Aeroporto, Renzi impone l´armistizio tra Cassa e Benetton
ILARIA CIUTI
Aeroporto. Allo scadere del mandato del cda, tra fine marzo e inizio aprile, tutto può cambiare: consiglieri, l´amministratore delegato Fabio Battaggia, il presidente Michele Legnaioli. Sono già cambiati gli equilibri interni: più a favore della compagine fiorentina e meno di quella torinese di Aeroporti Holding cui partecipa anche Benetton. Anzi, dopo l´entrata in Adf, la società dello scalo, dell´Ente Cassa di Risparmio, l´offensiva per il potere da parte dei soci locali era già pronta. Ma Renzi non ha voluto lo scontro.
Non sarà più una dichiarazione di guerra. Si è scelto il compromesso: un governo condiviso in cui però Aeroporti Holding venga ridimensionata e i fiorentini e la loro voglia di sviluppo dell´aeroporto vengano valorizzati. Lo strumento è già pronto. Il nuovo statuto appena approvato dal cda è il preludio.
Lo statuto andava rivisto per essere adeguato alle nuove regole del codice civile. Nell´occasione si è deciso anche il passaggio da 17 a 13 consiglieri e dunque a un cda più operativo e si sono fatte alcune variazioni nei meccanismi elettorali. I soci pubblici non potranno più nominare direttamente i propri consiglieri, ma tutti, per qualsiasi nomina, dovranno sottoporsi al voto dell´assemblea dei soci. Come dire che, se anche Aeroporti Holding continuerà a indicare l´ad, non passerà nessuno che non sia gradito a tutti. Ecco perché ci si chiede se le attuali cariche non saranno rinnovate.
A sparigliare le carte è stato l´acquisto da parte dell´Ente Cassa di Risparmio del 17,5% delle azioni, la quota che prima era di Meridiana. Un´aggregazione tra l´Ente Cassa, i Panerai della Delta che a Peretola fanno servizio di aerotaxi e hanno appena rotto il patto di sindacato con Aeroporti Holding(12%), il 20% dei soci pubblici (Comune e Camere di commercio di Firenze e Prato) e il Monte dei Paschi (4%), avrebbe subito messo in minoranza Areoporti Holding (33,4%). Renzi si è opposto, d´altra parte Benetton è anche legato ad altre storie fiorentine, dal rifacimento della stazione da parte di Grandi Stazioni ai lavori di Autostrade.
Pare anche che il no del sindaco a un´avventura che l´Ente Cassa avrebbe corso volentieri non abbia mancato di provocare frizioni. Alla fine, il compromesso. Se si considera che per quell´epoca sarà anche cambiato governo regionale e la questione della pista parallela tornerà prepotentemente in tavola, è chiaro che Peretola attende la sua svolta. D´altra parte l´Ente Cassa non ha certo speso 28 milioni per non contare, ricorda il presidente della Camera di commercio, Vasco Galgani, che aggiunge: «Ma anche noi che abbiamo acquistato un ulteriore 0,7% arrivando adesso a oltre il 14 abbiamo voluto dare un segnale. Il nuovo statuto è il preludio a un governo più fiorentino, a un meccanismo più democratico che escluderà le imposizioni nelle scelte dei vertici e esalterà il valore degli uomini».
Intanto arriva un nuovo volo, quello per Bucarest che la Blue Air inaugurerà dal 28 marzo. Cinque voli la settimana che partono da Firenze alle 11 e arrivano a Bucarest alle 15, 29,90 euro a tratta. Serviranno ai rumeni ma anche agli imprenditori toscani che sempre più spesso vanno in Romania.
La Repubblica - Firenze
CIAO
_goa
ILARIA CIUTI
Aeroporto. Allo scadere del mandato del cda, tra fine marzo e inizio aprile, tutto può cambiare: consiglieri, l´amministratore delegato Fabio Battaggia, il presidente Michele Legnaioli. Sono già cambiati gli equilibri interni: più a favore della compagine fiorentina e meno di quella torinese di Aeroporti Holding cui partecipa anche Benetton. Anzi, dopo l´entrata in Adf, la società dello scalo, dell´Ente Cassa di Risparmio, l´offensiva per il potere da parte dei soci locali era già pronta. Ma Renzi non ha voluto lo scontro.
Non sarà più una dichiarazione di guerra. Si è scelto il compromesso: un governo condiviso in cui però Aeroporti Holding venga ridimensionata e i fiorentini e la loro voglia di sviluppo dell´aeroporto vengano valorizzati. Lo strumento è già pronto. Il nuovo statuto appena approvato dal cda è il preludio.
Lo statuto andava rivisto per essere adeguato alle nuove regole del codice civile. Nell´occasione si è deciso anche il passaggio da 17 a 13 consiglieri e dunque a un cda più operativo e si sono fatte alcune variazioni nei meccanismi elettorali. I soci pubblici non potranno più nominare direttamente i propri consiglieri, ma tutti, per qualsiasi nomina, dovranno sottoporsi al voto dell´assemblea dei soci. Come dire che, se anche Aeroporti Holding continuerà a indicare l´ad, non passerà nessuno che non sia gradito a tutti. Ecco perché ci si chiede se le attuali cariche non saranno rinnovate.
A sparigliare le carte è stato l´acquisto da parte dell´Ente Cassa di Risparmio del 17,5% delle azioni, la quota che prima era di Meridiana. Un´aggregazione tra l´Ente Cassa, i Panerai della Delta che a Peretola fanno servizio di aerotaxi e hanno appena rotto il patto di sindacato con Aeroporti Holding(12%), il 20% dei soci pubblici (Comune e Camere di commercio di Firenze e Prato) e il Monte dei Paschi (4%), avrebbe subito messo in minoranza Areoporti Holding (33,4%). Renzi si è opposto, d´altra parte Benetton è anche legato ad altre storie fiorentine, dal rifacimento della stazione da parte di Grandi Stazioni ai lavori di Autostrade.
Pare anche che il no del sindaco a un´avventura che l´Ente Cassa avrebbe corso volentieri non abbia mancato di provocare frizioni. Alla fine, il compromesso. Se si considera che per quell´epoca sarà anche cambiato governo regionale e la questione della pista parallela tornerà prepotentemente in tavola, è chiaro che Peretola attende la sua svolta. D´altra parte l´Ente Cassa non ha certo speso 28 milioni per non contare, ricorda il presidente della Camera di commercio, Vasco Galgani, che aggiunge: «Ma anche noi che abbiamo acquistato un ulteriore 0,7% arrivando adesso a oltre il 14 abbiamo voluto dare un segnale. Il nuovo statuto è il preludio a un governo più fiorentino, a un meccanismo più democratico che escluderà le imposizioni nelle scelte dei vertici e esalterà il valore degli uomini».
Intanto arriva un nuovo volo, quello per Bucarest che la Blue Air inaugurerà dal 28 marzo. Cinque voli la settimana che partono da Firenze alle 11 e arrivano a Bucarest alle 15, 29,90 euro a tratta. Serviranno ai rumeni ma anche agli imprenditori toscani che sempre più spesso vanno in Romania.
La Repubblica - Firenze
CIAO
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