Il resort (da pochi mesi in mano a Hilton) è stato scelto, come dicevo, su internet e in base al prezzo molto attraente. Per le mie tasche le Maldive possono arrivare a livelli insensati, quindi euro è stato il criterio di scelta.
Per quanto riguarda il volo non c' era posto sui charter da Milano e tra Emirates e Qatar ho optato per quest' ultima, per il prezzo molto più favorevole e l' assenza dei malefici 777 con le file da 3-4-3 in Y. Ho provato a fare il gallo, ma il prezzo della J era demenziale.
A Malpensa ho sperimentato il nuovo parcheggio "low cost" P1, che low cost è veramente, per 9 giorni sarebbero 42 euro, scontati per i soci del SEA Club. Non mi entusiasma l' idea di lasciare l' auto all' aperto, ma non c' è rischio grandine a febbraio e finalmente ho potuto evitare gli scomodi parcheggi remoti. Il P1 ha fatto presa ed ha già un buon LF. Non volendo attendere l' inaffidabile navetta opto per la passerella ENAC, ma è peggio per me, nessun cartello segnala che si prende dal retro della palazzina, cioè a ovest e mi trovo a fare l' equilibrista aggrappato alla recinzione. Tener conto di un quarto d' ora per la piacevole passeggiata.
Poco tempo per la saletta, ma riesco a ingurgitare qualche tramezzino prima del decollo. Aereo pieno, avevo scelto online due posti a lato del bel 332 QR e subito si materializza l' avvertimento di Seatguru che avevo sottovalutato: lo scatolotto dell' IFE occupa metà dell' area sotto al sedile di fronte e lo spazio per i piedi è drasticamente ridotto. Nonostante i monitor decisamente più grandi e la scelta incomparabilmente più ampia riconosco dal telecomando a filo lo stesso tipo di PTV dei 772 Alitalia, ma qui il malefico scatolotto è ancora più grande. Il volo diurno fa propendere per un bilancio positivo, ma per il notturno DOH-MLE successivo prevedo guai.
Viene servito il miglior pasto di Y della mia vita, l' equipaggio è cortese, tutto funziona come si deve, persino l' IFE funziona a tutti, mi pare. Aereo pieno e soprattutto silenzioso, no match for 767, fa bene Alitalia a cambiare WB, se arrivano
A DOH tutti gli aerei ai remoti, che sono veramente remoti, ci vogliono quasi 12 minuti di Cobus per arrivare al mediocre terminal. Sosta d' un paio d' ore, gli imbarchi cominciano regolarmente almeno mezz' ora prima dell' orario stabilito e senza che l' imbarco compaia sui monitor. E' difficile portare centinaia di passeggeri con i bus, dopo averli fatti scendere in una specie di gate dove c' è posto per poche decine.
Il volo per MLE grazie a dio avrà un LF del 50%, quindi mi sposto e mi libero dall' incubo dello scatolotto IFE. Nonostante il decollo delle 01.05 ci viene servita un' altra cena, che naturalmente rifiutiamo quasi tutti. Prima dell' atterraggio assaggiamo la specialità di Qatar per la colazione, cioè "chicken sausage frittata". Purtroppo lo scalo nel Golfo non lascia che il tempo per un sonnellino, per arrivare a destinazione ci vorranno ancora parecchie ore e passeremo rincog**oniti il primo giorno.
L' equipaggio era veramente distratto, inferiore a quel che ho visto di Emirates. Una vicina ha fatto sdraiare la figlia sui quattro sedili centrali, l' ha coperta e questa si è fatta il decollo sdraiata e senza cinture. All' atterraggio pure un adulto è arrivato beatamente allo spegnimento dei motori sdraiato e senza cintura.
Al ritorno Male-Doha senza storia, e sempre con LF intorno al 50%. Mi sdraio anch' io su un quartetto di sedili centrali, dopo aver ottenuto un infant belt che uso come extension.
Il basso prezzo e la buona qualità di Qatar hanno lo scotto da pagare di un lungo layover di 14 ore a Doha al ritorno. Per uscire da DOH bisogna pagare una ventina di dollari per il visto, esclusivamente con carta di credito. La fila è estenuante, anche se siamo ben pochi in coda. E' solo un avvisaglia, tutto qui in Qatar è leeeeentooooo.
Agli arrivi cerchiamo una camera d' albergo, ma l' offerta è solo di grandi catene e a prezzi elevati. Scocciante, visto che a mezzanotte saremo di nuovo in aeroporto. Solo dopo più di mezz' ora trovo una camera in un albergo locale apparentemente quattro stelle ad un prezzo interessante, comunque ben oltre i 100 euro.
Visitiamo il bel Museum of Islamic Art, progettato da Pei, la Corniche non riesce a farmi ricordare la Costa Azzurra, dappertutto ci sono cantieri di edifici mediocri e vuoti, ma il Qatar è il secondo produttore mondiale di metano e se lo può permettere. Prenotato il taxi per l' apt, programmando un enorme anticipo, anche se DOH è davvero un city airport, con le case a ridosso, lo aspetteremo per più di mezz' ora, nonostante il radiotaxi lo dia sempre "on the way", l' assenza di traffico e le dimensioni modeste della città.
Qatar vettore mi sembra che fuzioni molto bene, Qatar Stato mi sembra sonnolento, levantino e inaffidabile.
La tratta DOH-MXP invece è su 333, pieno, per cui a Male ero riuscito a farmi dare i posti nella fila d' emergenza, comodissimi, ma molto più rumorosi. Mi dedico all' IFE anziché al sonno fino al confine fra Iraq e Turchia, ma resto fregato perché ci svegliano per la chicken sausage frittata mentre sorvoliamo Istanbul, tre ore prima del' atterraggio, alle 3 e mezzo, mortacci loro.
A Malpensa gradito uso del finger, solita accoglienza scazzata della Polizia di frontiera e ancora una volta, arrivati ai nastri bagagli, nessun monitor mostra su quale nastro arriveranno le nostre valigie e bisogna verificarli uno per uno. Terzo mondo, da calci nel sedere.
La girlfriend approfitta dell' ora ancora favorevole e mi lascia ad attendere le valigie (
solo 35 minuti), l' autista la porta a casa per una doccia e poi in ufficio, dove arriverà mentre io, fatta velocemente la Boffalora, sono appena entrato in contatto con il muro di veicoli che sbarra l' accesso a Milano dal casello dell' A4. 35 minuti da Malpensa al casello di Milano Ghisolfa, oltre un' ora per gli ultimi 12 km dal casello a casa. Malpensa non è lontana, è Milano che è un bordello. Passate le 7 e 30 tutto è fermo. Oggi peraltro sono tornato da Torino circa a mezzogiorno e stessa storia, nessun problema fino a Ghisolfa e poi tutto fermo.