Alitalia-Air One: l’alleanza finisce in tribunale


lorenzocrew

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Mantova
Alitalia-Air One: l’alleanza finisce in tribunale

07/10/2014 - di Redazione La compagnia di bandiera alleatasi con Etihad chiede 150 milioni di euro di risarcimento

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Il matrimonio tra Alitalia e Air One stipulato nel 2008 finisce in tribunale. La compagnia di bandiera italiana reduce dall’accordo con Etihad chiede infatti oggi all’imprenditore Carlo Toto un risarcimento da 150 milioni di euro. Ne parla oggi La Stampa in un articolo a firma di Gianluca Paolucci e Francesco Spini.

(Foto da archivio LaPresse. Credit: AP / Alessandra Tarantino)

RICHIESTA DI 150 MILIONI DI RISARCIMENTO – I fatti oggetto della causa risalgono al 2008, quando la nuova società Alitalia-Cai, acquistò la compagnia low cost Air One. La compagnia di bandiera (acquistata poi quest’estate per il 49% da Etihad Airways) chiede (lo ha fatto prima tramite arbitrato, ora in tribunale) la somma di 150 milioni perché Toto avrebbe gestito con «malafede» la vendita di AirOne ai «capitani coraggiosi» (l’operazione di sei anni fa). L’arbitrato risale precisamente al 2012. Alitalia chiedeva il risarcimento «in relazione all’acquisizione dell’intero pacchetto azionario di AirOne» accusando Toto di aver nascosto alcuni elementi determimanti. Secondo i legali della compagnia di bandiera sarebbe avvenuta un’«induzione con dolo alla stipula del contratto». Sarebbero cioè state taciute «circostanze che, se note, avrebbero condotto Alitalia a non stipulare, ovvero a farlo a condizioni diverse, l’atto di acquisto di Air One.
4 CAUSE CONTRO TOTO – Dopo l’arbitrato complessivamente il gruppo alleato con Etihad ha intentato quattro cause civili contro l’imprenditore abruzzese sulla fusione del 2008. Il 20 maggio scorso ad esempio Alitalia è tornata alla carica presso il tribunale di Roma per «ottenere il risarcimento dei danni causati» dalla «conduzione in mala fede, da parte di Toto, delle trattative preliminari e propedeutiche alla stipula del contratto di acquisto di Air One». L’udienza è programmata per il 21 ottobre. Il 19 novembre si terrà invece quella di una causa intentata dalla compagnia di bandiera il 22 maggio contro Toto a Chieti e che denuncia «l’inefficacia di tre operazioni straordinarie di dismissione del patrimonio di Toto Holding, effettuate in pregiudizio delle ragioni di credito vantate».

http://www.giornalettismo.com/archives/1625419/alitalia-air-one-lalleanza-finisce-in-tribunale/

 
Giudizio di pancia: è un'impressione mia o ultimamente le notizie che leggo su AZ sono tutte positivamente interessanti?

(Recruitment, Alitech, minuziosa analisi dei conti, etc...)
 
Ma ci vogliono 6 anni ed un Tribunale per capire che razza di " sola " è stata rifilata ad Alitalia e ai capitanano coraggiosi nel 2008 ?

perdonami per la franchezza ma già in tempi non sospetti (2008...) su questo forum alcuni si erano permessi di sollevare dubbi sull'operazione.
ma allora il salvataggio di Alitalia da parte dei patrioti veniva accolto come la manna dal cielo e chi dissentiva era il "gufo" del momento (tanto per usare un'espressione tanto di moda quanto stupida).

forse il beneficio del dubbio, almeno quello, era lecito.
 
perdonami per la franchezza ma già in tempi non sospetti (2008...) su questo forum alcuni si erano permessi di sollevare dubbi sull'operazione.
ma allora il salvataggio di Alitalia da parte dei patrioti veniva accolto come la manna dal cielo e chi dissentiva era il "gufo" del momento (tanto per usare un'espressione tanto di moda quanto stupida).

forse il beneficio del dubbio, almeno quello, era lecito.
Qui però si sta dicendo un'altra cosa, e cioè che Toto nel 2008 avrebbe (condizionale d'obbligo) fatto il furbo, facendo il gioco delle tre carte con i conti di AP. Quello che mi lascia perplesso è la presenza contemporanea di un arbitrato e di una azione civile, infatti generalmente i contratti specificano chiaramente quale delle due opzioni è perseguibile, senza possibilità di ricorrere all'altra.
 
Quello che mi lascia perplesso è la presenza contemporanea di un arbitrato e di una azione civile, infatti generalmente i contratti specificano chiaramente quale delle due opzioni è perseguibile, senza possibilità di ricorrere all'altra.

Che l'obiettivo dell'azione sia più comunicativo che sostanziale?
 
Che l'obiettivo dell'azione sia più comunicativo che sostanziale?
No, non credo. I giudici tendono ad incazzassi di fronte a cause chiaramente prive di ogni significato giuridico - che comunque costano un botto.
Il mio sospetto è che la rete di contratti firmati all'epoca fosse talmente mal scritta da aprire strade diversificate.
 
Al di là della controversia con l'Agenzia delle Entrate che vale mi pare 38 mln, quali sarebbero gli altri elementi che non fossero già noti a tutti al momento dell'acquisto di air one?
 
No, non credo. I giudici tendono ad incazzassi di fronte a cause chiaramente prive di ogni significato giuridico - che comunque costano un botto.
Il mio sospetto è che la rete di contratti firmati all'epoca fosse talmente mal scritta da aprire strade diversificate.


Se Toto dovesse essere chiamato a pagare, a sua volta scaricherebbe le passività sui suoi creditori, cioè le banche.
Quindi, nella sostanza stiamo parlando dell'ennesima trattativa tra az e le solite banche.
 
Qui però si sta dicendo un'altra cosa, e cioè che Toto nel 2008 avrebbe (condizionale d'obbligo) fatto il furbo, facendo il gioco delle tre carte con i conti di AP. Quello che mi lascia perplesso è la presenza contemporanea di un arbitrato e di una azione civile, infatti generalmente i contratti specificano chiaramente quale delle due opzioni è perseguibile, senza possibilità di ricorrere all'altra.

si, la questione mi è abbastanza chiara.
ovvio che da profano anche allora non era possibile azzardare con precisione le ipotesi che vengono ventilate ma qualche avvisaglia forse la si poteva intravvedere.
se non altro i dubbi potevano esserci su due cose:
- l'effettiva "solidità" di AirOne (forse vi ricordate che ai tempi sembrava che dovesse essere questa, in presunte ottime condizioni, a fagocitare la agonizzante Alitalia e non viceversa?);
- la bontà dei contratti di leasing con APF sui quali si nutrono forti dubbi. ma questo forse non è oggetto dell'azione giudiziaria.
 
Se Toto dovesse essere chiamato a pagare, a sua volta scaricherebbe le passività sui suoi creditori, cioè le banche.
Quindi, nella sostanza stiamo parlando dell'ennesima trattativa tra az e le solite banche.
Dici quindi che fallirebbe?
 
Ma ci vogliono 6 anni ed un Tribunale per capire che razza di " sola " è stata rifilata ad Alitalia e ai capitanano coraggiosi nel 2008 ?

Penso che in passato non ci sia stata voglia di andare a controllare.

Toto e' entrato come azionista in Alitalia, Colaninno e amici cari lo hanno accolto come uno fra loro, e si e' andati avanti per anni facendo gli amici e gestendo la compagnia insieme. Poi le cose si e' visto che non andavano affatto bene, e ora le cose sono cambiate. I nuovi soci vogliono vederci chiaro. Toto e' stato messo alla porta della societa' e a molti non va giu' il fatto che sia stato forse l'unico a guadagnarci un bel po' di soldi negli anni passati attraverso l'operazione "Nuova Alitalia". Quindi e' ora di vedere i dettagli che erano stati "trascurati" per anni nel famoso matrimonio tra Alitalia e AirOne.
 
dico che forse troveranno un accordo in cui Toto riduce la rata di leasing ad az scaricando sulle banche le conseguenze economiche derivanti dai minori introiti
Soluzione possibile senza dubbio, in assenza di fallimento manca però il nesso causale che permette a Toto di scaricare sulle banche invece che su di se la perdita senza l'accordo con quest'ultime.
 
Chissà se ci sono gli estremi per costituirsi parte civile per ha perso il posto a causa dell'aggiungi un posto a tavola.
 
Domanda, magari ingenua : ma esiste qualche collegamento tra questa richiesta di AZ ed il grounding di New Livingston o i tempi sono una semplice coincidenza ?