Airliners.net: foto DC-9 Itavia al museo di BO


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Molte cose le sapeva il Dott. Cossiga che dal 1979 al 1980 fu presidente del Consiglio e fu presidente del Senato della Repubblica nella IX legislatura dal 1983 al 1985, quando lasciò l'incarico perché fu eletto al Quirinale.


Non voglio fare polemica, ma una frase del genere vuol dire poco o nulla.

Che cosa sa Cossiga?

Perchè o si dicono le cose chiaramente o ritorniamo al solito "si dice" che ci ha accompagnato per 27 anni senza approdare a nulla.

Purtroppo la verità "vera" i politici di allora non la diranno più. Troppi erano i legami con gli USA. In quegli anni molti Italiani erano contro le basi militari americane in Italia ed amettere che proprio una portaeri della forza NATO (portaeri francese) di stanza in sardegna aveva per errore sparato un missile, per abbattere l'aereo di Gheddafi che transitava su Ustica, era inamissibile.
Hanno taciuto per coprire "chi" dell'aeronautica italiana "sapeva".... Mr. Cossiga sapeva molte cose.... sapeva anche vi erano state morti misteriose di ufficiali e sottufficiali dell'aeronautica militare che il giorno dell'abbattimento del DC9 I-TIGI erano in servizio...



Quello che tu dici è che il volo è stato abbattuto da un missile sparato da una portaerei francese (che non fa parte del comando miliatre NATO, ma solo dell'Alleanza Atlantica!!!) di stanza in Sardegna (non mi risulta abbiano mai stanziano alcuna unità i farncesi in Sardegna), per abbattere l'aereo di Gheddafi?

Qualche prova? Perchè altrimenti torniamo ai si dice, con cui però ci facciamo poco.
 
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Molte cose le sapeva il Dott. Cossiga che dal 1979 al 1980 fu presidente del Consiglio e fu presidente del Senato della Repubblica nella IX legislatura dal 1983 al 1985, quando lasciò l'incarico perché fu eletto al Quirinale.


Non voglio fare polemica, ma una frase del genere vuol dire poco o nulla.

Che cosa sa Cossiga?

Perchè o si dicono le cose chiaramente o ritorniamo al solito "si dice" che ci ha accompagnato per 27 anni senza approdare a nulla.

Caro Nicolap, noi ex Itavia (nel 1980 avevo 29 anni e lavoravo in apt a CIA) la verità l'abbiamo saputa quasi subito... Ti assicuro che abbiamo sofferto moltissimo... in primis per le 81 vittime e poi perchè capimmo che la verità non sarebbe mai, mai, mai venuta fuori.
Magari le cose si potessero dire "chiaramente"
Una domanda: in quegli anni tu cosa facevi???


Se con l'ultima domanda volevi chiedermi se nel 1980 ero un ragazzino, la risposta è sì: avevo 13 anni.

Permettimi di dirti invece che la prima parte della tua affermazione è un tantino presupponente.
In base a quale qualifica o ruolo tu, o voi, "dell'Itavia" hai/avete saputo o sai cose che i magistrati non sanno?
Che ruolo avevi a 29 anni a Ciampino per conoscere la verità su uno dei più fitti misteri d'Italia?
 
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Quello che tu dici è che il volo è stato abbattuto da un missile sparato da una portaerei francese (che non fa parte del comando miliatre NATO, ma solo dell'Alleanza Atlantica!!!) di stanza in Sardegna (non mi risulta abbiano mai stanziano alcuna unità i farncesi in Sardegna), per abbattere l'aereo di Gheddafi?

Qualche prova? Perchè altrimenti torniamo ai si dice, con cui però ci facciamo poco.
Le vittime del disastro sono ottantuno, di cui tredici bambini, ma si ritrovano e recuperano i corpi di sole trentotto persone. Dalle autopsie emerge che le persone sono morte per gravissime lesioni polmonari da decompressione e presentano anche lesioni traumatiche. E' la prova che sono morte quando il velivolo si è aperto a 9000 metri di quota.
 
Citazione:Messaggio inserito da bobbo518

Le vittime del disastro sono ottantuno, di cui tredici bambini, ma si ritrovano e recuperano i corpi di sole trentotto persone. Dalle autopsie emerge che le persone sono morte per gravissime lesioni polmonari da decompressione e presentano anche lesioni traumatiche. E' la prova che sono morte quando il velivolo si è aperto a 9000 metri di quota.
Questo non prova che sia stato un missile. Nella fattispecie è stata una decompressione esplosiva. Ma cosa l'abbia determinata è ancora non certo.
 
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Se con l'ultima domanda volevi chiedermi se nel 1980 ero un ragazzino, la risposta è sì: avevo 13 anni.
Permettimi di dirti invece che la prima parte della tua affermazione è un tantino presupponente.
In base a quale qualifica o ruolo tu, o voi, "dell'Itavia" hai/avete saputo o sai cose che i magistrati non sanno?
Che ruolo avevi a 29 anni a Ciampino per conoscere la verità su uno dei più fitti misteri d'Italia?
Sei molto giovane.... dovresti documentarti un pochino di più sull'Itavia. Hanno scritto molti libri sul distastro di Ustica (girato anche un paio di films)leggili attentamente, magari parla anche con i famigliari delle vittime e poi magari ci risentiamo più avanti nel forum !!!
 
Citazione:Messaggio inserito da bobbo518

Sei molto giovane.... dovresti documentarti un pochino di più sull'Itavia. Hanno scritto molti libri sul distastro di Ustica (girato anche un paio di films)leggili attentamente, magari parla anche con i famigliari delle vittime e poi magari ci risentiamo più avanti nel forum !!!
Grazie per il molto giovane: a 40 anni fa sempre piacere.

Grazie anche per i consigli di lettura sull'Itavia. Adesso vado a cercare qualche buon libro e me lo leggo per bene! Magari ne hanno scritto uno anche sulla stessa compagnia!

Se nel frattempo (mentre cresco e studio) tu rispondi alle domande che ti ho fattop sopra, te ne sarei grato.
 
Bobbo, puoi stare certo che nicolap qualcosina sull'Itavia la sa, essendo uno di quelli che si sono presi la briga di scriverci un libro ;)

Detto questo, visto che hai vissuto da insider la vicenda, ti invito a proseguire la discussione in modo concreto...io nel 1980 non c'ero e ogni testimonianza è più che apprezzata!
 
Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF

Bobbo, puoi stare certo che nicolap qualcosina sull'Itavia la sa, essendo uno di quelli che si sono presi la briga di scriverci un libro ;)

Detto questo, visto che hai vissuto da insider la vicenda, ti invito a proseguire la discussione in modo concreto...io nel 1980 non c'ero e ogni testimonianza è più che apprezzata!
30 giugno 1980. E' stato un missile francese
Pochi giorni dopo la strage di Ustica un giornale inglese, l'Evening Standard uscì con una notizia molto precisa, secondo la quale a colpire il Dc9 Itavia fu un missile lanciato dalle portaerei francesi Foch e Clemenceau che stavano facendo esercitazioni con un aereo bersaglio. I francesi risposero che le loro navi il 27 giugno erano in porto a Tolone. Non risulta che l'Italia fece nulla per accertarlo. E' molto probabile che il Dc9, partito da Bologna con due ore di ritardo, non fosse stato loro segnalato e che si sia trovato a loro insaputa nell'area delle esercitazioni. Va inoltre ricordato che i francesi sono dotati di missili che vengono guidati dal radar dell'avversario, che può essere entrato in sintonia col segnale emesso dal Dc9: il quale, come ha confermato la perizia Blasi, fu colpito nella parte anteriore dove sono sistemati gli apparecchi elettrici ed elettronici, cessando immediatamente di trasmettere. Gli aerei bersaglio di cui la Francia dispone potevano benissimo dislocarsi alla quota del Dc9 (circa 10.000 metri) e rappresentare quella traccia ad alta velocità (700 nodi) che incrociò la rotta dell'aereo Itavia e venne rilevata sia dagli esperti Usa sia dalla commissione Luzzati e da altri esperti. Infatti il loro modello 1094 Matra Vanneau può raggiungere quota 24.000 metri per una velocità massima di 3.100 Km./h con un raggio d'azione di 185 Km
 
Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF

Bobbo, puoi stare certo che nicolap qualcosina sull'Itavia la sa, essendo uno di quelli che si sono presi la briga di scriverci un libro ;)

Detto questo, visto che hai vissuto da insider la vicenda, ti invito a proseguire la discussione in modo concreto...io nel 1980 non c'ero e ogni testimonianza è più che apprezzata!
Nicola carissimo, proprio per proseguire la discussione in modo concreto, cito un altro episodio accaduto nei cieli di Ustica:
14 marzo 1982. Una tragedia come quella di Ustica stava per verificarsi a sud di Ponza. Nel maggio 1982, nella zona di Ponza, un aereo Dc9 dell'Ati venne a trovarsi nel mezzo di una manovra aeronavale della Nato e improvvisamente venne investito da una fortissima turbolenza. La solita commissione d'inchiesta dell'Aeronautica disse che era da escludere che durante le manovre fossero stati lanciati missili. Il Dc9 dell'Ati Milano-Palermo era seguito da un G222 della 46° aerobrigata decollato da Grosseto. Entrambi gli aerei si trovarono al centro della manovra Nato Distant drum 82 ed erano seguiti da due C130 carichi di paracadutisti. Il comandante del Dc9 Ati ascoltò una comunicazione tra Roma radar e il pilota del G222 nella quale si affermava che era in atto un fittissimo traffico di aerei militari che rendevano pressocché inutile il Notam, in quanto non avevano inserito il trasponder ed era impossibile stabilire a quali quote stessero volando. Improvvisamente, durante la conversazione, il comandante sentì una fortissima vibrazione, il tutto mentre sotto di lui si stava sparando contro attacchi aerei simulati. Fortunatamente l'aereo riuscì ad atterrare a Palermo.
No comment !!!!!
 
Citazione:Messaggio inserito da bobbo518

30 giugno 1980. E' stato un missile francese
Pochi giorni dopo la strage di Ustica un giornale inglese, l'Evening Standard uscì con una notizia molto precisa, secondo la quale a colpire il Dc9 Itavia fu un missile lanciato dalle portaerei francesi Foch e Clemenceau che stavano facendo esercitazioni con un aereo bersaglio. I francesi risposero che le loro navi il 27 giugno erano in porto a Tolone. Non risulta che l'Italia fece nulla per accertarlo. E' molto probabile che il Dc9, partito da Bologna con due ore di ritardo, non fosse stato loro segnalato e che si sia trovato a loro insaputa nell'area delle esercitazioni. Va inoltre ricordato che i francesi sono dotati di missili che vengono guidati dal radar dell'avversario, che può essere entrato in sintonia col segnale emesso dal Dc9: il quale, come ha confermato la perizia Blasi, fu colpito nella parte anteriore dove sono sistemati gli apparecchi elettrici ed elettronici, cessando immediatamente di trasmettere. Gli aerei bersaglio di cui la Francia dispone potevano benissimo dislocarsi alla quota del Dc9 (circa 10.000 metri) e rappresentare quella traccia ad alta velocità (700 nodi) che incrociò la rotta dell'aereo Itavia e venne rilevata sia dagli esperti Usa sia dalla commissione Luzzati e da altri esperti. Infatti il loro modello 1094 Matra Vanneau può raggiungere quota 24.000 metri per una velocità massima di 3.100 Km./h con un raggio d'azione di 185 Km

Dopo il 30 giugno 1980 sono seguiti 27 anni di indagini e inchieste, che ad oggi, 8 luglio 2007, non hanno accertato nel modo più assoluto alcuna verità circa le ragioni del disastro.
Quelle che tu porti sono parziali valutazioni di UNO, ed UNO soltanto, dei numerosi collegi peritali.

Abbiamo già speso mesi in un altro 3ad a discutere di ogni possibile ipotesi sul fatto, senza approdare a nulla. Direi di non ripercorrere quelle lunghe ed ahimè inutili discussioni (inutili sotto il profilo dell'accertamento della verità, ovvaimente) in assenza di qualche elemento nuovo.
 
Citazione:Messaggio inserito da bobbo518

Nicola carissimo, proprio per proseguire la discussione in modo concreto, cito un altro episodio accaduto nei cieli di Ustica:
14 marzo 1982. Una tragedia come quella di Ustica stava per verificarsi a sud di Ponza. Nel maggio 1982, nella zona di Ponza, un aereo Dc9 dell'Ati venne a trovarsi nel mezzo di una manovra aeronavale della Nato e improvvisamente venne investito da una fortissima turbolenza. La solita commissione d'inchiesta dell'Aeronautica disse che era da escludere che durante le manovre fossero stati lanciati missili. Il Dc9 dell'Ati Milano-Palermo era seguito da un G222 della 46° aerobrigata decollato da Grosseto. Entrambi gli aerei si trovarono al centro della manovra Nato Distant drum 82 ed erano seguiti da due C130 carichi di paracadutisti. Il comandante del Dc9 Ati ascoltò una comunicazione tra Roma radar e il pilota del G222 nella quale si affermava che era in atto un fittissimo traffico di aerei militari che rendevano pressocché inutile il Notam, in quanto non avevano inserito il trasponder ed era impossibile stabilire a quali quote stessero volando. Improvvisamente, durante la conversazione, il comandante sentì una fortissima vibrazione, il tutto mentre sotto di lui si stava sparando contro attacchi aerei simulati. Fortunatamente l'aereo riuscì ad atterrare a Palermo.
No comment !!!!!
Episodio sicuramente drammatico, e fortunatamente finito bene. Ma che c'entra con le prove su Ustica di cui parlavamo?

Come ti ha scritto Nicola_LIMF, dacci la tua testimonianza da insider. Gli episodi più o meno gravi in volo sul Tirreno e le diverse teorie su cosa sia accaduto la notte del 27 giugno 1980 sono tutte contenute negli atti processuali, ed in larga misura già note a molti qui del forum che si sono documentati sulla vicenda.
 
Ciao a tutti,
riesumo questo post dopo 7 anni... finalmente ieri sono riuscito a visitare il Museo della Memoria di Ustica.
Non avevo mai visto il relitto di un aereo dal vivo. E' stato impressionante, ma volevo rendere omaggio a quelle persone che sono morte fra quelle lamiere per chissà quale motivo.
RIP