Air France e la grande fuga dei direttori generali


Seaking

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1 Febbraio 2012
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Roma
Posto qui sotto l'interessante articolo di oggi de La tribune, in cui si riporta un'indiscrezione secondo la quale dopo Florence Parly (direttore generale network medio e corto raggio), che se ne è andata a settembre, anche Bruno Matheu (direttore generale network lungo raggio e CDG) e Bertran Lebel (Organizzazione) sarebbero in procinto di lasciare.

In particolare l'articolo riporta che Bruno Matheu (persona chiave in AF) sarebbe in partenza per Etihad...

Ad ogni modo, quando in un'azienda c'è il fuggi fuggi ai piani alti senza che ci siano novità sul piano della compagine azionaria, non è mai un bel segno.

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Selon des sources concordantes, Bruno Matheu, directeur général délégué à Air France, serait sur le point de quitter la compagnie. Bertrand Lebel, directeur général adjoint serait également sur le départ. Début septembre, Florence Parly, également directrice générale déléguée, avait quitté Air France.

Vague de départs au comité exécutif d'Air France. Et non des moindres. Après le départ début septembre de Florence Parly, directrice générale déléguée en charge du réseau court et moyen-courrier de point-à-point (nommée depuis directrice générale de la SNCF), un autre poids lourd serait sur le point quitter la compagnie. Selon plusieurs sources concordantes, Bruno Matheu, directeur général délégué d'Air France lui aussi en charge du hub et du long-courrier, mais avec le statut particulier de conseiller du PDG d'Air France-KLM, aurait indiqué son intention de quitter l'entreprise à Alexandre de Juniac et Frédéric Gagey, respectivement PDG d'Air France-KLM et d'Air France. Il serait pressenti pour rejoindre une compagnie étrangère en pleine ascension. Le nom d'Etihad, la compagnie d'Abu Dhabi, est cité en interne.

Interrogé, Air France ne fait aucun commentaire. Des trois directeurs généraux délégués, il ne resterait donc plus qu'Alain Bassil, responsable des opérations.

Candidat à la présidence d'Air France en 2011

A 51 ans, Bruno Matheu est un pilier d'Air France qu'il a rejoint en 1992 après la fusion entre Air France et UTA où il commença sa carrière. Entré au comité exécutif en 1998 à l'âge de 35 ans, il a assuré pendant des années la responsabilité du programme de vols, du marketing, du commercial au sein d'Air France puis d'Air France-KLM après la fusion en 2004 dont il fut l'un des principaux artisans avec Jean-Cyril Spinetta (PDG), Pierre-Henri Gourgeon (DG), et Philippe Calavia (directeur financier).

Dans les années 2000, Bruno Matheu était cité par les observateurs (au même titre que Pascal de Izaguirre, aujourd'hui PDG de TUI France) comme un prétendant sérieux à la présidence d'Air France. Or, en 2011, quand le poste s'est libéré, sa candidature n'a pas été retenue. Celle de Florence Parly, également candidate, non plus.

Alexandre de Juniac nommé PDG d'Air France en 2011

En effet, après une violente guerre des chefs entre Jean-Cyril Spinetta et Pierre-Henri Gourgeon, alors président du conseil d'administration et directeur général d'Air France et d'Air France-KLM, c'est en effet Alexandre de Juniac, ancien directeur de cabinet de Christine Lagarde qui fut nommé président d'Air France, aux dépens de Lionel Guérin, PDG de Transavia et d'Airlinair à l'époque, aujourd'hui PDG de HOP.

Au tour d'après, quand Alexandre de Juniac a pris du galon pour devenir PDG d'Air France-KLM en juillet 2013, c'est Frédéric Gagey, directeur financier d'Air France, qui fut choisi pour diriger la compagnie tricolore.

Un autre membre du Comex sur la sellette

En cas d'évolution de la gouvernance à terme, Bruno Matheu n'était pas le mieux placé. Si Alexandre de Juniac doit un jour quitter la présidence d'Air France-KLM, Frédéric Gagey semble aujourd'hui le mieux placé pour le remplacer, tandis que Lionel Guérin, aujourd'hui président de Hop, apparaît en pôle position pour prendre un jour les rênes d'Air France.

Enfin, un autre membre du comité exécutif d'Air France, Bertrand Lebel, directeur général adjoint organisation et développement durable, serait lui aussi sur le départ. Bertrand Lebel est un très proche du président d'honneur actuel d'Air France-KLM, Jean-Cyril Spinetta.


http://www.latribune.fr/entreprises...os-calibre-pourrait-quitter-la-compagnie.html
 
Ultima modifica:
Sono stato preso a male parole quando dicevo che AF non sta per nulla bene….
 
Sono stato preso a male parole quando dicevo che AF non sta per nulla bene….

Certamente non da me, visto che lo credo anch'io! :D

Questo sciopero è terminato nel peggiore dei modi, con una categoria (piloti) che ha imposto uno status quo tarato su posizioni dominanti e dinamiche di mercato proprie degli anni '90...
Dove potranno mai andare?
 
Curioso di sapere cosa succedera' quando le riserve di grano diminuiranno
Popcorn.gif
 
;)

عربي مستعدة دائما لجعل صفقة جيدة
E pensare che c'era chi mi prendeva a male parole e sosteneva che EY fosse il bancomat di AF.

Io aspetto di vedere le mosse degli olandesi, me li danno molto agitati e per nulla intenzionati ad andare a fondo insieme ai francesi.
 
Se alitalia si prende Montezemolo, allora i francesi dovrebbero prendersi Briatore, fautore di tatti successi oltralpe e uomo ideale per facilitare le relazioni con italiani e arabi.
 
Matheu veramente in gamba e con loro da sempre; deluso quando non gli avevano dato però tutta la rete ma solo una fetta...
 
La Tribune di oggi riporta che Bruno Matheu sarà il nuovo COO di Etihad, a partire da Dicembre.

Bel colpo!
 
E' sorprendente osservare il compiacimento che alcuni provano nel vedere AF nella merxa. Specie se sono gli stessi che fino ad un paio d'anni fa ne tessevano le lodi. D'altra parte per chi vive in un mondo alitaliacentrico, non può essere diversamente.
AF ha sicuramente i suoi problemi, ma non mi sembra sia prossima al fallimento né che abbia bisogno di essere salvata da terzi. Esiste un problema di governance: è evidente che non può passare in eterno la linea del ricatto da parte dei piloti se questa comporta seri rischi per il futuro dell'azienda. Non sarà semplice, ma prima o poi questo iper-garantismo andrà forzato. Discorso analogo per LH.
Detto questo, nulla vieta che in AF arrivino capitali freschi, ma sicuramente la gestione aziendale resterebbe ben salda in mani francesi.
 
E' sorprendente osservare il compiacimento che alcuni provano nel vedere AF nella merxa. Specie se sono gli stessi che fino ad un paio d'anni fa ne tessevano le lodi. D'altra parte per chi vive in un mondo alitaliacentrico, non può essere diversamente.
AF ha sicuramente i suoi problemi, ma non mi sembra sia prossima al fallimento né che abbia bisogno di essere salvata da terzi. Esiste un problema di governance: è evidente che non può passare in eterno la linea del ricatto da parte dei piloti se questa comporta seri rischi per il futuro dell'azienda. Non sarà semplice, ma prima o poi questo iper-garantismo andrà forzato. Discorso analogo per LH.
Detto questo, nulla vieta che in AF arrivino capitali freschi, ma sicuramente la gestione aziendale resterebbe ben salda in mani francesi.

Vero, e aggiungo che il core business di AF si basa su un modello sano e con spazi di crescita.
 
E' sorprendente osservare il compiacimento che alcuni provano nel vedere AF nella merxa. Specie se sono gli stessi che fino ad un paio d'anni fa ne tessevano le lodi. D'altra parte per chi vive in un mondo alitaliacentrico, non può essere diversamente.
AF ha sicuramente i suoi problemi, ma non mi sembra sia prossima al fallimento né che abbia bisogno di essere salvata da terzi. Esiste un problema di governance: è evidente che non può passare in eterno la linea del ricatto da parte dei piloti se questa comporta seri rischi per il futuro dell'azienda. Non sarà semplice, ma prima o poi questo iper-garantismo andrà forzato. Discorso analogo per LH.
Detto questo, nulla vieta che in AF arrivino capitali freschi, ma sicuramente la gestione aziendale resterebbe ben salda in mani francesi.

In questa discussione non ho letto nessun compiacimento.
A cosa e a chi ti riferisci, quindi?
 
In questa discussione non ho letto nessun compiacimento.
A cosa e a chi ti riferisci, quindi?
A tutti i commenti con faccine sorridenti, ammiccanti, o intente a ingurgitare popcorn in attesa che AF (che viene data quasi per spacciata senza l'arrivo dell'emiro) finisca i soldi. Se ricordo bene ci sono ancora 5MLD€ di liquidità prima che questo avvenga.
Poi ripeto, AF ha i suoi problemi, ma l'insieme dei post a mio avviso lascia trasparire una certa soddisfazione nel vedere i francesi alle prese con i loro guai. E non ci troverei nulla di strano, se certe esternazioni non arrivassero da chi, fino a non troppo tempo fa, ne tesseva le lodi con totale convinzione. La stessa che adesso casualmente si ritrova parlando di EY. Che dici, sarà un caso? ;)