A Pisa i primi 'FORMATORI' per portatori handicap


volavito

Bannato
3 Gennaio 2008
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ESTERO
- PISA - E' nata a Pisa la prima iniziativa formativa italiana destinata a facilitare l'accesso agli aeroporti nazionali e ai viaggi aerei per i portatori di handicap, costretti spesso a tortuosi percorsi non solo burocratici. Nella citta' toscana, grazie all'impegno dell'Assofly Onlus, associazione di volontariato fondata da ex-dipendenti Alitalia, sono stati licenziati i primi sette ''formatori'' italiani, destinati ad istruire il personale di terra e di bordo in materia di accoglienza e gestione di persone con handicap temporaneo o permanente. L'iniziativa risponde alla Direttiva CE 11/07/06 che obbliga, a partire dal prossimo 27 luglio, tutti gli aeroporti e compagnie aeree, a dotarsi di personale opportunamente preparato per la presa in carico del viaggiatore disabile. Alla direzione del corso e' stato chiamato la massima autorita' nazionale in materia di disabilita', il prof. Bruno Tescari, da oltre 30 anni impegnato nella elaborazione e presentazione di proposte normative inerenti i problemi relativi all'handicap, sia in Parlamento sia in Regione sia negli Enti locali. Attualmente e' componente della Direzione Generale dell'Associazione Concioni e Presidente della Lega Arcobaleno. Ad aprile - ha dichiarato Piero Proietti, presidente nazionale Assofly - sono stati predisposti un secondo corso per formatori, a Cagliari ed un Terzo a Pantelleria. Speriamo che, prima dell'entrata in vigore della normativa, sia stato raggiunto un numero adeguato alle richieste che quotidianamente ci pervengono''. COM-GAR
 
a dire il vero a pisa la croce rossa si occupa dei disabili in arrivo e in partenza...e io stesso essendo un volontario faccio servizio una volta la settimana...
 
La differenza la fa il servizio svolto da personale sanitario/paramedico, sia esso volontario o professionista, cosa che in pochi aeroporti esiste, mentre nella grande maggioranza sono gli addetti della società di gestione, poco o nulla formati.
La cosa più importante invece è che venga rispettata la 503/96 che prevede l'imbarco/sbarco delle PRM Persona e Mobilità Ridotta, con apposito mezzo elevatore a cassone chiuso o pontile di imbarco (finger). Ci sono molti casi in cui i mezzi non ci sono, il personale non li sa usare oppure non vengono impiegati su certi aerei. Ancor peggio sono i traporti a braccia, pericolosi per chi li fa e anche per chi ne è oggetto e, come detto sopra, fuori norma.