Alitalia: a Fiumicino voli a rischio per assemblee lavoratori


ARRIVI GOA
ROMA FIUMICINO 18:50 21:45 AZ 01391 ATTERRATO ALITALIA
ROMA FIUMICINO 21:10 00:35 AZ 01385 ALITALIA
ROMA FIUMICINO 22:10 00:50 AP 03104 AIR ONE
ROMA FIUMICINO 22:40 00:45 AP 03110 CANCELLATO AIR ONE

ROMA FIUMICINO 06:30 06:30 AP 08804 AIR ONE volo ferry
ROMA FIUMICINO 07:50 07:50 AP 08800 AIR ONE volo ferry

PARTENZE GOA
ROMA FIUMICINO 19:35 22:30 AZ 01394 DECOLLATO ALITALIA
MILANO LINATE 23:15 01:26 AP 08940 AIR ONE

ROMA FIUMICINO 07:00 07:00 AP 03111 AIR ONE
ROMA FIUMICINO 07:25 07:25 AZ 01382 ALITALIA
ROMA FIUMICINO 09:20 09:20 AP 03105 AIR ONE rischedulato

In questi giorni conveniva volare con BV sulla GOA-FCO. :D

CIAO
_goa
 
Mi correggo la Fco-Mxp del pomeriggio ha ben 6 ore e 35 di ritardo,poi la macchina si posiziona ferry su Suf.
Ci sono in corso diversi ferry per riallineare l'operativo.
 
ARRIVI GOA
In questi giorni conveniva volare con BV sulla GOA-FCO. :D

CIAO
_goa

O ti beccavi l'addetta simpatica al gate, che mentre tutti stavano in coda al banco transiti ti faceva salire sul volo delle 17.45 in partenza alle 20.05, invece di farti aspettare il volo delle 20.05 che sarebbe partito non si sà quando. :D

Poi in pratica il volo delle 17.45 è partito alle 21.00, perché c'erano dei carrelli dei bagagli dietro all'aereo, che cosi non poteva fare pushback fin quando non sarebbero stati spostati.

Commento del pilota: "cosa mai vista".
 
Ci sono fondati motivi per "scioperare"...Ricordo che oggi molti dipendenti AP hanno ricevuto la lettera da CAI ma molti no con le conseguenze del caso.
I toni così accesi dovrebbero far capire la rabbia e l'esasperazione della maggioranza di chi lavora oggi in Alitalia-AP(lo ripeto da mesi:senza dipendenti e senza clienti dove vai?Che strategie fai?) ecc...Secondo me la strada da seguire è questa finchè tutti (manager compresi) torneranno su posizioni ragionevoli.
E' chiaro che alcune storie raccontate nei mesi scorsi sono oggi smentite dai fatti.E qualcuno ha sbagliato l'analisi del clima aziendale.Confidando nella solidarietà dei clienti,vittime di questa situazione.
 
Ci sono fondati motivi per "scioperare"...Ricordo che oggi molti dipendenti AP hanno ricevuto la lettera da CAI ma molti no con le conseguenze del caso.
I toni così accesi dovrebbero far capire la rabbia e l'esasperazione della maggioranza di chi lavora oggi in Alitalia-AP(lo ripeto da mesi:senza dipendenti e senza clienti dove vai?Che strategie fai?) ecc...Secondo me la strada da seguire è questa finchè tutti (manager compresi) torneranno su posizioni ragionevoli.
E' chiaro che alcune storie raccontate nei mesi scorsi sono oggi smentite dai fatti.E qualcuno ha sbagliato l'analisi del clima aziendale.Confidando nella solidarietà dei clienti,vittime di questa situazione.

purtroppo i sindacati ci raccontano di una posizione della cai come quella dello scorso anno a palazzo chigi. A qualcuno non piace vincere, ma stravincere.
Peccato che non e' una questione di vincere o perdere, ma solo di dignita' professionale
 
purtroppo i sindacati ci raccontano di una posizione della cai come quella dello scorso anno a palazzo chigi. A qualcuno non piace vincere, ma stravincere.
Peccato che non e' una questione di vincere o perdere, ma solo di dignita' professionale

Quello che penso è che molte persone prima di parlare dovrebbero vivere la cassa integrazione a 800 euro al mese o la mobilità.
Poi vedresti come gli passa la voglia di fare i gradassi.....
Andate a lavorare voi che potete.....
 
purtroppo i sindacati ci raccontano di una posizione della cai come quella dello scorso anno a palazzo chigi. A qualcuno non piace vincere, ma stravincere.
Peccato che non e' una questione di vincere o perdere, ma solo di dignita' professionale



ancora credi ai sindacati? allora credi alle favole, ricevo giornalmente testimonianze di colleghi AP ed AZ, la realtà è ben diversa da quella che viene raccontata "ad arte" dai media e dai sindacati stessi.
non parlare di dignità professionale, quando l'azienda per cui lavori non ti fornisce che la metà di quello che serve per svolgere dignitosamente le proprie mansioni, tralascio la qualità della vita ed il salario.

faccio un esempio: il collega AZ pluricertificato con anzianità di 20 anni, percepisce 7 euro all'ora per lo straordinario,una signorina che fa le ripetizioni di inglese 8, ma quest'ultima non ripara aeroplani.
 
Sono veramente schifato...

Un caro amico doveva partire ieri pomeriggio per una delle isole, all'1 e mezza di notte è tornato a casa (sempre a FCO...) perchè sono stati cancellati i 2 voli che c'erano (uno in serata e l'altro dopo cena). Sono stati prima ritardati di 3 ore (di mezzora in mezzora, tentendoli quindi al gate per paura di perdere il volo) e poi cancellati senza che dal pomeriggio si facesse vedere 1 persona al banco del gate. Gli scioperi vanno bene, sono l'unica arma che hanno i lavoratori per farsi sentire, però un servizio minimo per le isole o comunque di informazione anche via speaker va dato. O fai partire il volo o dici subito che è cancellato, non si tengono le persone incollate al gate per ore.

Se gia odiavo FCO prima e la mentalità che c'è in una grossa parte dei lavoratori, adesso...mah non esiste neanche una parola nel vocabolario che possa descrivere lo schifo di questo aeroporto.
 
Non ho bisogno di un timbro notarile per credere una cosa e naturalmente al consulente AZ è stata raccontata da un dirigente AZ.

non significa che ci vuole il timbro notarile,ma foto? un articolo di un giornalista? rimane un sentito dire,una voce di corridoio...tu ci credi,io no,ognuno è libero di fare ciò che vuole

però ti dico che ho visto a 34000 piedi un asino viola con le ali,me lo ha detto il cugino di mio nonno...etc.etc.
 
Sono veramente schifato...

Un caro amico doveva partire ieri pomeriggio per una delle isole, all'1 e mezza di notte è tornato a casa (sempre a FCO...) perchè sono stati cancellati i 2 voli che c'erano (uno in serata e l'altro dopo cena). Sono stati prima ritardati di 3 ore (di mezzora in mezzora, tentendoli quindi al gate per paura di perdere il volo) e poi cancellati senza che dal pomeriggio si facesse vedere 1 persona al banco del gate. Gli scioperi vanno bene, sono l'unica arma che hanno i lavoratori per farsi sentire, però un servizio minimo per le isole o comunque di informazione anche via speaker va dato. O fai partire il volo o dici subito che è cancellato, non si tengono le persone incollate al gate per ore.

Se gia odiavo FCO prima e la mentalità che c'è in una grossa parte dei lavoratori, adesso...mah non esiste neanche una parola nel vocabolario che possa descrivere lo schifo di questo aeroporto.

sono responsabilità riconducibili all'azienda

potresti evitare di citare mentalità dei lavoratori grazie
 
Protesta Alitalia, caos a Fiumicino
Precettato il personale di terra
Quaranta voli cancellati, ritardi, lunghe attese e file ai check in. Una giornata di passione allo scalo romano per la protesta dei dipendenti Alitalia

Disagi ai check-in "Il Prefetto di Roma Pecoraro ha precettato il personale di terra del gruppo Alitalia Cai, Eas e Airone con effetto immediato e fino al prossimo 18 novembre. Il provvedimento, sentita la Commissione di Garanzia, si è reso necessario allo scopo di garantire i servizi minimi essenziali per la funzionalità dello scalo internazionale in ragione delle gravi ripercussioni sul traffico, verificatesi in giornata, con la cancellazione di oltre 90 voli causata dall'interruzione delle prestazioni lavorative contrattuali di circa l'80 per cento dei lavoratori". Lo ha stabilito la Prefettura di Roma in seguito alla mobilitazione dei dipendenti Alitalia che ieri ha paralizzato l'aeroporto di Roma Fiumicino.


Quaranta voli cancellati, ritardi fino a due ore, passeggeri costretti a lunghe attese prima di poter scendere dagli aerei in arrivo, caos bagagli, lunghe file ai check in: è il bilancio del braccio di ferro tra dipendenti di terra e compagnia sulle modalità di applicazione di un nuovo orario di lavoro. Da un lato i lavoratori riuniti tutto il giorno in assemblee che minacciavano di portare avanti ad oltranza, dall'altro la compagnia che solo nel tardo pomeriggio ha ceduto all'apertura di un confronto scongiurando così le assemblee che erano già state indette per oggi e domani.

Il caso è scoppiato venerdì, quando Alitalia ha comunicato ai sindacati che da ieri, procedendo nel percorso di integrazione nella nuova compagnia delle diverse società che facevano riferimento alla vecchia Alitalia e ad Air One, sarebbe stato applicato ai dipendenti di terra il nuovo contratto unico che prevede un'ora in più di lavoro alla settimana (38 ore e mezza). Muro dei sindacati che ritengono necessario concordare con l'azienda le modalità di applicazione (impatto sui singoli turni giornalieri e recuperi, pausa mensa, ex festività).
Uno scontro che per la compagnia si è poi chiuso con una intesa "finalizzata a verificarne entro il 30 novembre alcune modalità di introduzione". Per i sindacati è solo una tregua armata concessa in vista della riapertura del tavolo di confronto: un incontro è stato fissato per oggi.

Le assemblee "stanno bloccando il Paese. Da Roma e da Milano in aereo non si riesce a partire. E' inaccettabile che il monopolio di Alitalia provochi disagi di questo tipo", ha commentato il viceministro alle Infrastrutture e trasporti Roberto Castelli. "Se le forze sindacali si permettono di utilizzare così il loro monopolio, a totale svantaggio dei cittadini, mi domando se non sia il caso di iniziare a pensare a come rivedere questo monopolio", dice Castelli.

Per Alitalia l'assemblea dei dipendenti si è trasformata "in una manifestazione non prevista, protrattasi oltre l'orario consentito sotto gli uffici della compagnia". Mentre il presidente dell'Enac, Vito Riggio, parla di 'irresponsabilita'" e avverte: il rischio di scioperi fuori dalle regole va scoraggiato "anche con adeguate sanzioni".
La responsabiltà è della compagnia, ribatte la Filt-Cgil con il segretario nazionale Mauro Rossi che parla di "atti unilaterali" che "fanno crescere da mesi la tensione".

Intanto è stata una nuova giornata di forti disagi per i passeggeri (con 16 voli in partenza e 24 in arrivo cancellati). Vittima anche la parlamentare del Pdl Margherita Boniver che, racconta, in arrivo a Fiumicino è rimasta "sequestrata" a bordo dell'aereo per 25 minuti in attesa della scaletta.
(17 novembre 2009)
 
Ultima modifica da un moderatore:
Perché Berlusconi ha salvato Alitalia, no?
pubblicato il 17 novembre 2009 alle 09:25 dallo stesso autore - torna alla home
Seduti ad aspettare in aeroporto, oppure addirittura sequestrati in aereo.Così hanno passato una mezza giornata coloro che ieri hanno avuto la sfortunata idea di volersi spostare volando da Roma a Milano e vicerversa. E a dirlo non sono, per una volta, testimoni inattendibili, di quelli che gli Uffici Stampa possono far passare per visionari. “A Fiumicino assemblee sindacali impediscono ai passeggeri di sbarcare dagli aerei. Sono bloccata dalle 15,30 su un aereo proveniente da Torino e il comandante ci ha informati che non ha la più pallida idea di quanto tempo sarà necessario per l’arrivo della scaletta e del pullman per il trasferimento in aeroporto“, ha detto Margherita Boniver, deputato del Pdl, alle 17,30 di ieri.

Non si sa se il grido d’aiuto dell’onorevole sia stato rispettato. Di certo c’è che anche Roberto Castelli ha voluto dichiarare la propria felicità, stupendoci con un’analisi molto più profonda di quelle che fa di solito: “Le assemblee dei lavoratori di terra di Alitalia indette dalle organizzazioni sindacali stanno bloccando il Paese. Da Roma e da Milano in aereo non si riesce a partire. È inaccettabile che il monopolio di Alitalia provochi disagi di questo tipo“, ha dichiarato il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti. “Se le forze sindacali si permettono di utilizzare così il loro monopolio, a totale svantaggio dei cittadini, mi domando- ha detto Castelli- se non sia il caso di iniziare a pensare a come rivedere questo monopolio“. Ebbravo Castelli. Perché Berlusconi ha salvato Alitalia, no?

In effetti, a Castelli mancava soltanto di ricordare chi è ad aver permesso a Cai, la Compagnia Aerea Italiana di Colaninno, di operare in regime di monopolio. E di far vedere ieri a Fiumicino spettacoli come l’imbarco “a chi arriva prima” nei voli per Linate alle 20 di sera: senza rispettareprenotazioni, priorità, biglietti, si faceva partire chi era più svelto a presentarsi. Mors tua, vita mea: è il duro tran tran di chi opera in regime di monopolio, come ha detto Castelli. I capitani di ventura di Alitalia, soltanto una decina di giorni fa, si bullavano sui giornali per aver chiuso il terzo trimestre con un risultato operativo positivo per 15 milioni di euro. Che ha portato la perdita operativa dall’inizio dell’anno alla bazzecola di 258 milioni. Ad alcuni sfortunati ieri è capitato di trovarsi sul pullmino che trasporta i passeggeri all’aereo, sballottati in giro per le piste perché l’autista non sapeva quale fosse il velivolo giusto dove portarli (e se ci fosse, mormora qualcuno). Eppure il terzo trimestre, quello di luglio, agosto e settembre, tradizionalmente il più positivo anche per la più sfigata delle compagnie aeree, era andato benino, sottolineava Colaninno. Che è andato pure a La 7 per vantarsene, oltre a farlo scrivere su tutti i giornali con toni trionfali. E poco importa che gli stessi passeggeri, sempre ieri (qui vedete qualche foto scattata con il telefonino), ieri abbiano dato il via all’occupazione di uno degli aerei per far rispettare l’ordine dei biglietti acquistati ai furbetti che la compagnia aveva fatto salire senza controllo, soltanto così ottenendo poi da hostess e piloti il rispetto della fila.

Ieri lo sciopero dei lavoratori di Alitalia è partito per il problema del quarto d’ora. Il tempo che vorrebbero le maestranze per raggiungere i luoghi del pranzo, considerato necessario al punto da scioperarci su. Ecco. A quei 15 milioni di risultato operativo positivo, Colaninno aggiunga, come dice Castelli, che su alcune tratte – come la Milano-Roma – Alitalia opera in regime di monopolio di fatto, sancito pure per legge (tanto per stare sicuri). Così si capisce quanto valgono davvero, quei 15 milioni, e quanto vale il genio imprenditoriale che ci sta guidando, a ’sto giro. In attesa di ammettere a mezza bocca il fallimento e chiedere per piacere ad Air France di accollarsi il carrozzone, salvando il salvabile. Perché Berlusconi ha salvato Alitalia, no?

E si potrebbe pure finire qui. Se non fosse che è un peccato. Adn Kronos di ieri: “È in atto da parte di alcune compagnie aeree la pratica elusiva di immatricolare i velivoli in stati europei con una bassa aliquota di tassazione dei redditi societari. E risulterebbe che sia Alitalia sia Cai abbiano immatricolato parecchi aeromobili in Irlanda“, scrive il vicepresidente dei deputati della Lega Nord, Marco Reguzzoni, in una interrogazione indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Economia ed al Ministro delle Infrastrutture. Secondo il deputato del Carroccio “tale comportamento sarebbe assai grave, sia perchè si tratterebbe di pratica elusiva poco sostenibile, sia perchè Alitalia è tuttora pubblica, sia perchè Cai ha più volte sbandierato la propria ‘italianità’”. Reguzzoni chiede di sapere “se la pratica elusiva citata in premessa sia effettivamente utilizzata dalle compagnie aeree, e da quali, e se, salvo che il fatto non costituisca reato, il Governo intenda intervenire ai fini di recuperare le somme eluse indebitamente o evase“. Ah, questi imprenditori italiani. Sempre gli stessi. Perché Berlusconi ha salvato Alitalia, no?
Giornalettismo