Aeroporto di Firenze: aggiornamenti e novità


Anche il bus ATB da Orio alla citta' costa 1.50. Il fatto e' che non e' Bergamo la citta' dove va la maggioranza.

Comunque per Firenze era meglio avere un apt un pelo piu' lontano ma piu' grandino, e tenersi il proprio traffico. E mi scuso per l'ovvieta'.
 
Anche a Lisbona è Porto si arriva con la metro e relativo biglietto urbano:nel primo caso la tariffa è quella standard, nel secondo - a Porto la metro si paga per zone - è il biglietto "Z4" (quattro zone, per la periferia, si arriva fino a Z8) che costa 2,25 euro.
 

Nuova pista aeroporto di Firenze: la svolta​

Parere favorevole della commissione Via-Vas del Ministero dell’Ambiente al nuovo Masterplan

L’ampliamento di Peretola e il nuovo masterplan dell’aeroporto di Firenze sono ufficialmente in fase di rullaggio motori. Pronti per il decollo. Ad accenderli è stato il primo sì arrivato ieri da Roma al dossier che, lo scorso aprile, la Regione Toscana aveva inviato alla commissione di Via-Vas, l’organismo del ministero dell’Ambiente che si occupa della Valutazione di impatto ambientale e Valutazione ambientale strategica. Il verdetto della commissione: parere favorevole all’ampliamento, a patto di rispettare 13 prescrizioni. Per la Regione si tratta di una prima vittoria importante visto che, cinque anni fa, le prescrizioni furono 70.

Il parere della Commissione​

E adesso che succede? Il parere della commissione dovrà diventare parte di un decreto che sarà firmato dal ministero dell’Ambiente, non prima di aver ricevuto un altro parere necessario: quello del ministero dei Beni Culturali, in pratica il via libera della Soprintendenza. A questo punto l’iter prevede la trasmissione del decreto del ministero alla conferenza dei servizi. Soltanto dopo questo passaggio, almeno negli auspici dei favorevoli al nuovo aeroporto, potrebbe scattare il permesso per l’avvio dei lavori per l’ampliamento dello scalo fiorentino. Salvo intoppi i lavori potrebbero iniziare entro fine anno.



La linea del presidente Giani​

A imprimere un’accelerazione al delicato iter era stata proprio la Regione, con il governatore Eugenio Giani in prima linea. La mossa dello scorso aprile: dopo aver incassato il parere positivo espresso dal Nurv, il Nucleo Unificato regionale di verifica e valutazione degli investimenti pubblici, la Regione aveva approvato la ricognizione tecnica dei pareri per l’ampliamento del nuovo aeroporto e nuovo masterplan.

Il dossier, con tutti i documenti e il parere positivo della Regione, era stato poi trasmesso alla Commissione di Via-Vas. Che, ieri, ha formalizzato il primo parere positivo, anche se, al momento, le prescrizioni restano top secret. Dirimente sarà il peso adesso di prescrizioni ed eventuali sub-prescrizioni contenute. In base al nuovo progetto il cono di volo coinvolgerà circa mille residenti, contro gli attuali 40mila che si trovano fra Novoli, Peretola, Quaracchi e Mantignano.



Le caratteristiche della pista​

La nuova pista sarà lunga 2.200 metri contro i 1.650 di oggi. Il via libera riaccende la tensione politica interna alla nuova coalizione del centrosinistra con Cinquestelle (a cominciare dal patto in 23 punti) contrari, come i Comuni che da sempre dicono no all’ampliamento: Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Carmignano, Poggio a Caiano ma anche diversi comitati sorti contro la costruzione dell’opera che, secondo i piani di Toscana Aeroporti, potrebbe di aumentare il volume dei passeggeri da 3,6 milioni di passeggeri a 5,5 milioni. Tra i più strenui difensori del no anche l’attuale sindaco Lorenzo Falchi, uomo di punta di Avs alle Regionali.
 
Alura. Il buon Giacks3d ha copiaincollato -senza citarlo, cosa mica tanto corretta- un pezzo apparso questo pomeriggio sul sito del quotidiano fiorentino La Nazione.


La notizia al momento (ore 17:10) non è stata riportata dall'edizione fiorentina del Corriere della Sera e di Repubblica. Nulla sul sito di Toscana Aeroporti. Nulla neanche sul sito del Ministero: né il provvedimento né un comunicato stampa. Niente neanche da parte ENAC. Niente neppure sul sito dell'Associazione Valentino Giannotti, che segue le vicende aeroportuali fiorentine da anni.
Ma "le prescrizioni restano top secret": quindi al momento abbiamo quello che in gergo giornalistico si chiama un lancio di agenzia. Cioè la notizia, per giunta senza fonti. Quanto alla prescrizioni, 13 is megl di 70, ma se non si sa la portata di queste 13 stiamo parlando di nulla.
Wait and see.
 
Mi scusino i toscani. Alla mia tenera età ricordo simili proclami precedenti ma la svolta non l'ho ancora vista. Speriamo che succeda "in my living days"
Seguo le vicende dell'Aeroporto di Firenze dalla fine degli anni '80, ho visto un numero di studi, perizie, valutazioni che gli umani non possono nemmeno immaginare, e continuo a credere che arriverà prima il teletrasporto. 🖖
 
Sul sito della Nazione, sezione Firenze, altro articolo. A differenza del precedente, questa volta non firmato.


Di nuovo, niente appare sui sui siti istituzionali (MITE, ENAC, Toscana Aeroporti) e degli altri organi di informazioni. Il che fa decisamente pensare ad un leak -e che spiegherebbe la reazione che ho ottenuto quando ho cercato notizie-. Da quanto scritto le prescrizioni riguardano una serie di monitoraggi, principalmente acustici ed ambientali: gestione delle terre di scavo, delle acque, del rumore. Nei monitoraggi rientrano anche le aree protette e la conservazione di flora e fauna.
Una frase suona decisamene strana, la copioincollo:
Riflettori accessi anche sulle aree cosiddette protette. Qui l’asticella si alza, e il gruppo di esperti del Ministero chiede di individuare riserve ad hoc dove sarà vietata caccia e pesca, ogni tipo di manifestazione, ma anche il volo di aerei o droni. L’Enac, una volta realizzati gli spazi, dovrà “assicurarne la gestione”, in particolare per la zona del Vingone, osservata speciale in relazione alla tutela dell’avifauna migratoria.

Che l'ENAC debba occuparsi della gestione di queste aree, bah! In più, il toponimo "Vingone" riguarda un'area in sinistra idrografica dell'Arno nel comune di Scandicci, area attualmente sorvolata in atterraggio ma che un domani non sarebbe più interessata. A meno che questo Vingone sia uno dei tanti fossi e fossetti fessi della Piana, o si voglia far riferimento alla zona degli stagni di Focognano.
Altra frase ridanciana, virgolettata nel pezzo, riguarda il Fosso Reale -che costituisce l'intervento più importante dal punto di vista idraulico-: viene chiesto di garantire "il deflusso minimo delle acque per la vitalità e la mobilità delle specie": che ci siano pesci nel Fosso è altamente improbabile, al massimo quattro ranocchi.
Di nuovo, wait and see.
 
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Il fosso reale è, per i contrari alla nuova pista, una bomba ad orologeria. Si tratta di un canale artificiale, praticamente quasi sempre a secco.
Per i contrari, la sua deviazione, comporterà alluvioni devastanti in tutta la piana fiorentina.......
Trascurano totalmente la mole di interventi che, con l'attuazione del masterplan, andranno a MIGLIORARE la situazione idraulica attuale.

Sempre per certi contrari, invece, i 55.000mq di nuove costruzioni in progetto a Castello, i nuovi quartieri residenziali in progetto a Capalle, centri commerciali, capannoni che stanno venendo su come funghi in tutta la piana, sono "cemento buono".
 
Per quelle costruzioni niente vincoli riguardo al Parco della Piana. Come non ci sono stati vincoli per edificare nella zona del nuovo polo universitario a Sesto Fiorentino. Come per quelli nelle zone Osmannoro e Padule (sempre comune Sesto Fiorentino) nonché Pratignone (Calenzano).