Bossi poeta di Malpensa

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Copio e incollo dal Corriere della Sera...
le elezioni si avvicinano e una quattro versi vorrebbero far dimenticare l' appoggio dato al pastrocchio Alitalia e alla difesa a oltranza di Linate.




Bossi poeta debutta su Telepadania
Un'ode a Malpensa e ai suoi sacri boschi

Dal Senatùr un componimento dedicato al territorio che ospita l'aeroporto internazionale

MILANO - Sacri sono i boschi / e i prati / e la nostra acqua / e i venti / e la neve. / Sacre sono le radici / e la nostra lingua. / Neanche tutti gli esseri del mondo / neanche il Papa / valgono come un ramo di nocciolo / o un cinguettio di un uccello». In italiano suonerebbe più o meno così. Ma l'originale è in dialetto varesino e forse non poteva essere diversamente visto che i versi in questione sono quelli della «Canzon pa ra Malpensa», l'ode all'area che ospita l'aeroporto internazionale di Milano. E l'autore è un poeta che non ti aspetti: Umberto Bossi, fondatore e leader della Lega Nord, che proprio a due passi dall'hub, a Cassano Magango, ha la propria residenza.

LA LEGA E IL «SUO» AEROPORTO - La Lega ha sempre avuto a cuore le sorti dell'aeroporto, che sorge nelle campagne della provincia varesina, a una quarantina di chilometri da Milano, e ne ha fatto l'oggetto di tante sue battaglie politiche. Bossi è andato oltre e ha deciso di celebrare in versi l'amore per quel pezzo di terra bagnato dal Ticino che nel braccio di ferro con «Fiumicino» ha più volte rischiato di soccombere sotto le pressioni del mondo della politica e dell'economia romanocentrica. Non a caso in un passaggio della poesia il Senatùr dice testualmente: e alziamo gli occhi al cielo / con la paura di trovare / un gran buco / sopra al niente. Bossi, però, sembra avere a cuore anche l'ambiente attorno all'aeroporto e parla di «camion che vanno via con la nostra storia» e «che vanno a rompere il Ticino». Amore e odio insieme, insomma, per questo aeroporto così ingombrante ma così vitale per l'economia del territorio che è stato la culla della Lega.

RIFLETTORI SUI DIALETTI - La Canzone di Malpensa è una delle poesie che questa sera saranno declamate da un amico del Senatùr, Sergio Moreni, nel corso di una serata trasmessa da Telepadania (si inizia alle 21,10), la tv del Carroccio che trasmette direttamente da via Bellerio, sede nazionale della Lega Nord. L'iniziativa rientra in una strategia di valorizzazione di tutti i dialetti padani portata avanti dall'emittente che questa sera, appunto, accende i riflettori sul vernacolo varesino affidandosi alle parole di colui che sulle radici, sul dialetto e sul legame al territorio ha costruito parte del proprio successo. In passato erano andate in onda trasmissioni in cui era stata promossa la lettura di alcuni classici della letteratura itaaliana, dalla Divina Commedia al Pinocchio di Collodi, in cremonese e in pavese.

Redazione online
04 febbraio 2010



http://www.corriere.it/politica/10_...sa_3dc4a34a-116e-11df-806e-00144f02aabe.shtml
 
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«La canzone per Malpensa» di Bossi

La poesia in dialetto varesino composta dal leader della Lega Nord


Sacar
hinn i bosch
e i praa
e ra nosta acqua
e or vent
e ra fioca
Sacar
hinn i radis
E ra nosta lengua

Nanca tucc i ges dor mond
nanca or Papa
varan mè on cachet da nisciora
o un cipì d'usell
o na rongia d'acqua
fregia me n'n biss

E mò tacan cor ciar
a scepà or bosch
dra Malpensa

Mò or lopà
i travestiment, i religion,
hinn misuràa

Van via i camios
mè scorbatt
co ra nosta storia

E a varzom i occ ar ciel
con ra pagura de trooà
un gran bus da sora
a nunch

E moll mè na pisava
a va in giò a crepà
ur Tisin
 
Al peggio non c'è fine. Aspettiamo con ansia la poesie del coltissimo figlio del senatùr. :D
 
quanto siete esagerati! ci sono tante cose peggiori di questa poesia. La tubercolosi, il vaiolo, la scabbia con prurito, ....
 
non c'è niente da rabbrividire, da alzare diti medi...
Se si abbandonassero i pregiudizi e si imparasse a giudicare non in base alla persona ma a quella poesia, si capirebbe che in qui versi non c'è niente di offensivo verso nessuno nè tantomeno di politico. E' una poesia in onore al suo territorio (che è anche il mio). Una lode a malpensa, e al "fiume azzuro".
 
Il problema per voi spero sia il basso livello dei versi in questione e le eventuali incoerenze politiche dell'Umberto e non l'uso del dialetto (sia il varesino, il genovese, il tursitano, il calabrese o il napoletano) che in sé non ha proprio nulla di scandaloso e tanto meno ha a che fare con la mancanza di cultura.
 
«La canzone per Malpensa» di Bossi

La poesia in dialetto varesino composta dal leader della Lega Nord


Sacar
hinn i bosch
e i praa
e ra nosta acqua
e or vent
e ra fioca
Sacar
hinn i radis
E ra nosta lengua

Nanca tucc i ges dor mond
nanca or Papa
varan mè on cachet da nisciora
o un cipì d'usell
o na rongia d'acqua
fregia me n'n biss

E mò tacan cor ciar
a scepà or bosch
dra Malpensa

Mò or lopà
i travestiment, i religion,
hinn misuràa

Van via i camios
mè scorbatt
co ra nosta storia

E a varzom i occ ar ciel
con ra pagura de trooà
un gran bus da sora
a nunch

E moll mè na pisava
a va in giò a crepà
ur Tisin
Ho la pelle d'oca.