come ha detto piu o meno Forensic.
per quel che riguarda lo smaltimento delle acque meteoriche ci si affida su modelli predittivi di tipo statistico volti a caratterizzare degli eventi di precipitazione in funzione del proprio tempo di ritorno atteso. Al momento si utilizzano quattro diversi modelli che, a loro volta, danno sempre risultati molto discordanti tra di loro.
In pratica, pero', si vede che gli eventi con lo stesso tempo di ritorno sono caratterizzati, piu o meno, dallo stesso volume d'acqua precipitata, cio' che varia e' il tempo in cui quel volume precipita, ovvero, una pioggia con un TR di un anno puo' essere una lunga pioggerella che dura una settimana o un potente acquazzone che si scarica in un quarto d'ora. Chiaramente entrambi questi eventi pongono sotto stress l'impianto di drenaggio in modi differenti tanto che, per lo stesso tempo l'impianto puo' funzionare o fallire. Chiaramente realizzare un impianto che funza sempre e' estremamente costoso, ma anche fortemente controproducente nelle giornate di calma, in quanto per scorrere in tubazioni grandi e' necessaria una grande portata d'acqua, senza la quale non si ha il battente sufficiente allo scorrimento, inoltre la velocita' sarebbe troppo bassa causando sedimentazione.
Pertanto e'normale vedere l'impianto di drenaggio "fallire" nel caso di una pioggia breve ed insistente (in particolare modo se e' verso che sono caduti 100mm in un ora: un enormita') infatti, in questi casi potete normalmente vedere le strade che si allagano e successivamente si drenano laminando la piena improvvisa.
Cio che non mi torna e' come tutta quell'acqua sia caduta all'interno, o si sono allagati gli spazi esterni al livello 3 facendo cadere l'acqua all'interno (strano perche' la pendenza verso l'esterno e' rilevante e si vede ad occhio nudo) oppure qualche tubazione sotto pressione puo' essersi rotta/sfilata.