Aeroporto di Trieste (Fvg): Dressi lascia, bilancio chiude in rosso


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24 Ottobre 2006
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Londra.
Dressi dà l'addio allo scalo di Ronchi

Ultima assemblea dell'attuale Cda. Approvato il bilancio 2014 con una perdita d'esercizio di 1,2 milioni di euro

«Tutto come da copione». Sono le ultime dichiarazioni di Sergio Dressi da presidente dell’Aeroporto Fvg (lo sostituisce, come da indicazione di giunta, Antonio Marano) pochi minuti dopo il termine dell’assemblea di approvazione del bilancio e rinnovo cariche dello scalo regionale. Alla presenza del direttore del Servizio partecipazioni regionali Pierpaolo Martina, di un altro membro del cda uscente, Lorenzo Oggianu, e del collegio dei revisori dei conti, l’assemblea ha approvato il bilancio, il primo in perdita dopo tre anni di utile.

L’Aeroporto Fvg, come annunciato, chiude l’esercizio 2014 con un risultato prima delle imposte pari a 1.073.586 euro e una perdita d’esercizio di 1.252.046 euro.

Causa principale del risultato negativo è l’andamento del traffico che nel 2014 ha registrato un decremento dei passeggeri del 13,3%. Ma l’attività ha risentito anche dei maggiori costi operativi e di gestione: l’anno scorso, per la prima volta, il servizio di Pronto Soccorso Aeroportuale (oltre 430.000
euro l’anno) ha gravato sul bilancio. «Più in generale abbiamo pagato le scelte di Alitalia e Ryanair – ribadisce Dressi – dopo anni di veri e propri miracoli». Il futuro? «Senza l’accordo con Enac sul contratto di programma, qualsiasi piano industriale mancherà di un tassello fondamentale».

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste...si-da-l-addio-allo-scalo-di-ronchi-1.11504255
 
Dressi: «Ho meritato i compensi. Serracchiani scostante con me»

L'ormai detronizzato presidente dell'Aeroporto di Ronchi dei Legionari: "Hanno abbandonato lo scalo perché c'ero io a dirigerlo: atteggiamento dannoso a causa di una ripicca politica". Il caso dell'Atr sponsorizzato dal Fvgdi Marco Ballico

TRIESTE.
«Hanno abbandonato Ronchi perché c’ero io». Sergio Dressi non trova una colpa sua, nemmeno una. I guai dell’aeroporto? «Responsabilità del disinteresse del socio Regione, presidente in testa». I 110mila euro del presidente uscente, compresi i 20mila di Fvg Security? Gli oltre 220mila del direttore generali Stradi? «Meritati», assicura Dressi, pronto a ricostruire la vicenda della livrea sull’Airbus Alitalia, il primo motivo di gelo con il governo regionale.

Dopo 5 anni è finita. Come si sente?
Convinto di aver fatto il meglio. Nonostante la Regione. Non è un caso che con Tondo, Riccardi e Savino, con cui si collaborava costantemente, si siano chiusi tre bilanci in positivo, si sia centrato il record di passeggeri e rimesso in moto il progetto intermodale.

Ci racconta la verità sul caso livrea?

La presidente organizzò la presentazione. Avrebbe dovuto esserci anche l’ad di Alitalia Del Torchio. Invece Del Torchio non arrivò, Bolzonello si presentò in ritardo e Serracchiani si innervosì.

Tutto qui?

Mi chiesero quanto era costata l’operazione promozionale, ma ero vincolato da una clausola di riservatezza con la compagnia. Precisai solo che l’idea fu partorita dalla collaborazione con Turismo Fvg.

L’ex dg Sommariva dice invece che fu una proposta della vostra direzione marketing.

Ognuno la racconta come vuole. Al punto 3.3 del piano strategico 2013-14 di Turismo Fvg, Bolzonello assessore, è previsto il progetto livrea. Serracchiani si innervosì.

E dopo?
Postò una foto via Twitter: lei, Bolzonello e l’Airbus. Tutto verificabile nel sito della Regione, comunicato dell’11 aprile 2014: la presidente parla di “progetto straordinario di promozione turistica”. Ma i commenti sul post furono negativi e la contromossa fu di scaricare le responsabilità su di me.

Invece?

C’erano tanti modi di fare promozione, pure quello che si è scelto. L’obiettivo era mantenere il volo su Milano. Purtroppo, dal fronte Alitalia, le novità sono state molto negative.

Cos’è mancato?

Si doveva investire nei partner turistici per i collegamenti charter. Ma i rapporti con TurismoFvg sono stati sporadici e privi di concretezza. E, senza pacchetti allettanti, i tour operator scelgono altre mete.

Al di là dell’episodio, com’è stato il rapporto con Serracchiani?
Nonostante la mia correttezza istituzionale, la presidente ha avuto un atteggiamento scostante, direi ai limiti della maleducazione.

Il motivo?

Sono un avversario politico.

Null’altro che questo?

Null’altro. Il giorno in cui fu eletta le mandai una lunga relazione su Ronchi. Due mesi dopo ci incontrammo. Fu l’unica occasione in cui sono riuscito a confrontarmi con la Regione sui contenuti. Un anno e mezzo dopo hanno avuto la bontà di dirmi che il referente di Aeroporto Fvg era l’assessore Santoro. Poi hanno mandato Bolzonello con l’obiettivo di costringermi alle dimissioni.

Cosa pensa dell’annunciata due diligence?

Non ce n’è bisogno. I conti sono certificati dal collegio sindacale e da una società di revisione esterna. Quello che serve è un piano industriale. Ma, senza contratto di programma con Enac, ogni previsione ha poco peso.

Perché siete stati poco trasparenti sui compensi?

Il mio è sempre stato visibile nel sito della Regione. Quello del direttore Stradi, fino all’agosto 2014, era coperto da privacy.

Ma Stradi ha preso troppi soldi per troppo tempo?

Stradi ha preso i soldi che ha meritato vista la delicatezza delle funzioni. Ridicolo che abbiano scatenato il Garante Cantone contro di noi.

Pure lei ha meritato i 20mila euro da presidente di AFvg Security?

Fa venire i brividi l’ipotesi di cancellare quella controllata. La sicurezza non può essere inglobata in Aeroporto Fvg. Polemica inutile, a meno che non si voglia esternalizzare il servizio, ma lo spieghino al personale. Per quel che mi riguarda, non trovo scandalosa la retribuzione delle responsabilità.

Presidente e ad di Ronchi, l’hanno ricompensata con 90mila euro. Al suo successore Marano che ne prende 60mila cosa augura?

Prendo atto che gliene danno 10mila più di me, che da presidente ne prendevo 50mila. Se Marano sarà presente dalla 9 di mattina a metà pomeriggio con funzioni da ad, immagino non si accontenterà di quella cifra. Non sarebbe nemmeno giusto.

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste...ensi-serracchiani-scostante-con-me-1.11517262
 
Notizia di venerdi' scorso:


Ronchi, corsa a dieci per la direzione dell’aeroporto

Nessun “assalto” per l’incarico allo scalo lasciato libero da Stradi. Oggi la scadenza dei termini per le candidature

TRIESTE. C’è ancora qualche ora di tempo - la scadenza fissata dal bando è oggi alle 12 -, ma per il ruolo di direttore generale dell’Aeroporto di Ronchi non siamo all’assalto. Al momento, le candidature raccolte dagli uffici sono una decina. In quel lotto di nomi Antonio Marano, il neopresidente, conta di individuare il manager cui affidare i due compiti prioritari per rilanciare lo scalo: recuperare passeggeri dopo il -13,3% del 2014 e risolvere l’annosa questione del contratto di programma con Enac, una sottoscrizione che consentirebbe l’aggiornamento delle tariffe aeroportuali, invariate da oltre dieci anni.

Marano, in attuazione della delibera del consiglio di amministrazione dello scorso 11 giugno, ha firmato le regole della selezione per il dopo Paolo Stradi, l’ex dg finito nell’occhio del ciclone in era Dressi per l’entità dei compensi: tra indennità base e funzioni aggiuntive, Stradi percepiva poco meno di 230mila euro lordi all’anno. Per il nuovo dg (contratto a tempo determinato per un triennio, così precisa la gara) si rientrerà invece nei tetti massimi per i dirigenti di Palazzo: 150mila euro all’anno, somma equiparata allo stipendio della presidente Debora Serracchiani.


La società regionale, si legge ancora nel bando, pesca tra «esperti di particolare e comprovata qualificazione professionale nella gestione di aziende pubbliche o private in ambito aeroportuale e/o infrastrutturale», ma chiede anche laurea magistrale, esperienza almeno quinquennale in ruoli dirigenziali di realtà comparabili all’Aeroporto Fvg e nella gestione diretta di risorse umane e finanziarie, conoscenza della legislazione che disciplina le partecipate pubbliche e un uso ottimale dell’inglese scritto e parlato. Paletti alti, evidentemente, se si sono sin qui presentate non più di una decina di persone. Ma Marano è convinto che si possa comunque trovare il manager adatto per Ronchi. Una professionalità che, tra l’altro, serve subito. Tanto più dopo una fase di staticità, questa è almeno l’impressione che il cda recentemente insediato ha avuto entrando in contatto con la “macchina”. «Purtroppo in Italia la pausa agostana ha tempi lunghi - osserva il presidente -, ma noi siamo intenzionati a muoverci il più rapidamente possibile, nel rispetto della tabella di marcia molto stretta che abbiamo concordato con il socio di maggioranza. Il 21 o 22 luglio porterò in cda i curriculum raccolti entro domani (oggi, ndr), cui seguirà, come da bando, il colloquio con i candidati che avranno superata la selezione preliminare, prima dell’esame finale della giunta regionale. Il nuovo dg dovrebbe essere così operativo a settembre. Naturalmente puntando sul fatto che possa incidere sin dal primo giorno».


In sostanza la caccia è per un professionista già formato, che conosca il mestiere, sappia muoversi in fretta per ribaltare la situazione anche in tempi di perdurante crisi economica. Il primo compito sarà quello di effettuare la due diligence sulla situazione economico-patrimoniale dello scalo aeroportuale, un passaggio che l’assessore Francesco Peroni considera necessario per individuare le fonti di copertura dei piani di investimento di Ronchi. Nel contempo si avvieranno anche le partite sui passeggeri e sulle tariffe. «Fatta la fotografia dei conti - conferma Marano -, si ripartirà dal traffico e dal contratto di programma di Enac: una rimodulazione delle tariffe avrebbe un impatto economico molto importante». Su questo fronte, aggiunge il presidente, «il dossier è pronto, si tratta ora di accelerarne iter e processo autorizzativo». Marano preferisce invece non commentare le uscite della gestione Dressi: «L’importante è tirare una linea e avere una quadra dello status quo. Individuato il dg, sarà la due diligence a fare luce su tutto». Quanto al futuro di Stradi, dirigente in organico della società quale responsabile dell’amministrazione e del personale, l’ex dg rimarrà un dipendente dell’Aeroporto Fvg, «salvo sua diversa decisione»


http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste...ci-per-la-direzione-dell-aeroporto-1.11713534
 
Ma a cosa serve la laurea magistrale? Capirei quella in economia, o in legge, ma quella magistrale mi sfugge.
 
Parlando per il "mio" settore (ingegneria), la laurea magistrale te la chiedono il 90% delle aziende..


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Per quanto riguarda le facoltà di ingegneria con la nuova riforma la laurea magistrale corrisponde alla seconda laurea...ovvero 3 anni iniziali + 2 di specializzazione...totale 5 anni. In definitiva avere una laurea magistrale equivale ad avere la vecchia laurea di 5 anni (in termini burocratici). Di conseguenza oggigiorno avere la laurea in ingegneria significa aver superato solo il primo ciclo di studi.
Direi quindi che non è la stessa cosa avere 3 anni oppure 5 in termini di studi, esami e conseguente "fatica".
Poi se c'è qualcuno che pensa diversamente...amen

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Il nuovo presidente si è insediato ed inizia a lavorare/far lavorare la "macchina". Che ne sarà di tutto ciò?
Articolo di oggi de "Il Piccolo" di Trieste:
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste...accia-ai-nuovi-voli-1.11888657?ref=hfpitsec-1

Effettivamente nel periodo tardo giugno, luglio e adesso agosto, il tabellone partenze della giornata di sabato sembrerebbe apprezzabile. Questo grazie alle crociere su Trieste. Magari ci fosse un tabellone così nutrito anche durante la settimana.
Chissà cosa porterà il futuro. Auguri.
 
Il traffico aereo dei pax delle crociere su Trieste credo sia fortemente incentivato dalla promozione che sta offrendo Costa, per chi si imbarca da una crociera che parte da Trieste viene offerto il volo gratis da tutta italia. Credo siano posti riservati sui voli di linea Alitalia.
 
nei giorni scorsi, il direttore generale Paolo Stradi ed il direttore operativo Andrea Sarto, sono volati a Dublino, nella sede di Ryanair, per valutare nuove opportunità per nuovi voli che potrebbero essere operati dalla low cost irlandese. La quale, va detto, ha già annunciato un intensificarsi della propria presenza nella stagione invernale.
Ormai FR non ha neanche piu' bisogno di andare a chiudere gli accordi in loco. Sono i dirigenti degli aeroporti che fanno la fila cappello in mano fuori gli uffici di Dublino.
 
Ormai FR non ha neanche piu' bisogno di andare a chiudere gli accordi in loco. Sono i dirigenti degli aeroporti che fanno la fila cappello in mano fuori gli uffici di Dublino.
Effettivamente fa tristezza, ma questo è oggigiorno un pò in ogni dove.

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