Per gli USA sarebbe un risparmio di denaro visto che i costi della preclearance sono a carico della nazione che la ospita e delle compagnie che fanno scalo negli USA visto che si toglie una problematica che rendono più incerti i tempi negli scali.
Concordo, il discorso era legato alle preclearance oltreoceano. (Visto dagli USA). Ho l'impressione che nuove autorizzazioni seguano il concetto impostato ad Abu Dhabi di scarico dei costi in cambio di competitività (sempre che riducano poi gli agenti negli USA visto il minor traffico), le vecchie già concesse hanno logiche di convenienza diverse viste le aree geografiche. L'Irlanda mi rimane il dubbio visto che la vedo come un test nei confronti di un paese europeo.Su questo avrei serissimi dubbi. il fatto che il Governo di Abu Dhabi sovvenzioni la Pre-Clearing facility di AUH per quasi l'80% non significa che sia la norma. Tutt'altro. Non ho dati precisi, ma sarei molto sorpreso se si scoprisse che il Governo canadese sovvenziona in maniera considerevole la dozzina di pre-clearance facilities che ci sono in Canada (8 aeroporti piu' qualche porto e stazione ferroviaria). Perche' in questo caso sono molto piu' i vantaggi che ne derivano per gli USA che non per il Paese ospitante. Probabile la presenza di sostanziali contributi per le operazioni ai Caraibi (Bahamas, Bermuda, Aruba), non ho idea di cosa accada per l'Irlanda.
Da quel che mi ha detto un amico irlandese, la PreCelarance in Irlanda nacque dalle ottime relazioni tra i due governi e dall'idea di facilitare il traffico tra i due Paesi visti i milioni di immigrati irlandesi presenti soprattutto sulla East Coast.Concordo, il discorso era legato alle preclearance oltreoceano. (Visto dagli USA). Ho l'impressione che nuove autorizzazioni seguano il concetto impostato ad Abu Dhabi di scarico dei costi in cambio di competitività (sempre che riducano poi gli agenti negli USA visto il minor traffico), le vecchie già concesse hanno logiche di convenienza diverse viste le aree geografiche. L'Irlanda mi rimane il dubbio visto che la vedo come un test nei confronti di un paese europeo.