4° (anzi 5°) aeroporto in Calabria


Citazione:Messaggio inserito da stefano

Pilota75....bella notizia!

Ed io che volevo andare a fare un giretto. Meglio tenersi alla larga.

Ma qui in calabria dove si può fare un giro?

Stefano le mie notizie sono quelle che potresti avere anche tu navigando in rete, potrebbero anche essere sbagliate.

Come ti ho già detto, ti conviene chiamare in AeroClub d'Italia e chiedere notizie. Personalmente in Calabria non conosco scuole VDS certificate.
 
AEROPORTI: MANCINI, SERVE SCALO SIBARI PER RILANCIO CALABRIA

SIBARI (COSENZA) - ''La proposta di legge per l' istituzione dell' Aeroporto di Sibari, che era stata elaborata dal senatore Cesare Marini nel corso della passata legislatura, ha il duplice obiettivo di fornire uno strumento parlamentare alle giuste rivendicazioni di un territorio e insieme di sollecitare il Ministro dei Trasporti ad un rilancio decisivo per la nostra regione''. E' quanto ha detto il deputato della Rosa nel Pugno, Giacomo Mancini, presentando una proposta di legge per l'istituzione dell' Aeroporto di Sibari.

''Nelle settimane passate - ha aggiunto Mancini - in molti avevano sostenuto l'iniziativa. Tra i promotori piu' impegnati e piu' attivi si e' distinto Gianni Papasso, segretario provinciale della Rosa nel Pugno insieme a tutto il partito. ''Nel nuovo quadro di collegamenti e di scambi internazionali - e' scritto nella premessa dell' atto parlamentare - l' Italia puo' ambire a svolgere un ruolo di cerniera tra l'Europa, l'Asia e l'Africa.

In questa prospettiva nasce l' idea di realizzare un nuovo aeroporto in Calabria da ubicare in provincia di Cosenza. Diversi studi hanno gia' individuato nella piana di Sibari l'ubicazione come quella tra le piu' adatte per realizzare la nuova opera. Quel territorio comprende importanti infrastrutture consistenti nel porto di Sibari, il Centro nautico dei laghi di Sibari, uno dei piu' importanti esistenti in Italia, e ben tre agglomerati industriali.

La zona individuata dista poche decine di chilometri dalla citta' di Cosenza e dal suo Comune.Il nuovo aeroporto sarebbe di grande utilita' anche per la Basilicata. Queste sono le ragioni che spingono alla costruzione di un nuovo aeroporto nella Provincia di Cosenza.

La Regione Calabria ha gia' inserito l' opera nel piano regionale dei trasporti, nell'accordo di programma quadro stipulato con il Governo centrale e approvato il progetto definitivo al vaglio attualmente dell'Enac e dell'Enav.

Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti compete, in particolare, l' approvazione del progetto e le eventuali varianti''.


Fonte: Airnews


Un altro dei frequenti "colpi di calore" dell'estate nostrana... [:303][:308]
 
Purtroppo sui giornali locali notizie del genere sono all'ordine del giorno. Tra conferenze, comizi, annunci stanno facendo venire il voltastomaco con questo aeroporto.

Ho appositamente evitato di posatre tutti gli articoli (una trentina)

Citazione:Messaggio inserito da LIPY

AEROPORTI: MANCINI, SERVE SCALO SIBARI PER RILANCIO CALABRIA

''Nel nuovo quadro di collegamenti e di scambi internazionali - e' scritto nella premessa dell' atto parlamentare - l' Italia puo' ambire a svolgere un ruolo di cerniera tra l'Europa, l'Asia e l'Africa.

Si si sempre la solita solfa


Citazione:
In questa prospettiva nasce l' idea di realizzare un nuovo aeroporto in Calabria da ubicare in provincia di Cosenza. Diversi studi hanno gia' individuato nella piana di Sibari l'ubicazione come quella tra le piu' adatte per realizzare la nuova opera. Quel territorio comprende importanti infrastrutture consistenti nel porto di Sibari, il Centro nautico dei laghi di Sibari, uno dei piu' importanti esistenti in Italia, e ben tre agglomerati industriali.

1) il porto....tutto sto traffico!!!!
2) il Centro nautico...quello che è rimasto insabbiato per anni ed ha costretto turisti di tutto il mondo a fare trasportare la barca con i camion.
3) gli agglomerati industrilai calabresi,,,ehh siiiii

Citazione:
La zona individuata dista poche decine di chilometri dalla citta' di Cosenza e dal suo Comune.

Anche lamezia Terme è a poche decine di km...heheheh. Il bus di linea impiega 55min cosenza centro - aeroporto.

Citazione:
Il nuovo aeroporto sarebbe di grande utilita' anche per la Basilicata.

Secondo voi un lucano va a prendere l'aereo a sibari o a bari, taranto?????

Si accettono scommesse: io dico che Sibari sarà un aeroporto tipo il S.Anna di KR. Una lingua di asfalto e nessuno che vuole volarci.
 
L'aeroporto di scalea lo fecero vedere in un servizio di Striscia la Notizia , e non sembrava affatto un'aviosuperficie.
Ma io mi chiedo invece di pensare a farne altri , non potrebbero organizzare meglio quelli che esistono gia' . L' italia e' proprio un paese buffo , uno si sveglia e chiede un aeroporto.
Ma queste cose non sarebbero di competenza dell'Enac ?
Da noi l'aviazione generale e' stata rasa al suolo , tra poco se ti beccano affittare un aereo o fare il privato la finaza ti arresta, pero'dobbiamo avere 200 hub , per farne cosa , non si sa'.
O forse si , farci "lavorare " i dipendenti delle regioni.
Ho letto tempo fa' che esiste un progetto per smantellare l'aeroclub di Torino (Aeritalia) e farne , indovinate un po ' ? Un centro commerciale.
Di queste cose devrebbero occuparsi gli amministratori.
Perche secondo me rendere accessibile alla maggior parte della gente , il volo , possedere un piccolo aereo o una piccola barca , e' segno della civilta' di un paese , vedi in germania, francia o inghilterra , dove sono registrati 30.000 aerei privati.
Infatti noi aeronauticamente siamo un paese da 4° mondo.
 
Credo anch'io che, semmai una mente bacata concedesse l'imprimatur alla sua realizzazione, ci troveremmo sul piatto il clone del S. Anna.

Oltretutto nella zona insiste anche Grottaglie, per il quale mi sembra si stia investendo per il polo aeronautico con la programmata riqualificazione e allungamento della pista.

Magari potrebbero rimettere in sesto anche l'aerostazione civile e coniugare la funzione logistica della struttura con quella pax, risparmiando un bel po' di soldini...
 
Dal sito SOGAS
Citazione:lunedì 24 luglio 2006 ore 17:13
AEROPORTI: COSTITUITO COMITATO IN FAVORE SCALO SIBARI
(ANSA) - SIBARI (COSENZA), 24 LUG - La Consulta dei Sindaci della Sibaritide e del Pollino, riunitasi presso la delegazione municipale di Sibari, ha affrontato la questione Aeroporto di Sibari. "Al termine dei lavori - è scritto in una nota - si è deciso di passare dall'astratto al concreto, attraverso un maggiore dinamismo delle istituzioni locali". L'assise ha approvato, all'unanimità, la costituzione di un comitato "per l'attuazione di azioni operative finalizzate a valorizzare le pratiche riguardanti la realizzazione dell'Aeroporto di Sibari" di cui fanno parte i sindaci di Cassano, Rossano, Corigliano, Terranova da Sibari, Lungro, Albidona, S. Demetrio Corone, Montegiordano, Paludi, Trebisacce e il presidente del Distretto Agroalimentare. "Tale organismo - prosegue la nota - è stato allargato alla partecipazione del senatore Cesare Marini, al quale è stato assegnato il compito di incontrare, a breve termine, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, il vice presidente della Regione Calabria, Nicola Adamo, l'assessore regionale ai lavori pubblici, Luigi Incarnato, e tutti i consiglieri regionali del territorio per fare il punto della situazione e concertare iniziative di prospettiva". Il senatore Marini, per delega della Consulta dei sindaci, "dovrà, inoltre, curare i contatti con il Ministero dei Trasporti, l'Enac e l'Enav, e sollecitare altre forze imprenditoriali a essere protagoniste della vicenda relativa al costruendo Aeroporto di Sibari".

NON HO PAROLE !
 
Putroppo il fatto è che ci ritroviamo anche un ministro (si fa per dire...:D ) dei trasporti Calabrese e quindi questi sciagurati progetti potrebbero anche essere apporvati...
 
Citazione:Messaggio inserito da stefano

Purtroppo sui giornali locali notizie del genere sono all'ordine del giorno. Tra conferenze, comizi, annunci stanno facendo venire il voltastomaco con questo aeroporto.
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Si accettono scommesse: io dico che Sibari sarà un aeroporto tipo il S.Anna di KR. Una lingua di asfalto e nessuno che vuole volarci.

Molti di voi non erano nati, ma il Sant'Anna ha una storia alle spalle, legata a doppio filo all'Itavia, la cui sede legale era a Catanzaro. Grazie alla stessa Itavia venne costruito uno dei migliori hotel di Crotone, il "Costa Tiziana",e da si intendeva partire per lo sviluppo turistico della regione.
uno dei massimi dirigenti di Itavia mi spiegava che il Sant'Anna era peraltro una struttura eccezionale per la propria posizione geografica per la attività addestrativa..
Come è andata a finire la storia lo sapete tutti..
 
Citazione:Messaggio inserito da rinco59

Citazione:Messaggio inserito da stefano

Purtroppo sui giornali locali notizie del genere sono all'ordine del giorno. Tra conferenze, comizi, annunci stanno facendo venire il voltastomaco con questo aeroporto.
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Si accettono scommesse: io dico che Sibari sarà un aeroporto tipo il S.Anna di KR. Una lingua di asfalto e nessuno che vuole volarci.

Molti di voi non erano nati, ma il Sant'Anna ha una storia alle spalle, legata a doppio filo all'Itavia, la cui sede legale era a Catanzaro. Grazie alla stessa Itavia venne costruito uno dei migliori hotel di Crotone, il "Costa Tiziana",e da si intendeva partire per lo sviluppo turistico della regione.
uno dei massimi dirigenti di Itavia mi spiegava che il Sant'Anna era peraltro una struttura eccezionale per la propria posizione geografica per la attività addestrativa..
Come è andata a finire la storia lo sapete tutti..

Aspetto con impazienza un resoconto dettagliato...daiiiii...e daiiiiiiiii :D[:306]
 
Citazione:

Aspetto con impazienza un resoconto dettagliato...daiiiii...e daiiiiiiiii :D[:306]
si, una parola.... quello che mi ricordo è che l'Itavia aveva sede in via Luigi Settembrini a Catanzaro, vicino casa di mia nonna,presso uno studio di un consulente o simile..nulla di operativo di li, se non la targa fuori dagli uffici, sopra alla Upim.. anni dopo,da giovane idealista, mi occupai per conto di alcuni uomini politici di area liberale, del famoso "incidente" di Ustica e venni in contatto con un pò di gente, la senatrice Bonfietti, all'epoca mi pare insegnante, la memoria storica dei fatti, allora al Corriere ora all'Unità, Andrea Purgatori,ed un amico di amici, poi diventato mio amico, uno dei fondatori di Itavia, assorbito dopo lo smembramento, in società satelliti di Alitalia, e fino a 4/5 anni fa ad occuparsi di marketing turistico come consulente free lance.. altro che Cimoli o soci...mi racconto che Itavia nacque con l'obiettivo specifico di diventare una delle prime compagnie charter europee (all'epoca in Italia non c'è n'erano) prima che "spagnoli o inglesi ci colonizzassero"..l'individuazione del Sud Italia in generale e della Calabria in particolare erano dettate da considerazioni quasi ovvie, vista la vocazione turistica di quelle zone, ancora oggi frutto solo di speculazioni e non di organici piani di sviluppo,ovviamente accompagnata da investimenti nelle strutture turistiche di cui il Costa Tiziana era solo l'inizio.. mi racconto' che fin da subito a loro, Itavia, l'incidente di Ustica apparve chiaramente come un evento bellico provocato e che il presidente Davanzali lo dichiarò immediatamente e pubblicamente.. e che quell'evento fu il paravento per la chiusura immediata della compagnia e l'assorbimento dei suoi aerei e dei suoi 1500 dipendenti in Alitalia, a costo zero per quest'ultima.. sono passati 20 anni da allora ma queste sono cose che non dimentico.. di certo non si è mai vista una compagnia aerea costretta alla chiusura dall'oggi al domani,e i nomi dei politici che spinsero per questa soluzione (che ben ricordo) non li faccio per non mettere in difficoltà il buon Danilo e company...
Un pensiero a quei 1500 uomini, vittime incolpevoli della situazione, ma grandi esperti di aeronautica civile vi invito a farlo, altro che le pseudo compagnie che girano oggi in Italia...[:304]
 
L'interruzione dei servizi aerei gestiti dall'Itavia (tra cui la rotta PSR-AOI-LIN) portano la data del 10 dicembre 1980, in attesa che la situazione della compagnia venga affrontata nel suo complesso dal Governo dell'epoca.

La società aveva già ricevuto dal Ministero dei Trasporti 2.980 mln di lire per ripianare il deficit di gestione del 1979, riuscendo così a corrispondere un mese di stipendio arretrato e la retribuzione di novembre ai 950 dipendenti, di cui 140 piloti.

Situazione ormai insostenibile, che deteriora l'immagine e quindi il traffico dell'Itavia.

L'avv. Aldo Davanzali, presidente della compagnia nonchè noto e facoltoso imprenditore anconetano, aveva inviato al ministro Rino Formica un documento su cui attendeva una risposta entro il 9 dicembre 1980; tale documento era relativo al futuro assetto societario, ma il ministro, nonostante gli impegni assunti, non fornisce alcuna replica, confermandosi il più accanito sostenitore dei servizi aerei gestiti dallo Stato.

Nessun uomo politico, tra quanti avevano chiesto e ricevuto a piene mani favori sotto forma di biglietti aerei gratuiti per sè, per familiari, parenti, amici, amici degli amici, si offre di avanzare proposte alternative, per superare vecchi problemi burocratici e restrittivi di varia natura.

Per la verità, Davanzali non è abbandonato da tutti: sono sensibili ai suoi appelli il social-democratico Luigi Preti, i democristiani Arnaldo Forlani, Giulio Andreotti, Emilio Colombo, Attilio Ruffini.

A loro, Davanzali ha sempre riservato un trattamento di riguardo; una volta inviò addirittura a Malta un aereo della compagnia per riportare a Roma il suo amico e conterraneo marchigiano Forlani, che aveva perso il volo di linea.

Dunque, si chiude; gli 11 velivoli vengono venduti al miglior offerente, mentre il piano di emergenza della compagnia prevede che i servizi gestiti dalla compagnia in fallimento, vengano riattivati, almeno in parte, da Alitalia e sue consociate ATI e AerMediterranea, quest'ultima incaricata di recuperare piloti e maestranze dell'Itavia.

Ma la strage di Ustica inghiotte anche le altre imprese di Davanzali: falliscono la Sadar Incop (compagnia di rimorchiatori attiva nel porto dorico), alcune immobiliari di Ancona e Ravenna, nonchè, come già detto, un centro vacanze talassoterapico a Crotone.

Dopo alcune precedenti disavventure di carattere assicurativo, la situazione precipita definitivamente e l'Itavia si ritrova con un buco di 50 miliardi di lire.

Dal 1973 al 1979, la compagnia avrebbe maturato 67 miliardi e 960 milioni di contributi, ma in realtà avrebbe ottenuto molto di meno; infatti, dei 13 miliardi che avrebbe dovuto incassare nel 1978, ne ottiene 2 scarsi e dei 19 miliardi e 811 milioni del 1979, solo 2 miliardi e 980 milioni.

Davanzali sottolinea che Alitalia e ATI, cui erano concessi collegamenti di carattere "sociale" di gran lunga inferiori, si videro corrisposti nel 1979 rispettivamente 3 miliardi e 3 miliardi e 470 milioni.


Il ricordo di questa triste vicenda e del suo sfortunato protagonista è ancora molto presente ad Ancona e nelle Marche, dove la memoria di quegli eventi è custodita dagli eredi della famiglia.
 
Citazione:Messaggio inserito da rinco59

.... di certo non si è mai vista una compagnia aerea costretta alla chiusura dall'oggi al domani, e i nomi dei politici che spinsero per questa soluzione (che ben ricordo) non li faccio per non mettere in difficoltà il buon Danilo e company...
Se hai dei riscontri oggettivi, magari supportati da articoli di giornale o stralci di inchiesta, non ci metti assolutamente in difficoltà, anzi, può essere un valido contributo a capire ciò che da troppo tempo non si riesce a spiegare.

E comunque ti ringrazio del pensiero ;);)

Danilo
 
Scusatemi: vorrei sapere cosa c'entra la storia del fallimento Itavia con la volontà di alcuni politici di attivare nuovi aeroporti in Calabria ?
 
Citazione:Messaggio inserito da Admin

Citazione:Messaggio inserito da rinco59

.... di certo non si è mai vista una compagnia aerea costretta alla chiusura dall'oggi al domani, e i nomi dei politici che spinsero per questa soluzione (che ben ricordo) non li faccio per non mettere in difficoltà il buon Danilo e company...
Se hai dei riscontri oggettivi, magari supportati da articoli di giornale o stralci di inchiesta, non ci metti assolutamente in difficoltà, anzi, può essere un valido contributo a capire ciò che da troppo tempo non si riesce a spiegare.

E comunque ti ringrazio del pensiero ;);)

Danilo

Dovrei riuscire a trovare le mie carte dell'epoca, che mi servirono per supportare alcuni interventi del vecchio PLI e di uno dei politici, liberale, che più di tutti si diedero concretamente da fare,il palermitano on.le De Luca.. ma 20 anni e tre traslochi in tre differenti città non lo rendono un compito facile..Vista la precisione dell'intervento che ci precede, però, ti chiederei di aprire un forum sull'argomento. Io nel frattempo provo a rintracciare dopo 5 anni il mio amico, le cui ultime tracce ho perso a Milano, in una società bancaria di servizi al turismo.
La storia di Itavia, indipendentemente dalla tragedia che ci ha segnato,era una bella avventura imprenditoriale
 
Citazione:Messaggio inserito da azafan

Scusatemi: vorrei sapere cosa c'entra la storia del fallimento Itavia con la volontà di alcuni politici di attivare nuovi aeroporti in Calabria ?
Si parlava dell'apt Sant'Anna di Crotone, che aveva una sua funzione e strategia. Su cosa possano servire altri due apt, ed a quali bacini di utenza possano essere di utilità preferisco un garbato no comment..
 
Se non sbaglio gli Slot lasciati inutilizzati dal'Itavia , dopo la chiusura , furono acquistati da un vettore tedesco che poi divenne una compagnia charter con 20 o 30 aerei , mi sembra fosse l' Hapag-Loyd o qualcosa di simile......:(
 
Citazione:Messaggio inserito da rinco59

....Vista la precisione dell'intervento che ci precede, però, ti chiederei di aprire un forum sull'argomento. Io nel frattempo provo a rintracciare dopo 5 anni il mio amico, le cui ultime tracce ho perso a Milano, in una società bancaria di servizi al turismo.
La storia di Itavia, indipendentemente dalla tragedia che ci ha segnato, era una bella avventura imprenditoriale
Assolutamente d'accordo ad aprire una discussione separata, in un'altro thread, riguardante la storia dell'Itavia. Sono sicuro che molte persone apprezzeranno e conosco qualcuno che sarebbe ben felice di intervenire.

Se ne hai voglia puoi farlo tranquillamente tu quando riuscirai a rimettere insieme le tue informazioni.

Danilo