Continuità Territoriale 2010


ahhaahahahah credulone :D

Il sistema attuale sulle rotte minori, è stato bocciato, idem quello che verrà perche' se toccherà Treviso, Brescia o altri, verrà irrimedialmente bocciato dalla Comunità Europea e giustamente buttato nel cestino. Come pure 8 milioni di euro l'anno son molto pochi per garantire alle compagnie copertura per operare le rotte. Altresì se si presenta una sola compagnia sarà la fine della CT, perche' opererà in Monopolio ;)
Come ho scritto all'assessore, in questo momento la Sardegna ha un appeal minore della trasparenza del mare di Rimini, e di sicuro questa CT la renderà ancora meno appetibile.

No. Il sistema è stato bocciato nel metodo non nel merito in quanto produceva una disparità. Otto milioni per un sistema di CT sono più che sufficienti, con il vecchio sistema delle c.d. rotte minori la contribuzione riguardava solo questi voli:

CAG-VRN
CAG-PMO
OLB-VRN
AHO-TRN

Le altre rotte erano operate con accettazione degli OSP senza alcuna sovvenzione.
La continuità è in mano a CAI e Meridiana, però nulla vieta che ad ottobre qualcun altro possa entrare. Il modello di business della compagnia è un problema dell'azienda perché il legislatore deve pensare anche a quello?
 
Per la cronaca, il TRN-AHO nel periodo Gennaio-Marzo ha viaggiato con un LF circa pari al 25%, davvero un ottimo esempio di sperpero di denaro pubblico.
E per la summer appena iniziata l’offerta TRN-CAG rimane inchiodata nelle mani di IG, 1 solo daily, con AZ/I9 ed FR al palo.

So di essere ripetitivo, ma spero che i sardi si rendano conto che questo sistema di certo non aiuta l’accessibilità della loro Regione anche da parte dei tanto famigerati “turisti continentali estivi”: guardatevi l’offerta che c’è da tutta Italia verso la Sicilia, ma anche verso destinazioni balneari tipo Ibiza, confrontatela con l’offerta per la Sardegna e fatevi due conti su quanto traffico potenziale in meno (traducibile in turisti e quindi €€€) ci sarà verso la Sardegna.
 
guardatevi l’offerta che c’è da tutta Italia verso la Sicilia, ma

Quanti milioni di turisti fa la Sicilia? Non scherziamo dai..

Badate bene che il problema strutturale del turismo sardo non è tanto nel volume di traffico in sè, quanto nella capacità ricettiva che è infinitesimamente più bassa rispetto ai principali competitor.. Quindi si creerebbe una sorta di collo di bottiglia dove tu scarichi vagonate di gente (scusate il francesismo) e poi non sai dove mandarli a dormire.

Prima costruiamo (e bene) e poi facciamo arrivare gli aerei ma, in ogni caso, dal mio modesto punto di vista la Sardegna non deve rincorrere i concorrenti mediterranei nella quantità.. per colmare il gap con gli altri ci metterebbe secoli; piuttosto, dovrebbe puntare sulla qualità.. in sostanza numeri più piccoli ma di maggior "gettito". E' ovviamente il mio personalissimo e contestabilissimo parere.

Tornando "in topic", nei mali del trasporto aereo io ritengo che non abbia nulla o poco a che vedere la continuità territoriale, è certo, infatti, che ben prima dell'avvento degli OSP il sistema era malato e funzionava male. Piuttosto la C.T. ha messo una toppa a uno dei problemi (la mobilità dei sardi) ma non può ovviamente pensare anche a risolvere il problema dell'incoming. Un passo alla volta..
 
Ultima modifica:
la mobilità dei TURISTI!!! NON DEI SARDI DEI TURISTI PORCA PU**ANA.
Basta pensare a noi e basta, siamo una regione POVERA che vive di turismo non possiamo fare tutto bloccato per i nostri comodi.
I prezzi dei voli, degli alberghi sono 40 volte piu' alti della tunisia, della costa brava, della spagna...
SVEGLIAMOCI o finiamo veramente a svendere la terra per farci 10€.
 
la mobilità dei TURISTI!!! NON DEI SARDI DEI TURISTI PORCA PU**ANA.
Basta pensare a noi e basta, siamo una regione POVERA che vive di turismo non possiamo fare tutto bloccato per i nostri comodi.
I prezzi dei voli, degli alberghi sono 40 volte piu' alti della tunisia, della costa brava, della spagna...
SVEGLIAMOCI o finiamo veramente a svendere la terra per farci 10€.

Povero ci sarai tu.. :)
La Sardegna non è il Veneto ma è fuori dall'obiettivo1 della UE, ha un PIL nettamente più alto delle regioni del sud e, seppur in difficoltà, ha una qualità della vita decisamente superiore rispetto ai nostri fratelli calabresi, campani, ecc...

E comunque ripeto, dal mio punto di vista, la C.T. non è responsabile dei problemi del turismo sardo.. sviluppo turistico e diritto alla mobilità locale possono e debbono coesistere.

E, infine, ricordo che gli aspetti tecnici e i dettagli della Con.Terr.2010 non sono ancora disponibili.
 
Povero ci sarai tu.. :)
La Sardegna non è il Veneto ma è fuori dall'obiettivo1 della UE, ha un PIL nettamente più alto delle regioni del sud e, seppur in difficoltà, ha una qualità della vita decisamente superiore rispetto ai nostri fratelli calabresi, campani, ecc...

Difatti altri si muovono noi torniamo indietro.
Aeronauticamente parlando siamo l'ultima regione in Italia.
Il sud Sardegna ha carrette del mare, ma a noi va bene così...crediamoci ah certo se parli di Cagliari è normale che abbia un pil alto, quando tutte le case che affittano qua in città costano piu' di quelle di roma, se poi vai a sestu, decimo e assemini e la percentuale di poveri sale a livelli oltre di quelli africani.
 
Difatti altri si muovono noi torniamo indietro.
Aeronauticamente parlando siamo l'ultima regione in Italia.
Il sud Sardegna ha carrette del mare, ma a noi va bene così...crediamoci ah certo se parli di Cagliari è normale che abbia un pil alto, quando tutte le case che affittano qua in città costano piu' di quelle di roma, se poi vai a sestu, decimo e assemini e la percentuale di poveri sale a livelli oltre di quelli africani.

Siamo TOTALMENTE O.T. ma comunque ho piacere nel fare una brevissima parentesi e poi tornare sul tema.

Gli ultimi dati disponibili sono del 2008 ma, in ogni caso, la Sardegna è la regione meridionale col PIL pro capite più alto e, nel periodo 2000-2008 è cresciuta mediamente più del complesso delle regioni meridionali ed è stata solo dello 0.2% sotto l'incremento medio italiano. Va bene? OVVIAMENTE no. Ci accontentiamo? Assolutamente no.. ma stiamo molto meglio di ciò che può sembrare, in Italia e anche (e forse soprattutto) comparati con le altre regioni europee. Per la serie:"poco se mi valuto, molto se mi confronto". http://web.mclink.it/MN8456/comunic...omunicato_anticipazioni_rapporto_sardegna.pdf

pilw.jpg


Ora torniamo ON TOPIC però dai ;)
 
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Non esiste Vangelo o ricetta sull'impostazione dell'incoming sia italiano-continentale che estero in Sardegna. Ognuno è libero di pensarla come gli pare e piace e avere visioni l'una l'opposta dell'altra e viceversa; ma non è questo il motivo del contendere.

Contendere è l'imposizione di OSP tra gli aeroporti sardi e la provincia italiana attualmente regolamentata in maniera restrittiva al libero mercato tra CAG-TRN,VRN,BLQ,FLR,NAP e PMO; tra AHO-TRN e BLQ; tra OLB-VRN e BLQ. Nel contesto delle rotte regolamentate in maniera restrittiva al libero mercato ci sono le tratte da CAG a FCO e LIN, da OLB a FCO e LIN, da AHO a FCO e LIN.

Attualmente i players che hanno 'in gestione' il parco rotte sono il Gruppo C.A.I. e il gruppo MERIDIANA, stop nessun altro!
Normare le tratte minori con lo stesso testo che norma le tratte dalla Sardegna a Fiumicino e Linate vuol dire conservare la stessa situazione attuale, senza spostare di una virgola l'offerta interna.

Sperare che questo modello 'recinzione di flio spinato' all'incoming continente-Sardegna regga ai venti del Benelux in eterno è come confidare in uno sciamano dell'aeroporto di Irkutsk.
 
Non esiste Vangelo o ricetta sull'impostazione dell'incoming sia italiano-continentale che estero in Sardegna. Ognuno è libero di pensarla come gli pare e piace e avere visioni l'una l'opposta dell'altra e viceversa; ma non è questo il motivo del contendere.

Contendere è l'imposizione di OSP tra gli aeroporti sardi e la provincia italiana attualmente regolamentata in maniera restrittiva al libero mercato tra CAG-TRN,VRN,BLQ,FLR,NAP e PMO; tra AHO-TRN e BLQ; tra OLB-VRN e BLQ. Nel contesto delle rotte regolamentate in maniera restrittiva al libero mercato ci sono le tratte da CAG a FCO e LIN, da OLB a FCO e LIN, da AHO a FCO e LIN.

Attualmente i players che hanno 'in gestione' il parco rotte sono il Gruppo C.A.I. e il gruppo MERIDIANA, stop nessun altro!
Normare le tratte minori con lo stesso testo che norma le tratte dalla Sardegna a Fiumicino e Linate vuol dire conservare la stessa situazione attuale, senza spostare di una virgola l'offerta interna.

Sperare che questo modello 'recinzione di flio spinato' all'incoming continente-Sardegna regga ai venti del Benelux in eterno è come confidare in uno sciamano dell'aeroporto di Irkutsk.

Grande chielloduebis che mi ritorna "on topic" con una considerazione lucida e ragionata, che può essere ovviamente contestata e/o appoggiata.

Per quanto mi riguarda io sono dell'idea che dobbiamo SEMPRE tener presente chi si ha dall'altra parte del tavolo delle trattative.

Il mestiere del "policy-maker" è decisamente il più complicato di tutti, perchè deve sempre saper pesare azioni e parole e trattare e contrattare.
Inoltre, dialogare con le compagnie aeree è ancora più complicato.. Cosa voglio dire? Che la migliore legge possibile in astratto, nel mondo reale può produrre alla meglio "niente" o, alla peggio, dei disastri.

Quindi teniamo sempre a mente che alle compagnie aeree, soprattutto di questi tempi, devi sempre dare un tornaconto personale a fare qualcosa, altrimenti ti danno il ben servito. Una sorta di "bastone e carota" :)
 
Continuità territoriale, assessore Lorettu: "Pronte le nuove regole"

http://www.regione.sardegna.it/primopiano/1.html [VIDEO]

CAGLIARI, 15 APRILE 2010 - "Il Presidente della Regione Ugo Cappellacci e la Giunta credono fortemente in una nuova continuità territoriale". Lo ha detto l’assessore regionale dei Trasporti Liliana Lorettu nel corso di una conferenza stampa dove ha illustrato le linee guida del protocollo d’Intesa che sarà firmato, nei prossimi giorni, tra il Presidente Cappellacci e il Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, per la puntuale definizione dell’iter procedurale relativo alla continuità territoriale, dopo il trasferimento alla Regione delle funzioni in materia, disposto dalla legge finanziaria per l’anno 2007, con cui sono state inserite a carico delle risorse regionali, le spese necessarie per assicurare la continuità territoriale.

A seguito della firma potranno essere approvate le regole della nuova Continuità Territoriale, fortemente voluta dal Presidente Cappellacci per cui il Consiglio Regionale, su proposta della Giunta ha emanato la Legge Regionale n 10 del 13 aprile 2010 ove all’art 2 sono stanziate le risorse necessarie per la continuità aerea. Secondo l’assessore Lorettu, in attuazione delle norme nazionali e regionali, il Presidente Cappellacci e la Giunta stanno lavorando ad un modello di continuità basato su:
- Una “mobilità fluida” da e per la Sardegna per tutti i cittadini residenti in Sardegna, nati in Sardegna, tutti gli altri cittadini anche non residenti in Sardegna.
- La riduzione della disparità di trattamento tra cittadini residenti e non residenti in Sardegna, tale da garantire la piena libertà di mobilità da e per la Sardegna.
- La previsione di sanzioni elevate per i vettori che applicano il contingentamento dei posti per i residenti, costringendo al pagamento di tariffe onerose.
- La piena disponibilità del trasporto aereo per i malati con garanzia di tariffa unica per residenti. La presenza nelle rotte di più vettori con applicazione degli Oneri di Servizio Pubblico.

Annuale revisione della tariffa in presenza di aumenti o diminuzioni di costi del carburante. A garanzia di ciò nel bando sarà predisposta una griglia di voci di costo cui attenersi per il calcolo delle variazioni.

Per la prima volta la vigilanza e il controllo sarà effettuata non solo dai funzionari ENAC, ma anche da funzionari regionali in modo da verificare la corretta osservanza degli oneri e delle convenzioni in modo da ampliare i controlli.

"In questo momento - ha concluso la Lorettu - la Giunta Cappellacci non è soddisfatta del modello dell'attuale Continuità Territoriale, perché presenta le seguenti criticità:

Una disparità di trattamento tra i cittadini

Una non garanzia di tariffe per i nati in Sardegna, ma residenti all’estero

Una non garanzia di tariffe per i malati che viaggiano

Uno "sbarramento" per i non residenti in Sardegna

Un ostacolo allo sviluppo dell’economia


Il nuovo modello di continuità territoriale concilia una libertà di movimento con un riequilibrio dei cittadini".
 
Arriva l´ok unanime della Camera alle nuove regole di continuità territoriale per la Sardegna. La soddisfazione di Mauro Pili. La legge entro il 31 ottobre
Tariffe agevolate per tutti
Si alla nuova Continuità
ALGHERO - Nessuna differenza tra cittadini residenti ed europei e l'assenza di una compensazione finanziaria con l'imposizione dell'onere del servizio pubblico; allargamento dei benefici agli emigrati, che in quanto europei potranno usufruire della continuità, dalla quale erano stati esclusi negli anni passati; tariffe che avranno come riferimento il parametro chilometrico ferroviario più basso (si può ipotizzare costi che oscillano tra i 30 e i 40 euro per i collegamenti tra gli aeroporti sardi e quelli di Milano e Roma).

Sono queste le novità più interessanti della rivoluzione che attenderà i tre aeroporti sardi per le tratte in continuità territoriale, sempre che si riesca a convertire in legge, prima del 31 ottobre, il provvedimento licenziato all'unanimità, su proposta dell'onorevole Pili, in commissione Trasporti alla Camera. La mozione approvata col voto favorevole di Pdl e Pd, impegna anche il governo a favorire l’individuazione di un maggior numero di voli e di rotte aeree da e per la Sardegna che consenta, nel contesto dello sviluppo potenziale della domanda, di avere più operatori sulla stessa rotta.

Sarà ora avviato un immediato confronto per ridefinire, nell’ambito della conferenza di servizi che il Presidente della Regione Sardegna è stato delegato ad istituire e presiedere dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, la disciplina della continuità territoriale, superando quella vigente. Continuità attuale - è sottolineato nel documento - che risulta inadeguata sia sotto il profilo concettuale che sotto quello dei servizi e dei costi, per pervenire a un modello di continuità territoriale intesa come un fattore di riequilibrio di condizioni permanenti di svantaggio derivanti dall'insularità.

http://notizie.alguer.it/n?id=32269