747F di Asiana in emergenza
- Autore Discussione Dancrane
- Data d'inizio
Se non vado errato ci sono delle zone specifiche predisposte al "fuel dumping"
Seguo, c’è un motivo sicuramente , quale?
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Riporto parte dell’articolo pubblicato oggi da Genova24.it
“PERCHE’ PROPRIO SUL MAR LIGURE?
Perchè qui e non, ad esempio, sopra la Toscana? In questo caso la ragione è da ricercare nel traffico aereo. Dato che ovviamente i cieli sono percorsi da molti voli, i piloti chiedono al controllo aereo dover poter fare “dumping”, spiegando quanto tempo sarà necessario, e viene loro assegnata un’area in cui possano trascorrere quel tempo in sicurezza.”
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“PERCHE’ PROPRIO SUL MAR LIGURE?
Perchè qui e non, ad esempio, sopra la Toscana? In questo caso la ragione è da ricercare nel traffico aereo. Dato che ovviamente i cieli sono percorsi da molti voli, i piloti chiedono al controllo aereo dover poter fare “dumping”, spiegando quanto tempo sarà necessario, e viene loro assegnata un’area in cui possano trascorrere quel tempo in sicurezza.”
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Anche in altre occasioni la zona di fuel dumping per Malpensa è sempre stato il Mar Ligure. Tre anni fà un 747F di Nippon Cargo ebbe un problema ad un motore dopo il decollo e fece la stessa procedura che ha fatto Asiana ieri.
Evidentemente la zona per fare quel tipo di operazione è più o meno quella.
Direi il meno possibile....infatti si è allontanato dalla rotta (sia verso Seoul che verso Milano) per andare sopra Savona, da qui nasceva la domanda.
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Esatto.
E se la geografia non è un’opinione è semplicemente andato nello specchio di mare più vicino rispetto a MXP.
Mi chiedo piuttosto come mai l’holding prevedesse un passaggio ad ogni giro proprio sulla città di Savona, o almeno vicinissimo rispetto alla costa.
Credo che la holding sia basata su un radiofaro (Albenga, potrebbe darsi, l'immagine è troppo piccola per capire) invece che su un fix rnav.
In realtà a occhio direi ANAKI o IXITO, oppure anche una holding costruita sul momento. I leg sono sicuramente costruiti ad hoc, una ventina di miglia circa.
Dipende da cosa costringe il volo a rientrare e per cui scaricare carburante. Può non essere un problema fare un po' di strada per scaricare e poi rientrare, anche perché l'operazione stessa può richiedere parecchio tempo e impatta molto sul resto del traffico.
In generale quindi, direi quanto basta per permettere alle operazioni (sue e altre) di svolgersi in sicurezza. È vero il mare è l'opzione perfetta e preferita, ma può non essere sempre disponibile. Per tanto, si individua di volta in volta e caso per caso la zona ottimale (non esistono vere aree dedicate allo scopo).
La quota minima è comunque di 6000ft (che qualcuno ha stabilito essere sufficiente per garantire che il carburante sia evaporato prima di arrivare al suolo) e la separazione è di almeno 10NM di fronte e lateralmente e 15min/50NM dietro (incluse le virate), oppure 1000ft al di sopra e 3000ft al di sotto.
Il 15 Gennaio di quest'anno un volo Delta ha scaricato fuori da una zona designata e questo è successo:
Dal sito BBC
A passenger plane has dumped fuel over several schools as it made an emergency landing at Los Angeles International Airport.
At least 60 people, many of them children, were treated for skin irritation and breathing problems.
Fuel may be dumped in emergency landings, but only over designated areas and at a high altitude, aviation rules stipulate.