A Forlì decolla solo il passivo Aeroporto a rischio chiusura


Proprio a FRL era stata rifiutata la concessione perchè erano stati inseriti nella richiesta dei terreni al di fuori del sedime aeroportuale, probabilmente per renderlo più appetibile in vista della privatizzazione. Immagino che nella richiesta attuale siano sparite queste anomalie, quindi SEAF che tecnicamente è in grado di gestire l' aeroporto, non dovrebbe aver avuto problemi ad ottenere la concessione.
 
apprensione

grazie Cesare.Caldi...

chissà perchè allora si mostrano tutti in apprensione prima di riceverla, visto che ottenerla sembrerebbe una cosa automatica, una procedura burocratica, come dici...
forse è diventata una semplice procedura anche l'apprensione...:)
 
aggettivi

@ belumosi

"quindi SEAF che tecnicamente è in grado di gestire l' aeroporto"

in un aggettivo hai centrato il nocciolo della questione secondo me: "tecnicamente".

sa cambia l'aggettivo però, tipo "effettivamente", al verbo andrebbe inserita la negazione....:D
 
Seaf vola più in alto dei 'gufi'
Per 30 anni il Ridolfi è suo

La decisione è stata presa ieri a Roma dal consiglio di amministrazione dell'Ente nazionale per l'aviazione civile. Seaf può dunque dare il via al bando di gara per gli investitori privati

Forli, 16 settembre 2010 - L’Enac ha concesso alla Seaf la gestione trentennale totale dell’aeroporto ‘Ridolfi’. La decisione è stata presa ieri a Roma dal consiglio di amministrazione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile dopo un susseguirsi di indiscrezioni e voci discordanti. Ottenendo la gestione totale — al momento mancano le firme dei rappresentanti del Ministero dei Trasporti e della Corte dei Conti — Seaf può dunque dare il via, con questo elemento aggiuntivo, al bando di gara per far entrare nella sua compagine societaria investitori privati. Che sono linfa vitale per il ‘Ridolfi’, che da piatto indigesto (il 2010 si chiuderà con un disavanzo di 7,2 milioni di euro) ambisce a diventare un pranzo da ristorante a 5 stelle.


Il nuovo gestore — che, se tutto filerà liscio, sarà composto da soggetti pubblici e soggetti privati — avrà il sedime aeroportuale completamente nelle sue mani. Serve qualche esempio per capire meglio di cosa parliamo. Mentre oggi ogni compagnia che fa rifornimento di kerosene ai suoi aerei paga una quota a Enac, domani, appena sarà attivata la concessione totale, la verserà a Seaf. Ancora: l’utilizzo (inteso come affitto) degli hangar del ‘Ridolfi’ sarà un altro ‘gettone’ che finirà in tasca alla società presieduta dall’ex sindaco Franco Rusticali. Ultimo caso: oggi ogni viaggiatore che sbarca a Forlì ‘versa’ una parte del biglietto ad Enac e a Seaf. Domani il beneficiario sarà quest’ultima. Il rovescio della medaglia è che a doversi occupare delle ipotetiche difficoltà economiche future saranno anche i soggetti privati, chiamati insomma a sobbarcarsi oneri e onori. Enac, rilasciando la gestione trentennale al ‘Ridolfi’, ha posto una serie di paletti. In particolare sembra che tra un anno l’Ente nazionale per l’aviazione civile verificherà la realizzazione dei punti del piano industriale che le è stato presentato.

http://www.ilrestodelcarlino.it/forli/politica/2010/09/16/385283-seaf_vola_alto_gufi.shtml
 
@ belumosi

"quindi SEAF che tecnicamente è in grado di gestire l' aeroporto"

in un aggettivo hai centrato il nocciolo della questione secondo me: "tecnicamente".

sa cambia l'aggettivo però, tipo "effettivamente", al verbo andrebbe inserita la negazione....:D

Non credo che in SEAF siano incompetenti. Si sono solo voluti imbarcare in una impresa che non ha i presupposti per stare in piedi con le proprie gambe: quella di avere ad ogni costo uno scalo con centinaia di migliaia di pax a dispetto del bacino naturale di utenza e del fatto che nelle vicinanze ci sono due aeroporti che, nelle loro rispettive vocazioni, hanno carte migliori di quello forlivese.
E' interessante notare che sui giornali locali si parla dei "privati" come se fossero un bancomat per risolvere i problemi economici.
Poichè credo che la gestione SEAF, al di la di alcuni sprechi tipici della PA non sia stata piena di spese folli, sarei curioso di sapere, nelle intenzioni dei soci, in che modo i privati potrebbero raddrizzare la situazione trasformando le perdite in utili. Senza dimenticare che diversamente dai vari amministratori, i privati non devono candidarsi alle elezioni.
 
Forlì, aeroporto salvo per un soffio
Arriva la concessione trentennale Enac


FORLI' - Il consiglio di amministrazione dell'Enac affida alla società Seaf la gestione totale per 30 anni dell'aeroporto di Forlì. Lo rende noto l'ente nazionale dell'aviazione civile con una comunicato. Mercoledì pomeriggio il Consiglio di Amministrazione odierno ha deliberato a favore della società Seaf S.p.A. l'affidamento di durata trentennale della concessione per la gestione totale dell'Aeroporto di Forlì.

"Le concessioni di lunga durata rientrano nel programma dell'Enac - oramai quasi completato - di ammodernamento del trasporto aereo italiano, finalizzato a garantire, oltre all'innalzamento della sicurezza e alla tutela della qualità dei servizi ai passeggeri, anche uno sviluppo trasparente e competitivo del settore", recita la nota dell'Enac. Su Forlì è stato un lungo travaglio: la mancata concessione - per l'incastro dei debiti della Seaf, il blocco degli affidamenti bancari e la delibere comunali che subordinavano l'erogazione di ulteriori fondi proprio alla concessione - avrebbe comportato il fallimento pressoché immediato della Seaf.

Pini (Lega Nord)

Un primo commento viene dal deputato forlivese della Lega Nord Gianluca Pini: "Si è chiusa una fase delicata e importante, ora serve una privatizzazione a tempo di record". Il deputato del Carroccio spiega di aver agito attraverso il vice-ministro Roberto Castelli in particolare per assicurare "che la concessione fosse trentennale e non ventennale come sta ultimanente decidendo l'Enac".

Rusticali (Seaf)

Aggiunge a stretto giro in una dichiarazione alla Dire il presidente di Seaf Franco Rusticali: "Ci e' stata data da Enac la concessione trentennale e totale. Questa e' una pietra miliare, un successo per tutto il territorio. Non era scontato, siamo soddisfatti". "Ora ci attiveremo presto per bandire la gara: credo possa essere questione di giorni. Chi gestira' l'aeroporto ora potra' avere notevoli vantaggi", osserva il numero uno del "Ridolfi" apprendendo gli ultimi sviluppi da Roma. L'assemblea dei soci dello scalo forlivese si riunira' giovedì, fa sapere il presidente di Seaf.

Di Maio (Pd)

"Il via libera della concessione trentennale del sedime aeroportuale di Forlì a Seaf, rappresenta un successo della politica e delle istituzioni locali, che insieme hanno lavorato per giungere a questo risultato". E' la dichiarazione di Marco Di Maio, segretario territoriale del Pd forlivese. "Il Partito Democratico forlivese ha lavorato sin da subito, silenziosamente - aggiunge Di Maio - attivando tutti i propri canali, assieme a tutti gli attori istituzionali del nostro territorio, ad ogni livello, contribuendo al raggiungimento di un risultato positivo per l'intera comunità forlivese e romagnola, che apre le porte ad una prospettiva vera per l'aeroporto di Forlì".

"Adesso occorre lavorare senza risparmio per dare una prospettiva all'aeroporto di Forlì - aggiunge il segretario Pd -, coinvolgendo tutto il territorio, le associazioni, le istituzioni. Una prospettiva che non guardi a domani ma che abbia un respiro ultradecennale e che si inserisca in un più ampio progetto di sviluppo del nostro territorio. Bisogna sicuramente lavorare per ridurre al massimo i costi, evitare che il peso finanziario ricada tutto sugli enti locali, e quindi sui cittadini. Dunque va avviata al più presto la privatizzazione dello scalo, accanto ad un lavoro da svolgere assieme alla Regione per dar vita ad un vero sistema aeroportuale regionale senza gelosie, campanilismi o guerre tra poveri che non porteranno ad alcun risultato concreto".

"Il Partito Democratico è fermamente convinto che l'aeroporto di Forlì sia una risorsa - aggiunge Di Maio - ma che il peso che fino ad oggi hanno dovuto sostenere gli enti pubblici, e quindi i cittadini, non sia più sostenibile per le casse pubbliche. Ecco perché è necessario l'ingresso di investitori privati che mettano al centro del rilancio un piano industriale legato prevalentemente alle attività aeroportuali, di ogni genere".

Quindi spazia sulle strategie future Di Maio: "La collaborazione con l'aeroporto di Rimini è necessaria, e non può escludere un tentativo di riaprire un'ipotesi di collaborazione anche con Bologna: la competizione oggi è globale. Il sistema aeroportuale emiliano-romagnolo non potrà mai reggere questa competizione basandosi sul campanilismo degli scali. La mobilità delle persone e delle merci nei prossimi anni si sposterà sempre più su aerei e treni, come dimostrano tutti gli studi. Tentare di rilanciare o meno l'aeroporto significa decidere di raccogliere o meno la sfida del futuro: noi la vogliamo raccogliere e vincere".


Fonte: Romagna Oggi
 
Al di là di tutti i campanilismi, le preferenze personali, etc. etc. da contribuente/pilota dico: BASTA UTILIZZO/SPERPERO DI DENARO PUBBLICO MA VIVA L'INIZIATIVA PRIVATA e VIVA L'APERTURA DI NUVI AEROPORTI (Comiso, Scalea, Metaponto e chi più ne ha più ne metta....)
Viva Linate e Bergamo e Montichiari, viva Venezia Lido e Tessera e Padova, e Treviso e Vicenza, viva Firenze e Pisa e Siena Ampugnano, viva Fiumicino, Ciampino e l'Urbe, viva Napoli e Salerno, viva Scalea, Lamezia, Crotone e Reggio Calabria, viva catania Comiso e Trapani e Palermo!
Viva l'iniziativa privata e la concorrenza. E viva pure chi ha voglia di rompersi il c... per lavorare e guadagnare magari rimettendoci del suo.
Chi l'ha detto che in Italia ci devono essere solo 106 aeroporti???
Perchè se voglio aprire un'impresa devo andare a BLQ (dove pago tutto di più, affitto, catering, servizi di rampa dogana..) e non posso farlo a FRL???
Solo per fare un altro parco cittadino??

In un'economia di libero mercato (chiaramente la premessa è doverosa - - - STOP ai soldi pubblici) la concorrenza solitamente va (dovrebbe??) andare a vantaggio del cunsomatore, più offerta e minor prezzo.
Il monopolio no, il "cartello" ancora meno.

Ciao
 
@commuter

Credo che tu abbia una visione molto idealista del problema. Senza contributi pubblici credo che in Italia rimarrebbero aperti ben pochi aeroporti.
Comunque condivido il concetto di non sprecare soldi pubblici.
Sono curioso di vedere come si evolverà la situazione a FRL.
 
@commuter

Credo che tu abbia una visione molto idealista del problema. Senza contributi pubblici credo che in Italia rimarrebbero aperti ben pochi aeroporti.
Comunque condivido il concetto di non sprecare soldi pubblici.
Sono curioso di vedere come si evolverà la situazione a FRL.

Sì, sono idelaista, però sono anche dipendente, quindi non ho neanche la possibilità (ammeso che volessi farlo) di non pagare le tasse: perchè me le trattengono dalla busta paga.
Quindi penso che sia normale che sia interessato/preoccupato di come/dove vengono spesi i miei (che poi sono anche i tuoi) soldi.

Quello che scrivi (cito "Senza contributi pubblici credo che in Italia rimarrebbero aperti ben pochi aeroporti") è ancora più preoccupante: capisco "aiutare" una struttura che serve e porta benefici ad una comunità di persone molto ampia sia in termini di territorio che di persone, ma se LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI o si finanziano tutti i bisognosi, o non si finanzia nessuno.

Su che base si può sovvenzionare Malpensa sì e Venezia no? Oppure Trieste sì e Genova no?

Se io o tu o chiunque altro avessi(mo) un'Azienda X in concorrenza con l'Azienda Y, e l'Azienda Y ricevesse sovvenzioni/aiuti/finanziamenti con soldi pubblici, l'Azienda X sarebbe in difficoltà e probabilmente ricorrerebbe all'antitrust....

Privatizzino FRL, se gli imprendtori saranno bravi l'aeroporto sopravviverà (come mi auguro) altrimenti fallirà e si farà il parco.
Ti quoto, vedremo come va a finire.

Ciao
 
Non credo che in SEAF siano incompetenti. Si sono solo voluti imbarcare in una impresa che non ha i presupposti per stare in piedi con le proprie gambe: quella di avere ad ogni costo uno scalo con centinaia di migliaia di pax a dispetto del bacino naturale di utenza e del fatto che nelle vicinanze ci sono due aeroporti che, nelle loro rispettive vocazioni, hanno carte migliori di quello forlivese.
E' interessante notare che sui giornali locali si parla dei "privati" come se fossero un bancomat per risolvere i problemi economici.
Poichè credo che la gestione SEAF, al di la di alcuni sprechi tipici della PA non sia stata piena di spese folli, sarei curioso di sapere, nelle intenzioni dei soci, in che modo i privati potrebbero raddrizzare la situazione trasformando le perdite in utili. Senza dimenticare che diversamente dai vari amministratori, i privati non devono candidarsi alle elezioni.
concordo,

e non sono io competente per dire che la SEAF è incompetente.

ma certo se sono arrivati ad un buco di bilancio di quelle proporzioni qualche responsabilità ce l'hanno. fosse anche solo quella di aver fatto il passo più lungo della gamba, cioè, come dici, non aver considerato nel modo giusto le effettive potenzialità dell'aeroporto rispetto alle aspettative e agli investimenti. dopo errori di valutazione iniziali essere bravi e competenti potrebbe essere a quel punto inutile.

comunque mi chiedo quanto possa essere appetibile ai privati il carrozzone forlì con tutti quei debiti e con gli aeroporti limitrofi concorrenti...
 
concordo,

e non sono io competente per dire che la SEAF è incompetente.

ma certo se sono arrivati ad un buco di bilancio di quelle proporzioni qualche responsabilità ce l'hanno. fosse anche solo quella di aver fatto il passo più lungo della gamba, cioè, come dici, non aver considerato nel modo giusto le effettive potenzialità dell'aeroporto rispetto alle aspettative e agli investimenti. dopo errori di valutazione iniziali essere bravi e competenti potrebbe essere a quel punto inutile.

comunque mi chiedo quanto possa essere appetibile ai privati il carrozzone forlì con tutti quei debiti e con gli aeroporti limitrofi concorrenti...


A proposito del "passo più lungo dell gamba" : forlì è stato per diversi decenni un aeroporto "spettrale" dove il 90% dei movimenti era generato dalla flotta allora "Ferruzzi" che operava con almeno tre Falcon ed un Dauphin, e dall'aeroclub Forlì con i suoi anta cessnini. L'aerostazione era utilizzata dai "vecchietti" forlivesi come luogo di incontro e riparo, a seconda delle stagioni, dalle intemperie o dalla calura; un luogo da "amarcord.."

L'aggettivo "spettrale" viene dal fatto che a presidio c'erano due addetti pronto soccorso, tre poliziotti tre, ed un addetto all'ufficio traffico con il quale litigavamo a turno io ed i miei compagni per farci timbrare i libretti..
Sottolineo, con MOLTO rammarico, che si poteva andare dappertutto, come in quasi tutti gli aeroporti minori pre-11 Settembre.

Poi sono arrivate le prime compagnie, gli accordi o pseudo-tali con SAB e gli enti locali, la regione, le sovvenzioni, le recinzioni, i divieti, sempre più burocrazia, poi la polizia, la finanza,i metal-detector, il gabibbo di striscia, il boom in corrispondenza della chiusura di BLQ, ryanair windjet ..... fino al crack.

Allora mi chiedo: non è che ci siano stati "soggetti" che per tornaconto personale abbiano in un certo senso spinto e/o favorito la crescita di Forlì senza tenere in considerazione le conseguenze che ciò avrebbe provocato nel medio-lungo termine?
In altre parole, non è che FRL sia stato "aiutato" a diventare quel carrozzone inefficiente e mangia soldi e poi scaricato???

Ciao

Enrico
 
Pressioni contro Forlì?
Peri: "E' tutto falso"

L'assessore regionale ai trasporti smentisce il fatto che persone o società abbiano lavorato per impedire a Forlì la concessione trentennale per l'aeroporto Ridlfi. Peri esorta ad aprire il bando ai privati da subito

Forli, 16 settembre 2010 - 'Pressioni da Bologna contro la concessione Enac al 'Ridolfi'? E' platealmente falso. Tutte le voci che ho sentito sul fatto che qualche singolo o qualche societa' abbiano lavorato per impedire a Forli' di ottenere la concessione trentennale sono stroncate sul nascere. Tra paternità improprie e accuse infondate, è tutto falso. Se qualcuno ha le prove le porti, in caso contrario si fomentano polemiche dannose, che non servono a nessuno'.

Alfredo Peri, assessore ai Trasporti dell'Emilia Romagna, risponde così a chi in queste ore continua a parlare di 'ingerenze' bolognesi, ma non solo, contro l'aeroporto di Forli'. Peri, piuttosto, all'indomani della fumata bianca sulla concessione trentennale alla societa' Seaf, rivendica l'impegno della Regione nella vicenda e guarda avanti.
La concessione che salva in extremis lo scalo forlivese, sempre alle prese con i debiti da sanare (nel 2010 il deficit si aggira sui 7,3 milioni di euro), e' totale: per essere perfezionata mancano solo le firme dei rappresentanti del ministero dei Trasporti e della Corte dei Conti.

'Abbiamo lavorato intensamente- assicura l'assessore di Vasco Errani- affinche' venisse raggiunta una soluzione positiva. Visti i problemi, il fatto di avere una concessione di trent'anni e' la precondizione per qualsiasi soluzione'. E se la Regione resta 'preoccupata' per i conti del 'Ridolfi', ragiona Peri, 'questo è un bene: significa che siamo seri, responsabili e che non ci prestiamo a nessun gioco del cerino'.


Anche sulla partita degli scali in generale, rimarca poi Peri, 'la posizione della Regione e' nota: gli aeroporti regionali devono collaborare tra loro, e' l'unica soluzione per sottrarsi al ricatto perenne che il vettore impone alle societa' aeroportuali". L'assessore pensa a chi a Cesena ha gia' detto che non vuole ricapitalizzare il 'Ridolfi' ma anche alle polemiche che da Rimini si levano di fronte alle sinergie possibili con il "Federico Fellini" di Miramare: 'Collaborazione', e' la sua parola d'ordine.


La strada maestra per Forli', intanto, e' piu' che mai 'quella della privatizzazione', come stabilito nell'assemblea dei soci di qualche settimana fa. L'assessore regionale oggi si e' sentito con gli amministratori locali a partire dal
sindaco di Forli' Roberto Balzani ('ma ci sentiamo tutti i giorni') e attende notizie dal Cda Seaf che nel tardo pomeriggio si riunira' per imbastire una prima tempistica sul processo di apertura ai privati. 'Il bando sia rapido, entro pochi mesi si dovra' aggiudicare', esorta Peri. Ci sarebbero gia' tre o quattro interessati alla nuova gestione? 'Non sono ne' ottimista ne' pessimista, perche' decide il mercato. Rispettiamo i tempi e le procedure', e' la prudenza rispetto al fatto che qualcuno si sarebbe gia' fatto avanti. Tornando al risanamento, Seaf e' in attesa di sapere se il Comune forlivese (socio di maggioranza con il 48% delle quote) riuscira' di nuovo a ricapitalizzarla dopo tre anni di perdite. La legge 122 del 2010, infatti, se venisse applicata retroattivamente lo impedirebbe: 'Procediamo alle verifiche giudiriche. Servirebbe una parola chiara da chi le leggi le fa. Con questo modo di legiferare- conclude Peri attaccando il Governo- rischiamo di far lavorare molto gli avvocati e poco gli amministratori'.

http://www.ilrestodelcarlino.it/forli/politica/2010/09/16/385616-pressioni_contro_forli.shtml

Spero che la regione ER, che da anni copre parte dei debiti di FRL, non metta nemmeno un euro per coprire il buco che ci sarà a fine anno e che ceda la sua quota al comune di Forlì. Sarebbe il giusto riconoscimento nei confronti di chi sputa nel piatto dove mangia.
E' ora che il vizio se lo paghino tutto e solo a Forlì.
 
Forlì, aeroporto. I consigli danno un doppio via all'ultima ricapitalizzazione

27 Settembre 2010 - 19.45 (Ultima Modifica: 27 Settembre 2010)

Forlì, aeroporto. L'Idv si astiene su ricapitalizzazione Seaf

FORLI' - Tre delibere urgenti sono state votate lunedì pomeriggio dai consigli provinciale e comune di Forlì per far fronte alle difficoltà di Seaf, la società di gestione dell'aeroporto di Forlì "Ridolfi". Si tratta dell'approvazione della copertura integrale delle perdite al 30 giugno 2010, di una concessione di un prestito infruttifero a Seaf per un importo di 350mila euro e della proroga di un prestito infruttifero concesso il 15 ottobre 2009 e in scadenza. Hanno votato a favore Pd e Lega Nord, sia in Comune che in Provincia.
Si sono astenuti Italia dei Valori e Rifondazione Comunista; contrario PdL in Provincia(dall'aula è uscita la consigliera Maria Grazia Bartolomei UdC), mentre in Comune, oltre all'astensione dell'Idv, si registra il voto di astensione anche di Udc e PdL. Ha illustrato i provvedimenti l'assessore provinciale alle Società partecipate Maurizio Castagnoli: "Le delibere derivano da due eventi, entrambi attesi, uno negativo e l'altro positivo. Il positivo è la concessione di Enac, che nel medio-lungo periodo dà ai soci la possibilità di uscire dall'impasse. Quello negativo è il deficit di 5,1 milioni di euro accumulato al 30 giugno, una cifra molto elevata. Il secondo semestre, pur sempre in perdita, lo dovrebbe essere meno: le stime della Seaf per la fine dell'anno è di un deficit di 7,1-7,2 milioni di euro". Castagnoli sottolinea, inoltre, che è stato ri-contrattato "l'accordo con WindJet, con risparmi per 2,5-3 milioni nel 2011 e di 800mila euro già nel 2010".
La Provincia, continua Castagnoli, "non ha la somma per la sua quota parte di ricapitalizzazione, che equivale a 329mila euro. Quindi votiamo la ricapitalizzazione, ma non la sottoscrizione del capitale. Come ente Provincia siamo però in grado di elargire un prestito di sei mesi, sub iudice di un parere del Ministero dell'Economia, per 350mila euro".
Infine Castagnoli dà indicazioni sui tempi della privatizzazione: "Abbiamo dato indicazione al Cda di avviare il prima possibile il bando di gara, che è già pronto. Ci saranno due mesi per presentare le proposte, poi una prima commissione valuterà le informazioni generali dei concorrenti (antimafia, affidabilità economica etc.). Una seconda commissione, nella fase del dialogo competitivo, con tempi che saranno stretti il più possibile, valuterà le proposte. Sarà infine l'assemblea dei soci a individuare l'associazione di privati, crediamo che questa fase si possa concludere entro la fine di gennaio".

Queste le posizioni dei capigruppo:

Gian Luca Zanoni, capogruppo della Lega Nord
"Sosteniamo l'aeroporto, siamo a due passi dal traguardo e con senso di responsabilità riteniamo fondamentale dare quest'ultimo voto per arrivare al bando di privatizzazione. Devo rilevare però la divergenza che ancora sussiste tra le maggioranza di centro-sinistra di Forlì e di Cesena sul tema dell'aeroporto Ridolfi".

Stefano Gagliardi, capogruppo del PdL
"Ricordo che la Seaf ci è costata 31 milioni di euro in pochi anni. Non ho problemi a prendere le distanze dagli esponenti del PdL di Rimini, come ho fatto con il consigliere Marco Lombardi quando ha detto cose inesatte sull'aeroporto di Forlì, vorrei però che i rappresentanti del Pd forlivese fossero meno blandi nel convincere il sindaco di Cesena sul sostegno dell'aeroporto. La provincia di Forlì-Cesena dovrebbe avere una posizione coesa su quest'argomento".

Giovanna Perolari, capogruppo Italia dei Valori
"Il nostro gruppo si è astenuto perché traccia un bilancio fallimentare e non improntato ad oculatezza nella gestione dell'aeroporto Ridolfi. Crediamo nell'aeroporto come volano dell'economia, ma la gestione che è stata fatta ha ripetuto gli errori del passato, nonostante gli intenti di buona volontà dichiarati all'inizio".

http://www.romagnaoggi.it/cesena/2010/9/27/172783/

Sarei curioso di sapere come sia possibile che Windjet possa rinunciare a 2.5 - 3 M€ nel 2011 e nel contempo mantenere lo stesso network.
Da notare anche che la provincia si indebita per... pagare debiti.
 
reazioni

Gian Luca Zanoni, capogruppo della Lega Nord
"Sosteniamo l'aeroporto, siamo a due passi dal traguardo e con senso di responsabilità riteniamo fondamentale dare quest'ultimo voto per arrivare al bando di privatizzazione. Devo rilevare però la divergenza che ancora sussiste tra le maggioranza di centro-sinistra di Forlì e di Cesena sul tema dell'aeroporto Ridolfi".

Stefano Gagliardi, capogruppo del PdL
"Ricordo che la Seaf ci è costata 31 milioni di euro in pochi anni. Non ho problemi a prendere le distanze dagli esponenti del PdL di Rimini, come ho fatto con il consigliere Marco Lombardi quando ha detto cose inesatte sull'aeroporto di Forlì, vorrei però che i rappresentanti del Pd forlivese fossero meno blandi nel convincere il sindaco di Cesena sul sostegno dell'aeroporto. La provincia di Forlì-Cesena dovrebbe avere una posizione coesa su quest'argomento".

Giovanna Perolari, capogruppo Italia dei Valori
"Il nostro gruppo si è astenuto perché traccia un bilancio fallimentare e non improntato ad oculatezza nella gestione dell'aeroporto Ridolfi.

fenomeno da analizzare questo dell' aeroporto di Forlì
si guardano intorno e incolpano
per sopravvivere prima si aggrappano a Bologna ladrona , poi guerreggiano con Rimini e adesso tirano la giacca a Cesena
la prossime colpe saranno di Bertinoro ?
se pensano di risolvere così i problemi apposto siamo !
complimenti ottima classe politica
 
fenomeno da analizzare questo dell' aeroporto di Forlì
si guardano intorno e incolpano
per sopravvivere prima si aggrappano a Bologna ladrona , poi guerreggiano con Rimini e adesso tirano la giacca a Cesena
la prossime colpe saranno di Bertinoro ?
se pensano di risolvere così i problemi apposto siamo !
complimenti ottima classe politica

Secondo me i politici forlivesi si sono infilati in un vicolo cieco. L' aeroporto è diventata una priorità per la città da sostenere a tutti i costi e a qualunque prezzo. Ultimamente, con la dipartita degli altri soci romagnoli di SAEF (Ravenna e Cesena), la situazione si è ancor più radicalizzata: basti pensare che recentemente il sedicente "comitato" per la tutela dell' aeroporto, si è rifiutato di incontrare il sindaco perchè a suo dire non convocato secondo tempistiche opportune...
Sindaco che peraltro è additato da molti come traditore della patria per aver fatto notare i costi folli rispetto ai benefici dell' operazione aeroporto.
Tuttavia gran parte dei politici locali si stanno comportando come schegge impazzite: si va dal leghista Pini, che si è comportato come un guerriero che per ottenere la concessione ENAC, si è armato di spada e ha sconfitto le orde di bolognesi che a Roma lo aspettavano al varco, fino ad arrivare al presidente della provincia, che ha dichiarato che se anche il bando per la privatizzazione dovesse andare deserto, bisognerebbe andare avanti comunque, magari alleandosi con RMI. E si che dopo l' arrivo della concessione di ENAC si parlava di 3 o 4 cordate in lizza...
Quanto all' alleanza con RMI, i forlivesi con un minimo di memoria, conoscono bene il grado di rivalità esistente tra le due città: Rimini infatti ha lottato per decenni per ottenere lo status di provincia e staccarsi da Forlì e in quest' ultima città hanno fatto tutto il possibile per impedirlo.
Quindi vedo davvero difficile che Aeradria, si associ con una SAEF piena di debiti. Vuoi per ragioni economiche, vuoi per ragioni di campanile. Al massimo vedo possibile qualche gestione congiunta negli acquisti o poco più.
Dirò di più: se alla fine FRL dovesse saltare, la festa non la farebbero a Bologna, dove francamente FRL non interessa a nessuno, ma a Rimini, dove sarebbe vissuta come una rivincita verso la città rivale.
 
Certo che a Forlì hanno una bella faccia tosta a dire che la parola d'ordine è "collaborazione con Rimini" ... mo valà pataca ! :D
 
Per chi ha tempo e voglia di vederla puntata del 1 Ottobre dedicata agli aeroporti in Romagna sul canale TELE1

Presenti In studio:

Franco Rusticali (Pres. Seaf Forlì), Maurizio Castagnoli (Ass. Urbanistica e Pianificazione Territoriale Prov. Forlì-Cesena), Massimo Masini (Pres. Aeradria Rimini), Stefano Vitali (Pres. Prov. Rimini).

http://www.tele1.tv/zoom/1ottobre.htm
 
Grazie per la segnalazione. E pensare che io e Massimo Masini (e anche il fratello Moreno) ci facevamo gli scherzi con il citofono da piccolini :D