Che confusione che fu la vicenda Gandalf!
Allora:
- come giustamente dice Lorenzo, Alitalia Express comprò
solo il
ramo d'azienda di Gandalf
detentore degli slot, per 7.1M di € su una base d'asta di 2.6M €. AirOne ne propose 3.6; parteciparono altri due concorrenti.
- la vendita fu autorizzata dal Tribunale Fallimentare di Parma, che appunto indisse un'asta relativa solamente a quel ramo d'azienda
- la perizia di stima della base d'asta dello stesso Tribunale fissava il valore dei soli slot a € 1.267.000
- Alitalia (Express) non comprò né Gandalf né nessun altro asset relativo a tale compagnia (inclusi aeromobili, contratti, immobili o altro), ma l'acquisto di quel ramo d'azienda comprese l'assunzione dei dipendenti lì impiegati. Che fine abbiano fatto lo ignoro.
- gli slot erano relativi a MAD, BCN, BRU, CDG, FCO, FLR, CTA, NAP, BGY e LIN
Alitalia si affrettò a spacciare l'acquisto come mossa strategica in quanto
"assume particolare rilevanza per Alitalia data la sua vocazione di vettore internazionale, inserita in un'alleanza mondiale del trasporto aereo e consente un significativo arricchimento degli assett di Gruppo a supporto del suo network".
Fonti:
http://corporate.alitalia.com/it/Images/Gandalf_tcm6-4868.pdf
http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed448/pdfbt01.pdf (--> interessante che l'interrogazione di Pezzella e Nicotra insista sull'acquisizione degli aeromobili di Gandalf e dei dipendenti, chiaramente esclusi dall'asta: era così difficile leggere il bando, invece che sprecare i nostri soldi e tempo per un'interrogazione parlamentare? [xx(])
DaV