C'è differenza fra certificazione e realtà.
E' ovvio che non puoi riottenere le condizioni di panico a cui sono sottoposti i passeggeri.
Di fatto si sta barattando un tempo più lungo di evacuazione con il fattore panico e altri fattori imprevisti come la rottura di un carrello un incendio che coinvolge metà dell'aereo e simili...
Se ti vai a spulciare le norme è previsto che il velivolo sia sottoposto a una raffica verticale con profilo 1-cos(x). Di fatto un aereo non incontrerà mai una raffica di quel tipo, però si reputa che se sopravvivi a quella in una fase di studio potrei sopravvivere con una adeguata certezza a tutte le raffiche che incontrerai nella vita operativa. Ovvio che non hai la certezza ma una buona probabilità...
Così in fase di certificazione si chiedono tempi di evacuazione più stretti di quanto non ti serve ben consapevole del fatto che non puoi predire tutto...
E' ovvio che non puoi riottenere le condizioni di panico a cui sono sottoposti i passeggeri.
Di fatto si sta barattando un tempo più lungo di evacuazione con il fattore panico e altri fattori imprevisti come la rottura di un carrello un incendio che coinvolge metà dell'aereo e simili...
Se ti vai a spulciare le norme è previsto che il velivolo sia sottoposto a una raffica verticale con profilo 1-cos(x). Di fatto un aereo non incontrerà mai una raffica di quel tipo, però si reputa che se sopravvivi a quella in una fase di studio potrei sopravvivere con una adeguata certezza a tutte le raffiche che incontrerai nella vita operativa. Ovvio che non hai la certezza ma una buona probabilità...
Così in fase di certificazione si chiedono tempi di evacuazione più stretti di quanto non ti serve ben consapevole del fatto che non puoi predire tutto...