Aeroporti in Sicilia: Trapani e Palermo saranno accorpati?


Se siamo d'accordo (e lo sono tutti) che due aeroporti a 40m di distanza per una zona come la sicilia orientale sono eccessivi, trovo ridicolo come si possa argomentare, che Birgi sia il futuro per la città di Palermo. E mi dispiace dirlo, perché qui si parla di Palermo.

Trapani, Mazara, Marsala, nonostante siano realta turistiche ed economiche interessanti (e bellissime località) non hanno la forza demografica, sociale ed industriale per poter ambire ad un'aeroporto "tutto loro", e "sotto casa", quando ce ne e' uno ad un ora.

Per quanto riguarda il turismo, e' indubbio che avere voli a 5 lire per Trapani ha influito positivamente, ci mancasse, sul turismo della zona. Pero' vedi, se poi questi voli scompaiono, perché gli enti non pagano, e i turisti spariscono nonostante possano raggiungere le stesse località con 30m in più di macchina da Palermo, allora bene cosi', perché significa che questo turismo non e' frutto di domanda reale. E' solo assistenzialismo. E' chiaro che questi tipi di contributi non dovrebbero esistere, per entrambi gli aeroporti. Pero' vedi, Palermo puo' tranquillamente navigare senza (e se non sei d'accordo significa che non capisci le dinamiche della domanda di trasporto), lo stesso non si puo' dire di Trapani.

La chiudo qui perché non penso sia veramente costruttivo conversare di qualcosa cosi' surreale.

Pero' prima di chiudere, voglio dirti una cosa. Aldilà delle tue idee francamente improponibili, spero tu non sia una di quelle persone che si e' lanciata alla ricerca delle uova d'oro (per esempio chi ha comprato a prezzi assurdi proprietà a san vito lo capo per affittarle a turisti a prezzi stupidi, o ha chiuso attività agricole per rincorrere il business dei turisti). Perché onestamente e' solo questo quello che mi dispiace, questo tipo di assistenzialismo ha distorto la domanda turistica (e conseguentemente i prezzi) ed ha creato o cambiato il tessuto sociale ed economico della zona, convertendo individui e famiglie nel nuovo business dei turisti. E queste sono le persone che purtroppo resteranno col cerino in mano quando la domanda si riaggiusterà secondo i criteri di mercato.

E' successo a Gallipoli, per altri motivi, e sta succedendo nel Trapanese.

Buona fortuna per tutto
 
Se siamo d'accordo (e lo sono tutti) che due aeroporti a 40m di distanza per una zona come la sicilia orientale sono eccessivi, trovo ridicolo come si possa argomentare, che Birgi sia il futuro per la città di Palermo. E mi dispiace dirlo, perché qui si parla di Palermo.

Trapani, Mazara, Marsala, nonostante siano realta turistiche ed economiche interessanti (e bellissime località) non hanno la forza demografica, sociale ed industriale per poter ambire ad un'aeroporto "tutto loro", e "sotto casa", quando ce ne e' uno ad un ora.

Per quanto riguarda il turismo, e' indubbio che avere voli a 5 lire per Trapani ha influito positivamente, ci mancasse, sul turismo della zona. Pero' vedi, se poi questi voli scompaiono, perché gli enti non pagano, e i turisti spariscono nonostante possano raggiungere le stesse località con 30m in più di macchina da Palermo, allora bene cosi', perché significa che questo turismo non e' frutto di domanda reale. E' solo assistenzialismo. E' chiaro che questi tipi di contributi non dovrebbero esistere, per entrambi gli aeroporti. Pero' vedi, Palermo puo' tranquillamente navigare senza (e se non sei d'accordo significa che non capisci le dinamiche della domanda di trasporto), lo stesso non si puo' dire di Trapani.

La chiudo qui perché non penso sia veramente costruttivo conversare di qualcosa cosi' surreale.

Pero' prima di chiudere, voglio dirti una cosa. Aldilà delle tue idee francamente improponibili, spero tu non sia una di quelle persone che si e' lanciata alla ricerca delle uova d'oro (per esempio chi ha comprato a prezzi assurdi proprietà a san vito lo capo per affittarle a turisti a prezzi stupidi, o ha chiuso attività agricole per rincorrere il business dei turisti). Perché onestamente e' solo questo quello che mi dispiace, questo tipo di assistenzialismo ha distorto la domanda turistica (e conseguentemente i prezzi) ed ha creato o cambiato il tessuto sociale ed economico della zona, convertendo individui e famiglie nel nuovo business dei turisti. E queste sono le persone che purtroppo resteranno col cerino in mano quando la domanda si riaggiusterà secondo i criteri di mercato.

E' successo a Gallipoli, per altri motivi, e sta succedendo nel Trapanese.

Buona fortuna per tutto

Sinceramente non ti seguo.
Sembra quasi tu abbia delle convinzioni, sicuramente legittime, ma precostituite.
Non mi sembra che tu abbia letto quello che ho scritto.
Per me Birgi può chiudere anche domani, ma non è che gli sprechi finiranno.... Se non si vuol capire dove sono e sono stati gli sprechi.
Buona fortuna per tutto anche a te
 
Birgi e Punta Raisi sempre più vicine: la società Airgest verso la fusione con la Gesap

Gli aeroporti di Trapani e Palermo potrebbero arrivare alla fusione. A chiederlo con atto di indirizzo formale all'Airgest è la Regione: la volontà sarebbe quella di fondere la società che gestisce l'aeroporto di Birgi con la Gesap, che si occupa dell'aeroporto Falcone-Borsellino.

Ipotesi non semplice e nemmeno imminente. Ci vorrà tempo - almeno dodici mesi - per capire se avverrà l'unione: prima l'Airgest avvierà le procedure per la propria valutazione aziendale. "Soltanto dopo – spiega Paolo Angius, presidente del CdA di Airgest -, avvieremo le procedure per arrivare, eventualmente, alla fusione tra le due società". GDS


 
Aeroporto Trapani Birgi, l’accorpamento scelta “disperata”

La sopravvivenza della struttura trapanese dipende dal nuovo assetto gestionale. La Regione siciliana punta alla fusione con un altro scalo tra Palermo e Catania

TRAPANI – Airgest dovrà fondersi con Palermo o Catania.
Il passaggio sarà obbligato se la società che gestisce l’aeroporto di Trapani vuole salvarsi e reggersi sulle sue gambe i un prossimo futuro. Il governo regionale, che detiene il 99 per cento delle azioni dell’Airgest, ha ribadito questa come unica soluzione per evitare la chiusura dello scalo trapanese sempre più in crisi.

“La nuova strategia aeroportuale siciliana richiede, necessariamente, la razionalizzazione dei costi e il miglioramento dei servizi delle società di gestione degli aeroporti dell’Isola – affermano gli assessori regionali Mimmo Turano e Marco Falcone -. Per questo, su mandato del presidente della Regione Nello Musumeci, qualora non dovesse concretizzarsi l’intesa tra l’Airgest e la Gesap di Palermo per la creazione di una unica società di gestione aeroportuale della Sicilia occidentale, abbiamo chiesto alla Sac di individuare un percorso per valutare la possibilità di una aggregazione tra gli scali di Catania, Comiso e Trapani”.

Già in questi giorni il commissario dell’Irsap, Giovanni Perino, su espressa richiesta del governo siciliano ha rappresentato all’assemblea dei soci di Sac l’opportunità di avviare trattative per l’acquisizione del controllo di Airgest, pur rimanendo privilegiata e razionale l’idea di un unico soggetto di gestione degli aeroporti della Sicilia occidentale.

“Definire l’acquisizione di Soaco da parte della Sac e individuare un percorso per aggregare anche Trapani, in alternativa alla trattativa già avviata con Palermo – sostengono ancora Turano e Falcone – sono due passaggi fondamentali per realizzare il progetto del presidente Musumeci sulla razionalizzazione del sistema aeroportuale in Sicilia. L’obiettivo del governo regionale, infatti, è favorire la creazione di una società unica per realizzare una concreta sinergia tra gli scali dell’Isola per migliorare i servizi, abbassare i costi e valorizzare i diversi territori in un’ottica di sviluppo economico e turistico”.

La Regione ha messo finora su Birgi 12 milioni e mezzo e altri 23 ne metterà per attivare le tratte sociali che collegheranno a breve l’aeroporto con Brindisi, Ancona, Trieste e Napoli. Manca solo il via libera del ministero a cui il piano è stato inviato. Da non dimenticare che è sempre in corso la gara per il co-marketing che assicurerebbe altri finanziamenti alle compagnie aeree.

https://qds.it/aeroporto-trapani-birgi-laccorpamento-scelta-disperata/#DSxFjuEdq6gKigAt.99
 
E' l'unica possibilità davvero.
Catania si sobbarca Comiso, Palermo si carica Trapani.

Accorpare le societa' di gestione e' solo un modo di nascondere le naturali perdite dell'uno ai profitti dell'altro. Non mi pare un modo per razionalizzazione i costi, ma piuttosto un escamotage per nasconderli.

Direi che avrebbe più senso chiudere sia Comiso che Trapani all'aviazione civile. Trapani e' superfluo, Comiso lo sarebbe senza dubbio se la Siracusa-Gela fosse completata.
 
Accorpare le societa' di gestione e' solo un modo di nascondere le naturali perdite dell'uno ai profitti dell'altro. Non mi pare un modo per razionalizzazione i costi, ma piuttosto un escamotage per nasconderli.

Direi che avrebbe più senso chiudere sia Comiso che Trapani all'aviazione civile. Trapani e' superfluo, Comiso lo sarebbe senza dubbio se la Siracusa-Gela fosse completata.

Allora chiudiamo anche Treviso? Riuscirebbe a stare sul mercato da sola Treviso senza Venezia ?


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Ultima modifica:
Accorpare le societa' di gestione e' solo un modo di nascondere le naturali perdite dell'uno ai profitti dell'altro. Non mi pare un modo per razionalizzazione i costi, ma piuttosto un escamotage per nasconderli.

Direi che avrebbe più senso chiudere sia Comiso che Trapani all'aviazione civile. Trapani e' superfluo, Comiso lo sarebbe senza dubbio se la Siracusa-Gela fosse completata.


Io parto dall'assunto che CIY e TPS non possono essere chiusi per decisione politica. Se fossimo nel campo delle intere ipotesi sarei d'accordo con te, ma direi che siamo già al livello dopo.
 
Io parto dall'assunto che CIY e TPS non possono essere chiusi per decisione politica. Se fossimo nel campo delle intere ipotesi sarei d'accordo con te, ma direi che siamo già al livello dopo.

Veramente se Tps si trova nella situazione attuale é proprio per decisione politica (trasferimento coatto nel 2013 delle quote della allora provincia di Trapani alla Regione Sicilia su decisione unilaterale della Regione Sicilia).

Poi trovo folle, ma qui sono sicuramente io ad esser di parte, inibire l'utilizzo (ma poi come ??) all'aviazione civile di una pista da 3km, aperta comunque tutto l'anno per servire l'aviazione militare, in una zona ad alto potenziale turistico sita nella parte (Pantelleria e Lampedusa escluse) più periferica del paese.


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Veramente se Tps si trova nella situazione attuale é proprio per decisione politica (trasferimento coatto nel 2013 delle quote della allora provincia di Trapani alla Regione Sicilia su decisione unilaterale della Regione Sicilia).

Poi trovo folle, ma qui sono sicuramente io ad esser di parte, inibire l'utilizzo (ma poi come ??) all'aviazione civile di una pista da 3km, aperta comunque tutto l'anno per servire l'aviazione militare, in una zona ad alto potenziale turistico sita nella parte (Pantelleria e Lampedusa escluse) più periferica del paese.


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Perdona se mi intrometto. Sulla potenzialità turistica della zona non si discute, però se le presenze turistiche sono diminuite quando FR ha abbandonato TPS, allora vuol dire la zona non risulta sufficientemente attrattiva. Di conseguenza, invece di sovvenzionare a fondo perduto compagnie come Ryanair, che si lavori sullo sviluppo infrastrutturale della provincia di Trapani per evitare di avere un turismo "drogato" dalle sovvenzioni di cui sopra.
 
Perdona se mi intrometto. Sulla potenzialità turistica della zona non si discute, però se le presenze turistiche sono diminuite quando FR ha abbandonato TPS, allora vuol dire la zona non risulta sufficientemente attrattiva. Di conseguenza, invece di sovvenzionare a fondo perduto compagnie come Ryanair, che si lavori sullo sviluppo infrastrutturale della provincia di Trapani per evitare di avere un turismo "drogato" dalle sovvenzioni di cui sopra.

Certo sono d'accordo con te.
Il problema è che nonostante le pressioni effettuate da anni a tutti i livelli dagli amministratori locali e dai politici nazionali (per assicurare il servizio ferroviario a livello dignitosi, per la liberalizzazione del trasporto su gomma, per lavori sulle infrastrutture portuali) lo Stato sembra fermarsi a Palermo.
Da queste parti non arriva un euro (e di euro c'è ne vorrebbero molti, sicuramente più degli incentivi alle compagnie aeree).
Se ti vuoi fare portavoce anche tu della nostra causa....

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Certo sono d'accordo con te.
Il problema è che nonostante le pressioni effettuate da anni a tutti i livelli dagli amministratori locali e dai politici nazionali (per assicurare il servizio ferroviario a livello dignitosi, per la liberalizzazione del trasporto su gomma, per lavori sulle infrastrutture portuali) lo Stato sembra fermarsi a Palermo.
Da queste parti non arriva un euro (e di euro c'è ne vorrebbero molti, sicuramente più degli incentivi alle compagnie aeree).
Se ti vuoi fare portavoce anche tu della nostra causa....

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Con piacere, ma non credere che a Palermo stiamo messi meglio, qui i fondi tornano al mittente perché non si rispettano i tempi stabiliti per l'esecuzione dei lavori...
 
Poi trovo folle, ma qui sono sicuramente io ad esser di parte, inibire l'utilizzo (ma poi come ??) all'aviazione civile di una pista da 3km, aperta comunque tutto l'anno per servire l'aviazione militare, in una zona ad alto potenziale turistico sita nella parte (Pantelleria e Lampedusa escluse) più periferica del paese.

Quello che dici potrebbe avere senso se per avere un aeroporto civile fosse necessaria solamente una pista. Tuttavia ci voglio infrastrutture per garantire check-in, sicurezza, servizi di sicurezza e mobilita dei passeggeri ed handling di terra. Se i costi di queste infrastrutture, che per grande parte sono fissi, non sono coperti dal naturale flusso di passeggeri, e se oltremodo c'e' un aeroporto con queste infrastrutture che copre non solo questo territorio ma una catchment ben più grande, con margini di capacita', allora chiudere Trapani, o qualsiasi aeroporto nelle stesse condizioni non e' follia, e' puro common sense. Con buona pace di persone che ovviamente essendo di parte non vedono, o non vogliano vedere, quanto sia semplice questo concetto.

Allora chiudiamo anche Treviso? Riuscirebbe a stare sul mercato da sola Treviso senza Venezia ?

Il paragone di Treviso non regge, per tanti motivi che nulla hanno a che vedere con Treviso e Trapani ma che hanno a che vedere con Venezia e Palermo. Venezia ha un attrattivita' turistica cosi alta che mai potrebbe sopperire con un solo aeroporto peraltro in una zona cosi' fragile dal punto di vista ecologico. Palermo e la sicilia orientale hanno esigenze inbound e outbound che possono essere tranquillamente coperte da un solo aeroporto, almeno per i prossimi 15 anni, e no, prima che la spari grossa, non Trapani, ma Palermo, e' un fatto corroborato non solo dalla logica, ma dal mercato.