Abertis, interesse per GOA?


LIMJ

Utente Registrato
1 Febbraio 2006
1,932
0
0
Republic of Genoa
goaspotters.altervista.org
Il fondo Abertis pronto a investire su aeroporto e porto di Genova
Summit a Barcellona


Il colosso iberico guarda alle infrastrutture. Oggi il sindaco incontra i vertici del gruppo.

Barcellona. Il fondo di investimento spagnolo Abertis è pronto a muovere sul porto di Genova. Lo dirà ufficialmente oggi, durante un vertice con il sindaco del capoluogo ligure, Marta Vincenzi, a barcellona. Abertis è interessato a Genova, Civitavecchia e Trieste. Ed è un interesse, nel caso genovese, che riguarda le infrastrutture. In particolare, il fondo di investimento mira a commissionarne la realizzazione, dandole poi "in affitto". Il discorso, quindi, investe da vicino anche la costruzione del Terzo valico ferroviario Genova-Milano.
Possibile anche un interesse del colosso iberico per la privatizzazione dell'aeroporto Cristoforo Colombo.

Un solo assente: Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie. Lui, questa mattina, a Barcellona non ci sarà, ma solo per «motivi di forza maggiore». Gli altri invitati illustri, invece, ci saranno tutti. Ci sarà il consigliere delegato di Abertis, Salvador Allemany, accompagnato dal direttore infrastrutture e logistica del colosso spagnolo, Josep Canos. Ci sarà Marta Vincenzi, sindaco di Genova, con il super consulente del Comune, Maurizio Maresca. E ci sarà anche Fabrizio Palenzona, in rappresentanza di Unicredit, atteso in mattinata a bordo di un aereo privato.
Un incontro ufficiale, il secondo dopo un vertice organizzato nella sede romana di Unicredit nelle scorse settimane, per capire se e a quali condizioni Abertis potrà investire nel porto di Genova. «Siamo concentrati su tre territori - spiegava ieri un portavoce del gruppo spagnolo -: Civitavecchia, Trieste e Genova. Crediamo molto nello sviluppo di questi porti e delle relative economie, e siamo convinti di poter dare il nostro contributo per la loro crescita».
Dei tre progetti, quello genovese è sicuramente quello allo stato più avanzato. Non è un caso che, questa mattina alle 9.30, negli uffici di Abertis sia stato invitato anche Palenzona, nella sua veste di banchiere. Una casualità davvero singolare, quella del potente uomo d'affari piemontese. Presidente dell'Autorità portuale "mancato" (indicato con eccessiva fretta dalla Camera di commercio come successore di Giovanni Novi, aveva declinato con eleganza l'invito ricevuto da Paolo Odone), il destino di Palenzona incrocia nuovamente, stavolta in terra spagnola, quello delle banchine genovesi.

il progetto. Il porto, le aree retroportuali del Basso Piemonte, le infrastrutture di collegamento, ma anche l'aeroporto Cristoforo Colombo. Quello di Abertis per Genova è «un interesse a 360 gradi», spiega Maurizio Maresca. «Bisogna chiarire subito una cosa: Abertis non si propone come terminalista, né come costruttore diretto - spiega il consulente del Comune -. Il suo obiettivo è un altro: commissionare la realizzazione di nuove infrastrutture per poi "affittarle" a soggetti terzi. Si tratta di operazioni complesse, in Italia praticamente sconosciute, che pertanto presuppongono una attenta fase di studio. Abertis vuole capire, attraverso questi incontri, entro quali confini è possibile investire su Genova, con quali partner finanziari, e, soprattutto, con quali ritorni economici». Ciò che Abertis chiede al Comune, in altre parole, è uno studio di fattibilità. Che, anche se sotto questo profilo non vi è nulla di ufficiale, potrebbe riguardare lo stesso aeroporto. «Non possiamo escluderlo - dice Maresca -: Abertis gestisce già diverse strutture aeroportuali, un eventuale interesse per il "Colombo" non mi sorprenderebbe: fa parte del dna dell'azienda».
Resta da capire quale potrebbe essere, in uno scenario del genere, il ruolo di Ferrovie. Di certo si sa che Moretti, oggi assente giustificato, ha confermato l'interesse del gruppo per il progetto Abertis-Unicredit. «Il gruppo Fs, nel caso in cui il progetto dovesse concretizzarsi, avrebbe un ruolo essenziale, esattamente come lo avrebbe lo Stato: certe operazioni non possono fare a meno di un intervento pubblico», spiega Maresca. Lo stesso concetto che Marta Vincenzi ripeterà questa mattina ai vertici di Abertis. (ilsecoloxix)
 
CincoDías.com

Abertis estudia proyectos para instalar plataformas logísticas en zonas portuarias de Italia. Un primer paso es la visita que mañana realiza la alcaldesa de Génova, Marta Vincenzi, al Puerto de Barcelona.

Italia sigue siendo un mercado prioritario para Abertis. La compañía no ha conseguido desencallar la fusión con Atlantia en el segmento de autopistas, pero cuenta con una red importante de aparcamientos en el país transalpino. Así, la filial Saba ha anunciado en los últimos tres meses unas inversiones de 92,5 millones de euros en la construcción y gestión de un complejo de aparcamientos en la zona de Villa Borghese, en Roma.

Además, ha inaugurado a finales de noviembre un nuevo parking en Trieste, que ha contado con un presupuesto de 6,5 millones. A estos proyectos habrá que añadir ahora la división de logística, que ya ha iniciado prospecciones de mercado y conversaciones para instalar plataformas logísticas. Un portavoz de la compañía aseguró que no existe ningún proyecto concreto, pero reconoció el interés de la compañía que preside Isidro Fainé en estudiar posibles ubicaciones logísticas en zonas portuarias de Italia, teniendo en cuenta el obvio potencial de este sector al tratarse de un país con muchos kilómetros de costa.

En este sentido, Abertis será el anfitrión de la visita que la alcaldesa de Génova, Marta Vincenzi, realizará al Puerto de Barcelona mañana mismo. Las mismas fuentes descartaron la existencia de una inversión cerrada con esta localidad italiana, aunque señalaron que la visita forma parte de estas conversaciones iniciadas y que pretende mostrar el sistema organizativo de la Autoridad Portuaria de Barcelona (APB). En cualquier caso, el propio consejero delegado de Abertis, Salvador Alemany, y el director general de la división logística, Josep Canós, acompañarán a la alcaldesa de Génova.

Al final de la visita, el presidente del puerto barcelonés, Jordi Valls, mantendrá una reunión con los miembros de la comitiva. Abertis ha desarrollado su experiencia en centros logísticos portuarios en Barcelona, con las dos promociones Zal I y Zal II, que ocupan un total de 200 hectáreas. La última plataforma en construcción se ha instalado en el Puerto de Sevilla, con unas dimensiones más reducidas de 26 hectáreas. Además, la compañía de infraestructuras ha desarrollado varios centros de mercancías en los principales puntos de influencia de las autopistas, como por ejemplo el ubicado en Álava (Arasur), y el Cim Vallés (Barcelona). En el extranjero, el principal proyecto se realizará en Chile, con una inversión de 186 millones en una plataforma logística cerca de la capital.

A pesar de esta actividad, Abertis Logística es la última actividad por volumen del grupo, representando un 1% de los ingresos totales, que en los nueve primeros meses del año en curso alcanzaron los 2.750 millones, con un aumento del 10%. Con todo, la división experimentó un incremento superior, del orden del 17%.
 
Abertis, 3 mesi per studiarequanto investire a Genova
intervista al leader del fondo spagnolo
Alemany Mas: «Vogliamo realizzare una grande piattaforma logistica»


Barcellona. Adesso c'è anche una scadenza, il 15 marzo 2008, a sancire la volontà di Abertis di investire sul porto e sull'aeroporto di Genova. Tre mesi di tempo entro i quali Comune di Genova, Università, Unicredit e la stessa Abertis si sono assunti l'impegno di elaborare uno studio di fattibilità che dovrà riguardare, secondo la lettera di intenti firmata ieri a Barcellona, "la realizzazione e gestione del corridoio 24 (Terzo valico e navetta Voltri-Alessandria), dei terminal retroportuali nel Basso Piemonte, della nuova stazione aeroportuale, il riuso degli spazi portuali adiacenti e la realizzazione di quelle infrastrutture situate al di fuori dell'area genovese ma facenti capo al medesimo disegno strategico". Ai lavori parteciperanno anche gli architetti Renzo Piano e Oriol Bohigas.

«Un progetto serio, che speriamo di portare a termine con la soddisfazione di tutti», ha detto al Secolo XIX Salvador Alemany Mas, consigliere delegato e presidente esecutivo di Abertis, pochi minuti dopo la firma del protocollo con il sindaco Marta Vincenzi, il consulente del Comune Maurizio Maresca, il vicepresidente di Unicredit Fabrizio Palenzona e il preside della facoltà di ingegneria Gianni Vernazza.

Presidente Alemany Mas, che cosa significa, per Abertis, questa lettera di intenti?
«Essenzialmente una cosa: che siamo interessati a realizzare a Genova una grande piattaforma logistica, sull'esempio delle strutture che abbiamo già realizzato in Spagna e in Cile. Genova è capolinea di un importante corridoio internazionale, il numero 24: è normale che abbia bisogno di ridisegnare il suo assetto logistico-portuale. Noi ci proponiamo come soggetto capace di realizzare tutto questo».

Come è nata l'idea di investire su Genova?
«Il primo a parlarmi del progetto è stato Fabrizio Palenzona. Sinceramente, non ho impiegato molto tempo per capire che si trattava di qualcosa di molto serio. Con Genova, peraltro, avevamo già maturato dei contatti in passato in un altro settore: quello dei parcheggi. Evidentemente è destino?».

Il "progetto Genova" contiene anche un'importante opera, l'alta velocità verso Milano. Abertis, finora, non si è mai occupata di ferrovie?
«Questa, in effetti, potrebbe essere la prima volta. Ma chiariamo subito una cosa: Abertis non intende realizzare da sola l'intera piattaforma logistica genovese. In Spagna siamo abituati a lavorare in project financing con la compartecipazione del settore pubblico. Per questo motivo, prima di intervenire, vogliamo capire qual è la redditività effettiva di ciò che andiamo a realizzare. In questi tre mesi, fra l'altro, dovremo capire come e in quali termini sarà possibile investire su Genova. Con il supporto di Unicredit, chiaramente».

Avete in programma una visita a Genova?
«La stiamo organizzando. La prossima riunione si terrà in Italia: sarà l'occasione giusta per visitare il porto e le altre aree coinvolte nel progetto».

Abertis è proprietaria di 3 aeroporti, ne gestisce direttamente 5 e ha partecipazioni in altri quattro. Genova potrebbe entrare nel vostro network?
«Non posso escluderlo. Ma prima dobbiamo capire quali sono le criticità e le potenzialità dell'aeroporto».
Il fatto che il Colombo sia situato all'interno del bacino portuale potrebbe rendere più semplice il vostro piano?
«Dipende da cosa si vuole chiedere a questo scalo. Anche questo aspetto sarà al centro dei prossimi incontri».
(ilsecoloxix)