E sto' famigerato piano industriale chi lo deve mettere giu'? (Secondo me manco sanno come scriverlo, se in corsivo o in stampatello...)
Alitalia: Alazraki, "guido una cordata"
- Autore Discussione I-TIGI
- Data d'inizio
Ho letto Alzarkawi... Vebbè ma queste sono le solite notiziole che ti fanno capire come i tempi di una possibile risoluzione siano veramente lontani... Bisogna rivedere tutto in Alitalia, e quando dico tutto intendo tutto.
Sul sito Reuters ci sono alcune sue dichiarazioni.
Punta sugli italiani all'estero (praticamente l'etnico) per riempire la first e la business.
A parte il fatto che AZ non ha la first, puntare sull'etnico non è normalmente un buon metodo per riempire la business.
Poi promette zero licenziamenti.
Punta sugli italiani all'estero (praticamente l'etnico) per riempire la first e la business.
A parte il fatto che AZ non ha la first, puntare sull'etnico non è normalmente un buon metodo per riempire la business.
Poi promette zero licenziamenti.
Paolo Alazraki,
Chief Executive Officer,
Real Dreams Italy srl, Milano
Paolo Alazraki has a 30 year experience in the international financial and real estate markets. He has worked for important Mutual Fund Industry players in Italy since the beginning of the industry (1969-1983). He was CEO of the Italian World Trade Centre in Milan (sponsored by the Italian Union of Industrialist) He was also consultant to the Swiss Insurance ZURICH Group; in 1986 he made the first privatization in Italy of a public bank, Cassa di Risparmio of Pisa, an operation that the Financial Times defined as “perfect”.
He bought 98% of Varese Assicurazioni and sold it after two years with an interesting profit. One of his companies, Real Dreams Italy, operated as consultant to Real Estate Funds in 2004 -.2005 it made the survey of the 500 million dollar buildings belonging to the Banca Commerciale Italian Pension Fund, that was afterwards sold by public auction. In 2006 it managed to buy a bad debt portfolio from a Swiss Bank and sold it for 10 million euros.
In 2006 he acquired a mandate as sole sales representative for Italy of SAR AG. Systematic absolute return AG is an independent Swiss fund of hedge funds manager specialised in the construction and management of niche and uncorrelated investment portfolios. The firm currently manages three funds of hedge funds.
Mr. Alazraki has bee awarded several prizes for his ethical behaviour and many restoration projects he financed (Venice, London, Florence, Milan-Arabic manuscripts, etc)
Alazraki is a very active journalist : His articles appear in newspapers and TV financial shows. He participated to many congress around the world and was speaker to more then 25: Tokyo, New York ( Institutional Investor Conference),London,( 2003 Islamic conference organized by Terrapin) Nice, Lima, Buenos Aires, Rome, Milan, Florence, Venice etc Baltimore.
Chief Executive Officer,
Real Dreams Italy srl, Milano
Paolo Alazraki has a 30 year experience in the international financial and real estate markets. He has worked for important Mutual Fund Industry players in Italy since the beginning of the industry (1969-1983). He was CEO of the Italian World Trade Centre in Milan (sponsored by the Italian Union of Industrialist) He was also consultant to the Swiss Insurance ZURICH Group; in 1986 he made the first privatization in Italy of a public bank, Cassa di Risparmio of Pisa, an operation that the Financial Times defined as “perfect”.
He bought 98% of Varese Assicurazioni and sold it after two years with an interesting profit. One of his companies, Real Dreams Italy, operated as consultant to Real Estate Funds in 2004 -.2005 it made the survey of the 500 million dollar buildings belonging to the Banca Commerciale Italian Pension Fund, that was afterwards sold by public auction. In 2006 it managed to buy a bad debt portfolio from a Swiss Bank and sold it for 10 million euros.
In 2006 he acquired a mandate as sole sales representative for Italy of SAR AG. Systematic absolute return AG is an independent Swiss fund of hedge funds manager specialised in the construction and management of niche and uncorrelated investment portfolios. The firm currently manages three funds of hedge funds.
Mr. Alazraki has bee awarded several prizes for his ethical behaviour and many restoration projects he financed (Venice, London, Florence, Milan-Arabic manuscripts, etc)
Alazraki is a very active journalist : His articles appear in newspapers and TV financial shows. He participated to many congress around the world and was speaker to more then 25: Tokyo, New York ( Institutional Investor Conference),London,( 2003 Islamic conference organized by Terrapin) Nice, Lima, Buenos Aires, Rome, Milan, Florence, Venice etc Baltimore.
Perchè questo poco riguardo per i sindacati...I guai Alitalia nascono dalla politica,dal malgoverno della stessa e da altri fattori non dipendenti dai sindacati.
Swissaiw e Sabena non credo che siano schiattate per i sindacati !
Per quanto mi riguarda se quando lavoravo non mi davo da fare,e con me i sindacati,a quaest'ora ero in pensione con tre lire e non con una pensione decente come hò !
Scusa lo sfogo ma io sono stato anche sindacalista,,e spero che non sia diventato un rato.
[:307]
Lancio Reuters di giovedì, 4 gennaio 2007 2.25
di Alberto Sisto
ROMA (Reuters) - Per salvare e rilanciare Alitalia il piano messo a punto da Paolo Alazraki, il primo investitore interessato alla compagnia messa in vendita dal Tesoro uscito allo scoperto, ha stimato una necessità di capitali per 3 miliardi.
Lo ha detto lo stesso Alazraki a Reuters aggiungendo che il piano, studiato con altri 16 imprenditori, non prevede licenziamenti, punta sullo sviluppo all'estero e prevede un riequlilibrio delle gestione in 24 mesi.
Le "necessità finanziarie ammontano a 3 miliardi, perché bisogna rinnovare integralmente la flotta e ridurre il debito" oltre ad acquistare la partecipazione, dice al telefono Alzraki.
Secondo l'imprenditore, che ha esperienze nella finanza e ha dichiarato di non avere ancora messo insieme tutti i soldi necessari, bisogna puntare a recuperare quei "50 milioni di italiani sparsi nel mondo che sono stati dimenticati. Alitalia si deve muovere sulle tratte dove si guadagna di più: riempiendo la prima classe e la business. La compagnia ha anche bisogno di un partner per servire, in joint-venture, le rotte che non copre. Noi abbiamo dei contatti, ma non con vettori europei o americani".
Nel piano messo a punto da Alazraki, che l'imprenditore vorrebbe presentare ai sindacati la settimana prossima, si prevede "che Alitalia possa raggiungere il pareggio in 24 mesi" anche con interventi sui costi "in primo luogo la rinegoziazione di molti leasing, tagli sui costi correnti e in un secondo tempo, dopo un anno, non subito, riducendo il costo dei bond che oggi pagano il 7,5% mentre per il debito si potrebbe pagare il 3%.
Ma per stessa ammissione di Alazraki le possibilità di portare a termine l'intervento si basano "sul consenso del sindacato. Se non c'è, ognuno torna a fare il proprio lavoro".
"Il nostro piano prevede di non fare licenziamenti, pur dovendo sopportare un sovradimensionamento nel breve periodo, ma mi aspetto che, lavorando tranquilli, i dipendenti mi diano la pace sociale", aggiunge.
L'imprenditore spiega anche di essere la persona che aveva dato il mandato allo studio legale Carnelutti per cercare dei contatti con le organizzazioni dei lavoratori. Un mandato che ieri sera lo studio legale milanese ha annunciato di aver interrotto.
di Alberto Sisto
ROMA (Reuters) - Per salvare e rilanciare Alitalia il piano messo a punto da Paolo Alazraki, il primo investitore interessato alla compagnia messa in vendita dal Tesoro uscito allo scoperto, ha stimato una necessità di capitali per 3 miliardi.
Lo ha detto lo stesso Alazraki a Reuters aggiungendo che il piano, studiato con altri 16 imprenditori, non prevede licenziamenti, punta sullo sviluppo all'estero e prevede un riequlilibrio delle gestione in 24 mesi.
Le "necessità finanziarie ammontano a 3 miliardi, perché bisogna rinnovare integralmente la flotta e ridurre il debito" oltre ad acquistare la partecipazione, dice al telefono Alzraki.
Secondo l'imprenditore, che ha esperienze nella finanza e ha dichiarato di non avere ancora messo insieme tutti i soldi necessari, bisogna puntare a recuperare quei "50 milioni di italiani sparsi nel mondo che sono stati dimenticati. Alitalia si deve muovere sulle tratte dove si guadagna di più: riempiendo la prima classe e la business. La compagnia ha anche bisogno di un partner per servire, in joint-venture, le rotte che non copre. Noi abbiamo dei contatti, ma non con vettori europei o americani".
Nel piano messo a punto da Alazraki, che l'imprenditore vorrebbe presentare ai sindacati la settimana prossima, si prevede "che Alitalia possa raggiungere il pareggio in 24 mesi" anche con interventi sui costi "in primo luogo la rinegoziazione di molti leasing, tagli sui costi correnti e in un secondo tempo, dopo un anno, non subito, riducendo il costo dei bond che oggi pagano il 7,5% mentre per il debito si potrebbe pagare il 3%.
Ma per stessa ammissione di Alazraki le possibilità di portare a termine l'intervento si basano "sul consenso del sindacato. Se non c'è, ognuno torna a fare il proprio lavoro".
"Il nostro piano prevede di non fare licenziamenti, pur dovendo sopportare un sovradimensionamento nel breve periodo, ma mi aspetto che, lavorando tranquilli, i dipendenti mi diano la pace sociale", aggiunge.
L'imprenditore spiega anche di essere la persona che aveva dato il mandato allo studio legale Carnelutti per cercare dei contatti con le organizzazioni dei lavoratori. Un mandato che ieri sera lo studio legale milanese ha annunciato di aver interrotto.
se quello che dice sto personaggio fosse vero, e non volesse solo imbuonirsi tutti per poi rivendere ad AirFrance, sarebbe il Salvatore [
]
incrociamo le dita xke se è così in gamba come dicono, può essere la volta buona che AZ decolla
]incrociamo le dita xke se è così in gamba come dicono, può essere la volta buona che AZ decolla
"Il nostro piano prevede di non fare licenziamenti, pur dovendo sopportare un sovradimensionamento nel breve periodo, ma mi aspetto che, lavorando tranquilli, i dipendenti mi diano la pace sociale", aggiunge.
Quindi in antitesi con "l'idea" di riposizionare tutto a FCO.
Quindi in antitesi con "l'idea" di riposizionare tutto a FCO.
ho letto anche io il Sole
16 partner sono alquanto perturbanti e mi fanno pensare più a una corsa all'ultima poltrona che a qualcosa di minimamente serio
poveri noi
16 partner sono alquanto perturbanti e mi fanno pensare più a una corsa all'ultima poltrona che a qualcosa di minimamente serio
poveri noi