Aeroporto di Grottaglie Regione: ok ai voli civili


Biaros

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6 Novembre 2005
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Bari, Puglia.
Riaprire l’aeroporto di Grottaglie anche ai voli civili. E’ il succo di un ordine del giorno presentato ieri in Consiglio regionale da Alfredo Cervellera, Francesco Laddomada, Patrizio Mazza e Donato Pentassuglia. I quattro consiglieri del centrosinistra hanno chiesto alla giunta di attivarsi nei confronti della società Aeroporti di Puglia nel rispetto della convenzione con Enac «per cogliere le proposte avanzate dalla Provincia e da operatori privati». Per questo obiettivo dovrebbero essere destinate all’aeroporto le risorse rivecute da Aeroporti di Puglia e utilizzate «per altre esigenze».

«Esprimo la mia più profonda soddisfazione per l'esito della votazione nel Consiglio regionale odierno - ha dichiarato il consigliere regionale di Sel Alfredo Cervellera - sottoscritto e sostenuto da tutti i Consiglieri regionali tarantini a partire dai firmatari e da me illustrato in aula. Il voto all'unanimità e il fare squadra, al di là delle appartenenze politiche, per conseguire successi per il nostro territorio sta caratterizzando il mio impegno politico come quello dei colleghi tarantini».

«Si voleva trasformare - spiega Cervellera - l'ordine del giorno in una raccomandazione alla giunta, ma su input del presidente del Consiglio, Onofrio Introna, è stato mantenuto l’ordine del giorno, con il dispositivo finale cambiato su mia precisa richiesta. E' un gran successo di tutto il territorio a partire dai Comuni di Grottaglie, Martina Franca, Taranto, della Provincia di Taranto che avevano approvato analoghi ordini del giorno. Ci auguriamo con questa approvazione che si accantoni l'ostilità dimostrata da Aeroporti di Puglia sull'argomento e che collabori con il territorio per valorizzarlo ai fini economici e turistici». Il tema è toccato anche dal consigliere regionale dell’Idv Patrizio Mazza: «Bisogna esaudire - spiega Mazza - le legittime aspettative di sviluppo di ogni territorio e l’aeroporto di Taranto–Grottaglie, predisposto per ospitare sia voli civili che commerciali, in un momento economico ed occupazionale come quello che l’area ionica sta attraversando, è una esigenza imprescindibile. Ho espresso questo concetto nel corso del dibattito che ha portato all’approvazione unanime dell’ordine del giorno sul rilancio dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie, un risultato che considero soddisfacente grazie al buon lavoro di squadra portato a termine da tutti i colleghi che hanno condiviso le finalità del documento».

«Vincendo le consuete remore espresse dall’assessore Guglielmo Minervini circa l’impossibilità di destinare finanziamenti per questioni di cassa regionale, ho ottenuto - dichiara Mazza - una ulteriore chance, con la previsione che l’”Arlotta” di Taranto-Grottaglie ospiti in futuro anche traffico passeggeri. E’ una funzione che l’aeroporto già oggi può vantare: legittimo che possa sfruttarla anche in futuro. Allo stesso tempo ho chiesto all’assessore che qualsiasi manifestazione di interesse da parte di privati nella gestione di voli da e per l’aeroporto grottagliese, venga presa nella giusta considerazione ed attentamente valutata, anche nella eventualità che l’Arlotta possa essere sganciato dalla esclusiva gestione di Aeroporti di Puglia, questo nell’interesse dell’intero sistema economico–occupazionale del territorio».

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=458572&IDCategoria=1

si sentiva in Puglia la necessità del quarto aeroporto..
 
Aeroporto di Grottaglie «sì» di Enac a voli charter

GROTTAGLIE (TARANTO) - Aeroporto e porto. Si muove qualcosa sul fronte delle iniziative locali. Il 24, 27 e 30 ottobre partiranno da Grottaglie i voli per Medjugorje (Bosnia) organizzati con la collaborazione tecnica di LIbra Viaggi. L’Enac, Ente nazionale per l’Aviazione civile, ha concesso i diritti di volo. «Non è stato semplice» commenta l’associazione Tarantovola soddisfatta del risultato e del lavoro svolto insieme al Movimento aeroporto Taranto e ai consiglieri regionali Mazza, Sala, Cervellera, Laddomada e Pentassuglia. E oggi torna a riunirsi la Consulta per lo sviluppo: si parlerà di porto. La riunione, che si terrà nella sala di presidenza di Palazzo del governo. è fissata per le ore 10. Intanto, sulla vicenda dell’aeroporto di Grottaglie interviene il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido. Il quale sostiene «l’iniziativa tesa a raccogliere firme per la riapertura ai voli civili dell’Arlotta» e batte su tre punti: «Se Aeroporti di Puglia non è in grado di far funzionare l’Arlotta di Grottaglie deve rinunciare ai soldi previsti a questo scopo dalla convenzione sottoscritta con la Regione Puglia. Si verifichi, poi, in profondità, come noi stiamo facendo, se a Taranto, in Italia e nel mondo ci siano operatori economici disponibili a prendersi in gestione lo scalo grottagliese al posto di Aeroporti Puglia. In tal caso, si asseconderebbe la tesi dell’assessore Minervini il quale propone l’ingresso dei privati nella gestione degli aeroporti pugliesi. Si spostino, infine, su Grottaglie i pochi voli civili che Brindisi non riesce più a gestire. In questo modo l’Arlotta entrerebbe a far parte realmente del sistema aeroportuale regionale». Tornando al porto, si registra la nota del segretario della Uil, Giancarlo Turi, che prende partito per i dipendenti Tct spiegando come l’impegno sindacale miri «ad aiutare i lavoratori del porto perché abbiano un lavoro stabile, durevole e meno stressante». Turi fa un parallelo tra il trasferimento delle quattro linee Evergreen di traffico container in Grecia, le polemiche lanciate dall’azienda sulla produttività dei lavoratori e il caso dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco.

«Una fenomenologia tristemente nota nelle economie moderne, che investe i paese più progrediti, spostamenti motivati dalla prospettiva di maggiori profitti originati da minori costi». «Un dato emerge chiaro - spiega Turi - la crisi viene letta dal management come originata dalla scarsa efficienza dello scalo tarantino e, sottilmente, ma non troppo, addebitata alle maestranze locali, a loro dire, “esageratamente” disaffezionate al lavoro. L’accezione più moderna suggerirebbe l’espressione “fannulloni”, “assenteisti” o giù di lì. La conclusione, del tutto analoga al caso Fiat. Il tempo ci dirà se la lettura degli avvenimenti nel modo descritto è una suggestiva “forzatura ” o se anche a Taranto disponiamo di imprenditori autorevoli, forse non originali, che si ispirano alle tendenze più in voga nel mondo imprenditoriale. La “narrazione” distratta ci preoccupa molto. Apriamo un dibattito serio, partecipato e qualificato: quella del porto è partita troppo importante per lasciarla nella mani di taumaturghi improvvisati» .

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=459923&IDCategoria=1
 
I 3 voli charter effettueranno la rotazione Taranto-Sarajevo-Taranto con B&H Airlines.

Era meglio se li avessero programmati su Mostar, comunque...
 
I 3 voli charter effettueranno la rotazione Taranto-Sarajevo-Taranto con B&H Airlines.

Era meglio se li avessero programmati su Mostar, comunque...

Secondo te, quali sono state le motivazioni a volare da TAR anziché BDS o BRI? Costa di meno al TO utilizzare lo scalo di TAR o cosa? Ciao