Bisignani (Iata) : più di 5 compagnie europee rischiano il collasso


Poi dopo questa cosa del vulcano molte altre rischiano ! Poi chissà se quel miliardo e passa di dollari persi in quei giorni verranno mai risarciti alle compagnie !
Vabbè tanto si mettono più diritti ai passeggeri ma alle povere compagnie tartassate e in debito niente !
 
Sia chiaro che non si tratta di sussidi pubblici: si tratta di un risarcimento per non aver potuto volare per 5 giorni in quanto i cieli erano chiusi.
Accadde lo stesso dopo l'11 settembre, anche se peró c'é da fare l'importante distinguo che in quel caso le condizioni oggettive per volare c'erano tutte ed il blocco fu una decisione politica, mentre nel nostro caso si puó argomentare che la decisione di chiudere i cieli é stata dettata da cause di forza maggiore.
Ed é anche per questo che tutte le linee aeree stanno sposando la tesi che si poteva fare diversamente: se passa questa tesi, allora la teoria dei risarcimenti acquista valore.
 
Ah ecco, non si tratta di fondi pubblici. Ora è tutto più chiaro, limpido e trasparente.
In buona sostanza

1 - I pax quando si spostano non devono accollarsi nessun rischio, come se non sapessero che da che mondo è mondo, spostarsi implica sempre un rischio contrattempo, è per questo che una buona norma prevede di prendere qualche soldo più del solito, quando si va in giro, per ogni evenienza.
2 - Le compagnie devono essere tenute assolutamente al riparo da ogni rischio d'impresa (d'altronde anche gli agricoltori piangono sangue quando la siccità o una epidemia segano il raccolto o il bestiame, dimenticando che i loro genitori davano per scontato che o il bestiame o il raccolto potessero andar male ad anni alterni), ora il rischio non c'è più, paga pantalone
3 - L'unico che paga è il contribuente, che paga e poi non ha neppur diritto di girare gratis, come si fa con Ryanair.

Strano mondo questo, strano mondo.

Naturalmente immagino che gli utili poi vadano alle aziende, o sbaglio?
 
ad esempio CAIAZ che e' di fatto una regional media

Dai, siamo seri.
Va bene che lo usino a sproposito politici o giornalisti (mica tanto poi, ma ormai ci si è fatto il callo), però su un forum aeronautico ci si aspetta che il significato del termine "regional" sia conosciuto, e non cambi a seconda delle proprie simpatie o antipatie aziendali.
 
Ah ecco, non si tratta di fondi pubblici. Ora è tutto più chiaro, limpido e trasparente.

I soldi che verranno dati (quasi sicuramente) alle linee aeree saranno chiaramente soldi pubblici, dato che i risarcimenti saranno dati dai governi. Ma non si potranno certo definire finanziamenti pubblici.
Credo sia bene distinguere.
 
Volgio proprio vedere ora i difensori accaniti del NO AI FONDI PUBBLICI che ne pensano....

Una cosa sono i fondi pubblici per rimediare a 30 anni di malagestione che ha prodotto pertite e mangerie, un' altra cosa sono i fondi pubblici per non far precipitare la situazione finanziaria di una compagnia per colpa di un ca*** di vulcano...

I primi non mi garbano, i secondi si

Inutile dire che non so quanto sto vulcano rientri nei rischi d' impresa, perche' nella storia dell' aviazione credo sia la prima volta che si verifica un evento del genere... Non so te, ma io se apro un' impresa non vado a calcolare che mi caschi un meteorite sopra la fabbrica :D
 
Inutile dire che non so quanto sto vulcano rientri nei rischi d' impresa, perche' nella storia dell' aviazione credo sia la prima volta che si verifica un evento del genere... Non so te, ma io se apro un' impresa non vado a calcolare che mi caschi un meteorite sopra la fabbrica :D

Non mi sembra un caso del tutto isolato il settore dell' aviazione civile è stato particolarmente sfortunato negli ultimi anni: 11 settembre e il suo impatto sul trasporto aereo, la crisi economica, il terrorismo sui voli verso gli USA, il Vulcano ecc...
 
Io penso che moltissimo abbia e stia soffrendo AY.

In effetti è una compagnia medio piccola con un mercato domestico limitato e un discreto numero di rotte verso l'Asia che vende spesso a prezzi sottocosto se a questo ci aggiungi la crisi del vulcano le prospettiva non sono certo rosee...
 
In effetti è una compagnia medio piccola con un mercato domestico limitato e un discreto numero di rotte verso l'Asia che vende spesso a prezzi sottocosto se a questo ci aggiungi la crisi del vulcano le prospettiva non sono certo rosee...


hai centrato il punto, inoltre in questa crisi è una delle compagnie che ha cancellato di più....anche oggi più di metà e domani ancora....
 
Volgio proprio vedere ora i difensori accaniti del NO AI FONDI PUBBLICI che ne pensano....

Premetto di essere liberista, e solo sentire il termine "soldi pubblici" mi indispone parecchio.

Comunque, un conto è intervenire per tutelare un settore colpito da una crisi imprevedibile (in questo caso l'intervento dello stato è ammissibile), un altro è sovvenzionare compagnie (non solo FR...fossero solo loro!) per permettere l'apertura di collegamenti spesso non indispensabili o per consentire ad alcuni di viaggiare a prezzi politici sulle spalle della collettività. Qualunque servizio dovrebbe essere sostenuto interamente da chi ne usufruisce!