CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 7 SETTEMBRE 2007
Il Consiglio di Amministrazione di ALITALIA – Linee Aeree Italiane S.p.A., riunitosi in
data odierna sotto la presidenza del dott. Maurizio Prato, ha, tra l’altro, approvato il
Piano Industriale 2008-2010.
Come si ricorderà, le Linee Guida del Piano Industriale 2008-2010, approvate dal
Consiglio di Amministrazione lo scorso 30 agosto, caratterizzano il Piano quale “Piano di
sopravvivenza/transizione”, finalizzato a perseguire condizioni di sostenibilità e continuità
dell’attività aziendale nel breve-medio termine, nell’attesa di decisioni definitive in ordine
al futuro assetto proprietario della Compagnia ed al conseguente assetto industriale
definitivo. Tale Piano è, dunque, caratterizzato da un’esigenza prioritaria di contenere le
perdite della Società e l’erosione dei suoi mezzi propri e, con questo obiettivo, contiene
scelte strategiche di forte discontinuità.
In tale contesto, il Piano, la cui implementazione, ad eccezione di alcune prime e
propedeutiche azioni, si avvia dalla IATA summer season 2008 (30 marzo 2008),
evidenzia, da un punto di vista economico, un significativo miglioramento dei margini
operativi consolidati (cioè inclusivi della società Volare), in particolare dell’EBITDAR
(margine operativo prima degli ammortamenti e dei costi di leasing e locazione), che è
previsto crescere da un livello pari al 2,6% dei ricavi nel 2006 ad un livello di circa l’11%
nel 2010.
A fronte di una prevista complessiva riduzione dei ricavi unitari (pari a circa il 2,7% tra il
2007 ed il 2010), ascrivibile al riposizionamento dell’attività di lungo raggio ed allo
sviluppo dell’attività low cost, i costi operativi unitari diminuiscono sensibilmente
(dell’8% tra il 2007 ed il 2010) grazie alla maggiore produttività della flotta, alla
razionalizzazione dell’attività ed alla riduzione dei prezzi unitari di acquisto dei servizi. La
maggiore efficienza dell’assetto industriale genera un margine operativo unitario positivo
entro la fine del Piano.
Tale andamento, peraltro, non consente, a causa dell’incidenza delle risultanze della
gestione straordinaria e della gestione finanziaria e fiscale, di evitare l’ulteriore graduale
erosione dei mezzi propri e della liquidità entro il periodo di Piano, in assenza di
interventi sul capitale sociale. Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e mezzi
propri, infatti, passa, in assenza di tali interventi, dal livello di circa 1,1 di fine 2006 ad un
livello prossimo a 6 a fine 2010. E’ importante segnalare che la liquidità si mantiene a
livelli adeguati nella prima parte di Piano, ma, pur rimanendo sempre positiva in tutto il
periodo di Piano, si attesta nel 2010 ad un livello non ritenuto congruente con le
esigenze dell’attività.
Alla luce di tali previsioni il Consiglio di Amministrazione - nel riconfermare la
caratterizzazione del Piano quale “Piano di transizione/sopravvivenza” nell’attesa di soluzioni
definitive in ordine all’assetto proprietario della Compagnia - ha preso anche atto della
evoluzione dei flussi di cassa nel breve/medio periodo ed ha riconfermato l’esigenza di
un consistente apporto di risorse finanziarie, mediante aumento di capitale.
L’elaborazione quantitativa e finanziaria del Piano non tiene ancora conto di tale apporto
di nuove risorse finanziarie, che potranno dunque essere destinate ad un miglioramento
e consolidamento della struttura patrimoniale nonché degli stessi obiettivi di Piano, in
un’ottica di un ridimensionamento del debito e di prime azioni di recupero dello
sviluppo.
Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di valutare entità, tempi, e modalità
dell’aumento di capitale – in connessione con l’auspicata modifica dell’assetto
proprietario della Compagnia - sulla base del monitoraggio e dell’apprezzamento
dell’andamento gestionale dei prossimi mesi con riguardo anche agli esiti delle prime
azioni conseguenti all’operatività del nuovo Piano ed alle ricadute derivanti dall’insorgere
di eventuali criticità attuative.
L’insieme delle azioni previste nel Piano Industriale consentiranno un’ottimizzazione
complessiva dell’assetto produttivo del Gruppo, come emerge da alcuni principali
parametri operativi e gestionali qui di seguito descritti:
• il numero complessivo dei passeggeri del Gruppo passa da circa 25,5 milioni stimati
per il 2007 a 28,7 milioni per il 2010, con un tasso di crescita medio annuo pari al
3,8%;
• la capacità complessivamente dispiegata dal Gruppo (in termini di posti offerti)
cresce ad un tasso medio annuo dell’1,6%;
• il numero delle ore volo di breve e medio raggio si mantiene sostanzialmente stabile
nell’arco di Piano (-0,3% medio annuo tra il 2007 e il 2010), mentre il numero delle
ore volo di lungo raggio cresce ad un tasso medio annuo del 5% nello stesso periodo
(crescita concentrata nella fase finale del Piano in connessione con l’entrata di nuovi
aeromobili);
• conseguentemente il coefficiente di riempimento si incrementerà da un livello del
64% stimato per l’intero 2007 ad un livello di 68,4% per il 2010;
• l’attività del cargo (in termini di tonnellate chilometro offerte) crescerà ad un tasso
medio annuo del 4,5%, ed il trasportato del 2,4%;
• è prevista una riduzione, a livello di Gruppo, degli aeromobili di breve-medio raggio
ed un incremento (a fine periodo) degli aeromobili di lungo raggio;
• si prevede che la razionalizzazione e la semplificazione del network e lo sviluppo
dell’attività low cost consentiranno un recupero della produttività degli aeromobili di
breve e medio raggio del 14% circa (in termini di ore volate medie giornaliere).
Le ricadute sugli aspetti occupazionali derivanti dall’attuazione del Piano saranno definite
in stretta intesa con le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni professionali, anche
con riferimento al posizionamento delle attività dei vettori del Gruppo ed alle modalità
operative di impiego del personale degli stessi, nonché alla possibile diretta copertura
delle rotte oggi operate da provider terzi in collaborazione con Alitalia.
Con le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni professionali sarà parimenti convenuta
l’individuazione delle modalità e dei tempi di accesso a tutte le strumentazioni di
carattere gestionale e sociale che si rendessero eventualmente necessari, avuto anche
presente l’impegno già manifestato dalle Autorità di Governo a provvedere in tal senso.
In relazione al mandato conferito al Presidente ad avviare una prima individuazione di
potenziali investitori disponibili ad acquisire il controllo della Compagnia, di cui al
comunicato relativo alla riunione del Consiglio di Amministrazione del 30 agosto scorso,
la Società informa di avere iniziato, con l’assistenza dell’advisor finanziario Citi, i primi
contatti con i soggetti potenzialmente interessati che, come già comunicato, si prevede di
completare nei tempi più brevi.
7 settembre 2007
http://corporate.alitalia.it/it/Images/pr_07_09_2007_tcm6-23007.pdf
Il Consiglio di Amministrazione di ALITALIA – Linee Aeree Italiane S.p.A., riunitosi in
data odierna sotto la presidenza del dott. Maurizio Prato, ha, tra l’altro, approvato il
Piano Industriale 2008-2010.
Come si ricorderà, le Linee Guida del Piano Industriale 2008-2010, approvate dal
Consiglio di Amministrazione lo scorso 30 agosto, caratterizzano il Piano quale “Piano di
sopravvivenza/transizione”, finalizzato a perseguire condizioni di sostenibilità e continuità
dell’attività aziendale nel breve-medio termine, nell’attesa di decisioni definitive in ordine
al futuro assetto proprietario della Compagnia ed al conseguente assetto industriale
definitivo. Tale Piano è, dunque, caratterizzato da un’esigenza prioritaria di contenere le
perdite della Società e l’erosione dei suoi mezzi propri e, con questo obiettivo, contiene
scelte strategiche di forte discontinuità.
In tale contesto, il Piano, la cui implementazione, ad eccezione di alcune prime e
propedeutiche azioni, si avvia dalla IATA summer season 2008 (30 marzo 2008),
evidenzia, da un punto di vista economico, un significativo miglioramento dei margini
operativi consolidati (cioè inclusivi della società Volare), in particolare dell’EBITDAR
(margine operativo prima degli ammortamenti e dei costi di leasing e locazione), che è
previsto crescere da un livello pari al 2,6% dei ricavi nel 2006 ad un livello di circa l’11%
nel 2010.
A fronte di una prevista complessiva riduzione dei ricavi unitari (pari a circa il 2,7% tra il
2007 ed il 2010), ascrivibile al riposizionamento dell’attività di lungo raggio ed allo
sviluppo dell’attività low cost, i costi operativi unitari diminuiscono sensibilmente
(dell’8% tra il 2007 ed il 2010) grazie alla maggiore produttività della flotta, alla
razionalizzazione dell’attività ed alla riduzione dei prezzi unitari di acquisto dei servizi. La
maggiore efficienza dell’assetto industriale genera un margine operativo unitario positivo
entro la fine del Piano.
Tale andamento, peraltro, non consente, a causa dell’incidenza delle risultanze della
gestione straordinaria e della gestione finanziaria e fiscale, di evitare l’ulteriore graduale
erosione dei mezzi propri e della liquidità entro il periodo di Piano, in assenza di
interventi sul capitale sociale. Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e mezzi
propri, infatti, passa, in assenza di tali interventi, dal livello di circa 1,1 di fine 2006 ad un
livello prossimo a 6 a fine 2010. E’ importante segnalare che la liquidità si mantiene a
livelli adeguati nella prima parte di Piano, ma, pur rimanendo sempre positiva in tutto il
periodo di Piano, si attesta nel 2010 ad un livello non ritenuto congruente con le
esigenze dell’attività.
Alla luce di tali previsioni il Consiglio di Amministrazione - nel riconfermare la
caratterizzazione del Piano quale “Piano di transizione/sopravvivenza” nell’attesa di soluzioni
definitive in ordine all’assetto proprietario della Compagnia - ha preso anche atto della
evoluzione dei flussi di cassa nel breve/medio periodo ed ha riconfermato l’esigenza di
un consistente apporto di risorse finanziarie, mediante aumento di capitale.
L’elaborazione quantitativa e finanziaria del Piano non tiene ancora conto di tale apporto
di nuove risorse finanziarie, che potranno dunque essere destinate ad un miglioramento
e consolidamento della struttura patrimoniale nonché degli stessi obiettivi di Piano, in
un’ottica di un ridimensionamento del debito e di prime azioni di recupero dello
sviluppo.
Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di valutare entità, tempi, e modalità
dell’aumento di capitale – in connessione con l’auspicata modifica dell’assetto
proprietario della Compagnia - sulla base del monitoraggio e dell’apprezzamento
dell’andamento gestionale dei prossimi mesi con riguardo anche agli esiti delle prime
azioni conseguenti all’operatività del nuovo Piano ed alle ricadute derivanti dall’insorgere
di eventuali criticità attuative.
L’insieme delle azioni previste nel Piano Industriale consentiranno un’ottimizzazione
complessiva dell’assetto produttivo del Gruppo, come emerge da alcuni principali
parametri operativi e gestionali qui di seguito descritti:
• il numero complessivo dei passeggeri del Gruppo passa da circa 25,5 milioni stimati
per il 2007 a 28,7 milioni per il 2010, con un tasso di crescita medio annuo pari al
3,8%;
• la capacità complessivamente dispiegata dal Gruppo (in termini di posti offerti)
cresce ad un tasso medio annuo dell’1,6%;
• il numero delle ore volo di breve e medio raggio si mantiene sostanzialmente stabile
nell’arco di Piano (-0,3% medio annuo tra il 2007 e il 2010), mentre il numero delle
ore volo di lungo raggio cresce ad un tasso medio annuo del 5% nello stesso periodo
(crescita concentrata nella fase finale del Piano in connessione con l’entrata di nuovi
aeromobili);
• conseguentemente il coefficiente di riempimento si incrementerà da un livello del
64% stimato per l’intero 2007 ad un livello di 68,4% per il 2010;
• l’attività del cargo (in termini di tonnellate chilometro offerte) crescerà ad un tasso
medio annuo del 4,5%, ed il trasportato del 2,4%;
• è prevista una riduzione, a livello di Gruppo, degli aeromobili di breve-medio raggio
ed un incremento (a fine periodo) degli aeromobili di lungo raggio;
• si prevede che la razionalizzazione e la semplificazione del network e lo sviluppo
dell’attività low cost consentiranno un recupero della produttività degli aeromobili di
breve e medio raggio del 14% circa (in termini di ore volate medie giornaliere).
Le ricadute sugli aspetti occupazionali derivanti dall’attuazione del Piano saranno definite
in stretta intesa con le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni professionali, anche
con riferimento al posizionamento delle attività dei vettori del Gruppo ed alle modalità
operative di impiego del personale degli stessi, nonché alla possibile diretta copertura
delle rotte oggi operate da provider terzi in collaborazione con Alitalia.
Con le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni professionali sarà parimenti convenuta
l’individuazione delle modalità e dei tempi di accesso a tutte le strumentazioni di
carattere gestionale e sociale che si rendessero eventualmente necessari, avuto anche
presente l’impegno già manifestato dalle Autorità di Governo a provvedere in tal senso.
In relazione al mandato conferito al Presidente ad avviare una prima individuazione di
potenziali investitori disponibili ad acquisire il controllo della Compagnia, di cui al
comunicato relativo alla riunione del Consiglio di Amministrazione del 30 agosto scorso,
la Società informa di avere iniziato, con l’assistenza dell’advisor finanziario Citi, i primi
contatti con i soggetti potenzialmente interessati che, come già comunicato, si prevede di
completare nei tempi più brevi.
7 settembre 2007
http://corporate.alitalia.it/it/Images/pr_07_09_2007_tcm6-23007.pdf