Aeroporto Crotone, da dicembre riapre ai voli di linea


Aeroporto Crotone, nessuna compagnia: Sacal si affida ad aerotaxi

Aeroporto Crotone, il mistero sulla compagnia aerea che dovrà effettuare i voli è sciolto. Semplicemente, non esiste alcuna compagnia. Per trasportare passeggeri in riva allo Ionio la Sacal non si è rivolta ad uno dei tanti vettori che volano per il mondo e pure sullo scalo di Lamezia; nessun nome altisonante come Lufthansa né collaudate compagnie low cost tipo Eurowings, Easy Jet o Blu Air. Sul Sant’Anna la società di gestione degli scali calabresi ha deciso di intraprendere un percorso sperimentale, lasciando che a gestire i collegamenti sia un trader, una sorta di mediatore che compra le tratte aeree, noleggia i velivoli e rivende l’intero pacchetto al miglior offerente. In questo caso la Sacal.
Aerotaxi
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Il Crotonese del 18/11/2017

Uno scenario confermato da quanti hanno avuto la possibilità di dare una sbirciata all’accordo cui il presidente Arturo De Felice ha spesso fatto cenno negli ultimi tempi guardandosi bene, tuttavia, dallo svelarne i dettagli e, soprattutto, il nome della fantomatica compagnia. E a questo punto se ne comprendono le ragioni. Perché ad apporre la firma sul contratto sarebbe stato, appunto, un trader e non un normale vettore aereo. La questione, solo apparentemente complessa, starebbe in questi termini. Un soggetto societario che risponde al nome di ‘Fly Servus’ si impegna per un anno a effettuare i collegamenti sullo scalo Sant’Anna seppure non possieda lo status di compagnia e le relative autorizzazioni. Si rivolge, quindi, alla Common Sky, una società specializzata in servizi di aerotaxi con sede a Vienna e Linz, in Austria, circostanza dalla quale probabilmente sono scaturite le illazioni sul coinvolgimento di Austrian Airlines e Lufthansa. La Common Sky è in possesso del Coa (certificato operativo di volo) per cui insieme a Fly Servus costituisce una società di scopo per intraprendere l’avventura del Sant’Anna. Common Sky, tuttavia, dispone solo di una flotta di piccoli jet con capienza massima di dodici posti; per effettuare voli di linea, dunque, deve ricorrere al noleggio di appositi aerei con relativo personale di volo o, al più, acquistarli in leasing.

Le date ballerine

Una strada molto ardita quella intrapresa da Sacal il cui presidente ha annunciato trionfale la riapertura dello scalo crotonese per il prossimo 28 ottobre. Dunque addirittura con qualche giorno di anticipo rispetto alla data fatidica dell’1 dicembre annunciata circa un mese fa dallo stesso De Felice. La circostanza ha fatto emettere grida di giubilo tra quanti non hanno ben compreso la differenza tra riapertura dello scalo – che di per sè rappresenta comunque un grosso passo in avanti – e ripresa dei voli per la quale, ancora, non c’è alcuna data precisa. Anzi, non c’è più una data precisa come testimonia la dichiarazione rilasciata dal presidente Sacal in commissione vigilanza: “dal 28 novembre prossimo la struttura aeroportuale Sant’Anna di Crotone riaprirà dalle 7,30 fino ad oltre le 23 per oltre 16 ore giornaliere. Si tratta di un risultato positivo dovuto al fatto che entro il 27 saranno disponibili tutte le autorizzazioni e le abilitazioni relative ai controlli dei voli che presto saranno operativi”. Insomma, la certezza dell’1 dicembre si è trasformata in un vago “presto”.

De Felice vago

Di fronte alla richiesta di chiarimenti sull’identità del vettore, ancora una volta ha preferito rimanere sul vago. Il presidente Sacal, insomma, sembra conscio che sarà difficile far digerire ai crotonesi l’esperimento che intende attuare sul Sant’Anna e, a quanto pare, avrebbe rinunciato anche a tenere l’apposita conferenza stampa di presentazione. De Felice, peraltro, non ha nascosto una certa insofferenza verso i giornalisti che gli stanno con il fiato sul collo per avere informazioni sul destino dello scalo crotonese ma la consigliera Flora Sculco gli ha fatto notare che i cittadini hanno tutto il diritto di essere informati attraverso i mass media, tanto più che Sacal è una società partecipata anche dagli enti pubblici e ha il dovere di attuare il piano regionale dei trasporti approvato dall’assemblea calabrese che prevede lo sviluppo dei collegamenti aerei su Lamezia, Reggio e Crotone.

I dipendenti

Un mandato che De Felice, espressione proprio del governatore Mario Oliverio, ha assicurato di voler portare a termine, così come ha garantito che tutti i 27 lavoratori della ex società Sant’Anna saranno riassorbiti seppure in tempi diversi. In proposito il presidente Sacal ha reso noto che le selezioni del personale per lo scalo crotonese sarebbero terminate nella giornata di mercoledì 15 novembre. Un’altra spinosa questione che induce a tenere alta l’attenzione sulla vicenda aeroporto ma anche, come ha sottolineato Flora Sculco, “una maggiore conoscenza del merito delle questioni soprattutto da parte di esponenti politici che rivestono importanti cariche istituzionali e hanno il dovere di informarsi adeguatamente prima di dare informazioni fuorvianti ai cittadini per non alimentare false aspettative e ingenerare rabbia e delusione”.

http://www.ilcrotonese.it/aeroporto-crotone-nessuna-compagnia/
 
che roba! roba dell'altro mondo. In pratica il trader si rivolge alla societa' di aerotaxi che avrebbe si il Coa ma non gli aerei. Quindi si andra' di wetlease. In pratica 3 distinti soggetti anziche' un'unica compagnia aerea.
 
E che problema c'è ? Tanto nell' alto Jonio abbiamo fantastici pullman che ti portano fino a Milano in sole 14 ore...
Pretendere dei collegamenti bus veloci verso lamezia terme è troppo assurdo? Meglio pretendere un aeroporto sotto casa che non ha nessuna possibilità di "decollare"!!
 
Marco, concordo sul fatto che ci sia bisogno di collegamenti via terra efficienti e anche sul fatto che il Pitagora non possa essere un aeroporto idoneo a "decollare". Purtroppo la realtà dell'Alto Jonio deve fare i conti con collegamenti con Lamezia quasi inesistenti, c'è una sola compagnia di trasporti privata che opera due/tre corse al giorno e tutte arrivano a destinazione tra le 7 e le 9 e qualcosa orientativamente (scusa ma non ricordo gli orari precisi) e due delle quali a venti minuti di distanza l'una dall'altra dopo circa tre ore di viaggio, il che ti fa capire che non è possibile prendere un volo in primissima mattinata e dal pomeriggio in poi senza prendere la macchina o chiedere il " favore" a qualcuno e per il ritorno la situazione non migliora. Insomma sono linee regionali e interregionali che passano da Lamezia e si ci fermano. A tutto ciò bisogna aggiungere che la ferrovia praticamente non esiste, le "tecnologie" presenti sono paragonabili a quelle degli anni '40 e che si deve convivere con la SS106 che si può definire un campo minato visto l'alto numero di persone che muoiono ogni anno in incidenti stradali in questo tratto.
Con il mio commento volevo dire che come sempre, dopo tanti proclami, la gente di questa zona sarà, non di rado, costretta ad essere fortemente penalizzata in tema di mobilità rispetto al resto degli Italiani, pertanto la mia era una protesta nei confronti dell'amministrazione regionale e di chi ha i poteri per cambiare qualcosa perché dopo decenni in questa terra, in tema di trasporti, progressi ancora non se ne sono visti. Lungi da me pretendere un aeroporto " sotto casa" ttovandosi il Sant'Anna a 100 km da Lamezia e con un bacino d'utenza e un potenziale esiguo per poter essere efficiente 12 mesi l'anno.
 
Marco, concordo sul fatto che ci sia bisogno di collegamenti via terra efficienti e anche sul fatto che il Pitagora non possa essere un aeroporto idoneo a "decollare". Purtroppo la realtà dell'Alto Jonio deve fare i conti con collegamenti con Lamezia quasi inesistenti, c'è una sola compagnia di trasporti privata che opera due/tre corse al giorno e tutte arrivano a destinazione tra le 7 e le 9 e qualcosa orientativamente (scusa ma non ricordo gli orari precisi) e due delle quali a venti minuti di distanza l'una dall'altra dopo circa tre ore di viaggio, il che ti fa capire che non è possibile prendere un volo in primissima mattinata e dal pomeriggio in poi senza prendere la macchina o chiedere il " favore" a qualcuno e per il ritorno la situazione non migliora. Insomma sono linee regionali e interregionali che passano da Lamezia e si ci fermano. A tutto ciò bisogna aggiungere che la ferrovia praticamente non esiste, le "tecnologie" presenti sono paragonabili a quelle degli anni '40 e che si deve convivere con la SS106 che si può definire un campo minato visto l'alto numero di persone che muoiono ogni anno in incidenti stradali in questo tratto.
Con il mio commento volevo dire che come sempre, dopo tanti proclami, la gente di questa zona sarà, non di rado, costretta ad essere fortemente penalizzata in tema di mobilità rispetto al resto degli Italiani, pertanto la mia era una protesta nei confronti dell'amministrazione regionale e di chi ha i poteri per cambiare qualcosa perché dopo decenni in questa terra, in tema di trasporti, progressi ancora non se ne sono visti. Lungi da me pretendere un aeroporto " sotto casa" ttovandosi il Sant'Anna a 100 km da Lamezia e con un bacino d'utenza e un potenziale esiguo per poter essere efficiente 12 mesi l'anno.

Su questo mi trovi pienamente d'accordo... io per lavoro frequento spesso l'aeroporto di Bari e quello di Venezia... la differenza dell'organizzazione dei trasporti a terra e abissale.... da venezia tutti gli autobus di linea regionali si fermano.. permettendo una mobilità mto buona... a Bari le decine di autobus che passano a pochi km dall'apt tirano dritto .. poi si chiedono interventi infrastrutturali milionari come per Brindisi quando queste piccole deviazioni sarebbero possibili con costi se confrontati irrisori e di attivazione quasi immediata..
 
Su questo mi trovi pienamente d'accordo... io per lavoro frequento spesso l'aeroporto di Bari e quello di Venezia... la differenza dell'organizzazione dei trasporti a terra e abissale.... da venezia tutti gli autobus di linea regionali si fermano.. permettendo una mobilità mto buona... a Bari le decine di autobus che passano a pochi km dall'apt tirano dritto .. poi si chiedono interventi infrastrutturali milionari come per Brindisi quando queste piccole deviazioni sarebbero possibili con costi se confrontati irrisori e di attivazione quasi immediata..

So che vuoi dire. Pensa che in Puglia, e nel barese soprattutto, la situazione è di molto migliore rispetto alla Sibaritide e al resto dell'Alto Jonio, considera che a volte per diversi fattori ci conviene arrivare fino a Roma (6 ore e mezza di autobus fino alla stazione Tiburtina) per prendere un aereo.
Poi la questione aeroporti viene usata come strumento politico, tant'è che per le regionali, provinciali e comunali torna sempre in auge la costruzione dell'inutile aeroporto di Sibari, così come i voli per il Sant'Anna, con Ryanair,
che vennero attivati a ridosso delle regionali e vennero operati per circa un anno e mezzo e anche in quell' occasione, a parte i primi mesi, senza macchina era quasi impossibile poter arrivare all'aeroporto di Crotone dall'alto Jonio. Insomma si potrebbe stare interi giorni a parlare di questi argomenti, ma sembra che la situazione sia destinata a restare poco rosea per tanto altro tempo.
 
Marco, concordo sul fatto che ci sia bisogno di collegamenti via terra efficienti e anche sul fatto che il Pitagora non possa essere un aeroporto idoneo a "decollare". Purtroppo la realtà dell'Alto Jonio deve fare i conti con collegamenti con Lamezia quasi inesistenti, c'è una sola compagnia di trasporti privata che opera due/tre corse al giorno e tutte arrivano a destinazione tra le 7 e le 9 e qualcosa orientativamente (scusa ma non ricordo gli orari precisi) e due delle quali a venti minuti di distanza l'una dall'altra dopo circa tre ore di viaggio, il che ti fa capire che non è possibile prendere un volo in primissima mattinata e dal pomeriggio in poi senza prendere la macchina o chiedere il " favore" a qualcuno e per il ritorno la situazione non migliora. Insomma sono linee regionali e interregionali che passano da Lamezia e si ci fermano. A tutto ciò bisogna aggiungere che la ferrovia praticamente non esiste, le "tecnologie" presenti sono paragonabili a quelle degli anni '40 e che si deve convivere con la SS106 che si può definire un campo minato visto l'alto numero di persone che muoiono ogni anno in incidenti stradali in questo tratto.
Con il mio commento volevo dire che come sempre, dopo tanti proclami, la gente di questa zona sarà, non di rado, costretta ad essere fortemente penalizzata in tema di mobilità rispetto al resto degli Italiani, pertanto la mia era una protesta nei confronti dell'amministrazione regionale e di chi ha i poteri per cambiare qualcosa perché dopo decenni in questa terra, in tema di trasporti, progressi ancora non se ne sono visti. Lungi da me pretendere un aeroporto " sotto casa" ttovandosi il Sant'Anna a 100 km da Lamezia e con un bacino d'utenza e un potenziale esiguo per poter essere efficiente 12 mesi l'anno.

So che vuoi dire. Pensa che in Puglia, e nel barese soprattutto, la situazione è di molto migliore rispetto alla Sibaritide e al resto dell'Alto Jonio, considera che a volte per diversi fattori ci conviene arrivare fino a Roma (6 ore e mezza di autobus fino alla stazione Tiburtina) per prendere un aereo.
Poi la questione aeroporti viene usata come strumento politico, tant'è che per le regionali, provinciali e comunali torna sempre in auge la costruzione dell'inutile aeroporto di Sibari, così come i voli per il Sant'Anna, con Ryanair,
che vennero attivati a ridosso delle regionali e vennero operati per circa un anno e mezzo e anche in quell' occasione, a parte i primi mesi, senza macchina era quasi impossibile poter arrivare all'aeroporto di Crotone dall'alto Jonio. Insomma si potrebbe stare interi giorni a parlare di questi argomenti, ma sembra che la situazione sia destinata a restare poco rosea per tanto altro tempo.


Rispondo un po' in ordine sparso ma dandoti sostanzialmente ragione: (i) Crotone è collegata male con Lamezia; (ii) il Sant'Anna non svolge la funzione a cui sarebbe in teoria deputato - che è servire l'Alto Jonio; (iii) l'Alto Jonio sconta uno dei peggiori deficit infrastrutturali d'Italia. CRV ha però anche un grande merito: riesce a sintetizzare benissimo alcuni effetti perversi dell'approssimazione con cui si fanno le cose in Calabria.

Spesso CRV viene usato come esempio della critica ai piccoli aeroporti. Perché è inefficace (non svolge la sua funzione), è inefficiente (quel poco che fa, lo fa sperperando risorse) e racconta della goliardia con cui vengono fatte certe cose da quelle parti (vedi ultima irresistibile gag sull'aerotaxi). CRV giustifica quindi chi dice che "non si può pretendere un aeroportino ogni 100km", e tu stesso dici che pretendere un aeroporto a Sibari sarebbe ridicolo.

Pretendere un aeroporto a Sibari è invece l'unica cosa sensata che si sarebbe dovuto fare, chiarendo che parlo di un microscalo regionale con voli per FCO-MIL più qualche p2p nazionale/int'l d'estate. Un ipotetico SIB riuscirebbe a collegare un territorio che realmente soffre un isolamento territoriale, il tutto senza creare alcuna sovrapposizione con altri scali maggiori, e potrebbe davvero giustificare la logica della continuità territoriale, cioè potrebbe giustificare l'investimento pubblico sia in termini infrastrutturali che di co-marketing (la c.d. 'dottrina AHO', ormai affermatasi a Bruxelles).

Eppure l'aeroporto sta a Crotone (dove non serve e butta soldi) e non a Sibari (dove sarebbe comunque in rosso ma perlomeno giustificherebbe l'investimento pubblico).
Perché?
Innanzitutto perché a Crotone l'aeroporto già ci stava e a Sibari no, semplice: un conto è adeguare una struttura esistente e un altro è costruirla dal nulla. Poi perché, politicamente, l'Alto Jonio non conta un cazzo, e perdonami se la metto così ma è inutile che ci giriamo intorno. Infine per la combo di classe politica inetta + comunità locale che si fa mangiare in testa: chissenefrega di fare le cose bene, basta che assumete a mio cugino e che create un po' di indotto giornalistico in cui possiamo lagnarci dello Stato oppressore che non fa nulla per la Calabria.

Quindi l'effetto perverso qual è?
L'effetto perverso è che se uno critica CRV e TPS non sta criticando il concetto di scalo regionale a servizio di un territorio con problemi di isolamento, ma sta criticando invece una maniera sbagliata di affrontare e risolvere un problema reale. Dunque quando si parla di CRV, così quando si parla di TPS, lo si può fare per intrattenimento, lo si può fare per goliardia, lo si può fare per nostaligia di casa se si vive lontani, al massimo lo si può fare sperando in qualche piccola pezza messa qua e là, ma se è un discorso serio quello che si cerca, beh, tocca cercare altrove.

Aspè, non ho finito.
Il povero passeggero calabro bistrattato da tutti e costretto ad emigrare tra mille difficoltà mica è esente da colpe! Ti faccio un esempio pratico.

Mi muovo più o meno periodicamente sulla Roma-Lamezia, dove il miglior collegamento p2p è ormai l'alta velocità. Una volta arrivati a Sant'Eufemia con la Freccia delle 21 si pone però il problema di come arrivare a Lamezia centro o in qualsiasi altro posto della Calabria, a meno che tu non viva proprio davanti la stazione.

Ai pax della Freccia, Trenitalia offre un servizio di navetta con bus GT che parte 5 minuti dopo l'arrivo del treno e che ti porta a Lamezia centro e sullo Jonio (CZ Lido? Non ricordo). Il servizio è ottimo e veloce: personalmente impiego lo stesso tempo che impiegherei col mezzo privato per arrivare a casa.
Bene: sul bus non ho mai contato più di 7-8 persone, mentre decine sono le macchine di parenti e amici venuti a raccattare i viandanti.
Perché?
O meglio, siamo sicuri che i collegamenti in Calabria siano inadeguati? A me, ti dico la verità, sembrano p e r f e t t a m e n t e adeguati sulle richieste locali. Semmai è arrivato il momento di cambiare richieste.
 
Aeroporto di Crotone, Dieni: “vicenda grottesca”

“È sempre più grottesca e surreale la vicenda dell’aeroporto di Crotone, ancora chiuso malgrado gli annunci in pompa magna di Sacal e Regione”. Non usa mezzi termini la deputata del M5S Federica Dieni, che ormai da anni si occupa della drammatica situazione dei tre scali calabresi. «Il Sant’Anna – continua la parlamentare – avrebbe dovuto riprendere l’attività oggi ma, secondo quanto riferito da diversi organi di stampa, la ripresa dei voli, a un anno dallo stop, è ancora un’incognita. Eppure, negli ultimi mesi e settimane, il governatore Oliverio si è lanciato in mirabolanti annunci circa l’imminente ripresa dell’operatività dello scalo, spingendosi a cerchiare date definitive su un calendario che, probabilmente, non è quello gregoriano su cui noi tutti organizziamo la nostra vita». «Allo stato attuale – aggiunge Dieni –, l’aeroporto sarebbe agibile, senza però che vi sia alcuna prospettiva circa un’imminente ripresa dei voli. Perdurerebbero, infatti, problemi mai risolti come quelli relativi alla tassa per il servizio Enav necessario per garantire decolli e atterraggi in sicurezza. Un fatto grave che è nulla di fronte all’approssimazione con cui Regione e Sacal hanno affrontato la questione della ricerca di una nuova compagnia a cui affidare i collegamenti con il resto d’Italia. Al momento, l’unico risultato sarebbe il reclutamento di un broker, una specie di società di intermediazione che dovrebbe noleggiare gli aerei da altre compagnie per garantire il servizio. Basta solo questa storia per rendersi conto delle panzane rifilate per mesi ai cittadini della provincia di Crotone». «Il governatore la smetta di raccontare favole e dica come stanno le cose realmente e quando l’aeroporto di Crotone potrà davvero riprendere la sua attività. I calabresi – conclude la deputata – chiedono collegamenti efficaci e servizi sicuri, non di essere le vittime inconsapevoli delle nuove puntate di Scherzi a parte dirette da Oliverio”.


http://www.strettoweb.com/2017/11/a...vicenda-grottesca/631037/#TuPGAGzx5ZKOAikm.99
 
Allo scalo aeroportuale di Sant’Anna, tecnici e dipendenti sono al lavoro affinché tutti problemi esistenti vengano risolti.
Tutto, deve essere pronto per il primo volo, previsto per il prossimo 30 novembre.
A decollare dallo scalo aeroportuale di Sant’Anna sarà, come più volte sostenuto, il Crotone Calcio, che volerà con il trade mark flyservus.
La società del Crotone Calcio si è spesa molto in direzione della ripresa dell’attività dell’importante infrastruttura del crotonese.
Innumerevoli gli appelli del presidente Gianni Vrenna
Giovedì mattina dunque la pista tornerà a sentire il rombo dei motori di un aereo, cosa che non accadeva più dal novembre 2016.
Dopo il Piano di Emergenza attuato nella giornata del 27 novembre, nella giornata di oggi, 28 novembre, si è lavorato agli ultimi adempimenti burocratici, per ridare vita ad una struttura che ad oggi, visto lo stato in cui versano SS 106 e strada ferrata, rimane l’unico vera infrastruttura di collegamento con il resto del Paese.
Da questa mattina, la struttura dalle 07,00 alle 23,00 ha accolto i dipendenti e tecnici di Sacal che hanno avuto modo di prendere possesso delle loro postazioni ed è stata attivata la vigilanza, una delle novità rispetto al passato.
Per quanto concerne i voli, due le date che faranno registrare l’attività volativa: il 30 novembre e il 3 dicembre.
Entrambe le date ruotano intorno al mondo del calcio: la prima, come detto, riguarda il volo dell’Fc Crotone Calcio in occasione dell’impegno di Coppa Italia (a Genova), la seconda, quella del 3 dicembre, riguarda l’Udinese che atterrerà e ripartirà dal Sant’Anna per l’impegno di campionato.
La struttura aeroportuale di Sant’Anna dunque è operativa, il 30 l’ufficialità, ma affinché i crotonesi possano decollare e atterrare bisognerà aspettare la messa on line del sito della compagnia

https://wesud.it/video-aeroporto-sa...ne-calcio-volera-con-il-trade-mark-flyservus/
 
Partire l'8 gennaio non mi pare il massimo. Perdendo quel poco di traffico natalizio VFR poteva provare ad intercettare.


Fly Servus sbarca a Crotone: voli per Bologna, Milano, Roma e Londra


Prenderà il via l’8 gennaio 2018 l’operativo Fly Servus da Crotone. La compagnia aerea austriaca presente sul mercato da 15 anni attiverà 4 collegamenti nazionali e internazionali.
I voli, riporta italiavola.com, sono già prenotabili e permetteranno di raggiungere Bologna, Milano Malpensa, Roma e Londra Luton.
Tutte le rotte prevedono due frequenze a settimana. Il collegamento verso Londra Luton, nello specifico, sarà operato il venerdì e la domenica.
I collegamenti saranno operati con aeromobili Boeing 737. TTG

 
AEROPORTO SANT’ANNA: FLYSERVUS SI PRESENTA E SCRIVE AI CROTONESI

Con una lettera aperta, scritta in inglese che abbiamo provveduto a tradurre, FlyServus scrive ai crotonesi e a tutti i potenziali passeggeri.
Nella lettera aperta la società austriaca si presenta e illustra la sua politica di marketing e i prossimi passi che la porteranno a far decollare dall’8 gennaio i suoi aeromobili da e per Crotone.
Gentile Sig.ra / Sig
La nostra azienda Common Sky A & N Luftfahrt Gmbh, Austria che opera con il suo nome commerciale Flyservus è una compagnia aerea con sede in Austria, con sede a Vienna, fondata e operativa dal 2002
Operiamo i vari tipi di aeromobili partendo da un Business Jet fino alle dimensioni di un Artbus A 319
La nostra azienda è felice di iniziare l’operazione l’8 gennaio 2018 da e per Crotone.
Questo progetto è stato possibile solo grazie al grande coinvolgimento di De Felice, CEO di SACAL, che ha creduto a Crotone e non ha esitato a investire denaro e tempo, quindi l’aeroporto può essere riaperto dopo un anno
La nostra compagnia aerea offre prezzi fissi senza variazioni, senza costi nascosti per i passeggeri.
Abbiamo appreso in vari blog su Internet che i passeggeri credono che i nostri prezzi siano troppo alti, ma se si calcola
1. Nessun costo aggiuntivo di trasferimento da Crotone a un altro aeroporto
2. Bagagli inclusi nel prezzo del biglietto
3. Catering incluso nel prezzo del biglietto
4. I bambini fino a 2 anni viaggiano gratis … ..e molti altri vantaggi, i nostri prezzi sono molto attraenti per tutti.
Il nostro programma si basa sulle esigenze dei passeggeri che ruotano intorno a Crotone, in modo che possano partire la mattina, prendersi cura dei loro affari e fare ritorno in serata a casa in Calabria.
Nel momento in cui i passeggeri possono prenotare solo fino al 25 marzo 2018, quando l’orario invernale finirà
Entro la metà di gennaio 2018 verrà pubblicato anche il programma estivo e le prenotazioni potranno essere effettuate anche oltre marzo 2018
Capiamo che è stato difficile per le persone intorno a Crotone negli ultimi 12 mesi essere senza un aeroporto funzionante, ma poiché l’aeroporto è di nuovo aperto, faremo il miglior servizio possibile disponibile per i nostri nuovi viaggiatori.
Speriamo di dare il benvenuto a molti passeggeri a bordo del nostro Boeing 737 o Airbus A 319, che saranno entrambi collocati a Crotone come base di partenza
La nostra hotline di lingua italiana sarà operativa dal 1 ° gennaio 2018 per eventuali domande, ma per il momento tutti i passeggeri possono contattarci via e-mail: information@flyservus.com

https://wesud.it/aeroporto-santanna-flyservus-si-presenta-scrive-ai-crotonesi/
 
La sola lettura del comunicato fornisce la cifra esatta della ridicolaggine dell'operazione.
 
La sola lettura del comunicato fornisce la cifra esatta della ridicolaggine dell'operazione.

CVD
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Solo 47 prenotazioni, stop ai voli da Crotone

Il numero di biglietti venduti in 30 giorni è insufficiente a garantire il servizio. Lo ha annunciato la società Flyservus che provvederà a rimborsare i passeggeri. Per oggi prevista la riunione del Cda Sacal

CROTONE Non riprendono i voli all’aeroporto di Crotone. È la stessa società Flyservus a spiegare le ragioni del mancato decollo dello scalo, in un messaggio inviato ai 47 cittadini, che negli ultimi 30 giorni, avevano prenotato un volo dal Sant’Anna. Le prenotazioni sono insufficienti per potere garantire il servizio. Per il momento la Flyservus informa gli utenti che provvederà a restituire subito i soldi dei biglietti pagati. Della situazione è stata informata anche la Sacal, che ha detto: «Non abbiamo accettato la situazione di buon grado». Oggi la Sacal riunirà il consiglio di amministrazione per valutare la situazione. Ma c’è poco da valutare, l’aeroporto di Crotone resta aperto ma senza voli. Eppure, dicono dalla Sacal, il progetto della Flyservus era e resta ambizioso. Resta ambizioso, perché la compagnia spera di avere maggiore fortuna a partire dal prossimo 26 marzo. Significa che la Flyservus riproporrà voli a partire dal prossimo 26 marzo, addirittura con l’aggiunta di nuove tratte. Almeno questo dicono dalla Sacal. Intanto il primo tentativo è fallito, nonostante la compagnia abbia anche tentato di creare interesse abbassando i costi proposti al momento della presentazione del progetto. Avrebbe dovuto, comunque, valutare che anche l’aeroporto di Lamezia Terme nei mesi successivi alle feste di Natele e Capodanno subisce una crisi dovuta all’abbassamento dei volumi di traffico. Figurarsi se un aeroporto piccolo qual è quello di Crotone potesse garantire business in un periodo “morto”. L’aeroporto Sant’Anna andava aperto i primi di dicembre, così come era stato annunciato. I numeri di dicembre e della prima settimana di gennaio avrebbero consentito di equilibrare eventuali perdite nei mesi successivi. Sull’utenza, poi, ha anche influito la mancanza di fiducia, figlia naturale di annunci non seguiti da fatti.

Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it


https://www.laltrocorriere.it/solo-47-prenotazioni-stop-ai-voli-crotone/