Aeroporto di Genova inserito nell'elenco degli aeroporti strategici


No, un attimo. La vocazione merci è una conseguenza dell'essersi suicidati tra gli anni '60 e '70 con quei mentecatti del sindacato portuali, non una scelta. Savona esiste come porto, passando da ormeggio di gozzi a polo crocieristico, perchè anocora una volta Genova decide di suicidarsi una quindicina d'anni fa.
Passi il campanilismo, ma negare l'evidenza secondo me non fa bene alla città.

Evidentemente non mi sono spiegato....Il porto di Genova e' una realta' complessa, suddivisa in molti settori, dalle crociere, alle riparazioni navali,al terminal container VTE di voltri, ecc. Evidentemente tutto e' migliorabile,nessuno lo vuole negare,scelte e mancanze del passato,purtroppo, hanno inciso pesantemente sulla produttivita' di questa grande azienda, ma ad ogni modo gli ultimi anni hanno visto una buona crescita in quasi tutti i settori.Per cui, campanilismi a parte, non mi sento di dire che non funziona niente.Sono in corso,o in previsione, grandi progetti di ampliamento per sfruttare le notevoli potenzialita' del porto.Spero vi sia la lungimiranza e la volonta' di non sprecare questa risorsa....
 
Evidentemente non mi sono spiegato....Il porto di Genova e' una realta' complessa, suddivisa in molti settori, dalle crociere, alle riparazioni navali,al terminal container VTE di voltri, ecc. Evidentemente tutto e' migliorabile,nessuno lo vuole negare,scelte e mancanze del passato,purtroppo, hanno inciso pesantemente sulla produttivita' di questa grande azienda, ma ad ogni modo gli ultimi anni hanno visto una buona crescita in quasi tutti i settori.Per cui, campanilismi a parte, non mi sento di dire che non funziona niente.Sono in corso,o in previsione, grandi progetti di ampliamento per sfruttare le notevoli potenzialita' del porto.Spero vi sia la lungimiranza e la volonta' di non sprecare questa risorsa....

Non credo che enrico volesse dire che non funziona niente, ma dal
Genova si pone ai vertici dei porti del Mediterraneo.
alla realtà credo ne corra.
 
La priorità numero 1 per rilanciare il turismo è abbattere la soprelevata di Genova.

Premetto di essere di Genova ma sei davvero serio? Intendi dire che i turisti non vengono in città perché c'è la sopraelevata? :astonished:

Sul fatto che non sia bella non ci piove ma che sia la causa del relativo poco turismo fa davvero ridere.
 
Premetto di essere di Genova ma sei davvero serio? Intendi dire che i turisti non vengono in città perché c'è la sopraelevata? :astonished:

Sul fatto che non sia bella non ci piove ma che sia la causa del relativo poco turismo fa davvero ridere.

Guarda, per il lavoro che faccio io vengo a Genova abbastanza spesso, sempre con stranieri (americani, spagnoli, inglesi, tedeschi).
Non veniamo per turismo ma di solito si fermano in città a pernottare.
Ti giuro che tutti mi hanno fatto notare sin dal minuto 1 che la sopraelevata è inguardabile e che deturpa la città.
 
Posto qua la notizia


LUGLIO RECORD PER L’AEROPORTO DI GENOVA
Miglior mese nella storia del Cristoforo Colombo. Sui voli nazionali +15,58%, su quelli
internazionali +7,13%. Andamento positivo per i nuovi voli per le Baleari. Il commento di
Arato: “Unico rimpianto i problemi su Fiumicino e i disagi per i passeggeri”

Prosegue il trend positivo del Cristoforo Colombo. Il mese di luglio si è concluso con
145.249 passeggeri, con un aumento del 7,31% rispetto ai 135.359 dello stesso mese del
2014. Si tratta del miglior mese di luglio di sempre nella storia dello scalo genovese (il
record precedente era stato registrato a luglio 2013 con 143.490 viaggiatori), che segna la
continuazione di un periodo di crescita iniziato alla fine dello scorso anno. In particolare a
maggio l’aeroporto si era piazzato primo per crescita nella classifica degli aeroporti italiani
tra 1 e 5 milioni di passeggeri all’anno, con un aumento di traffico del 13,3%, mentre a
giugno aveva registrato il record storico sul mese e una crescita dell’8,98% rispetto allo
stesso mese del 2014. A luglio il riempimento medio degli aerei è cresciuto dell’1,30%. Nei
primi sette mesi dell’anno i passeggeri sono stati 784.768, con un aumento del 14,29%
rispetto ai 686.629 dello stesso periodo del 2014.
A luglio a incidere sulla crescita sono soprattutto i voli nazionali, con un +15,58%.
Nonostante i noti problemi registrati a Fiumicino nelle scorse settimane, l’aeroporto di
Roma resta la meta più gettonata, sia come destinazione finale sia come hub di transito
per proseguire il viaggio verso altre destinazioni. Su quella tratta il traffico aumenta del
22,94% (mentre però il riempimento medio diminuisce del 6,57%). Molto positivi i dati
relativi a Bari, Cagliari, Napoli, Trapani e Catania. I voli internazionali registrano un +7,13%
rispetto allo stesso mese del 2014. Cresce soprattutto Monaco, anche in questo caso con la
doppia valenza destinazione finale/hub. Trend positivo anche per Parigi, Londra e
Barcellona. Molto buoni i dati di traffico sulle nuove rotte per Ibiza, Palma di Maiorca e
Minorca.
«Oltre al trend dei passeggeri, ci sono altri elementi positivi. – dice Marco Arato,
Presidente di Aeroporto di Genova S.p.A. - Prima di tutto la crescita del traffico si sta
rivelando continua e sostenibile per i vettori, visto che aumenta anche il riempimento
medio degli aerei. Siamo soddisfatti per l’andamento dei nuovi voli estivi verso le Baleari,
che hanno dimostrato di attrarre viaggiatori in partenza dal Colombo anche da Piemonte e
Lombardia, il che significa un ampliamento del nostro bacino d’utenza. La crescita del
traffico internazionale dimostra un ruolo dello scalo sempre più importante sul fronte del
turismo incoming. Unico rimpianto sono i noti problemi a Fiumicino, che hanno causato
disagi a numerosi passeggeri e pensiamo abbiano inciso negativamente sul traffico.
Peraltro se è vero che su quella rotta i passeggeri aumentano in numero assoluto, il
riempimento medio degli aeromobili resta al di sotto delle nostre aspettative».

fonte Ufficio Stampa Aeroporto di Genova
(http://www.airport.genova.it/v2/images/pdf/record_luglio2015.pdf)
 
Piano nazionale aeroporti, il Parlamento vuole rafforzare Fiumicino e Genova e Taranto

Il parere delle commissioni parlamentari sul piano del governo contiene richieste di modifica di rilievo sulla gerarchia degli scali nazionali individuata dal governo


Assegnare esplicitamente il ruolo di hub nazionale a Roma Fiumicino, mettendolo su un piano più alto rispetto agli altri due scali intercontinentali (Milano Malpensa e Venezia). Ritoccare l'elenco degli scali di interesse strategico con l'inserimento di Genova, importante per la Torino-Lione e il Terzo Valico. Ma rivedere anche gli scali di interesse nazionale, facendo spazio a Taranto e mettendo in discussione alcune infrastrutture fuori dalle reti europee: Salerno, Crotone, Cuneo, Rimini, Parma e Perugia. Senza dimenticare il tema della sicurezza: per Napoli servirebbero misure specifiche. E dare, infine, più peso alla questione delle merci e agli scali minori. Lo schema di decreto del presidente della Repubblica che contiene il Piano nazionale sugli aeroporti, prima di tornare in Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva, è stato scandagliato dalle commissioni parlamentari di Camera e Senato (rispettivamente, Trasporti e Lavori pubblici). Rileggendo quei pareri, emerge una lista di richieste di modifica parecchio articolata al primo schema preparato dal Governo.

Fiumicino, suolo di hub nazionale
Le richieste di modifica di deputati e senatori al testo del Governo partivano dagli scali strategici che rivestono il ruolo di gate intercontinentali. Secondo il parere della commissione Lavori pubblici del Senato, con il piano andrebbe esplicitamente assegnato un ruolo di hub nazionale all'aeroporto di Roma Fiumicino, garantendo comunque a Milano Malpensa e a Venezia il ruolo di aeroporti intercontinentali, «in modo da consentire lo sviluppo delle relative rotte in arrivo e in partenza e dei conseguenti investimenti».

Più peso per Genova
Anche l'elenco degli aeroporti di rilevanza strategica andrebbe rivisto. Sempre Palazzo Madama ha chiesto l'inserimento di Genova, «tenuto conto in particolare della sua classificazione fra gli aeroporti e i porti core della rete transeuropea di trasporto e della sua vicinanza a importanti snodi di comunicazione». Proprio in riferimento a questo, infatti, i pareri parlamentari lamentano uno scarso coordinamento tra la classificazione nazionale degli aeroporti realizzata dal piano e la programmazione europea: un problema che riguarda Genova, ma anche Bergamo, classificati come scali "core" nella rete europea Ten-T, ma classificati come semplici scali di interesse nazionale per il piano.

Taranto e Napoli
Una riflessione più attenta andrebbe fatta anche su Taranto, che meriterebbe l'ingresso nell'elenco delle infrastrutture di interesse nazionale. Mentre non convince la designazione di alcuni scali, non inclusi nelle reti europee, come di interesse nazionale: Salerno, Crotone, Cuneo, Rimini, Parma e Perugia. Un richiamo viene fatto anche su Napoli Capodichino. Si legge nel parere del Senato: «Esiste un problema di sicurezza nella gestione dei voli, legato alla congestione dello scalo, che supera in alcuni casi le soglie di traffico normalmente auspicabili». Sul punto il piano aeroporti dovrebbe intervenire. Senza dimenticare il destino degli scali minori, da precisare più nel dettaglio.

Equilibrio finanziario, servono i piani industriali
Sul fronte economico e finanziario, il piano chiede che gli scali dimostrino una situazione di perfetto equilibrio e siano, quindi, in grado di svolgere con tranquillità il loro ruolo nel bacino assegnato. Questo requisito, per il parere della Camera, «deve essere dimostrato fornendo un piano industriale, corredato da un piano economico finanziario, e deve riferirsi almeno a un triennio». Quindi, rispetto all'ipotesi iniziale del Governo, occorre meglio precisare come gli scali potranno rispettare questi requisiti.

Più peso alle merci
Infine, sul fronte dei traffici commerciali, bisogna «precisare e potenziare le misure definite nel piano nazionale degli aeroporti a sostegno dello sviluppo del trasporto aereo di merci». Nello schema di decreto sul punto si diceva poco. Invece il piano «dovrebbe orientarsi verso la concentrazione degli interventi su un numero limitato di scali effettivamente competitivi e dovrebbe privilegiare, piuttosto che la realizzazione di aeroporti esclusivamente dedicati al cargo, lo sviluppo di poli logistici in pochi aeroporti caratterizzati anche da un intenso traffico di passeggeri».

http://www.ediliziaeterritorio.ilso...no-e-genova-e-taranto-130036.php?uuid=ACnaCen