Molto interessante. Complimenti per la chiarezza.
Approfitto per una domanda: in due occasioni affermi che gli armamenti convenzionali dell'Iran sono obsoleti.
Il che, da profano, era ciò che avevo dedotto io dal mero fatto che un missile abbia abbattuto un aereo civile appena decollato dall'aeroporto della capitale. Mi è sembrato nei tuoi interventi qui, invece, che avessi precisato che questo sistema da cui è originato l'incidente sia uno standard attuale.
Torno a dire che questo aspetto è dirimente.
Il rischio è originato dall'uso di tecnologia obsoleta oppure la migliore tecnologia disponibile è quella del caso di specie.
Le conseguenze sono completamente diverse.
Nel primo caso occorre mettere al bando tale tecnologia pericolosa ed evitare alcune zone ove continuera' ad essere presente tale tecnologia obsoleta.
Nel secondo caso, come detto, c'è poco da fare se non evitare di volare per evitare il rischio impossibile da gestire.
Grazie, a te e agli altri. Gli equipaggiamenti militari iraniani sono mediamente ultra-obsoleti, in tutte le dimensioni del combattimento. In larga parte si tratta di mezzi e tecnologie acquisite prima della rivoluzione (1978/79) o confiscate agli iracheni successivamente alla guerra (1980/88). Volano ancora, tanto per fare un esempio, F-4, F-5 e F-14 insieme ad un mix di mezzi di costruzione sovietica. Non differente la situazione sul fronte dell'esercito e della marina.
Per ovviare all'embargo e all'isolamento internazionale, l'Iran ha messo su un'industria militare coi fiocchi, capace di fatto di produrre tutto ciò che le serve dalle stringhe degli anfibi alle componentistiche più sofisticate per mantenere in esercizio i propri mezzi. Anche sul fronte dell'aviazione civile hanno fatto cose grandiose, operando 747 delle versioni 100, 200 ed SP sino a pochissimo tempo fa, revisionando le cellule e rendendo i mezzi disponibili per l'impiego per lungo tempo.
I mezzi e le loro dotazioni tecnologiche, tuttavia, quelli sono.
L'industria nazionale si è lanciata nella produzione locale di propri aerei (copie degli F-5 e qualche addestratore) senza raggiungere particolari traguardi, mentre successi notevoli sono stati conseguiti in quei settori che costituiscono oggi l'avanguardia del concetto strategico nazionale (di III generazione): missili, droni e cyber. Dalla rimessa in efficienza e dal miglioramento dei vecchi Scud B, l'Iran è riuscito a fare passi da gigante nella produzione di missili di varia natura, così come nel copiare le tecnologie occidentali (USA in particolare) nel settore dei droni. Il livello cyber è avanzatissimo, frutto di un sistema universitario e scientifico tra i più avanzati del mondo.
Il TOR1 di cui stiamo parlando, invece, è parte di un lotto di 29 mezzi acquisiti dagli iraniani qualche anno addietro dai russi. Si tratta di tecnologia fine anni '80, ammodernata nella versione TOR1 in dotazione all'Iran ma pur sempre molto datata. Efficiente, purtroppo, ma assolutamente obsoleta. Nulla a che vedere, ad esempio, con gli ottimi S-400 e S-500 russi.