Aggiornamenti sulla trattativa Alitalia / Wind Jet


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
be con tutti le macchine che hanno e le rotte appetibili me lo aspetterei gia domani sinceramente.
Pagare per sprecare o pagare per creare business meglio FR che niente ( e mo mi sentirò l'ira di Dio di insulti....)
 
FONTI SINDACALI SULLA TRATTATIVA CON ALITALIA

Uno spiraglio su Wind Jet

di Laura Distefano

3 agosto 2012 - Potrebbe esserci un spiraglio di luce per il futuro di Wind Jet. I rappresentanti sindacali, che stanno seguendo le varie fasi della lunga trattativa tra la low cost siciliana e Alitalia in corso da ieri sera, fanno sapere (anche se tutto è da prendere con le dovute cautele) che “si sta procedendo per rivedere l’accordo sotto l’aspetto economico”.
Con i paletti imposti dall’Antitrust, l’Alitalia, infatti, ha messo le mani sulla calcolatrice e a conti fatti l’accordo è risultato anti-economico per la compagnia di bandiera, che difatti ha deciso di recedere dall’intesa sottoscritta lo scorso 13 aprile con la società di Pulvirenti.
Cifre alla mano: l’obbligo imposto dall’Autorità Garante della Concorrenza sulla cessione di tre slot sulle rotte siciliane per evitare posizioni di monopolio, determinerebbe nel bilancio Alitalia una perdita di 2 milioni e mezzo di euro l’anno, ovvero 500 mila euro in più di quanto previsto nell’accordo, dove era inserita la clausola che se il responso dell’Antitrust avesse procurato un danno superiore ai 2 milioni di euro, l’Alitalia sarebbe stata autorizzata a esercitare il diritto di recesso. Rivedere l’aspetto economico della transazione, sarebbe quindi da addebitare a coprire in parte questa perdita di 500 mila euro che non era stata stimata in primavera. Una piccola speranza, a cui si aggiunge una notizia positiva che arriva sempre dai sindacati per i 500 dipendenti. Se l’intesa sarà raggiunta e, quindi ci sarà fumata bianca, non saranno previsti ulteriori tagli all’organico. Comunque, al momento tutte sono solo ipotesi, anche se dopo giorni finalmente si respira un piccolo vento di ottimismo.

E se da una parte c’è la preoccupazione dei dipendenti per il loro futuro occupazionale, dall’altra la vertenza Wind Jet coinvolge anche diversi passeggeri che hanno acquistato un biglietto Wind Jet e non sanno se potranno partire o meno. Lo scenario che si profila se non ci sarà la fumata bianca e che i 12 aerei della flotta Wind jet voleranno sicuramente fino a domenica sera, mentre per i decolli di lunedì 6 agosto tutto è legato all’esito della trattativa.
Se l’acquisizione del vettore low cost da parte della compagnia di bandiera non andrà a buon fine, infatti, migliaia di passeggeri che hanno acquistato i biglietti rischiano di rimanere a terra.
Inoltre le notizie poco rassicuranti sul futuro della Windjet di questi giorni hanno spinto molte agenzie di viaggio ad annullare le prenotazioni. Il grounding, cioè la messa a terra della flotta, sarebbe irreversibile. La compagnia siciliana, infatti, sarebbe a corto di liquidità e gli aeroporti potrebbero decidere di smettere di farle credito.
Allo stato attuale, vengono annunciati da Wind Jet probabili e continui ritardi: la compagnia ha infatti parte del personale in cassa integrazione e, in queste condizioni, non può fare ricorso a straordinari, nemmeno in giornate di punta come queste in prossimità dell’esodo di ferragosto.

http://catania.blogsicilia.it/wind-jet-si-apre-uno-spiraglio/96334/
 
FONTI SINDACALI SULLA TRATTATIVA CON ALITALIA

Uno spiraglio su Wind Jet

di Laura Distefano

3 agosto 2012 - Potrebbe esserci un spiraglio di luce per il futuro di Wind Jet. I rappresentanti sindacali, che stanno seguendo le varie fasi della lunga trattativa tra la low cost siciliana e Alitalia in corso da ieri sera, fanno sapere (anche se tutto è da prendere con le dovute cautele) che “si sta procedendo per rivedere l’accordo sotto l’aspetto economico”.
Con i paletti imposti dall’Antitrust, l’Alitalia, infatti, ha messo le mani sulla calcolatrice e a conti fatti l’accordo è risultato anti-economico per la compagnia di bandiera, che difatti ha deciso di recedere dall’intesa sottoscritta lo scorso 13 aprile con la società di Pulvirenti.
Cifre alla mano: l’obbligo imposto dall’Autorità Garante della Concorrenza sulla cessione di tre slot sulle rotte siciliane per evitare posizioni di monopolio, determinerebbe nel bilancio Alitalia una perdita di 2 milioni e mezzo di euro l’anno, ovvero 500 mila euro in più di quanto previsto nell’accordo, dove era inserita la clausola che se il responso dell’Antitrust avesse procurato un danno superiore ai 2 milioni di euro, l’Alitalia sarebbe stata autorizzata a esercitare il diritto di recesso. Rivedere l’aspetto economico della transazione, sarebbe quindi da addebitare a coprire in parte questa perdita di 500 mila euro che non era stata stimata in primavera. Una piccola speranza, a cui si aggiunge una notizia positiva che arriva sempre dai sindacati per i 500 dipendenti. Se l’intesa sarà raggiunta e, quindi ci sarà fumata bianca, non saranno previsti ulteriori tagli all’organico. Comunque, al momento tutte sono solo ipotesi, anche se dopo giorni finalmente si respira un piccolo vento di ottimismo.

E se da una parte c’è la preoccupazione dei dipendenti per il loro futuro occupazionale, dall’altra la vertenza Wind Jet coinvolge anche diversi passeggeri che hanno acquistato un biglietto Wind Jet e non sanno se potranno partire o meno. Lo scenario che si profila se non ci sarà la fumata bianca e che i 12 aerei della flotta Wind jet voleranno sicuramente fino a domenica sera, mentre per i decolli di lunedì 6 agosto tutto è legato all’esito della trattativa.
Se l’acquisizione del vettore low cost da parte della compagnia di bandiera non andrà a buon fine, infatti, migliaia di passeggeri che hanno acquistato i biglietti rischiano di rimanere a terra.
Inoltre le notizie poco rassicuranti sul futuro della Windjet di questi giorni hanno spinto molte agenzie di viaggio ad annullare le prenotazioni. Il grounding, cioè la messa a terra della flotta, sarebbe irreversibile. La compagnia siciliana, infatti, sarebbe a corto di liquidità e gli aeroporti potrebbero decidere di smettere di farle credito.
Allo stato attuale, vengono annunciati da Wind Jet probabili e continui ritardi: la compagnia ha infatti parte del personale in cassa integrazione e, in queste condizioni, non può fare ricorso a straordinari, nemmeno in giornate di punta come queste in prossimità dell’esodo di ferragosto.

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Come faranno a non esserci tagli del personale?
Az tiene in molti scali doppio personale quando mette in cassa i suoi?
Siamo a venerdi ore 19.30 e in due giorni trovano un accordi per recuperare 500.000 euro?
Spende sicuramente meno AZ a riproteggere che resto.
O cede l'antitrust...
 
FONTI SINDACALI SULLA TRATTATIVA CON ALITALIA

Uno spiraglio su Wind Jet

di Laura Distefano

3 agosto 2012 - Potrebbe esserci un spiraglio di luce per il futuro di Wind Jet. I rappresentanti sindacali, che stanno seguendo le varie fasi della lunga trattativa tra la low cost siciliana e Alitalia in corso da ieri sera, fanno sapere (anche se tutto è da prendere con le dovute cautele) che “si sta procedendo per rivedere l’accordo sotto l’aspetto economico”.
Con i paletti imposti dall’Antitrust, l’Alitalia, infatti, ha messo le mani sulla calcolatrice e a conti fatti l’accordo è risultato anti-economico per la compagnia di bandiera, che difatti ha deciso di recedere dall’intesa sottoscritta lo scorso 13 aprile con la società di Pulvirenti.
Cifre alla mano: l’obbligo imposto dall’Autorità Garante della Concorrenza sulla cessione di tre slot sulle rotte siciliane per evitare posizioni di monopolio, determinerebbe nel bilancio Alitalia una perdita di 2 milioni e mezzo di euro l’anno, ovvero 500 mila euro in più di quanto previsto nell’accordo, dove era inserita la clausola che se il responso dell’Antitrust avesse procurato un danno superiore ai 2 milioni di euro, l’Alitalia sarebbe stata autorizzata a esercitare il diritto di recesso. Rivedere l’aspetto economico della transazione, sarebbe quindi da addebitare a coprire in parte questa perdita di 500 mila euro che non era stata stimata in primavera. Una piccola speranza, a cui si aggiunge una notizia positiva che arriva sempre dai sindacati per i 500 dipendenti. Se l’intesa sarà raggiunta e, quindi ci sarà fumata bianca, non saranno previsti ulteriori tagli all’organico. Comunque, al momento tutte sono solo ipotesi, anche se dopo giorni finalmente si respira un piccolo vento di ottimismo.

E se da una parte c’è la preoccupazione dei dipendenti per il loro futuro occupazionale, dall’altra la vertenza Wind Jet coinvolge anche diversi passeggeri che hanno acquistato un biglietto Wind Jet e non sanno se potranno partire o meno. Lo scenario che si profila se non ci sarà la fumata bianca e che i 12 aerei della flotta Wind jet voleranno sicuramente fino a domenica sera, mentre per i decolli di lunedì 6 agosto tutto è legato all’esito della trattativa.
Se l’acquisizione del vettore low cost da parte della compagnia di bandiera non andrà a buon fine, infatti, migliaia di passeggeri che hanno acquistato i biglietti rischiano di rimanere a terra.
Inoltre le notizie poco rassicuranti sul futuro della Windjet di questi giorni hanno spinto molte agenzie di viaggio ad annullare le prenotazioni. Il grounding, cioè la messa a terra della flotta, sarebbe irreversibile. La compagnia siciliana, infatti, sarebbe a corto di liquidità e gli aeroporti potrebbero decidere di smettere di farle credito.
Allo stato attuale, vengono annunciati da Wind Jet probabili e continui ritardi: la compagnia ha infatti parte del personale in cassa integrazione e, in queste condizioni, non può fare ricorso a straordinari, nemmeno in giornate di punta come queste in prossimità dell’esodo di ferragosto.

http://catania.blogsicilia.it/wind-jet-si-apre-uno-spiraglio/96334/

Mah...io ci credo poco...Molto poco
 
scusate, al di la se crederci o meno, qalcuno risponda a questa mia domanda?
nel caso andasse a buon fine l'operazione a me contribuente quando mi costerà? A te dipendente AZ quanto ti costerà ?


FONTI SINDACALI SULLA TRATTATIVA CON ALITALIA

Uno spiraglio su Wind Jet

di Laura Distefano

3 agosto 2012 - Potrebbe esserci un spiraglio di luce per il futuro di Wind Jet. I rappresentanti sindacali, che stanno seguendo le varie fasi della lunga trattativa tra la low cost siciliana e Alitalia in corso da ieri sera, fanno sapere (anche se tutto è da prendere con le dovute cautele) che “si sta procedendo per rivedere l’accordo sotto l’aspetto economico”.
Con i paletti imposti dall’Antitrust, l’Alitalia, infatti, ha messo le mani sulla calcolatrice e a conti fatti l’accordo è risultato anti-economico per la compagnia di bandiera, che difatti ha deciso di recedere dall’intesa sottoscritta lo scorso 13 aprile con la società di Pulvirenti.
Cifre alla mano: l’obbligo imposto dall’Autorità Garante della Concorrenza sulla cessione di tre slot sulle rotte siciliane per evitare posizioni di monopolio, determinerebbe nel bilancio Alitalia una perdita di 2 milioni e mezzo di euro l’anno, ovvero 500 mila euro in più di quanto previsto nell’accordo, dove era inserita la clausola che se il responso dell’Antitrust avesse procurato un danno superiore ai 2 milioni di euro, l’Alitalia sarebbe stata autorizzata a esercitare il diritto di recesso. Rivedere l’aspetto economico della transazione, sarebbe quindi da addebitare a coprire in parte questa perdita di 500 mila euro che non era stata stimata in primavera. Una piccola speranza, a cui si aggiunge una notizia positiva che arriva sempre dai sindacati per i 500 dipendenti. Se l’intesa sarà raggiunta e, quindi ci sarà fumata bianca, non saranno previsti ulteriori tagli all’organico. Comunque, al momento tutte sono solo ipotesi, anche se dopo giorni finalmente si respira un piccolo vento di ottimismo.

E se da una parte c’è la preoccupazione dei dipendenti per il loro futuro occupazionale, dall’altra la vertenza Wind Jet coinvolge anche diversi passeggeri che hanno acquistato un biglietto Wind Jet e non sanno se potranno partire o meno. Lo scenario che si profila se non ci sarà la fumata bianca e che i 12 aerei della flotta Wind jet voleranno sicuramente fino a domenica sera, mentre per i decolli di lunedì 6 agosto tutto è legato all’esito della trattativa.
Se l’acquisizione del vettore low cost da parte della compagnia di bandiera non andrà a buon fine, infatti, migliaia di passeggeri che hanno acquistato i biglietti rischiano di rimanere a terra.
Inoltre le notizie poco rassicuranti sul futuro della Windjet di questi giorni hanno spinto molte agenzie di viaggio ad annullare le prenotazioni. Il grounding, cioè la messa a terra della flotta, sarebbe irreversibile. La compagnia siciliana, infatti, sarebbe a corto di liquidità e gli aeroporti potrebbero decidere di smettere di farle credito.
Allo stato attuale, vengono annunciati da Wind Jet probabili e continui ritardi: la compagnia ha infatti parte del personale in cassa integrazione e, in queste condizioni, non può fare ricorso a straordinari, nemmeno in giornate di punta come queste in prossimità dell’esodo di ferragosto.

http://catania.blogsicilia.it/wind-jet-si-apre-uno-spiraglio/96334/
 
nella teoria zero e zero.
nella pratica chiedere agli AD....
una qualche oretta di cassa per qualche dipendente e qualcuno a spasso di sicuro
a livello di costi dei voli mah...non saprei
 
Evidentemente se non c'è ancora stato un "no" ufficiale da parte di AZ, è perchè la trattativa va avanti.
In queste ore Ragnetti sa di avere l'appoggio incondizionato di tutta la politica, disposta a qualsiasi cosa pur di evitare il crack della compagnia siciliana.
Nessuno stupore se ne uscirà una porcata che pagheremo noi, o una bella bella imbavagliata all'antitrust, estesa ovviamente alla LIN-FCO.
 
Infatti quello che vedo è l'imbavagliata all'antitrust e comunque pagheremmo noi lo stesso i danni

Evidentemente se non c'è ancora stato un "no" ufficiale da parte di AZ, è perchè la trattativa va avanti.
In queste ore Ragnetti sa di avere l'appoggio incondizionato di tutta la politica, disposta a qualsiasi cosa pur di evitare il crack della compagnia siciliana.
Nessuno stupore se ne uscirà una porcata che pagheremo noi, o una bella bella imbavagliata all'antitrust, estesa ovviamente alla LIN-FCO.
 
stranamente perà la politica sta zitta, soprattutto quella siciliana e dire che qui in sicilia siamo in piena campagna elettorale... mi sembra molto strano

Evidentemente se non c'è ancora stato un "no" ufficiale da parte di AZ, è perchè la trattativa va avanti.
In queste ore Ragnetti sa di avere l'appoggio incondizionato di tutta la politica, disposta a qualsiasi cosa pur di evitare il crack della compagnia siciliana.
Nessuno stupore se ne uscirà una porcata che pagheremo noi, o una bella bella imbavagliata all'antitrust, estesa ovviamente alla LIN-FCO.
 
stranamente perà la politica sta zitta, soprattutto quella siciliana e dire che qui in sicilia siamo in piena campagna elettorale... mi sembra molto strano
Probabilmente perchè i dettagli del negoziato non è il caso si sbandierarli alla luce del sole...
 
Come in tanti altri casi mi chiedo come caspita facciano a dire "da lunedi si sta a terra" a tutti i dipendenti.. soprattutto quelli naviganti.. con che cavolo di spirito metti in moto domani mattina per 4 tratte in cui porti 400 cristiani??

Mah...
 
oggi ho "sentito" un F/O di wind jet.... non vi dico che voce aveva....

Come in tanti altri casi mi chiedo come caspita facciano a dire "da lunedi si sta a terra" a tutti i dipendenti.. soprattutto quelli naviganti.. con che cavolo di spirito metti in moto domani mattina per 4 tratte in cui porti 400 cristiani??

Mah...
 
Wind Jet-Alitalia, trattativa ad oltranza
«Se non firmano, ci hanno derubati»


Di Claudia Campese, Agata Pasqualino | 3 agosto 2012
Quasi 12 ore di riunione e ancora nessuna risposta sulla possibile acquisizione della low cost etnea da parte della compagnia di bandiera. Un ritardo che tiene con il fiato sospeso passeggeri e lavoratori. Ma intanto trapela una notizia positiva: «La trattativa riguarda solo la questione economica e non quella occupazionale», spiegano dal sindacato. Dopo le disposizioni dell’Antitrust, la compagnia etnea vale sempre meno. Quanto verrà deciso nelle prossime ore

La trattativa continua a oltranza. Da ieri alle 18 fino a mezzanotte e da stamattina alle 8 fino a un orario imprevedibile i vertici di Wind Jet e Alitalia discutono ancora dell’eventuale acquisizione della low cost etnea da parte della compagnia di bandiera. Un passaggio che sembrava cosa fatta e che invece sta andando oltre tutte le scadenze. Quella del primo agostofissata dall’ente nazionale per l’aviazione civile. Ma anche quella delle 48 ore successive stabilite dai due amministratori delegati. Tutti sono preoccupati: la Wind Jet – a cui, in caso di mancata firma, non resterebbe che dichiarare il fallimento -, i 335 lavoratori che sperano in un riassorbimento da parte di Alitalia e i passeggeri. «L’unica buona notizia che viene dall’azienda – commenta Carmelo de Caudo, segretario provinciale della Filt Cgil – è che la trattativa riguarda solo la questione economica e non quella occupazionale. Alitalia sta cercando di tirare sul prezzo, ma non ha intenzione di fare ulteriori tagli al personale».
Una buona notizia solo a metà. Perché l’accordo economico va prima trovato. A niente è servita la minaccia da parte dell’Enac di ritirare già da ieri a mezzanotte le licenze e il Coa (certificato di operatore aereo) alla compagnia catanese. Un ultimatum in scadenza domenica. Così come non ha aiutato a far presto la lettera aperta inviata ieri da Angelo Mattone e Armando Alibrandi – rispettivamente commissario regionale e segretario provinciale della Uil Trasporti – al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera, al presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella e all’amministratore delegato di Alitalia Andrea Ragnetti. Una documento in cui il sindacato, chiedendo un tavolo di confronto al ministero, metteva in guardia i destinatari dai danni di una mancata firma dell’acquisizione che «danneggerebbe centinaia di lavoratori e milioni di passeggeri compromettendo un intero sistema regionale e nazionale del trasporto aereo che si è formato in questi anni». Soprattutto in piena stagione estiva.
Ma Alitalia non si fa intenerire e prende tempo. Tutta colpa dell’Antitrust, secondo la compagnia di bandiera, e delle sue condizioni troppo penalizzanti per il via libera all’acquisizione. Per evitare che la compagnia di bandiera diventasse monopolista sulle tratte Catania-Milano, Palermo-Milano eCatania-Roma, l’autorità ha infatti stabilito che rilasciasse per le prossime quattro stagioni Iata(quella estiva da fine marzo a fine ottobre e quella invernale ottobre-marzo) alcuni slot (diritti di decollo e di atterraggio). Proprio quello che rendeva Wind Jet appetibile per Alitalia. Senza gli slot, quindi, la compagnia etnea vale adesso molto meno. Quanto lo si sta discutendo in queste ore.
Giorni di apprensione per i passeggeri con un biglietto Wind Jet in tasca per le vacanze estive, ma soprattutto per i 335 lavoratori della newco creata appositamente per il passaggio. Preoccupati, quest’ultimi, si chiedono se i verbali di conciliazione che hanno firmato e in cui è stato chiesto loro di rinunciare ai loro diritti saranno validi lo stesso anche senza Alitalia. «È prassi consolidata che i lavoratori firmino verbali del genere rinunciando a qualche diritto – dice - Non sa a quanti diritti hanno rinunciato i lavoratori di Alitalia». Una verità che non consola. «È vero che abbiamo mantenuto l’anzianità e il livello contrattuale, ma non significa che tanti di noi non abbiano rinunciato a molti soldi - afferma un’assistente di volo – E poi, noi abbiamo firmato perché lo chiedeva Alitalia. Se Alitalia non arriva più, siamo stati derubati».

http://ctzen.it/2012/08/03/wind-jet...ad-oltranza-se-non-firmano-ci-hanno-derubati/
 
Stato
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