Aerei: dal 1° Gennaio le compagnie non-Ue devono pagare per le emissioni di CO2


AZ209

Utente Registrato
24 Ottobre 2006
16,944
71
Londra.
La decisione della Corte europea di giustizia di Lussemburgo

Aerei: le compagnie non-Ue devono pagare per le emissioni di CO2

Dal 1° gennaio. Si apre una guerra commerciale-politica con gli Usa e la Cina


MILANO - La Corte di giustizia dell'Unione europea ritiene valido il sistema Ets (Emission trading system) anche per il settore aereo. In pratica dal 1° gennaio 2012 le compagnie aeree dovranno pagare (compensare) per le emissioni di gas serra causate dai velivoli che atterrano nei 27 Paesi dell'Ue. I giudici europei di Lussemburgo hanno infatti respinto il ricorso presentato da alcune compagnie aeree statunitensi contrarie al provvedimento adottato dall'Ue nel 2008. «L'applicazione all'aviazione del sistema Ets non viola i principi di diritto internazionale né l'accordo Cieli aperti», dichiara la Corte. Nel 2008 l'Ue decise di obbligare tutte le compagnie aeree (europee e no) che volano nei Paesi Ue di compensare il 15% delle loro emissioni di anidride carbonica a partire dal 1° gennaio 2012. Le compagnie nordamericane hanno fatto ricorso ritenendo «discriminatoria» la normativa - alla quale si erano detti contrari 26 dei 36 membri dell'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile - anche compagnie asiatiche e russe avevano protestato.

COSTI - Secondo l'Ue i costi per i passeggeri della nuova normativa sono minimi: 1-2 euro a volo fino a un massimo di 12 euro a tratta per i voli transatlantici. Secondo il nuovo schema, a ogni compagnia aerea che atterra in Ue viene assegnata una quota di emissioni pari a poco meno della sua media storica. Se la quota viene superata, si possono comperare quote da altre compagnie che hanno emesso meno del limite assegnato. Per chi supera il limite sono previste sanzioni pari a 100 euro per ogni tonnellata di CO2, ma anche l'interdizione di atterraggio. Le compagnie americane hanno denunciato la «norma discriminatoria e una tassa sui carburanti proibita in base alla convenzione di Chicago» sui diritti d'aeroporto. Secondo la Corte di Lussemburgo, invece, la norma «non viola le norme internazionali».

RITORSIONI
- Dal piano commerciale, la questione è diventata politica. Infatti la Camera dei rappresentanti Usa ha adottato un progetto di legge che proibisce alle compagnie americane di accettare la norma europea. La Cina inoltre ha minacciato ritorsioni commerciali contro l'Ue, in particolare contro Airbus. Nonostante gli aerei emettano globalmente solo il 3% dei gas serra, le compagnie aeree sono tra le sorgenti a più rapido incremento (3-4% all'anno) e in particolare quelle americane sono responsabili del 50% della CO2 emessa dagli aerei commerciali in tutto il mondo. Le compagnie americane sommano il 10% delle emissioni aeree all'interno dell'Ue, mentre per le compagnie indiane e brasiliane la quota è dell'uno per cento a Paese.

AMBIENTALISTI
- La coalizione transatlantica di sei organizzazioni ambientaliste (le americane Center for Biological Diversity, Earthjustice, Environmental Defense Fund, e le europee Aviation Environment Federation, Transport & Environment e Wwf-Uk) plaude alla decisione della Corte di Lussemburgo. «La decisione odierna stabilisce che la normativa Ue non è contraria alla sovranità delle altre nazioni, e non riguarda i trattati internazionali», dice una nota della coalizione.

Redazione Online21 dicembre 2011 | 13:52
http://www.corriere.it/ambiente/11_...te_6f755356-2bc7-11e1-92c6-0bc88599d431.shtml
 
comunque anche se dovessero essere pochi euro non credo siano tanto pochi visto che le compagnie aeree guadagnano ben poco generalmente...
 
comunque anche se dovessero essere pochi euro non credo siano tanto pochi visto che le compagnie aeree guadagnano ben poco generalmente...

I conti delle compagnie non cambieranno. Tanto qualsiasi cifra sia, verrà poi automaticamente ribaltata sul passeggero.
Lo spirito alla base del provvedimento è: chi inquina deve compensare. Perché mai se tu vettore aereo operi nello spazio aereo UE dovresti esserne esentato?
 
le compagnie UE sono già soggette a un regolamento simile? se è cosí allora ci sta, se però cosí non fosse, mi sembrerebbe discriminatorio!
 
I conti delle compagnie non cambieranno. Tanto qualsiasi cifra sia, verrà poi automaticamente ribaltata sul passeggero.
Lo spirito alla base del provvedimento è: chi inquina deve compensare. Perché mai se tu vettore aereo operi nello spazio aereo UE dovresti esserne esentato?

La cosa interessante sarebbe sapere come vengono utilizzati i proventi di questa tassa. In teoria dovrebbero servire per mettere in atto una serie di iniziative tese a diminuire l'inquinamento acustico e ambientale intorno agli aereoporti ma ho molti dubbi che venga realmente usata in questo modo e non semplicemente per fare cassa
 
La cosa interessante sarebbe sapere come vengono utilizzati i proventi di questa tassa. In teoria dovrebbero servire per mettere in atto una serie di iniziative tese a diminuire l'inquinamento acustico e ambientale intorno agli aereoporti ma ho molti dubbi che venga realmente usata in questo modo e non semplicemente per fare cassa

Scusami ma come fai ed eliminare l'inquinamento acustico (o a ridurlo)? Fai decollare aerei solo che garantiscono variometro pitch up 10000ft/min?
 
Altre tasse, con la crisi che divora le compagnie aeree giorno dopo giorno. E' l'ennesimo provvedimento malsano della UE, frutto del fanatismo ambientalista, rivolto poi al settore che meno inquina. Semplicemente vergognoso, per me.
 
I conti delle compagnie non cambieranno. Tanto qualsiasi cifra sia, verrà poi automaticamente ribaltata sul passeggero.

Quoto!
Mi sembra di ricordare che U2 nella prenotazione dei biglietti dava la possibilità, facoltativa, al pax di pagare un contributo per il CO2 durante il la procedura di prenotazione del biglietto! Ora la inseriranno, di default, tra le tasse!
 
La cosa interessante sarebbe sapere come vengono utilizzati i proventi di questa tassa. In teoria dovrebbero servire per mettere in atto una serie di iniziative tese a diminuire l'inquinamento acustico e ambientale intorno agli aereoporti ma ho molti dubbi che venga realmente usata in questo modo e non semplicemente per fare cassa

In teoria non è proprio così, la ratio di fondo di questa tassa è di spingere le compagnie a rinnovare le flotte e/o a preferire aerei meno inquinanti. Oltre al fatto che non è obbligatorio pagare alla UE per la CO2 in eccesso ma si possono acquisire crediti finanziando tutta una lista di progetti (certificati da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, le Nazioni Unite) in paesi in via di sviluppo. Oltre, ovviamente, a poterli comprare da compagnie più eco-friendly che non raggiungono la quota massima stabilita dalla UE.
 
Non so se te ne sei accorto ma l'inquinamento e le sfide ambientali saranno la grande causa planetaria per i prossimi 100 anni.
Altrimenti siamo belli e fottuti tutti.
Il "fantatismo" c'è, come in ogni campo, ma far pagare chi inquina non è fanatismo. E' buonsenso.
Che l'aereo non inquini è una favola. Anche se siamo appassionati di aviazione è inutile far finta di niente.
E' forse vergognoso preoccuparsi della salute di tutti e cercare di fare qualcosa per rimediare?
Sarebbe ora di capire che è finito per sempre il tempo dei benefit naturali gratis.
 
Mi spiace dirtelo ma sei fuori strada.. il fanatismo sicuramente esiste, ma l' ecosostenibilita' ambientale e' un dovere di tutti noi. Proprio per questo motivo, le cause automobilistiche sperimentano motori ad alimentazioni alternative, le compagnie aeree testano nuovi combustibili a ridotto impatto ambientale.
Chi inquina, in questo momento, deve pagare. La salute pubblica, viene prima.

Poi se vuoi possiamo discutere dell' utilizzo di queste somme, ma questo non e' il forum adatto.


Altre tasse, con la crisi che divora le compagnie aeree giorno dopo giorno. E' l'ennesimo provvedimento malsano della UE, frutto del fanatismo ambientalista, rivolto poi al settore che meno inquina. Semplicemente vergognoso, per me.
 
Il "fantatismo" c'è, come in ogni campo, ma far pagare chi inquina non è fanatismo. E' buonsenso.
Oltre al fatto che i carbon offsetting (con il sistema dei crediti) è la base del protocollo di Kyoto e la compensazione non è nulla di nuovo ma esiste da anni in tantissimi settori. Solo l'aviazione (e pochissimi altri) era rimasta fuori.
 
Veramente chi sparava balle sui mezzi di trasporto non inquinanti erano i politically correct del treno. Non ho mai sentito nessuno affermare che l'aereo non inquini, anzi, più di una volta abbiamo assistito a crociate contro aerei, aeroporti etc., mosse da pregiudizi ed ignoranza diffuse. Penso sia invece appurato che è uno dei sistemi a più ridotto impatto ambientale, per non parlare del continuo miglioramento in termini di consumi ed emissioni che portano avanti i costruttori come anche le stesse compagnie aeree. Quest'ultime, in particolare, non lo fanno certo per amore dell'ambiente ma per far quadrare i conti del carburante; alla fine, però, conta l'obiettivo ( che è lo stesso, cioè meno consumi e quindi meno emissioni ).
In tutto questo disegno non vedo alcuna traccia di ecosostenibilità, sinceramente, ma solo tanta ipocrisia da parte di certe categorie di politici/burocrati. Ma ha ragione UM78, non è assolutamente questo il luogo dove parlare di certe cose. Per cui chiudo qui il discorso: ad ognuno le sue idee sulla bontà o meno della direttiva.