Al via la privatizzazione di AHO

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Alghero, la Sogeaal licenzia la moglie dell’ex direttore generale

Messo alla porta anche un collaboratore dell’ex dg Umberto Borlotti. Per la società passavano informazioni riservate al manager in rotta con l’azienda

ALGHERO. «Comportamenti lesivi degli interessi aziendali». È la motivazione con cui la Sogeaal ha messo alla porta Miriam Loriga e Camillo Pittalis. Sono i due dipendenti nei confronti dei quali il 19 maggio era stata avviata per le stesse ragioni una procedura di contestazione.
Secondo la prassi, i due avevano cinque giorni di tempo per giustificare la loro condotta di fronte ai vertici aziendali. Evidentemente le loro ragioni non hanno convinto la società e i suoi manager a recedere dalle proprie intenzioni.
A questo punto il confronto si sposterà nelle aule dei tribunali. Ad annunciarlo è la Cgil, che promette battaglia. «Assisteremo i nostri due associati con la piena convinzione che questa vicenda sarà vinta a ogni livello», dice il segretario regionale della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu.
Il pool di avvocati dell’organizzazione sta già lavorando al ricorso. Su richiesta dello stesso Boeddu, si valuta di contestare la scelta di Sogeaal anche davanti alla Corte dei conti, nella convinzione che si tratti anche di un caso di cattiva amministrazione: nel caso dovessero spuntarla i lavoratori, Sogeaal dovrà pagare arretrati e non solo.
In maniera collaterale ma non troppo, la vicenda andrà ad assommarsi alla gran mole di carte bollate che in questi anni si sono accumulate nei tribunali civili, del lavoro e penali, ingrossando il faldone in cui sono contenuti tutti gli atti che descrivono il burrascoso rapporto tra l’ex direttore generale di Sogeaal, Umberto Borlotti, e l’attuale management, con il suo successore Mario Peralda in testa.
Miriam Loriga e Camillo Pittalis, i due dipendenti licenziati in tronco nelle scorse ore, sono rispettivamente la moglie e uno stretto collaboratore dello stesso Borlotti, che ormai è in pensione.
I fatti contestati risalgono al 2011. I nomi dei due lavoratori compaiono nelle intercettazioni telefoniche eseguite dalla polizia giudiziaria nell’ambito di alcune vicende che in qualche misura hanno interessato anche la società di gestione dell’aeroporto “Riviera del corallo” o alcuni suoi dipendenti. A distanza di cinque anni, i due dipendenti pagano alcune valutazioni condivise telefonicamente con la persona sbagliata: Umberto Borlotti, appunto, protagonista con l’attuale management di una guerra giudiziaria senza esclusione di colpi, una vicenda che col passare degli anni ha fatto la spola tra le aule penali, quelle civili e quelle del tribunale del lavoro.
Il provvedimento è stata assunto nella convinzione che in quelle intercettazioni ci sia la prova dell’infedeltà alla Sogeaal. Le intercettazioni cui si fa riferimento risalgono a maggio e giugno 2011.
Nei confronti di Miriam Loriga e di Camillo Pittalis non è mai stato rilevato dalle autorità competenti nessun comportamento penalmente e amministrativamente degno di nota negativa, ma per Sogeaal le confidenze fatte dai due a Borlotti possono in qualche modo essere ritenute non rispettose dei vincoli di segretezza connessi alle loro mansioni professionali. Da qui la scelta di licenziarli. Un ulteriore grana per lo scalo che in questi mesi deve affrontare il crollo del traffico e delle presenze dopo l’annunciato addio di Ryanair dallo scalo del Riviera del Corallo.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/r...-moglie-dell-ex-direttore-generale-1.13805700
 
Nessun via libera a Sogeaal da parte della Giunta regionale alla trattativa con Ryanair. Forti malumori politici in maggioranza a Cagliari per una scelta che potrebbe avere ripercussioni dirompenti e osteggiata da centinaia di sindaci, Mario Bruno in testa. Se così fosse, addio all´hub Ryanair di Alghero, col Pd che sarà ricordato per aver perso la prima compagnia d´Italia dallo scalo del nord Sardegna dopo quindici anni di operatività. Occhi puntati sulla privatizzazione
Clamorosa retromarcia su Ryanair
Niente incentivi, così salta l´hub

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ALGHERO - Tutti in vacanza a Cagliari, con l'ultima riunione dell'esecutivo svoltasi ieri (mercoledì), senza alcuna traccia dello snodo-Ryanair. Manca ancora l'ufficialità della Presidenza della Regione o dall'assessorato regionale ai Trasporti, ma ormai la notizia gira in tutte le redazioni, creando un certo imbarazzo tra gli addetti ai lavori. In effetti si tratta di una notizia potenzialmente dirompente, per il livello di coinvolgimento dei territori (centinaia i sindaci mobilitati), la mole di ripercussioni dirette e indirette sull'economia turistica dell'isola e l'esposizione mediatica di tutti gli interlocutori in campo: la Regione non avrebbe nessuna intenzione di incentivare il trasporto aereo low cost ed evitare la chiusura dell'hub Ryanair dall'aeroporto di Alghero. Indiscrezione confermata a denti stretti da molti consiglieri regionali di maggioranza.

Sarebbe questo il motivo per cui anche nell'ultimo incontro di Roma con l'Ad O'Leary, la Sardegna si sarebbe presentata senza alcun piano d'incentivi (a differenza dell'Abruzzo). Questo nonostante le rassicurazioni di Deiana e Pigliaru, che in più occasioni avevano tentato di convincere tutti gli amministratori, il sistema delle imprese e il mondo dei lavoratori sull'immediato intervento all'indomani del favorevole pronunciamento Ue sugli aiuti di stato nella procedura d'infrazione su Alghero [GUARDA]. Conferma che arriva in tal senso anche all'indomani del viaggio di Deiana a Bruxelles, dove autorevoli fonti escludono che l'assessore abbia occupato il suo tempo per dibattere di incentivi ai low cost per salvare la base di Alghero (posto che non è certamente un commissario a dare il via libera o meno a procedure che decide una Giunta e un'amministrazione pubblica in base ai chiari regolamenti vigenti).

Insomma, nulla di fatto. Si tratta, in pratica, di un grosso "bluff-istituzionale" quello messo su con abilità e cinismo nei confronti di centinaia di amministratori da parte del delegato ai Trasporti regionale. Dopo decine di incontri, promesse, e arrivati sul filo del traguardo con Ryanair pronta a reinvestire e riprogrammare sul territorio (a Pescara saranno 7 i nuovi collegamenti), anche grazie all'abbattimento dei 2,50 euro deciso dal Governo, per i sindaci di Sardegna capeggiati da quello di Alghero Mario Bruno, e sui vertici territoriali delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali arriva una doccia gelata. Difficile capire quali e quanti margini di trattativa rimangano, come è impossibile capire cosa succederà sul territorio all'indomani alla dipartita della prima compagnia aerea d'Italia. Quel che pare certo è che non mancheranno le proteste, anche plateali a giudicare dalle ultime avvisaglie.

Dopo aver colpevolmente contribuito a dimezzare il traffico aereo sullo scalo algherese ed aver erroneamente ed inutilmente atteso un pronunciamento ovvio e scontato, portando di fatto alla rottura con l'unico vettore low cost operante sullo scalo del nord Sardegna, Deiana e compagni rompono così gli indugi. È così sempre più probabile che la scelta di privilegiare la strada della privatizzazione forzata, pur in assenza di particolari obblighi di legge (se non quelli facilmente superabili della Legge 10 del 2010), senza un Piano regionale dei trasporti e senza rendere pubblico il Piano industriale Sogeaal (si parla di più di 100 esuberi), sia esclusivamente dovuta alla convinzione della presenza di almeno un'offerta da parte dell'F2i il prossimo 7 settembre. Fondo d'investimento italiano già presente in importanti infrastrutture nazionali che ha già manifestato interesse per gli scali di Alghero e Cagliari soprattutto, nel cui consiglio di Amministrazione siede, tra gli altri, il presidente della Fondazione di Sardegna Antonello Cabras.

Processo di privatizzazione aperto ormai dal maggio del 2015, sul quale solo ultimamente si sono accesi pienamente i riflettori anche a causa di alcune denunce pubbliche, alla Procura e all'Antitrust da parte dell'ex Presidente e deputato Mauro Pili [LEGGI]. Una scelta mai osteggiata in passato dai sindaci sardi, ma ritenuta attualmente non prioritaria rispetto al rilancio della destinazione e dei collegamenti, e in assenza di strategie regionali di sviluppo aeroportuali stabilite dal pubblico. Insomma, il rischio sarebbe quello di vedere svenduto lo scalo senza certezze di investimenti futuri, con lunghi processi di acquisizione che nel breve periodo, soprattuto senza Ryanair, desertificano il territorio. «Non è pensabile prevedere di incrementare e sviluppare rotte e vettori partendo dallo smantellare quelli esistenti» hanno più volte sottolineato i rappresentanti delle istituzioni, soprattutto se quello scacciato si chiama Ryanair, l'unico in grado di assicurare ottime percentuali di riempimento dei voli e leader in Europa nel trasporto a basso costo. Eppure da Cagliari sembra proprio che la scelta sia ormai chiara: lo si evince anche dal disegno di legge sulla ricapitalizzazione "mascherata" di Sogeaal, che vincola l'operazione all'ingresso di capitali privati. Anziché riportare il capitale al minimo (senza artifici contabili) e solo eventualmente prevedere l'ingresso di capitali privati. Come dire: senza l'offerta, il 7 settembre sarà fallimento.

Nella foto: Pigliaru, Deiana (ass. Trasporti), Cabras (Fondazione di Sardegna) e Pili (deputato)

Fonte Alguer.it
 
Articolo a mio avviso ridicolo sia nei toni che nei contenuti.
Si osteggia la privatizzazione ma si vuole che il pubblico paghi milioni a Ryanair. Mentalità tipica assistenziale e fancazzista.

Privatizzassero l'aeroporto il prima possibile, così i privati avranno la possibilità di pagare tutti i soldi che vogliono, e vedremo se lo scalo sarà sostenibile e riuscirà ad attrarre i voli e creare un sistema con le strutture ricettive locali.

È finito il tempo dei balocchi.
 
Articolo a mio avviso ridicolo sia nei toni che nei contenuti.
Si osteggia la privatizzazione ma si vuole che il pubblico paghi milioni a Ryanair. Mentalità tipica assistenziale e fancazzista.

Privatizzassero l'aeroporto il prima possibile, così i privati avranno la possibilità di pagare tutti i soldi che vogliono, e vedremo se lo scalo sarà sostenibile e riuscirà ad attrarre i voli e creare un sistema con le strutture ricettive locali.

È finito il tempo dei balocchi.

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Ad Alghero non vogliono la privatizzazione , vogliono rimanere ente pubblico, pagare Ryan ed andare a Barcellona con 9€, tutto il resto non importa.

I dati estivi posizionano la Sardegna ad un 20% in più di turisti rispetto all'anno precedente , questo la dice lunga su quale è l'impatto vero di FR, praticamente inesistente nella Regione se non proprio legato al territorio di Alghero e dintorni.

allora perché la Regione deve dare soldi a FR?

Praticamente solo per tenere a galla l'aeroporto di Alghero ed i B&B della città e dintorni.

ma questo già si sapeva, visti i pessimi coefficienti di riempimento di AZ sulla Spagna e la Framcia , già da Giugno , è evidente che il traffico si generava solo in virtù delle tariffe basse drogate dai finanziamenti pubblici.

Allora che si chiuda pure e Ryan vada altrove,
 
Ad Alghero non vogliono la privatizzazione , vogliono rimanere ente pubblico, pagare Ryan ed andare a Barcellona con 9€, tutto il resto non importa.

I dati estivi posizionano la Sardegna ad un 20% in più di turisti rispetto all'anno precedente , questo la dice lunga su quale è l'impatto vero di FR, praticamente inesistente nella Regione se non proprio legato al territorio di Alghero e dintorni.

allora perché la Regione deve dare soldi a FR?

Praticamente solo per tenere a galla l'aeroporto di Alghero ed i B&B della città e dintorni.

ma questo già si sapeva, visti i pessimi coefficienti di riempimento di AZ sulla Spagna e la Framcia , già da Giugno , è evidente che il traffico si generava solo in virtù delle tariffe basse drogate dai finanziamenti pubblici.

Allora che si chiuda pure e Ryan vada altrove,

Sono d'accordo con te. E siccome non voglio più contribuire alle vacanze altrui.....
 
Permettimi giusto un osservazione.
Condivido tutto il tuo post tranne la parte sui coefficienti di riempimento di Alitalia per i quali a mio avviso bisognerà attendere la fine della stagione.

Io ho preso il Parigi Alghero del 9 luglio ed era pieno all' 80%. Per motivi personali sono rientrato in Francia facendo scalo a Roma.

Vero è che ci sono pseudo-articoli di giornale che indicano che in giugno il volo di inaugurazione della Parigi alghero aveva 10 passeggeri ma non mi pare che il trend dei 10 passeggeri a volo potesse continuare. Tutto al più alitalia avrebbe lasciato parcheggiato l aereo che fa la rotazione per la Francia ad Alghero (l aereo se non ricordo male è quello che fa la ultima rotazione del giorno da Milano, sta fermo ad Alghero la notte e il mattino dopo fa la rotazione Aho-Par-Aho-Fco-eccetera)

Inoltre ho l impressione che l accordo tra Alitalia e Alghero vada ben al di là delle semplici linee dirette per la Francia e la Spagna.
Per esempio io ho avuto accesso a tariffe pubbliche molto competitive per arrivare o partire da Alghero con partenza da Parigi e scalo a Roma/Linate nei giorni in cui il diretto non operava.

Che poi Alitalia faccia soldi con questi voli e un altro discor. Certo è che Alitalia sta creando attorno ad Alghero un vero "sistema" di voli.

La questione da porsi a mio avviso è un altra e fino ad adesso nessuno ne ha mai rilevato l importanza.

Alghero e Cagliari sono i due aeroporti chiave di Alitalia in Sardegna mentre Airberlin usa Olbia.

In un ottica di integrazione delle operazioni Alitalia /Airberlin sarebbe più interessante che queste due compagnie si concentrino su un solo aeroporto nel nord della Sardegna.
Ma quale?

Se sono veri i rumori che Airberlin vuole vendere tutte le rotte che non partono da Düsseldorf o Berlino alla Lufthansa allora Airberlin avrebbe solo 6 voli a settimana in alta stagione da Düsseldorf Berlino e Vienna verso Olbia. In questo caso spostare i 6 voli ad Alghero dare tutto in gestione a personale Alitalia ( o sotto contratto con Alitalia) avrebbe molto senso e aprirebbe belle prospettive per alghero che si ritroverebbe del traffico nuovo...però prima di arrivare li ne passerà di tempo.

Il sunto del mio posto è che aver puntato Alitalia piuttosto che su Ryanair non è per forza una cattiva strategia come tanti vogliono far credere e magari c' è posto anche per Aho nel paesaggio sardo degli aeroporti.
 
Permettimi giusto un osservazione.
Condivido tutto il tuo post tranne la parte sui coefficienti di riempimento di Alitalia per i quali a mio avviso bisognerà attendere la fine della stagione.

Io ho preso il Parigi Alghero del 9 luglio ed era pieno all' 80%. Per motivi personali sono rientrato in Francia facendo scalo a Roma.

Vero è che ci sono pseudo-articoli di giornale che indicano che in giugno il volo di inaugurazione della Parigi alghero aveva 10 passeggeri ma non mi pare che il trend dei 10 passeggeri a volo potesse continuare. Tutto al più alitalia avrebbe lasciato parcheggiato l aereo che fa la rotazione per la Francia ad Alghero (l aereo se non ricordo male è quello che fa la ultima rotazione del giorno da Milano, sta fermo ad Alghero la notte e il mattino dopo fa la rotazione Aho-Par-Aho-Fco-eccetera)

Inoltre ho l impressione che l accordo tra Alitalia e Alghero vada ben al di là delle semplici linee dirette per la Francia e la Spagna.
Per esempio io ho avuto accesso a tariffe pubbliche molto competitive per arrivare o partire da Alghero con partenza da Parigi e scalo a Roma/Linate nei giorni in cui il diretto non operava.

Che poi Alitalia faccia soldi con questi voli e un altro discor. Certo è che Alitalia sta creando attorno ad Alghero un vero "sistema" di voli.

La questione da porsi a mio avviso è un altra e fino ad adesso nessuno ne ha mai rilevato l importanza.

Alghero e Cagliari sono i due aeroporti chiave di Alitalia in Sardegna mentre Airberlin usa Olbia.

In un ottica di integrazione delle operazioni Alitalia /Airberlin sarebbe più interessante che queste due compagnie si concentrino su un solo aeroporto nel nord della Sardegna.
Ma quale?

Se sono veri i rumori che Airberlin vuole vendere tutte le rotte che non partono da Düsseldorf o Berlino alla Lufthansa allora Airberlin avrebbe solo 6 voli a settimana in alta stagione da Düsseldorf Berlino e Vienna verso Olbia. In questo caso spostare i 6 voli ad Alghero dare tutto in gestione a personale Alitalia ( o sotto contratto con Alitalia) avrebbe molto senso e aprirebbe belle prospettive per alghero che si ritroverebbe del traffico nuovo...però prima di arrivare li ne passerà di tempo.

Il sunto del mio posto è che aver puntato Alitalia piuttosto che su Ryanair non è per forza una cattiva strategia come tanti vogliono far credere e magari c' è posto anche per Aho nel paesaggio sardo degli aeroporti.

Ad Alghero non c'è più personale AZ. E' stato assorbito in SOGEAAL, tranne alcuni supervisori. Pertanto le sinergie tra AB/AZ che verrebbero a crearsi operando tutti i voli su AHO sarebbero molto limitate. Forse, ma forse, si estorcerebbe al gestore algherese qualche centesimo in più di comarketing o in meno di costi, in cambio del nuovo traffico apportato allo scalo.

La differenza tra Ryan e AZ è che pagando la prima ti garantisce voli per 12 mesi all'anno, mentre pagando la seconda avrai qualche destinazione internazionale al massimo da giugno a settembre. Ad Alghero lo sa bene chi lavora in aeroporto, e che rischia il posto se subentra un privato e la diminuzione del traffico non si arresta, così come lo sano bene tutti coloro che lucrano sul sistema messo in piedi e che, purtroppo, paghiamo tutti noi con le nostre tasse.
 
Alla fine della fiera sganceranno l'obolo a Ryanair. Secondo me tutto sto casino era architettato.
 
Secondo me tutto sto casino era architettato.

Da chi?

Non scriviamo post a caso. Alghero si è sviluppato grazie a Ryan nei tempi in cui la Regione elargiva i soldi di comarketing. Ciò ha permesso di assumere numerosi lavoratori. Non scrivo quello che penso davvero, altrimenti rischio una querela. Mi limito a constatare che gli organici siano cresciuti in una società controllata al 100% da Enti Pubblici.

Poi sono intervenuti due problemi:

a) AZ ha dismesso i suoi dipendenti, che sono andati ad integrare gli organici di Sogeaal già fin troppo ben dimensionati.
b) Ryanair richiede soldi per poter praticare in estate tariffe che consentano di portare passeggeri dall'Europa, ed atterrare in inverno pressoché vuota (salvo le poche destinazioni che ha mantenuto, tra cui Bergamo-Alghero).

Interessante notare che tra le poche tratte confermate non ci sia il Ciampino-Alghero. La nota litania dei sardi è che sono un popolo isolato che necessita di esser collegato con il continente. Roma è una destinazione necessaria per chi ha reali esigenze di sbrigare qualsiasi attività, per chi studia, per chi si deve curare. Ebbene, Ryanair ha gettato la spugna proprio sulla tratta che maggiormente sarebbe necessaria. Qualcosa vorrà dire!
 
Da chi?

Non scriviamo post a caso. Alghero si è sviluppato grazie a Ryan nei tempi in cui la Regione elargiva i soldi di comarketing. Ciò ha permesso di assumere numerosi lavoratori. Non scrivo quello che penso davvero, altrimenti rischio una querela. Mi limito a constatare che gli organici siano cresciuti in una società controllata al 100% da Enti Pubblici.

Poi sono intervenuti due problemi:

a) AZ ha dismesso i suoi dipendenti, che sono andati ad integrare gli organici di Sogeaal già fin troppo ben dimensionati.
b) Ryanair richiede soldi per poter praticare in estate tariffe che consentano di portare passeggeri dall'Europa, ed atterrare in inverno pressoché vuota (salvo le poche destinazioni che ha mantenuto, tra cui Bergamo-Alghero).

Interessante notare che tra le poche tratte confermate non ci sia il Ciampino-Alghero. La nota litania dei sardi è che sono un popolo isolato che necessita di esser collegato con il continente. Roma è una destinazione necessaria per chi ha reali esigenze di sbrigare qualsiasi attività, per chi studia, per chi si deve curare. Ebbene, Ryanair ha gettato la spugna proprio sulla tratta che maggiormente sarebbe necessaria. Qualcosa vorrà dire!

Sono d'accordo e non vorrei essere frainteso flyboy, per carità! Ma secondo me le due parti si sono incontrate. Da un lato un assessore ai trasporti regionale che dall'alba dei tempi è stato contro Ryanair e ha ridotto i rubinetti del denaro. Dall'altro Ryanair che nel giro di poco tempo ha cambiato il suo business model e dagli aeroporti minori si sta concentrando su aeroporti maggiori. E' palese che il polverone sui 2,50 euro sia stata una scusa ma ti faccio notare che FR ha cancellato sia da CAG che da AHO rotte su cui è sicura di rientrare (es da Cagliari per Madrid, Girona e da Alghero per appunto a Ciampino). Guarda cosa è successo con Pescara e Trapani...

Sui coefficienti è stato ribadito che non fossero mai esaltanti e in questo video si può trovare una summa del problema che emergeva già nel 2011

https://www.youtube.com/watch?v=dW2GUfc2adc&feature=share
 
Privatizzare per salvare Sogeaal

La posizione dei rappresentanti politici che in questi giorni vanno strepitando ad alta voce dichiarandosi contrari, a prescindere, alla privatizzazione della società di gestione dell’aeroporto di Alghero, è, smaccatamente, solo un modo di agire palesemente strumentale. Così come è solo un becero esempio di deteriore demagogia il terrorismo mediatico portato avanti in questi ultimi mesi da alcune forze politiche che vedono nella privatizzazione l'anticamera della futura chiusura dello scalo di Alghero.

Come Riformatori Sardi ci esprimiamo, come coerentemente ci siamo sempre espressi, a favore della privatizzazione della SoGeAAl, in quanto riteniamo sia proprio questo l’unico modo che possa concretamente creare le condizioni per una gestione efficace, responsabile ed economicamente sostenibile dell'aeroporto. Il privato, infatti, per sua stessa natura, non potrà avere altri obiettivi se non quello della crescita e dello sviluppo dello scalo; quello dell’aumento del numero di rotte e dei vettori e, conseguentemente, quello di nuova occupazione.

Al contrario, l’attuale management ha dimostrato di non essere in grado di reggersi autonomamente in piedi né economicamente nè strategicamente, tanto che la sua sopravvivenza, fino ad oggi, è stata possibile soltanto grazie alla copertura delle perdite di gestione ordinaria garantita da parte della Regione Sardegna: il tutto, sia chiaro, indipendentemente dai contributi low cost, che sono ben altra storia. Di questo, come Riformatori sardi, a tutti i livelli, abbiamo più volte spiegato i motivi, denunciando a mezzo stampa la malagestione dei vertici SoGeAAl, tanto da essere stati minacciati di querela da parte loro.

Concludendo è necessario e utile ribadire che con l’impegno della ricapitalizzazione (passaggio condizionato, per la legge regionale, alla proposta di acquisto da parte di un privato e necessario per la successiva vendita delle quote), la Regione Sardegna ha scongiurato il pericolo del fallimento della SoGeAAl, cosa che altrimenti sarebbe sicuramente avvenuta, determinando il ritiro della concessione da parte dell’ENAC e provocando, certamente, la morte dell’aeroporto di Alghero, con le gravi ripercussioni che ben possiamo facilmente immaginare. Riflettano dunque quei politici che, in malafede, stanno solo creando confusione, alimentando paure e gridando alla catastrofe.

*Per coordinamento Riformatori Sardi

http://notizie.alguer.it/n?id=111735
 
Aeroporto Alghero: tempi lunghi per la privatizzazione, winter a rischio

La Regione Sardegna fa trasparire ottimismo sulla permanenza di Ryanair ad Alghero per la stagione invernale, ma l'ex direttore Sogeaal, Umberto Borlotti, prevede un'annata buia per lo scalo.

"Credo che Ryanair andrà via a novembre - spiega su L'Unione Sarda - nella migliore delle ipotesi tornerà per l'estate 2017. Ma la stagione invernale sarà desolante".

Secondo Borlotti, infatti, i tempi della privatizzazione saranno troppo lunghi per convincere la compagnia irlandese a rivedere la decisione. Se dovesse avvenire tutto ciò da novembre i collegamenti da e per Alghero saranno limitati a tre città italiane: Milano, Bologna e Pisa. Anche il presidente di Federalberghi Confcommercio Nord Sardegna, Stefano Visconti afferma: "Se la stagione 2016 pare scivolare via senza troppi scossoni per il comparto alberghiero, quella 2017 è davvero difficile da prevedere e da costruire". TTG

 
Oggi scadono i termini per la privatizzazione. Recentemente la Regione ha approvato (riporto di seguito) una breve legge che ripiana i debiti solo se ad Alghero subentrano i privati. Pertanto c'è un moderato ottimismo: F2i dovrebbe farsi avanti.

Sogeaal, 71,25% ai privati: c´è il sì. Occhi puntati al 7 settembre


CAGLIARI - Il Consiglio Regionale promuove il disegno di legge nr. 359/A autorizzando, di fatto, interventi sul capitale della società di gestione dell'aeroporto di Alghero Sogeaal Spa (relatore di maggioranza Salvatore Demontis). 29 i voti favorevoli, 2 contrari (con l'opposizione che ha abbandonato l'aula). Tre soli articoli che prevedono una ricapitalizzazione pubblica di 4.669.000 con fondi della continuità territoriale, vincolata all'ingresso di privati nel capitale sociale per il 71,25 (9.468.804 euro).

Bando in scadenza il 7 settembre 2016 e su cui in aula si è acceso un duro scontro con l'opposizione che ha parlato di «lunghe ombre e nubi» e «interessi economici ben individuati». Diversa la posizione dell'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana: «qui nessuno ha interessi» ha sottolineato in apertura di discorso. «Riteniamo che l'aeroporto di Alghero e la sua società siano un asset importante della regione come lo sono i trentuno anni alla scadenza della concessione totale». Durissimo l'onorevole Tedde (Fi) nelle dichiarazioni di voto: «è evidente che c'è un disegno per consegnare la società ai privati. E' una presa in giro assessore - attacca l'ex sindaco di Alghero - e non venga a dirci che non c'è altra strada». Con Forza Italia che decide di non partecipare al «pasticcio» abbandonando l'aula in sede di votazione finale.

DISEGNO DI LEGGE N. 359/A
presentato dalla Giunta regionale,
su proposta dell'Assessore regionale dei trasporti, Massimo Deiana


Art. 1
Interventi sul capitale della SOGEAAL Spa
1. Ai fini del perseguimento dell'interesse pubblico alla valorizzazione dello scalo di Alghero quale aeroporto di interesse nazionale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 17 settembre 2015, n. 201 (Regolamento recante l'individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, a norma dell'articolo 698 del codice della navigazione), è autorizzato sensi dell'articolo 2447 del Codice civile e nel rispetto dei principi di cui all'articolo 6, comma 19, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), così come recepiti nell'articolo 18, commi 42 e 43, della legge regionale 30 giugno 2011, n. 12 (Disposizioni nei vari settori di intervento), l'intervento sul capitale della SOGEAAL Spa da parte dei soci Regione Sardegna e SFIRS Spa, nella misura massima di complessivi euro 5.821.550 per copertura perdite, e comunque sulla base di una situazione contabile (patrimoniale ed economica) infrannuale approvata dall'assemblea dei soci, riferita ad una data non antecedente trenta giorni rispetto alla medesima assemblea dei soci, e sottoscrizione del capitale sociale nella misura del 28,75 per cento. L'intervento è autorizzato esclusivamente nel rispetto del principio del "MEIP".

2. Le operazioni di cui al comma 1 sono subordinate alla sottoscrizione, da parte di idoneo investitore privato, secondo il principio del "pari passu", selezionato in esito alla procedura di privatizzazione indetta nel maggio 2015 ed ancora non definita di cui all'articolo 1, comma 2, della legge regionale 13 aprile 2010, n. 10 (Misure per lo sviluppo del trasporto aereo), di un intervento sul capitale sociale di SOGEAAL Spa non inferiore ad euro 9.468.804 finalizzato all'acquisizione del 71,25 per cento del relativo pacchetto azionario.

3. Per le finalità di cui al comma 1 è autorizzata, nell'anno 2016, la spesa in capo al socio Regione Sardegna, fino a complessivi euro 4.669.000 (missione 10 - programma 04 - titolo 03 del bilancio regionale per gli anni 2016-2018).

Art. 2
Norma finanziaria
1. Agli oneri derivanti dalla presente legge, quantificati per il socio Regione Sardegna fino a complessivi euro 4.669.000, si fa fronte mediante pari riduzione dell'autorizzazione di spesa, per l'anno 2016, di cui alla legge regionale 2 dicembre 2011, n. 25 (Norme per la copertura finanziaria della continuità territoriale), e successive modifiche ed integrazioni (missione 10 - programma 04 - titolo I - cap. SC07.0627).

Art. 3
Entrata in vigore
1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).

http://notizie.alguer.it/n?id=112186
 
Dalla Nuova Sardegna in edicola oggi:

SASSARI Privatizzazione indietro tutta. La legge Madia approvata venerdì apre una breccia nel muro di no che circondava l’aeroporto di Alghero. La Regione non è più obbligata a vendere le quote della società di gestione ai privati. E con molta probabilità non lo farà. Certo non c’è proprio la fila di pretendenti per acquistare il 71 per cento delle azioni della Sogeaal. Ma ora si apre una nuova possibilità. Avanti adagio. La Regione studia la possibilità di ricapitalizzare la Sogeaal senza privatizzarla. La legge Madia dà la possibilità di tenere in piedi le partecipate che hanno avuto negli ultimi 5 anni i bilanci in rosso. Una norma che sembra scritta per lo scalo di Alghero. Ma servono diversi passaggi. Per prima cosa deve discutere con i vertici della Società di gestione e deve capire se esiste una volontà condivisa. Deve avere un piano industriale che garantisca l’equilibrio finanziario entro tre anni. Deve varare una legge ad hoc e farla approvare dal Consiglio regionale. E deve anche avere il via libera dall’Ue perché questa ulteriore iniezione di milioni di euro non venga configurata come aiuto di Stato. In altre parole il percorso è lungo e pieno di ostacoli. Ryanair vola via. Questa ulteriore difficoltà sembra vedere allungarsi i tempi per dare il via libera al processo che porta gli incentivi alle compagnie low cost. In altre parole sembra allontanare la possibilità di un ritorno in tempi rapidi di Ryanair. Ma ora la Regione lavora per salvare lo scalo e creare le condizioni per un suo rilancio. Palla in tribuna. Visto che alla scadenza del bando per presentare le offerte di acquisto delle quote della Sogeaal, i vertici della società hanno deciso di posticipare la chiusura dei termini. Traguardo spostato più avanti, al 28 novembre. Tempo che servirà per chiarire il quadro delle leggi. Ma anche perché si elimini l’altro ostacolo che fino a oggi ha allontanato qualsiasi possibile acquirente. L’Europa dovrà chiarire se la Sogeaal deve pagare 12 milioni di iva sui contributi dati alle low cost. Soldi chiesti dall’Erario, ma che non è ancora chiaro chi li deve versare. In ogni caso questa legge consente di voltare pagina. Le reazioni. Il consigliere Pd Salvatore Demontis è positivo. «Si deve agire subito per ricapitalizzare la Sogeaal e discutere con calma della sua privatizzazione – afferma Demontis –. Ma dopo avere messo in sicurezza il futuro dell’aeroporto e avere fatto tornare Ryanair». Alla Giunta Pigliaru si rivolge il sindaco di Alghero, Mario Bruno. «Si ritorni subito in aula per la messa in sicurezza della Sogeaal. La Regione deve ricapitalizzare. E lo deve fare anche senza nessun privato disposto all'acquisto del pacchetto azionario sul mercato», è l'appello del primo cittadino. «La società di gestione deve essere salvata e rilanciata». Nel frattempo, sollecita il sindaco, «si chiuda il contratto con Ryanair e si salvi la base». Invoca l’iSi apre una fase delicata per la vita della società di gestione dell'aeroporto di Alghero che solo la Regione può risolvere. Serve un provvedimento urgente del consiglio. Si deve subito ricapitalizzare la Sogeaal e far ritornare le low cost». Il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu ricorda che già dal 2001 aveva parlato di ricapitalizzazione della Sogeaal. «L’idea si dimostra valida –afferma –. Si deve bloccare la vendita delle quote ai privati. E si deve azzerare l'attuale management. Il 51% della Sogeaal deve restare in mano pubblica, con l'ingresso dei Comuni di Alghero e Sassari. Il 49 per cento deve essere messo sul mercato». All’attacco anche il consigliere regionale di Forza Italia ed ex sindaco di Alghero Marco Tedde. «Un altro flop imbarazzante – dice Tedde –. Ora si deve subito annullare l’avviso pubblico per la cessione del pacchetto di maggioranza. Torniamo ad horas in aula per approvare una leggina che preveda la ricapitalizzazione senza passare attraverso la privatizzazione. Ma basta con i tavoli del nulla. La possibilità del soccorso finanziario e della ricapitalizzazione senza dover ricorrere alla privatizzazione in presenza di un piano di risanamento, già ammesso dalla giurisprudenza della Corte dei Conti, è previsto dal nuovo testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, i cui principi possono essere immediatamente recepiti nella leggina di ricapitalizzazione». Anche il deputato di Unidos Mauro Pili invoca l’immediata ricapitalizzazione dello scalo di Alghero e l’accordo con Ryanair. (l.roj)

CVD. Non se ne uscirà mai.
 
Il Consiglio di amministrazione della società che gestisce l´aeroporto di Alghero ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2016, che presenta una perdita di circa 2milioni di euro. «Nel frattempo è preoccupante che l’aeroporto risulti stabilmente sotto attenzione da parte di alcune persone che brillano per la sorprendente capacità di prendere spunto da fatti veri per trasformarli in notizie false», dichiarano dagli uffici aeroportuali

Sogeaal 2milioni di perdita, si cambia rotta


ALGHERO – Ieri (venerdì), il Consiglio di amministrazione di Sogeaal ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2016 che, dopo le verifiche d’uso da parte dei revisori contabili, verrà presentato alla prossima assemblea degli azionisti. «Nonostante l’evidente cambio di rotta nelle politiche gestionali dell’ultimo quinquennio, i risultati economico-finanziari del 2016, che presentano una perdita di circa 2milioni di euro, mostrano palesemente come la società risenta ancora dello strascico di molte scelte del passato e, particolarmente, di quelle riguardanti le politiche di traffico e l’infoltimento dell’impianto organizzativo: scelte che hanno più volte portato la società vicino al collasso».

Il nuovo corso, appena iniziato, vede lo sviluppo come un obiettivo naturale, e «ha avviato tutte le iniziative necessarie per rendere questa prospettiva realmente possibile. La rivisitazione dei processi di lavoro, non è l’unica – spiegano dagli uffici di Nuraghe Biancu - ma è sicuramente una delle leve principali di un percorso che deve portare a poterci confrontare omogeneamente con il mercato, facendo in modo che i nostri investimenti, che verranno programmati coerentemente con la maturità del processo di normalizzazione aziendale, non abbiano meno valore rispetto a quelli delle altre società di gestione. Come il passato ha ampiamente dimostrato, infatti, affidarsi in via esclusiva a politiche passive di incentivazione economica dei vettori come unica scelta strategica ha rischiato di compromettere la stessa sussistenza della società, anche in quelli da tutti considerati “anni d’oro” per il traffico passeggeri».

Sogeaal spiega come siano attualmente in corso trattative con le principali compagnie aeree, «di cui annunceremo presto gli esiti, cercheremo pertanto di far scaturire un profilo di crescita che risulti armonico con le nostre scelte industriali, che saranno prudenti ma concrete, Scelte che dovranno portare al progressivo completamento del network secondo logiche di sostenibilità, in piena collaborazione con il territorio e le istituzioni che lo rappresentano», spiegano. Riguardo alle tematiche del lavoro, invece, il management ha aperto un tavolo di confronto che, nonostante alcuni segnali non incoraggianti, si augura di poter continuare a condividere responsabilmente con le organizzazioni sindacali.

«Nel frattempo – sottolineano i vertici del Cda - è preoccupante che, rispetto a tutti questi argomenti, l’aeroporto risulti stabilmente sotto attenzione da parte di alcune persone che brillano per la sorprendente capacità di prendere spunto da fatti veri per trasformarli in notizie false [LEGGI] [LEGGI]. Queste iniziative, che spesso partono dai social media per arrivare ad essere commentate su quelli tradizionali, hanno danneggiato gravemente e rischiano di danneggiare ulteriormente la società, non solo da un punto di vista reputazionale. Sogeaal non è intenzionata a permettere che tutto questo prosegua impunemente», concludono dallo scalo algherese.


http://notizie.alguer.it/n?id=121438
 
Presidente ad Alghero e a.d. a Torino: doppio incarico in aeroporto per Roberto Barbieri

Doppio incarico per Roberto Barbieri, amministratore delegato di Sagat Spa, la società di gestione dell’aeroporto di Torino. Da oggi, infatti, Barbieri è stato anche nominato presidente di Sogeaal Spa, la società di gestione dello scalo di Alghero.

I due aeroporti, infatti, ricadono nella sfera di interesse di F2i,società di gestione del risparmio che gestisce attualmente due fondi chiusi dedicati a investimenti nel settore delle infrastrutture attraverso partecipazioni nel sistema aeroportuale nazionale, con i quali presidia il 30% del traffico aereo in Italia.

“Voglio poter contribuire con la mia esperienza al progetto di sviluppo che F2i intende portare avanti a seguito dell’importante investimento fatto ad Alghero”, ha dichiarato Barbieri. TTG

 
Presidente ad Alghero e a.d. a Torino: doppio incarico in aeroporto per Roberto Barbieri

Doppio incarico per Roberto Barbieri, amministratore delegato di Sagat Spa, la società di gestione dell’aeroporto di Torino. Da oggi, infatti, Barbieri è stato anche nominato presidente di Sogeaal Spa, la società di gestione dello scalo di Alghero.

I due aeroporti, infatti, ricadono nella sfera di interesse di F2i,società di gestione del risparmio che gestisce attualmente due fondi chiusi dedicati a investimenti nel settore delle infrastrutture attraverso partecipazioni nel sistema aeroportuale nazionale, con i quali presidia il 30% del traffico aereo in Italia.

“Voglio poter contribuire con la mia esperienza al progetto di sviluppo che F2i intende portare avanti a seguito dell’importante investimento fatto ad Alghero”, ha dichiarato Barbieri. TTG


Magari chiederà a Blue Air di operare qualcos'altro da li?