html
2 giugno 2014 - Alitalia: SkyTeam, presto per valutare impatto su alleanza con Etihad
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 02 giu - L'allenanza tra compagnie aeree SkyTeam non e' ancora in grado di valutare quale sara' l'impatto dell'ingresso di Etihad nel capitale di Alitalia, partner dell'alleanza. "Alitalia e' un membro importante ma aspettiamo di vedere", ha dichiarato Michael Wisburn, direttore esecutivo di SkyTeam nel corso di una conferenza stampa a Doha. La priorita' per Alitalia e' quello di ritornare a essere redditizia, ha continuato, non facendo previsioni sui possibili scenari, come una uscita di Alitalia dall'alleanza o l'ingresso di Etihad, che fino a ora non ha mai mostrato interessi a fare accordi con SkyTeam.
3 giugno 2014 - Alitalia-Etihad, gli esuberi sono 2.500. Poletti: "Discuteremo il piano"
Il ministro del Lavoro riduce le stime spiegando che si entrerà nel dettaglio "quando ci sarà la discussione di merito tra le parti". La regia è affidata a Lupi, ma il discastero è a disposizione per la parte di competenza, a cominciare dagli ammortizzatori sociali
http://www.repubblica.it/economia/20...5/?ref=HRER1-1
3 giugno 2014 - Bruxelles,maggioranza Alitalia sia in mani Ue. Commissione ribadisce sua posizione
(ANSA) - BRUXELLES, 3 GIU - "La maggioranza della compagnia aerea deve essere in mani europee, così come il suo controllo. In caso contrario l'Italia violerebbe il regolamento 1008/2008", lo ribadisce il portavoce del commissario Ue ai Trasporti Kallas rispondendo sulla fusione Altalia-Ethiad. "Spetta alle autorità italiane valutare e garantire il rispetto della norma", spiega. "La Commissione può, se necessario - conclude precisando che questo non è il caso - chiedere la documentazione, per assicurarsi del rispetto del diritto Ue".(ANSA).
3 giugno 2014 - Comunicato stampa Alitalia : precisazione su Malpensa
Roma, 3 giugno 2014 – Alitalia smentisce categoricamente la notizia di una qualsivoglia volontà di chiudere o ridurre le sue attività all'aeroporto di Milano Malpensa.
Ribadisce invece l'intenzione, nell'ambito delle trattative per l'ingresso di Etihad in Alitalia, di rafforzare la presenza della compagnia nell'aeroporto di Malpensa attraverso una crescita dell’attività cargo e un incremento dei voli intercontinentali anche in occasione del prossimo Expo che, come dimostra il recente accordo "Italiani nel mondo", vede Alitalia in prima linea a supportare l'iniziativa.
4 giugno 2014 - Lupi: 'Abbiamo rassicurato l'Ue sull'operazione Alitalia-Etihad'
Incontro del ministro con i commissari Ue alla concorrenza Joaquin Almunia e ai Trasporti Siim Kallas
6 giugno 2014 - Alitalia: no di B.P.Sondrio a ristrutturazione crediti
ROMA (MF-DJ)--Banca Popolare di Sondrio sarebbe contraria alle condizioni poste da Etihad per entrare nel capitale di Alitalia, che oggi riunisce il Cda. Lo scrive Il Messaggero aggiungendo che il negoziato con le banche per ristrutturare i 565 milioni di linee di credito in vista dello spin-off delle attivita' operative in una newco, separandole dal contenzioso e altre eredita' passate, fatica a procedere: il rischio concreto e' che si allunghino ancor piu' i tempi. La Popolare di Sondrio, esposta in totale per circa 90 milioni dei quali 15 mln sotto forma di factoring, concessi a febbraio nella nuova finanza da 165 milioni, sarebbe contraria a cambiare il contratto per allinearsi alla ristrutturazione delle passivita' mediante la cancellazione di circa 190 milioni e trasformazione degli altri 375 in un convertendo a tre anni.
06 Giugno 2014 - Alitalia: Cda delega vertici a proseguire trattative con Etihad
(ASCA) Il Cda dell'Alitalia ha delegato i vertici a proseguire la trattativa con Etihad per arrivare a un accordo definitivo. Lo si legge nella nota al termine del Cda di oggi. ''Il Consiglio di amministrazione - si legge nella nota - ha preso atto della lettera inviata da Etihad Airways ed esaminato il contenuto della proposta. I consiglieri hanno espresso apprezzamento perf la proposta di Etihad e hanno delegato il presidente e l'amministratore delegato a proseguire le trattative finalizzate alla stesura di un accordo definitivo con la compagnia emiratina''.
9 giugno 2014 - Alitalia: Air France, bene Etihad, avanti partnership se equilibrata
Air France - Klm "è un partner fedele e di lunga data di Alitalia" e "pertanto accoglie con favore l'annuncio di una soluzione in grado di garantire il futuro di Alitalia". Così Air France - Klm commenta all'Adnkronos l'esito del Cda della compagnia italiana. Il board di Alitalia oggi ha espresso apprezzamento per la proposta di Etihad e ha delegato il presidente e l'ad a proseguire le trattative finalizzate alla stesura di un accordo definitivo con la compagnia emiratina.
Air France - Klm, sottolinea ancora il gruppo franco-olandese, "è impaziente di continuare la partnership con Alitalia a condizione che la partnership resti equilibrata e nel comune interesse di entrambe le compagnie". La collaborazione tra Air France - Klm e Etihad "è in atto e andrà avanti".
http://www.adnkronos.com/soldi/econo...J8vLhZuuJ.html
11 giugno 2014 - Alitalia ed Etihad, Lupi e Poletti vedono i sindacati: «Gli esuberi saranno 1.464, organico di oltre 11.400 dipendenti»
Un taglio di 1.084 lavoratori di terra (staff e operations) più 380 tra piloti e hostess. Resteranno fuori dal perimetro della Nuova Alitalia anche 787 lavoratori già in cassa integrazione volontaria a zero ore. E’ questo, secondo quanto riferiscono fonti sindacali al Messaggero, il piano che i ministri Lupi e Poletti stanno illustrando ai sindacati e che prevede, dopo l’accordo con Etihad, un organico a regime di 11.470 dipendenti e 1.464 esuberi.
Etihad, ha annunciato Lupi, investirà 1,25 miliardi in Alitalia entro il 2018. Il ministro ha aggiunto: «Il tempo è certo, la trattativa non si può prolungare all'infinito, metà luglio è il momento di tirare le somme».
13 giugno 2014Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia - Compagnia Aerea Italiana SpA si è riunito oggi a Roma, presieduto da Roberto Colaninno, e ha approvato la proposta di partnership tra Alitalia ed Etihad Airways presentata da quest’ultima, dando mandato al Presidente e all’Amministratore Delegato di negoziare il relativo contratto.
Il Consiglio di Amministrazione Alitalia ha anche approvato il progetto di bilancio del 2013 da sottoporre all’Assemblea dei Soci, convocata in sede ordinaria per il 29 giugno, in prima convocazione, e per il 25 luglio in seconda convocazione.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato accantonamenti e svalutazioni per 233 milioni di euro, in preparazione delle future strategie.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/13-06-2014.html
17 giugno 2014 - Alitalia, Etihad impone l'aumento. All'assemblea di luglio proposta da duecento milioni
Alitalia chiama un nuovo aumento di capitale per soddisfare una delle principali condizioni poste da Etihad. Il cda di Cai di venerdì scorso, che ha approvato il bilancio 2013 (rosso di 562 milioni) e ha dichiarato di prendere in considerazione tutte le condizioni poste dagli arabi nell’ultima lettera, ha anche varato un rafforzamento patrimoniale da 200 milioni che verrà sottoposto all’assemblea dei soci riuniti, in seconda convocazione, il 25 luglio. (Il Messaggero)
19 giugno 2014 - Alitalia:Uilt,si tratta per mandare piloti a Abu Dhabi
(ANSA) - ROMA, 19 GIU - "Si sta discutendo per poter mandare i piloti in esubero (122, ndr.) di Alitalia su base volontaria in Etihad", nella sede di Abu Dhabi. Lo riferisce il segretario generale aggiunto della Uiltrasporti Marco Veneziani interpellato dall'ANSA sulla trattativa in corso. "Etihad ne cerca tanti, ha bisogno di circa 500 piloti", spiega Veneziani.
23 giugno 2014 - Air France-Klm e Lufthansa si appellano all’Ue contro il matrimonio Alitalia-Etihad
In una lettera datata 17 giugno, Air France-Klm e Lufthansa – riferisce il quotidiano Il Messaggero – hanno chiesto a Siim Kallas, vicepresidente della Commissione Ue con delega ai trasporti, di tenere sotto stretto controllo gli investimenti delle compagnie aeree del Golfo nei vettori europei. Non citano esplicitamente Etihad, ma è chiaro che alludono all’affare con Alitalia.
23 giugno 2014 - Alitalia: Camusso, piano insostenibile da parte del governo
18:59 ROMA (MF-DJ)--"Ai ministri, come all'azienda, abbiamo detto che per noi un piano cosi' non e' sostenibile da parte del governo". Lo ha dichiarato Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, nel corso di una conferenza stampa. "Abbiamo avuto piu' volte modo di dire che in quell'azienda non si puo' continuare a fare operazioni che determinano licenziamenti e riduzione del personale perche' se si ha quell'idea vuol dire che da un lato si racconta un programma di sviluppo ma dall'altro si restringe il perimetro delle attivita'", ha concluso
25 giugno 2014 - Dichiarazione congiunta Alitalia - Etihad Airways
Roma, - Alitalia ed Etihad Airways confermano di aver trovato un accordo sui termini e condizioni dell’operazione con la quale Etihad Airways acquisirà una partecipazione azionaria del 49 percento in Alitalia.
Le due Compagnie aeree procederanno già dai prossimi giorni alla finalizzazione della documentazione contrattuale, che includerà le condizioni concordate. Il perfezionamento dell’operazione è soggetto alle approvazioni delle competenti autorità Antitrust.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/2014-06-25.html
28 giugno 2014 - Alitalia, Lupi a Lufthansa: nessuno può limitare trasporto aereo. Operazione con Etihad rispetterà norme comunitarie
(TMNews) - "Non permetteremo a nessuno di usare l'Europa per limitare il libero mercato e lo sviluppo del trasporto aereo". Lo ha sottolineato in una nota il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi rispondendo all'appello di Lufthansa all'Ue perché blocchi l'operazione Alitalia-Etihad. "Non si preoccupi Lufthansa, l'Italia vigilerà - ha detto Lupi - che l'accordo Alitalia-Etihad avvenga nel pieno rispetto delle norme comunitarie, esattamente come hanno vigilato la Germania e altri paesi in altre occasioni simili".
"Comprendo, d'altronde, i timori della compagnia tedesca che per anni ha goduto dei vantaggi derivanti dalla temporanea debolezza delle compagnie aeree italiane e che ora vede avanzare un serio concorrente", ha concluso il ministro.
28 giugno 2014 - Alitalia-Etihad, nuova grana europea
La Commissione Europea non molla la presa su Alitalia-Etihad. Anzi, poche ore dopo l’annuncio sull’intesa raggiunta martedì 24 sulla partecipazione del 49%, la Direzione generale che vigila sulla concorrenza Ue ha alzato il tiro e chiesto nuove informazioni alla rappresentanza permanente italiana a Bruxelles. Il veicolo è una lettera confidenziale, dai toni apparentemente soft, che però adombra l’ipotesi di aiuti di Stato da parte del governo italiano. Un sostegno indebito e quindi fuori dalle regole Ue. Nel mirino, anche se le Poste non sono mai citate, c’è l’ingresso nel capitale nella compagnia del colosso allora guidato da Massimo Sarni. Ingresso che, come si ricorderà, favorì lo sviluppo della trattativa con il vettore di Abu Dhabi e la contestuale ricapitalizzazione.
Nella missiva, che il Messaggero ha potuto leggere, è scritto nero su bianco che le informazioni inviate dalle autorità italiane il 15 maggio 2014, e che escludevano l’ipotesi di aiuti di Stato, «non sono sufficienti e ci sono profili da chiarire». Soprattutto, incalzano i burocrati di Bruxelles, bisogna che le risposte giungano presto. «fornendo entro il 22 luglio tutte le notizie richieste per consentire alla Commissione di valutare e decidere se sono stati violati gli articoli 108 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea».
http://economia.ilmessaggero.it/flashnews/alitalia-etihad-grana-europea/770224.shtml
30 giugno 2014 - La UE chiede chiede formalmente documenti per verificare il ruolo di Poste Italiane
MILANO - I servizi del commissario Ue per la concorrenza, Joaquin Almunia, hanno inviato una lettera alle autorità italiane chiedendo entro il 22 luglio nuovi documenti per chiarire l'eventuale aiuto di stato fornito ad Alitalia tramite Poste italiane, e per avere ragguagli sull'operazione con Etihad. Lo riporta l'Agi citando la lettera: l'aspetto dell'operazione Etihad è stato gestito finora non come questione di concorrenza, ma solo sotto il profilo della proprietà e del controllo della compagnia, di cui si occupa il commissario Ue per i trasporti Siim Kallas.
01 Luglio 2014 - Alitalia: Palazzo Chigi, oggi ulteriore rilevante passo avanti
(ASCA) - Roma, 1 lug 2014 - ''Si e' riunito oggi a Palazzo Chigi il tavolo convocato dal governo sul caso Alitalia alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi e di rappresentanti del Ministero dell'Economia e delle Finanze, dell'azienda, degli azionisti e delle banche creditrici''. E' quanto si legge in una nota della Presidenza del Consiglio, che sottolinea: ''La riunione ha registrato un ulteriore rilevante passo avanti nella definizione dell'accordo con Etihad e nell'elaborazione dei termini di questo importante progetto industriale''
2 luglio 2014 - Alitalia, parte il tavolo con i sindacati. Camusso: «Non esiste prendere o lasciare»
E' partito il confronto tra sindacati e governo sull'Alitalia. «Non esiste il prendere o lasciare quando c'è di mezzo il futuro di migliaia di persone». Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, entrando al ministero dei trasporti. «Bisogna costruire una prospettiva per Alitalia e i lavoratori», ha concluso.
«Si lavora per la riduzione degli esuberi. Il governo deve trovare uno spazio per permetterci di riassorbire nel più breve tempo possibile le persone». Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Bonanni ha aggiunto che «bisogna dare una prospettiva tra le fonti di lavoro e altro come la Cig» a queste persone, concludendo: «Qualsiasi soluzione che mantenga in piedi l'occupazione va bene».
http://economia.ilmessaggero.it/econ...i/776984.shtml
3 luglio 2014 - Alitalia-Etihad, duello sugli esuberi: ultimatum delle banche ai sindacati
Alitalia-Etihad, ultimatum ai sindacati. Lupi: «Dobbiamo chiudere entro la prossima settimana Il timing non cambia: martedì 8 luglio partenza della non stop negoziale; martedì 15 luglio chiusura della trattativa. Quasi un ultimatum, rafforzato da un netto avvertimento di Intesa Sanpaolo. Sette giorni, magari anche qualcuno in più, per definire la partita esuberi in Alitalia. Scadenza sostanzialmente imposta dagli arabi di Etihad, confermata dal ministro Maurizio Lupi al termine dell’incontro con le organizzazioni sindacali, e ribadita dallo stesso titolare dei Trasporti in sede di question time alla Camera: «Dobbiamo chiudere entro la fine della prossima settimana». Tra sindacati e azienda è un autentico braccio di ferro. Perché se il nodo del debito con gli istituti di credito sembra risolto, resta tutto da sciogliere quello relativo al personale dipendente. Un nodo reso ancora più intricato dalla pregiudiziale posta ora da Gian Maria Gros-Pietro, presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo: «Senza la piena adesione del sindacato al piano industriale non siamo disposti a partecipare al finanziamento».
http://economia.ilmessaggero.it/econ...o/778650.shtml
7 luglio 2014 - Hogan difende gli investimenti europei di Etihad all'EU CONFERENCE ON AIR TRANSPORT COMPETITIVENESS IN VIENNA
James Hogan, President and CEO of Etihad Airways, as well as Vice-Chairman of Air Serbia, has defended his company’s decision to invest in airlines across the world, saying the likes of Air Serbia and Alitalia would be bankrupt if Etihad hadn’t stepped in. Speaking at a European Union conference on air transport competitiveness in Vienna, Mr. Hogan called out Lufthansa and its offensive against his company’s investments. He cited examples of direct European state aid totaling 14.2 billion euros, including an 800 million euro payment by the German government to Lufthansa to support a pension fund gap, state aid of 1.1 billion euros for Swiss International Air Lines following the collapse of its predecessor, Swissair, and the Austrian government’s absorption of 500 million euros of debt accrued by Austrian Airlines. Both airlines are now subsidiaries of Lufthansa.
The statements come as Etihad’s takeover of Jat Airways, and the launch of Air Serbia almost a year ago, has ben thrown back into the spotlight following the arrest of Belgrade Airport’s CEO last week, accused of providing benefits to low cost airline Wizz Air, contrary to state laws. Politicians, unions and members of the industry itself have accused the Serbian government of protectionism while the country’s former Prime Minister, Zoran Živković, said the state will subsidies Air Serbia until the end of 2016.
However, Mr. Hogan said the European airline industry was built on decades of government ownership and support, and that even after privatisation or part privatisation, government bailouts, debt waivers and other subsidies continued. “Consolidation of airlines is critical to sustainable air services. External investment is not a threat”, he added. Without Etihad Airways’ stakes, Mr. Hogan said there would be a loss of financial investment and synergy benefits for Air Serbia, Air Berlin, Aer Lingus and Darwin Airline, as well as a loss of a “rescue investor” for Alitalia, costing thousands of jobs and leading to air route closures, flight reductions, higher fares and lost tax revenue for European governments. “There are strong economic and social benefits from stable and connected airlines”, Mr. Hogan said. “Etihad Airways wants to engage with Europe”.
German flag carrier Lufthansa, which has been engaged in a long running war of words with Gulf airlines over alleged subsidies and state backing, walked away from a planned codeshare agreement with Etihad in 2011. Several months ago Lufthansa appealed for the European Commission to investigate whether Etihad exercises effective control of its European subsidies Air Serbia, Air Berlin and Darwin Airline, contrary to EU regulations. In addition to its Swiss and Austrian subsidiaries, the Lufthansa Group also owns Germanwings and holds major stakes in Brussels Airlines and SunExpress and a minority share in the US carrier JetBlue. There has also been further opposition to the Etihad-Air Serbia deal. Earlier this year Delta Air Lines and ALPA (Air Line Pilots Association) successfully lobbied for the US Department of Transport to deny Air Serbia codeshare rights on Etihad flights to the United States. Furthermore, Delta has appealed against allowing the Serbian carrier to codeshare on Air Berlin flights to the US, although a decision on this issue is still pending. However, Delta itself is under investigation by the European Commission for its 49% stake in Virgin Atlantic.
http://exyuaviation.blogspot.be/
12 luglio 2014 - Alitalia, sì di Cisl, Uil e Ugl a proposta del governo. La Cgil chiede tre giorni per rispondere
MILANO - La Cgil ha chiesto ancora tre giorni per decidere. Mentre Cisl, Uil e Ugl hanno firmato in serata l'accordo quadro su Alitalia. E ora proseguono la trattativa sull'intesa aziendale, con diverse difficoltà perchè il testo non è stato mai discusso dalle parti. Quindi i sindacati lo stanno analizzano comma per comma.
Al termine di un’altra convulsa giornata di trattative, i sindacati si sono visti avanzare una nuova proposta da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi. Con una novità: altri 616 lavoratori ricollocati in azienda. Una ennesima revisione che si è resa necessario dopo il nulla di fatto della riunione che si è protratta tutta la notte scorsa.
La nuova proposta prevede, come hanno spiegato fonti sindacali, 2251 esuberi di cui 616 ricollocati nel perimetro aziendale e 681 esternalizzati entro il 31 dicembre 2014. Gli altri 954 lavoratori, invece, saranno posti in mobilità e per loro saranno sperimentati i contratti di ricollocamento.
Più nel dettaglio, dei 616 dipendenti che verranno ricollocati in azienda ci saranno 250 assistenti di volo in solidarietà, 200 che andranno a sostituire i contratti a tempo determinato, a questi si aggiungeranno pensionamenti e dimissioni volontarie. I 681 dipendenti esternalizzati saranno distribuiti nella manutenzione nel settore It e altri nel servizio di fornitura dei fornitori di Alitalia e AdR, gli aeroporti di Roma. Infine ci saranno 100 piloti e 100 ingegneri che andranno ad Etihad. Tutti questi 681 esternalizzati andranno in mobilità tecnica. Non ci sarà, invece, ricorso alla cassa integrazione straordinaria.
http://www.repubblica.it/economia/2014/07/12/news/alitalia_sindacati-91358478/
14 luglio 2014 - Alitalia, c'è il via libera delle banche
"Tra le banche c'è accordo unanime, siamo a posto". Così l'ad di Unicredit Federico Ghizzoni lasciando il vertice tra Alitalia e gli istituti di credito, altro tassello della trattativa tra Etihad e Alitalia. "Non posso anticipare quello che dirà Alitalia", ha aggiunto Ghizzoni uscendo da un noto studio legale milanese, "le cose vanno avanti senza sorprese. Parlerà Alitalia, sono ancora in discussione".
Il nodo debiti. Una maratona quella di oggi, che è durata oltre 5 ore e che ha visto trattare i creditori della compagnia di bandiera e i vertici di quest'ultima. Le principali quattro banche creditrici sono Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca popolare di Sondrio e Mps. L'acquisizione di Alitalia da parte di Etihad, infatti, comporterà anche la cancellazione di centinaia di milioni di debiti della compagnia con le banche.
Le cifre. Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, gli istituti di credito dovrebbero dare il via libera alla richiesta di trasformazione del credito vantato nei confronti di Alitalia in azioni della nuova compagnia per due terzi (su 560 milioni) e cancellando del tutto il restante 30 per cento. Abbattendo così l'ultimo ostacolo all'ennesimo tentativo di rinascita del gruppo.
http://www.repubblica.it/economia/2014/07/14/news/alitalia_c_il_via_libera_delle_banche_-91577234/
15 luglio 2014 - Il nodo degli esuberi e la mancata firma della Cgil
Alitalia. Poletti: "Ci sono le condizioni per chiudere l'accordo con ok sindacati"
Il sindacato guidato da Camusso, a differenza degli altri, ha deciso di non firmare l'accordo quadro con Alitalia in merito alla gestione degli esuberi. Il ministro del Lavoro: "La Cgil non può fermare tutto"
See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/art....pff1VOBY.dpuf
17 luglio 2014 - Alitalia, c'è l'intesa su contratto nazionale e risparmi. Ma la Uil si sfila
Cgil e Cisl annunciano l'accordo per quanto riguarda l'applicazione del Ccnl del settore, dopo l'ennesima notte di trattative. Ma Angeletti (Uil) frena: "Su questo testo niente intesa". Sul tavolo anche il tema della riduzione del costo del lavoro nell'ex compagnia di bandiera, nel pomeriggio la firma.
http://www.repubblica.it/economia/20...6/?ref=HREC1-1
18 luglio 2014 - Poste aderisce all'operazione Alitalia-Etihad, verso nuovo hub per le merci in Italia
Via libera all'operazione Alitalia-Etihad. Poste Italiane "ha concluso positivamente la valutazione della partecipazione" al progetto. Dall'analisi di questi giorni, si legge in una nota, "è emersa una forte coerenza con la missione che Poste Italiane si sta dando nell'ambito del suo piano industriale di diventare una infrastruttura di logistica e servizi centrale per la competitività e la modernizzazione del Paese".
Tali sinergie "riguardano sia iniziative già definite puntualmente che altre individuate in questi ultimi giorni e che verranno sviluppate congiuntamente prima del Closing. In particolare sono state individuate sinergie operative nelle aree della logistica, delle tecnologie It, delle carte e dei sistemi digitali di pagamento, della distribuzione di servizi a famiglie e imprese". Nella logistica Poste Italiane "ha avviato un piano di investimenti per migliorare la sua competitività nel settore dei pacchi e la prospettiva di un hub per le merci in Italia, con rotte internazionali di lungo raggio, è funzionale a questo obiettivo".
Poste ha riscontrato la "disponibilità di Etihad e Alitalia a concordare un piano di collaborazione continuativo nel tempo, teso alla realizzazione di importanti sinergie industriali e commerciali, incrementali rispetto a quanto già individuato in passato con Alitalia".
http://www.adnkronos.com/soldi/econo...VjM0ptZpO.html
19 luglio 2014 - Alitalia, piloti in fuga dalle sigle che firmano gli accordi sul lavoro
La loro struttura nazionale nell’ambito dell’Ugl si dimette e passa alla Uilt
Salgono a mille (su 1600) gli uomini e le donne ai comandi degli aerei che dicono no al contratto unico e alla distribuzione dei sacrifici in busta paga.
L’accordo sul contratto nazionale unico e sui sacrifici salariali in Alitalia perde i pezzi. Meno di 48 ore dopo la firma, uno dei sindacati firmatari, l’Ugl, ha visto svaporare la sua componente piloti. L’intera struttura nazionale piloti dell’Ugl è passata alla Uiltrasporti (che non ha firmato e non ha intenzione di farlo) e la stessa Uilt dichiara di aver registrato in due giorni 150 nuovi iscritti tra piloti e assistenti di volo.
In totale l’Ugl ha circa 200 piloti (e 350 fra hostess e steward): se quei 200 si aggiungono ai circa 800 iscritti a Uiltrasporti e Anpac si arriva a un migliaio, cioè a una netta maggioranza dei 1600 di Alitalia e AirOne, e questo solleva il dubbio se la compagnia aerea possa essere gestita contro la volontà di mille di coloro che hanno in mano i comandi degli aerei. C’è anche da considerare che l’afflusso di piloti e assistenti di volo nella Uilt o in altri sindacati del fronte del «no» rende sempre meno probabile un ammorbidimento della posizione di queste sigle, che invece il ministro dei Trasporti Lupi sollecitava ieri a firmare.
http://www.lastampa.it/2014/07/19/ec...rL/pagina.html
20 luglio 2014 - Alitalia, le condizioni fissate da Poste non piacciono alle banche: l'intesa con Ethiad torna a rischio
Le Poste aderiscono, le banche protestano. E nella classe business rischia di scoppiare una lite che potrebbe mettere a repentaglio il decollo di Alitalia-Etihad.
Intesa Sanpaolo (primo azionista con il 20,59%) e Unicredit (12,99%) hanno infatti accolto con irritazione le condizioni indicate da Poste (19,48%) per l’adesione al progetto. Il nuovo ad Francesco Caio si dice pronto a investire 39 milioni in New Alitalia, alla quale verranno conferiti 11.036 dipendenti, gli aeromobili e gli slot, in cambio del 5%, sulla base peraltro di una valutazione generosa, la stessa di quella che permetterà ad Abu Dhabi di avere il 49% con un investimento complessivo (equity e acquisto di slot di Londra) di 560 milioni. Ebbene, sulla proposta ieri si sono intrecciati colloqui fra rappresentanti delle due banche, l'advisor di Cai (Citi), di Poste (Credit Suisse) ed esponenti del governo. «Se Caio non fa marcia indietro riallineandosi al piano Etihad - avrebbe minacciato uno dei principali banchieri al telefono - noi prenderemo il largo». Non è dunque bastato l’intervento di Palazzo Chigi su Caio, che in una lettera all’ad di Alitalia subordina a sei condizioni (rivelate dal Messaggero di ieri) il suo sì a partecipare alla ricapitalizzazione da 250 milioni della compagnia. Condizioni che, come detto, hanno fortemente irritato gli altri soci «perché sono state cambiate le carte in tavola». Caio chiede che tutte le necessità della vecchia Alitalia «siano coperte da altri soci diversi da Poste».
http://economia.ilmessaggero.it/eco...a-athiad-poste-condizioni-banche/807672.shtml
23 luglio 2014 - Alitalia-Etihad anche senza Poste
ROMA - Si studia un'ipotesi senza Poste Italiane per realizzare la ricapitalizzazione di Alitalia che è necessaria per la continuità aziendale della compagnia – altrimenti dovrebbe portare i libri in Tribunale – e per l'intesa con Etihad. È in corso una conta tra gli azionisti della compagnia presieduta da Roberto Colaninno per vedere chi, oltre alle banche, sottoscriverà l'aumento da almeno 200 milioni di euro, ma la cifra potrebbe salire, e soprattutto chi potrebbe coprire la quota che Poste, azionista di Cai con il 19,48%, non intende sottoscrivere: sono almeno 40 milioni che mancano all'appello. Si cerca tra i soci Cai ma anche fuori.
È l'ipotesi di lavoro emersa dopo che il consiglio di amministrazione di Poste ieri ha confermato le condizioni per partecipare alla ricapitalizzazione di Alitalia-Cai già comunicate dall'a.d., Francesco Caio, in una lettera il 18 luglio. La lettera è andata di traverso alle banche, guidate da Intesa Sanpaolo e Unicredit.
I banchieri leggono nella posizione di Caio un «disallineamento» della posizione in cui si troverebbero i soci di fronte a ulteriori oneri per le pendenze legali del passato o a un ulteriore fabbisogno di cassa di Alitalia rispetto al budget 2014: le banche risponderebbero dei maggiori oneri, le Poste invece no perché Caio non vuole mettere soldi nell'Alitalia-Cai, che considera una bad company, ma investirebbe solo nella nuova compagnia che nascerebbe dallo scorporo delle attività di volo di Cai e nella quale entrerebbe, con il 49%, Etihad. Poste avrebbe il 5%, secondo lo schema di Caio, che chiede inoltre di vendere biglietti Alitalia negli uffici postali.
Caio ragiona come James Hogan, l'a.d. di Etihad che ha imposto condizioni dure per iniettare 560 milioni in Alitalia: «se volete che metta soldi togliete le pendenze legali del passato e i debiti finanziari che la gestione non può sostenere», è il ragionamento fatto da Hogan e anche da Caio. Malgrado le pressioni su Poste per mitigare questo rigore, in una nota Poste ha spiegato che il cda «ha fatto il punto sulle linee guida del nuovo piano industriale e ha esaminato l'impostazione data da Poste Italiane alla partecipazione all'operazione Alitalia-Etihad condividendone la logica industriale e di mercato». Il governo intanto – ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi – ha inviato le risposte alla Ue che aveva chiesto chiarimenti sull'intervento di Poste nel capitale di Alitalia in dicembre con 75 milioni, per il sospetto di «aiuti di Stato» e sull'operazione con Etihad.
Le banche sono indispettite con Caio perché hanno già accettato le condizioni poste da Hogan, cioè la cancellazione di 560 milioni di debiti finanziari di Alitalia. Lo schema di accordo (non ancora perfezionato) prevede che un terzo di questi debiti venga cancellato e due terzi convertiti in capitale dell'Alitalia-Cai. Insieme a Intesa e UniCredit, sono coinvolte Mps e Popolare di Sondrio, la più restia ad accettare il sacrificio sui crediti. Come reagiranno adesso? «Noi banche abbiamo fatto quello che ci è stato chiesto», ha detto ieri Federico Ghizzoni, a.d. di UniCredit. «Quello che ci è stato chiesto è stato negoziato, è stato concordato ed è sul tavolo. Quindi – ha puntualizzato Ghizzoni – noi abbiamo finito il nostro compito, ora vediamo come le cose vanno avanti».
Ora con il governo si cerca una mediazione, un compromesso, «si studia un'ipotesi senza Poste, tutte le ipotesi sono aperte», ha riferito al Sole 24 Ore una fonte autorevole. Si è tentato anche di coinvolgere i più grandi tra i piccoli soci di Cai, come Antonio Percassi entrato in dicembre con 15 milioni (ha il 3,9%) o Davide Maccagnani salito al 3,69 per cento. Finora però non si è trovata la chiave del rebus. «Dopo settimane, mesi di duro lavoro stiamo ormai a un passo dal punto di svolta per Alitalia», hanno detto in una lettera ai dipendenti il presidente Colaninno e l'a.d. Gabriele Del Torchio, precisando che «non c'è più tempo». Un accordo va trovato entro dopodomani, quando l'assemblea di Alitalia chiamata ad approvare il bilancio 2013, con 568,6 milioni di euro di peridta consolidata e 27 milioni di patrimonio netto negativo, dovrà approvare anche la ricapitalizzazione, come «equity commitment». Altrimenti addio continuità aziendale. E, forse, addio Etihad
http://www.ilsole24ore.com/art/fina...-anche-senza-poste-063925.shtml?uuid=ABPmKVdB
23 luglio 2014 - Alitalia: i sindacati annunciano l'avvio del referendum
"A questo punto è indispensabile fare chiarezza e l'unico modo per farlo, prima dell'assemblea dei soci del 25 luglio, è fare esprimere attraverso un referendum tutti i lavoratori del gruppo Alitalia". A sostenerlo sono Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl
Da oggi alle 16 fino alle 8 del mattino del 25 luglio si terra' il referendum dei lavoratori Alitalia sull'integrativo aziendale al contratto nazionale di lavoro per il trasporto aereo. Il referendum e' stato indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl Trasporti. La Uil Trasporti, nei giorni scorsi , aveva deciso di non firmare ne' il contratto nazionale ne' l'integrativo. Nell'integrativo, riferiscono fonti sindacali, e' prevista anche la riduzione del costo del lavoro da 31 milioni concordata con l'azienda.
http://www.affaritaliani.it/economia/alitalia-i-sindacati-230714.html
24 luglio 2014 - Alitalia, lettera di Caio con le condizioni di Poste
Il copione non è dissimile da quello dei mesi scorsi. Quando, a ottobre, in occasione dell'iniezione da 300 milioni, ossigeno puro per le casse di Alitalia, si assistette, tra mal di pancia e resistenze di vario tipo, allo stillicidio della conta di chi avrebbe aderito. Ora c'è l'aumento di capitale da almeno 200 milioni di euro, che serve a coprire le spalle della compagnia da pendenze pregresse e ulteriori fabbisogni, e il film non sembra molto diverso. Ma questa volta in ballo ci sono l'agognato matrimonio con Etihad e la sopravvivenza stessa di Alitalia.
Il nodo principale resta l'adesione di Poste che, nelle ultime ore, ha inviato una missiva ai vertici della compagnia in cui ribadisce le condizioni per l'ingresso nell'operazione dopo che giusto ieri il numero uno Francesco Caio, aveva rimarcato la necessità di improntare l'adesione della società dei recapiti a determinati presupposti, «cioè criteri di mercato finanziari e industriali». Nella lettera Caio spiega innanzitutto che Poste non intende aderire a ulteriori ricapitalizzazioni e che, se andrà in porto, questo sarà l'ultimo impegno che è disposta ad assumere. Inoltre l'ad sollecita lumi su come Alitalia intenda affrontare eventuali fabbisogni che dovessero emergere strada facendo e che non fossero coperti dal previsto equity commitment.
Ma la vera novità, che è al vaglio dell'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, e degli altri azionisti, è la proposta di costituire una newco partecipata da Poste e dalla «vecchia» Alitalia cui sarebbe girata, in seconda battuta, dopo la divisione tra old e new company prospettata nello schema avallato da Etihad, il 51% della nuova compagnia in cui gli emiratini entrebbero sempre con il 49%. Questo, spiega Caio, nella missiva consentirebbe di superare i possibili rischi di un cartellino rosso dell'Europa che ha già messo sotto osservazione i 75 milioni versati a dicembre.
Sulla proposta si cerca ora una difficile quadratura in vista dell'assemblea di domani, mentre l'esecutivo vigila affinché il matrimonio vada in porto. «Il governo vuole facilitare l'operazione - ha detto ieri al Sole 24 Ore il capo della segreteria tecnica del Mef, Fabrizio Pagani -, ma poi spetta agli azionisti e alle banche adoperarsi per trovare una quadra». Gli istituti, però, ritengono di aver sopportato lo sforzo maggiore in vista delle nozze con Abu Dhabi e non sono disposti ad assumersi nuovi oneri. Lo ha ribadito ieri anche Gian Maria Gros- Pietro, presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, uno degli istituti più esposti con UniCredit. «Per Alitalia è assolutamente escluso un ulteriore impegno da parte delle banche.
Da "Il Sole 24 Ore", pag. 25.
24 luglio 2014 - ALITALIA: CDA PROPONE AD ASSEMBLEA AUMENTO CAPITALE FINO A 250 MLN
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Fiumicino, 24 lug - Il cda di Alitalia, al termine della riunione durata quasi otto ore, ha approvato la proposta di un aumento di capitale nell'ordine di 200-250 milioni da sottoporre all'assemblea degli azionisti convocata per domani alle 9. Il cda, secondo quanto si apprende, ha messo a punto un articolato per l'assemblea di domani con la richiesta di approvare il cosiddetto 'equity commitment' nonche' il progetto di bilancio 2013 della compagnia.
25 luglio 2014 - Alitalia, sindacati spaccati sui tagli. La Uilt: "No quorum su referendum"
Non è stato raggiunto il quorum al referendum sui tagli al costo del lavoro in Alitalia. Lo ha annunciato il segretario generale aggiunto della Uilt, Marco Veneziani, precisando che hanno votato in 3.500 su 13.200 lavoratori. La Uilt ha sempre osteggiato la consultazione e l'accordo sui tagli. "Ora dovremo fare un nuovo accordo, perché gli altri sindacati devono prendere visione che questo accordo è stato bocciato dalla stragrande maggioranza dei lavoratori. Bisogna tornare al tavolo e fare un nuovo accordo", prosegue la Uilt.
La replica delle sigle aderenti è immediata: "Quorum mancato accordo valido", afferma il segretario generale della Fit Cisl, Giovanni Luciano, su Twitter. "Circa 30% votanti in 25 ore di seggio aperto con oltre 80% di sì".
http://www.repubblica.it/economia/2014/07/25/news/alitalia_ethiad_assemblea-92356911/?ref=HREA-1
25 luglio 2014 - Assemblea dei Soci Alitalia
Roma, 25 luglio 2014 – Si è riunita oggi, in sede straordinaria ed ordinaria, presso la sede di Fiumicino, l’Assemblea dei Soci di Alitalia - Compagnia Aerea Italiana S.p.A., presieduta da Roberto Colaninno.
L'Assemblea dei Soci in sede straordinaria ha deliberato, su proposta del Consiglio di Amministrazione, un aumento di capitale fino ad un massimo di 250 milioni di euro da offrirsi in opzione ai Soci in proporzione alla quota di capitale posseduta.
L'Assemblea dei Soci Alitalia, riunitasi in sede ordinaria, ha altresì approvato, su proposta del Consiglio di Amministrazione, il Bilancio d’esercizio 2013.
L’Assemblea ha altresì nominato il nuovo Collegio Sindacale, che sarà in carica per il triennio 2014-2016 e che è così composto:
• Giovanni Barbara, presidente
• Tommaso Di Tanno, sindaco effettivo
• Graziano Visentin, sindaco effettivo
• Domenico Busetto, sindaco supplente
• Anna Maria Bonanno, sindaco supplente
E’ stata infine riconfermata per il triennio 2014-2016 la Deloitte & Touche quale revisore dei conti della Compagnia.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/25-07-2014a.html
27 luglio 2014 - Alitalia, rosso record nel 2013: in 5 anni bruciati 1,4 miliardi
La nuova Alitalia ha chiuso il peggior bilancio della sua breve storia, bruciando nel 2013 oltre un milione e mezzo di euro al giorno: il rosso all'ultima riga del bilancio, una perdita record intorno ai 569 milioni (che non è ancora ufficiale ma emerge solo da indiscrezioni: il dato non è stato comunicato dopo l'approvazione dei conti in cda, né oggi dopo l'assemblea degli azionisti), se confermato segnerà il peggior risultato per l'avventura tutta in perdita dei «capitani coraggiosi»: 1,412 miliardi bruciati in 5 anni.
I bilanci tracciano la caduta libera della compagnia risorta con il Piano Fenice dalle ceneri della vecchia Alitalia, nata libera dai macigni del passato che soffocavano l'ex compagnia di bandiera: esuberi, debiti, aerei e attività da dismettere, tutto cancellato, lasciato in una bad company in liquidazione.
BILANCIO 2009 - È la sintesi del primo anno di vita: la perdita è di 326 milioni, circa 800mila euro al giorno. Al 31 dicembre il debito è di 799 milioni. Ricavi a quota 2.921 milioni, 21,8 milioni i
passeggeri trasportati.
BILANCIO 2010 - Dopo il primo esercizio da start up, nel secondo anno di vita la nuova compagnia sembrava aver invertito rotta verso l'ottimismo: ancora perdite, ma il rosso si riduce a 168 milioni,
circa 460mila euro al giorno; A fine anno il debito resta in linea a 839 milioni. Ricavi a 3.225 milioni di euro (+14,1%), 23,4 milioni di passeggeri (+7,4%).
BILANCIO 2011 - I conti restano in rosso ma migliorano ancora. La perdita è di 'solò 69 milioni, scende a circa 190mila euro al giorno. Il debito è a 854 milioni. Ricavi a 3.478 milioni (+7,9%), 25
milioni i passeggeri (+5,5%).
BILANCIO 2012 - Il rosso esplode: rispetto all'anno precedente la perdita è quadruplicata, sale a 280 milioni: circa 765mila euro bruciati ogni giorno. Al 31 dicembre il debito sfonda quota un miliardo (1.028 milioni). Ancora in crescita i ricavi a 3.594 milioni, in calo a 24,275 milioni i passeggeri.
BILANCIO 2013 - È il tracollo. I conti semestrali - ultimo dato ufficiale - registrano una perdita già superiore a quella dell'intero anno prima: 294 milioni. Se sarà confermata, una perdita annuale di 569 milioni sarà poco oltre il doppio del rosso dell'anno prima.
http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/alitalia-bilancio-rosso-record/816282.shtml
28 luglio 2014 - Alitalia-Etihad, la Uil detta le sue condizioni
Spalmare i tagli su 12 mesi invece che su 5: è questa la condizione posta da Uil trasporti per dare il via libera all’accordo sulle riduzioni retributive pretese da Alitalia. Gli altri sindacati hanno già accettato i sacrifici (31 milioni di minori salari nel periodo luglio-novembre) e l’azienda, che intende presentarsi al rush finale con Etihad con un fronte sindacale compatto alle spalle, spinge per un’intesa a tutti i costi. Che però appare piuttosto complicata, al momento. La Uilt, che non riconosce la validità dell’accordo («violate tutte le regole» viene ribadito ), punta a riaprire il negoziato. E, appunto, sarebbe disposta a dare l’ok se il taglio si consumasse in un periodo più lungo in modo da attenuare l’effetto sulle buste paga. Sono i piloti, in particolare, a spingere per questa soluzione. I circa 1.600 a libro paga (tra comandanti e primi piloti ) percepiscono un salario compreso tra i 45 e i 100 mila euro e si parla di tagli che oscillano tra 400 e 1.100 euro. In media la riduzione sarebbe tra l’8 e il 10% e, nella peggiore delle ipotesi, entro fine anno la perdita in busta paga sarebbe di 5.500 euro. Per la Uilt la spalmatura è un punto dirimente ma si tratta di una ipotesi che Alitalia fatica a digerire. Nei piani, i risparmi vanno realizzati interamente nel corso del 2014 e allungare il periodo di efficacia dei tagli sconfinando nel bilancio dell’anno prossimo vorrebbe dire far saltare lo schema messo a punto dagli uomini guidati dall’ad Del Torchio.
http://economia.ilmessaggero.it/econ...i/820136.shtml
29 luglio 2014 - Alitalia, verso l'intesa Poste-banche
Si lavora all'ipotesi di un'intesa tra Poste Italiane, le banche e gli altri principali azionisti sulla ricapitalizzazione di Alitalia-Cai per 250 milioni di euro. È l'ultimo pezzo che manca, salvo una ripresa di turbolenza sindacale, per l'accordo con Etihad Airways e l'ingresso della compagnia di Abu Dhabi con il 49% in una nuova Alitalia, che nascerebbe senza debiti e senza zavorra.
Le posizioni degli schieramenti si sono molto avvicinate ieri. Le Poste sono disponibili a investire una somma anche superiore alla loro quota in Alitalia-Cai (il 19,48%, pari a 38 milioni circa), a condizione di versare i soldi non nella vecchia Alitalia-Cai che perde a bocca di barile (569 milioni il rosso del 2013), come dovrebbero fare invece le banche e gli altri azionisti, ma in una nuova società, detta «midco». La «midco» sarebbe un veicolo intermedio tra l'attuale Cai che si svuoterebbe delle attività operative e la «newco», la nuova Alitalia, ripulita dai debiti e dal contenzioso, nella quale entrerebbe con il 49% Etihad.
http://www.ilsole24ore.com/art/finan...?uuid=ABgKiLfB
31 luglio 2014 - Alitalia: aumento sale a 300 mln, da Poste 72 mln
ROMA (MF-DJ)--Sale a 300 milioni di euro l'impegno di capitale che le banche e i maggiori azionisti di Alitalia sono disposti ad assumere per fare l'accordo con Etihad: Poste, scrive il Sole 24 Ore, versera' circa 72 milioni, ma tiene ferma la condizione che mettera' i soldi non nella Cai, come tutti gli altri soci, ma nella "midco".
E' questa, spiega il quotidiano, la risposta concordata nella riunione di ieri con il Governo, che l'a.d. Di Alitalia, Gabriele Del Torchio, ha comunicato al numero uno di Etihad, James Hogan. La e-mail sarebbe gia' stata inviata, e ricevuta ad Abu Dhabi alle 19 di ieri. Del Torchio ha chiesto a Hogan una proroga oltre il termine, fissato per oggi, indicato da Etihad per la firma degli accordi finali. Sarebbe infatti necessaria almeno una settimana alle banche e ai soci per perfezionare la procedura; se Etihad accetta ci sara' un nuovo Cda verso la fine della settimana, e la firma degli accordi si potrebbe fare forse il 6-7 agosto.
http://www.milanofinanza.it/news/al...0-mln-da-poste-72-mln-sole-201407310850141776
1 agosto 2014 - Alitalia, la risposta di Etihad è positiva
MILANO - Etihad investirà in Alitalia. L'attesa risposta della compagnia emiratina alla lettera italiana è arrivata "ed è positiva" ha detto l'ad della Magliana, Gabriele Del Torchio, aggiungendo però che "serve ancora qualche approfondimento". Il prossimo 8 agosto, quindi, si terrò l'assemblea degli azionisti per approvare l'aumento di capitale da 300 milioni di euro varato dal consiglio di amministrazione.
Nel frattempo, l'ex compagnia di bandiera ha aperto le procedure di mobilità per 2.171 dipendenti di Alitalia e di AirOne, come previsto dall'accordo per 2.251 esuberi. Gli altri 80 addetti hanno infatti già cessato il rapporto di lavoro. La procedura interessa 1.590 addetti di terra, 126 piloti e 420 assistenti di volo Alitalia e 35 dipendenti di terra di AirOne.
4 agosto 2014 - Alitalia, a Fiumicino la maggioranza degli esuberi: tensioni e assemble
Assemblee, ricorsi, disperazione: il clima all’aeroporto di Fiumicino è tesissimo. L’ennesimo terremoto occupazionale che si sta abbattendo su Alitalia ha reso l’aria pesante tra le migliaia di dipendenti della compagnia. È allo scalo capitolino infatti che si abbatterà la quasi totalità degli esuberi previsti dall’accordo con Etihad.
La firma del matrimonio sembra fissata per l’8 agosto: gli arabi investiranno 560 milioni, diventeranno soci al 49%, ma prima il nodo-lavoro sarà già sciolto. Aperte le procedure di mobilità per i 2.171 dipendenti di Alitalia e di AirOne, è già scattata la definizione delle «pdl», le posizioni di lavoro, ovvero quanti tra assistenti di volo o operai saranno inserite nelle black-list degli esuberi. Un’ottantina di addetti avrebbero già firmato la «non opposizione», firmando la buonuscita volontaria: 10 mila euro subito insieme alla rinuncia di qualunque ricorso.
«È vergognoso ciò che sta accadendo, inaccettabile il silenzio delle altre sigle sindacali - sottolinea Antonio Amoroso della Cub Trasporti -. Fiumicino diventerà terra di precarizzazione. Solo a giugno Alitalia ha usato 1.120 precari a terra, 100 tra gli assistenti di volo, mentre aveva dipendenti in cassa integrazione. Continueranno a sfruttare i precari per coprire i buchi degli esuberi. Mentre i dati del traffico aereo crescono e il governo Renzi, con l’operazione Alitalia, sembra volersi accreditare presso gli investitori arabi anche per affari futuri».
«Mercoledì abbiamo promosso le prime assemblee in aeroporto - spiega Paolo Pagnotta, segretario territoriale della Cgil -. L’uscita delle liste dei tagli ha innescato una polveriera, allo scalo c’è molta tensione: 430 esuberi nell’handling, 388 nelle manutenzioni, entro l’anno 1500 persone in mobilità. Interi bacini professionali saranno toccati. Il rischio di una valanga di ricorsi è altissima».
5 agosto 2014 - A Fiumicino torna «valigia selvaggia», ma i lavoratori danneggiano se stessi
ROMA - Aeroporto di Fiumicino, bagagli dei turisti ammassati a terra oppure non consegnati per una protesta di un centinaio di lavoratori dei settori carico e scarico bagagli contro l’accordo tra Alitalia ed Etihad. Forme di lotta come «valigia selvaggia» colpiscono l’immagine di Fiumicino, di Roma e dell’Italia, servono solo ad allontanare il lavoro e rendere più insicuro il futuro degli addetti ai servizi essenziali dell’aeroporto. Il ricorso a «valigia selvaggia» non aiuta Roma. Le immagini con i bagagli dei turisti ammassati a terra oppure non consegnati è una pagina nera del rapporto tra la Capitale e quei visitatori stranieri che fortunatamente la considerano ancora una delle loro mete preferite.
Il limite alle forme di difesa dell’occupazione: L'accordo tra Alitalia e i nuovi azionisti arabi di Etihad ha delle contropartite pesanti sul piano dei risparmi e dei tagli di personale ed è quindi pienamente legittimo che i sindacati di categoria difendano l'occupazione e si mobilitino per limitare i danni. Ma c'è un limite: e questo ieri, all'aeroporto di Fiumicino, è stato chiaramente oltrepassato. Un centinaio di lavoratori dei settori operativi del carico e dello scarico bagagli prima si sono riuniti in assemblea e poi hanno dato vita a una manifestazione di protesta che per carità di patria sintetizzeremo con il termine «valigia selvaggia».
L’errore della Cgil: coprire un’azione masochista: Il responsabile territoriale della Cgil invece di opporsi a una forma di lotta chiaramente masochista ha coperto il tutto dichiarando che quello che arriva dai lavoratori «è un grido di disperazione». E, si sa, la disperazione è off limits .
Le cose, in realtà, non sono così drammatiche perché se è vero che l'intesa italo-araba prevede nell'immediato eccedenze di personale, lo scalo di Roma dovrebbe essere il primo a giovarsi del rilancio dell'ex compagnia di bandiera. Fiumicino sarà uno degli hub (l'altro è Abu Dhabi) su cui verterà l'operatività della nuova Alitalia e di conseguenza ci sono credibili prospettive di sviluppo. Il risanamento in questo caso non dovrebbe essere fine a se stesso ma solo la prima tappa di un rilancio.
Sindacati chiamati a spiegare, invece abdicano: Queste cose i sindacati sono chiamati a spiegarle invece di abdicare alla loro funzione dirigente. Forme di lotta che colpiscono l'immagine di Fiumicino, di Roma e dell'Italia servono solo ad allontanare il lavoro e rendere più insicuro il futuro degli addetti ai servizi essenziali dell'aeroporto. La stagione turistica, per via del maltempo, sta dando agli operatori numerosi dispiaceri e non c'è proprio bisogno di aggiungere al latte versato il discredito dello scalo romano.
http://roma.corriere.it/notizie/cro...si-918c2ed6-1c6c-11e4-af0c-e165f39759ba.shtml
6 agosto 2014 - Alitalia-Etihad, accordo vicino, ma i soci chiedono ultime modifiche
Poste alza l’esborso da 70 a 75 milioni facendo sgonfiare la tensione salita l’altra sera tra i soci italiani. E spianando la strada all’accordo fra Alitalia e Etihad che, salvo nuovi imprevisti, dovrebbe essere firmato venerdì 8. Anche se, nell’incontro di ieri sera con James Hogan, gli azionisti avrebbero tentato in extremis di ammorbidire alcune condizioni. «Penso che il deal stia procedendo nella direzione giusta e che si sia vicini alla firma dell'accordo», ha detto Federico Ghizzoni, ceo di Unicredit, al termine del suo cda dove si sarebbero levate alcune voci critiche (Luigi Maramotti e Manfred Bishoff) sulla convenienza ad accollarsi un onere ancora maggiore. Indietro, però, non si può tornare anche perchè su Ghizzoni e Carlo Messina (Intesa Sanpaolo), sarebbe intervenuto, nelle ultime ore, Matteo Renzi facendo intendere che la pretesa di far aumentare i sacrifici di Poste non sarebbe praticabile. Il Tesoro ha chiesto alle banche di «fare la loro parte», perchè Poste «non può fare la banca delle banche», hanno riferito fonti di via XX settembre, dopo il vertice (dalle 12 alle 14) convocato da Fabrizio Pagani, consigliere del Ministero dell’Economia, per ricucire il nuovo strappo di lunedì sera. C’erano Francesco Caio (Poste), Giovanni Castellucci (Atlantia), Alessandro Decio (Unicredit) e, collegato in call, Messina. Dal vertice è uscita una fumata quasi bianca: Poste aumenta la contribuzione a 75 milioni sempre nella Midco, la società cuscinetto ideata dall’avvocato di Caio, Franco Gianni, per esaudire la richiesta di Etihad del consolidato fiscale a carico della vecchia Alitalia che comprenda, quindi anche la New Alitalia. E siccome gli arabi hanno chiesto di dotare New Az di 200 milioni e di capitalizzare la Old Az con 100 milioni per fronteggiare i contenziosi in piedi, i soci italiani dovranno quindi ripartirsi 225 milioni: sembra che a questo punto anche Atlantia si sia convinta di accettare, partecipando con 55-60 milioni, al fianco di Intesa (85-90) Unicredit (75-80). E le due banche dovrebbero fare un finanziamento-ponte ad Alitalia di 100-150 milioni, a breve, per rinforzare la liquidità, in attesa che arrivino i soldi definitivi. Al prestito ponte non parteciperà Poste.
http://economia.ilmessaggero.it/econ...i/834867.shtml
6 agosto 2014 - Alitalia: Etihad chiede lock up di 5 anni per azioni (Mess)
ROMA (MF-DJ)--C'e' un periodo di lock up di cinque anni tra le condizioni poste da Etihad per unirsi in matrimonio con Alitalia. A pagina 6 delle 26 che compongono la lettera-ultimatum del 1* giugno, inviata dall'a.d. di Etihad, James Hogan, all'a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, il top manager di Abu Dhabi intima di prevedere nel nuovo statuto un obbligo per tutti gli azionisti di non vendere le azioni. Questo vincolo, scrive Il Messaggero, sta nel capitolo relativo alle "restrizioni sulla cessione di azioni Alitalia". Peraltro Intesa Sanpaolo, Unicredit, Atlantia e gli altri soci non saranno chiusi in gabbia, mentre le restrizioni non coinvolgeranno Poste visto che fara' solo un finanziamento a Midco. Subito dopo infatti Hogan scrive che "Etihad e' aperta a valutare adeguati meccanismi di uscita per i soci, ma non e' disposta a prendere in considerazione un'Ipo come evento di liquidita'". Il manager delinea le modalita' di esecuzione dell'operazione. La vecchia Alitalia, dopo aver conferito dipendenti, aerei, slot alla New Alitalia, deve cambiare nome e "agire come una holding con la maggioranza nella Nuova Alitalia e non acquisire altre partecipazioni ne' assumere la gestione o ruoli in altre compagnie aeree". Hogan chiede il consolidato fiscale della vecchia Alitalia in modo da utilizzare gli 1,4 miliardi di perdite pregresse per neutralizzare le tasse sugli utili che New Alitalia dovrebbe distribuire dal 2017. Alitalia in qualita' di azionista di controllo della Nuova Alitalia "approvera' un aumento di capitale di 387,5 milioni (emissione di nuove azioni di classe B con diritti specifici per la nomina di amministratori e diritti di veto) riservate a Etihad escludendo la prelazione degli attuali azionisti". Abu Dhabi entrera' direttamente o tramite un veicolo acquisendo il 49%. Inoltre il vettore arabo "acquisira' il 75% di Alitalia Loyalties (MilleMiglia, ndr) per un corrispettivo di 112,5 milioni cash e cinque coppie di slot a Londra Heathrow per un prezzo indicativo di 60 milioni". Il piano di ristrutturazione deve prevedere la riconversione dell'intero indebitamento in azioni o titoli di semi equity. Etihad chiede una struttura di capitale circolante (300 milioni), di durata 5 anni (senza ammortamenti) ne' garanzie, con un tasso di interesse pari all'euribor piu' il 3% e senza costi aggiuntivi e un capitale sociale di 300 milioni. I circa 550 milioni di debito del debito senior della nuova Alitalia garantito dagli aeromobili, dovranno avere un periodo di ammortamento fino al 2022. Etihad e Alitalia avranno piani di approvvigionamento comune per acquisizioni di aerei, leasing, manutenzione, riparazione, pianificazione delle risorse aziendali, assicurazioni. Nel nuovo statuto si dovra' prevedere per Etihad "un diritto di prelazione in caso di vendita di Alitalia o di acquisizione anche da parte di singolo socio: la prelazione comprende la facolta' di designare un terzo". Per "agevolare il diritto di prelazione, Etihad acquisira' una azione della vecchia Alitalia". pev (fine) MF-DJ NEWS 06 ago 2014 09:19
7 agosto 2014 - Alitalia-Etihad, è fatta: domani la firma. Certificati di malattia per protesta. Il garante avverte: «Non sarà tollerato»
«Su Etihad abbiamo chiuso. Domani pomeriggio si firma». È fatta: l'accordo tra Alitalia e la compagnia araba è quasi concluso: manca solo l'ultimo atto. A dare l'annuncio è il ministro dei Trasporti, arrivando a Montecitorio al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con i vertici di Etihad.
L'intesa «È stato fatto un buonissimo lavoro, oggi gli ultimi dettagli e domani si chiude. È un'iniezione di fiducia per il Paese, anche dopo i dati di ieri». «L'incontro ha confermato l'esito positivo delle trattative con soddisfazione reciproca», si legge in una nota Palazzo Chigi. Il governo «era rappresentato dal Sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e dai vertici del Ministero dell'Economia e delle Finanze, per Etihad James Hogan, Presidente e Ceo della compagnia emiratina, con gli stretti collaboratori».
Il rischio paralisi «L'azienda Alitalia ha comunicato oggi all'Autorità di garanzia per gli scioperi che, nel prossimo fine settimana, vi sarebbe l'altissimo rischio che gran parte del personale tecnico di Alitalia, in servizio presso l'Aeroporto di Fiumicino, possa astenersi, in massa, dal lavoro, presentando certificati medici. Si tratterebbe di un vero eproprio attentato ai diritti dei cittadini-utenti, in sfregio alla legge che disciplina l'esercizio del diritto di sciopero». Ad affermarlo in una nota è il Garante degli Scioperi in merito alla protesta che sarebbe in corso. «Non sarebbe, infatti, tollerabile che, al solo fine di aggirare norme perfettamente conosciute dai lavoratori, mi riferisco, in particolare, alle franchigie nel periodo estivo, le quali garantiscono a tutti la mobilità nel mese di agosto, - sottolinea il Garante - si ricorresse ad uno strumento potenzialmente fraudolento». Al riguardo, sottolinea l'Autorità, «si ricorda che esistono precedenti casi in cui l'Autorità di garanzia efficacemente intervenuta per sanzionare pesantemente queste anomale forme di protesta, non riconducibili alle fattispecie previste dalla legge 146 del 1990. Infine, si fa presente che l'Autorità, di fronte ad un'eccezionale assenza per malattia, segnaler ogni abuso alla Procura della Repubblica per gli eventuali seguiti di competenza».
Il disastro bagagli «Nonostante gli sforzi meritevoli di Aeroporti di Roma e della Direzione aeroportuale Enac di Roma Fiumicino, che hanno messo in campo una task force di supporto ai servizi di assistenza a terra, la situazione continua ad essere inaccettabile». Lo afferma il presidente dell'Enac Vito Riggio, a proposito dei disservizi all'aeroporto di Fiumicino, sottolineando che «bisogna prendere provvedimenti duri a tutela dei passeggeri sia da parte dell'azienda Alitalia, sia, per quanto di competenza, da parte dell'Enac».
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIAN...e/836585.shtml
7 agosto 2014 - Alitalia: medici famiglia estranei a "strategia del certificato"
(AGI) - Roma, 7 ago. - I medici di famiglia non ci stanno a passare da soggetti passivi nella querelle Alitalia, con i lavoratori che utilizzano l'arma dei certificati medici di massa contro l'accordo con Etihad. "Siamo in imbarazzo, in difficolta' - dice all'AGI Giacomo Milillo, segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) - e vorrei dire che non siamo complici di questa iniziativa. Ma non possiamo rifiutare di fare un certificato se un nostro assistito viene e ci dice che ha mal di testa. Poi spetta all'Inps accertare l'incapacita' al lavoro". Altra cosa, ovviamente, e' se la richiesta di certificato e' esplicitamente legata all'esigenza di scioperare: "Se l'assistito ci dicesse questo, dobbiamo rifiutarci di fornire il certificato", spiega Milillo.
"Altrimenti il medico sarebbe perseguibile. Per questo sto pensando se spedire una circolare a tutti i medici per avvisarli della questione, e chiarire i nostri diritti e doveri in questa vicenda. Non vogliamo passare per meri esecutori dando a pioggia certificati medici senza fondamento, ma vorrei sia chiaro che siamo presi in mezzo".
8 agosto 2014 - Contratto nazionale di settore e costo del lavoro: raggiunta intesa con UIL, ANPAC, ANPAV e AVIA
Alitalia informa di aver raggiunto nella nottata l’accordo sul contratto nazionale di settore del trasporto aereo e sulle misure di contenimento del costo del lavoro anche con il sindacato Uil Trasporti e le associazioni professionali Anpac, Anpav e Avia.
Il nuovo contratto di settore e le misure sul costo del lavoro erano già state condivise nelle scorse settimane dai sindacati Filt Cgil e Fit Cisl.
Le iniziative sul costo del lavoro porteranno un risparmio di circa 31 milioni di euro per i restanti cinque mesi dell’anno.
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/08-08-2014.html
8 agosto 2014 - ALITALIA ED ETIHAD AIRWAYS HANNO FINALIZZATO UN ACCORDO DI INVESTIMENTO DI 1.758 MILIONI DI EURO PER IL POTENZIAMENTO DI ALITALIA NELL’OTTICA DELLA COMPETITIVITÀ E DELLA SOSTENIBILITA’ REDDITUALE
• L’accordo sul perfezionamento dell’operazione prevede un investimento di 560 milioni di euro nel vettore italiano da parte di Etihad Airways, che diventerà così azionista di minoranza (subordinatamente all’ottenimento dell’approvazione da parte delle Autorità regolatorie), con un ulteriore apporto di 300 milioni di euro da parte dei principali azionisti di Alitalia
• Le istituzioni finanziarie e le banche azioniste hanno supportato l’operazione con massini 598 milioni di euro sotto forma di ristrutturazione del debito a breve e medio termine
• 300 milioni di euro di nuove linee di credito sono state accordate dalle istituzioni finanziarie italiane
• La ricapitalizzazione, che salvaguarda migliaia di posti di lavoro in Italia, consentirà ad Alitalia di investire in nuove rotte a lungo raggio, di rivitalizzare il marchio, e di concentrarsi maggiormente sulla promozione del turismo e del commercio in Italia
• Nuove rotte internazionali e più voli dalle città italiane ad Abu Dhabi e verso destinazioni più lontane
• Ottimizzazione della rete e aumento delle frequenze offriranno maggiori possibilità di scelta e renderanno la compagnia più competitiva, assicurando un sostegno anche allo sviluppo dell’economia, del commercio e del turismo
• Alitalia sarà avvantaggiata dall’integrazione con il network di Etihad Airways e dei suoi equity partner e dalle connesse sinergie di costo
• Obiettivo: ritorno all’utile entro il 2017
• Rinascita di Alitalia come simbolo della cultura, della storia, dell’arte, della moda e del cibo italiani e come ambasciatore del Made in Italy.
Etihad Airways e Alitalia hanno annunciato oggi la firma dell’accordo sul perfezionamento dell’operazione che porterà all’investimento di 1,758 milioni di euro per il potenziamento di Alitalia nell’ottica della competitività e della sostenibilità reddituale.
La compagnia di bandiera italiana, dopo la ricapitalizzazione, sarà in grado di investire in un articolato business plan strategico, con nuove rotte a lungo raggio da Roma e Milano, un marchio rivitalizzato, e una maggiore attenzione alla promozione del turismo e dell’attività commerciali italiane. I passeggeri italiani potranno usufruire di una più ampia scelta di destinazioni, mentre i nuovi collegamenti a livello globale faranno incrementare il turismo in entrata.
L’investimento di Etihad Airways, pari a 560 milioni di euro, consisterà in iniezioni di liquidità, acquisti di asset e altre linee e accordi di finanziamento finalizzati alla ristrutturazione del bilancio della compagnia aerea. Il processo sarà completato da un ulteriore apporto di capitale, pari a 300 milioni di euro, da parte degli attuali azionisti principali di Alitalia, tra cui si annoverano Intesa San Paolo (88 mln di euro), Poste Italiane (75 mln di euro), Unicredit (63,5 mln di euro), Atlantia (51 mln di euro), Immsi (10 mln di euro), Pirelli (10 milioni di euro) e Gavio (2,5 mln di euro).
In aggiunta, le istituzioni finanziarie e le banche azioniste hanno supportato l’operazione con massimi 598 milioni di euro sotto forma di ristrutturazione del debito a breve e medio termine. 300 milioni di euro di nuove linee di credito sono state inoltre accordate dalle istituzioni finanziarie italiane.
Etihad Airways acquisirà una quota di partecipazione in Alitalia del 49%, con un investimento di 387,5 milioni di euro. L’investimento complessivo comprende anche 112,5 milioni di euro per l’acquisizione di una quota del 75% di Alitalia Loyalty SPV, il programma fedeltà della compagnia di bandiera, e prevede l’acquisto da parte di Etihad Airways di cinque coppie di slot nell’aeroporto londinese di Heathrow per un valore di 60 milioni di euro. Le coppie di slot saranno quindi riaffittate ad Alitalia a condizioni di mercato. Il completamento della transazione è atteso entro il 31 dicembre 2014.
Il perfezionamento dell’investimento di capitale è subordinato, da un lato, al soddisfacimento da parte di Alitalia e dei suoi principali stakeholder pubblici e privati di alcune condizioni sospensive e, dall’altro, all’approvazione delle autorità.
Il Presidente e Chief Executive Officer di Etihad Airways, James Hogan, ha dichiarato: “Nell’ottica di Etihad Airways, si tratta di un investimento strategico, commerciale a lungo termine. Al perfezionamento dell’operazione, ci impegniamo, insieme agli altri azionisti, a potenziare Alitalia, facendone una società competitiva, sostenibile da un punto di vista reddituale e in grado di partecipare con successo al mercato mondiale dei viaggi aerei”.
“Crediamo in Alitalia. È un marchio forte e ha un potenziale enorme. Con un adeguato livello di capitalizzazione e un business plan strategico forte, siamo fiduciosi nella possibilità di dare una svolta alla compagnia aerea, che potrà riaffermarsi ancora una volta come vettore internazionale di prestigio”.
“Alitalia è il perfetto ambasciatore dell’Italia e di tutto ciò che la rappresenta. Con il rafforzamento del marchio, la compagnia aerea testimonierà in modo sempre più evidente tutto ciò che riconosciamo come la quintessenza dell’Italia – la sua storia, la sua cultura, il suo cibo e la sua moda. Deve essere una compagnia aerea di cui gli Italiani possano andare fieri.”
“Tuttavia, in conclusione, è necessario che l’azienda torni a funzionare, con l’obiettivo di chiudere con una redditività sostenibile a partire dal 2017.”
Hogan ha dichiarato di apprezzare il fatto che gli attuali azionisti, il management e i dipendenti di Alitalia, abbiano fatto molto per rendere l’azienda più stabile in vista del nuovo investimento.
“Alitalia ce la può fare e può tornare a crescere, ma deve ripartire da basi solide. Abbiamo chiarito fin dall’inizio che tutto il nostro investimento dovrà essere focalizzato a permettere la realizzazione del nuovo business plan, con cui si concretizzerà questo obiettivo.
“Il successo di questa strategia andrà a vantaggio dei viaggiatori, sia italiani che internazionali, che potranno usufruire di servizi migliori, con nuove destinazioni e una scelta più competitiva; dei dipendenti Alitalia, che possono avere prospettive più rosee nel lungo periodo, in un’azienda che tornerà a crescere; e, infine, del popolo italiano, che potrà nuovamente andare fiero della propria compagnia di bandiera”.
“Il cammino da percorrere è ancora lungo, prima per completare l’operazione e, poi, per realizzare questa nuova visione. Oggi è un giorno fondamentale in questo percorso e noi siamo orgogliosi del nostro ruolo di investitore strategico nella nuova Alitalia”.
Gabriele Del Torchio, Chief Executive Officer di Alitalia, ha dichiarato: “Si tratta di un risultato straordinario per Alitalia. Abbiamo dovuto prendere decisioni difficili nel corso di una trattativa molto impegnativa, ma siamo riusciti a trovare l’accordo necessario per dare forma e dimensione adeguata al futuro di Alitalia”.
“Grazie a questo investimento potremo riconquistare la stabilità finanziaria, consentendo la crescita a lungo termine di Alitalia e del settore viaggi e turismo nel nostro Paese”.
“Per questo importante risultato vorrei ringraziare tutto lo staff di Alitalia – uomini, donne, dirigenti e impiegati, piloti, equipaggi e personale d’ufficio – che hanno lavorato con passione e impegno per il nuovo lancio. Il percorso verso una Alitalia sostenibile e profittevole ha richiesto decisioni dure ma siamo tutti consapevoli che questo è un nuovo inizio, orientato alla crescita, che porterà nuove opportunità per tutti”.
L’articolato business plan prevede la rivitalizzazione del marchio Alitalia, che incarnerà tutti gli elementi che contribuiscono a rendere rinomato il Paese – cibo, moda, cultura e stile di vita – nell’ottica di un’ospitalità e di un concetto di servizio ‘Made in Italy’ di prim’ordine.
La sua realizzazione sarà accompagnata dall’adozione di misure atte a promuovere il turismo in arrivo dall’estero e a sostenere la crescita economica del Paese.
Pur mantenendo la rilevanza delle rotte a corto raggio, il nuovo network sarà incentrato sulla crescita proficua dei voli a lungo raggio, sia da Roma Fiumicino che da Milano Malpensa. Vi saranno voli verso nuove destinazioni, con frequenze maggiori in alcuni mercati già esistenti, e sarà rafforzato il network con destinazione Abu Dhabi, in modo da sfruttare la crescita del traffico tra Italia ed Emirati, e per offrire ai passeggeri Alitalia un’efficiente integrazione con il network internazionale di Etihad Airways.
A partire dalla Winter Season 2014, il collegamento di Alitalia tra Roma Fiumicino e Abu Dhabi passerà dagli attuali cinque voli la settimana a una frequenza giornaliera, e partirà un nuovo servizio di collegamento giornaliero tra Milano Malpensa e Abu Dhabi. I nuovi voli, che andranno ad aggiungersi ai servizi di collegamento quotidiani già offerti da Etihad Airways in questi mercati, aprono una serie di nuove opportunità di collegamento per i passeggeri di entrambe le compagnie aeree.
Dalla Summer Season 2015, Alitalia attiverà anche dei collegamenti tra altre città italiane e Abu Dhabi, e sono previsti, tra l’altro, voli diretti dagli scali di Venezia, Catania e Bologna.
Roma Fiumicino diventerà un hub intercontinentale ancora più grande in Europa. Assisteremo all’introduzione di cinque nuove rotte nell’arco dei prossimi quattro anni, mentre i voli a lungo raggio da Milano Malpensa saranno più che raddoppiati, raggiungendo i 25 voli a settimana entro il 2018. Si prevede che la flotta Alitalia di aerei a fusoliera larga (per le destinazioni a lungo raggio) crescerà di un terzo, mentre la flotta a fusoliera stretta (per le destinazioni a corto e medio raggio) sarà ridimensionata per soddisfare i requisiti del nuovo piano voli.
Gli aderenti al programma fedeltà MilleMiglia potranno accumulare e spendere miglia sui voli Etihad Airways e su quelli delle compagnie partner. È stata inoltre pianificata la futura integrazione dei programmi esistenti.
Mentre l’integrazione e l’ottimizzazione del piano voli genereranno una crescita considerevole in termini di ricavi per Alitalia, le sinergie di costo insite nella partnership offriranno una serie di grosse opportunità. Queste comprendono, tra l’altro, una maggiore efficienza nell’operatività dell’hub, oltre che approvvigionamenti congiunti nei settori degli aeromobili, dei motori, della manutenzione, della formazione, del catering, dell’assistenza a terra e del carburante. La partnership aprirà altresì la strada alla riprogettazione e all’automazione dei processi e dell’organizzazione del lavoro, in linea con le migliori prassi, oltre che all’adozione delle principali piattaforme informatiche.
Per servire meglio il mercato cargo italiano, terzo in Europa in termini di dimensioni, l’attività di Alitalia in questo settore verrà rilanciata e ampliata, con l’istituzione di un centro di eccellenza nel Nord Italia, investimenti nelle capacità di assistenza presso gli aeroporti italiani, e con l’ottimizzazione di un network di voli con capacità di cargo.
James Hogan dichiara che: “L’Italia è un mercato estremamente importante per Etihad Airways, sia dal punto di vista commerciale che turistico. Gli Emirati Arabi Uniti sono il primo partner commerciale dell’Italia nella regione del Medio Oriente e del Nord-Africa, e ospitano più di 10.000 cittadini italiani e 300 società italiane”.
“Riusciremo a offrire ai clienti opportunità irrinunciabili grazie all’integrazione dei nostri piani di volo con quelli dei nostri attuali partner, tra cui airberlin, Air Serbia, Etihad Regional, Jet Airways, Virgin Australia, Air Seychelles e Aer Lingus, e naturalmente il nostro partner strategico con il quale è in vigore un accordo di code-sharing, KLM-Air France”
Etihad Airways al momento opera voli giornalieri da Abu Dhabi a Roma e Milano, che completano i cinque voli alla settimana da Roma ad Abu Dhabi operati da Alitalia. Le due compagnie aeree hanno inoltre in vigore un accordo di code-sharing su un totale di altre 31 destinazioni.
Lo scorso mese, Alitalia e Etihad Airways sono state nominate “Official Global Airline Carriers for Expo 2015”, l’Esposizione universale che si terrà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015.
Gli advisor dell’operazione sono stati: Etihad Airways: JP Morgan (financial); DLA Piper e Chiomenti (legali); PricewaterhouseCoopers (due diligence). Alitalia: Citi (financial); Bonelli Erede Pappalardo (legal)
http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/08-08-2014a.html
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