Airviaggi San Raffaele?


Nonno Salt

Utente Registrato
4 Febbraio 2007
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Dal Corriere di oggi, apprendo di questa compagnia probabilmente in prossima vendita, di proprietà della Fondazione che gestisce il San Raffaele (Don Verzè). Gestisce il servizio eliambulanza del gruppo e il velivolo in dotazione all'ospedale.
Non ne sapevo nulla. Di che velivolo si tratta?

".....Don Verzè condivideva con il comico Pozzetto pure una mini compagnia aerea, l'Airviaggi, sempre candidata ad essere dismessa. Non sono ipotizzabili, però, grosse soddisfazioni contabili: all'Airviaggi fa capo sia l'elisoccorso del San Raffaele (in pareggio), sia la società neozelandese Assion Aircraft & Yachting Chartering, che ha il leasing del jet privato dell'ospedale. Nel bilancio, solo nel 2009, figurano perdite per 10 milioni. Risultato: i due soci di minoranza, Pozzetto (30%) e Peppino Marascio (10%) sono usciti dal capitale l'anno scorso......"
 
Dalle marche (I-IRCS) risulta di Alba aeroservizi pero'.

Curiosamente IRCS (a dire il vero IRCCS) è l'acronimo di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Il S. Raffaele lo è.
 
San Raffaele, inchiesta sulla bancarotta
I voli spericolati di Don Verzè

L'ex capo del San Raffaele non gradiva i check-in, venti milioni per l'aereo privato. Ieri interrogatorio fiume per Piero Daccò, il faccendiere arrestato nei giorni scorsi. Su di lui il sospetto di aver creato fondi neri per conto della dirigenza dell'ospedale milanese

Un capriccio del dominus del San Raffaele di Milano, don Luigi Verzé, avrebbe contribuito al buco da oltre un miliardo e mezzo dell’istituto ospedaliero. Almeno, è questa la chiave che usa una testimone ascoltata dai pm Luigi Orsi, Laura Pedio e Gaetano Ruta, per spiegare l’acquisto di un aereo da “quasi 20 milioni di euro”. Alessia Zacchia, racconta che nel 2007 don Verzé, con Mario Cal (il vicepresidente morto suicida a luglio) presero quella decisione perché il sacerdote non voleva fare la coda ai check-in. “Convengo – dice imbarazzata – che si è trattato di un’operazione sopra le righe… Don Verzé, vista l’età, non accetta dei normali check-in quando viaggia in aereo. Convengo che non è una motivazione seria per fare una spesa così enorme”.

Secondo le indagini della procura e della polizia giudiziaria della Finanza, però, nell’acquisto di quell’aereo è coinvolta anche una società riconducibile a Piero Daccò, consulente del San Raffaele, senza incarichi ufficiali, vicino a Cl, amico di Roberto Formigoni (leggi). I pm riportano la nota delle fiamme gialle del 24 ottobre scorso nella quale “viene analizzato quanto la Fondazione ha speso per l’operazione Assion, circa 20 milioni di euro” e ricostruisce che dietro la società Assion, che ha acquistato “un aereo Bombardier modello Challenger 604”, c’è la “Norconsulting”, società riconducibile a Daccò.

E’ lui l’uomo sospettato di costituire fondi neri, forse anche per finanziare politici per conto dei vertici del San Raffaele. Oggi il gip, Vincenzo Tutinelli, si pronuncerà sul suo fermo, avvenuto martedì per pericolo di fuga. Ieri, interrogato per oltre 7 ore nel carcere di Opera, Daccò ha respinto l’accusa di volersi rifugiare in Israele e ha fornito la sua versione sulle 4 operazioni contestate da 4 milioni e 300 mila euro. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto, Francesco Greco, ritengono che Daccò fosse un finto consulente. Una parte dei soldi che ha preso, li avrebbe distribuiti per conto del San Raffaele. E sul tragitto della montagna di soldi in contanti, sia il provvedimento di fermo che la richiesta di convalida, contengono molti omissis. Qualcosa, però, emerge. Il 4 novembre, come riportato dal Corriere della Sera, Pierino Zammarchi (titolare con il figlio di Diodoro-Metodo), intercettato, confida a un amico quanto detto dal figlio Gianluca: “Io vado là e gli racconto tutto. Che il Mario (Cal, ndr) diceva che dava dei soldi ai politici”, attraverso Daccò. Zammarchi padre, però, fa notare al figlio che si tratta di un racconto de relato: “Non hai le prove, porco cane!”.

Anche Valsecchi, indagato per concorso in bancarotta e false fatturazioni, ammette il metodo delle fatture gonfiate con rientri in nero. Racconta di aver visto gli Zammarchi dare denaro a Cal e che Cal gli aveva detto che era per Daccò. Ma è Stefania Galli, segretaria di Cal, a entrare nel dettaglio: “Le consegne delle buste da parte di Pierino Zammarchi al dottor Cal sono iniziate orientativamente nel 2005…”. Poi descrive le buste: “Erano dell’altezza di 3-4 centimetri e contenevano banconote da 500 euro”. Rivela che era lei a conservarle in una “cassaforte” della vice presidenza e poi, nella cassaforte “dell’albergo Rafael”. Secondo Galli, se non c’era Cal, le mazzette erano affidate a Valsecchi. Nelle mani dei pm c’è anche il notebook di Cal con 20 mila e-mail intestate fittiziamente alla segretaria. E soprattutto, scrivono, sono stati estratti “alcuni file particolarmente significativi” in riferimento a società riconducibili a Daccò. L’inchiesta sul quasi crac del San Raffaele, inevitabilmente, ha avuto ripercussioni in Regione Lombardia che garantisce all’ospedale 450 milioni di euro all’anno di rimborsi pubblici. Sel ha proposto una commissione d’inchiesta con l’accordo di Pd e Udc. Ma Formigoni non la vuole: intralcerebbe il lavoro della procura. Prende anche le distanze da Daccò: “Non aveva nessun rapporto con la Regione Lombardia. Può darsi che esponenti della Regione lo abbiano incontrato”, se lo ha mandato in rappresentanza il San Raffaele. Il governatore parla di Daccò come se fosse uno sconosciuto. Eppure, è stato anche ospite su uno degli yacht dell’uomo d’affari.

da Il Fatto Quotidiano del 19 novembre 2011

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/19/i-voli-spericolati-di-don-verz/171707/
 
Beh.....qualsiasi prete arrivato ad una certà età.....mal gradisce i normali check-in.

Edit: epiteti inaccettabili sul forum.
 
Ultima modifica da un moderatore:
ieri un servizio molto bello sulla trasmissione Report di Rai3:
http://www.report.rai.it/dl/Report/...6-117f-40f7-aca5-0066e3d07fdb.html?refresh_ce

peccato non abbiano fatto vedere nessuna immagine del Challenger 604
:(

pero' hanno mostrato un documento dove venivano riportati tutti i movimenti del velivolo!
pazzesco quanti voli avesse fatto!!!!!!!

riporto il testo dal PDF a pagine 15:
...
E allora l’ aereo del Don viaggiava, e viaggiava tanto, come emerge dalla ricostruzione
di tutti i voli effettuati negli ultimi due anni, fino al 4 ottobre scorso. 60 viaggi da
Milano alla Costa Smeralda e ritorno, dove l’ospedale di Olbia però è ancora un
cantiere. 67 voli per Roma Ciampino. A febbraio 2010 vola a Taranto. 7 volte a Nizza.
E poi Verona, Venezia, Parigi, Lione. Capo Verde, Siviglia, Copenhagen, Azzorre,
Odessa e Ibiza... Ci sarà qualche scalo tecnico, ma l’ aereo non sta mai fermo e poi
diverse strane sparizioni: come il 23 aprile scorso quando atterra a Cipro. Dell’aereo si
perdono le tracce per ben 10 giorni, ma il 3 maggio riappare a Doha, nell’emirato del
Qatar. Niente India né Tibet. Piuttosto c’è Baku, capitale dell’Azerbaigian e del
petrolio, dove il presidente Aliyev e consorte, amici del don, sembrano godere di
ottima salute.
Anche lo scorso capodanno si va a Baku. L’aereo parte da Milano Linate il 1 gennaio
alle 9.17 destinazione Azerbaijan, per un giorno si perdono tracce e ricompare il
giorno dopo alle 13.30 dopo a Verona. Non sappiamo chi c’era su quell’aereo,
speriamo non l’anziano prete perché Milano-Azerbaijan-Verona in poco più di 24 ore è
massacrante . Pubblicità e dopo si va al caldo, a vedere gli investimenti brasiliani.
 
ieri un servizio molto bello sulla trasmissione Report di Rai3:
http://www.report.rai.it/dl/Report/...6-117f-40f7-aca5-0066e3d07fdb.html?refresh_ce

peccato non abbiano fatto vedere nessuna immagine del Challenger 604
:(

pero' hanno mostrato un documento dove venivano riportati tutti i movimenti del velivolo!
pazzesco quanti voli avesse fatto!!!!!!!

L'ho visto anch'io pare che il Challenger 604 sia intestato ad una signora che abita in un paese sperduto in Nuova Zelanda,assurdo.
I voli caso strano erano tra milano e la costa smeralda oppure "paradisi" caraibici.
 
anch'io l'ho vista!!!aberrante che lo si chiami ancora prete un individuo del genere.
La roba che mi ha fatto sorridere è immaginare stò vecchio di 90 anni,che atterra ad ibiza col suo jet.Allucinante!