da corriere del veneto:
Allo scalo bavarese gli italiani sono la terza nazionalità presente dopo quella tedesca e americana
VENEZIA - Saranno cinque dalla prossima estate i collegamenti giornalieri «own business» di Air Dolomiti tra Venezia e Monaco: il dato è stato annunciato da Michael Kraus, presidente della compagnia italiana del gruppo Lufthansa, nel corso di un incontro con i giornalisti. È stata l'occasione per ricordare le linee guida della compagnia, la prima tra quelle internazionali all'aeroporto bavarese per numero di passeggeri e movimenti e che in Italia ha una rete di collegamenti con 12 aeroporti, da Bari a Verona, oltre che la città lagunare, da Firenze a Palermo o Roma Fiumicino, solo per ricordarne alcuni.
Klaus si è detto particolarmente soddisfatto dei risultati ottenuto allo scalo di Monaco - circa 442mila passeggeri nei primi dieci mesi dell'anno, dei quali 146mila da Venezia - indicando che è un segnale che «il nostro nuovo business model funziona» fatto di biglietti a costi «convenienti» uniti a una qualità del servizio che è all'insegna anche del «made in Italy». «Allo scalo bavarese - ha ricordato - gli italiani sono la terza nazionalità presente dopo quella tedesca e americana e questo mi fa capire quanto sia importante il nostro mercato per i colleghi d'oltrealpe». Il presidente di Air Dolomiti ha quindi sottolineato come in questi anni sia cambiato il traffico aereo a livello mondiale, sia cresciuto il peso, non subito inteso da tutti, del low cost e di come ogni realtà debba cominciare dal cliente. Sul piano del feeling tra cliente e scalo, Klaus ha ricordato che «quello di Venezia funziona». (Ansa)
Allo scalo bavarese gli italiani sono la terza nazionalità presente dopo quella tedesca e americana
VENEZIA - Saranno cinque dalla prossima estate i collegamenti giornalieri «own business» di Air Dolomiti tra Venezia e Monaco: il dato è stato annunciato da Michael Kraus, presidente della compagnia italiana del gruppo Lufthansa, nel corso di un incontro con i giornalisti. È stata l'occasione per ricordare le linee guida della compagnia, la prima tra quelle internazionali all'aeroporto bavarese per numero di passeggeri e movimenti e che in Italia ha una rete di collegamenti con 12 aeroporti, da Bari a Verona, oltre che la città lagunare, da Firenze a Palermo o Roma Fiumicino, solo per ricordarne alcuni.
Klaus si è detto particolarmente soddisfatto dei risultati ottenuto allo scalo di Monaco - circa 442mila passeggeri nei primi dieci mesi dell'anno, dei quali 146mila da Venezia - indicando che è un segnale che «il nostro nuovo business model funziona» fatto di biglietti a costi «convenienti» uniti a una qualità del servizio che è all'insegna anche del «made in Italy». «Allo scalo bavarese - ha ricordato - gli italiani sono la terza nazionalità presente dopo quella tedesca e americana e questo mi fa capire quanto sia importante il nostro mercato per i colleghi d'oltrealpe». Il presidente di Air Dolomiti ha quindi sottolineato come in questi anni sia cambiato il traffico aereo a livello mondiale, sia cresciuto il peso, non subito inteso da tutti, del low cost e di come ogni realtà debba cominciare dal cliente. Sul piano del feeling tra cliente e scalo, Klaus ha ricordato che «quello di Venezia funziona». (Ansa)