Nervegna (PdL): "No all'uccisione di Rimini e Forlì a favore di Cervia"
FORLI' - "La proposta di riammodernare e potenziare l'aeroporto militare di Cervia Pisignano, che nel 2010 è destinato a chiudere prendendo il posto dei due aeroporti di Forlì e Rimini, non può trovare il nostro favore".
Commenta così Antonio Nervegna, consigliere regionale e capogruppo comunale PdL a Forlì, che aggiunge: "In realtà, a questo progetto manca la mission, non c‘è indagine preventiva sui costi e sui ricavi e le infrastrutture che dovrebbero essere create a supporto (una rete stradale capace di collegare la costa ferrarese e romagnola alla struttura mediante una metropolitana di superficie, ndr) sarebbero certamente onerose, presenterebbero costi insostenibili e da coprire in tempi lunghi! Persino la fattibilità dell'ampliamento dello scalo di Pisignano sulla carta è discutibile".
L'esponente azzurro ricorda che i due scali di Rimini e Forlì sono nati decine di anni fa (il Ridolfi nel 1936) e che nel corso degli anni sono stati finanziati con decine di milioni di euro.
"Gestione in passivo sì - puntualizza Nervegna - ma la loro importanza come aeroporti civili non è da mettere in discussione. Mollare ora sarebbe un ulteriore spreco di risorse pubbliche. Si tratta semmai di raggiungere una gestione virtuosa anche - come nel caso di Forlì - coinvolgendo tutte le istituzioni pubbliche e le forze imprenditoriali associate del comprensorio (aumentando il peso di Cesena) che ancora non hanno deciso di investire di tasca propria, promuovendo un'infrastruttura che come potenzialità continua a rimanere utile a tutto il territorio".
Fonte: Romagna Oggi
FORLI' - "La proposta di riammodernare e potenziare l'aeroporto militare di Cervia Pisignano, che nel 2010 è destinato a chiudere prendendo il posto dei due aeroporti di Forlì e Rimini, non può trovare il nostro favore".
Commenta così Antonio Nervegna, consigliere regionale e capogruppo comunale PdL a Forlì, che aggiunge: "In realtà, a questo progetto manca la mission, non c‘è indagine preventiva sui costi e sui ricavi e le infrastrutture che dovrebbero essere create a supporto (una rete stradale capace di collegare la costa ferrarese e romagnola alla struttura mediante una metropolitana di superficie, ndr) sarebbero certamente onerose, presenterebbero costi insostenibili e da coprire in tempi lunghi! Persino la fattibilità dell'ampliamento dello scalo di Pisignano sulla carta è discutibile".
L'esponente azzurro ricorda che i due scali di Rimini e Forlì sono nati decine di anni fa (il Ridolfi nel 1936) e che nel corso degli anni sono stati finanziati con decine di milioni di euro.
"Gestione in passivo sì - puntualizza Nervegna - ma la loro importanza come aeroporti civili non è da mettere in discussione. Mollare ora sarebbe un ulteriore spreco di risorse pubbliche. Si tratta semmai di raggiungere una gestione virtuosa anche - come nel caso di Forlì - coinvolgendo tutte le istituzioni pubbliche e le forze imprenditoriali associate del comprensorio (aumentando il peso di Cesena) che ancora non hanno deciso di investire di tasca propria, promuovendo un'infrastruttura che come potenzialità continua a rimanere utile a tutto il territorio".
Fonte: Romagna Oggi