Aeroclub, gli sprechi del leghista Leoni "Ha buttato via decine di migliaia di euro"


belumosi

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10 Dicembre 2007
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Aeroclub, gli sprechi del leghista Leoni "Ha buttato via decine di migliaia di euro"

IL CASO di CARLO PICOZZA

Aeroclub, gli sprechi del leghista Leoni
"Ha buttato via decine di migliaia di euro"


Con Bossi è uno dei fondatori del Carroccio. Nel suo ruolo di commissario all'Ente (l'Aci dell'aria) avrebbe attinto 15mila 700 euro per pagarsi gli avvocati. Poi ha 'intitolato' velivoli pubblici a Bossi, Calderoli, a se stesso e all'ex ministro Tremonti. Con il denaro dell'ente ha regalato un prezioso orologio a un attore che non ricorda di averlo mai ricevuto. Ma il governo Monti lo ha confermato nel ruolo

ROMA - "Si è rivolto ai giudici per ottenere il risarcimento di un danno personale ma, a causa persa, ha attinto 15mila 700 euro dalle casse dell'Aeroclub d'Italia per pagare le spese legali". Di più: "Ha intitolato 18 aerei pubblici agli amici della Lega nord, da Bossi a Calderoli, a se stesso e all'ex ministro Tremonti". Ancora: "Con migliaia di euro dell'ente ha regalato un prezioso orologio a un attore che non ricorda di averlo mai ricevuto". Con queste e altre accuse, finisce nel mirino dei magistrati il senatore leghista Giuseppe Leoni nelle vesti (che per molti non avrebbe dovuto indossare a causa di incompatibilità) di commissario dell'Aeroclub d'Italia, una sorta di Aci dell'aria. E mentre i magistrati amministrativi bocciano l'operato del leghista volante, il ministro Corrado Passera (Sviluppo economico e Infrastrutture) gli conferma la fiducia del governo.

È lungo l'elenco degli addebiti a Leoni, padano con le ali, strettissimo del "cerchio magico", che con Umberto Bossi, la moglie di questo, Manuela Marrone, e Roberto Maroni, è stato uno dei fondatori della Lega Nord: "Ha chiuso la prestigiosa scuola nazionale per elicotteristi di Lugo di Romagna, terra di Francesco Baracca", denunciano ancora gli avvocati Luca Basso e Luca Biagi, dirigenti dell'Aeci, "e gli elicotteri, rimasti inutilizzati per 8 anni dopo aver speso migliaia di euro per la sosta negli hangar, sono diventati inservibili con uno spreco intorno al milione". L'accoglimento del ricorso contro il pretestuoso commissariamento dell'Aeroclub romagnolo non è servito a cambiare il destino dei costosi velivoli e degli allievi rimasti senza scuola.

Le scelte del pilota verde sono ora al vaglio delle corti dei conti di Bologna, Firenze e delle procure di Vicenza e Roma. E mentre Leoni incassava la fiducia del ministro Passera, i magistrati amministrativi del Consiglio di Stato per la seconda volta hanno bocciato senza appello la sua proposta di statuto dell'ente. Cosa ha fatto Leoni lo racconta Luca Biagi, già proboviro dell'Aeroclub, che lo ha denunciato ai magistrati contabili: "Ha dichiarato alla Federazione aeronautica internazionale che l'Aeroclub italiano aveva oltre 200mila iscritti anziché poco più di 9mila e 500, per poter saldare un debito contratto da un'associazione privata, la "Turin loc" (partecipata dall'Aeroclub di Torino), facendo sborsare all'ente italiano una tassa di iscrizione alla Fai maggiorata di oltre 50mila euro". In altre parole, senza quella dichiarazione falsa, la Turin loc avrebbe dovuto sborsare più di 100mila euro di contributo alla Fai per il benestare all'organizzazione dei giochi mondiali dell'aria, i World air games del 2009 (da Losanna, la Fai aveva già deliberato di adire le vie legali per ottenere il pagamento della concessione). Ma la corte dei conti ha stimato il numero degli iscritti all'Aeci in poco meno di 10mila, sbugiardando così Leoni.

Anche l'altro avvocato, Luca Basso, presidente della Federazione nazionale volo libero, ha denunciato Leoni dopo essere stato minacciato di morte ("Ti uccido"), in occasione dei campionati internazionali di deltaplano nell'agosto scorso. "Ho presentato un esposto alla procura di Vicenza", spiega Basso, "forte della decina di interrogazioni parlamentari che mettono sotto accusa l'operato a dir poco personalistico del senatore-commissario". Già, le interrogazioni: il 26 aprile scorso, lo stesso ministro Piero Giarda (Rapporti con il Parlamento), era visibilmente sconcertato nel rispondere a quella di Enzo Raisi (Fl). "La nomina del senatore Leoni a commissario", ancora Basso, "sarebbe dovuta servire a ridurre spese e numero dei consiglieri ma dal 2010, con i tentativi di cambiare lo statuto e stravolgere l'assetto dell'Aeci estromettendo le Federazioni con i loro 25mila iscritti per rimpiazzarle con costose commissioni sottomesse al suo potere, ha fatto lievitare costi e sprechi per poter governare l'ente da ras, con potestà di nomina e revoca di ogni componente, di convocazione delle commissioni e di fissazione degli ordini del giorno".

Per bloccare la corsa di Leoni, "con cinque federazioni su nove (volo libero, alianti, paracadutisti, aeromodellisti, velivoli storici)", continua Basso, "abbiamo presentato un ricorso al Consiglio di Stato che ha rilevato vari profili di illegittimità alle proposte di nuovo statuto, di fatto bocciando l'operato del commissario che, comunque resta al suo posto". "Ha negato i fondi alle squadre nazionali per la partecipazione ai campionati europei", attaccano Basso e Biagi, "ma ha speso decine di migliaia di euro per ingaggiare attori e comparse per la festa annuale nella sede romana dell'ente".28 maggio 2012

http://inchieste.repubblica.it/it/r...l_mirino_dei_magistrati-36102927/?ref=HRER2-1
 
il mio aeroclub si e' sfederato molti anni fa dopo una sofferta decisione.
Oggi e' un'ASD ed un'ottima FTO.
E' stata di sicuro un'ottima scelta!
 
Se certe cose non facessero schifo, farebbero pena.
Non dico altro perché la politica non è per questo forum.