AirOne, un ottimo 2006


Complimenti ad Air One; sembra quindi che si possa stare a galla facendo questo mestiere.
Vorrei fare tuttavia una riflessione sulla moda di certificare le proprie attivita' secondo i vari ISO; per esperienza diretta trovo che in genere, nelle attivita' di servizi, cerca la "patente" il management che non conosce il business e che cerca un esterno per dare una parvenza di strutturazione ai processi aziendali di cui capisce ben poco; una bella patacca accanto al logo aziendale magari e' utile per dar lustro all' azienda stessa e per mostrare agli azionisti il compitino fatto, ma in pratica?
Nel settore aviation una solida formazione tecnica ( nell' handling come nell' operativo ) e' cio' di cui c' e' bisogno. Laddove operano tecnici e quadri con solido know how specifico, le varie patenti sono superflue.
Dove queste qualita' non ci sono, puoi tappezzarti di ISO quanto vuoi..
 
Citazione:Messaggio inserito da diesel niner

Complimenti ad Air One; sembra quindi che si possa stare a galla facendo questo mestiere.
Vorrei fare tuttavia una riflessione sulla moda di certificare le proprie attivita' secondo i vari ISO; per esperienza diretta trovo che in genere, nelle attivita' di servizi, cerca la "patente" il management che non conosce il business e che cerca un esterno per dare una parvenza di strutturazione ai processi aziendali di cui capisce ben poco; una bella patacca accanto al logo aziendale magari e' utile per dar lustro all' azienda stessa e per mostrare agli azionisti il compitino fatto, ma in pratica?
Nel settore aviation una solida formazione tecnica ( nell' handling come nell' operativo ) e' cio' di cui c' e' bisogno. Laddove operano tecnici e quadri con solido know how specifico, le varie patenti sono superflue.
Dove queste qualita' non ci sono, puoi tappezzarti di ISO quanto vuoi..


è un pò OT ma.... [:304][:304][:304][:304][:304]
 
Citazione:Messaggio inserito da carlitos71
Non sono molte le differenze, ....la sostanza è praticamente la stessa: le differenze le fanno la "fuffa" che si usa per fare volume (o confusione) e le direttive Consob da applicare, ....ma ripeto, nella sostanza non cambia nulla: è il codice civile (ed i principi contabili internazionali) che stabiliscono cosa deve contenere un bilancio di una S.p.A. a prescidere dal fatto che sia quotata o meno.

Per la cronaca, questo è il mio lavoro in una società quotata in borsa.

Se proprio dobbiamo andare in dettaglio, la "qualità" di un bilancio si vede dalla Nota Integrativa. Più informazioni vi sono contenute, meglio è per chi deve valutare il bilancio. Anche tra società quotate ci sono delle differenze abissali sul grado di dettaglio.

Guardando la Nota Integrativa del bilancio FR si scoprono tanti elementi interessanti, ad esempio che l'ammortamento degli B738 viene spalmato su 23 anni e con un valore residuo ampiamento superiore al possibile valore di mercato. Tutto ciò è permesso dagli IAS?

Comunque, al di là dei buoni risultati pubblicati da AP, servirebbe conoscere anche altri dati per sapere se questa è in grado di sostenere l'acquisto di AZ (anche se tutti i soldi glieli presterà Intesa San Paolo).
 
Citazione:Messaggio inserito da TW 843


A parte i giornalisti, chi crede di abbindolare Totò con questi 4 numeri buttati li in croce?
Pubblichi un bilancio come quelli delle società quotate in borsa.
Poi vediamo.

che noia[xx(]
 
Citazione:Messaggio inserito da B787-FLR

Guardando la Nota Integrativa del bilancio FR si scoprono tanti elementi interessanti, ad esempio che l'ammortamento degli B738 viene spalmato su 23 anni e con un valore residuo ampiamento superiore al possibile valore di mercato. Tutto ciò è permesso dagli IAS?


oh oh oh cludio hai scoperto uno dei "trucchetti" di FR... eheheh
dai un'occhiata anche agli accantonamenti per le varie manutenzioni velivoli -quelle che si chiamano maintenance reserves- qui se non sei un dritto del mestiere non ti accorgi delle stronzate che scrivono e di come le giustificano nella nota integrativa (ciò succende anche in italia pensa che da noi c'è un vettore che è riuscito a farsi certificare dai revisori un costo, verso il lessor, in un credito fintantochè la spesa non diventi esecutiva, cioè si verifica -sic e strasic-)


fra 23 anni, comunque, FR non sarà più dell'attuale proprietà (che non è fessa) e chi si akkatterà la società scriverà sui conti, allorquando sostituirà gli aeroplani, una bella (direi bellona -grande-) minusvalenza!

[:p]
 
Citazione:Messaggio inserito da carlitos71

Citazione:Messaggio inserito da B787-FLR

Il fatturato è di 611.5 mln€ ma sommando le voci riportate nella notizia si arriva a 561.5 mln€. Mancano 50 mln€, sono ricavi legati ad hotel, noleggi, vendita di bordo, etc?

L'EBIT è di 26 mln€, l'utile al lordo delle imposte 18.8 mln€, quindi gli interessi pagati sul debito sono circa 8 mln€.

8 milioni è il saldo oneri/finanziari, non è detto che sia il costo del debito.

Ricordo che se, come credo, hanno fatto operazioni di copertura sul dollaro (valuta di copertura per il carburante) gli eventuali utili finiscono li.
A mio parere il costo dell'indebitamento è maggiore di 8 milioni.

Mi sembrano comunque dei buoni risultati.
Sono super scettico...
I bilanci di questa compagnia son mooooooooooolto elastici.
Aggiungo che se non riesce l'operazione AZ, si sentirà un botto della ma...nna !
 
Citazione:Messaggio inserito da B787-FLR

Citazione:Messaggio inserito da carlitos71
Non sono molte le differenze, ....la sostanza è praticamente la stessa: le differenze le fanno la "fuffa" che si usa per fare volume (o confusione) e le direttive Consob da applicare, ....ma ripeto, nella sostanza non cambia nulla: è il codice civile (ed i principi contabili internazionali) che stabiliscono cosa deve contenere un bilancio di una S.p.A. a prescidere dal fatto che sia quotata o meno.

Per la cronaca, questo è il mio lavoro in una società quotata in borsa.

Se proprio dobbiamo andare in dettaglio, la "qualità" di un bilancio si vede dalla Nota Integrativa. Più informazioni vi sono contenute, meglio è per chi deve valutare il bilancio. Anche tra società quotate ci sono delle differenze abissali sul grado di dettaglio.

Guardando la Nota Integrativa del bilancio FR si scoprono tanti elementi interessanti, ad esempio che l'ammortamento degli B738 viene spalmato su 23 anni e con un valore residuo ampiamento superiore al possibile valore di mercato. Tutto ciò è permesso dagli IAS?

Comunque, al di là dei buoni risultati pubblicati da AP, servirebbe conoscere anche altri dati per sapere se questa è in grado di sostenere l'acquisto di AZ (anche se tutti i soldi glieli presterà Intesa San Paolo).

Non posso che quotare!!
[:304][:304][:304]

Per avere un quadro esaustivo sulla solidità della AirOne mi piacerebbe dare uno sguardo al bilancio consolidato di AP Holding (società a cui fanno capo tutti i finanziamenti del gruppo).

Detto questo, in conclusione, i risultati dimostrano che una compagnia aerea può fare utili, e li fa anche in presenza degli scioperi del proprio personale, in presenza del costo abnorme del carburante, ....genera utili nelle stesse condizioni di mercato della nostra ex compagnia di bandiera i cui vertici si appigliano ancora a queste scuse per nascondere (e non ci riescono) la loro incapacità di gestione ed i mille "azzerbinameti politici" che condannano ogni santo giorno l'Alitalia a perdere soldi.

Quindi bravo Toto, brava AirOne!
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

neppure alitalia pubblica con chiarezza e sintesi i numeri come ha fatto questa volta (ed è la prima) air one...

ci sta dicendo, insomma, che sono nelle condizioni (se supportati finanziariamente) di comprare alitalia...
perfettamente d'accordo bravo concorde..., anche se con un ebit cosi striminzito il 26 potrebbe essere anche un numero negativo dipende da molti giochetti fatti nel bilancio , ammortamenti R'n'r valutazione leasing etc etc...
 
guardate che non occorre essere i controller di ap per scoprire che la società di suo non avrebbe ne la struttura finanziaria, ne la solidità patrimoniale e neppure manageriale per acquistare alitalia! e allora?
le operazioni di merger&acquisition si costruisco a tavolino, negli uffici felpati della banche d'affari che si fanno oltretutto pagare profumatamente, anche il 6% del valore dell'operazione. improvvisamente in italia, e solo per air one, si reclama la presenza di una solidità patrimoniale-finanziaria certificata per procedere all'acquisto di un concorrente? che cos'è sta storiella? ma se ancora oggi sant'intesa, mebiobanca e colleghi stanno cercando di fregare ai tex-mex telecom possibilmente senza tirar fuori sghei! siamo in italia e non nel regno unito (o negli usa) dove conta il denaro per comprare e investire, i progetti industriali per mettere su prodotti (o servizi) vendibili al minor costo possibile e che facciano guadagnare l'azienda e i manager che sappiano realizzare tali progetti da noi conta prima l'intrallazzo politico (per evitare di mettere denari e poi essere fottuti dalla politica stessa), poi contano gl'intralazzi con le varie antitrust (anche qui per evitare di mettere soldi e poi trovarsi con le unghie limate per bene), poi arrivano i progetti industriali e alla fine, ma solo alla fine, i soldi (e possibilmente quelli degli altri).

qualcuno di voi non crederà mica che i piani industriali che presenteranno lunedì saranno poi quelli attuati?
 
Il piano industriale di Intesa-SanPaolo che verrà presentato lunedì sì che verrà attuato, anche se poi ci sarà da vedere quanta parte degli splendidi risultati promessi verrà raggiunta. I cosiddetti piani industriali che invece verranno presentati per Alitalia saranno uno specchietto per le allodole, salvo forse quello di TPG.

Dov' è la differenza? Che in Italia il settore bancario è meno efficiente della media europea, ma si dà da fare per migliorare, nonostante le pesanti ingerenze della politica (e, tanto per dire, è infinitamente migliore di quello tedesco), mentre il settore aereo è a livelli molto bassi, dominato dalle piccole furbate. Si fanno i soldi con la continuità territoriale, con qualche slot in più a Linate, ma strutturalmente c' è poco di buono, solo mille nanerottoli che non sono mai all' altezza degli equivalenti esteri, che si tratti della compagnia di bandiera o della "low cost" o della charter o della regional, a parte forse i voli dalla Sicilia di Windjet. Anche i rari casi in cui c' è la qualità è la dimensione che li rende irrilevanti.

Non è la differenza in generale Italia - Paesi anglosassoni a contare, ma solo quella fra il settore aviazione italiano e quello di tutti gli altri Paesi. Per inciso, se AF e LH se ne sono stati lontani dalla privatizzazione è perché devono mettere in atto i piani annunciati e le promesse di redditività fatte agli azionisti. Per lo stesso motivo BA non l' ha nemmeno presa in considerazione, nonostante non abbia alcuna base alleata in Europa continentale e rischi di perdere pure MAD. Chi si è presentato? TPG, che metterà i soldi sul banco solo se otterrà garanzie di poter tagliare e amputare a volontà, più due soggetti per cui fare i soldi conta poco: Aeroflot che cerca un do ut des con lo Stato italiano in campo energetico, AirOne che riporterebbe l' Italia a prima della sua stessa nascita, reinstaurando il monopolio dei voli nazionali. Ben assistita dalla banca che fa da cinghia di trasmissione del governo (di questo e nel caso anche di uno di colore opposto).
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov



Il piano industriale di Intesa-SanPaolo che verrà presentato lunedì sì che verrà attuato, anche se poi ci sarà da vedere quanta parte degli splendidi risultati promessi verrà raggiunta.

come dire non verrà attuato. questo lo dico vuoi perchè il piano industriale di ap sarà più calzante per la specificità economico-politico-sindacale italiana e quindi con un'occhio di rigurado a non traumatizzare troppo l'azienda; insomma ci dirà, appunto, che alitalia diventerà il quarto vettore europeo (al rigurado starei, invece, più attento a quello di TPG che correrà meno dietro alle logiche politico-burocratiche nostrane) vuoi perchè, in termini generali, sarebbe sbagliato seguire pedissequamente un piano industriale in mercati in continua evoluzione regolamentare ma sopratutto concorrenziale. riterrei, viceversa più corretto avere un'idea di dove andare e di come strutturarsi per arrivarci stando però sempre pronti (leggi flessibilità aziendale) a cambiare strada se le evenienze lo richiedessero
 
Mi concedo di andare un po' in OT.

I piani industriali, come tutto nella vita, qualche volta funzionano, qualche volta no. Però c' è chi li fa più o meno in malafede come Cimoli e chi semplicemente li deve aggiustare all' evoluzione del mercato. IntesaSanPaolo si propone un paio di obiettivi che sono talmente eccellenti (in scala europea) da far dubitare che possano mai essere raggiunti, ma Passera fin qui a Intesa ha mantenuto le promesse fatte, anche se i vecchi aspettano ancora il pareggio operativo a suo tempo promesso per Olivetti PC.

Apprezzo la nota su TPG e credo che si debba, anche noi, allontanarsi dalle logiche politico-burocratiche. Non è detto che il settore aviazione italiano debba in eterno sottostare a quelle, anche se il rinnovato monopolio AP+AZ potrebbe permettere per un po' la prosecuzione dei cattivi comportamenti.

Per me penso che sia più AirOne ad avere bisogno di Alitalia che il viceversa, in particolare che se AZ finisse in mano a gente seria come TPG i Toto finirebbero nei guai, visto che pur lottando contro un vettore cadavere non hanno mai combinato granché. Tanto per fare un paragone, Aegean di fronte a Olympic ha raggiunto ben altri risultati.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Mi concedo di andare un po' in OT.

I piani industriali, come tutto nella vita, qualche volta funzionano, qualche volta no. Però c' è chi li fa più o meno in malafede come Cimoli e chi semplicemente li deve aggiustare all' evoluzione del mercato. IntesaSanPaolo si propone un paio di obiettivi che sono talmente eccellenti (in scala europea) da far dubitare che possano mai essere raggiunti, ma Passera fin qui a Intesa ha mantenuto le promesse fatte, anche se i vecchi aspettano ancora il pareggio operativo a suo tempo promesso per Olivetti PC.

Apprezzo la nota su TPG e credo che si debba, anche noi, allontanarsi dalle logiche politico-burocratiche. Non è detto che il settore aviazione italiano debba in eterno sottostare a quelle, anche se il rinnovato monopolio AP+AZ potrebbe permettere per un po' la prosecuzione dei cattivi comportamenti.

Per me penso che sia più AirOne ad avere bisogno di Alitalia che il viceversa, in particolare che se AZ finisse in mano a gente seria come TPG i Toto finirebbero nei guai, visto che pur lottando contro un vettore cadavere non hanno mai combinato granché. Tanto per fare un paragone, Aegean di fronte a Olympic ha raggiunto ben altri risultati.

assolutamente si. è ap ad avere più necessità di az che non il contrario; il valore aggiunto per ap è decisamente più elevato che quello eventualmente portato da toto in alitalia. ma che ci vuoi fare marco? si cresce non solo conquistando mercato con "vantaggi competitivi" sui prodotti e sui servizi ma anche acquistando altre aziende (per restare in un tema in auge oggi At&t è cresciuta a suon di acquisizioni e sinergie azzeccate piuttosto che su prodotti/servizi innovativi). toto comprando az risolverebbe i suoi problemi (uno per tutti: pagare i 320)

anche sulla necessità di allontanarci dalle logiche politico-burocratiche come non condividere. resto tuttavia piuttosto scettico.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov
Per me penso che sia più AirOne ad avere bisogno di Alitalia che il viceversa, in particolare che se AZ finisse in mano a gente seria come TPG i Toto finirebbero nei guai, visto che pur lottando contro un vettore cadavere non hanno mai combinato granché. Tanto per fare un paragone, Aegean di fronte a Olympic ha raggiunto ben altri risultati.

su questo punto concordo con te, una AZ ben gestita obbligherebbe AP a un totale cambio di appproccio al mercato.

Tuttavia una AZ in mano a TPG o AF potrebbe fare svegliare i Tedeschi a un ingresso pesante nel mercato Italiano (leggi acquisto AP) per bloccare sul nascere le velleità di rinascita della nuova AZ.
 
Citazione:Messaggio inserito da airblue

Citazione:Messaggio inserito da marcogiov
Per me penso che sia più AirOne ad avere bisogno di Alitalia che il viceversa, in particolare che se AZ finisse in mano a gente seria come TPG i Toto finirebbero nei guai, visto che pur lottando contro un vettore cadavere non hanno mai combinato granché. Tanto per fare un paragone, Aegean di fronte a Olympic ha raggiunto ben altri risultati.

su questo punto concordo con te, una AZ ben gestita obbligherebbe AP a un totale cambio di appproccio al mercato.

Tuttavia una AZ in mano a TPG o AF potrebbe fare svegliare i Tedeschi a un ingresso pesante nel mercato Italiano (leggi acquisto AP) per bloccare sul nascere le velleità di rinascita della nuova AZ.
beh, Az in TPG cambierebbe le carte per molti, non solo in Italia