Comunque mi han detto che molto bella è Stavanger
Ti metto qui un miniTR che ho scritto solo in Associazione&OT un anno e qualche mese fa, visto che non ci sono in pratica foto aeronautiche. Se ho tempo guardo poi se ho qualche altra foto di Stavanger, ma ne avevo fatte davvero poche. Here you are:
BGY-TRF (Ryanair) + TRF-SVG (Wideroe) // Stavanger-Oslo (treno) // TRF-BGY (Ryanair)
Avevo prenotato per Oslo con l'idea di andare a fare un giro oltre il circolo polare artico, a tentare la fortuna con l'aurora boreale. Poi tira e molla perché non sapevo se avessi avuto le ferie o no, le tariffe di SAS e Norwegian per Bodo e Tromso sono triplicate e mi sono ritrovato a cercare una meta alternativa sempre in zona, una volta appurato che le ferie le avrei avute :diavoletto:
Wideroe aveva una discreta offerta per andare a Stavanger, ma non per tornare. Un uccellino mi ha suggerito di dare un occhio ai treni notturni, detto, fatto, in comode 9 ore c'era un trenino che mi avrebbe riportato fino a Oslo. Dato che sono ancora giovane (e pirla) dentro, prenoto il treno per tornare ed è fatta.
L'andata è ad un orario insolito per me, primo pomeriggio; poco male, riesco ad andare in ufficio pure mezza giornata :diavoletto::diavoletto:
Un'addetta al metal detector mi fa storie per il cavalletto della digitale, prima volta in vita mia, ma impietosita dallo sguardo da cane bastonato e un "capisco, sono stato proprio uno stupido a metterlo dentro... dove glielo lascio...?" la convince a ributtarlo nella valigia e a licenziarmi in modo scorbutico. Yeah! Solito volo Ryanair, solo con i tempi un po' più dilatati (invece che fare tutto in quattordiciminutieventinovesecondi se la prendono con più calma); ripassano col carrellino delle vettovaglia una seconda volta. Noto che hanno aumentato i prezzi, e non di poco. Praticamente non hanno nessun articolo del catalogo, ma "sostituti" "similari". Ringrazio che non è ora di mangiare e che l'acqua l'ho presa al bar di Orio (a proposito, prima volta che imbarco dal capannone stile Lubecca: ma nemmeno i capannoni riusciamo a imitare dagli altri?).
Atterraggio in mezzo alla neve, molto divertente. L'aerostazione di Torp Sandefjord (per gli amici Oslo, ma sono 120km!) è un aeroporto vero, piccolo ma ben organizzato, pulito, luminoso per quanto possa esserlo in Norvegia alle 17. Esco, faccio li check-in al banco Wideroe (le due ore di transito sono bastate) chiedendo un posto finestrino, mangio un boccone e rientro. Molto gentili gli addetti alla sicurezza, i norvegesi sono fantastici. La zona imbarchi domestici è miserella, tre gate e un barettino vista piste, ma non si possono fare foto (tanto è notte e il riflesso sulle vetrate, enormi, impedisce di farle comunque). C'è una signora italiana di mezza età (o almeno che parla italiano) che è sul mio stesso volo, faccio fatica a crederci. L'imbarco è a piedi, sulla neve battuta, e il nostro Dash 8/300, a vederlo solo soletto, fa quasi tenerezza. Sul piazzale nient'altro, un Ryanair è appena partito come il Fokker 70 di KLM per AMS. Al check-in mi hanno appioppato l'uscita di emergenza, che sul Dash8 non è nulla di che. L'unica a/v viene a chiedermi in norvegese se conosco le procedure di sicurezza, rispondo che purtroppo il norvegese non lo parlo, mi fa il briefing in inglese e finisce lì. Volo pienotto. Il decollo è fantastico, quanto mi piacciono i turboprop, si sale che è una meraviglia, con quel frastuono che entra nel cervello e non ne esce più. Il tempo è ballerino, d'altra parte sta nevicando, e il tubo con le eliche sobbalza, ma è un sobbalzare controllato, mmm... sicuro, non so come dire, sembra un'auto con assetto sportivo che prende una curva, non una seicento Fiat che sale su un dosso. La a/v ripassa a metà volo (che dura proprio i 55' dichiarati) a offrire te e caffé, non prendo nulla perché so già che mi sbrodolerei addosso. Prima della discesa ripassa per il bis. Atterraggio tranquillo, a Stavanger non nevica e la pista è pulita, l'aeroporto è carino anche se non ho tempo e voglia di stare lì ad ammirarlo. Tra una cosa e l'altra arrivo al B&B che sono le nove, giusto in tempo per una generosa porzione di waffle con panna acida e marmellata di mirtilli. Vado a letto beato.
Stavanger com'è? Piccola, drammaticamente piccola, anche se molto graziosa, peccato che di neve non ce ne sia nemmeno l'ombra (di ghiaccio per strada, invece, un sacco). Diciamo che in mezza giornata si vede tutto il vedibile, peccato che andare alla Pulpit Rock d'inverno non sia proprio fattibile (25km), altrimenti una giornata ci sta tutta. Interessante il museo del petrolio (Stavanger è la capitale europea dell'oro nero).
Faccio poche foto, fa freddino e tenere le mani di fuori non è divertente.
La sera vado in stazione, il treno parte alle 22 (tralasciamo il supplizio per arrivarci, fino alle 22!), memore delle non proprio confortevoli carrozze dell'interrail del 2003 mi aspettavo il peggio... invece no! Ottimi sedili, recline e spazio generosissimo, amenity kit (!!!!) con copertina in pile, maschera, tappi e cuscino gonfiabile. Il treno è stra-pieno, studenti, signore, famiglie, c'è di tutto e non sembra proprio un mezzo di ripiego per sfigati squattrinati o avventurieri. Mio vicino è un ragazzo norvegese atipico (occhi scuri!? Capelli scuri!? Carnagione scura?! Però giura che è norvegese 100%), chiacchieriamo fino a mezzanotte, molto simpatico, poi diminuiscono l'intensità delle luci, tutti si mettono a ronfare e tiro giù anche io il mio sedile. Le continue soste, una ogni 30-40', sono un po' fastidiose, però devo dire che tutto sommato ho dormito e neppure male. Verso le 5 non ci riesco più e faccio il resto del viaggio a guardare il panorama, innevato, illuminato ogni tanto da qualche paesello sul fiordo o dalla luce fioca e arancione delle lampade a vapori di sodio. Molto natalizio. Passiamo per Kristiansand, invece che tagliare in orizzontale la Norvegia facciamo il giro della costa meridionale. La mattina a Oslo mi ci vuole un bel caffé, magari anche due, e poi (ri)visito la città, il Viggelandpark sotto la neve è molto bello, e la neve c'è solo lì, al palazzo del re e in prossimità del porto, dove hanno tirato su un tristissimo mercatino di Natale.
Verso le 13.30 parte l'unica corsa utile del bus per prendere il volo, TRF come già detto è un bell'aeroportino, enorme (sproporzionato) il duty free rispetto a tutto il resto, ma qui siamo in tax free area visto che la Norvegia non è parte dello spazio economico europeo. Peccato che le sigarette non mi interessino, idem i liquori
Al gate becco la fila sbagliata, un nonnetto controlla le carte d'imbarco con scrupolosa metodicità, mentre la signorina dell'altra fila è un missile. Quando tocca a me scopro con orrore che sono l'ultimo, per cui mi accontenterò del posto che trovo; il volo è pieno solo per due terzi, ma ormai i finestrini sono tutti andati

Il volo di ritorno è la fotocopia dell'andata, se possibile ancor più piatto, visto che mi addormento poco dopo il decollo e mi sveglio ormai in avvicinamento. Ritorno tranquillo col solito Orio Shuttle, a parte il mega ingorgo su viale Palmanova.