Oggi, imbarcandomi su un volo da SAW a BLQ ho assistito a una scena di un passeggero pachistano diretto in Regno Unito a cui è stato rifiutato l'imbarco in mancanza di un visto Schengen valido, dal momento che a BLQ non esiste alcuna zona di transito internazionale. Premesso che aveva due prenotazioni separate e gli sarebbe stato negato l'imbarco in ogni caso, ho pensato a quali aeroporti in Italia effettivamente permettano il transito da un paese non Schengen a un altro senza dover passare il controllo passaporti. Oltre a Fiumicino, Malpensa e Venezia, ce ne sono altri?
Aeroporti italiani con zone di transito internazionali
- Autore Discussione edo01
- Data d'inizio
Non basta solo la zona di transito per evitare i controlli
Paesi i cui cittadini sono soggetti a visto di transito aeroportuale (Art. 3 Reg. CE n. 810/2009)
I cittadini dei seguenti Paesi sono soggetti ad obbligo di visto di transito aeroportuale (VTA) per l’Italia:
Afghanistan, Bangladesh, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Ghana, Iran, Iraq, Nigeria, Pakistan, Somalia, Sri Lanka, Senegal, Siria, Tagikistan, Uzbekistan.
Paesi i cui cittadini sono soggetti a visto di transito aeroportuale (Art. 3 Reg. CE n. 810/2009)
I cittadini dei seguenti Paesi sono soggetti ad obbligo di visto di transito aeroportuale (VTA) per l’Italia:
Afghanistan, Bangladesh, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Ghana, Iran, Iraq, Nigeria, Pakistan, Somalia, Sri Lanka, Senegal, Siria, Tagikistan, Uzbekistan.
Il Visto di Transito Aeroportuale (tipo A) è un visto particolare, utilizzabile solo e soltanto per il transito nelle zone internazionali degli aeroporti situati nei territori degli Stati membri -non solo l'Italia- e non consente al titolare di entrare nello spazio Schengen. Lo rilascia il paese del primo o unico transito, ha durata di zero giorni ed è valido per uno o più transiti.
Se l'aeroporto scelto non ha una zona di transito internazionale il visto è rilasciabile, poiché per il rilascio deve essere presentato l'itinerario di viaggio con indicazione quindi dell'aeroporto di transito?
Se l'aeroporto scelto non ha una zona di transito internazionale il visto è rilasciabile, poiché per il rilascio deve essere presentato l'itinerario di viaggio con indicazione quindi dell'aeroporto di transito?
Va anche detto che, se aveva due prenotazioni separate e bagaglio, sarebbe comunque dovuto entrare in zona Schengen, ritirare il bagaglio e poi rifare il check-in.
Aveva un permesso di soggiorno britannico, che l’avrebbe autorizzato al transito senza VTA. Non aveva bagagli registrati ed era riuscito a fare il check-in online per il volo Ryanair successivo.Non basta solo la zona di transito per evitare i controlli
Paesi i cui cittadini sono soggetti a visto di transito aeroportuale (Art. 3 Reg. CE n. 810/2009)
I cittadini dei seguenti Paesi sono soggetti ad obbligo di visto di transito aeroportuale (VTA) per l’Italia:
Afghanistan, Bangladesh, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Ghana, Iran, Iraq, Nigeria, Pakistan, Somalia, Sri Lanka, Senegal, Siria, Tagikistan, Uzbekistan.
Tecnicamente non avrebbe avuto bisogno di uscire dalla zona di transito internazionale, tuttavia le compagnie aeree sarebbero responsabili in quanto avrebbero imbarcato un passeggero senza i documenti idonei per fare ingresso in Italia.
Questa, purtroppo, è la dimostrazione di come il “fai da te” (e alcune OTA spregiudicate tipo Kiwi) possono causare danni.
E' anche vero che l OTA non sa che passaporto hai! Sta' a chi acquista prendere precauzioni e informazioni
Visas - General Information and VFS centres
As of 28th June 2024, UK residents holding a valid UK Biometric Residence Permit do not require a transit visa any longer in order to transit through an Italian airport.
This exemption applies to holders of valid UK Biometric Residence Permit Cards only. Please note: A valid UK visa does not exempt you from visa requirements for a transit through Italy.
Secondo quanto riportato dal Consolato Italiano a Londra, i titolari di permesso di soggiorno biometrico (BRP) sono esenti. Tuttavia l'esenzione non si applica ai visti né ai titolari di ETA o di un visto elettronico (eVisa).
Mi pare di capire che nel Regno di Sua Maestà, i permessi di soggiorno BRP sono scaduti: attualmente sono validi solo gli e-visa, tramite lo UKVI.
Tra l'altro sul sito dell'aeroporto di Bologna c'è proprio scritto (anche tradotto):
L'aeroporto di FCO è quello più esaustivo:
A MXP o VCE i transiti sono possibili (entrambi non riportano informazioni sui propri siti web), ma dovrebbero essere tutti self connection; anche perché, logicamente, quale compagnia dovrebbe venderti un biglietto da un Paese extra Schengen con scalo a MXP e destinazione extra Schengen? Piuttosto userebbero gli hub di altre compagnie della stessa joint venture o della stessa alleanza.
Potrebbe, forse, succedere solo in situazione straordinarie, come in caso di riprotezioni con itinerari creativi.
In alcuni, come a BLQ o BGY, ci sono aree di transito solo per chi arriva dall'area Schengen, che permettono di restare in air side.
Diversamente, in tutti gli altri si è obbligati ad uscire e ad attraversare nuovamente i controlli di sicurezza.
Ultima modifica:
MXP ha due voli in quinta libertà: uno di SQ per BCN e l’altro EK per JFK. Secondo le normative europee i passeggeri in prosecuzione dovrebbero sbarcare e rifare i controlli di sicurezza (se previsto). Pertanto, l’area transiti internazionali è presente e operativa su questo scalo (anche se per numeri molto risicati)
A VCE l’area è presente (ovvero esiste il varco transiti NS>NS) tuttavia è pressoché inutilizzata in quanto nessuna compagnia vende itinerari con una connessione al Marco Polo.
Da flyertalk un utente ha scritto che a BCN per il volo di SQ ci sono i gate separati: per chi è diretto a MXP, è considerato un volo domestico Schengen, mentre per chi è diretto a SIN c'è il controllo dei passaporti (così si evitano di far scendere inutilmente i passeggeri); immagino sia identico a MXP.
EK ha dei codeshare con AZ, quindi i transiti li vende da FCO.
Era così durante il covid e per un periodo immediatamente successivo, penso a causa delle differenti restrizioni di viaggio (UE/non-UE). I pax in transito rimangono esentati dal dover scendere.
La normativa Schengen è abbastanza chiara e prevede che i voli in prosecuzione non possano trasportare passeggeri “misti”, pertanto tutti devono passare il controllo passaporti.
Ho visto in diversi video che vengono apposti dei timbri “Schengen” sulle carte d’imbarco (penso per autorizzare i passeggeri all’imbarco con la sola carta d’identità).