Aeroporto Crotone, nessuna compagnia: Sacal si affida ad aerotaxi
Aeroporto Crotone, il mistero sulla compagnia aerea che dovrà effettuare i voli è sciolto. Semplicemente, non esiste alcuna compagnia. Per trasportare passeggeri in riva allo Ionio la Sacal non si è rivolta ad uno dei tanti vettori che volano per il mondo e pure sullo scalo di Lamezia; nessun nome altisonante come Lufthansa né collaudate compagnie low cost tipo Eurowings, Easy Jet o Blu Air. Sul Sant’Anna la società di gestione degli scali calabresi ha deciso di intraprendere un percorso sperimentale, lasciando che a gestire i collegamenti sia un trader, una sorta di mediatore che compra le tratte aeree, noleggia i velivoli e rivende l’intero pacchetto al miglior offerente. In questo caso la Sacal.
Aerotaxi
Il Crotonese del 18/11/2017
Uno scenario confermato da quanti hanno avuto la possibilità di dare una sbirciata all’accordo cui il presidente Arturo De Felice ha spesso fatto cenno negli ultimi tempi guardandosi bene, tuttavia, dallo svelarne i dettagli e, soprattutto, il nome della fantomatica compagnia. E a questo punto se ne comprendono le ragioni. Perché ad apporre la firma sul contratto sarebbe stato, appunto, un trader e non un normale vettore aereo. La questione, solo apparentemente complessa, starebbe in questi termini. Un soggetto societario che risponde al nome di ‘Fly Servus’ si impegna per un anno a effettuare i collegamenti sullo scalo Sant’Anna seppure non possieda lo status di compagnia e le relative autorizzazioni. Si rivolge, quindi, alla Common Sky, una società specializzata in servizi di aerotaxi con sede a Vienna e Linz, in Austria, circostanza dalla quale probabilmente sono scaturite le illazioni sul coinvolgimento di Austrian Airlines e Lufthansa. La Common Sky è in possesso del Coa (certificato operativo di volo) per cui insieme a Fly Servus costituisce una società di scopo per intraprendere l’avventura del Sant’Anna. Common Sky, tuttavia, dispone solo di una flotta di piccoli jet con capienza massima di dodici posti; per effettuare voli di linea, dunque, deve ricorrere al noleggio di appositi aerei con relativo personale di volo o, al più, acquistarli in leasing.
Le date ballerine
Una strada molto ardita quella intrapresa da Sacal il cui presidente ha annunciato trionfale la riapertura dello scalo crotonese per il prossimo 28 ottobre. Dunque addirittura con qualche giorno di anticipo rispetto alla data fatidica dell’1 dicembre annunciata circa un mese fa dallo stesso De Felice. La circostanza ha fatto emettere grida di giubilo tra quanti non hanno ben compreso la differenza tra riapertura dello scalo – che di per sè rappresenta comunque un grosso passo in avanti – e ripresa dei voli per la quale, ancora, non c’è alcuna data precisa. Anzi, non c’è più una data precisa come testimonia la dichiarazione rilasciata dal presidente Sacal in commissione vigilanza: “dal 28 novembre prossimo la struttura aeroportuale Sant’Anna di Crotone riaprirà dalle 7,30 fino ad oltre le 23 per oltre 16 ore giornaliere. Si tratta di un risultato positivo dovuto al fatto che entro il 27 saranno disponibili tutte le autorizzazioni e le abilitazioni relative ai controlli dei voli che presto saranno operativi”. Insomma, la certezza dell’1 dicembre si è trasformata in un vago “presto”.
De Felice vago
Di fronte alla richiesta di chiarimenti sull’identità del vettore, ancora una volta ha preferito rimanere sul vago. Il presidente Sacal, insomma, sembra conscio che sarà difficile far digerire ai crotonesi l’esperimento che intende attuare sul Sant’Anna e, a quanto pare, avrebbe rinunciato anche a tenere l’apposita conferenza stampa di presentazione. De Felice, peraltro, non ha nascosto una certa insofferenza verso i giornalisti che gli stanno con il fiato sul collo per avere informazioni sul destino dello scalo crotonese ma la consigliera Flora Sculco gli ha fatto notare che i cittadini hanno tutto il diritto di essere informati attraverso i mass media, tanto più che Sacal è una società partecipata anche dagli enti pubblici e ha il dovere di attuare il piano regionale dei trasporti approvato dall’assemblea calabrese che prevede lo sviluppo dei collegamenti aerei su Lamezia, Reggio e Crotone.
I dipendenti
Un mandato che De Felice, espressione proprio del governatore Mario Oliverio, ha assicurato di voler portare a termine, così come ha garantito che tutti i 27 lavoratori della ex società Sant’Anna saranno riassorbiti seppure in tempi diversi. In proposito il presidente Sacal ha reso noto che le selezioni del personale per lo scalo crotonese sarebbero terminate nella giornata di mercoledì 15 novembre. Un’altra spinosa questione che induce a tenere alta l’attenzione sulla vicenda aeroporto ma anche, come ha sottolineato Flora Sculco, “una maggiore conoscenza del merito delle questioni soprattutto da parte di esponenti politici che rivestono importanti cariche istituzionali e hanno il dovere di informarsi adeguatamente prima di dare informazioni fuorvianti ai cittadini per non alimentare false aspettative e ingenerare rabbia e delusione”.
http://www.ilcrotonese.it/aeroporto-crotone-nessuna-compagnia/
Aeroporto Crotone, il mistero sulla compagnia aerea che dovrà effettuare i voli è sciolto. Semplicemente, non esiste alcuna compagnia. Per trasportare passeggeri in riva allo Ionio la Sacal non si è rivolta ad uno dei tanti vettori che volano per il mondo e pure sullo scalo di Lamezia; nessun nome altisonante come Lufthansa né collaudate compagnie low cost tipo Eurowings, Easy Jet o Blu Air. Sul Sant’Anna la società di gestione degli scali calabresi ha deciso di intraprendere un percorso sperimentale, lasciando che a gestire i collegamenti sia un trader, una sorta di mediatore che compra le tratte aeree, noleggia i velivoli e rivende l’intero pacchetto al miglior offerente. In questo caso la Sacal.
Aerotaxi

Il Crotonese del 18/11/2017
Uno scenario confermato da quanti hanno avuto la possibilità di dare una sbirciata all’accordo cui il presidente Arturo De Felice ha spesso fatto cenno negli ultimi tempi guardandosi bene, tuttavia, dallo svelarne i dettagli e, soprattutto, il nome della fantomatica compagnia. E a questo punto se ne comprendono le ragioni. Perché ad apporre la firma sul contratto sarebbe stato, appunto, un trader e non un normale vettore aereo. La questione, solo apparentemente complessa, starebbe in questi termini. Un soggetto societario che risponde al nome di ‘Fly Servus’ si impegna per un anno a effettuare i collegamenti sullo scalo Sant’Anna seppure non possieda lo status di compagnia e le relative autorizzazioni. Si rivolge, quindi, alla Common Sky, una società specializzata in servizi di aerotaxi con sede a Vienna e Linz, in Austria, circostanza dalla quale probabilmente sono scaturite le illazioni sul coinvolgimento di Austrian Airlines e Lufthansa. La Common Sky è in possesso del Coa (certificato operativo di volo) per cui insieme a Fly Servus costituisce una società di scopo per intraprendere l’avventura del Sant’Anna. Common Sky, tuttavia, dispone solo di una flotta di piccoli jet con capienza massima di dodici posti; per effettuare voli di linea, dunque, deve ricorrere al noleggio di appositi aerei con relativo personale di volo o, al più, acquistarli in leasing.
Le date ballerine
Una strada molto ardita quella intrapresa da Sacal il cui presidente ha annunciato trionfale la riapertura dello scalo crotonese per il prossimo 28 ottobre. Dunque addirittura con qualche giorno di anticipo rispetto alla data fatidica dell’1 dicembre annunciata circa un mese fa dallo stesso De Felice. La circostanza ha fatto emettere grida di giubilo tra quanti non hanno ben compreso la differenza tra riapertura dello scalo – che di per sè rappresenta comunque un grosso passo in avanti – e ripresa dei voli per la quale, ancora, non c’è alcuna data precisa. Anzi, non c’è più una data precisa come testimonia la dichiarazione rilasciata dal presidente Sacal in commissione vigilanza: “dal 28 novembre prossimo la struttura aeroportuale Sant’Anna di Crotone riaprirà dalle 7,30 fino ad oltre le 23 per oltre 16 ore giornaliere. Si tratta di un risultato positivo dovuto al fatto che entro il 27 saranno disponibili tutte le autorizzazioni e le abilitazioni relative ai controlli dei voli che presto saranno operativi”. Insomma, la certezza dell’1 dicembre si è trasformata in un vago “presto”.
De Felice vago
Di fronte alla richiesta di chiarimenti sull’identità del vettore, ancora una volta ha preferito rimanere sul vago. Il presidente Sacal, insomma, sembra conscio che sarà difficile far digerire ai crotonesi l’esperimento che intende attuare sul Sant’Anna e, a quanto pare, avrebbe rinunciato anche a tenere l’apposita conferenza stampa di presentazione. De Felice, peraltro, non ha nascosto una certa insofferenza verso i giornalisti che gli stanno con il fiato sul collo per avere informazioni sul destino dello scalo crotonese ma la consigliera Flora Sculco gli ha fatto notare che i cittadini hanno tutto il diritto di essere informati attraverso i mass media, tanto più che Sacal è una società partecipata anche dagli enti pubblici e ha il dovere di attuare il piano regionale dei trasporti approvato dall’assemblea calabrese che prevede lo sviluppo dei collegamenti aerei su Lamezia, Reggio e Crotone.
I dipendenti
Un mandato che De Felice, espressione proprio del governatore Mario Oliverio, ha assicurato di voler portare a termine, così come ha garantito che tutti i 27 lavoratori della ex società Sant’Anna saranno riassorbiti seppure in tempi diversi. In proposito il presidente Sacal ha reso noto che le selezioni del personale per lo scalo crotonese sarebbero terminate nella giornata di mercoledì 15 novembre. Un’altra spinosa questione che induce a tenere alta l’attenzione sulla vicenda aeroporto ma anche, come ha sottolineato Flora Sculco, “una maggiore conoscenza del merito delle questioni soprattutto da parte di esponenti politici che rivestono importanti cariche istituzionali e hanno il dovere di informarsi adeguatamente prima di dare informazioni fuorvianti ai cittadini per non alimentare false aspettative e ingenerare rabbia e delusione”.
http://www.ilcrotonese.it/aeroporto-crotone-nessuna-compagnia/