Aeroporti Puglia aumenta le tariffe alle compagnie: Presto biglietti più cari?
di FRANCO GIULIANO
BARI - L'aumento dei diritti di imbarco sugli aerei rischia di essere un danno per il sistema turistico italiano. E' quanto sostiene Francois Bacchetta, Regional Manager per il sud Europa di easyJet, con riferimento alla manovra finanziaria varata dal Consiglio dei Ministri.
«Nel caso in cui venisse approvata - dice - l'addizionale comunale di 1 euro sui diritti di imbarco dei passeggeri in arrivo e in partenza dagli aeroporti italiani, sarebbe l'ennesimo duro colpo per le compagnie aeree, insieme al progetto di aumentare di 3 euro i diritti d'imbarco per i passeggeri nei principali aeroporti italiani. Il rischio e' quello di penalizzare fortemente sia i consumatori italiani sia le compagnie aeree e di mettere in pericolo, in tempi già difficili, l'intero sistema turistico italiano».
A prescindere da questa decisione che dovrebbe essere presa nelle prossime ore, quando si conosceranno i dettagli della manovra finanziaria del governo, in Puglia con l'entrata in vigore del nuovo contratto di Programma tra Enac e Seap, stipulato ad ottobre del 2009 (sia per Bari che per Brindisi), ci sarà un un aumento delle tariffe di handilng applicate dalla Seap alle compagnie.
Per Brindisi il nuovo contratto di programma è entrato in vigore il 23 aprile e le nuove tariffe praticate dalla Seap alle compagnie sono applicabili già dal 13 di maggio; per Bari invece le nuove tariffe previste dal contratto sono entrate in vigore il 25 maggio e saranno applicabili dal prossimo 14 giugno.
Da questa operazione la Seap calcola di incassare in media 1 euro in più per ogni passeggero che moltiplicato per i circa tre milioni di passeggeri significa 3 milioni di euro in più nelle casse della società di gestione degli aeroporti pugliesi. «Somme - spiega il direttore generale di Aeroporti di Puglia - che investire in infrastrutture e miglioramento dell'offerta al passeggero».
Ma chi pagherà gli aumenti? Il passeggero, naturalmente. «Le compagnie - spiegano sempre alla Seap - calcoleranno le nuove tariffe dei biglietti anche sulla base dei costi che dovranno sopportare per atterrare su un determinato scalo».
Parte dei diritti infatti confluiscono nelle tariffe dei biglietti. Insomma se si calcola l'aumento di circa 1 ero previsto dalla Manovra per quanto riguarda le compagnie low cost che atterrano nei maggiori scali (collegati con quelli pugliesi e dunque con una ricadura indiretta sulle tariffe dei biglietti su queste tratte) e la media di 1 euro (ma il direttore Enac di Bari calcola anche importi maggiori) è facile calcolare l'aumento medio dei biglietti che i passeggeri da e per la Puglia si troveranno come aumento.
E pur vero che l'adeguamento delle tariffe di handiling applicate alle compagne (atterraggio, sosta aeromobili, pulizia aerei, etc) saranno investiti nelle infrastrutture; è pur vero, anche, come puntualizza Adp che quelle tariffe erano «ferme da dieci»; è pur vero che senza diritti non si fanno investimenti in infrastrutture. Ma è vero anche che a pagare saranno sempre e comunque i passeggeri, giacchè se le compagnie avranno maggiori costi, questi saranno spalmati sui biglietti che i passeggeri pagheranno.
La mazzata degli aumenti è un dato questo rilevato anche da Confartigianato ad aprile. Ancor prima cioè del nuovo "Contratto di programma" siglato qualche settimana fa tra Aeroporti di Puglia e Enac. Figuriamoci ora.
fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it
La notizia in video: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/TV/index.php?id_categoria=5&id_ansalive=16411
di FRANCO GIULIANO
BARI - L'aumento dei diritti di imbarco sugli aerei rischia di essere un danno per il sistema turistico italiano. E' quanto sostiene Francois Bacchetta, Regional Manager per il sud Europa di easyJet, con riferimento alla manovra finanziaria varata dal Consiglio dei Ministri.
«Nel caso in cui venisse approvata - dice - l'addizionale comunale di 1 euro sui diritti di imbarco dei passeggeri in arrivo e in partenza dagli aeroporti italiani, sarebbe l'ennesimo duro colpo per le compagnie aeree, insieme al progetto di aumentare di 3 euro i diritti d'imbarco per i passeggeri nei principali aeroporti italiani. Il rischio e' quello di penalizzare fortemente sia i consumatori italiani sia le compagnie aeree e di mettere in pericolo, in tempi già difficili, l'intero sistema turistico italiano».
A prescindere da questa decisione che dovrebbe essere presa nelle prossime ore, quando si conosceranno i dettagli della manovra finanziaria del governo, in Puglia con l'entrata in vigore del nuovo contratto di Programma tra Enac e Seap, stipulato ad ottobre del 2009 (sia per Bari che per Brindisi), ci sarà un un aumento delle tariffe di handilng applicate dalla Seap alle compagnie.
Per Brindisi il nuovo contratto di programma è entrato in vigore il 23 aprile e le nuove tariffe praticate dalla Seap alle compagnie sono applicabili già dal 13 di maggio; per Bari invece le nuove tariffe previste dal contratto sono entrate in vigore il 25 maggio e saranno applicabili dal prossimo 14 giugno.
Da questa operazione la Seap calcola di incassare in media 1 euro in più per ogni passeggero che moltiplicato per i circa tre milioni di passeggeri significa 3 milioni di euro in più nelle casse della società di gestione degli aeroporti pugliesi. «Somme - spiega il direttore generale di Aeroporti di Puglia - che investire in infrastrutture e miglioramento dell'offerta al passeggero».
Ma chi pagherà gli aumenti? Il passeggero, naturalmente. «Le compagnie - spiegano sempre alla Seap - calcoleranno le nuove tariffe dei biglietti anche sulla base dei costi che dovranno sopportare per atterrare su un determinato scalo».
Parte dei diritti infatti confluiscono nelle tariffe dei biglietti. Insomma se si calcola l'aumento di circa 1 ero previsto dalla Manovra per quanto riguarda le compagnie low cost che atterrano nei maggiori scali (collegati con quelli pugliesi e dunque con una ricadura indiretta sulle tariffe dei biglietti su queste tratte) e la media di 1 euro (ma il direttore Enac di Bari calcola anche importi maggiori) è facile calcolare l'aumento medio dei biglietti che i passeggeri da e per la Puglia si troveranno come aumento.
E pur vero che l'adeguamento delle tariffe di handiling applicate alle compagne (atterraggio, sosta aeromobili, pulizia aerei, etc) saranno investiti nelle infrastrutture; è pur vero, anche, come puntualizza Adp che quelle tariffe erano «ferme da dieci»; è pur vero che senza diritti non si fanno investimenti in infrastrutture. Ma è vero anche che a pagare saranno sempre e comunque i passeggeri, giacchè se le compagnie avranno maggiori costi, questi saranno spalmati sui biglietti che i passeggeri pagheranno.
La mazzata degli aumenti è un dato questo rilevato anche da Confartigianato ad aprile. Ancor prima cioè del nuovo "Contratto di programma" siglato qualche settimana fa tra Aeroporti di Puglia e Enac. Figuriamoci ora.
fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it
La notizia in video: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/TV/index.php?id_categoria=5&id_ansalive=16411