Air Alps, ritardi e disservizi Esplode la rabbia dei clienti
Venerdì sera nuova «odissea» per i passeggeri del volo tra la capitale e Bolzano Ieri ancora una replica sul collegamento mattutino con Roma come destinazione
MIRCO MARCHIODI
Alto Adige, 25 GENNAIO 2009
BOLZANO. «Colpa della scarsa visibilità», dicono all’aeroporto. Venerdì ha impedito l’atterraggio del volo serale da Roma e da lì sono nati una serie di disagi che sono proseguiti anche ieri. Infuriati i passeggeri.
«Per favore, chiudete l’aeroporto», arriva a chiedere Marino Melissano, presidente dell’associazione Altroconsumo, Melissano ieri mattina è stato una delle “vittime” dello spostamento del volo delle 6.30 per Roma. La sera prima non era andata molto meglio: «Per arrivare a Bolzano ho dovuto prendere il treno da Verona...», racconta Mauro Almici, dirigente medico del San Maurizio.
È proprio Almici che spiega quello che è successo venerdì sera. «Ore 17.20. Il volo Roma-Bolzano parte in orario nonostante il maltempo. Giunto sopra Bolzano, però, l’aereo invece di atterrare è costretto a tornare verso Verona dove siamo scesi. La hostess ci aveva assicurato che ci sarebbe stato un autobus ad aspettarci per portarci a Bolzano». Invece quell’autobus non c’è. Sono una trentina i passeggeri che, scesi dall’aereo verso le 19.30, aspettano che arrivi lo shuttle per arrivare a casa. L’attesa si prolunga: «Qualcuno se n’è andato, altri hanno aspettato. Dopo un po’ ho preso un taxi anch’io, mi sono fatto portare in stazione e da lì ho preso il treno», chiude Almici.
Ma non è finita qui. Perché ieri mattina la scena si è ripetuta. Stavolta tra i passeggeri c’è Marino Melissano, già preside del “Galilei” e presidente provinciale di Altroconsumo. «L’aereo - dice - doveva partire per Roma alle 6.30. Non nevica e quindi si spera bene. E in effetti alle 6, i 18 passeggeri una volta effettuato il check-in erano pronti a partire, anche se a stomaco vuoto visto che il bar dell’aeroporto il sabato apre più tardi e la domenica è chiuso. Ma alle 6.30 ecco che invece dell’imbarco viene annunciato che entro una decina di minuti sarebbe partito un bus che ci avrebbe portato a Verona, dove ci attendeva l’aereo che la sera prima non era riuscito ad atterrare a Bolzano. Quasi tutti i passeggeri avevano una coincidenza a Roma: nessun problema, visto che sono stati riposizionati su altri voli. Ma il problema è che invece che in mattinata, la partenza da Roma è stata spostata al pomeriggio o alla sera con ore di ritardo nell’arrivo a destinazione finale. Ma se avessi voluto partire da Verona, io, che andavo a Bari, avrei potuto prendere un volo low cost diretto con partenza alle 8.35 e arrivo alle 9.45. E comunque tutti i passeggeri avrebbero potuto prendere il volo Verona-Roma della Cai ad un costo dimezzato rispetto ai 400 euro pagati ad Air Alps. Quindi - chiude sconsolato Melissano - l’aeroporto di Bolzano è un’illusione. Illude i cittadini di averlo, illude i passeggeri di poterlo raggiungere comodamente, illude i turisti di riuscire ad atterrare a Bolzano. Ma si tratta di un’illusione costosa. E allora o la Provincia riesce a far diventare realtà questa illusione oppure è meglio cancellarla».
In aeroporto confermano i dsagi: «Colpa della scarsa visibilità che venerdì ha impedito all’aereo di atterrare a Bolzano. Sabato quindi è stato necessario ripartire da Verona». Se ci fossero stati gli hangar promessi da tempo ma non ancora realizzati, almeno il volo del sabato sarebbe partito in orario.
Ciao