LA NUOVA SARDEGNA - Trasporti e infrastrutture: L’aeroporto dei miracoli teme la sentenza europea sui contributi a Ryanair 14.10.2009
Aiuti di Stato, presto la decisione. Intanto la Regione non rimborsa Fertilia. E gli irlandesi pretendono di più
Ascolta la notiziaPIER LUIGI RUBATTU ALGHERO. Benvenuti al «Riviera del Corallo», l’aeroporto che ha paura del successo: più passeggeri accoglie, più è condannato a perdere soldi. Almeno fino a quando la Regione non tornerà a rimborsare i contributi che la Sogeaal, la società di gestione dello scalo, versa a Ryanair perché continui a scaricare centinaia di migliaia di turisti sulla pista di Alghero-Fertilia. È da due anni che la Regione ha interrotto i pagamenti previsti da una convenzione del 2002. Sogeaal aspetta da Cagliari quattro milioni di euro: il residuo del 2007 (un milione) e l’intera quota del 2008. C’è una coincidenza che fa pensare: proprio alla fine del 2007 la Commissione europea ha messo sotto inchiesta l’Italia per gli accordi tra la Sogeaal, la Regione e la compagnia irlandese che con i voli a basso costo ha rivoluzionato il turismo nel nord-ovest della Sardegna. Lo stop al pagamento si spiegherebbe con la prudenza dei dirigenti degli uffici regionali: meglio non aggravare la situazione in vista di una possibile condanna europea. Per quanto tempo regnerà l’incertezza? Non molto. La decisione dell’Ue è prevista nel giro di poche settimane. L’alternativa è secca: la vita o la morte del «miracolo Alghero», di un aeroporto che grazie al low cost è passato dai 562mila passeggeri del 1998 al milione e 380mila del 2008. Se la Commissione europea considererà legittimi i «contributi di marketing» agli irlandesi, i soldi usciranno dalle casse della Regione, Sogeaal tapperà il suo buco di bilancio e Ryanair... Ryanair non è detto che resti, pur avendo continuato a incassare dalla società di gestione quello che le spetta: circa 6 euro a passeggero. Sbarcata in forze anche a Cagliari, Ryanair ha cominciato a sostenere che il «Riviera del Corallo» è antieconomico e ha minacciato di smobilitare. Sbalordimento, proteste, appelli alla Regione. La settimana scorsa il presidente Ugo Cappellacci è volato in Irlanda insieme al sindaco di Alghero, Marco Tedde, e ha ottenuto da Ryanair l’impegno a rafforzare la sua presenza e a ripristinare subito le rotte per Francoforte e Madrid. Obiettivo: 150mila passeggeri in più. Comunque vada, è probabile che Ryanair continui a sentirsi libera di scegliere le occasioni più convenienti in giro per il mondo. Quanto a Sogeaal, finora è riuscita a mantenere gli impegni. Versa alla compagnia irlandese sei euro a passeggero, a sua volta ne incassa circa tre per l’handling (le operazioni a terra come carico e scarico dei bagagli, pulizia, rifornimento). Poi naturalmente Ryanair deve pagare i diritti aeroportuali: e questo è il terreno su cui si gioca la compensazione tra la società di gestione e la compagnia aerea in attesa che la Regione sblocchi i fondi. Di fatto, oggi, Sogeaal non ricava nulla da Ryanair, a parte il legittimo orgoglio per l’impulso dato all’economia del nord Sardegna. Anzi, il boom di passeggeri non fa altro che allargare la voragine nel bilancio. Se non arriveranno subito i soldi dalla Regione, servirà un nuovo aumento di capitale sottoscritto dai soci (tutti pubblici) della Sogeaal: la stessa Regione, la Sfirs, la Camera di commercio, il Comune e la Provincia di Sassari, il Comune di Alghero.
Aiuti di Stato, presto la decisione. Intanto la Regione non rimborsa Fertilia. E gli irlandesi pretendono di più
Ascolta la notiziaPIER LUIGI RUBATTU ALGHERO. Benvenuti al «Riviera del Corallo», l’aeroporto che ha paura del successo: più passeggeri accoglie, più è condannato a perdere soldi. Almeno fino a quando la Regione non tornerà a rimborsare i contributi che la Sogeaal, la società di gestione dello scalo, versa a Ryanair perché continui a scaricare centinaia di migliaia di turisti sulla pista di Alghero-Fertilia. È da due anni che la Regione ha interrotto i pagamenti previsti da una convenzione del 2002. Sogeaal aspetta da Cagliari quattro milioni di euro: il residuo del 2007 (un milione) e l’intera quota del 2008. C’è una coincidenza che fa pensare: proprio alla fine del 2007 la Commissione europea ha messo sotto inchiesta l’Italia per gli accordi tra la Sogeaal, la Regione e la compagnia irlandese che con i voli a basso costo ha rivoluzionato il turismo nel nord-ovest della Sardegna. Lo stop al pagamento si spiegherebbe con la prudenza dei dirigenti degli uffici regionali: meglio non aggravare la situazione in vista di una possibile condanna europea. Per quanto tempo regnerà l’incertezza? Non molto. La decisione dell’Ue è prevista nel giro di poche settimane. L’alternativa è secca: la vita o la morte del «miracolo Alghero», di un aeroporto che grazie al low cost è passato dai 562mila passeggeri del 1998 al milione e 380mila del 2008. Se la Commissione europea considererà legittimi i «contributi di marketing» agli irlandesi, i soldi usciranno dalle casse della Regione, Sogeaal tapperà il suo buco di bilancio e Ryanair... Ryanair non è detto che resti, pur avendo continuato a incassare dalla società di gestione quello che le spetta: circa 6 euro a passeggero. Sbarcata in forze anche a Cagliari, Ryanair ha cominciato a sostenere che il «Riviera del Corallo» è antieconomico e ha minacciato di smobilitare. Sbalordimento, proteste, appelli alla Regione. La settimana scorsa il presidente Ugo Cappellacci è volato in Irlanda insieme al sindaco di Alghero, Marco Tedde, e ha ottenuto da Ryanair l’impegno a rafforzare la sua presenza e a ripristinare subito le rotte per Francoforte e Madrid. Obiettivo: 150mila passeggeri in più. Comunque vada, è probabile che Ryanair continui a sentirsi libera di scegliere le occasioni più convenienti in giro per il mondo. Quanto a Sogeaal, finora è riuscita a mantenere gli impegni. Versa alla compagnia irlandese sei euro a passeggero, a sua volta ne incassa circa tre per l’handling (le operazioni a terra come carico e scarico dei bagagli, pulizia, rifornimento). Poi naturalmente Ryanair deve pagare i diritti aeroportuali: e questo è il terreno su cui si gioca la compensazione tra la società di gestione e la compagnia aerea in attesa che la Regione sblocchi i fondi. Di fatto, oggi, Sogeaal non ricava nulla da Ryanair, a parte il legittimo orgoglio per l’impulso dato all’economia del nord Sardegna. Anzi, il boom di passeggeri non fa altro che allargare la voragine nel bilancio. Se non arriveranno subito i soldi dalla Regione, servirà un nuovo aumento di capitale sottoscritto dai soci (tutti pubblici) della Sogeaal: la stessa Regione, la Sfirs, la Camera di commercio, il Comune e la Provincia di Sassari, il Comune di Alghero.