Air France-KLM potrebbe prendere il controllo di Alitalia nel 2014/2015


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Air France may take Alitalia control in 2015-paper

PARIS | Tue May 29, 2012 6:17am EDT

May 29 (Reuters) - Franco-Dutch carrier Air France-KLM could wait until 2014 or 2015 before taking control of Italian airline Alitalia, in which it has held 25 percent since January 2009, La Tribune website reported on Tuesday.

Air France-KLM, which has the option to boost its stake from next Jan. 13, wants to carry out the transaction through a share swap and would not have enough time to revive its flagging stock price between now and next year, La Tribune added.

An Air France-KLM spokeswoman declined to comment.

Air France-KLM shares are down around 12 percent this year after erasing 71 percent last year, giving it a market value of around 1 billion euros ($1.25 billion).

The Franco-Dutch airline, which is 15.9 percent state-owned, wants to shed 2 billion euros of both debt and operating costs over three years by cutting fleet and staff spending as it wrestles with tough competition and soaring fuel costs. ($1 = 0.7976 euros) (Reporting by James Regan and Cyril Altmeyer; Editing by Hans-Juergen Peters)

http://www.reuters.com/article/2012...me=rbssIndustryMaterialsUtilitiesNews&rpc=401


e l'articolo originale in france da La Tribune


Air France-KLM étudie le report du projet d'acquisition d'Alitalia

Fabrice Gliszczynski
Le groupe français qui possède 25% de la compagnie transalpine discute avec les actionnaires italiens qui détiennent le reste du capital pour pouvoir décaler à 2014, voire 2015, l'opération de prise de contrôle autorisée en 2013 dans le pacte d'actionnaires. En cause la faiblesse de l'action d'Air France-KLM qui veut procéder par un échange de titres.

Nouveau rebondissement dans l'histoire agitée du rapprochement d'Air France-KLM et Alitalia. Selon nos informations, Air France-KLM, actionnaire à hauteur de 25% de la compagnie transalpine, discute avec les industriels italiens, qui détiennent le reste du capital, pour reporter l'opération de prise de contrôle d'Alitalia par le groupe français, autorisée en 2013 dans le pacte d'actionnaires. Le groupe, dirigé par Jean-Cyril Spinetta, qui souhaite racheter Alitalia par le bais d'un échange d'actions, veut décaler l'opération à 2014, voire à 2015.

L'action Air France-KLM flirte avec les 3,5 euros

Outre la situation d'Alitalia qui n'a toujours pas atteint l'équilibre économique, le principal problème réside dans la faiblesse de la valeur de l'action d'Air France-KLM, qui flirte depuis des mois avec les 3,5 euros. Du coup, le groupe vaut en Bourse à peine plus d'un milliard d'euros. Avec un tel niveau et alors qu'Alitalia (non coté) possédait encore 700 millions d'euros de capital en début d'année, un échange de titres aurait pour conséquence de donner un poids exorbitant aux industriels italiens dans le capital d'Air France-KLM, alors que la compagnie transalpine et ses 3,5 milliards d'euros de chiffre d'affaires pèse 7 fois moins que le groupe français (plus de 24,36 milliards d'euros de chiffre d'affaires).

Le rebond de l'action est lié au redressement d'Air France

Or, de l'avis des spécialistes, pour qu'Air France-KLM puisse lancer l'opération, il faudrait que son cours grimpe au moins jusqu'à 10 euros pour qu'il y ait une dilution raisonnable des actionnaires actuels dans son capital. Une perspective directement liée à la réussite du plan de restructuration d'Air France. Même si la direction parvenait à arracher d'ici à fin juin un accord des syndicats sur le plan de baisse de coûts, tout décollage de l'action n'est pas
attendu avant fin 2012, au mieux. Un peu tard pour lancer dans la foulée une opération aussi stratégique.

Or, si les grands industriels ont la capacité d'attendre avant de vendre leurs titres, certains des plus petits seraient plus impatients. Aussi, les parts de ces minoritaires pourraient, elles, être rachetées par Air France-KLM ou par d'autres investisseurs.

Dans le pacte, la fenêtre de tir va de janvier à fin octobre 2008

Signé en janvier 2009, le pacte d'actionnaires rend possible la prise de contrôle d'Alitalia par Air France entre le 13 janvier 2013 et le 28 octobre 2013. Durant cette période, en effet, tous les actionnaires d'Alitalia peuvent se céder des actions. Au-delà, la vente à des tiers est possible. Un schéma concocté en 2009 par Silvio Berlusconi, qui avait poussé une quinzaine d'industriels italiens (Riva, IMSII, Banca Intesa, Benetton, ...) à investir dans la nouvelle Alitalia pour en conserver le pavillon italien. Ces derniers, qui n'ont aucune vocation à rester dans le transport aérien, voulaient avoir la possibilité de céder en 2013 leurs participations à un coactionnaire. Sans l'écrire ouvertement dans le pacte, l'idée était de permettre à Air France-KLM, qui avait échoué en 2008 à acheter 100% du capital d'Alitalia, d'en prendre le contrôle cinq ans plus tard.

http://www.latribune.fr/entreprises...eport-du-projet-d-acquisition-d-alitalia.html
 
menomale che un nucleo imprenditoriale attivo, meglio definito come i " capitani coraggiosi" (minuscolo), spinti da un impeto di orgoglio nazionale, condotti da una sapiente regia politico-economica, hanno saputo fondere una importantissima (minuscolo) impresa aeronautica dai bilanci floridi meglio nota come " Air One", con il meglio del meglio della ex compagnia(minuscolo) di bandiera ( il mio Macellaio le chiama "frattaglie") per dare vita a...a.....ancora non si è capito cosa. L'unica notizia certa è che ad Ottobre 2012 scadranno i 4 anni di CGIS per cui chi non è rientrato al lavoro, non rientrerà mai più, intanto AZ CAI vola con Carpatair che va in fumo a Firenze. Secondo te è una notizia bella o brutta?
 
Tanto prima o poi dovrà accadere, purtroppo. Ovviamente Air France aspetterà il momento migliore per avvantaggiarsi dello scambio d'azioni
 
In realtà è una "non notizia". Che AF non potesse comprare (o meglio incorporare) AZ in questo momento è evidente da tempo. Da qui al 2014/15 possono succedere talmente tante di quelle cose che credo sia bene che AZ si attrezzi a sopravvivere anche stand alone.
 
In realtà è una "non notizia". Che AF non potesse comprare (o meglio incorporare) AZ in questo momento è evidente da tempo. Da qui al 2014/15 possono succedere talmente tante di quelle cose che credo sia bene che AZ si attrezzi a sopravvivere anche stand alone.

Esatto, è una non notizia che nulla aggiunge a quanto già risaputo.
Per quanto riguarda il periodo 2014/2015, per quella data, come si dice a Roma "beato chi c'ha un occhio"!
 
Concordo con Paolo e Seaking, se è vero quanto proposto dall'articolo per AZ si prospettano ancora anni dove andare avanti stand-alone.
 
AFKL ha grosse incertezze sul futuro, ma diversamente da AZ CAI , sa come come affontare il futuro e sta gia prendendo provvedimenti,AZ CAI naviga a vista......

Dipende dai punti di vista: AFKL sta affrontando un piano di riduzione dei costi e di aumento della produttività che AZ ha iniziato nel 2009.
 
Hai ragione infatti stiamo assistendo alla riduzione dei costi tramite il subappalto di linee a vettori stranieri, che fara diventare AZ CAI il piu grosso ...TO di Italia.


che centra, az subbappalta le rotte dove servono aerei più piccoli di quelli a disposizione; le rotte rimangono sempre di az e non penso che il non operare più direttamente la roma-ancona pregiudichi il fatto di essere un grande compagnia aerea. E se ti ricordi è una pratica che fanno tanti vettori e la stessa Lai lo faceva con AIr alps
 
che centra, az subbappalta le rotte dove servono aerei più piccoli di quelli a disposizione; le rotte rimangono sempre di az e non penso che il non operare più direttamente la roma-ancona pregiudichi il fatto di essere un grande compagnia aerea. E se ti ricordi è una pratica che fanno tanti vettori e la stessa Lai lo faceva con AIr alps

Con tutti i CIGS che sono a casa facciamo volare gli stranieri, siamo una nazione arrivata all'amaro Montenegro...
 
Viva la demagogia.

La stessa cosa che ho pensato quando ho letto questo:

ROMA (MF-DJ)--"La speranza e l'obiettivo sono quelli di incrementare le
14.000 persone che lavorano in Alitalia, facendo rientrare chi ha pagato
sulla sua pelle questa operazione". Lo ha affermato il presidente di
Alitalia, Roberto Colaninno, riferendosi ai lavoratori in Cassa
integrazione.
 
La stessa cosa che ho pensato quando ho letto questo:

ROMA (MF-DJ)--"La speranza e l'obiettivo sono quelli di incrementare le
14.000 persone che lavorano in Alitalia, facendo rientrare chi ha pagato
sulla sua pelle questa operazione". Lo ha affermato il presidente di
Alitalia, Roberto Colaninno, riferendosi ai lavoratori in Cassa
integrazione.
Alitalia non ha macchine adatte ad operare le rotte date in appalto alla Carpatair, ragion per cui è un'operazione, a mio avviso, sensata per ridurre le perdite su un mercato dagli yield già erosi dalle LC come quello domestico.
Vorrei in ogni caso ricordare che state muovendo critiche alle operazioni di compagnia controllata da capitale privato e che deve pensare prima alle sue priorità che non a quelle di un paese su cui non può più contare per fare cassa; i tempi dei 21.000 dipendenti della LAI sono finiti da un pezzo, forse sarebbe meglio aggiornarsi.