Addizionale comunale diritti di imbarco


Ma perché, qual è il problema? Che ai comuni interessati non arrivano i soldi?

Credo che si voglia sapere se i soldi arrivano effettivamente e in quale misura a chi ne deve essere destinatario o se si "perdono" nei mille rivoli del bilancio statale. A me personalmente interesserebbe piu' sapere se queste varie addizionali succedutesi nel tempo abbiano oggi ancora una ragione valida di esistere o se semplicemente come spesso capita in questi casi si sono dimenticati di abolirle una volta venuti meno i presupposti e continuiamo a pagarle.
 
Credo che si voglia sapere se i soldi arrivano effettivamente e in quale misura a chi ne deve essere destinatario o se si "perdono" nei mille rivoli del bilancio statale.

E questa era la parte semplice e ci ero arrivato anche da solo. :)

Ma il quesito da dove nasce? Pura curiosità della serie "guà, e così complicato che i Comuni, secondo me, manco lo sanno. E poi mortacci loro m'alzano l'IMU", oppure si sta parlando con cognizione di causa?
 
oppure si sta parlando con cognizione di causa?

Decidi tu:
  • la quota del 2011 non pare essere mai stata pagata, con la scusa che sarebbe dovuta andare tutta a Trapani; a parte il fatto che era ingiusto, ed a mio avviso incostituzionale, usare quei soldi per quel fine (per me sacrosanto, ma i soldi li dovevano trovare altrove, non rubarli ai comuni!), i soldi del 2011 non sono mai arrivati a Trapani, tant'è che metà di quella cifra viene oggi promessa ad Airgest da un comma della legge di stabilità 2014, ma da altra fonte! Il governo si è perso quei soldi?
  • le quote degli altri anni, di cui ho trovato i riepiloghi, paiono sensibilmente inferiori a quanto ci si potesse aspettare. Mettiamo che ai Comuni spetti il 40% del primo Euro oltre i primi 30 milioni, il caso quindi più pessimistico. Già è una presa in giro per una tassa chiamata "comunale" che per il 2014 avrebbe un gettito previsto di 475 milioni, ma sono pur sempre 16 milioni di Euro da dividersi in una cinquantina di comuni. Però le cifre che vedo nei rendiconti sono molto ma molto minori. Come giustifica la cosa il governo?
  • la lista dei comuni è errata. Ad esempio manca Marsala, sul cui territorio comunale insiste la parte finale delle piste di Birgi, lato mare. Ci sono altri comuni sedi di sedime a cui il governo da 10 anni non trasferisce quanto dovuto?
 
Ma hai controllato se, Trapani a parte, in altre realtà aeroportuali anche piccole la cosa funziona?

Non chiedo per polemica, anzi. Se tu dovessi avere ragione sarebbe interessante come vicenda.
 
Ma hai controllato se, Trapani a parte, in altre realtà aeroportuali anche piccole la cosa funziona?

Non chiedo per polemica, anzi. Se tu dovessi avere ragione sarebbe interessante come vicenda.

Il riepilogo del 2012 ci dice che il Ministero dell'Interno ha distribuito Euro 2.579.998,00.
Ora, a parte il fatto che è allegato ad un decreto ministeriale 117855 del 5 Dicembre 2012, e mi chiedo se avranno dei veggenti per prevedere i dati d'imbarco del 2012 con 26 giorni d'anticipo, ma senza nemmeno andare a guardare i dati ENAC, gli imbarchi saranno stati suppergiù 75 milioni quell'anno. Nella lettura più restrittiva e pessimistica per i comuni di quella legge che mi viene in mente, avranno diritto al 40% del gettito determinato dal primo Euro, oltre i primi 30 milioni.
Dato che:
75m x 1€ = 75m€
E che:
75m€ - 30m€ = 45m€
E che:
45m€ * 40% = 18m€

Io vorrei capire dove sbaglio o dove sono finiti i 15,4 m€ che mancano all'appello.
Se si fosse sbagliato il Ministero, ogni Comune in quella lista avrebbe diritto a 7 volte la cifra invece ricevuta.
Questo senza nemmeno prendere in considerazione casi come quello di Marsala, a cui pare non diano nemmeno un posto nella lista attuale .. da 10 anni!
 
Il riepilogo del 2012 ci dice che il Ministero dell'Interno ha distribuito Euro 2.579.998,00.
Ora, a parte il fatto che è allegato ad un decreto ministeriale 117855 del 5 Dicembre 2012, e mi chiedo se avranno dei veggenti per prevedere i dati d'imbarco del 2012 con 26 giorni d'anticipo, ma senza nemmeno andare a guardare i dati ENAC, gli imbarchi saranno stati suppergiù 75 milioni quell'anno. Nella lettura più restrittiva e pessimistica per i comuni di quella legge che mi viene in mente, avranno diritto al 40% del gettito determinato dal primo Euro, oltre i primi 30 milioni.
Dato che:
75m x 1€ = 75m€
E che:
75m€ - 30m€ = 45m€
E che:
45m€ * 40% = 18m€

Io vorrei capire dove sbaglio o dove sono finiti i 15,4 m€ che mancano all'appello.
Se si fosse sbagliato il Ministero, ogni Comune in quella lista avrebbe diritto a 7 volte la cifra invece ricevuta.
Questo senza nemmeno prendere in considerazione casi come quello di Marsala, a cui pare non diano nemmeno un posto nella lista attuale .. da 10 anni!

Mi viene il dubbio ma i comuni lo sanno che devono ricevere questi soldi? Perchè se fosse come dici credo che si sarebbero già attivati per richiedere le somme mancanti.
 
Mi viene il dubbio ma i comuni lo sanno che devono ricevere questi soldi? Perchè se fosse come dici credo che si sarebbero già attivati per richiedere le somme mancanti.

Il caso di Marsala è altrimenti inspiegabile.
Sono anni che i politici marsalesi chiedono, senza ottenere, il cambio di denominazione dell'aeroporto in "Trapani Marsala" proprio perché parte del sedime ricade nel territorio comunale marsalese:
http://www.comune.marsala.tp.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/23562
 
da http://finanzalocale.interno.it/docum/studi/rapp2003-2004/TestoCap3.html

INFORMAZIONI PRELIMINARI
SUL RAPPORTO SUI TRASFERIMENTI FINANZIARI DELLO STATO AGLI ENTI LOCALI
PER GLI ANNI 2003 - 2004

edizione provvisoria

3. L'autonomia finanziaria locale
..
3.2. L’autonomia dei Comuni.
..
Addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri sulle aeromobili.

Tra le novità di rilievo contenute nel testo della legge finanziaria per l’anno 2004 spicca l’istituzione (articolo 2, comma 11), per l’anno 2004, successivamente resa permanente dalla legge 28 maggio 2004, n. 140, dell’addizionale di imbarco di passeggeri su aeromobili, commisurata ad 1 euro per passeggero imbarcato. Il gettito di tale addizionale affluisce al bilancio dello Stato e soltanto per la parte eccedente i 30 milioni di euro viene riassegnato in un apposito fondo istituito presso il Ministero dell’interno e ripartito sulla base del rispettivo traffico aeroportuale secondo criteri espressamente stabiliti nel testo della legge stessa e, più in particolare:
a) il 20 per cento del totale a beneficio dei comuni del sedime aeroportuale o confinanti con lo stesso secondo la media delle seguenti percentuali: percentuale di superficie del territorio comunale inglobata nel recinto aeroportuale sul totale del sedime; percentuale della superficie totale del comune nel limite massimo di 100 chilometri quadrati;
b) l’80 per cento del totale per il finanziamento di misure volte alla prevenzione ed al contrasto della criminalità ed al potenziamento della sicurezza nelle strutture aeroportuali e nelle principali stazioni ferroviarie.

L’addizionale va letta come un segnale di attenzione al problema relativo alla sicurezza negli aeroporti, ma rappresenta anche una misura di sostegno, seppure modesta, agli enti locali che sopportano la ricaduta della presenza di un aeroporto.

Avranno cambiato idea?
 
Avranno cambiato idea?

da http://finanzalocale.interno.it/circ/n2004-25000.html
Documento n.25000

8.2 addizionale comunale sui diritti di imbarco sugli aeromobili

L'articolo 2, comma 11, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria 2004) ha istituito l'addizionale comunale sui diritti di imbarco sugli aeromobili, fissata in un euro a passeggero.

L'articolo 7-quater del decreto-legge che si commenta ha posto a regime l'addizionale, inizialmente prevista per il solo anno 2004 dalla norma istitutiva.

Al riguardo, si evidenzia che la quota dell'introito annuale della addizionale spettante ai singoli comuni beneficiari, individuati in base alle disposizioni richiamate, potrà essere determinata ed attribuita solo nell'esercizio successivo rispetto a quello di riferimento (anno 2005 per l'addizionale applicata nel 2004; anno 2006 per l'addizionale applicata nel 2005 e così via), in quanto uno dei parametri per la ripartizione degli introiti - i passeggeri imbarcati nell'anno - può essere acquisito solo nell'esercizio successivo.

Al riguardo sarà cura di questo Ministero di rendere noti i dati del riparto appena disponibili.

Questo risponde ad una domanda: in pratica quando parlano di anno 2012, stanno ripartendo la quota del 2011. Quindi quella che si sono persi é la ripartizione del 2011, che ripartiva la quota del 2010.
 
Questo risponde ad una domanda: in pratica quando parlano di anno 2012, stanno ripartendo la quota del 2011. Quindi quella che si sono persi é la ripartizione del 2011, che ripartiva la quota del 2010.

Quindi questa é la ripartizione del 2005, che ripartiva le quote del 2004:
http://finanzalocale.interno.it/ser/ad_imb/2005/imb2005r1.html
Notare come sia intitolata "Addizionale comunale sui diritto di imbarco - 1° acconto Addizionale comunale sui diritti d'imbarco anno 2005"
Totale: 3.845.513,00

Ed infatti troviamo anche: http://finanzalocale.interno.it/ser/ad_imb/2005/imb2005.html
"Addizionale comunale sui diritto di imbarco - Somme spettanti ai comuni per l'anno 2005"
Totale: 8.568.068,00

Questi numeri hanno senso. All'epoca si riservava il 20% oltre i 30 milioni, quindi 8.5 milioni é un numero sensato, da confrontare con i 2.579.998,00 della ripartizione del 2012 prima citata, dove la riserva era molto teoricamente raddoppiata al 40% ed é sparita la dicitura "acconto"!

Chissá se hanno mai saldato le spettanze?

Marsala manca in ogni caso :)
 
Marsala manca in ogni caso :)
Ho scritto un articolo in proposito:
Da http://marsala.tp24.it/notizie-inch...-comunale-arriva-o-non-arriva-a-marsala/79985
Aeroporto di Birgi. La tassa d'imbarco "comunale" arriva o non arriva a Marsala?
Negli ultimi 20 anni i politici di svariate fazioni hanno presentato il federalismo come la panacea di tutti i mali che zavorrano la ormai ultrasessantenneRepubblica Italiana. Promettevano agli elettori la Svizzera o l'Australia, ma quando sono passati dalle promesse ai fatti, all'atto pratico purtroppo il federalismo è stato implementato in maniera alquanto bizzarro, se non proprio usato come mero paravento per cercare di nascondere l'introduzione di nuovi balzelli. Un caso del genere pare essere quello della curiosamente denominata "addizionale comunale sui diritti d'imbarco di passeggeri sulle aeromobili" (sic!). In quel nome l'aggettivo curioso è quel "comunale", posto su un tributo che di comunale, almeno fino ad oggi, ha avuto ben poco. Nei biglietti aerei o nelle corrispettive ricevute, lo spazio è ovviamente limitato, per cui quei vettori che scelgono di mostrare il dettaglio delle tasse o degli altri costi aeroportuali, invece di "addizionale comunale sui diritti d'imbarco di passeggeri sulle aeromobili" generalmente scrivono "tassa comunale". Se ad esempio vi capita tra le mani un biglietto Meridiana, questa addizionale è quella indicata dalla sigla "HB - Tassa Comunale", per la quale dal 1 Luglio 2013 si pagano ben 6 Euro e 50 centesimi ogni volta che ci si imbarca su un aereo in un qualsiasi aeroporto italiano. Questa tassa d'imbarco "comunale" fuinizialmente introdotta dalla finanziaria del 2003. Il buongiorno si vide dal mattino: all'epoca venne richiesto ai passeggeri un obolo di 1 Euro ad imbarco, a cui negli anni si sono aggiunti incrementi su incrementi, ma nonostante il nome, i primi 30 milioni di Euro incassati ogni anno vennero destinati al bilancio dello Stato, e dell'eccedenza, ma solo per il primo Euro, l'80% venne riservato al Ministero dell'Interno, per contribuire a pagare la sicurezza negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie, ed appena il 20% ai comuni.
Quali comuni? I comuni del sedime aeroportuale o con lo stesso confinanti, in ragione di due parametri: la percentuale di territorio comunale inglobato nel sedime, e la percentuale di territorio comunale totale limitato ai primi 100 chilometri quadrati. Per fare un esempio, quella piccola parte dei soldi raccolti dagli imbarchi a Linate che finisce ai comuni viene divisa tra 3 comuni: il 74% finisce a Peschiera Borromeo, il 13,2% a Milano ed il 12,8% a Segrate. Un caso abbastanza curioso è quello di Marsala: a me risulta, da una consultazione delle cartografie dei confini amministrativi pubblicati dall'ISTAT in occasione del censimento del 2010 (e scaricabili da chiunque all'indirizzo http://www.istat.it/ambiente/cartografia/), che mentre buona parte del sedimeaeroportuale dell'aeroporto di Trapani Birgi si trovi nel territorio del Comune di Trapani, che una minore parte del sedime aeroportuale, compresa la parte finale delle due piste dal lato del mare, si trovi nel territorio del Comune di Marsala. Mi par di capire che proprio questa "compartecipazione" al sedimeaeroportuale sia anzi la ragione per la quale alcuni politici marsalesi riterrebbero opportuno cambiare in "Trapani Marsala" la denominazionedell'aeroporto. Ricordandoci che tra l'altro la legge permetterebbe addirittura la compartecipazione al gettito anche nel caso di comuni soltanto confinanti con il sedime aeroportuale, si potrà immaginare la mia sorpresa quando mi sono andato a trovare i riepiloghi delle spettanze preparati per gli ultimi 10 anni dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno, e leggendoli, non ho trovato mai citato il nome di Marsala. Mai. Nemmeno una volta. Per chi volesse vedere con i propri occhi, questa é la lista dei riepiloghi in ordine per anno di raccolta (l'anno di spettanza è quello successivo a quello di raccolta):
2004: http://finanzalocale.interno.it/ser/ad_imb/2005/imb2005.html
2005: http://finanzalocale.interno.it/ser/ad_imb/2006/imb2006.html
2006: http://finanzalocale.interno.it/ser/ad_imb/2007/imb2007.html
2007: http://finanzalocale.interno.it/ser/ad_imb/2008/imb2008.html
2008: http://finanzalocale.interno.it/docum/comunicati/com101209bis_all.pdf
2009: http://finanzalocale.interno.it/docum/comunicati/com211210all.pdf
2010: N/A
2011: http://finanzalocale.interno.it/docum/comunicati/com101212all.pdf
2012: http://finanzalocale.interno.it/docum/comunicati/com161013bis_all.pdf
A questo punto mi chiedo: sono solo io che non sono riuscito a trovare il riepilogo con il nome di Marsala? Oppure il nome di Marsala c'è nei riepiloghi che ho trovato, ma solo io non riesco a leggerlo? Oppure il nome di Marsala non c'è?
Dato che pare che a Marsala non arrivi niente, sono solo io che ho capito bene la legge, oppure non l'ho capita, o meglio, al Comune di Marsala tocca o non tocca una porzione dell'addizionale comunale sui diritti d'imbarco di passeggeri sulle aeromobili? E se tocca, come e dove arriva? E se non arriva, qualcun altro se n'è accorto in questi 10 anni?
Da notare che ho fatto già la prova inversa, ed ho cercato per il 2013 nell'apposito database sul federalismo fiscale nel rendiconto per le "Altre erogazioni di risorse che non costituiscono trasferimenti", e non ho trovato nulla per Marsala:
http://finanzalocale.interno.it/app...2013/md/0/livello_voce/2/cod_spett_sup/003437
Mentre ho trovato 37 mila Euro e rotti per Trapani:
http://finanzalocale.interno.it/app...2013/md/0/livello_voce/2/cod_spett_sup/003437
E nel caso sia conoscenza comune tranne che del sottoscritto che questi soldi non arrivino, qualcuno sa se siano stati fatti nel frattempo dei passi per far aggiungere Marsala alla lista dei Comuni a cui tocca una compartecipazione su questa addizionale? Ad esempio, qualcuno ha contattato la Direzione Generale per gli Aeroporti ed il Trasporto Aereo presso il Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Servizi Informativi e Statistici del Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti per chiedergli se a loro risulta che parte del sedime aeroportuale, e certamente il confine dello stesso, insiste sul territorio del Comune di Marsala? E se magari siano stati fatti anche passi per ottenere quanto non è stato trasferito a Marsala in questi 10 anni, e per evitare che non venga trasferito nulla nei prossimi 10 anni?
Chiudo con una nota molto importante: dai rendiconti del Ministero dell'Interno parrebbe che l'importo di questa "tassa comunale" sia ben poca cosa. Poche decine di migliaia di Euro ogni anno da dividersi tra Trapani e forse un giorno Marsala. In realtà potrebbe non essere così. Nel senso che chissà, oltre a qualche comune qua e là, al Ministero dell'Interno potrebbero aver magari sbagliato qualche operazione algebrica e si potrebbero essere persi uno zero? Ma questa è materia per il prossimo articolo.
 
Ultima modifica:
Ho scritto un altro articolo sull'argomento:

[pubblicata su http://marsala.tp24.it/notizie-inch...-e-gli-altri-vettori-votano-con-le-ali/80360]
L'aeroporto di Trapani Birgi: Ryanair e gli altri vettori "votano" con le ali...
Michael O'Leary, l'amministratore delegato di Ryanair, si è pubblicamente espresso più volte sul tema degli alti costi aeroportuali, e su come l'aumento di questi costi deprima il traffico aereo, ed in passato più volte Ryanair ha diminuito il numero di voli operati su determinati mercati in cui i costi aeroportuali aumentavano in maniera ingiustificata, per dirottarli su quei mercati in cui vi erano costi aeroportuali minori. Anche le altre compagnie aeree prendono simili decisioni in quello scenario, anche se generalmente vi è una minore tendenza a pubblicizzarle.
Possiamo anzi generalizzare, e ritenere tranquillamente che tutti i vettori aerei tengano in considerazione i costi aeroportuali quando decidono di aprire nuove rotte o di mantenere in vita le esistenti. Se si riuscisse a diminuire i costi di alcuni aeroporti, ci dovremmo quindi attendere un aumento di appetibilità di questi, ed un conseguente maggiore interessamento nei loro confronti da parte dei vettori, e quindi un potenziale aumento del loro traffico aereo.
I vettori aerei, come è lecito attendersi, votano infatti con le ali.
In Italia, una voce molto importante dei costi aeroportuali, che pesa ad esempio per più del 25% di tali costi in un aeroporto come quello di Trapani Birgi, è la cosiddetta "addizionale comunale sui diritti di imbarco di passeggeri sugli aeromobili". Ad ogni imbarco, questa addizionale pesa per 6 Euro e 50 centesimi a passeggero. Di questi, ben 5 Euro vanno al "Fondo speciale per il sostegno del reddito e dell'occupazione e della riconversione e riqualificazione del personale del settore del trasporto aereo".
Per dare un termine di paragone sul peso di tale tributo, per i voli diretti nei paesi UE, quelli di Ryanair ad esempio, i diritti aeroportuali, cioè quanto riscuote la società concessionaria dell'aeroporto di Trapani, l'Airgest, ammontano a 3 Euro e 41 centesimi a passeggero imbarcato, cioè appena il 52% dell'importo della addizionale "comunale" oppure appena il 68% di quanto destinato al summenzionato fondo speciale. Ad ogni imbarco vanno molti più soldi all'INPS che al gestore!
Questo fondo speciale viene gestito dall'INPS, e viene in gran parte alimentato attraverso quell'addizionale. Nel rendiconto generale INPS del 2012 si legge che il fondo aveva a fine 2012 un avanzo patrimoniale di 282 milioni di Euro, che dal bilancio preventivo INPS del 2013 appare principalmente impiegato, per 253 milioni, in "anticipazioni alle gestioni deficitarie" con un ritorno per il fondo del 2,5%.
Dato che fino a metà 2013 finivano nel fondo "soltanto" 3 Euro ad imbarco, ed essendosi il traffico aeroportuale mantenuto sostanzialmente stabile nel 2013, si suppone che nel 2013 ed ancor di più nel 2014 l'attivo di gestione e patrimoniale di questo fondo crescerà ancor di più, e non pare peregrino domandarsi se la funzione principale di tale fondo, anziché quella di sostenere la ristrutturazione del settore del trasporto aereo, non sia ormai diventata quella di prestare denaro a buon prezzo alle gestioni INPS deficitarie.
La Corte dei Conti pare essersi posta altre domande interessanti quando nel referto sull'esercizio finanziario INPS del 2011, ha osservato che la quasi totalità delle risorse del fondo sono attualmente rappresentate da risorse pubbliche, a fronte di un disegno normativo che lo avrebbe invece inquadrato sul tipico modello dei fondi di solidarietà, e che da questo derivano "effetti distorsivi sulla concorrenza nel settore".
Ovviamente non esistono pranzi gratuiti. Qualcuno paga sempre. Tosando passeggeri e vettori aerei per mitigare i costi sociali della cattiva regolamentazione del settore aereo e della cattiva gestione e delle erronee decisioni di svariati vettori "nazionali", lo Stato guadagnerà pure qualche copeco risparmiando sugli interessi del debito delle gestioni pensionistiche deficitarie, ma dall'altra parte deprime l'attività aeroportuale, disincentiva l'uso dei piccoli aeroporti periferici, che soffrono maggiormente tale distorsione del mercato, anche quando questi sono vitali per lo sviluppo del settore turistico di zone tra le meno sviluppate del paese, e materialmente costringe i vettori a chiedere compartecipazioni agli ingenti investimenti mercatistici da essi affrontati.
Oppure a votare con le ali.
Riferimenti:
- INPS, Rendiconto Generale 2012, Tomo I (a cura della Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali), http://www.inps.it/docallegati/mig/...ntiGen2012/Rendiconto_generale_2012_TomoI.zip
- INPS, Bilancio preventivo 2013, Tomo II, http://www.inps.it/docallegati/mig/...3/TomoII/Bilancio preventivo 2013_Tomo II.zip
- Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Decreto 7 febbraio 2013, Aggiornamento dei diritti aeroportuali, per l'anno 2012, http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=14732 ohttp://gazzette.comune.jesi.an.it/2013/114/1.htm
- Corte dei Conti, Relazione sulla gestione finanziaria dell'INPS, esercizio 2011, http://www.corteconti.it/export/sit.../sez_controllo_enti/2012/delibera_91_2012.pdf
 
Corte dei Conti,
http://www.corteconti.it/export/sit...sez_controllo_enti/2013/delibera_101_2013.pdf
Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli enti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE (INPS) per l’esercizio 2012
10.13 I precedenti referti hanno ripetutamente segnalato le criticità del Fondo speciale per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale del settore del trasporto aereo - non rientrante fra i fondi sostitutivi dell’AGO e piuttosto assimilabile ai fondi di solidarietà disciplinati in via generale dalla Legge 662/1996 e dal relativo regolamento di attuazione – che riguarda tutto il personale del relativo comparto e non solo quello navigante.
Pur non ignorando le peculiarità del Fondo - qualificato come “speciale” dalla norma istitutiva (D.L. 249 del 5 ottobre 2004, convertito nella Legge 291/2004) – è stata considerata la sua costituzione originaria sul modello tipico dei fondi di solidarietà, attraverso un meccanismo di integrale autofinanziamento, alimentato da un contributo posto a carico delle categorie interessate e del sistema aeroportuale e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
E’ stato pertanto sottolineato che il ravvicinato intervento, dopo circa quattro mesi, di un nuovo provvedimento di urgenza (D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, convertito nella Legge 43/2005), che ha introdotto il “cofinanziamento” del Fondo attraverso l’istituzione di una addizionale comunale sui diritti di imbarco di 1 euro sui biglietti emessi in Italia, ne ha di fatto spostato il carico dalle categorie interessate alla fiscalità generale.
La modifica è stata confermata da un ulteriore provvedimento di urgenza (D.L. 134, convertito nella Legge 166/2008) che ha elevato da 1 a 3 euro la predetta addizionale, lasciando peraltro aperta la problematica sul regime legale del finanziamento - soggetto alle regole sulla contribuzione previdenziale obbligatoria per il contributo dello 0,50% a carico delle categorie interessate, ma non definito per l’addizionale, se fiscale o previdenziale – e il quadro delle rispettive competenze in materia.
Nell'occasione la Corte ha ribadito che una gestione di sostegno, istituita originariamente sullo schema dei fondi di solidarietà e quindi in autofinanziamento, si è tramutata in una singolare gestione quasi totalmente alimentata da risorse pubbliche, con una quota assolutamente irrilevante di contribuzioni proprie e per di più con perdurante e totale disattivazione delle previste contribuzioni a carico del sistema aeroportuale, di fatto consegnando la relativa disposizione primaria a norma “inutiliter data”.
Non si è mancato altresì di evidenziare come il Fondo abbia operato prescindendo dalla disciplina generale - dettata dalla legge e dal regolamento sui fondi di solidarietà – e quindi in carenza, tra l’altro, dell’intervento ministeriale, sia sugli strumenti normativi adottati in via autonoma da ciascun Fondo, sia sulla nomina degli organi, i quali sono integrati da rappresentanti ministeriali, pur in assenza del finanziamento pubblico.
Tra le varie questioni aperte – oltre che sulla rappresentanza ministeriale, la riduzione numerica del Comitato di gestione e i limiti del regolamento autonomo in materia di funzionamento e di erogazione delle prestazioni – è stata segnalata la prassi singolare che prevede iniziali delibere condizionate di ammissibilità degli interventi, seguite da successive delibere definitive di erogazione, fondate sulla verifica delle effettive disponibilità e l’estensione degli interventi formativi a soggetti diversi dalle aziende contribuenti.
I dati del bilancio 2012 evidenziano un ulteriore aumento delle entrate, ma sempre di derivazione dall’addizionale e nella perdurante assenza dei previsti apporti del sistema aeroportuale.
I contributi (6,9 mln), in flessione rispetto ai precedenti 7,8 mln di euro, sono sopravanzati dalle comparativamente imponenti addizionali (203 mln), che salgono di circa 5 mln rispetto ai 198 dell’esercizio precedente, consentendo di fronteggiare l’ampio livello delle prestazioni, e di chiudere con un risultato d’esercizio di 67 mln (54,2 mln nel 2011), che porta il netto patrimoniale da 214 a 281 mln accumulati pressoché integralmente con risorse pubbliche.
In esito alle segnalazioni della Corte, va preso atto delle recenti disposizioni della Legge 92/2012 sulla riforma del lavoro, che prevedono la cessazione del Fondo e dell’addizionale, ma richiedono un attento monitoraggio nella prevista fase transitoria, soprattutto per le nuove delibere di ammissibilità e per la destinazione delle ampie disponibilità del Fondo stesso.
In merito al funzionamento del Fondo va sottolineato che nella seduta del 27 maggio 2013 il Comitato amministratore aveva direttamente disposto la propria proroga fino alla scadenza di legge del 31 dicembre 2013, con un singolare atto non previsto nelle norme istitutive pattizie.
A seguito dei rilievi istruttori in data 24 giugno 2013 lo stesso Comitato procedeva alla conferma del precedente atto sulla base del sopravvenuto accordo del 5 giugno 2013 - stipulato tra operatori del settore del trasporto aereo e le organizzazioni nazionali e di categoria comparativamente più rappresentative – che aveva rinnovato i medesimi membri scaduti.
Nonostante la previsione del criterio dell’alternanza nella nomina del Presidente, nel corso della seduta di insediamento della nuova composizione collegiale, ha avuto luogo l’elezione dello stesso esponente della parte datoriale quale Presidente, a seguito della rinuncia della designazione spettante ai membri in rappresentanza dei lavoratori.
Sempre quale esito dell’attività istruttoria va segnalato l’avvio dell’azione di recupero dell’addizionale passeggeri nei confronti dei soggetti tenuti alla riscossione e al riversamento nella contabilità speciale aperta presso la tesoreria centrale gestita dall’INPS.
Nell’arco di uno stesso periodo sono stati riscossi contributi per circa 161 mln di euro nel 2013, a fronte di 139 mln del 2012; nel solo bimestre agosto-settembre, gli incassi ammontano a 39 mln riferiti al 2012 e 53 mln al 2013, ai quali si aggiungono 6 mln in via di definizione.
 
Quando la Corte dei Conti parla delle "recenti disposizioni della Legge 92/2012", si riferisce all'articolo 2 del comma 47:

47. A decorrere dal 1° gennaio 2019 le maggiori somme derivanti dall'incremento dell'addizionale di cui all'articolo 6-quater, comma 2, del decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2005, n. 43, come modificato dal comma 48 del presente articolo, sono riversate alla gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali dell'INPS, di cui all'articolo 37 della legge 9 marzo 1989, n. 88, e successive modificazioni.

Che ha dato un termine ultimo, il 1 Gennaio 2019, nel quale il surplus dell'addizionale dovrebbe essere versato invece che nel fondo speciale nel fondo INPS per l'assistenza, in pratica per le pensione sociali et similia.

Non capisco da dove derivi la cessazione dell'addizionale, ma l'attuale destinazione, il fondo speciale, si avrà "fino al 31 dicembre 2018".