*** Alitalia: al referendum vince il NO ***


Stato
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Benissimo, le condizioni richieste da Lufthansa rappresenteranno il benchmark affinché l'intervento dello Stato non possa venire considerato un Aiuto di Stato.
Il Corriere della Sera, che è la velina dei soci, sta dicendo che a quelle condizioni è disposta a rilevare la società. E i debiti verrebbero onorati.
Il gioco tra soci e Governo si sta facendo veramente duro.
Il benchmark di mercato è il fallimento, quindi di fatto zero soldi per i chirografari, banche incluse.
 
Non si capisce poi perché AF o LH dovrebbero fare beneficenza e sottostare ad accordi quando con il fallimento si prenderebbero praticamente gratis il pezzo d'azienda che interessa.

La domanda che mi viene, a questo punto, è "Qual è il pezzo di Alitalia che potrebbe effettivamente interessare Lufthansa?", ovvero che cosa si garantirebbe LH attraverso l'acquisizione di un pezzo di azienda che non potrebbe trovare in altro modo senza dover rimestare le mani in questa palude?
Sarà per un mio limite, ma faccio davvero fatica a vederlo.
 
Far fallire e poi prendere alitalia a zero è sicuramente un ipotesi da valutare. Ma c'è da considerare che potenzialmente, a zero, potrebbero essere anche altre le compagnie potenzialmente interessate.
Pertanto l'ideale sarebbe chiudere la cessione prima del fallimento per sue spicci


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@ I-DILA

Diciamocelo francamente, la vendita a zero debiti proposta da Prodi e poi cancellata dalla buffonata dei patrioti è rimasta una sorta di racconto mitologico della fatina buona solo perchè è rimasta sulla carta e non si è mai realizzata. Il piano AF aveva buchi grossi quanto le strade di Roma, e oggi viene ricordato come una manna dal cielo non caduta, solo in funzione della narrativa anti-questo o anti-quell'altro.
E' inutile pensare che ci fosse la soluzione facile e a portata di mano, e che non è stata colta per colpa dei soliti poteri forti. AZ era ed è un problema a sé, e tale resterà senza alcuna ipotesi di pozione miracolosa.

Concordo pienamente con belumosi, poi, nel ritenere che l'AZ di oggi - come peso e rilevanza - non è comparabile con quella di ieri. E come dice giustamente TW, quella di oggi è talmente malmessa e odiata dall'opinione pubblica che se ti azzardi a fare il populista ti fa perdere le elezioni prima ancora di esserti candidato.
Secondo me invece la soluzione AF avrebbe avuto una possibilità di successo. AZ aveva grandi problemi, il primo dei quali è che la maggioranza delle azioni erano (e non casualmente sono tuttora) nelle mani di soci italiani, facilmente ricattabili dai potentati nostrani. AF avrebbe avuto le mani più libere nel muoversi e probabilmente se AZ fosse stata interamente sua, avrebbe applicato una gestione molto più oculata. Avere solo il 25%, è stato come avere un concorrente in casa, che ha trovato vantaggioso (fino a un certo punto) accettare il 25% delle perdite pur di mantenere tutti i vantaggi collaterali. Con il 100% delle quote sarebbe stato troppo dispendiosa una politica del genere, per cui i francesi sarebbero stati costretti ad efficientare la compagnia italiana. Ne avevano la competenza manageriale, la disponibilità economica e la libertà d'azione, non essendo ricattabili in alcun modo dagli italiani e con lo stato francese alle spalle a parar loro il cuxo se necessario. In quel contesto per AZ non ci sarebbe stato molto spazio per espandersi, ma per i francesi (come un domani potrebbe essere per i tedeschi), sarebbe potuta andar bene anche un'AZ che perdeva (moderatamente) soldi se però con la propria presenza avesse creato un guadagno maggiore per l'intero gruppo.
E c'era sempre il vantaggio strategico di controllare il LR italiano ed avere in pugno la politica quando fosse necessario l'appoggio dell'Italia "aviatoria" a Bruxelles o altrove. D'altra parte Spinetta conosceva perfettamente i conti di AZ e il modus operandi interno ed esterno alla compagnia di tutti gli attori coinvolti. E quando ha capito che in Italia c'era la volontà di mantenere sine die determinati interessi, ha preferito mollare la presa.
Ma sul piano economico l'operazione probabilmente sarebbe stata in piedi.
 
@ I-DILA

Diciamocelo francamente, la vendita a zero debiti proposta da Prodi e poi cancellata dalla buffonata dei patrioti è rimasta una sorta di racconto mitologico della fatina buona solo perchè è rimasta sulla carta e non si è mai realizzata. Il piano AF aveva buchi grossi quanto le strade di Roma, e oggi viene ricordato come una manna dal cielo non caduta, solo in funzione della narrativa anti-questo o anti-quell'altro.
E' inutile pensare che ci fosse la soluzione facile e a portata di mano, e che non è stata colta per colpa dei soliti poteri forti. AZ era ed è un problema a sé, e tale resterà senza alcuna ipotesi di pozione miracolosa.

Concordo pienamente con belumosi, poi, nel ritenere che l'AZ di oggi - come peso e rilevanza - non è comparabile con quella di ieri. E come dice giustamente TW, quella di oggi è talmente malmessa e odiata dall'opinione pubblica che se ti azzardi a fare il populista ti fa perdere le elezioni prima ancora di esserti candidato.

Quando parli del piano AirFrance,è palese che del dossier presentato da Spinetta, non hai letto nemmeno un rigo.

Se non fosse stato per le dichiarazioni di Mr. Silvio a poche settimane dalle elezioni, i sindacati sarebbero saltati a piè pari su quel carrozzone. Anpac è ancora incavolata per quella mancata e ghiotta occasione! 161 esuberi tra i piloti!!!!


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Ma come fai a scoprirmi sempre? Hai una marcia in più tu, un non so che di soprannaturale.

Nicolino, è più di 20 anni che lavoro in compagnie aeree: prima come Cpt e adesso, come altro. Diciamo che so di cosa parlo. Tu, evidentemente no. Ma non voglio fartene una colpa. Per me è lavoro, per te un modo per sfogarti.


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LA VERTENZA
Lufthansa: "Nessuna intenzione di acquistare Alitalia"
27 Aprile 2017

ROMA. "Abbiamo una chiara intenzione di non acquistare Alitalia". Così il direttore finanziario di Lufthansa, Ulrik Svensson, risponde ad una domanda sulla posizione del colosso tedesco nei confronti del gruppo italiano durante la conference call a seguito dei conti del gruppo, come riporta Bloomberg.
"Una vicenda specchio del Paese". Lo ha detto Vincenzo Bocccia, presidente di Confindustria, parlando di Alitalia, a margine del centenario dell'Unione degli industriali di Napoli. "Viviamo una fase di emergenza come Paese e non c'è questa consapevolezza - ha affermato - c'è sempre qualcuno che pensa che a pagare sia un altro".
"Invece in questo momento storico - ha aggiunto - evidentemente occorre scambiare, in questo presente, impegni e sacrifici per costruire il futuro". "Speriamo bene e che la vicenda si chiuda al meglio - ha concluso - anche se la strada è difficile, speriamo non impossibile".
Al via da oggi una serie di passaggi in vista dell'assemblea dei soci Alitalia chiamata a deliberare l'avvio della procedura per il commissariamento.
La procedura, infatti, secondo quanto si apprende, prevede una serie di passaggi formali e informali, che possono essere fatti anche al telefono e che potrebbero partire nelle prossime ore, ma che durano qualche giorno. L'assemblea rilevante ai fini della deliberazione della procedura di amministrazione straordinaria resta al momento in programma il 2 maggio.
© Riproduzione riservata

http://gds.it/2017/04/27/lufthansa-...book.com&utm_campaign=Feed:+gds_facebook_feed
 
Sia a Francoforte che a Parigi stanno con i popcorn in poltrona a sbellicarsi dalle risate. Mentre qui in Italia dai politici in TV fino a certi utenti sul forum vogliono propinarci che LH ed AF faranno a botte per comprarsi AZ. Tornate sulla terra please.
 
Sia a Francoforte che a Parigi stanno con i popcorn in poltrona a sbellicarsi dalle risate. Mentre qui in Italia dai politici in TV fino a certi utenti sul forum vogliono propinarci che LH ed AF faranno a botte per comprarsi AZ. Tornate sulla terra please.

Quoto e ribadisco -

[Cit.] Ora partner europei [/Cit.]

<rolling eyes>

G
 
Nicolino, è più di 20 anni che lavoro in compagnie aeree: prima come Cpt e adesso, come altro. Diciamo che so di cosa parlo. Tu, evidentemente no. Ma non voglio fartene una colpa. Per me è lavoro, per te un modo per sfogarti.
Ma infatti. Hai sempre scritto commenti che grondavo capacità manageriali profonde. D'altro canto, quello è il lavoro del pilota, no?
 
Quando parli del piano AirFrance,è palese che del dossier presentato da Spinetta, non hai letto nemmeno un rigo.

Se non fosse stato per le dichiarazioni di Mr. Silvio a poche settimane dalle elezioni, i sindacati sarebbero saltati a piè pari su quel carrozzone. Anpac è ancora incavolata per quella mancata e ghiotta occasione! 161 esuberi tra i piloti!!!!


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Spinetta la ricorda diversamente.

Alitalia-Air France, Spinetta svela il retroscena "Il primo accordo saltò per colpa dei sindacati"


http://www.ilgiornale.it/news/alitalia-air-france-spinetta-svela-retroscena-primo-accordo.html
 
Sia a Francoforte che a Parigi stanno con i popcorn in poltrona a sbellicarsi dalle risate. Mentre qui in Italia dai politici in TV fino a certi utenti sul forum vogliono propinarci che LH ed AF faranno a botte per comprarsi AZ. Tornate sulla terra please.

Il problema non è acquistare o meno AZ SAI. Comunque patata da sei mesi o più. La questione è tutta nel difendersi da manovre offensive sul fronte meridionale: aspetti, e poi ti devi arroccare nel tuo paese perché anche a Sud non hai più spazio? Oppure decidi di essere più svelto delle "love" costs e usi i mezzi a disposizione per riempire il vuoto? Per i vettori tradizionali è solo una questione strategica che posso tranquillamente affrontare con le loro, di "love" costs


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Tornate sulla terra please.
Fatto!


“Lufthansa non vuole Alitalia”


I tedeschi chiudono la porta a ogni ipotesi di ingresso nell’azionariato


Pubblicato il 27/04/2017 Ultima modifica il 27/04/2017 alle ore 10:52​

LUIGI GRASSIA

La Lufthansa stronca ogni possibilità di entrare in Alitalia: «Abbiamo una chiara intenzione di non acquistare Alitalia». Lo ha detto il direttore finanziario di Lufthansa, Ulrik Svensson, rispondendo d una domanda sulla posizione del colosso aereo tedesco, indiziato di voler acquisire la nostra ex compagnia di bandiera.


Il futuro di Alitalia si fa dunque più difficile perché non si vedono altri candidati a sostituire Etihad come azionista dopo il no dei lavoratori al referendum sulla ristrutturazione.

A meno che il socio di Alitalia non risulti, alla fine, lo Stato italiano: l’ipotesi della ri-nazionalizzazione viene esclusa dal governo, ma intanto arrivano 300 o 400 milioni di prestito ponte per sei mesi, poi magari si dirà che è meglio tirare avanti altri sei mesi con altri 300 o 400 milioni piuttosto che far fallire Alitalia, e di rinvio in rinvio la nazionalizzazione esclusa dalla porta potrà rientrare dalla finestra.


http://www.lastampa.it/2017/04/27/economia/lufthansa-non-vuole-alitalia-P1CHUy9tEh7ImmNO4jbQgM/pagina.html

 
Ma azdriver c'era, Spinetta no (faccina che ride e rotola)

Era molto più semplice usare la Uil come culprit che non dare addosso a Silvio. Visto anche che la condizione del piano era l'approvazione del futuro governo...(quello di berluska tanto per intenderci). Anpac fece il diavolo a quattro per spianare la strada ai francesi. La Uil, appena sentite le dichiarazioni di Berlusca disse che non poteva dare un formale appoggio al piano fino a che il nuovo governo non si fosse insediato. Capita la musica, AF se ne andò.


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Il problema non è acquistare o meno AZ SAI. Comunque patata da sei mesi o più. La questione è tutta nel difendersi da manovre offensive sul fronte meridionale: aspetti, e poi ti devi arroccare nel tuo paese perché anche a Sud non hai più spazio? Oppure decidi di essere più svelto delle "love" costs e usi i mezzi a disposizione per riempire il vuoto? Per i vettori tradizionali è solo una questione strategica che posso tranquillamente affrontare con le loro, di "love" costs
Difendersi da manovre offensive sul fronte meridionale? Scusami ma di cosa stai parlando? Difendersi da chi?
Come ho scritto gia ampiamente qualche giorno fa su questo stesso thread, sia AFKL con mainline o con HV, che LH con EW sono prontissime a subentrare su rotte eventualmente lasciate scoperte - per non parlare di FR, U2, DY e VY che stanno pronte come rapaci. Nessun dramma per i clienti.
L'unico dramma sara' per gli ex dipendenti AZ, naviganti e non.
 
Il problema non è acquistare o meno AZ SAI. Comunque patata da sei mesi o più. La questione è tutta nel difendersi da manovre offensive sul fronte meridionale: aspetti, e poi ti devi arroccare nel tuo paese perché anche a Sud non hai più spazio? Oppure decidi di essere più svelto delle "love" costs e usi i mezzi a disposizione per riempire il vuoto? Per i vettori tradizionali è solo una questione strategica che posso tranquillamente affrontare con le loro, di "love" costs

Cit. Risiko, Manuale di istruzioni - Addendum alle regole del giuoco, pag. 34
 
Difendersi da manovre offensive sul fronte meridionale? Scusami ma di cosa stai parlando? Difendersi da chi?
Come ho scritto gia ampiamente qualche giorno fa su questo stesso thread, sia AFKL con mainline o con HV, che LH con EW sono prontissime a subentrare su rotte eventualmente lasciate scoperte - per non parlare di FR, U2, DY e VY che stanno pronte come rapaci. Nessun dramma per i clienti.
L'unico dramma sara' per gli ex dipendenti AZ, naviganti e non.

Sto parlando esattamente di questo. Sul fatto di essere pronti a fine Aprile di AF e LH, a meno di utilizzare wet lease o ACMI, ho qualche dubbio.


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